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Aggiornamento sulla situazione del Matrimonio gay nel mondo


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Qui stiamo facendo un po' troppe supposizioni, no?

Il centro sinistra dovrebbe vincere le elezioni, dovrebbe vincerle

senza l'UDC, dovrebbe ottenere una maggioranza sufficientemente

ampia da rendere superfluo il voto dei cattolici e dovrebbe durare

abbastanza a lungo da approvare una legge che certamente non

sarà una priorità del governo.... :undecided:

 

Pio bisognerà vedere di che legge parliamo, perchè se si torna a

parlare di DICO...

 

L'essere cattolici non vuol dire essere clericali.

Il senatore del Pd Ingnazio Marino ha una sua corrente nel Pd che è tra le più laiche eppure lui è cattolico.

Il problema nel Pd erano più che altro i Teodem perchè erano cattolici clericali intransigenti ma ora questi non ci sono più.

 

Ma tu Marini, Tonini, Merlo, Fioroni, Boccia, Castagnetti ecc. ecc. sai chi sono?

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Qui stiamo facendo un po' troppe supposizioni, no?

Il centro sinistra dovrebbe vincere le elezioni, dovrebbe vincerle

senza l'UDC, dovrebbe ottenere una maggioranza sufficientemente

ampia da rendere superfluo il voto dei cattolici e dovrebbe durare

abbastanza a lungo da approvare una legge che certamente non

sarà una priorità del governo.... :undecided:

 

Pio bisognerà vedere di che legge parliamo, perchè se si torna a

parlare di DICO...

 

 

 

Ma tu Marini, Tonini, Merlo, Fioroni, Boccia, Castagnetti ecc. ecc. sai chi sono?

 

Sì e nessuno di quelli è teodem.

Hanno altre posizioni con quelli si può discutere, i teodem erano intransigenti, non erano aperti a nulla ed erano pronti a far cadere un governo pur di non far passare alcuna legge a favore degli omosessuali.

Nessuno dei nomi che hai fatto ha quelle posizioni.

Fioroni per dire certo non è per nulla tra i più aperti a queste questioni però in consiglio dei ministri votò per l'approvazione dei Dico(il ministro Mastella invece no) mentre la Binetti in parlamento era contro e voleva affossarli, questo per dire la differenza.

Era per fare un esempio di come quelli non siano teodem e siano invece aperti alla discussione.

 

Altro esempio Franco Marini già nel 1998 diceva:

"Sulle unioni di fatto non si può essere oltranzisti. Bisogna invece riconoscere che a volte si tratta di rapporti di vero amore che anche i cattolici devono rispettare. Arretrare verso posizioni vetero clericali non avrebbe senso. Dobbiamo guardare con comprensione umana e religiosa i nostri fratelli".

http://ricerca.repub...lla-bufera.html

 

Per dire che quei cattolici che hai citato sono su tutto un altro piano rispetto ai teodem.

 

Il problema nel Pd erano più che altro i teodem che ora fortunatamente non ci sono più(e non c'è nemmeno più l'Udeur), per questo vedo la situazione più favorevole oggi rispetto al 2006.

Come detto i parlamentari li giudicheremo quando li vedremo eletti,

e ripeto, sono convinto che il PD di cattolici in parlamento ne porterà

altri in più rispetto a quelli che già ci sono.

 

L'ultima volta che il PD ha guardato ai gay con "comprensione umana e religiosa"

ha prodotto i dico. In base a cosa ritieni che il PD andrà oltre a quelli?

E ridaie con sti cattolici il problema non è l'essere cattolici ma l'essere clericali.

 

Poi se hanno proposto i Dico con i teodem e l'Udeur ora che non ci sono più penso ci siano le condizioni per andare oltre.

 

Di fatto è oggettivo che senza di loro in ogni caso la situazione non può che essere migliore rispetto al 2006.

E ridaie con sti cattolici il problema non è l'essere cattolici ma l'essere clericali.

 

Poi se hanno proposto i Dico con i teodem e l'Udeur ora che non ci sono più penso ci siano le condizioni per andare oltre.

 

Di fatto è oggettivo che senza di loro in ogni caso la situazione non può che essere migliore rispetto al 2006.

 

Ok, ti rispondo ancora una volta poi basta.

I DICO non erano una sintesi fra tutte le anime del governo Prodi, ma solo fra "l'estrema" sinistra

i laici del PD e i cattolici del PD. Quelli erano d'accordo ai DICO, I teodem e l'UDEUR no.

Tolti i teodem e Mastella si torna ai DICO, vedi intervista sull'Unità di Tonini.

Poi vedi tu, se vuoi sognare fai pure.

Sì ma erano fatti per quel momento e quella situazione parlamentare per cercare di trovare una maggioranza.

 

Logicamente se c'è una altra situazione con un altra maggioranza senza teodem e senza Udeur si può pensare a qualcosa di più avanzato.

 

Mi pare oggettivo che una situazione senza Teodem e Udeur non può che essere migliore di una con Teodem e Udeur.

Allora diciamola tutta:

 

1) i DS e la sinistra sostenevano i PACS ( all'epoca il PD non esisteva )

2) prima delle Primarie Prodi si espresse a favore di una legge sulle unioni civili

3) dopo le primarie e prima delle elezioni nel programma di governo i PACS scomparvero

a favore di una formula ambigua ( diritti individuali alle persone in coppia ) e si consentì

all'UDEUR di non firmare il programma di governo sul punto

4) sulla base di questa formula si delineò il compromesso con la Bindi da cui fu fatto fuori il

movimento LGBT ( all'epoca non mancavano i vari Grillini etc. ) ma l'UDEUR risultò decisiva

al Senato e legittimata a votare contro

5) Poichè stava per nascere il PD la proposta fu annacquata al massimo e poi abbandonata

dal governo e rimessa al Parlamento. Fassino dichiarava l'equidistanza fra Family Day e

manifestazioni sui diritti ( per cui a favore dei DiCo manifestarono solo i gay che quella legge

non l'avevano neanche voluta...)

 

Ora, rispetto a questa situazione la novità è che i cattolici sono già dentro il PD e quindi

non si potranno buttare esche ingannevoli, il PD dovrà dirci cosa intende per Unioni Civili

ed il nostro compito è non fidarci e fare in modo che vi sia un impegno preciso su qualcosa

di migliore dei DiCo

 

Poi bisognerà vedere con chi il PD si allea, se ci è dato saperlo prima delle elezioni, e cosa

finisce nel programma di governo.

 

Infine c'è la possibilità che il programma di governo sia abbandonato dopo le elezioni se

si decide di allargare la maggioranza al Terzo Polo ( nel qual caso è chiaro che con UDC

Rutelli etc. non avremmo niente )

il problema non è l'essere cattolici ma l'essere clericali.

 

 

No, Sbuffo, questo in teoria, ma non nella prassi politica. Né devi fare il paragone con ventenni

intelligenti e simili: devi riferirti alla realtà dei partiti oggi in Italia (e in Vaticalia).

 

A parte questo, non rimaniamo soli con la Grecia: la Grecia ha promesso unioni civili, di cui non

so niente, ma son convinto che se le fanno saranno qualcosa di europeo, non la miseria

insultante dei Dico. Mi dispiace di non poter dare un link, ma vado di fretta, e probabilmente lo

darà Calvin o qualcun altro.

Fabio Castorino

Da tutta questa discussione emerge che, a causa del'arretratezza della classe politica italiana, non è affatto improbabile che nel 2018 i gay italiani saranno ancora privi dei loro diritti civili. Poi magari le successive elezioni le vincerà il centrodestra, e ancora niente fino al 2023 !

A questo punto è più probabile è che il riconoscimento delle unioni omosex arrivi dall'esterno (cioè per imposizione dell'Unione europea o della Corte europea dei diritti dell'uomo) o almeno dall'esterno della politica (una sentenza della Corte Costituzionale).

A questo punto è più probabile è che il riconoscimento delle unioni omosex arrivi dall'esterno (cioè per imposizione dell'Unione europea o della Corte europea dei diritti dell'uomo) o almeno dall'esterno della politica (una sentenza della Corte Costituzionale).

 

Direi di no. Il trattato di Lisbona stabilisce che la competenza sul matrimonio e dei singoli stati

e al Corte Costituzionale può soltanto cassare le leggi non scriverle.

 

Direi di no. Il trattato di Lisbona stabilisce che la competenza sul matrimonio e dei singoli stati

e al Corte Costituzionale può soltanto cassare le leggi non scriverle.

 

Per com'è adesso l'Europa, questo non è possibile. A meno che non cambi qualcosa, toccherà a noi approvare il nostro futuro, e nessuno potrà imporcelo.

Il che è abbastanza deprimente, vista la situazione politica italiana attuale e futura, immaginando come potrebbe essere la prossima legislatura...

Direi di no. Il trattato di Lisbona stabilisce che la competenza sul matrimonio e dei singoli stati

e al Corte Costituzionale può soltanto cassare le leggi non scriverle.

 

Questo è vero, ma cosa succederebbe in caso di conflitto? Per esempio nel caso di una coppia gay spagnola sposata in Spagna che viene a vivere in Italia. Non credo che le istituzioni possano negare l'esistenza del matrimonio precedente, per cui si avrebbe il paradosso che dei cittadini stranieri sono più tutelati degli italiani.

Fabio Castorino

Secondo me accadrà proprio così:

1) ci sarà una sentenza della Corte di Giustizia dell'UE che imporrà all'Italia di riconoscere le unioni omosex dei cittadini di altri paesi comunitari trasferiti in Italia, in nome della libertà di circolazione;

2) a questo punto si creerà una discriminazione a danno dei cittadini italiani (i gay stranieri comunitari che vivono in Italia potranno avere la loro unione riconosciuta dalla legge, mentre i gay italiani no);

3) la Corte Costituzionale, decidendo sul ricorso di una coppia gay italiana, eliminerà questa discriminazione sancendo il diritto anche dei cittadini italiani a legalizzare la propria unione omosessuale.

Penso anche io che in un modo o nell'altro un risultato

arriverà, prima o poi, l'ipotesi dell'input europeo ha una

sua fondatezza.

 

Noi dobbiamo temere l'effetto "Gattopardo" : il tutto

cambi perchè nulla cambi.

 

Nel senso che ne ricaveremmo dei benefici, in ogni caso

necessari e da valutare in modo oggettivo, ma non l'effetto

emancipante sui gay italiani e sulla società in generale ( qui

la valutazione è più incerta...certo un modo così indiretto di

ottenere una legge non è una vittoria politica del movimento è

una cosa che ci arriva...ed in tempi lunghi )

 

Per ora ciò che dobbiamo temere in prima botta è che vi siano

delle associazioni che facciano sponda al PD, dicendo "sì" per

partito preso e singolarmente a qualunque cosa il PD proponga.

 

Se ci dividiamo è chiaro che il PD tira dritto per la sua strada

( il famoso discorso di D'Alema sulle "associazioni serie" prelude

al fatto che si dirà che sono tali quelle che gli danno ragione )

e ci condanniamo ipso facto alla irrilevanza politica.

 

Sulla valutazione di "serietà" di una legge, dovremmo invece

poter essere tutti d'accordo o comunque raggiungere una

unità di vedute e su queste basi verificare anche la serietà

dell'impegno politico ( programma di governo )

 

Certo se il PD si appiattisce sulla Bindi e su Fioroni la legge

non sarà seria...ma almeno possiamo trovare delle sponde

in partiti minori, che magari ci appoggiano.

Secondo me sarà importante alle urne dare il maggior supporto possibile al partito più laico e a sinistra della coalizione di centrosinistra e cioè Sinistra Ecologia e Libertà visto che probabilmente la coalizione sarà formata da Pd-Sel-Idv(+ eventualmente qualche altro piccolo partito come Verdi, Socialisti, ecc...).

 

Perchè alla fine sono i numeri elettorali e quindi i numeri in parlamento che decideranno tutto.

Più la sinistra sarà forte, più avrà un'alta percentuale e più avrà parlamentari in parlamento più sarà facile essere determinante e quindi imporsi per l'approvazione di una legge sulle unioni civili.

 

Per altro secondo un recente sondaggio(datato 3 ottobre) di Pagnoncelli Sel ora è data vicina al 10% ed è il secondo partito della coalizione di centrosinistra dopo il Pd.

 

48921.jpg

Fabio Castorino

Spaventoso che la Lista Bonino sia solo allo 0.6% . Se i Radicali, che sono la forza politica che ha sempre sostenuto più di tutte le altre i nostri diritti, fossero un partito più forte, ci sarebbe una coalizione di forte impronta laica che non avrebbe bisogno dell'UDC per governare.

Secondo me sarà importante alle urne dare il maggior supporto possibile al partito più laico e a sinistra della coalizione di centrosinistra e cioè Sinistra Ecologia e Libertà visto che probabilmente la coalizione sarà formata da Pd-Sel-Idv(+ eventualmente qualche altro piccolo partito come Verdi, Socialisti, ecc...).

 

Perchè alla fine sono i numeri elettorali e quindi i numeri in parlamento che decideranno tutto.

Più la sinistra sarà forte, più avrà un'alta percentuale e più avrà parlamentari in parlamento più sarà facile essere determinante e quindi imporsi per l'approvazione di una legge sulle unioni civili.

 

Per altro secondo un recente sondaggio(datato 3 ottobre) di Pagnoncelli Sel ora è data vicina al 10% ed è il secondo partito della coalizione di centrosinistra dopo il Pd.

 

48921.jpg

 

Concordo sul dare il voto al partito più laico.

Ma i conti meglio farli alla fine. L'ultima volta che i sondaggi hanno

dato il 10% alla sinistra alla fine ha preso il 3% ed è rimasta fuori

dal parlamento...

 

Spaventoso che la Lista Bonino sia solo allo 0.6% . Se i Radicali, che sono la forza politica che ha sempre sostenuto più di tutte le altre i nostri diritti, fossero un partito più forte, ci sarebbe una coalizione di forte impronta laica che non avrebbe bisogno dell'UDC per governare.

 

Per i Radicali servirebbe l'eutanasia.

I radicali stanno fra lo 0,6% e l'1,5% e SEL tra il 6,7% ed il 9%

inutile dire che contano molto gli indecisi nel determinare queste

oscillazioni, tuttavia non basterebbero per la maggioranza assoluta

al Senato...ove occorrerebbero delle desistenze tecniche in cambio

di seggi alla Camera dei Deputati ( o ad una qualche lista siciliana

e alla Federazione di Sinistra o parziali col terzo polo )

 

Per questo si vocifera che, referendum incombente, Berlusconi

potrebbe acconsentire al voto anticipato, puntando allo "stallo"

cioè Camera al CSX - Senato al CDX.

Secondo me non c'è affatto la certezza che al centrodestra vada al Senato, c'è un meccanismo elettorale che difficilmente permette previsioni.

 

Nel 2006 il centrodestra al Senato prese più voti del centrosinistra e il centrosinistra ottenne cmq una maggioranza seppur risicata.

 

Questa volta difficilmente il centrodestra prenderà più voti del centrosinistra al Senato, centrodestra inteso come Pdl+Lega, se il terzo polo come probabile andrà per conto suo.

Poi al senato c'è un sistema elettorale con premi di maggioranza regionali e uno sbarramento regionale all'8% per i partiti non coalizzati per cui il terzo polo non è nemmeno sicuro che superi da solo un tale sbarramento e anche nel caso lo superasse non può pensare di ottenere premi di maggioranza.

 

Per cui è difficile fare previsioni ma io non credo si possa escludere che anche al Senato il centrosinistra possa ottenere la maggioranza.

Ma il centrosinistra ha ottenuto la maggioranza al Senato nel 2006 e le condizioni elettorali attuali mi sembrano più favorevoli del 2006, il centrosinistra è riuscito persino a sfondare in una roccaforte di centrodestra come Milano tanto per dire quanto sia allo sbando il centrodestra, per cui io non lo escluderei.

Mah adesso fare i conti dei senatori mi sembra prematuro, visto che non si sa neanche con che legge elettorale si andrà a votare, nè quando saranno le elezioni.

 

Ammesso di riuscire a prevedere il numero di regioni vinte dal centrosinistra, la percentuale ottenuta dal terzo polo in ciascuna regione in cui il CS perde... (impossibile) ci sarebbero comunque tante incognite: i senatori eletti all'estero (sempre che si presentino), quelli a vita (stesso discorso)...

 

Poi bisogna vedere come si comporta FLI (io credo che non voterà a favore) e qualche partitino minore...

 

Comunque la differenza tra adesso e il 2006, oltre al fatto che forse ci siamo liberati di Mastella e Dini, è che prima DS e Margherita erano separati, quindi la Margherita poteva presentare le sue obiezioni in quanto partito che siede al tavolo della maggioranza. Ora che è un partito unico, si decide a maggioranza all'interno e poi, salvo franchi tiratori, la posizione si porta in parlamento.

Sono abbastanza fiducioso che un accordo dentro al PD si farà, poi bisogna vedere quanto annacquato, ma il problema principale sarà trattare con i partiti di centro.

  • 2 weeks later...
Fabio Castorino

Pare che il nuovo governo danese di centro-sinistra legalizzaerà i matrimoni gay entro la prossima primavera, con la possibilità di sposarsi anche in Chiesa.

 

http://www.advocate....e_Gay_Marriage/

 

 

Denmark To Legalize Gay Marriage

By Julie Bolcer

 

Legislation will be introduced early next year with the goal of allowing same-sex couples in Denmark to marry.

According to the Copenhagen Post, the government plans to introduce a bill after the New Year that would allow same-sex couples, who are currently entitled to the civil status of “registered partnerships,” to hold weddings in the Church of Denmark and be considered “married” under the law.

 

The first same-sex weddings will hopefully become reality in Spring 2012. I look forward to the moment the first homosexual couple steps out of the church. I’ll be standing out there throwing rice,” said church minister Manu Sareen to the local Jyllands-Posten newspaper, according to the Post.

 

Civil unions between same-sex partners became legal in Denmark in 1989. Recent polls show that almost 70% of the population supports allowing same-sex couples to marry in the church.

  • 4 weeks later...
Fabio Castorino

Confermate le evoluzioni positive in Danimarca per l'anno prossimo (primavera o al massimo estate).

 

http://www.ansa.it/w...l_14840422.html

 

ANSA.it > Mondo > News

Danimarca, nozze gay anche in chiesa

 

La popolazione e' in prevalenza evangelica luterana

23 novembre, 20:46

 

 

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Presto, forse gia' dall'estate prossima, le coppie gay danesi potranno sposarsi in chiesa. Primo paese al mondo ad aver autorizzato nel 1989 l'unione civile degli omosessuali, la Danimarca si avvia a riconoscere le nozze di persone dello stesso sesso anche davanti ad un pastore luterano. La stragrande maggioranza della popolazione danese, oltre l'ottanta per cento, appartiene alla Chiesa evangelica luterana di Stato e i due terzi dei danesi si sono detti favorevoli ad un matrimonio religioso per omosessuali. ''E' un fatto storico. Forse il piu' importante dopo l'ingresso delle donne prete nella chiesa. Abbiamo parlato di benedizioni e matrimoni omosessuali per decenni, e finalmente abbiamo trovato una soluzione'', ha affermato il ministro della Chiesa e delle pari opportunita', Manu Sareen. La proposta di legge avanzata dal governo di centrosinistra passera' ora al vaglio del Parlamento. Finora la Chiesa luterana di Stato aveva rifiutato la parita' completa fra omosessuali ed eterosessuali, consentendo solo che le coppie gay venissero benedette in chiesa, una volta celebrato il rito d'unione civile. Ora invece, stando alle dichiarazioni del ministro, i vescovi hanno accettato la proposta del governo per una cerimonia nuziale degli omosessuali anche in chiesa. La proposta di legge prevede tuttavia che un pastore luterano possa rifiutarsi di celebrare un matrimonio omosessuale. In questo caso gli interessati potranno pero' rivolgersi ad un'altra parrocchia. La parita' delle nozze gay e di quelle tra eterosessuali verra' introdotta anche sul piano linguistico e le due persone sposate, sebbene omosessuali, potranno definirsi a tutti gli effetti coniugi. In Danimarca la questione ha assunto una certa rilevanza perche' nel dibattito che si e' sviluppato per anni la Chiesa luterana di Stato e alcuni partiti di centro destra hanno voluto marcare la differenza definendo ''livsfaeller'', cioe' compagni di vita, le persone omosessuali sposate. Ora il centro sinistra dispone della maggioranza e anche questa piccola disparita' verra' eliminata. ''Quando due uomini o due donne si uniscono e' un matrimonio e non c'e' alcuna ragione per trovare un nuovo termine'', ha affermato George Hinge, portavoce dell'associazione per la difesa dei diritti degli omosessuali in Danimarca.

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