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mi chiedevo no... ma secondo voi qual è il confine tra volersi bene ed essere troppo orgogliosi?

e cos'è per voi l'orgoglio? perchè ha sempre questa accezione negativa?

 

ad es. spesso si dice: quella xsona non ha orgoglio.. ma ho notato che il più delle volte in realtà si vuole dire non che quella persona non ha orgoglio ma che non si ama abbastanza, che si fa calpestare la dignità.

 

Ma quindi cosa vuol dire esattamente essere TROPPO ORGOGLIOSI?

 

io ad es. penso che la mia ex sia davvero troppo orgogliosa xchè se la prende x tutto (quindi è anche mooolto permalosa) e poi sec me pure se si rende conto di aver esagerato non torna indietro.

 

quindi essere orgogliosi comporta prendere coscienza che si sta male x una certa situazione e non fare nulla x recuperare??

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/17873-essere-troppo-orgogliosi/
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Ci sono due forme di orgoglio.

 

Il primo è legato all'essere fieri di se stessi, di un ideale, di qualcun altro.

Il secondo è legato all'incapacità di valutare se stessi in maniera obiettiva.

 

L'essere permalosi trascende dall'orgoglio. Si può essere permalosi senza avere gran stima di se stessi oppure essere molto orgogliosi ma rimanere indifferenti agli altrui commenti..

chris_watson

io odio le persone troppo orgogliose...

per colpa dell'orgoglio ho mandato all'aria 5 anni di amicizia con la mia compagna di banco... anche se è colpa sua perchè è lei quella troppo orgogliosa...

io alla fine moltissime volte per non rovinare il rapporto, ho ingoiato il rospo, mandato a quel paese l'orgoglio e chiesto scusa ecc...

lei no, è troppo, ma troppo orgogliosa...

Silverselfer

L'orgoglio positivo esisterà pure, ma io non lo conosco. Mi viene in mente il caso in cui si sbaglia e non si riesce neanche a chiedere scusa. Oppure quando si è coscienti di non essere nel giusto, ma si insiste nell'errore solo per non dar ragione agli altri.

 

L'orgoglio "patologico" conduce alla timidezza. Succede che si ha una così alta considerazione di se stessi, al punto di non potersi concedere di sbagliare. L'idea di dover compiere un gesto sempre perfetto ti blocca al punto da preferire l'inerzia. Si finisce per disprezzare in silenzio il mondo, si diventa cinici e boriosi.

 

Personalmente non amo i vermi che piegano la schiena pur di raggiungere i loro scopi, però ammiro chi non ha paura di sbagliare e si mette in gioco senza paura. Con coraggio chiedono scusa e hanno la dignità di riconoscere i propri errori.

 

L'orgoglio va bene fin quando si traduce con la fierezza di mettersi in gioco. Dopo di che diventa solo un impaccio.

"Permalosa" non vuol dire "orgogliosa".

 

Chi è permaloso reagisce male alle critiche.

Chi è orgoglioso non si vergogna di quello che è.

in che senso non si vergogna di quello che è? secondo me essere troppo orgogliosi, come dice anche Aquarius, è legato a una poco obiettiva immagine di sè e quindi anche ad una insicurezza, è probabile?? Essere permalosi è un'altra cosa ma chi è molto permaloso spesso è anche molto orgoglioso, sempre x il discorso dell'immagine poco obiettiva.

 

 

Ci sono due forme di orgoglio.

 

Il primo è legato all'essere fieri di se stessi, di un ideale, di qualcun altro.

tipo la classica frase "sono orgogliosa di essere lesbica!!" :angel:

 

 

Il secondo è legato all'incapacità di valutare se stessi in maniera obiettiva.

 

ecco, bravo, hai dato parola a ciò che volevo esprimere...

 

L'essere permalosi trascende dall'orgoglio. Si può essere permalosi senza avere gran stima di se stessi oppure essere molto orgogliosi ma rimanere indifferenti agli altrui commenti..

la mia ex è sia troppo permalosa che troppo orgogliosa

 

io odio le persone troppo orgogliose...

per colpa dell'orgoglio ho mandato all'aria 5 anni di amicizia con la mia compagna di banco... anche se è colpa sua perchè è lei quella troppo orgogliosa...

io alla fine moltissime volte per non rovinare il rapporto, ho ingoiato il rospo, mandato a quel paese l'orgoglio e chiesto scusa ecc...

lei no, è troppo, ma troppo orgogliosa...

ecco, questa è una cosa che mi dà molto fastidio, il non riappacificarsi con qcuno solo x orgoglio. Magari due persone si vogliono bene, sentono nostalgia l'una x l'altra e magari hanno litigato x una cazzata ma nessuna delle due si rifà avanti... magari passa il tempo, gli anni e si manda tutto all'aria... mah...

 

Ma il troppo orgoglio alla fine ti allontana da tutti. Nel troppo orgoglio spesso si nasconde un grande disprezzo per i propri simili e un'eccessiva sopravvalutazione delle proprie capcità.

bravissima, tornando al discorso della mia ex, tutti si sono allontanati da lei e lei da tutti perchè a un certo punto con queste persone non si sa più come comportarsi. L'eccessiva sopravvalutazione di sè e il disprezzo dei propri simili ti porta a pensare che "il male viene sempre dall'altro" e lì subentra l'orgoglio, ma che a sto punto non so neanche se chianmarlo orgoglio perchè secondo me queste persone forse neanche si rendono conto che sbagliano. Non è orgoglio, probabilmente, ma mancanza ci consapevolezza.

 

Mi viene in mente il caso in cui si sbaglia e non si riesce neanche a chiedere scusa. Oppure quando si è coscienti di non essere nel giusto, ma si insiste nell'errore solo per non dar ragione agli altri.

esatto.

 

L'orgoglio "patologico" conduce alla timidezza. Succede che si ha una così alta considerazione di se stessi, al punto di non potersi concedere di sbagliare. L'idea di dover compiere un gesto sempre perfetto ti blocca al punto da preferire l'inerzia. Si finisce per disprezzare in silenzio il mondo, si diventa cinici e boriosi.

 

Personalmente non amo i vermi che piegano la schiena pur di raggiungere i loro scopi, però ammiro chi non ha paura di sbagliare e si mette in gioco senza paura. Con coraggio chiedono scusa e hanno la dignità di riconoscere i propri errori.

 

L'orgoglio va bene fin quando si traduce con la fierezza di mettersi in gioco. Dopo di che diventa solo un impaccio.

ma infatti certe persone le vedi proprio che sono finte, voglio dire... non esiste una persona che non sbaglia... io non mi trovo bene con queste persone perchè, x l'appunto, le trovo costruite, oltre che antipatiche...

AndrejMolov89

Certo, perché il mondo è un posto bello per chi sbaglia, vero? La timidezza non è una forma di orgoglio, ma una vergogna di sè stessi causata appunto dalla paura degli altri per ragioni sensate. Personalmente sono stato preso talmente per il culo per ciò che mi piace da famigliari e "compagni" di scuola, che ho iniziato a vergognarmi di fare qualsiasi cosa. La paura di sbabliare non è dovuta all'errore stesso, ma all'idea di essere vittima di crudeltà.

E' una forma di orgoglio? Non credo, è del tutto l'opposto. Però da questo tipo di vergogna nasce l'orgoglio patologico, che di per sè è uno scudo difensivo all'idea di essere vittima di prese in giro, che feriscono.

greed, quella che dici tu è un'altra cosa: tu parli di paura di sbagliare----> perchè poi si può essere presi in giro

 

quello che dico io è il NON VOLER SBAGLIARE o il nascondere il proprio sbaglio----> perchè poi non sono più ritenuto perfetto.

 

sono due cose diverse. La prima l'abbiamo sperimentata in molti ma poi non è detto che si sfoci nel secondo tipo.

 

cioè se io sbaglio e poi vengo sempre presa in giro non necessariamente diventerò una persona che vuole apparire perfetta e che nasconde i propri errori.

 

l'orgoglio patologico io lo chiamerei direttamente "paura di esporsi".

AndrejMolov89

L'orgoglio patologico è quando si è narcisisti. Tu sei talmente orgoglioso che non riesci a concepire che tu sbagli. E' diverso, è avere un alta considerazione di sè che comporta la necessità di eliminare la contraddizione tra la realtà delle cose, il fatto che tu sbagli, e la tua considerazione di te, il tuo io infinito ed egotico che non accetta di sbagliare.

L'orgoglio patologico è anche uno schema difensivo: io so di essere debole, devo mostrarmi forte al fine di evitare che gli altri mi sottomettano. Ho paura degli altri, ho paura di confrontarmi, ma devo comunque fingermi superiore per essere "me stesso". In fondo è una paura di esporsi, quando non è narcisismo.

Rispondevo a Silver perché l'analisi della timidezza non è molto buona.

snapback.pngDivine, su 13 agosto 2011 - 11:31 , dice:

 

 

 

>>bravissima, tornando al discorso della mia ex, tutti si sono allontanati da lei e lei da tutti perchè a un certo punto con queste persone non si sa più come comportarsi. L'eccessiva sopravvalutazione di sè e il disprezzo dei propri simili ti porta a pensare che "il male viene sempre dall'altro" e lì subentra l'orgoglio, ma che a sto punto non so neanche se chianmarlo orgoglio perchè secondo me queste persone forse neanche si rendono conto che sbagliano. Non è orgoglio, probabilmente, ma mancanza ci consapevolezza.<<

 

 

Grazie per il complimento, ma sono di sesso maschile e non lo dico con orgoglio particolare, ma è semplicemente un dato di fatto!:sorriso:

L'orgoglio implica sempre una distanza: più in alto ti poni tu, più in basso poni gli altri. Ma per evitare confusioni, io chiamerei superbia l'alteggiamento altezzoso di chi pensa di essere sempre nel giusto e non è disposto ad ammettere i propri errori. Un atteggiamento estrememente negativo perché poi conduce all'isolamento. L'orgoglio invece ha una connotazione positiva ed ha a che fare con la dignità (orgoglio gay, per esempio). Essere permalosi è semplicemente un difetto caratteriale che deriva dall'insicurezza: ci si identifica troppo con le critiche o gli sfottò che fanno altri e poichè non si è sicuri di se, si sta male e si reagisce male.

Un tempo ero attratto sentimentalmente e/o nelle amicizie dalle persone orgogliose. Vuoi per inesperienza le immaginavo forti e mal capite dalle persone, pensavo fosse solo una maschera e che avessero qualcosa in più da dare che la gente non riusciva a capire. Ora invece scappo a gambe levate da persone di questo tipo!:D Ormai la mia correlazione è molto cinica ed elementare: egoismo-insicurezza-poca umiltà, non penso che queste caratteristiche possano mancare quando si parla di persone orgogliose.

Ciascuno è libero di fare autocritica,

e allora ad esempio ha senso che io mi giudichi come "troppo orgoglioso"

se verifico che il mio comportamento -eccessivo-

compromette altri aspetti della mia vita (es. un'amicizia, un accordo di lavoro...)

 

Ma non credo si possa parlare di parametri per giudicare i comportamenti,

più o meno orgogliosi che siano...

Io son convinto che mio padre sia troppo orgoglioso,

lui invece pensa di sé di essere una persona tutta d'un pezzo,

chiama il suo orgoglio "senso di dignità", etc...

Il troppo orgoglio inteso come vizio o qualità negativa

dovrebbe essere la superbia ( secondo la morale cristiana )

se vogliamo scegliere un termine di paragone condiviso.

 

Io la imposterei in questi termini:

 

l'orgoglio serve alla affermazione di sé, quando ci porta

a ritenerci superiori agli altri ( o nei rapporti con gli

altri )o a dover essere sempre superiori, diventa superbia.

 

Direi che l'emozione negativa collegata alla superbia o all'eccesso

di orgoglio sia l'umiliazione. Ovviamente ci possono essere situazioni

in cui sentirsi umiliati è ragionevole e "sano" ( non accoglierei la

lezione cristiana secondo cui l'umiltà sia sempre positiva, o vi sia

un dovere morale di essere umili sempre e comunque )ma vi sono situazioni

in cui certamente questa emozione diventa ingombrante.

 

Distinguerei una seconda situazione, che non credo si possa identificare

con la superbia, che sarebbe il "dovere di farcela da soli".

 

Se io provo fastidio a chiedere aiuto in una certa situazione

( di fatto riconoscendo di non essere capace )non per il fatto che

sarebbe un riconoscimento di inferiorità ( da cui l'umiliazione )

ma perchè mi sento in colpa per non essere riuscito, c'è di mezzo

un condizionamento educativo.

 

Mentre una persona orgoliosa dovrebbe avere una forte autostima e

semmai nel caso della superbia, eccessiva, un ragazzo bombardato di

doveri di autorealizzazione, poco gratificato per i successi, può

sviluppare una scarsa autostima ( nessuno è capace a tutto )che

convive a più stretto contatto con la vergogna o il senso di colpa

La morale cristrana ha condizionato troppo anche inconsciamente gli umili, che secondo lei saranno i primi.I veri superbi sono atei e hanno una grande autostima di sé e rifiutano il discorso dell'umiltà per affermare il proprio io su tutto e tutti. Spesso però lo scontro con la realtà è duro e prima o poi si pagano amarissime conseguenze.

Comunque c'è da dire che l'orgoglio da parte degli orgogliosi è anche molto relativo. Ho visto gente non chiederti perdono anche se avevano torto marcio e poi nascondersi sotto la scusa dell'essere troppo orgogliosi. Il punto è che per determinate cose o persone questo famigerato orgoglio non c'era, per questo che alla fine per alcuni orgoglio=egoismo e fare solo quello a cui si tiene o vuole davvero

Il troppo orgoglio inteso come vizio o qualità negativa

dovrebbe essere la superbia ( secondo la morale cristiana )

se vogliamo scegliere un termine di paragone condiviso.

 

Hai fatto un errore comune.. XD

 

La superbia è un peccato CATTOLICO non CRISTIANO.

 

La bibbia afferma che "l'orgoglio viene prima del crollo". Quindi il termine è perfettamente adeguato.

Stiamo andando off topic. Qui si parla semplicemente di orgoglio. Inutile disquisire della differenza fra la superbia cristiana e la hybris dei greci. O si vuole dimostrare di essere orgogliosi della propria cultura? :sorriso:

Essere troppo orgogliosi non né un vizio, come vorrebbe la morale cattolica (sulla questione cattolica o cristiana mi pare che acquarius abbia ragione) né una tragedia (nel senso della hybris). E' semplicemente un atteggiamento che dal punto di vista delle relazioni sociali finisce per penalizzarti. Anche se una certa dose di orgoglio è necessaria per non omologarsi al piattume che ci circonda. In questo senso lo faccio coincidere con la dignità.

andrew_vandek_86

concordo con quanto detto da akinori. io penso di essere una persona fiera della propria dignità, ma cerco di non cadere mai nella trappola dell'orgoglio, perchè esso porta solo a conseguenze negative e rischia di farti perdere concretamente delle opportunità.

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