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Manovra finanziaria: è giusto che si agisca sui privilegi del vaticano?


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In queste ore di drastiche decisioni per colmare il mega buco statale, la rete si sta mobilitando contro il vaticano, per far rimuovere i benefici fiscali di cui la chiesa gode (esenzione ICI, 8x1000,...). Segnalo il gruppo facebook in questione, cresce in modo esponenziale: https://www.facebook.com/VATICANOPAGATU

Qui un breve sunto da repubblica.it del movimento.

Io, personalmente, sono favorevole, non vedo perché continuare ad accettare queste assurde agevolazioni fiscali su un ente che di certo non si può definire indigente. Poi non parliamo delle altre questioni legate al vaticano, no comment, mi limito al caso!

Non solo è giusto, è doveroso.

In un momento di crisi, chiedere sacrifici al popolo e lasciare in pace i privilegiati che vivono dentro vecchie chiese e basiliche è un atto spregevole, e un motivo sufficiente per una protesta permanente davanti al Parlamento (e per la sostituzione violenta della classe politica, a dirla tutta, ma si vede che i nostri politici non conoscono la storia... il che spiega anche le assurde dichiarazioni che ci hanno regalato alcuni esponenti del Parlamento). La manovra economica, che semplicemente ignora questi assurdi privilegi, è indice della mancanza di spina dorsale e della corruzione dei nostri politici.

Tralasciando il fatto che non si dovrebbero concedere agevolazioni economiche alla Chiesa neanche in tempi di diffuso benessere.

Non capisco chi si scandalizza, è normale che se hai degli immobili sul suolo italiano paghi le tasse, soprattutto se da quegli immobili ci guadagni. Poi non capisco la Bindi che dice "Non dobbiamo far pagare alla Chiesa perché i soldi che ha li usa per fare opere di bene". Ora, a parte che ho forti dubbi su questo, perché non esentiamo dai pagamenti delle tasse tutte le strutture di volontariato non governative, aconfessionali ed apartitiche? Anche loro usano i soldi per fare opere di bene, no?

senza contare il viaggio del papa a madrid di questi giorni con aereo alitalia tutto spesato dai contribuenti italiani

Essenso un appassionato di aviazione civile posso dirti che quanto affermato qui è errato.

Il Vaticano tradizionalmente vola nelle sue missioni all'estero con Alitalia (storicamente la cosiddetta compagnia di bandiera italiana) mentre rientra, salvo rare eccezioni per paesi inaffidabili o privi di vettori aerei degni di questo nome, con la compagnia di riferimento locale. Infatti torna a casa da Madrid con Iberia che è la compagnia di riferimento spagnola.

Il Vaticano ha una sorta di agenzia di viaggi interna atta a organizzare gli spostamenti papali, contatta i vettori aerei con i quali si organizza per le date e pattuisce l'affitto dell'aeromobile.

Non so quanto sia la cifra che poi in concreto il Vaticano sborsi ad Alitalia e alle altre compagnie interessate, c'è da dire però anche che questi ne ricavano anche in visibilità (le immagini riprese a livello mondiale della partenza o dell'arrivo all'estero del pontefice mostrano chiaramente la compagnia che lo ospita a bordo).

Quanto ad Alitalia, da gennaio 2009 è una compagnia 100% privata quindi perdite o profitti sono a danno/vantaggio di chi ha quote di partecipazione nella stessa.

 

Fatta questa premessa, per il resto sono assolutamente d'accordo all'abolizione di privilegi di retaggio storico per il Vaticano in Italia........onestamente non se ne sente il bisogno e non li vedo giustificabili (soprattutto in momenti difficili dell'economia come quello recente).

Fabio Castorino

E' uno scandalo che, mentre si chiedono sacrifici pesantissimi ai cittadini, e soprattutto alle famiglie con cui il Papa ed i vescovi si riempono sempre la bocca, la Chiesa continui a godere di privilegi fiscali assurdi, come l'esenzione dall'ICI sulle sue attività commerciali, il che determina oltre tutto una concorrenza sleale verso gli altri imprenditori che devono pagarla!

Se il Papa vuole fosse veramente interessato alle famiglie, e non le usasse solo come scusa per le sue crociate anti-coppie di fatto e anti-gay, rinuncerebbe a questi privilegi chiedendo che il denaro incassato in più dall'erario venga indirizzato all'aiuto alle famiglie in difficoltà!

Stasera ascoltando di sfuggita il TG de La 7 sentivo le repliche di Avvenire alla vicenda. E si diceva che ICI e le altre tasse non sono più soppresse al clero per edifici che non sono adibiti esclusivamente a funzioni religiose o umanitario-assistenziale. Da quello che o sentito la chiesa pagherebbe ora le tasse per le strutture dove c'è un attività commerciale come banche, alberghi, università, ospedali. Quanto c'è del vero in ciò perché quello che conoscevo era ben diverso?

So che era stata proposta una legge nel 2010 che voleva fare questo, ma poi come sovente era sparita nel nulla.

Per non parlare del fatto che l'UE ci ha richiamati più e più volte per i privilegi ingiusti che l'Italia concede ad uno stato straniero, ovvero lo Stato Pontificio. Un comportamento contrario al diritto internazionale e al diritto dell'unione europea...

Hanno fatto un articolo anche il corriere delle alpi e il gazettino sul nuovo gruppo di FB ! Speriamo venga preso in considerazione dei politici ...

 

 

Sapete se la chiesa ha dato qualche risposta sull'argomento?

Art. 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

Fabio Castorino

Vorrei sapere come mai il TG francese si occupa della questione, mentre il TG1 italiano di Minzolini, che in teoria dovrebbe essere più interessato, dato che si tratta di un dibattito italiano, ha steso una corte di silenzio...

Il discorso sembra chiuso, le vergognose esenzioni rimarranno.

Eppure sarebbe tanto semplice rispondere alle (ingenue) obiezioni secondo cui la Chiesa, con i soldi che le arrivano, fa beneficienza. In primo luogo, non è vero (non con la stragrande maggioranza dei soldi). In secondo luogo, occuparsi delle politiche sociali è esclusivamente compito dello Stato, e di nessun altro (se qualcuno vuole farlo, non deve coinvolgere le casse dello Stato). E non è sicuramente compito di uno stato parassita che lo fa a spese di un altro e dei cittadini di quest'ultimo (che sono sempre e comunque chiamati a fare i sacrifici più grandi, con una classe politica schiava del clero, schiavitù sancita ufficialmente ai tempi del fascismo... e le conseguenze sono evidenti: uno degli articoli fondamentali della Costituzione è in contrasto con altri infinitamente più importanti. Un tale scempio poteva essere evitato senza difficoltà, ed ecco che si ritorna al discorso sulla politica schiava del clero, persino i "comunisti" lo sono).

Questo governo, in conclusione, ha perso l'occasione (l'ultima?) di fare qualcosa di vagamente apprezzabile. Niente di cui stupirsi. Dal prossimo non mi aspetto nulla di rivoluzionario, in materia (trattandosi di un governo guidato dal PD).

Fabio Castorino

E' sconvolgente che anche esponenti del PD (in testa Bindi e Fioroni) scendano in campo per difendere a spada tratta queste esenzioni!

Con la politica italiana ridotta a questo stato di asservimento l'unica speranza di porre fine a questi privilegi è l'intervento della Commissione Europea, che ha già aperto un'indagine.

almeno l'Iva del 20% non è stata toccata (cosa che invece si riteneva probabile in questi ultimi giorni).

btw, ha detto bene Di Pietro poco fa a In onda su La 7.. la maggior parte delle "riforme" che hanno maggior impatto sono state posticipate a data da definirsi e da attuarsi con una legge costituzionale (vedi il famoso dimezzamento dei parlamentari e la riduzione/abolizione delle province).. Alla fine, chi controlla i controllori?

Silverselfer

E ma questo è un covo di atei senza Dio :aiuto:

 

La cosa che dovrebbe far riflettere è che il nuovo concordato è stato stipulato nel 84 da Bettino Craxi (un ateo socialista), il quale pare che dopo abbia chiesto scusa a Garibaldi.

 

La legge Finanziaria del 2006 (quella dell'esenzione ICI) l'ha approvata il governo Prodi, che era pur sempre di sinistra.

 

E ora pretendiamo che un governo come questo disfa quello che gli altri non avrebbero dovuto fare?

 

Stiamo parlando di un patrimonio pari a circa il 25% di tutti gli immobili su territorio italiano, una cifra da pagare stimabile intorno ai 700 milioni di euro, mica bruscolini ve'!

 

 

 

Ma non c'è solo l'ICI

 

 

Pagamento delle pensioni al clero. Fortunatamente, con la Finanziaria del 2000 si è intervenuti innalzando a 68 anni l’età pensionabile e aumentando i contributi a carico dei sacerdoti;

 

Esenzione fiscale totale, comprese imposte su successioni e donazioni per le parrocchie e gli enti ecclesiastici;

 

Gli insegnanti di religione, nominati dai vescovi, incidono per più di 1.000 miliardi (delle vecchie lire) sul bilancio statale;

 

Finanziamenti alle scuole cattoliche (l'unico miracolo veramente accertato di Papa Wojtyla);

 

Parte degli oneri di urbanizzazione a disposizione dei Comuni deve essere destinata agli «edifici di culto». Non solo. Recentemente sono state stipulate intese ad hoc tra diverse Giunte e Conferenze episcopali regionali che hanno riguardato anche i beni culturali ed ecclesiastici, il turismo religioso e la retribuzione del personale ecclesiastico presente negli ospedali.

 

Contributi agli oratori.

 

Si parla tanto di ridurre i costi della politica, ma spesso ci si dimentica che in totale la chiesa si pappa la stessa cifra, e si tratta pur sempre di uno stato estero che non è tenuto a dirci niente su come li spende. Eppure nessuno governo si è mai anche sognato di contemplare in una finanziaria questo genere di "spreco".

 

Secondo me, invece, va dato atto a questi qua di aver avuto almeno il coraggio di averci pensato seriamente. Che lo abbiano fatto lo confermano gli strali di Bagnasco contro gli evasori fiscali ... a stretto il culo ve' :uhsi:

 

Per il resto io trovo altrettanto vergognoso l'aver cancellato le feste del primo maggio e il 25 aprile, gli stavano sul gozzo da 16 anni e alla fine, un attimo prima di tirar la catena, sti stronzi cancellano le due feste più importanti dell'anno ... ma si continuerà a festeggiare la befana ... ops, si dice epifania che tutte le feste laiche si porta via.

già, le feste laiche.. che tristezza immane accorparle al venerdì/lunedì.. a questi tizi non gliene importa nulla delle persone che si sono sacrificate per essere liberi.

 

Btw, nel mio post precedente non avevo espresso la mia opinione sul Vaticano: ovviamente sì, è l'evasione legalizzata per eccellenza xD

La cosa veramente imbarazzante è il silenzio totale e bipartisan dei politici (con l'esclusione dei Radicali) sulla questione.

Gli unici ad aver detto qualcosa lo hanno fatto perché direttamente interpellati, con le risposte che sappiamo (vedasi Bindi).

 

Il silenzio si estende naturalmente ai telegiornali: vi posso dire che il TG5 (l'unico telegiornale che seguo per farmi un'idea di cosa viene detto in tv) nell'ultimo mese ha dedicato alla questione solo un servizio di 4 minuti, mi pare un paio di sere fa, in cui il direttore di Avvenire si arrampacava sugli specchi tentando di giustificare le esenzioni, e poi gli rispondeva Staderini dei Radicali.

Anzi, è già tanto che abbiano messo l'intervento di Staderini per ultimo.

 

Facciamoci quattro risate sopra, va:

Fabio Castorino

Confidiamo nell'Unione Europea....

 

http://www.linkiesta.it/regime-fiscale-vaticano-ancora-sotto-esame-bruxelles#ixzz1WzfGpcvo

«Regime fiscale vaticano ancora sotto esame a Bruxelles»

 

Antonio Vanuzzo

 

 

A Cernobbio l’eurocommissario alla Concorrenza Joaquin Almunia parla dell’indagine europea sul regime fiscale privilegiato della Santa Sede su Ici e Irpef: «Il lavoro non è ancora finito». In gioco due miliardi di euro. Poi riprende le parole di Trichet sull’Italia, chiedendo di «rispettare le decisioni concordate a livello europeo il più velocemente possibile». Roubini ancora all’attacco della Bce.

 

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Papa Benedetto XVI (Afp)

 

 

 

Economia3 settembre 2011 - 15:50

 

CERNOBBIO – Su uno dei temi che da sempre scatenano profonde divisioni politiche, e veementi proteste sul web, finito in un emendamento alla manovra in discussione al Senato, cioè l’esenzione Ici sugli immobili “non esclusivamente commerciali” di cui gode il Vaticano, l’Antitrust europea aveva aperto un’indagine il 12 ottobre 2010. In proposito, Joaquin Almunia ha dichiarato a Linkiesta che: «Al momento l’indagine non è ancora conclusa, e non abbiamo nessuna deadline prefissata». Neelie Kroes, che ha preceduto Almunia, aveva aperto un dossier sul mancato versamento dell’imposta Ici e sull’Ires scontata dal 33 al 16,5% da parte di tutti gli immobili, come alberghi e ostelli gestiti da ordini religiosi, di proprietà della Chiesa. Una situazione, si leggeva nel report di Bruxelles, che «rivela a prima vista un carattere discriminatorio». L’Italia avrebbe dovuto consegnare entro novembre 2010 prove sufficienti a dimostrare l’insussistenza di queste esenzioni, configurabili invece, secondo l’Europa, come aiuti di Stato e quindi distorsivi del regime di libera concorrenza sancito dai Trattati comunitari. Un mancato gettito che, secondo alcune stime, corrisponderebbe a 2 miliardi di euro. Tuttavia, come ha dichiarato Almunia, sembra che Bruxelles non abbia ancora terminato la disamina di questa delicatissima questione.

 

Leggi il resto: http://www.linkiesta...s#ixzz1X4BmJ6jv

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