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Salut.


Tancredi_86

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Bonjour,

mi sono imbattuto in questo forum per puro caso, ho scartabellato tra discussioni e cose varie e ho deciso di registrarmi. Sono della provincia di Napoli, anche se ho vissuto e studiato a Roma per circa quattro anni, per poi tornare a casa alla ricerca di nuove prospettive lavorative, sentimentali, esistenziali e bla bla bla.

Come si evince dal nick sono dell'86, quindi ho ... 20 anni. Un anno e mezzo fa ho chiuso alcuni capitoli importanti della mia vita, inclusa una storia molto lunga e travagliata, ma direi che non ve ne può fregar de meno. Ho deciso di iscrivermi al forum perchè mi piacerebbe conoscere persone che la pensano come me, ma soprattutto il contrario. Roma è una metropoli, una capitale, essere gay lì è più o meno facile. Nel retrogrado paesino del Sud in cui sono tornato (come in un viaggio alle origini) la situazione è diversa e alla lunga si può avvertire la mancanza di quel confronto vitale che serve a mantenerti sano di mente. Non che mi faccia problemi a vivere la mia sessualità con chicchessia, ma sapete com'è.

Detto ciò, spero di trovarmi bene con voi.

à bientôt :cool:

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Ma veramente ti arrotondi l'età a 20 anni? In ogni caso benvenuto, e comunque la provincia di Napoli non sta messa affatto così male... la tradizione bisessuale napoletana è rinomata (femminielli &co) e già questo è promotore di un maggiore sdoganamento della libertà sessuale. E poi se ti capita di affacciarti, già soltanto metà conservatorio è gay

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Ben arrivato!

Non sentirti bloccato nel porci le tue esperienze, fa sempre piacere leggere qualcosa di nuovo ed eventualmente consigliare in caso di dubbi futuri. Buona permanenza sul forum. ;)

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Ciao a tutti e grazie dell'accoglienza! Non arrotondo realmente l'età a 20, era per scherzare...

Debussy, Napoli e provincia sono due cose molto diverse tra loro. Io frequento gli ambienti gay cittadini e mi ci trovo bene, così come vivo tranquillamente la mia sessualità nel mio paese, ma il discorso è molto più complesso della ''rinomata'' tradizione di femminielli (che tra l'altro erano, nella cultura popolare, i primi transessuali o cmq gli effeminati se non addirittura i travestiti). Esiste una certa tolleranza in clima partenopeo, come in tutte le città di mare d'altronde, verso queste figure al limite dell'ambiguità, ma siamo al termine del 2011 e se vogliamo fare un discorso sull'emancipazione, l'accettazione e l'integrazione, potremmo anche considerarci nel Medioevo. Soprattutto qui in provincia. Ecco perchè sottolineavo la differenza tra i due contesti che mi sono trovato a vivere durante la presa di consapevolezza della mia identità di gay.

 

Paolo, per quanto ne so di francese, hai scritto benissimo, quindi merci :D

 

Shamrock, che piacere trovare un compaesano anche qui! anche tu dell'interland?

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