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Aggiornamento sulla situazione del Matrimonio gay nel mondo


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Francia: Le elezioni si terranno fra un anno e i socialista hanno promesso

che in caso di vittoria approveranno il matrimonio gay.

 

Regno Unito: La coalizione di governo ha promesso di approvare il

matrimonio gay entro il 2015.

 

Polonia: Il governo, se rieletto alle elezioni di Ottobre, intende approvare

una legge simile ai Pacs per le coppie gay.

 

Grecia: Il governo ha annunciato ufficialmente ad Agosto di voler dare

riconoscimento giuridico alle coppie gay.

 

Danimarca: L'attuale maggioranza in Parlamento è favorevole al matrimonio

gay e potrebbe approvarlo a breve.

 

Finlandia: Il governo ha suggerito che sia possibile approvare il matrimonio gay

nell'autunno del 2011.

 

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Nel 2012 si terranno almeno tre referendum, due proposti dai

gruppi anti-gay in Minnesota e North Carolina, per proibire il

matrimonio gay nella Costituzione dello stato. Entrambi sono

dati per vincitori.

Il terzo referendum, in Maine, è il primo ad esser mai stato

proposto dal movimento gay ed ha qualche possibilità di

essere approvato.

Nel 2012 è anche possibile un nuovo voto del parlamento

del Maryland sul matrimonio gay.

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Fabio Castorino

La situazione mi sembra incoraggiante, soprattutto per la possibilità di avere presto i matrimoni gay in due "pesi massimi" europei come Francia e Gran Bretagna.

Per quanto riguarda gli USA ricordiamoci anche della battaglia legale in corso contro la Proposition 8 in California.

Dopo la vittoria di Wowereit (che è gay) a Berlino

e un probabilissimo governo di Sinistra in Germania

(grazie al tracollo del Partito Liberale dovuto a un altro gay: Westerwelle)

alle elezioni tedesche del 2013 proprio Wowerei potrebbe sfidare la Merkel

e diventare il primo premier omosessuale dell'Europa Continentale

(a meno che in Belgio, Di Rupo non riesca a fare un governo prima :))

 

Visto che anche il Sindaco di Parigi - Delanoe - è in lizza per quidare i Socialisti

(dopo le brutte vicende del caso Strauss-Kahn);

corriamo il "rischio" di avere anche in Francia un premier omosessuale

(visto che anche in Francia, la Destra perderà le elezioni).

 

Il che mi pare molto positivo come futuro per i gay europei.

@Almadel

Non dimentichiamoci il primo islandese, una donna lesbica! :)

Comunque a me non risulta che Delanoe sia fra i possibili

candidati presidente per il PS...

 

@Fabio Castorino

Purtroppo per quel processo ci varranno anni... :(

La situazione europea è davvero molto incoraggiante, mi fa piacere (e spero che anche in Italia si facciano progressi, col prossimo governo... sono un po' scettico, ma almeno un po' di speranza c'è).

Veramente a me sembra che anche in italia una delle poche figure "presentabili" della sinistra sia Vendola.

Voglio una europa di premier gay

gay power!

E perchè no poi una azione di "polizia internazionale" o di "pace comunitaria sociale" (una guerra insomma) contro quella dittaura in seno all' europa chiamata Vaticano?

Ho la soluzione.

utilizzamo una pratica molto in voga nelle inprese in questo momento: esternalizziamo.

Cioè affittiamo in toto un governo di un altro paese, scegliete pure voi quale, credo sia difficile trovarne di peggio del nostro.

probabilmente risparmieremmo anche parecchio.

Non possiamo scambiare Vendola

con un etero ateo? :D

 

Scherzi a parte, mi spiace scoprire

che Delanoe sia fuori dalle primarie francesi.

 

Mi dispiace anche che Di Rupo non riesca a fare un governo;

ma trovo davvero divertente pensare che il Belgio

riesca a crescere economicamente senza un esecutivo :)

Speriamo che non solo l'Italia, ma tutti gli stati europei riconoscano presto questo diritto.

Parlando con un po' di "eurofilia", per essere primi rispetto a USA e nuovi mercati emergenti (vedi Cina e India) dobbiamo essere avantissimo in tutto, non solo nell'economia ma anche nella cultura e nell'apertura, e ritornare il centro del mondo riguardo tutti gli aspetti.

 

Il mio sogno sarebbe di avere una costituzione seria, da applicare (a differenza delle barzellette che provano a proporre di tanto in tanto) a tutti gli stati europei, obbligatoria "o sei fuori".

  • 3 weeks later...

Polonia: Il governo, se rieletto alle elezioni di Ottobre, intende approvare

una legge simile ai Pacs per le coppie gay.

 

Faccio un piccolo aggiornamento positivo:

http://www.repubblica.it/esteri/2011/10/09/news/polonia-22956395/?ref=HREC1-1

http://www.corriere.it/esteri/11_ottobre_09/polonia-elezioni-vantaggio-tusk_8fd63072-f2a9-11e0-9a3e-cd32c10dad62.shtml

 

Oggi si sono tenute le elezioni in Polonia ed è stato riconfermato(con il 39,6% dei voti) il partito liberale Piattaforma Civica del premier Donald Tusk attualmente al governo mentre è risultato sconfitto(con il 30,1% dei voti) il partito nazional-conservatore Diritto e Giustizia di Jeroslaw Kaczynski.

 

Per cui si fa più forte la possibilità di vedere approvata anche in Polonia una legge sulle unioni civili.

 

Va fatto inoltre notare che a queste elezioni ha fatto anche il suo esordio trionfale un movimento anticlericale denominato Polikot(favorevole alla legalizzazione dell'aborto, delle droghe leggere e dei matrimoni gay) che al suo primo appuntamento elettorale diventa già il terzo partito più votato del paese con il 10,1% dei voti subito dopo Piattaforma Civica e Diritto e Giustizia.

Se la Polonia approverà le unioni civili sarebbe un fatto

dirompente da un punto di vista culturale per tutta l'Europa.

Paragonabile alla legalizzazione del matrimonio gay da parte

della Spagna.

Purtroppo in Italia il dibattito sui diritti LGBT è morto da anni.

Lo dimostra come la clamorosa presa di posizione di Cameron

sul matrimonio gay non abbia trovato spazio sui media italiani.

Se sarà così l'ipercattolica Polonia di Woytila legalizzerà le unioni civili prima dell'Italia: spaventoso solo a pensarci....

 

Più di un amico che conosce bene la Polonia e i Polacchi

mi ha accusato di essere razzista per avere (avuto) idee simili.

Pensiamo a Wojitila e crediamo che la Polonia

sia fatta a sua immagine e somiglianza

- come se la Puglia fosse la "Terra di Padre Pio" -

Se andiamo a votare con questa legge elettorale,

nonostante il Centro-Sinistra sia avanti di 10 punti

(ancora meglio rispetto alla Polonia);

ci ritroveremo con un Senato nel quale

i voti dell'UDC saranno determinanti per una maggioranza.

Una situazione ancora peggiore rispetto al 2006

in cui la maggioranza al Senato dipendeva dai Senatori a vita

e dai ricatti dell'UDEUR.

 

Rendere irrilevanti i Cattolici al Senato - attraverso una nuova legge elettorale -

è l'unica possibilità di vederci riconoscere qualcosa dalla prossima legislatura.

Rendere irrilevanti i Cattolici al Senato - attraverso una nuova legge elettorale -

è l'unica possibilità di vederci riconoscere qualcosa dalla prossima legislatura.

 

E che legge elettorale sarebbe? Me ne piacerebbe una così. :)

 

Comunque, qualunque sia la legge elettorale e anche immaginando una coalizione

di centrosinistra vincente senza il terzo polo, molti del PD rimango fortemente avversi

ai diritti LGBT. Rispetto al 2006 nulla è cambiato. E perchè avrebbe dovuto?

Con questa legge elettorale veramente è piuttosto difficile prevedere quale sia la situazione dopo le elezioni.

 

Nel 2006 se andiamo a vedere al Senato il centrosinistra aveva ottenuto meno voti del centrodestra però ha ottenuto più seggi del centrodestra seppur con una maggioranza risicatissima.

 

Cmq ora mi pare ci sia una situazione più favorevole nel centrosinistra rispetto al 2006 perchè nel Pd la corrente Teodem non esiste più e l'Udeur non fa più parte del centrosinistra.

Cmq ora mi pare ci sia una situazione più favorevole nel centrosinistra rispetto al 2006 perchè nel Pd la corrente Teodem non esiste più e l'Udeur non fa più parte del centrosinistra.

 

La corrente teodem non esiste più? La Binetti se ne è andata ma quasi tutti gli altri sono ancora li.

Che mi risulti forse solo Fioroni nel PD

potrebbe essere contrario alle unioni civili.

Binetti, Rutelli e Adinolfi sono fuori.

In ogni caso è un deputato

e quindi irrilevante per una maggioranza gay-friendly.

 

Sono i numeri del Senato che proprio non tornano.

E non tornano neppure con un PD compatto.

 

La corrente teodem non esiste più? La Binetti se ne è andata ma quasi tutti gli altri sono ancora li.

 

La Binetti è passata all'Udc ma anche Marco Calgaro è passato all'Udc, Enzo Carra è passato all'Udc, Dorina Bianchi è passata all'Udc, Renzo Lusetti è passato all'Udc, Emanuela Baio Dossi è passata ad Alleanza per l'Italia, Donato Mosella è passato ad Alleanza per l'Italia.

 

Già la componente dei Teodem nel Pd non era particolarmente numerosa ma dopo queste defezioni di fatto non esiste più.

 

 

Sono i numeri del Senato che proprio non tornano.

E non tornano neppure con un PD compatto.

 

Beh ma con il Senato che c'è ora i conti non torneranno mai, con il Senato delle prossime elezioni sinceramente è difficile dire come sarà la situazione.

A parte il fatto che ad avversare i diritti gay non sono solo i teodem ma anche

altri cattolici, scorrendo l'elenco degli attuali senatori PD me ne vengono in mente

diversi antigay.

http://www.senatoripd.it/gw/producer/producer.aspx?t=/documenti/indice_author.htm#b

Poi ci sono quelli che verrebbero eletti se il PD vincesse e alcuni di quelli saranno cermante

cattolici...

Fabio Castorino

Questi cattolici anti-gay del PD sarebbero comunque una minoranza che non riuscirebbe ad impedire che nel programma di governo della coalizione di centro-sinistra senza UDC si preveda un riconoscimento delle unioni omosex (anche se sicuramente non attraverso il matrimonio), in quanto la maggioranza del PD è favorevole così come gli altri due partiti (SEL e IDV).

Se invece nella coalizione fosse presente anche l'UDC, si creerebbe un'asse antigay che farebbe passare l'idea che il riconoscimento delle coppie omosessuali non è una questione di diritti civili, ma una questione "eticamente sensibile", che non può essere inserita in un programma di governo, ma deve essere lasciata alla coscienza individuale dei singoli parlamentari. Non essendosi impegnati nel programma di coalizione, durante la legislatura UDC e clericali del PD potrebbero tranquillamente sommare i loro voti a quelli dell'opposizione di centro-destra affossando qualsiasi progetto di riconoscimento ( al Senato, come ricordava Almadel, i loro voti sarebbero sicuramente determinanti).

L'essere cattolici non vuol dire essere clericali.

Il senatore del Pd Ingnazio Marino ha una sua corrente nel Pd che è tra le più laiche eppure lui è cattolico.

Il problema nel Pd erano più che altro i Teodem perchè erano cattolici clericali intransigenti ma ora questi non ci sono più.

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