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Intolleranza e fastidio nei confronti degli "etero"


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Io detesto quando bisogna stare ad ascoltare i minimi dettagli di storie eterosessuali che sono solo film mentali, tristi o a senso unico. Per fare un esempio banale il caso della ragazza che si innamora dello stronzo farfallone di turno e ti dice che é amore. Che mentre frequentavi le ragazze volevano sapere tutto e quando invece stai con uomo meraviglioso come il mio si limitano a chiedere come "va tra di voi?", quasi come se sperassero che anch'io abbia prima o poi le loro dissaventure amorose o debba cadere nei loro rapporti di coppia noiosi e senza passione. Il massimo commento che sento da alcuni di questi è "che graziosi!!"/"che grazioso!" come se fossimo 2 simpatici scoiattoli da circo e non una coppia che non ha nulla a che invidiare alla loro! Parlo comunque per una certa di amicizie etero, un'altra parte s'interessa ed é contenta sinceramente, ma non posso negare che una parte ha un'atteggiamento di superiorità e scetticismo nei confronti delle coppie omo.

Il fenomeno è noto, quantomeno nell'ambito degli stadi dell'accettazione omosessuale se ne parla.

 

Si tratta del fatto che un giovane gay o una giovane lesbica, sente ad un certo punto il bisogno

di frapporre una certa distanza fra sé ed il mondo etero, da cui è stato schiacciato per tot numero di anni.

L'etero stereotipato quindi ci infastidisce perchè ci ricorda questo soffocamento.

 

 

io ho paura di trovarmi proprio in quella fase. Cerco di contenere la mia "intolleranza" perchè capisco che non ha senso però mi rendo conto di provare qualcosa in più di un leggero fastidio per le coppie etero; vedo la superficialità ovunque e mi pare che siano scontati e diano tutto un po' troppo per scontato. E mi scoccia molto che possano fare tutto senza dover dare una minima spiegazione e soprattutto senza che nessuno gliela chieda. A volte mi sono persino chiesto di alcune coppie se sapessero cos'è l'amore. Allo stesso tempo come ho detto prima ho realizzato o comunque sto cercando di realizzare che tutte queste mie farneticazioni non hanno senso. Rimane però salda l'intolleranza verso tutti quelli che deridono gli omosessuali e non si pongono nemmeno il problema.

In ogni caso è, o sarebbe, una fase temporanea di intolleranza-fastidio, giustificata in termini psicologici.

 

Ed è chiaramente molto più positivo provare fastidio per gli stereotipi etero, piuttosto che per quelli gay

perchè nel primo caso ci si è già ribellati al giudizio eteronormativo, mentre nel secondo caso no ( vuoi

per il fatto che gli stereotipi sui gay sono formulati dagli etero, vuoi per il fatto che in termini psicologici

temerli è sintomatico di insicurezza su se stessi )

 

Tutto ciò dovrebbe poi essere superato.

 

Una volta valorizzata la propria omosessualità ed integrata nel proprio sistema di vita

cessa il bisogno psicologico di autodifesa. Ovviamente la battaglia contro l'ottusità può

continuare su un piano politico o culturale, ma senza intolleranza...

Bene, allora penso di essere nella fase finale di questo processo. Per fortuna i miei amici etero hanno capito il malessere che stavo vivendo e quando hanno capito come stavo mi sono stati vicini, abbiamo parlato e mi hanno dato forza oltre che sostegno. La mia compagnia è mista e per fortuna. Quando ho aperto il topic, l'ho fatto per capire se anche altri hanno vissuto quello che sto vivendo io, se hanno sensazioni simili, ma soprattutto per capire come reagire a quel fastidio. Grazie Hinzelmann. :smiley:

Io a dirla tutta mi capita di provare talvolta fastidio più per il gay superficiale che per l'etero superficiale, forse perché inconsciamente credo che il primo abbia avuto più possibilità di maturare rispetto ad un etero in relazione a certe tematiche; vuoi per il processo di accettazione, vuoi per il fatto di essere discriminato e far parte di una minoranza. Questo emerge sopratutto in relazione alle idee politiche, tollero molto difficilmente un gay di destra che voterebbe contro una legge contro l'omofobia adducendo discorsi qualunquisti rispetto ad un etero, e purtroppo ce ne sono che lo farebbero. Oppure un gay che facesse discorsi superficiali in merito alla sessualità magari alimentando lo stereotipo omosessuale. Ovviamente mi rendo conto che ogni persona è diversa e ha un diverso grado di sensibilità, e che un gay non è necessariamente più "evoluto" culturalmente rispetto ad un etero, e allo stesso tempo non giustifico un'etero per la sua superficialità, resta il fatto che spesso tendo a sopravvalutare gli omosessuali e mi infastidisce chi non fa tesoro delle difficoltà che ha passato.

a me danno fastidio tutti quelli gay o etero che non si guardano dentro, pensano solo a cose superficiali e ogni volta che glielo si fa notare rispondono con un "ma goditi la vita" praticamente un livello mediocre come pochi ci sono, perché non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

Uhm, no non odio di certo nessuno, ma devo ammettere (e lo faccio con molta coscienza) di provare un fastidio immenso per i bigotti, per chi non prova nemmeno a vedere le cose da un altro punto di vista, per chi crede nella maggiore moralità o valore di questa o quell'altra scelta. Ho imparato che la migliore dote di una persona possa essere una buona dose di umiltà, quella cosa che porta a non stare su un piedestallo da cui si vedono le cose solo dall'altro, in prospettiva distorta.

Per Altair: Anche a me è successo di infastidirmi con quei gay dalla mentalità superficiale o che sguazzano nello stereotipo dell'omosessuale superficiale "tutto glitter e musica trash", però più che intolleranza mi hanno fatto un pò tristezza, nel senso che ho pensato che, a volte, la paura e il senso di solitudine, delimita maggiormente le persone all'interno di determinati stereotipi. Penso che il mondo omosessuale (e le persone che costituiscono il mondo omosessuale) possa dare molto di più e che non possa continuare ad erigersi sui vecchi modelli appunto stereotipati propinati da tv e media in generale. Siamo molto più eterogenei, interiormente ricchi e complessi di quel che si crede e che ci vogliono far credere. E poi, veramente... non esiste solo la musica trash e il metal..!!! Quì subentra un fattore di omologazione e massificazione che c'è all'interno di ogni gruppo, massa e/o minoranza. Tuttavia, il fastidio verso i gay superficiali è minore rispetto a quello che adesso provo nei confronti degli etero superficiali, forse perchè ho quasi smaltito la fase precedente. I gay di destra non li sfango, ma nemmeno quelli di sinistra o di centro, per il semplice fatto che mi sembra assurdo ragione per colori politici in un epoca in cui la parola politica ha perso ogni suo significato originario.

 

Per R.Post e Casper: D'accordo con entrambi.

I gay di destra non li sfango, ma nemmeno quelli di sinistra o di centro, per il semplice fatto che mi sembra assurdo ragione per colori politici in un epoca in cui la parola politica ha perso ogni suo significato originario.

 

Su questa frase volendo pottemmo aprire un lungo dibattito ma non è questo il topic adatto :)

 

Comunque quello della politica era solo un esempio, volevo intendere i gay che incarnano l'altro estremo,

ovvero non quello di essere incastonati nello stereotipo omosessuale ma quello di fare i cosidetti

"omofobi mancati": cioè tutti quei omosessuali che (forse per autoreprimersi) fanno loro degli ideali

e degli attegiamenti velatamente omofobi, fra cui coloro che perseguono ideali di estrema destra,

...ce ne sono perfino dentro Lega Nord. Insomma, non mi piace chi sputa nel piatto dove mangia ;)

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