tancredi Posted August 29, 2011 Author Share Posted August 29, 2011 Però scusatemi: tra amici non ci si può prendere in giro, perché ci discriminiamo? Mi sembra che si stia ingigantendo una cosa davvero stupida! Come io posso dare del ciccione a uno, o della "facile" a una, perché loro non mi possono dare del fr***o? Una valida obiezione sarebbe che io non dò dell'etero a loro, perché non so quanto funzionerebbe, però sinceramente se dobbiamo prendercela per ogni cosa non ne usciamo più! Penso che sia veramente insignificante se un amico ridendo scherza su questa parte di me, perché non è una offesa! Sbaglio? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kain_89 Posted August 29, 2011 Share Posted August 29, 2011 Penso che quello che dici è giusto, tra amici si scherza e se si dicono delle cose lo si fa sempre per scherzo. Per esempio io con due mie amiche ci prendiamo sempre in giro usando parole come "puttana" , "baldracca" , "troia" ecc ma lo diciamo per scherzo perché con loro ho un rapporto speciale e non direi mai queste parole a qualcuno con cui non ho molta confidenza. Ah ovviamente anche loro rispondono chiamandomi "puttana" , "ciuccia cazzi" e altri sinonimi XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
fe2001 Posted August 29, 2011 Share Posted August 29, 2011 Beh sì, spesso è il tono a fare l'offesa più che la parola in sè. Per dire, anche con un amico gay di facoltà mi scambio parole come "frocio" o "passiva". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted August 29, 2011 Share Posted August 29, 2011 Le battute finché sai che sono in tono scherzoso e amichevole ci possono stare (giudico amicizie vere coloro che sono capaci di fare battute senza eccedere, coloro che conoscono i limiti, coloro che sanno che ti potresti offendere se esagerano)... ma se ci provi disagio.. credi che sia da stupidi non farlo presente agli amici giustificandoli come leghisti o altro. Non è così che si cambia il mondo. D'altro canto mi ci ritrovo con il coming out di tancredi.. più che altro con una zia e degli amici presunti omofobi.. stesso atteggiamento dle "ti rispetto perché sei tu" ma anche perché c'è lo stereotipo del gay = effemminato = checca = mascherato.. troppe volte mi hanno fatto la domanda "Ma sei sicuro di essere gay? perché non si vede.. non sei una checca.. non hai movenze da femmina.. ecc". Per loro resterai un "gay atipico". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
tancredi Posted August 30, 2011 Author Share Posted August 30, 2011 Ma certo che le battute sono in tono amichevole! Ci mancherebbe, se ci fosse dell'astio nei loro comportamenti secondo te accetterei tutto a testa bassa? Con le persone che invece non sanno di me la situazione si fa un pò più complicata: in genere due paroline gliele dico lo stesso su quanto siano stupide certe affermazioni, e poi se la cosa continua insistentemente cerco di non frequentare più determinata gente! Per loro resterai un "gay atipico". Guarda, non mi interessa che mi considerino un gay normale, o atipico, o quant'altro, per me è sufficiente che sappiano di me, che mi accettino per quello che sono. Credo (magari è una vana convinzione, lo ammetto) che con il tempo possano arrivare a capire che gay non è uguale a paillettes e lustrini, oppure a effeminatezza, o almeno non è vero tutte le volte. Per loro Yalen sei sempre un essere strano o hanno accettato la cosa? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted August 30, 2011 Share Posted August 30, 2011 cosa non è disposta a sopportare, certa gente... pur di avere uno straccio di amici -.-' C'è davvero poco da sopportare: anche io li prendo in giro, fa parte della nostra amicizia,.La cosa buffa è che poi fanno anche i razzisti verso i veneti chiamandoli "terroni del nord" ma poi politicamente la loro linea politica è uguale nella sostanza quindi è solo un modo per scherzare, Certo se la cosa desse fastidio non saremmo amici. Gli amici non sono estranei, ti dimostrano il loro affetto in mille modi non è che lasci il tuo gruppo di amici d'infanzia solo per qualche innocuo sfottò sul tuo orientamento sessuale Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madoka Posted August 30, 2011 Share Posted August 30, 2011 Al di là degli sfottò, che secondo me ci stanno, da quello che leggiamo mi pare che gli amici di Tancredi lo accettino perchè non è effemminato. E questo non è un grande segno di apertura mentale. Io non dico che lui debba lasciare i suoi amici per questo motivo, ma l'importante è rendersi conto di questo loro "limite". Secondo me poi bisogna fare due distinguo. Tra amici di infanzia e nuove amicizie. Gli amici di infanzia di solito non si scelgono per le idee che esprimono. Credo che le amicizie di quando siamo piccoli si basino su altri criteri. Ma anche le amicizie fatte verso il 13/14 anni. Ho amici con cui ho uno stretto rapporto e confidenza da 10 anni. Non smetto di parlargli se esprimono un'idea stupida sull'omosessualità o su altri argomenti. So che da parte mia è molto incoerente, ma con questi amici c'è un bene di fondo molto forte. Però ovvio che se dicono quella che secondo me è una cazzata io glielo faccio notare pesantemente e subito. Non è mai capitato che me ne stessi zitta. Però so che con la metà dei miei amici di infanzia io non ci diventerei così amica se li avessi incontrati oggi, perchè con alcuni abbiamo vite totalmente diverse e alle volte anche idee. Le amicizie che ho fatto dopo i 20 anni invece sono molto più in linea con me. Perchè mi rendo conto che ho cominciato a utilizzare criteri diversi per scegliere chi frequentare. Da una parte poi sono convinta che per esempio sull'omosessualità io possa contribuire a far conoscere l'argomento ai miei amici di infanzia che ora cominciano ad avere una visione un po' diversa di cosa voglia dire esser omosessuale. Alcuni che non prendevano nemmeno in considerazione l'idea che due persone dello stesso sesso si potessero sposare ora lo sentono come un problema per me e in qualche modo hanno rivisto la loro posizione a riguardo. E secondo me se si riesce a far conoscere le problematiche a quelle persone che non ne vengono minimamente toccate forse è anche più utile che non parlare di queste cose solo con le persone che già la pensano come te. Io credo l'unica cosa fondamentale sia quella di essere se stessi e non tirarsi indietro per poter compiacere gli altri. E dire la propria, anche in maniera civile, quando si sente qualcuno dire una cazzata. Altra cosa importante è per esempio, se non si è effemminati, allearsi con gli etero a puntare il dito contro chi è: "lustrini e paillettes". Solo per sentirsi più normali e accettati. Sarebbe un atteggiamento infame. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted August 30, 2011 Share Posted August 30, 2011 Con "Atipico" intendevo che gli altri ti inquadrano sbagliatamente come un gay diverso dagli altri solo perché sei tu.. è questo quello che mi hanno fatto capire quelli che mi conoscono.. Cioè se per loro i gay sono coloro che si mascherano e sono effemminati.. io sarei un gay alieno perché non mi maschero e non sono effemminato.. quindi sarebbero capaci di accettare la realtà gay perché io sono così. Io so che è sbagliato perché ricadono sugli stereotipi, si arrampicano solo su quelli. Un po' come il sillogismo "Ci sono veterinari che vanno a caccia (arte venatoria). Tutti i veterinari amano gli animali. Eppure alcuni vanno a caccia." Ecco.. questi veterinari come fai a dire che amano gli animali se vanno a caccia? E' nella mentalità di molti ma la vera motivazione la sa il veterinario che va a caccia e non sa spiegarlo alla moltitudine. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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