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Fiera del turismo gay, è polemica.


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link: http://affaritaliani...roli150911.html

 

"divertitevi" a leggere

 

 

Critico il sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi: sarebbe come se "qualcuno facesse una manifestazione turistica per bianchi, o neri". "In un Paese civile - ha sottolineato - non ci sono turisti gay o meno, tutti devono essere trattati con la stessa accoglienza e signorilità". Pensare a un turismo gay, invece, secondo il sottosegretario, in qualche modo incrementa "la ghettizzazione"

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https://www.gay-forum.it/topic/18152-fiera-del-turismo-gay-%C3%A8-polemica/
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una buona parte del forum direbbe la stessa cosa di giovanardi (che, come sempre, è ossessionato dai gay) e non offendetevi la prossima volta che parlerò di omofobia interiorizzata!

ma da notare che si svolge a bergamo, una delle città più leghiste d'italia :sisi:

Non c'è niente da fare, quest'uomo è ossessionato.

Ogni giorno trova un pretesto per parlare di gay..........ma non è che niente niente alla fine, mah....

 

 

Comunque solo in Italia si riescono a fare polemiche su queste cose, davvero stucchevole e vergognoso.

 

Qui trovate qualche informazione su queste fiere per il turismo GLBT

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/17008-quiiky-alla-fiera-del-turismo-di-napoli/

Turismo lgbt: Brambilla "pregiudizio radicato e ingiusto"

 

Il Ministro del Turismo, Vittoria Brambilla, sostiene la fiera del turismo gay-friendly di Bergamo facendo infuriare i bigotti del suo partito. Giovanardi: "Contrario a qualunque forma di ghettizzazione". Ma la Regione Toscana se ne infischia.

Che la comunità lgbt sia una succulenta fetta di mercato lo sanno tutti. Paradossale è invece osservare che in questo momento di crisi drammatica c’è chi è ancora capace di anteporre questioni ideologiche alle opportunità di crescita economica. Ma ricapitoliamo.

Il 23 e 24 settembre a Bergamo, in occasione della fiera No Frills si terrà l’Expo del turismo gay. Sul sito dell’agenzia TM News si legge che l’indotto generato da questo tipo di turismo altamente targetizzato è più o meno di 3 miliardi di euro, non spiccioli. E pensare che in fondo le mete esplicitamente gay-friendly in Italia si contano sulle dita di una mano: i margini di guadagno devono essere davvero incredibili. E perché è fondamentale che si lavori per sviluppare al meglio questo settore? Perché è utile e in alcuni casi purtroppo necessario. Utile economicamente e necessario perché purtroppo, che in Italia una coppia gay possa trascorrere le vacanze in relax e soprattutto in totale libertà non è affatto scontato. Creare dei contesti in cui invece questo è possibile, si rende quindi indispensabile.

Morale della favola: il Ministro del Turismo, Vittoria Brambilla, contrariamente a quanto molti si sarebbero aspettati, ha dato il patrocinio all’Expo con tanto di auguri affermando che “il pregiudizio nei confronti dei gay sia ancora radicato oltre che ingiusto. Quindi anche il patrocinio ad una fiera specializzata può servire ad agevolare un cambiamento culturale di cui c'é davvero bisogno”. Puntuale come la morte è arrivato il fuoco amico a cominciare dal solito Giovanardi che ha motivato così la sua opposizione al patrocinio: il turismo gay non è altro che una forma di ghettizzazione a cui lui è fermamente contrario. Altri addirittura, vedi l’assessore regionale del Veneto Donazzan, sono stati più espliciti e condannando “l’uso della sessualità come prodotto turistico” chiedono a gran voce la dimissione del Ministro. A far da contraltare troviamo la solita Regione Toscana che invece all’Expo partecipa attivamente presentando il portale dedicato al turismo omosessuale, con tanto di elenco di strutture turistiche only gay . Questo per il semplice fatto che incentivando il turismo gay-friendly ciò che si promuove non è il sesso (come dice la Donazzan) ma prodotti turistici appropriati ad un target specifico, il tutto non per beneficienza ma, al contrario, innescando un processo di ulteriore sviluppo di quello che dovrebbe essere una delle industrie di punta del nostro Paese. Due consiglieri regionali toscani in quota Pdl, si oppongono sulla falsa riga di Giovanardi. Una domanda per loro: esistono gli hotel per soli single, crociere per famiglie con bambini, spiagge per nudisti e campeggi per turisti con animali al seguito. Perché in quei casi non si tratta di ghettizzazione?

 

http://www.gay.tv/ne...ato-e-ingiusto/<

 

Per capire cosa sarà la parte della fiera dedicata al mondo GLBT

Potrei anche trovarmi d’accordo con Giovanardi se in Italia i gay fossero trattati come tutte le altre persone, se nei ristoranti le coppie omosessuali non fossero malviste e se negli alberghi non facessero storie quando si presentano due ragazzi o due ragazze che dicono “siamo una coppia, non siamo amici”.

Secondo me l’idea di attivare un turismo gay friendly non è affatto cattiva, per lo meno si potranno scegliere hotel e locali in cui si può essere sé stessi senza paura che succeda quello che è accaduto a Milano pochi giorni fa, quando in un ristorante una ragazza lesbica è stata picchiata.

E' difficile credere che Giovanardi sia preoccupato per la ghettizzazione dei gay e non piuttosto per la loro visibilità che è essenzialmente rivendicazione di pari dignità.

 

Però non posso non essere di principio d'accordo con frasi come:

<In un Paese civile non ci sono turisti gay o meno, tutti devono essere trattati con la stessa accoglienza e signorilità>

e come

<Pensare a un turismo gay in qualche modo incrementa "la ghettizzazione">.

 

Non è che mi piacerebbe sapere che in un albergo mi trattino bene solo perché sono gay o che accettino solo gay e non etero...

Ma poi di cosa stiamo parlando?

 

I Tour Operator da sempre si specializzano sui differenti mercati per essere ai tempi con le richieste e concorrenziali. Anzi alcuni di questi si occupano specificatamente di alcuni filoni di mercato non potendo curare per bene tutti.

 

Ci sono strutture ricettive, crociere, viaggi organizzati etc per anziani, per famiglie, per singles, per giovanissimi, per ragazzi, per persone accompagnate da animali, etc etc........e perchè mai dovrebbe essere in questo una ghetizzazione solo un viaggio organizzato per gay?

 

Poi è ovvio che c'è libertà, per cui non è che tutti i gay debbano andare in questi villaggi vacanze omosessuali (come nella maggior parte dei casi succede già tra l'altro).....e allo stesso tempo nessuno vieta a una coppia etero di andare in queste strutture. Però mi sembra giusto lasciar la libertà di scelta, a tutti.

 

Sono sempre le solite polemiche sterili, condivido ciò che scrive Mario1944......molto probabilmente Giovanardi è più preoccupato dalla visibilità dei gay.

Fabio Castorino

Questi politici omofobi che fingono di preoccuparsi per la "ghettizzazione" dei gay fanno solo pena per quanto sono bugiardi. Quello che li preoccupa veramente del turismo dedicato ai gay è che:

1) i gay si sentano valorizzati per quello che sono

2) i gay siano visibili

3) i gay incontrandosi in vacanza costituiscano delle comunità.

 

Quello che li preoccupa di questa "ghettizzazione" è che che sia un fatto di gruppo, loro invece sostengono la ghettizzazione dei gay a livello di singolo, cioè l'isolamento.

Lol, inizialmente, ero d'accordo anche io sul fatto che non dovrebbe esistere il turismo gay eccetera, poi ho pensato al turismo religioso, ho pensato al turismo per i gdr al lucca comics and games and so on. In definitiva non vedo perchè non essere d'accordo sul turismo gay. E' come dire aboliamo gli elementi di un insieme, ma non l'insieme, è logicamente idiota fare una roba del genere.

Quindi non vedo peché ci dovrebbe ghetizzare, è come dire che quelli che vanno ad una fiera della scienza si ghettizzano rispetto al mondo mondano perché per l'appunto la fiera della scienza, non è una fiera generica. XD

Ormai si confonde la ghettizzazione con la volontà di essere. Cioè non siamo un gruppo chiuso, però, abbiamo bisogno dei nostri spazi XD

In effetti Greed ci ho pensato anche io a questa cosa..

Solo che a Torre del Lago (Lucca) i gays vengono tollerati perché portano soldi.. e tollerati non vuol dire che accettati. Un pellegrinaggio invece in Italia viene visto come normalissimo.. chissà perché.

E' il solito discorso.. però ho stentato a crederci e a ridere in faccia a una mia collega di università che mi disse: "Sai.. ormai nel 2011 io mi vergogno a dire ai miei amici di essere andata in vacanza a Medugorje.. e che ci vado ogni estate..".

Io lo vedo come una cosa normalissima.. per me può farlo benissimo e non mi pare proprio ghettizzante.. ma volevo ridere sul fatto come i cattolicissimi si sentano "discriminati" in questi tempi.

 

Per quanto riguarda il turismo gay.. non ci vedo nulla di male se uno lo vuol fare.. copio la citazione "così gira l'economia".. però non nego che puntando alla tolleranza da parte degli etero in quel luogo e basta sia un po' ghettizzante.

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