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Coming Out è ...


Casper

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Mi è dispiaciuta solo una cosa, del mio CO. Mi ha reso difficile relazionarmi con la gente. Vuoi che già fossi incapace prima, e tendente all'asocialità in modo schifoso, ma da quando tutta la famiglia mi segue e mi controlla ossessionatamente per "limitare i problemi" che darebbero dei, per esempio, contatti con altri omosessuali è diventato ancora più difficile.
Stanno riuscendo a farmi pentire di tutto. Soprattutto perchè quando ho fatto CO sono stata calma, pacata e comprensiva. Mi aspettavo lo sconvolgimento e i pareri negativi ma ho sempre cercato di spiegare il mio - nostro? - punto di vista. In famiglia non posso certo essere me stessa senza che si scateni il putiferio, ma con gli amici sì! 
In prima linea, anche a farmi riprendere come un bimbo con le mani nel barattolo della gNutella dalle amiche carine, heeh  :ghgh:

Coming out è tante cose. Belle, brutte. Facili, difficili.
Coming out è principalmente fiducia, negli altri.

Edited by Gnah
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  • 3 weeks later...
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Coming out è poter chiedere " Ma tra me e mister X scoppierà mai qualcosa ? " e facendo ridere tutti gli altri.

Coming out è sentirsi rispondere " Eh, ma io lo sapevo già " facendoti arrabbiare ancora di più:D

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  • 3 months later...

Coming out è..

 

..dire che SONO ORGOGLIOSO di questo mio

Orientamento cosí come tu lo sei del tuo!

Quindi non ti mentiró piú e non mi nasconderó.

 

..dire che io MI INNAMORO cosí come anche tu

Ti innamori..

Quindi non mi reprimeró piú.

 

..dire che io HO GLI STESSI CAZZO DI DIRITTI

Che hai tu! (si vabbè non legalmente giágiá)

Quindi vivró in libertá la mia vita!!

 

..dire che io e te SIAMO UGUALI.

Se ci ferisci, sanguiniamo entrambi..

Edited by faby91
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Coming Out è poter dire senza problemi agli amici e ai compagni di scuola "stasera non posso venire con voi,esco con il mio fidanzato" senza mentire o trovare delle scuse.

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Fare coming out è come nascere una seconda volta. E' fare i conti con se stessi e accettarsi per quello che si è. E' rivelarsi per quello che si è, spinti dal desiderio di rendere le persone più care partecipi della nostra vita, delle nostre gioie e dei nostri dolori.

Coming out è sentirsi liberi di amare e di essere amati.

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  • 3 months later...
  • 4 weeks later...

Coming out è affermazione di sé.

Coming out è anelare al proprio diritto alla "ricerca della felicità".

Coming out è un momento cruciale di crescita e accettazione, in un mondo lontano da giustizia e verità.

Coming out è una locuzione che mi auguro non abbia più valenza, se non storica, in un futuro magari prossimo: perché è un'arma di libertà da deporre quando saremo tutti ugualmente liberi.

 

Coming out...è il prossimo gesto di coraggio che farai.

In bocca al lupo!

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Io non ho mai fatto un vero C.O.  , ho sempre vissuto serenamente (dopo essermi accettato) la mia omosessualità , senza nascondermi e sopratutto senza mentire, per esempio  mai detto in un contesto sociale che mi piacciono le donne.

Le persone alle quali sono più legato sanno di me e mi basta, non  escludo in  futuro di farlo  anche ora a 48 anni , meglio tardi che mai, anche perchè ora una motivazione mi si è presentata.

Ecco secondo me per fare C.O. bisogna essere motivati.

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Coming out è il punto di partenza di una nuota vita, non fatta di promiscuità e pedofilia come pensa la società, ma bensì fatta di delusione,dolore,sopportazione, e talvolta amore...

Coming out è quell'armadio pieno di abiti scuri e uno solo di un acceso rosso

Coming out è quel gesto che ti mostra chi hai vicino e soprattutto ti fa capire quanto quel "ti voglio bene" sia vero agli occhi di chi lo pronuncia...

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  • 2 weeks later...

secondo me, è un passo in più nell'accettazione di ciò che si è davvero, perchè in una società come la nostra, spesso ad essere se stessi ci si vergogna (per tanti motivi, culturali, religiosi, ecc.) è bello quando qualcuno ti vuole bene per chi sei davvero e non per la maschera che porti. 

Ho tolto tutte le maschere coi miei amici, qualcuno se n'è andato, ma chi è rimasto so che mi ama davvero, non ho bisogno di fingere, di provare vergogna, mi basta essere me stesso, non c'è nulla di cui vergognarsi.

Ho scoperto che metà dei miei amici o era bisex o gay e adesso i discorsi si sono ribaltati ahahhahahah quelli etero trovano molto divertente la cosa, siamo tutti molto diversi e ognuno porta con sè una sfumatura nuova, e come ogni pittore sa, più colori ci sono e meglio può venire un dipinto!

Per ogni discussione ci sono tanti diversi punti di vista, la diversità arricchisce, ma poi in realtà cosa c'è di così diverso? Da quando i miei amici sanno di me, non è che sia cambiato molto, sono sempre quello di prima, solo che i discorsi da bar sono un po' più ampi xD 

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Coming out nel 2014? Nelle nuove generazioni una necessità legittima!

Coming out nel 1983? A modo mio l'ho fatto senza mai nascondermi dietro finte ragazze o  dichiarandomi etero o peggio ancora sposandomi mettendo al mondo dei figli!

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 CO... è stato come fiorire, rendermi conto di essere una donna per davvero.

CO è dare un nome al vuoto che si sente dentro, quando si guarda fuori e ci si sente un pesce fuor d'acqua. 

CO è... prendere in mano la propria vita.

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  • 3 weeks later...

Ormai sono sicuro al 100% dell'importanza del Coming Out: il CO fondamentalmente di per sé, non dovrebbe esistere, perché ci definiamo normali come tutti gli altri esseri umani, e quindi non avremmo la necessità di affermarci come gay, lesbiche ecc... esattamente come gli etero, che non si svegliano con il dubbio di essere eterosessuali. Pero' noi siamo normali, ed ovviamente è la società che ci ha resi nel dubbio, quindi il CO serve ed esiste per affermarci alla società.

Non si puo' vivere all'oscuro, perché sarebbe come vivere nel niente: come puoi essere te stesso, senza essere te stesso? L'orientamento sessuale costituisce una grandissima parte di noi stessi. 

E c'è gente che stima e difende la teoria che il CO non sia d'obbligo e non sia effettivamente di bisogno. "Io nella vita non ne ho avuto bisogno, non ho avuto la necessità di dichiararmi al resto del mondo o al resto dei miei amici. Vivo una vita tranquilla.", che stupidità! Queste persone sono le prime a difendere questa teoria di "self-confident", quando invece, secondo me, esse stesse vivono nella paura e nell'insicurezza... quindi ecco perché ritengono il CO come un fastidio, non necessario. Ma cosa c'è di più necessario del sentirsi approvati, ascoltati, accettati, sicuri, completi, ed in relazione con se stessi e gli altri?

 

"Che bisogno c'è di fare CO?"

"Ma che bisogno c'è di nascondersi?"

Il Coming Out, come la frase stessa dice, ci permette di uscire fuori dalla persona che non siamo. Nascondersi, al contrario, non porta MAI niente di buono.

 

Voilà che ne penso o cosa direi a chi non conosce il CO.

Edited by Georgia
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  • 3 months later...

Coming Out è vivere più serenamente con le persone che ci circondano, poter essere finalmente se stessi ed essere capiti fino in fondo.

Coming Out è riconoscere le persone che tengono realmente a te e fregarsene del resto.

Coming Out è uscire col proprio ragazzo senza paura.

Coming Out è qualcosa di molto più semplice di quello che sembra.

Coming Out è qualcosa che anche un adolescente che viene da una piccola realtà come la mia può sperimentare.

Coming Out è essere orgogliosi di quello che si è.

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  • 2 months later...

CO è non sentirsi mai più dire da una cara amica d'infanzia: "Certo che questo ragazzo è proprio strano, pare una femmina da come si comporta!"

 

CO è sentirsi dire da una collega: "E che problema c'è?! Magari domani ci casca un meteorite in testa, ci investe un tram, ci viene il cancro, almeno uno ha vissuto!"

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  • 9 months later...
donniedarko

Per me il coming out è sentirsi dire che forse sarebbe meglio farsi vedere da uno psichiatra e che dovrei "riprovare" con una donna,che non avrò mai un figlio....Ma pensare di essere libero di essere quello che sono.

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  • 4 weeks later...
 

Io credo che il C.O. sia una missione non facile da compiere, ma necessaria, perché in questo modo puoi realmente esternare quello che senti dentro, e rendere il mondo visibile dei tuoi reali sentimenti. Però purtroppo il Coming Out è una costrizione della nostra società malata. Se fosse una società equa non ce ne sarebbe bisogno, perché ognugno sarebbe libero di fare quello che crede più giusto, senza discriminazione alcuna. Purtroppo non è così.

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  • 3 weeks later...

Il mio primo coming out è stato con una mia parente a me molto cara... il problema che a distanza di anni ancora non vuole accettare quello che sono anteponendo l'orgoglio ai sentimenti.

Per il resto vado tranquillo... se me lo sento lo dico a persi e a cui tengo altrimenti non me ne faccio una paranoia... diciamo che varia a seconda della persona.

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  • 3 months later...

Il CO è soggettivo: non c'è un momento esatto, o giusto per farlo. Quando sarà il momento, e solo allora, tu lo saprai.

 

CO è chiarirsi con sé stessi, e poi, eventualmente, con gli altri.

CO è il capire che la libertà deriva dall'autodiscernimento.

CO è pretendere di essere ascoltati, almeno una volta.

CO è la vita che va avanti, nel bene o nel male.

CO è auspicare alla pace interiore.

CO è uscire dalla comfort zone.

CO è un atto di coraggio.

CO è essere onesti.

CO sei...tu.

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  • 11 months later...

Coming out è un pubblico dispositivo di controllo sulla sfera privata di un individuo. Prima del Concilio Lateranense IV, i matrimoni si svolgevano nella casa della sposa; dopo il Concilio divennero cerimonie pubbliche, per evitare matrimoni clandestini, poligamie truffaldine e per avere chiara cognizione dello stato civile di ciascun componente della comunità religiosa e civile.

Il Coming out segue lo stesso principio: in teoria, si avrebbe il sacrosanto diritto di rivelarsi attraverso una scelta, senza passare tramite penose confessioni che, in alcuni casi, hanno il vago sapore di una richiesta ad amare, e soprattutto di viverla all'interno di una cerchia selezionata e amica. Nella pratica, si richiede una formalizzazione ufficiale, che serve più a chi la riceve che a chi la fornisce.

Seppi, tempo fa, che alcuni conoscenti parlavano della mia sessualità a mia insaputa: è gay o non è gay? questo il tema dell'avvincente conversazione. Uno di loro seppe che mi frequentavo con un ragazzo e mi chiese, con fare contrito: "'perché non me lo hai detto?". Perché avrei dovuto? Perché avrebbe dovuto saperlo? Io avrei continuato a vivere serenamente, avrei avuto i miei e le mie confidenti...lui aveva bisogno di saperlo solo perché, in caso contrario, avrebbe continuato a supporlo.

Mi auguro che in un futuro non troppo lontano non ci sia alcun "dentro" da cui uscire. Alla luce ci si arriva già quando si viene al mondo.

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Il Co è stato come un terremoto: le crepe derivanti dalla "scossa" mi hanno permesso di scoprire cose nascoste di me e di essere più sincero ma contemporaneamente hanno distrutto buona parte di quello che c'era in superficie... quindi per me non è un male ma nemmeno un bene ma semplicemente qualcosa che, comunque, ti cambia la vita per sempre.

 

 

Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk

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  • 3 years later...

Ho letto le varie opinioni, tutte devo dire molto valide è bellissimo il confronto così vi dico come è il mio CO, dico è perché è un lungo processo per me 😁 essendomi scoperto bisessuale in tarda età perché mi sono innamorato di un ragazzo magnifico molto più piccoloo di me anagraficamente ma molto più maturo di me in molte cose. Ho detto per la prima volta di essere bisessuale ad una collega universitaria nonché grande amica  o almeno credevo così , che nonostante i mie dubbi del tempo lo disse a quasi tutti i nostri amici, ci ho sofferto per il suo tradimento, avrei potuto negare perchè non mi sentivo pronto ancora, ma io amo questo ragazzo e quello che ho fatto è stato di dirlo a coloro a cui ancora la pu.... non lo aveva detto 😊 condivido che per tutti non avviene nelle stesse modalità e tempistiche.Sono un tipo molto riservato tanto che non dico quando stringo nuove amicizie che sono fidanzato, cioè non è il mio primo pensiero, non lo facevo nemmeno prima ma se capita di uscire assieme a nuovi amici e mi porto il mio fidanzato non lo presento più come un amico ma come il mio fidanzato. In famiglia lo sa soltanto mia sorella, con i miei fratelli non ho più un buon rapporto ai miei genitori lo dirò anche se il mio ragazzo pensa che non dovrei perché probabilmente non approverebbero. Non sono un super coraggioso  non credo che siano tutti omofobi ma nemmeno tutti tolleranti . Basti pensare che quando dissi ad un mio professore universitario di essere dislessico mi fece sentire ritardato 😅 quindi ognuno ha la sua opinione su tutto ma finché non sfocia nella violenza è soltanto un'opinione. Io personalmente non mi sento di dirlo a tutti ne di nasconderlo semplicemente credo che sarà naturale dirlo tutte le volte che lo dirò . Ho vissuto troppi anni nascondendo molto di me e molti altri anni raccontando troppo adesso vivo momento per momento, per il resto è stato forte dirlo per me la primissima volta, ci saranno mille motivazioni ma mi secca fare autoanalisi per analizzarmi pago la psicologa che dovrò cambiare perché è bona e il mio ragazzo è geloso 😂😂😂 

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  • 4 years later...
Hoppipolla89
On 23/09/2011 at 01:03, Casper said:

E' da un po' che penso a questo topic... ed eccomi ad aprirlo!:OK:

 

Cosa cambia dopo il CO? Cosa permette l'essere fuori con qualcuno?:Aspetto:

 

A voi la parola: scrivete pensieri, speranze, reali opportunità che il CO vi ha dato. Inizio io:

 

CO è... poter essere se stessi, scherzando, ammiccando, non nascondendosi

CO è... avere qualcuno che ti capirà quando hai bisogno

CO è... sentirsi sereni di amare il proprio ragazzo ed esserne orgogliosamente felice anche con le persone che fanno parte della nostra vita

 

E poi una una new entry nelle mie libertà:

 

CO è ... poter scherzare con mio fratello e due amiche sul farmi crescere la francia o il ciuffo per performance orali più "aggressive" ...:asd:

Pro del mio coming out

- Meno infelicità: prima di quel momento mi ero costruito una bolla di pseudo eterosessualità che mi stava mandando al manicomio. Anche poco credibile, forse solo per mia madre.  

- Maggiore libertà: posso parlare liberamente con i miei amici degli appuntamenti di merda,  delle situazioni imbarazzanti che magari mi capitano e posso fare ironia senza nessun tipo di inibizione.

Contro

- Carichi di merda addosso: sul lavoro o in qualsiasi contesto sociale se magari ho uno scazzo con qualcuno per essere ferito puntualmente vengo colpito sulla mia sessualità.  Tra i vari aggettivi non mi colpisce tanto la f Word o il Rich.. ma piuttosto quando qualcuno mi dice che non sono " normale". Lì mi sale proprio l'Antonella Elia che è in me.

- Minori possibilità di incontro: se da riservato avevo una vita sessuale vivace, il coming out mi ha fatto effetto boomerang: per un caffè o un aperitivo col cacchio che escono e chi mi proponeva cose bulgare si è dato latitante proprio perché mi sono macchiato del peccato della confessione.

 

Tornassi indietro comunque lo rifarei prima. 

 

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@Hoppipolla89

dipende solo da te se gli insulti che ti dicono ti feriscono o non ti feriscono.

se lasci che ti feriscano hai perso in partenza. Fregatene di qualsiasi cosa ti possano dire.

se ti dicono che non sei normale digli che e' un tuo diritto essere non normale e che stai benissimo nella tua non normalita'.

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10 hours ago, Hoppipolla89 said:

- Carichi di merda addosso: sul lavoro o in qualsiasi contesto sociale se magari ho uno scazzo con qualcuno per essere ferito puntualmente vengo colpito sulla mia sessualità.  Tra i vari aggettivi non mi colpisce tanto la f Word o il Rich.. ma piuttosto quando qualcuno mi dice che non sono " normale". Lì mi sale proprio l'Antonella Elia che è in me.

Sul lavoro? Non hanno paura che li denunci?

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Hoppipolla89
1 hour ago, Almadel said:

Sul lavoro? Non hanno paura che li denunci?

Dovrei effettivamente perché proprio un mese fa mi hanno licenziato dall' oggi al domani senza nessuna motivazione...due giorni prima di andare in ferie e con un contratto a tempo indeterminato ( ma questa è un ' altra storia)

Però vi aggiungo un dettaglio. Avevo un PC fornito dall' azienda che dopo tre anni comunque si è rotto.

Non scherzo, adesso non ho foto perché ho cambiato telefono...ma me lo hanno sostituito con uno delle figlie che aveva appiccicati gli strass e le pietre colorate ROSA.

Quando ho chiesto di averne uno come gli altri mi è stato fatto notare che quello era giusto per me.

Ho incassato solo perché pagava bene e avevo un contratto a tempo indeterminato ma negli anni , velatamente e meno velatamente, me ne hanno dette di ogni.

 

 

 

11 hours ago, marco7 said:

@ Hoppipolla89

Dipende solo da te se gli insulti che ti dicono ti feriscono o non ti feriscono.

se lasci che ti feriscano hai perso in partenza. Fregatene di qualsiasi cosa ti possa dire.

se ti dicono che non sei normale digli che e' un tuo diritto di essere non normale e che stai benissimo nella tua non normalita'.

Non mi ferisce quando uno mi dà del gay di...perché effettivamente è ciò che sono. Anzi, sono molto orgoglioso di essere come sono.

L' aggettivo normale un po' mi sta sulle balle, ma quando tutti ti dipingono come un soggetto da internare è abbastanza frustrante.

 

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lingenuo
13 hours ago, Hoppipolla89 said:

- Minori possibilità di incontro: se da riservato avevo una vita sessuale vivace, il coming out mi ha fatto effetto boomerang: per un caffè o un aperitivo col cacchio che escono e chi mi proponeva cose bulgare si è dato latitante proprio perché mi sono macchiato del peccato della confessione.

Io invece ho conosciuto molti ragazzi gay miei coetanei che hanno ritardato a fare il coming out, e in questo ritardare hanno mandato a puttane un sacco di occasioni di socializzare e fare esperienze. Per non parlare del fatto che può capitare l'amica che ti metta una mano sulla coscia mentre guardate assieme Il paradiso delle signore o ripassate geometria.

Edited by lingenuo
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Hoppipolla89
1 hour ago, lingenuo said:

Io invece ho conosciuto molti ragazzi gay miei coetanei che hanno ritardato a fare il coming out, e in questo ritardare hanno mandato a puttane un sacco di occasioni di socializzare e fare esperienze. Per non parlare del fatto che può capitare l'amica che ti metta una mano sulla coscia mentre guardate assieme Il paradiso delle signore o ripassate geometria.

Penso che nel tuo caso probabilmente eri già corteggiato o comunque quantomeno inserito per cui magari le possibilità sono aumentate (ipotizzo 🤣)

Nel mio caso avevo una cerchia di sessuomani ma di quelli che vengono con te perché andrebbero anche con un termosifone o il pupazzo Ambrogio quindi una volta che mi sono dichiarato hanno abbandonato la scena.

Ma meglio così eh, sulla soglia dei 36 ormai sono come Norma Desmond: sul viale del tramonto 🤣

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