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Il parroco congeda un allenatore di calcio dell'oratorio in quanto gay


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Allenatore cacciato dall'oratorio: "È gay ed è diseducativo"

 

 

Il parroco di un oratorio caccia l'allenatore della squadra dopo aver saputo che è omosessuale. I ragazzi raccolgono le firme per chiedere al prete di cambiare idea, ma lui li ignora.

 

"Don Flavio ha la sua idea, dice che non è educativo avere un allenatore gay ma neanche quello che fa fatto lui, cioè cacciarmi, è educativo e quindi cade in un controsenso, ha cercato solo di giustificarsi". Inizia così lo sfogo di Luciano Dicoladonato, 37enne allenatore di una squadra di calcio dell'oratorio della parrocchia dei Santi Ambrogio e Carlo a Cesano Maderno, nel monzese.

 

"Ho saputo dell'allontanamento ai primi di luglio - spiega all'Adnkronos - quando probabilmente don Flavio ha saputo della mia omosessualità. Subito dopo è iniziata una raccolta di firme da parte dei ragazzi che alleno chiedendo al sacerdote di cambiare idea. Questo non è avvenuto e quindi ho deciso di dare un input alla vicenda parlando con i giornali perché voglio che l'omosessualità smetta di essere confusa e scambiata per pedofilia". E rimarca che la sua omosessualità "non ha mai creato problemi nel mio mestiere di allenatore, di molti ragazzi sono amico e tutti hanno sempre accettato il mio orientamento sessuale. Non è vero - precisa - quanto scrivono alcuni giornali che io sarei stato allontanato anche dall'oratorio di Baruccana perché inadeguato. Sono stato allontanato da lì perché la squadra si è disfatta".

 

Il mister non denuncerà il sacerdote "perché voglio tutelare il nome della società e dei ragazzi. Piuttosto mi faccio da parte io e me ne vado". Luciano spiega che da quando si è diffusa la notizia la sua vita è "diventata estenuante, il telefono di casa squilla in continuazione. Sono preoccupato perché mia madre non sa della mia omosessualità e se lo scoprisse adesso potrebbe venirle un infarto".

 

 

http://www.gay.it/ch...seducativo.html

 

 

 

 

 

 

 

Allenatore gay viene allontanato dall’oratorio: “E’ diseducativo”

 

Scritto da andrea Il giorno 25 agosto 2011 · In NOTIZIE, screen

Una brutta vicenda di omofobia ha scosso la placidità agostana di Cesano Maderno, in provincia di Monza, dove l’allenatore di calcio Luciano Dicoladonato ha denunciato di essere stato discriminato dal parroco della chiesa dei Santissimi Ambrogio e Carlo a causa della propria omosessualità. Il 37enne Dicoladonato da febbraio scorso preparava atleticamente la squadra Equipe 2000, formata da 18enni e molto titolata a livello locale, ma, inaspettatamente, a fine stagione le porte dell’oratorio per lui si sono chiuse. ”Faccio l’allenatore da vent’anni e non mi era mai capitato nulla di simile. Ho sempre dato il buon esempio ai ragazzi. Mi hanno detto senza troppi giri di parole che non sono idoneo come educatore di oratorio perché sono omosessuale. Peccato che finché non hanno saputo che ero gay, andava tutto bene“.

Un provvedimento che ha colto di sorpresa i giovani sportivi e i loro genitori, che hanno iniziato a raccogliere le firme per reintegrare il mister espulso. “Io sono disposto ad andare fino in fondo – tuona il coach -. C’è una legge contro le discriminazioni sessuali ed è in base a questo che se non ci sarà un ripensamento porterò in tribunale il parroco“. “Non sono d’accordo con la decisione – dice Thiago Cafarelli, un suo giocatore -. Luciano si è sempre dimostrato una persona per bene. Abbiamo anche apprezzato il fatto che lui ci abbia comunicato senza reticenze la sua omosessualità. A settembre chiederemo al parroco un ripensamento e siamo sicuri che don Flavio cambierà idea. In ogni caso continuiamo la raccolta di firme”.

Immediata la replica piccata di don Flavio Riva, il religioso al centro di questa polemica infuocata, il quale spiega come il coming out non abbia influito minimamente: “La mia decisione non ha nulla a che vedere con l’identità sessuale dell’allenatore. Nulla di personale contro Luciano. Conta la qualità del servizio educativo, il servizio ai più piccoli e il rapporto con la comunità cristiana. La mia scelta è stata di investire in termini educativi su persone che sono cresciute nella nostra comunità e abbiano compiuto un certo percorso”. Secondo quanto riferiscono alcuni portali d’informazione web, Dicoladonato è iscritto in un sito di incontri per giovani omosessuali e in un precedente incarico all’oratorio di Baruccana era stato allontanato perché ritenuto “inadeguato”, mentre a Seveso è ricordato come “un giovane educato e molto disponibile”.

 

 

http://gaymagazine.l...e-diseducativo/

Finalmente una buona notizia!

 

Sarebbe ora che gli omosessuali si rendessero conto

che è in atto verso di loro una discriminazione attiva

e che quelle di Don Flavio non sono solo "le sue idee"

ma proprio delle "idee di m***a"

Mi piacerebbe sentire la sua opinione... perchè io non la capisco.

Ho un amico che si definisce gay cattolico... che va in chiesa, che fa la comunione e legge i passi del vangelo quando serve qualcuno...

 

Poi la sera casa sua ci vuole il turn-a-matic per entrare nel suo letto da quanta fila c'è. :)

 

E la morale cattolica in quel caso? Secondo me sono 2 cose che NON possono convivere... ma magari il forumista che dici può aiutarmi a comprendere.

Vuoi la risposta del gay cattolico medio?

 

"Don Flavio ha sbagliato. Gesù ci insegna ad amarci tutti come fratelli.

Se noi gay cattolici riuscissimo a far capire questo alla Chiesa,

le cose cambierebbero; ma sfortunatamente non ci riusciamo.

E la colpa è degli Atei che attaccano sempre la Chiesa

e dei Libertini che fanno credere che non si possa essere

gay e buoni cattolici allo stesso tempo."

A qualcuno invece interessa la risposta di un gay Metallaro???

 

I preti e la cristianità dovrebbe finire al rogo!!!!

 

Se persino i ragazzini fanno una petizione per tenerlo come allenatore, pur sapendo della sua omosessualità, pensiamo a quanto sono decerebrate queste persone che si fanno chiamare 'preti'!!!

 

Sarò felice solo quando vedrò il vaticano bruciare!!!

mia madre quando sente certe cavolate che dice o fa la chiesa, mi dice che lei a messa ci va per Gesù e non per il prete. Non trovo strano che un gay possa essere cattolico, anche se mi puzza molto un gay cattolico che tromba dal mattino alla sera (vedi l'amico di fabiofax :D ). In merito alla vicenda dell'allenatore dico che a sto punto dovrebbero allontanare buona parte dei preti perchè omosessuali e poco educativi. Si sa che la chiesa è piena zeppa di gay, quello che non capisco è perchè si accaniscono così tanto contro di noi allora.

Questo prete è un buonissimo prete secondo la Chiesa perchè esprime ad azioni quello che la Chiesa esprime da secoli.

 

Io mi stupisco molto molto di più a sentire di preti friendly che combattono la loro stessa Chiesa. Tipo Don Gallo. Credo spesso si sia fatto prete per combattere il sistema dall'interno. Ma sulla carta lui non è un buon prete per mille motivi. Anche se preferisco i preti così.

 

Essere cattolici e gay è incoerenza. Lo è ancora di più essere cattolici, gay e promiscui.

Come essere cattolici e comunisti è incoerente e come al mondo siamo spesso pieni di incoerenze (e non me ne tiro fuori) e non ce ne rendiamo conto nemmeno.

Vuoi essere religioso a tutti i costi? Allora perchè non prendi TUTTO il pacchetto delle regole? (e parlo anche degli etero)

Invece no. Tanti cattolici scelgono le regole che gli piacciono e scartano quelle che non gli piacciono e poi la menano con la favola di Gesù. Che per quanto potesse essere all'avanguardia era un uomo del suo tempo e ora bisognerebbe anche un po' andare avanti.

 

Questo prete è un vero prete. Coerente con le idee della Chiesa e del cattolicesimo e ha fatto benissimo a fare quello che ha fatto.

A me quello che fa la Chiesa. Che fanno i preti e via dicendo mi frega meno di zero.

 

Ma mi saltano i nervi perché qui in Italia hanno una bella fetta di potere. Mi impediscono di essere una cittadina di serie A: i preti, la Chiesa, il papa e tutti i cattolici. Per questo non capisco e non capirò mai quei gay che aumentano le fila dei cattolici e ancora di più mi innervosiscono quelli dicono che se le cose in Italia vanno così il cattolicesimo non c'entra NULLA. Ma per favore!

Quoto Madoka. Mi dispiace sinceramente per questo allenatore, ma mi sembra sciocco pensare di poter rimanere in seno alla chiesa e insieme dichiararsi come omosessuali. Il problema di fondo è che i gay che crescono in un ambiente cattolico vengono affascinati dal senso di "setta" (siamo tutti uniti, una grande famiglia, ci vogliamo bene) tipico del cattolicesimo e dal senso di cristianità. Quindi al posto di rimanere cristiani e entrare in un'altra branca del cristianesimo che accetti l'omosessualità, si convincono che da minoranza disunita e disorganizzata possono veramente apportare un cambiamento nella chiesa cattolica.

 

Gay e Cristiano: si può fare. Per essere Gay e Cattolici basta essere incoerenti con se stessi (e masochisti)

Io non capisco in generale come si possa appartenere oggi ad una religione così anacronistica, più per le persone che la compongono che per i precetti che insegna. Alcuni (e ribadisco solo alcuni) sarebbero anche condivisibili. Il senso di unione e di fratellanza credo non possa far male a nessuno, se davvero si sentissero fratelli di tutti e non solamente di quei pochi della loro stessa cerchia.

Mi sembra davvero un atto così povero di spirito e privo di significato... Mi riesce difficile anche trovare qualche giusta parola per commentare a dovere la situazione...

Quando si sentono certe notizie io veramente credo che se ne facessi parte farei tutto il necessario per farmi scomunicare (o debattezzare, se esiste il termine :asd:). Ma ringraziando i miei genitori sono libera almeno da questo fastidio.

andrew_vandek_86

Mah, io invece capisco benissimo chi è cattolico e vuole essere gay -seppur io sia agnostico-

Avere un credo religioso non significa farsi schiavizzare da esso, seguirne i dettami come fossero regole imposte. E' una questione di fiducia, quella che un uomo pone nel suo credo.

Essere cristiano in generale significa seguire l'insegnamento di cristo, e nei VANGELI -non dico nella bibbia- non è mai scritto che l'omosessualità sia da condannare.

Gesù Cristo è stato un vero rivoluzionario dell'epoca, poco gliene importava di quello che la gente pensava o diceva di lui. Questo dovrebbe essere il modello di ogni omosessuale, ed è questo il motivo per cui trovo concepibile un gay cattolico.

Inoltre, l'allenatore non trasgrediva proprio niente, anzi probabilmente stava facendo un'opera di carità -nel senso che andava all'oratorio gratuitamente- seguendo perciò i dettami della chiesa. Questo significa andare a ficcare il naso nei fatti altrui. Voglio dire, se lui come allenatore nel tempo libero fosse un mafioso o tradisse la moglie, a nessuno gliene dovrebbe importare finchè svolge il suo mestiere in modo soddisfacente. Altrimenti diventa discriminazione.

andrew_vandek_86

Ovviamente, ed i cattolici, in quanto cristiani, devono seguire l'esempio e la parola di cristo, prima di altre cose -se uno vuole limitarsi ai dogmi dell'antico testamento, allora è ebraico e non cristiano-

Gesù, tra le altre cose, ha abolito i comandamenti ebraici e ha detto che sono solo due, ovvero amare dio con tutto il cuore e amare il prossimo come te stesso. Non vedo perciò, su queste basi, perchè un omosessuale non possa rispettare queste parole ed essere perciò cristiano, di qualsiasi confessione specifica stiamo parlando -cattolicesimo, protestantesimo,...-

Non voglio entrare in una risposta approfondita,

ma non perché l'argomento non sia interessante;

ma solo perché non è questo l'argomento.

 

Noi non sappiamo neppure se l'allenatore

sia Cattolico, Ateo, Agnostico o Ebreo;

non stiamo parlando dei suoi drammi esistenziali.

 

Sappiamo che lavorava per un'istituzione contraria all'omosessualità*

Come se ArciGay - contraria all'omofobia - licenziasse un barista omofobo.

 

E con omosessualità* intendo "omosessualità praticata"

Anche perchè, stando a quanto riportato sopra, l'allenatore è stato beccato su siti stile me2 immagino... magari non del tutto vestito (mia ipotesi...) :) quindi sicuramente casto non era.

Capisco il volontariato e tutto, ma puoi benissimo fare altro.. e non nell'oratorio.

Fermo resta che mi spiace per Lui che sicuramente era una splendida persona... però cavoli.. se la va a cercare!

andrew_vandek_86

Continuo a non essere d'accordo. Nella chiesa ci sono preti che hanno relazioni, anche gay, preti ladri, corrotti, ecc. ma non per questo vengono cacciati, a meno di un inchiesta mediatica.

Voglio dire, se io da insegnante vado su chat erotiche, o comunque sono gay, e mi licenziano solo perchè la scuola vieta al suo interno queste cose, secondo voi sarebbe corretto?

Allo stesso modo, perchè la chiesa dovrebbe farlo?

Bisogna capire bene cosa non piace alla Chiesa dell'omosessualità.

 

Se tu sei omosessuale e chiedi perdono per il sesso che fai,

la Chiesa è disposta a perdonarti.

 

Se invece non te ne vergogni, non c'è perdono.

Perché per il perdono deve esserci il pentimento.

 

E' difficilissimo pentirsi di essere gay,

impossibile se sei fidanzato.

Continuo a non essere d'accordo. Nella chiesa ci sono preti che hanno relazioni, anche gay, preti ladri, corrotti, ecc. ma non per questo vengono cacciati, a meno di un inchiesta mediatica.

Voglio dire, se io da insegnante vado su chat erotiche, o comunque sono gay, e mi licenziano solo perchè la scuola vieta al suo interno queste cose, secondo voi sarebbe corretto?

Allo stesso modo, perchè la chiesa dovrebbe farlo?

 

Perdonami... non vengono cacciati perchè non sono scoperti!.. o se lo sono, sono coperti perchè conta di più la facciata....ed è meglio rimestare nel torbido del popolo che al loro interno....

Difatti Almadel hai sottolineato una questione che volevo sottolineare anch'io, ovvero che nulla dell'articolo fa trapelare che l'allenatore sia cattolico.

 

Punto secondo visto che si parla di Gesù non vedo luogo migliore dove un attivista gay possa andare, ovvero in un luogo omofobo. Non mi risulta che Gesù si circondasse prettamente di gente "per bene" secondo i canoni dell'epoca, piuttosto non sarebbe stato così rivoluzionario se non si fosse messo a parlare agli strozzini, ai ladri, alle prostitute e alle persone che gli sputavano addosso.

 

Punto terzo, almeno nella mia opinione un buon credente (e più in generale una buona persona) è chi si pone sempre delle domande e tenta di darsi sempre delle risposte, non di farsele imporre dagli altri ad occhi chiusi.

 

Punto quarto se si segue il ragionamento "X è ostile nei confronti di Y. Quindi Y deve stare alla larga da X" allora le donne non avrebbero mai dovuto entrare in politica visto che classe politica era ostile alle donne [E ahimé in parte lo è ancora], non avrebbero mai dovuto fare pugilato, calcio o entrare in carriera. Gli extracomunitari non dovrebbero venire in Italia né gli omosessuali passeggiare abbracciati davanti al Colosseo perché se poi li pestano in fondo se la sono cercata. A volte si va da chi ci è ostile per farlo cambiare, oppure semplicemente per necessità.

Punto quarto se si segue il ragionamento "X è ostile nei confronti di Y. Quindi Y deve stare alla larga da X" allora le donne non avrebbero mai dovuto entrare in politica visto che classe politica era ostile alle donne [E ahimé in parte lo è ancora], non avrebbero mai dovuto fare pugilato, calcio o entrare in carriera. Gli extracomunitari non dovrebbero venire in Italia né gli omosessuali passeggiare abbracciati davanti al Colosseo perché se poi li pestano in fondo se la sono cercata. A volte si va da chi ci è ostile per farlo cambiare, oppure semplicemente per necessità.

 

Icoldibarin, devi riconoscere però

che camminare mano nella mano, fare sport o politica

sono dei diritti; mentre lavorare in Parrocchia no...

 

E' un tema comunque controverso.

In Gran Bretagna le associazioni cristiane

hanno ottenuto il permesso dal Governo

di discriminare gli omosessuali

contro il regolamento anti-omofobia

(la cosa era nata perché si rifiutavano

di prendere in considerazione le richieste di affido

da parte di coppie omosessuali.

 

Anche in Italia certe associazioni (come i Sindacati)

possono licenziarti se hai comportamenti contro il loro statuto

(sei razzista e lavori per la CGIL, per esempio)

Almadel in effetti mi hai fatto riflettere un po' sui limiti e limitazioni che si pongono nella vita democratica comune. Vivere insieme non è facile si sa.

 

Ma visto il paragone con la CGIL che licenzia il dipendente perché lo scopre razzista ti sembrerebbe plausibile il titolare di un supermercato che licenzia una donna perché la scopre incinta.

Cosa hanno di diverso/in comune con il caso in esame secondo me?

Che le donne hanno portato avanti una lotta per non perdere il posto quando qualcuno le fecondava [ed ora perlomeno in linea teorica non possono farlo, nemmeno se sei un fervente sostenitore del controllo sulle nascite] mentre i razzisti non hanno mai lottato per il diritto di essere razzisti (probabilmente perché san bene che sarebbe una lotta persa ed in fondo non gli interessa molto "averne il diritto", lo fanno con la forza e basta).

 

Quando un gruppo di persone si sente discriminato in genere decide di farsi forza vicendevolmente e lottare perché la loro discriminazione si dissolva.

A volte ci si riesce, a volte no, ma se si ritiene giusto il motivo per cui si lotta non vedo perché si dovrebbe rinunciare.

Fabio Castorino

A me sembra che in fondo a questa storia ci sia una buona notizia: se c'è stata tutta questa mobilitazione dei ragazzi e dei genitori a favore dell'allenatore, la discriminazione si è rivelata un boomerang per il prete

bravoragazzo

Ormai l'omofobia è vista da molte persone come una cosa insensata. È facile trovare sostenitori della nostra causa nel momento in cui ci succede qualcosa.

Potessi denunciare alla chiesa tutti i preti che se ne vanno in discoteca a "tromabare" dovrebbero "cacciarne" il 70%

DA quello che molti preti giovani gay mi hanno detto, nella maggior parte dei casi, si diventa preti per nasconderlo meglio e per soldi, non di certo per vocazione.

Che andassero a fare in culo allora questi preti del '15-'18

Almadel in effetti mi hai fatto riflettere un po' sui limiti e limitazioni che si pongono nella vita democratica comune. Vivere insieme non è facile si sa.

 

Ma visto il paragone con la CGIL che licenzia il dipendente perché lo scopre razzista ti sembrerebbe plausibile il titolare di un supermercato che licenzia una donna perché la scopre incinta.

Cosa hanno di diverso/in comune con il caso in esame secondo me?

Che le donne hanno portato avanti una lotta per non perdere il posto quando qualcuno le fecondava [ed ora perlomeno in linea teorica non possono farlo, nemmeno se sei un fervente sostenitore del controllo sulle nascite] mentre i razzisti non hanno mai lottato per il diritto di essere razzisti (probabilmente perché san bene che sarebbe una lotta persa ed in fondo non gli interessa molto "averne il diritto", lo fanno con la forza e basta).

 

Quando un gruppo di persone si sente discriminato in genere decide di farsi forza vicendevolmente e lottare perché la loro discriminazione si dissolva.

A volte ci si riesce, a volte no, ma se si ritiene giusto il motivo per cui si lotta non vedo perché si dovrebbe rinunciare.

 

Beh, i razzisti hanno già fatto una guerra per il loro diritti;

è durata dal 1860 al 1864 e l'hanno persa :)

Senza contare la Seconda Guerra Mondiale...

 

In generale questa storia ha avuto un risvolto positivo:

le reazioni all'omofobia spesso sono migliori

rispetto ai danni dell'omofobia stessa.

 

(Il problema reale è che lo sport di livello amatoriale

è praticamente da sempre in mano alla Chiesa Cattolica

come tutto ciò che riguarda i bambini.

Non ci sono molti posti dove un allenatore gay può andare.

E lo sport agonistico è ancora più omofobo...)

le reazioni all'omofobia spesso sono migliori

rispetto ai danni dell'omofobia stessa.

 

Infatti lui ha lanciato il sasso, ora sta a noi creare la valanga che schiacci l'idea che un diversamente sessuale non può essere educativo.

A me la reazione ha molto stupito positivamente, già mi aspettavo le denunce delle madri dei pargoli per aver traviato i loro figlioli.

Per passione o per necessità, perché come hai sottolineato anche tu le strutture amatoriali sono in gran parte oratoriali, io lo ho trovato un buon punto di partenza non certo un occasione per dire "se l'è cercata...".

andrew_vandek_86

concordo appieno con icoldibarin.

La costituzione in primis -anche se non il governo- non accetta discriminazioni di nessun tipo, ovviamente anche in ambito sessuale.

Se la chiesa e i preti vogliono stare in Italia, devono attenersi alle regole della costituzione, prima che alle regole proprie -voglio dire, se un'associazione privata mette come regola interna che il dipendente meno attivo a fine mese viene ucciso, lo stato ha tutti i diritti di intervenire-

Lui non si è cercato alcunchè, ha solamente cercato di fare del volontariato in una chiesa, e ciò a mio avviso deve essere letto al di là delle sue preferenze sessuali, che non dovevano nemmeno essere prese in considerazione!

Il nostro stato ha una normativa che punisce chi ti impedisce di fare volontariato in un certo ente perchè sei omosessuale? A me pare di no.

Spero però di essere molto ignorante io in materia (cosa che effettivamente sono).

A quanto ne so ogni ente ha un suo statuto e accetta determinate persone che rispecchino anche i principi dell'ente. E l'omosessualità non rispetta i principi della Chiesa.

 

Io non ricordo che la costituzione dica qualcosa riguardo all'orientamento sessuale. Se ti riferisci all'articolo 3, l'omosessualità la inseriamo alla voce: condizioni personali oppure alla voce condizioni sociali?

 

Io non dico che lui se l'è andata a cercare. Dico che il comportamento del prete è coerente. Secondo la Chiesa se un gay non è in grado di crescere un figlio perchè dovrebbe essere in grado di allenare una squadra di calcio? Anzi. La Chiesa ha detto più volte che nemmeno gli insegnanti o i preti dovrebbero essere gay. Proprio per dare ai bambini un senso di stabilità che solo gli etero hanno.

 

Che le persone reagiscano è una cosa super-positiva. Anzi. Io spero che queste cose facciano si che la gente si renda conto del livello della Chiesa.

Dico solo che mi sembra riduttivo dire che la colpa è di questo singolo prete. Questo prete rispecchia e rappresenta perfettamente la Chiesa. Non è un prete fuori dal coro.

Non mi pare che sia stata attribuito tutto il fardello della colpa al prete di Cesano. Se questo rispecchi perfettamente la Chiesa o meno potremmo stabilito cosa vogliamo intendere con chiesa.

Per che nella teoria ci sono tutte le belle favolette sull'infallibilità papale e tutte le persone battezzate che seguono alla lettera la parola del vaticano di Cristo. Ma nella pratica ci sono preti e fedeli che fanno tutt'altro nel bene o nel male.

Il grandissimo, e poco perdonabile, difetto della chiesa intesa come comunità estesa è che gran parte di essa pur avendo la maggior parte delle idee discostanti dal vaticano sono altamente reticenti. Se qualcuno si discosta, come il citato Don Gallo, raro ma non certo unico esempio o come l'allenatore della disquisa, che facciamo gli diamo contro o ci uniamo a lui?

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