Jump to content

[culturagaia] Omogenitorialità


Recommended Posts

MyleneFarmer
6 minutes ago, Mario1944 said:

Si dà il caso che sia nato allora, encicliche papali a parte....

quindi ti basi su sentito dire dei tuoi coetanei o poco più giovani te cosi come me che mi baso su sentito dire di zii, genitori etc... che potrebbero essere tuoi coetanei

  • Replies 286
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Almadel

    28

  • Mario1944

    26

  • Altair

    18

  • MARIO8530

    18

Top Posters In This Topic

Posted Images

MyleneFarmer

si facevano meno scrupoli di oggi di sicuro (anche solo sul proprio corpo post-gravidanze), oltre a infischiarsene proprio dell'esistenza dell'enciclica papale 

a prescindere di cosa dicesse 

Oggi non si fanno più figli in Italia oltre che per motivi strutturali ed economici e tutto il resto, anche perché ci siamo abituati a non averne più 

1 hour ago, MyleneFarmer said:

si facevano meno scrupoli di oggi di sicuro (anche solo sul proprio corpo post-gravidanze),

A me pare che stessero molto attenti allora, forse più che oggi, coloro almeno che vivevano responsabilmente la paternità, perché crescere figli era un impegno non solo economico.

Infatti gran parte di quelli che conoscevo io non avevano più di due figli, rari i tre, più frequenti i singoli.

Ricordo che una volta udii mia nonna osservare, parlando con alcune amiche, le quali consentivano, che due figli era un numero raccomandabile, perché, se ne moriva uno, allora la mortalità nell'infanzia era molto maggiore che oggi, ci si poteva consolare con l'altro:

peraltro mia nonna, che era del 1901, ebbe tre figli, ma la prima fu una femmina e dunque probabilmente si riferiva al numero di figli maschi.

D'altronde già agli inizi del Novecento la media di figli per famiglia in Italia era tre ed alla metà del secolo era già scesa a due e mezzo:

non a caso Mussolini promosse campagne per stimolare una maggior figliazione per famiglia, avendo bisogno, per le sue ambizioni imperiali, di milioni di baionette.

In ogni  modo tre figli per donna non erano certo un caso, ma una deliberata scelta, potendo normalmente una donna nella sua vita avere un ben maggior numero di gravidanze.

1 hour ago, MyleneFarmer said:

oltre a infischiarsene proprio dell'esistenza dell'enciclica papale 

Ma che c'entra?:

la dottrina cattolica indicava il modo di non aver figli senza compire peccato usando preservativi;  d'altronde l'enciclica fu del 1967 e la media di figli era già in diminuzione.

E' chiaro che l'enciclica valeva per coloro che erano attenti all'insegnamento ecclesiastico, ma appunto ciò dimostra che la programmazione del numero di figli era comunissima anche tra le persone cattoliche che avrebbero invece dovuto rimettersi al biblico "crescete, moltiplicatevi e riempite di voi la terra intera",

Edited by Mario1944
1 hour ago, MyleneFarmer said:

si facevano meno scrupoli di oggi di sicuro (anche solo sul proprio corpo post-gravidanze)

Di donne che non facciano più figli per timore di rovinarsi il girovita mi viene in mente solo Rossella O'Hara...

1 hour ago, MyleneFarmer said:

Oggi non si fanno più figli in Italia oltre che per motivi strutturali ed economici e tutto il resto, anche perché ci siamo abituati a non averne più 

Costa di più comprare casa o affittarla, è un grosso problema a cui non si pensa abbastanza

46 minutes ago, Mario1944 said:

la programmazione del numero di figli era comunissima anche tra le persone cattoliche che avrebbero invece dovuto rimettersi al biblico "crescete, moltiplicatevi e riempite di voi la terra intera",

Sì, poi probabilmente molto dipendeva anche dalla cultura familiare...credo che cinquant'anni fa non fosse infrequente trovare ancora, specie in campagna, famiglie in cui nascevano cinque/sei figli (cosa oggi molto molto rara)

9 hours ago, schopy said:

Il campione di questo studio è molto piccolo, e lo studio è di vent'anni fa...

E' uno studio relativamente piccolo, ma mette in evidenza numeri che anche fosse più grande non si discosterebbe più di tanto.
 

9 hours ago, Almadel said:

Bisognerebbe invece paragonarli ai figli degli etero che sono ricorsi ad adozione, GPA o inseminazione artificiale

per essere sicuri che i due campioni siano altrettanto attendibili.

Concordo!
 

6 hours ago, MARIO8530 said:

...i nostri lettori. Addirittura? Perciò, ricordatevi che ci sono, anche se non si fanno mai sentire. Tutto ciò che scrivete verrà letto, @Cento 

Anche se mi sembra strano che, al di là dei 10 abitué, ci sia qualcuno che entra sul gay - forum, ma così dice googlestatistiche, quello che è 

Si ce li ho portati io! ;)
 

2 hours ago, schopy said:

Sì, poi probabilmente molto dipendeva anche dalla cultura familiare...credo che cinquant'anni fa non fosse infrequente trovare ancora, specie in campagna, famiglie in cui nascevano cinque/sei figli (cosa oggi molto molto rara)

Dalle mie parti, praticamente tutti quelli della campagna che avevano terra e casa di proprietà, avevano minimo 4 figli, o come mia nonna 8.

 

23 hours ago, IlFinnico said:

Ah, quindi la cosa dei genitori di sesso opposto al figlio deriverebbe dalla paura che possa "prendere spunto" da loro circa il futuro orientamento sessuale;

Se i genitori sono dello stesso sesso del figlio ovviamente è più facile che impari dalle guide esemplari.
E allora?
Vorrei non venisse negata la possibilità al figlio di avere una madre e un padre (sani), in modo che possa avere la completa conoscenza di quello che madre natura ha portato fin'oggi. Al contrario diventa un modo per aumentare il futuro numero di utenti sul forum 🙂

Fondamentalmente, riuscire a dire che non ci sono differenze tra un uomo e una donna oltre la protuberanza e il buco, è un qualcosa di abominevole, mi viene da pensare che chi ci riesce, o ha avuto un genitore assente o anafettivo, o è insensibile per qualche ragione, o forse ha un odio inconscio profondo dell'uno o dell'altro sesso, o di un genitore...... mah!

20 minutes ago, Cento said:

 

 

Se i genitori sono dello stesso sesso del figlio ovviamente è più facile che impari dalle guide esemplari.
E allora?
Vorrei non venisse negata la possibilità al figlio di avere una madre e un padre (sani), in modo che possa avere la completa conoscenza di quello che madre natura ha portato fin'oggi. Al contrario diventa un modo per aumentare il futuro numero di utenti sul forum 🙂

E allora non vedo come un padre gay possa non essere esemplare. Che significherà, poi? 

Allo stesso tempo un figlio nato da madre e padre può prendere troppo esempio dalla prima, se il secondo è spesso assente per lavoro o chissà che altro. In questo caso non rischia di femminilizzarsi o di non imparare bene da quella che dovrebbe essere la sua figura di riferimento? 

La conoscenza di figli nati da madre e padre la vedrà incontrando i suoi compagni di scuola e vedrà anche quali mostri possono essere generati. 

Poco male se aumentano gli utenti del forum, l'importante è che siano...

(sani). 

 

MyleneFarmer
4 hours ago, Mario1944 said:

A me pare che stessero molto attenti allora, forse più che oggi, coloro almeno che vivevano responsabilmente la paternità, perché crescere figli era un impegno non solo economico.

da che mondo è mondo più la gente è povera più fa figli: se l'economia è agricola per avere braccia per lavorare, in altri casi semplicemente perché non ci pensa poi cosi tanto per svariati motivi (diversa percezione del proprio ruolo sociale e del proprio corpo, mancanza di obiettivi di carriera o scarsa partecipazione al mondo del lavoro, welfare per quanto si diventa vecchi etc..)

Oggi delle regioni italiane - trentino a parte perché è una regione ricca oltre che attrattiva per gli immigrati (come una fecondità che è molto più alta rispetto a quelle che seguono subito dopo) - quelle più "fertili" e con le mamme più giovani sono Campania e Sicilia nonostante siano due delle regioni più povere o con più disoccupazione e lavoro nero (e immagino anche una passa partecipazione femminile al lavoro) e non ci siano poi cosi tanti immigrati. 

Edited by MyleneFarmer
10 hours ago, MyleneFarmer said:

da che mondo è mondo più la gente è povera più fa figli: se l'economia è agricola per avere braccia per lavorare, in altri casi semplicemente perché non ci pensa poi cosi tanto per svariati motivi

Ma lo stesso proposito di avere più braccia per lavorare contrasta con la diffusa casualità nel generare figli da te asserita:

non genero figli a caso, ma ne genero un certo numero che stimo mi possa aiutare nel lavoro e finché mi possa aiutare:

anche queata è programmazione e non casualità.

Peraltro, se la media italiana ai principi del Novecento era di circa tre figli per donna, evidentemente il numero di donne con molti figli era abbastanza contenuto ed in ogni modo la media di tre per donna confligge con la tua ipotesi di una prevalente generazione di figli casuale, essendo mediamente la possibilità femminile di produrre figli all'incirca annuale e la fertilità durevole almeno per tre decenni:

se la gran parte della popolazione avesse generati figli a caso, la media di figli per donna sarebbe stata molto maggiore.

13 hours ago, MARIO8530 said:

Comunque, sarebbe interessante sentire, tanto per cambiare, l'opinione di chi genitore lo è veramente; altrimenti si rischia di fare i due massimi sistemi, ma mai l'idea di un qualche genitore.

Senza dubbio è opportuno conoscere l'opinione di chi sperimenta su sé stesso, ma sospetto che le opinioni in merito non sarebbero meno varie che quelle di chi non sperimenta su sé stesso:

forse più autorevoli, ma non meno varie.

15 hours ago, Cento said:

Si ce li ho portati io! ;)

Purtroppo no. In questo periodo il forum va in panne. Basta consultare le statistiche (p.s. non le ho inventate io di sana pianta, eh)

Evidentemente la gente va in ferie e giustamente vive il tempo libero evitando l'internet addiction. 

Di contro è la stagione calda dei flame e le uscite strane. Si protrarrà fino a metà settembre, dopodiché la bassa pressione sanguigna alleggerirà il clima di tensione, portando tempo sereno nel forum.

  • 1 year later...
Hoppipolla89
On 9/4/2011 at 7:29 PM, Altair said:

Ho voluto aprire questo topic perché si tratta di un argomento che mi sta molto a cuore e che è stato oggetto di dibattito recentemente con alcuni utenti.

 

Ho cercato molto nel forum discussioni analoghe per evitare di essere

ripetitivo ma ho trovato solo discussioni troppo specifiche inerenti

al solo ambito dell'adozione, un topic sulla maternità nel mondo lesbo

e sul senso di maternità nei gay effemminati ( :eh: ). Insomma nulla che

affrontasse l'argomento nella sua totalità e complessità.

 

Questa è la questione, cercando di riprendere gli interrogativi più comuni:

 

  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?
  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?
  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?
  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?
  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?
  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?
  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?
  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

 

 

Personalmente è da quando ho circa 19 anni che ho sviluppato un forte istinto paterno, cosa che non nego si è scontrata molto violentemente con la mia accettazione come omosessuale. Ho sempre avuto comunque il desiderio di avere dei figli da poter allevare, far crescere nel migliore dei modi, amare e a cui trasmettere tutto quello che la vita mi ha insegnato. Ciò nonostante ho vissuto le stesse perplessità che potrebbe avere chiunque: "E se mio figlio crescesse complessato? Se non fosse accettato dalla società? E' giusto o sono egoista e questa mia scelta potrebbe nuocergli?". Leggere molti studi su quelle che sono le famiglie gay in altri paesi mi ha molto rassicurato, i figli di genitori omosessuali risultano tanto equillibrati quanto i figli di eterosessuali, non diventano necessariamente gay e anzi sono più propensi ad accettare la diversità.

 

Purtroppo in Italia l'adozione per coppie dello stesso sesso è illegale, o meglio lo per tutte le coppie non sposate. Mentre l'inseminazione risulta più facilitata per le coppie lesbiche in quanto la madre "naturale" ottiene lo status di genitore (seppur la sua compagna no), stessa cosa non può dirsi per le coppie gay. Ad ogni modo troco davvero scioccante dover trovare cavilli legali e spendere assurde cifre economiche per poter realizzare quel desiderio che una coppia etero può soddisfare in modo semplicissimo, talvolta anche senza volerlo, con tutte le conseguenze che ne derivano.

 

Mi aggrego alla discussione anche se la vedo solo ora essendomi iscritto praticamente adesso 🤣

Sul tema mi ci attorciglio spesso quindi mi fa piacere parlarne con qualcuno e vedere come la pensate.

Sono assolutamente favorevole alla possibilità che una coppia omosessuale possa avere un figlio. Da un punto di vista educativo e affettivo non credo ci possano essere differenze rispetto a una coppia di genitori eterosessuali: quello che fa la differenza è la stabilità mentale delle persone, la felicità del singolo e della coppia pertanto famiglie felici e amorevoli salvo eccezioni, dovrebbero riuscire a garantire il benessere del bambino.

Qualora né avessi la possibilità, sarei esclusivamente interessato all' adozione e sarei anche disposto a trasferirmi all' estero ma non solo per averlo, ma proprio per vivere li.

Vengo dal sud Italia e per quanto le cose siano leggermente migliorate il territorio in cui vivo non è pronto culturalmente ad accettare una realtà familiare del genere.

La genitorialità non credo sia un diritto, ma per nessuno, nemmeno per gli etero.

Credo che sia un desiderio naturale, che possa avere sicuramente delle radici egoistiche, ma penso anche che possa essere declinato in un modo sano.

Ad esempio trovo più ragionevole sicuramente ricorrere all' adozione , anche di bambini già adulti, rispetto ad altri percorsi.

Per me quello sarebbe il modo più sano di essere genitori perché ci si prenderebbe cura di qualcuno che già c'è e quindi un bisogno affettivo personale andrebbe a sanare il bisogno affettivo di un bambino che è già al mondo.

Sul punto partner vorrei tanto risponderti ma non ce l' ho e gli ultimi miei partner avevano già figli propri 🤣

Tralasciando questo tragicomico dettaglio qualora dovessi averne uno stabile, penso che non farei il passo: avrebbe senso se fosse un progetto familiare condiviso.

In più non mi sognerei mai di forzare una persona ad andare in una direzione che non vuole.

Qualora non dovesse assecondarmi in questo però dovrebbe almeno abituarsi all' idea di avere  una casa piena di cani perché ahimè il mio bisogno di paternità lo sfogo così 🤣

 

 

 

Omocrazia
14 hours ago, Hoppipolla89 said:

Ad esempio trovo più ragionevole sicuramente ricorrere all' adozione , anche di bambini già adulti, rispetto ad altri percorsi.

Per me quello sarebbe il modo più sano di essere genitori perché ci si prenderebbe cura di qualcuno che già c'è e quindi un bisogno affettivo personale andrebbe a sanare il bisogno affettivo di un bambino che è già al mondo.

Infatti. Non si capisce perché percorrere strade tortuose e accidentate quando si può andare dritti sulla strada asfaltata.

Forse è il desiderio di avere un figlio geneticamente proprio, ma comunque lo sarebbe solo per uno dei due della coppia, mentre per l'altro sarebbe per forza geneticamente estraneo. E allora non è meglio  adottare un bambino abbandonato o senza genitori?   Cosa cambia?  E' così importante la genetica?   Anche i figli geneticamente propri possono deludere le aspettative dei genitori.

14 minutes ago, Omocrazia said:

Infatti. Non si capisce perché percorrere strade tortuose e accidentate quando si può andare dritti sulla strada asfaltata.

Quale sarebbe la strada asfaltata?

Per un gay italiano l'adozione non è possibile

e puoi ricorrere alla GPA all'estero solo se sei molto ricco.

Hoppipolla89
24 minutes ago, Almadel said:

Quale sarebbe la strada asfaltata?

Per un gay italiano l'adozione non è possibile

e puoi ricorrere alla GPA all'estero solo se sei molto ricco.

In ambedue i casi si tratterebbe di percorsi complessi, percorribili solo all' estero e mettendo sul piatto cifre importanti.

Non giudico negativamente chi ricorre alla Gpa e non so se effettivamente le coppie vanno dritte per la Gpa o se magari provano prima ad adottare..

Fatto sta che sarebbe bello in  futuro averne la reale possibilità.

 

4 minutes ago, Hoppipolla89 said:

Non giudico negativamente chi ricorre alla Gpa e non so se effettivamente le coppie vanno dritte per la Gpa o se magari provano prima ad adottare..

Non puoi provare "prima ad adottare": perché la possibilità per gli Italiani non esiste.

Puoi al massimo chiedere l'affidamento come single e un adolescente con la sindrome di Down

o una quindicenne stuprata dal padre te li danno di sicuro.

 

L'adozione di un neonato comunque è difficilissima anche per le coppie etero italiane.

Le liste di attesa sono lunghissime e si tratta sempre di adozioni internazionali.

Omocrazia
1 hour ago, Almadel said:

Quale sarebbe la strada asfaltata?

Per un gay italiano l'adozione non è possibile

e puoi ricorrere alla GPA all'estero solo se sei molto ricco.

Per una coppia forse non è possibile, ma non credo sia un divieto giuridico, ma di fatto per la valutazione dei giudici.

Un singolo potrebbe adottare.

E comunque si può andare all'estero e adottare bambini.  Un mio parente lo fece due decenni fa in Brasile e tornò con due figli adottati un maschio e una femmina di 4/5 anni che erano fratelli.

 

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now

×
×
  • Create New...