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Libertà di informazione


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In università con gli altri rappresentanti degli studenti stiamo provando ad organizzare una conferenza sulla libertà di informazione in cui pensavamo di invitare personaggi in qualche modo toccati dal tema.

L'idea originale era di tenerla la primavera scorsa, avevamo contattato Milena Gabanelli che si era detta disponibile salvo poi rinunciare per impegni televisivi.

Vorremo quindi riproporla in autunno ma non sappiamo ancora se questa volta potrà esserci. Stiamo cercando di contattare altre persone ma non ci è facile visto che l'unico canale che abbiamo in genere sono le segreterie delle redazioni che spesse volte neanche leggono le mail.

Perciò pensavo di sfruttare i potenti mezzi del forum per chiedervi un po' di suggerimenti: idee su chi contattare, idee sui contenuti e soprattutto idee su come contattare gli interessati.

Ogni cosa è ben accetta, e se avete dei contatti potete inoltrarmeli via MP, grazie per la collaborazione,

 

 

Ico

 

P.S. A, ovviamente siete tutti invitati, se riusciamo nell'intento, a venire in Bicocca a gustarvi il risultato.

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https://www.gay-forum.it/topic/18153-libert%C3%A0-di-informazione/
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Visto che abito in provincia di Milano la cosa mi interessa...ovviamente lavoro permettendo passerei anche alla conferenza.

 

Per i suggerimenti..guh. Non saprei cosa dire. Potreste provare a contattare le testate giornalistiche di giornali famosi e non. O comunque contattare giornalisti(di grandi testate e non...può avere grande impatto anche l'opinione del giornalista del piccolo giornale) e chidere loro opinioni in merito, visto che sono i "diretti" interessati al problema

io sinceramente continuo a non capire.

Personalmente io mi interesso di informazione alternativa soprattutto per quanto riguasrda la politica e la medicina. Sarebbe interessante dedicare uno spazio anche ai cambiamenti climatici provocati (e quindi non naturali). Cioè tutte cose che in tv non sentiresti mai.

Il problema, lcoldibarin, è che i giornalisti italiani non sono, essi stessi, "liberi".

Non lo sono per niente: non fanno altro che un lavoro al servizio dei partiti di riferimento.

Quindi vi illudete di fare una cosa alternativa e critica se invitate i giornalisti

che si dicono "perseguitati", e che se anche lo fossero lo sono semplicemente perché la

parte politica a loro avversa ha preso il potere, mentre torneranno ad essere

"padroni" ed "egemoni" non appena la loro parte politica prenderà il potere.

 

Perché l'Italia è così? Innazitutto perché è un paese di cortigiani (non dimenticare che

l'intellettuale italiano nasce all'epoca della cortigianìa), poi perché in Italia la libera

iniziativa non esiste ed è malvista da quasi tutti, quindi ci si raggruppa per cordate, infine

perché c'è l'Ordine dei giornalisti, organismo assente in quasi tutti i Paesi d'Europa e

del mondo, organismo creato nel 23 da Mussolini, e difeso a spada tratta dai giornalisti

stessi per gli incredibili privilegi che dà loro. Qui si diventa giornalisti scrivendo articoli

nei giornali dei partiti di riferimento: Gasparri e Fini li hanno scritti sul Secolo d'Italia, Veltroni

sull'Unità, e via dicendo. Il controllo che l'Ordine di fatto impone blocca il fatto che sui

giornali ci scrivano quelli che sanno e hanno voglia di scriverci, senza avere necessarimente

il patentino di pubblicista o di giornalista professionista.

 

Se persistete io comunque inviterei Giorgio Bocca, Arturo Diaconale, Massimo Bordin,

Emanuele Macaluso, Oliviero Beha, (evitare assolutamente le Prime Donne, dello schermo

come della carta stampata), e porrei al centro dell'incontro obbligatoriamente una

riflessione critica e autocritica sull'Ordine dei giornalisti. E per far vedere che non siete ingenui

e quindi manipolabili, cambiate titolo dell'incontro (quello attuale è abusatissimo e si presta alla

più facile demagogia), e mutatelo in «Come si diventa giornalisti liberi?».

@Risu: Ti attendiamo!

 

@Divine: Se hai qualche spunto dimmi pure, potrebbe essere interessante dedicare un momento meno "politico" anche se in effetti la conferenza era incentrata su quello. Però non mi pare che i cambiamenti climatici siano fuori dal palinsesto mainstream.

 

@Isher: Grazie per i nomi molto interessanti (di cui confesso la mia ignoranza non ne conoscevo manco uno) e soprattutto mi piace il nuovo titolo che hai dato all'idea. Molto accattivante, anche perché bisogna trovare un modo per attirare un po' di persone in università soprattutto se non si hanno nomi "conosciuti" altrimenti si rischia di fare tutto il lavoro a vuoto.

Cercheremo di evitare le primedonne ma non mi sento di scartare a priori personaggi solo perché transitano sulle tv nazionali, uno su tutti Augias.

 

@Altair: Beh dì al tuo ragazzo di pedinarla :grin:

Isher ha ragione, molti di quelli che parlano di libertà di informazione, in realtà non sono liberi ma fanno riferimento a un partito che al momento non governa. Tanto per citarne uno a caso, Santoro è uno di questi...

 

Il tema dell'ordine dei giornalisti è molto interessante, tra l'altro lo stesso vale per tutti gli altri ordini... ci sarebbero tante belle discussioni da fare. Tornando alla tua conferenza, potreste invitare qualcuno che di fatto fa il giornalista ma non è iscritto all'ordine, come la Gabanelli appunto, o anche tra quelli delle Iene forse c'è qualcuno che merita. (sarebbe interessante avere il punto di vista di un giovane! capisco che non ci siano più i giovani di una volta, però...)

 

Poi ovviamente conviene puntare ad avere un ospite molto conosciuto, che ti consente di riempire l'aula, tanto per fare un esempio se aveste travaglio (che comunque a me non piace per niente) sarebbe un successo, ma difficilmente verrà.

 

Io se vuoi un nome direi Mentana, ma non saprei come contattarlo. Se sono molto conosciuti credo che l'unico modo sia riuscire ad avere un contatto diretto, se contattate le redazioni è difficile che rispondano...

Lasciamo perdere Santoro e Travaglio, nessuno con un minimo senso critico penserebbe che la loro sia libera informazione.

Siamo in attesa di risposte, ma visto che i messaggi per arrivare ai destinatari impiegano varie peripezie, non abbiamo molte speranze.

Floris per me è fazioso quanto Santoro...

che poi sia serio e piacciano i suoi interventi va bene, ma sanno tutti che l'hanno messo lì perchè è di sinistra.

 

Non è facile trovare giornalisti liberi. L'ideale secondo me sarebbe avere un giornalista straniero, si noterebbe la differenza con gli italiani, ma dal punto di vista organizzativo credo sia quasi impossibile.

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