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Cile : sì alle unioni gay


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Cile: sì alle unioni gay

 

Un'altra nazione sudamericana introduce le unioni civili per gay e lesbiche. L'Italia sempre più indietro.[/size]

 

10 Agosto 2011

 

Dopo lo stato di New York, un altro paese del continente americano realizza un grande passo avanti per i diritti di gay e lesbiche. Il Cile ha infatti introdotto le unioni civili per le coppie dello stesso sesso. Il presidente del paese sudamericano Sebastian Pinera - peraltro del partito conservatore - ha firmato la legge: "Tutte le forme di matrimonio meritano rispetto, dignità e il supporto dello stato. Questa legge pone finalmente le coppie etero e gay sullo stesso piano, perchè in entrambi i tipi di relazione è possibile sviluppare amore, affetto e rispetto" ha dichiarato.

 

Nonostante Pinera rimanga fermamente contrario al matrimonio gay, considerando il voto nuziale "per natura esclusivamente tra uomo e donna", i gruppi lgbt cileni vedono la firma della legge del Congresso da parte del presidente un grande passo avanti verso l'uguaglianza e i diritti civili, in un paese in cui l'ottanta per cento della popolazione è fermamente cattolica e dove il divorzio non è stato ricosciuto fino al 2004.

 

Vedere i grandi cambiamenti in atto all'estero rende la situazione italiana ancora più desolante; solo pochi giorni fà, vi avevamo raccontato delle offese del quotidiano cattolico Avvenire contro Paola Concia, rea di essersi unita in coppia civile con la sua compagna in Germania (>>> leggi qui ). Se il Cile può evolvere, a quando l'Italia?

 

http://www.gay.tv/articolo/1/15245/Cile--si-alle-unioni-gay

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https://www.gay-forum.it/topic/17855-cile-s%C3%AC-alle-unioni-gay/
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Fabio Castorino

La notizia non è del tutto esatta: le proposta di legge sulle unioni gay è stata presentata dal Presidente Piñera, ma deve ancora essere approvata dal Parlamento, dove si scontrerà con l'opposizione dei partiti conservatori (gli stessi che sostengono il presidente) ed ovviamente della Chiesa cattolica, che come in tutti gli altri paesi usarà tutti i mezzi possibili per bloccarla.

Quindi non festeggiamo prematuramente, ma incrociamo le dita!

 

http://www.pinknews.co.uk/2011/08/10/chiles-president-backs-civil-unions/

 

http://www.towleroad.com/2011/08/chilean-president-sebasti%C3%A1n-pi%C3%B1era-introduces-civil-union-bill.html?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+towleroad%2Ffeed+(Towleroad+Daily++%23gay+news)

La percentuale cattolica è diventato un dato irrilevante e ce lo dimostra l'Irlanda. In pochi hanni ha letteralmente sdradicato ogni forma di condizionamento cattolico introducendo l'unione civile fra persone dello stesso sesso e lanciando una proposta in merito all'abolizione del segreto confessionale per reati di pedofilia (argomento per il quale, tra l'altro i 5 milioni di Irlandesi hanno fatto guerra e fuoco). Questi paesi ci stanno facendo le scarpe <_<

Dita incrociate!

Ho molta fiducia e speranza nei loro confronti, è sempre bello leggere notizie simili! :)

 

E un punto in meno per l'Italia, che come arretratezza culturale e sociale sta raggiungendo livelli inimmaginabili.

 

La penso esattamente come te °° ci manca poco che anche paesi in cui fino all'altro giorno c'era la pena capitale per i gay siano introdotti i matrimoni e davvero saremmo gli ultimi al mondo!

Silverselfer

Beh, ora non è che se riescono a ratificare le unioni gay, Pinera mi diventa un campione di democrazia e dei diritti civili. Mi sembra un tantinello opportunista come discorso. Guardare come sta reprimendo le legittime manifestazioni degli studenti, che chiedono una scuola pubblica unica in tutto il paese, mica la luna, dubito che ci sia del buono nelle sue intenzioni di legittimare le unioni gay.

 

Ho spiegato già altre volte come la questione gay sia strumentalizzata a livello internazionale. Questo può essere un bene o un male, a seconda dei casi, ma è certo che serve anche per far passare in secondo piano altri diritti civili negati, forse di più difficile soluzione.

 

Il Cile è vero che non ha il Vaticano, ma ha l'Opus Dei che ne fa le veci.

 

L'Irlanda: è indubbiamente vero che Enda Kenny l'11 luglio ha denunciato che il Vaticano ha interferito sulla giustizia di uno stato sovrano (l'Irlanda), ma è anche vero che da un atto politico così eclatante, compiuto dal primo ministro in persona, si deduce che ogni altra via istituzionale più diplomatica tentata prima si è rivelata inutile. Cioè, il vaticano in Irlanda è un potere forte, tanto forte che un primo ministro deve alzare la voce per denunciarlo al mondo intero. Ricordo che la questione gira intorno all'inchiesta sui casi di pedofilia nel clero, risalente a tre anni fa ... come ha fatto notare Enda Kenny "mica trent'anni fa".

 

Certo qui in Italia stiamo messi male, ma personalmente trovo il "piagnisteo" inutile e controproducente. Un francese o uno spagnolo, non vi dirà mai che il suo pese fa schifo, non si sputa in faccia da solo ... perché, per inciso, l'Italia sono io, l'Italia è ognuno di voi, e quando siete all'estero è la vostra faccia che diventa tutta l'Italia. Porca troia! Aivoglia a dire che Berlusconi ti sta sulle palle, Bossi è un'assurdità e che non è certo perché lo vuoi tu che di fatto ci governa il vaticano; quelli ti risponderanno, ma allora perché non fate qualcosa? Oltre che a piangerci addosso, intendo.

Sì, lo so che è come sbattere la testa contro il muro, però un po' di decoro, di amor proprio, manteniamolo. Ad esempio, potremo dire che la società civile è molto più avanti rispetto a chi la rappresenta. Insomma, boh, per come la vedo io, solo quando perderemo la speranza, la nostra democrazia piomberà ai livelli dell'ultimo dei paesi africani.

Silverselfer

Beh, diciamo pure che è stata una legge elettorale antidemocratica a permettere che si formasse una maggioranza di non eletti, ma nominati.

 

Diciamo anche che storicamente in Italia quando la democrazia è debole, il vaticano fa il bello e cattivo tempo. E mai come oggi il parlamento e la stessa costituzione sono vessati da un esecutivo di inquisiti, faccendieri, quanto meno di corrotti.

 

Certo non sostengo che la gente sia così diversa da chi la governa, però nemmeno mi voglio identificare con la parte peggiore del paese.

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