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Ha senso parlare di orgoglio gay?


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AndrejMolov89

Però, la valutazione dei commenti a volte non è necessariamente frutto di un esperienza diretta. Anche io, prima di aver partecipato ad un pride, avevo i miei dubbi. La maggior parte delle volte i commenti negativi si basano su quanto viene fatto passare dai media. :)

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Ragazzi, ma se c'è gente che partecipa e vuole partecipare, al Gay Pride esattamente così com'è, a chi importa se è anacronistico?

Cioè, a me, da italiana, non piace la Parata Militare del 2 giugno, non penso che mi rappresenti. Ma finché c'è gente che crede nel suo significato, a prescindere dal fatto che la guerra non si fa (o meglio non si dovrebbe fare), perché devo togliergli questo giorno di festa?

Sul serio, spiegatemi perché non si possono semplicemente fare altre iniziative a parte. Anche se è vero che il Pride è inefficace, perché volete toglierlo ad altre persone che non la pensano come voi.

 

Lo stereotipo capita nella vita. Io una volta ho detto a una mia amica "Oggi riflettevo che la mia ragazza è butch e io sono femme, è uno stereotipo che stiamo insieme..." e lei mi ha detto: "Già, dovresti lasciarla immediatamente e trovare una ragazza coi capelli lunghi allora."

Mi ha fatto ridere, però mi ha fatto capire. Delle persone che rispecchiano lo stereotipo CI SONO. I gay e le lesbiche non sono tutti non sgamabili e normali, ci sono ragazzi che anche nella vita di tutti i giorni vogliono mettere l'eyeliner, e non lo fanno per stereotipizzare tutta la comunità LGBT perché gli state antipatici. Lo fanno perché gli va, punto.

L'unico modo che avete per rompere lo stereotipo è mostrarvi diversi da esso, farvi avanti, far vedere che c'è anche altro, che ci sono delle variazioni.

 

Ed è anche ora che smettete di buttar fiato perché tanto a meno che non s'instauri una dittatura, il Gay Pride non verrà abolito, e resterà esattamente quel che è da decenni xD

Bah, qua NESSUNO credo abbia mai pensato che gli "stereotipi" non debbano essere rappresentati o che il gay pride debba essere abolito. Ci si stava riferendo ad altro, non rigiriamo la frittata come al solito...che pizza!

 

Perché si deve scadere nel "pornografico" e nell'ostentazione sessuale?Nella vita quotidiana te ne vai col culo di fuori o vestito da cubista?Suvvia!! Qua si parla di rivendicazione di diritti, i gusti sessuali e i travestimenti carnevaleschi c'entrano come cavoli a merenda.

@Fabio Castorino ha scritto:

 

"Per quanto riguarda poi la partecipazione dei sado-maso e di altri sostenitori di pratiche erotiche particolari, non vedo cosa c'entrino col gay pride, in quanto si tratta di attività private che non hanno un risvolto sociale e politico, come invece la rivendicazione del matrimonio o delle leggi anti-omofobia. Che cosa rivendicano i master e gli slave? Le loro attività sessuali sono già lecite e certo non necessitano di una regolamentazione legislativa (che d'altronde non esiste nemmeno per i loro omologhi eterosessuali)"

 

 

Fabio, questa cosa dovresti spiegarla a Loup Garou :roll: E lui che l'ha messa nella discussione. Io ho cercato di fargli capire anche che sarebbe più utile ascoltare le trans che parlano dei problemi reali, ad un gay pride, piuttosto che vedere l'esibizione delle drag queen. Ma lui sostiene che non sono queste le cose che fanno allontanare gli etero quando poi alla fine della sfilata si parla di cose serie...

La sua posizione è: più spettacolo c'è, piu etero si attirano. Quindi si a peni colorati e gonfiabili, si alle drag queen, si al sado-maso.

La mia è: è vero che questo spettacolo attira molti etero. Ma li attira per motivi morbosi e superficiali. Infatti quando è il momento del discorso e della rivendicazione, gli etero magicamente scompaiono (l'ho visto coi miei occhi più di una volta). Perchè scompaiono? Perchè è come se fossero andati gratis al circo e ora il presentatore volesse costringerli a pagare un amaro biglietto (ascoltare le rivendicazioni concrete del popolo lgbtq: l'etero non vuole capire che siamo cittadini di serie B, preferisce considerarci come lavoratori nel settore dello spettacolo :roll:

 

Invece secondo me gli etero devono essere attirati dai contenuti. La dimensione spettacolare dovrebbe essere eradicata da questo tipo di manifestazioni. Altair ha dimostrato come si svolgano oggi le manifestazioni nei paesi civili e progressisti: con serietà, presentandosi come cittadini normali. Il tempo dell'esibizione della diversità è finito! La diversità che dobbiamo esibire è quella giuridica e bisogna farlo in modo credibile per essere presi sul serio. Al pride si va da cittadini. Non occorre imporre nessun dress codde: chiunque sa come vestirsi per andare a una manifestazione per i diritti civili e come comportarsi. Non possiamo pretendere un'identità civile se ad una manifestazione per la richiesta dei diritti manifestiamo solo la nostra identità sessuale.

 

Infine, il fatto che dopo anni e anni di gay pride in tutte le città italiane, di respiro locale e internazionale negli ultimi dieci anni, ma fatti sempre con le stesse modalità (un rito, effettivamente, quindi un fatto esclusivamente simbolico e scollato dalla realtà), senza ottenere nulla di concreto, come mai non induce ad una semplice riflessione sulle modalità e sulla efficacia di queste modalità? Perché chi critica queste modalità ritrite deve essere fatto passare per un negatore del gay pride? Nessuno abolirà mai il gay pride, perché siamo in una democrazia. Ma continuando su questa strada sarà il gay pride a suicidarsi da solo, diventando una specie di carnevale fuori del calendario canonico. E di fatto, con questo tipo di gay pride, non solo non abbiamo ottenuto niente di concreto, ma forse abbiamo ottenuto anche qualche effetto controproducente, come ha fatto notare anche Altair.

Non capisco che interessi validi possano esserci a continuare con questa modalità di gay pride e perché ci siano tutte queste resistenze a provare altre modalità di gay pride. Quando una cosa non funziona, si prova un'altra strada, normalmente. Ma col gay pride ,no. O si fa così o si fa così. Però poi non cominciate a piagnucolare quando si sente che per l'ennesima volta hanno affossato la legge sull'omofobia o hanno bloccato la legge sulle unioni civili.Perché, IMHO, oltre che alla classe politica italo-vaticana, un pizzico di responsabilità dovremmo attribuirla anche al modo in cui ci auto-rappresentiamo, forse, A qualcuno, dopo tutti questi anni, viene il dubbio che non sia quello giusto. :sisi:

Come dice Hinzelmann, le manifestazioni serie in Italia si fanno.

Sono stato sia a quella sui Di.Co sia a quella contro l'omofobia;

mi sono perso quella sull'affossamento delle legge Concia.

(Sono stato anche alla marcia di Padova a seguito della nostra aggressione,

ma sarebbe stato strano non esserci :))

 

Chi difende il Gay Pride a queste manifestazioni ci va.

Non penso esistano "militanti seri" che non vanno al Pride;

mentre di sicuro esistono "cubisti seminudi" che non vanno alle manifestazioni serie.

Ovvio che non è seria, è divertente :)

 

Di serio - nel Gay Pride - c'è soprattutto la settimana di convegni che lo precede.

Faccio militanza tutto l'anno e al Pride mi incontro (e mi diverto)

con chi ha fatto esperienze analoghe in altre realtà e con chi ci sostiene.

 

Stiamo però andando OT.

La cosa più "orgogliosa" che ho fatto finora è stata farmi fotografare dopo l'aggressione.

In Italia non è stata una cosa da poco; gay aggrediti molto più gravemente di noi

non hanno voluto che la loro foto andasse nei giornali o in televisione.

L'orgoglio gay non si riduce a sfilare in un Gay Pride.

Per "seria" non intendevo "seriosa", ma "importante" ai fini dei diritti, lo sai bene :roll:

L'orgoglio gay non si riduce a sfilare in un Gay Pride, su questo siamo completamente d'accordo.

Ma non si riduce nemmneno a concervare acriticamente le stesse modalità di svolgimento di una manifestazione, soprattutto se non sembrano portare a risultati concreti, nell'Italia attuale.

Se mi dici: "In Italia c'è bisogno di più manifestazioni serie"

Sono assolutamente d'accordo con te.

Se mi dici: "In Italia bisogna cambiare il Gay Pride"

Francamente mi viene da ridere.

 

I motivi della mia risata sono - l'ho già detto - due.

Il primo è ideologico e riguarda il diritto di ciascuno

di manifestare pacificamente come meglio crede.

 

Il secondo motivo è appunto pragmatico.

Non puoi fare un servizio d'ordine che allontani

le checche, i cubisti e le trans con le piume di struzzo.

Se lo fai tutto il mondo civile additerà

il Movimento Gay italiano come "fascista".

 

L'unica cosa che puoi fare - pragmaticamente -

è andare al Gay Pride e salire te sui carri;

nella speranza di essere fotografato

più di quanto non fotografino Miss Giaguara.

 

Qualunque altra idea concreta tu abbia,

possiamo benissimo discuterne qui.

Bene, siamo arrivati tutti alla conclusione che il Pride è inutile (ma divertente).

Quindi avevo ragione io, no? :)

 

Cambiare il Pride non è la mia ambizione più grande, ma se vogliamo creare un filo

conduttore fra aspetto ideologico e pragmatico il passaggio è semplice:

 

Se tutti la pensassero come me ci sarebbe molta meno gente ai pride, e magari

molta più gente davanti a Montecitorio. I pride forse verrebbero annullati per scarsa

partecipazione e ci sarebbero allo stesso tempo più diritti. Chissà.

 

Stiamo però andando OT.

La cosa più "orgogliosa" che ho fatto finora è stata farmi fotografare dopo l'aggressione.

In Italia non è stata una cosa da poco; gay aggrediti molto più gravemente di noi

non hanno voluto che la loro foto andasse nei giornali o in televisione.

 

Tornando più propriamente IT, Il tuo non è stato orgoglio ma coraggio, o al limite orgoglio

di aver fatto qualcosa di coraggioso e utile a te quanto alla società. Ma la proudness qui

c'entra poco.

Altair, io cerco di venirti incontro;

dal momento che non puoi dimostrare che sia inutile

ho deciso di dare per scontato che lo sia;

per capire come inquadrare il tuo problema.

 

Se tutti la pensassero come te,

ai Pride ci andrebbero solo le travestite

e l'effetto sarebbe opposto a quello che ti auspichi.

A meno che tu non convinca le travestite a nascondersi a casa.

 

Coraggio? Ti pare che io temessi una spedizione punitiva?

In ogni caso possiamo anche chiamarlo "coraggio".

Sarei persino d'accordo se tu volessi tradurre Proudness con Coraggio.

E fare la giornata del "Coraggio Gay", ma il senso è il medesimo.

AndrejMolov89

http://digilander.libero.it/falcemar/varie/omo/pride.htm

 

Cercando un po' per i fattacci miei. Vorrei commentare :) Osservando i problemi e le mobilitazioni direi che a causa della sua carica simbolica il Pride è utile come agente di Coesione della comunità Gay. Quindi il Pride non è inutile, anzi, ha il suo perché. Ha una carica simbolica, avendo una carica simbolica CONDIVISA, diventa un modo per renderci coesi. Secondo me, dovresti commentarlo :)

Sarei persino d'accordo se tu volessi tradurre Proudness con Coraggio.

E fare la giornata del "Coraggio Gay", ma il senso è il medesimo.

 

No che non è lo stesso, è lo stai dicendo anche tu.

 

E comunque tu non mi vieni incontro perché io non sono

in grado di dimostrare che sia inutile, quanto perchè tu non

sei in grado di dimostrare che sia utile :)

 

http://digilander.li...e/omo/pride.htm

 

Cercando un po' per i fattacci miei. Vorrei commentare :) Osservando i problemi e le mobilitazioni direi che a causa della sua carica simbolica il Pride è utile come agente di Coesione della comunità Gay. Quindi il Pride non è inutile, anzi, ha il suo perché. Ha una carica simbolica, avendo una carica simbolica CONDIVISA, diventa un modo per renderci coesi. Secondo me, dovresti commentarlo :)

 

Scusa Greed, ma se il pride avesse una carica simbolica condivisa ci sarebbero

molte molte più persone di quanto non ce ne siano. Me compreso.

 

Il fatto è che, come me, molta gente non la condivide questa carica simbolica.

AndrejMolov89

Il fatto che abbia una carica simbolica condivisa è indubbio, ma non è detto che debba essere totalmente condivisa. Non credo che la festa dell'unità nazionale abbia una condivisione minore a causa della presenza della lega o altri movimenti secessionisti. Ha un suo perché e una sua utilità come modo di unificare la comunità e renderla maggiormente visibile. Tu sei liberissimo di non condividerla, ma non credo tu possa dire che sia inutile. Tua condivisione/dichiarazione "oggettiva".

Per quanto riguarda la stra grande maggioranza bisognerebbe valutare se sono in disaccordo a causa delle modalità del pride o per altre ragioni.

 

Quante persone non dichiarate non sono d'accordo?

Quante persone dichiarate sono d'accordo?

 

Questo darebbe un indicazione sulla condivisibilità del pride nella comunità gay e al contempo anche nell'insieme degli omosessuali.

 

Quanti etero sono d'accordo? Perché?

Quanti etero non sono d'accordo e Perché?

Quanti etero ci sono stati? Quanti etero basano la propria opinione su quello che viene fatto passare dai media?

E comunque tu non mi vieni incontro perché io non sono

in grado di dimostrare che sia inutile, quanto perchè tu non

sei in grado di dimostrare che sia utile :)

 

In realtà non ti devo dimostrare che sia "utile".

Devo solo dimostrarti che non è "dannoso".

Solo che per me dimostrartelo è troppo facile:

mi basta mostrarti la correlazione tra Gay Pride e diritti

in tutti i Paesi dell'Occidente.

 

A te basterebbe un solo Paese

con i Diritti ma senza Gay Pride

per dimostrarmi che non è "necessario"

E non ne esistono, figuriamoci come puoi

dimostrarmi che è "dannoso".

Potrebbe bastare? Forse.

 

Se io avessi la certezza che bandendo le volgarità e le nudità dal Gay Pride

verrebbero più persone al Gay Pride stesso, probabilmente sarei dalla vostra parte.

 

E invece sai cosa penso?

Penso che siate una manica di vigliacchi che non va alle manifestazioni gay

per paura che vi veda mamma e che non ci verreste neppure se fossero

tutti vestiti in giacca e cravatta e pur di non ammetterlo vi inventate cazzate.

 

Questo è il mio problema.

e sai perché lo penso? Perché alla manifestazioni "serie"

voi paladini della sobrietà ve ne state sempre a casa.

E chi è al mio fianco da sobrio, poi manifesta a fianco delle Drag.

 

Il giorno che vedrò le sobri faccette di Altair, Akinori e Ilromantico

sfilare in una manifestazione sobria a chiedere diritti,

allora dirà: "Caspita, mi sono sbagliato! Non è vero che contestano il Pride

solo perché non hanno abbastanza palle! Effettivamente non si sentono rappresentati!"

 

Ma visto che io la mia faccia la posso mettere e che posso dirvi di chiamarmi Enrico Boesso

e che non mi vedrete mai né in parrucca rosa né con il culo di fuori,

ma - ciò nonostante - pronto a farmi il culo anche per i vostri diritti

e pure per i diritti delle persone che non ci somigliano affatto;

di cosa stiamo discutendo?

 

Discutiamo sul nulla.

Sto parlando a una banda di ragazzini piagnoni che nella vita prenderanno sempre calci.

Volete fare una manifestazione come piace a voi? Ottimo!

D*o Cane, invitatemi! Staro in prima fila insieme a voi.

 

Visto però che quelli come voi si lamentano e basta,

perché sono troppo vigliacchi per andare in Questura a parlare di "percorsi della manifestazione GLBT"

a questa magica "Manifestazione per i Diritti Gay come piace ad Akinori, Altair e Ilromantico"

io non verrò mai invitato. Perché non esisterà mai.

 

E perché? Perché mi state solo prendendo in giro.

Perché semplicemente voi siete la Volpe e l'Uva per voi è ancora acerba.

 

Mettetemi alla prova - sporco il S*gnore! -

Giuro che se avete il fegato per organizzare una manifestazione di dieci persone

scendo da Padova per darvi il mio sostegno e mi compro una cravatta apposta.

Giuro che prendo a calci tutte le Drag-Queen e i Cubisti che vi disturbano:

mi porto dietro i giornalisti del Corriere della Sera e vi faccio pure intervistare da RaiUno.

 

Akinori, Altair, Ilromantico ed Enrico Boesso con un bel cartello - in prima pagina -

a rivendicare i diritti gay dal mondo etero e per criticare la "bifobia" del mondo gay (già che ci siamo).

Altrimenti vi considererò solo fuffa, mammoni, patetici, troll, vigliacchi e via discorrendo.

 

Quindi piantatela di provocarmi.

Perché io sono dolce e accomodante solo fino a un certo punto.

Almadel ma chi ti provoca? Ti stai dando troppa importanza,

qui nessuno provoca, si discute civilmente.

 

E invece sai cosa penso?

Penso che siate una manica di vigliacchi che non va alle manifestazioni gay

per paura che vi veda mamma e che non ci verreste neppure se fossero

tutti vestiti in giacca e cravatta e pur di non ammetterlo vi inventate cazzate.

 

Quelli che sono stati i tuoi complessi adolescenziali, Almadel, non riguardano

necessariamente anche noi, mi dispiace.

 

Comunque se proprio ci tieni la prossima volta che io e altri quattro gatti saremo

a qualche manifestazione "seria", o come preferisco dire io, coerente (eh si caro,

ci sono stato ed esistono), non esiterò a chiamarti. Così potrai constatare di persona

se la mia bella faccietta è vigliacca o meno.

Bravo, non esitare a chiamarmi.

 

Vuoi sapere cosa è una provocazione?

Gente che si scopre gay la mattina

e la sera è già pronto a sputare sentenze

(e manco sa scrivere la parola "faccietta").

 

Io discuto civilmente solo fino a un certo limite.

Rispondo agli argomenti punto per punto,

faccio confronti, racconto esperienze

e devo continuare a ribattere a rispostine piccate

di gente con l'analisi politica di un macaco

e con la supponenza di un Padreterno?

 

La cosa divertente è che - tra un paio d'anni -

rileggerai questa discussione e dirai "Che coglione che ero!".

Mentre io sarò ancora qui a fare gli stessi discorsi

e a ingrossarmi il fegato nella speranza di inciampare

in una futura classe politica all'altezza delle aspettative.

 

Per carità! Meglio essere così idioti a vent'anni che a trenta

e meglio esserlo a trenta che non essere mai stato niente.

Ed è meglio che sia l'esperienza a insegnarti

piuttosto che un Almadel qualsiasi in internet.

 

Però - cazzo - che fatica allucinante!

Ancora non lo sai, ma mi devi una birra.

Mah non capisco questa perdita di calma dalla parte di almadel, stavamo discutendo in termini civili. Non vorrei fosse la solita tecnica per creare dei flame quando non si ha nulla di serio da rispondere in modo da far passare per troll chi espone delle critiche che per motivi ideologici, evidentemente, non vengono recepite. In ogni caso inviterei almadel ad abbassare i toni perché chi si crede un "Padreterno con l'intelligenza politica di un macaco" sta dimostrando di esserlo lui. Ma come ti permetti di chiamarci idioti e vigliacchi? Come ti permetti di fare illazioni sulla nostra partecipazione?

Io al gay pride ci sono andato e non una volta sola, come sono sicuro ci siano andati Il Romantico ed Altair. Non avevo niente di cui vergognarmi, perché la prima con cui ho fatto CO è stata mia madre. Come tanti altri, non solo Il Romantico e Altair. ci sono alcune modalità di svolgimento del Pride che non ho condiviso ed ho esposto qui le mie critiche. Mi rendo conto che ci sono persone che queste critiche non le accettano, tipo almadel. Fine della discussione. Ma allora che senso ha un forum? Lasciate spazio solo ad almadel, che scriva i suoi proclami e che indichi la strada a tutti. Lui sa. Lui è Dio. Lui è onnipotente. Lui è verità. Lui ci darà i diritti. Combatte da tanti anni percorrendo quell'unica strada che è quiella giusta e con la quale abbiamo ottenuto grandissimi risultati. Perché è così. Lui non può sbagliare. E ora inginocchiatevi e pregate, macachi! :peanut:

Prometto che sarò dolcissimo e conciliante.

 

Per riportare la pace e la distensione che ne dite

se le persone che hanno criticato "l'Orgoglio Gay"

ci indicano i modi più proficui per agire?

 

Senza polemica potremmo trasformare le loro proposte

in un'azione politica reale ed essere tutti soddisfatti.

Butto giù qualche mia idea:

 

- Fare UN passo alla volta. In Italia ancora la gente vede come malati 2 uomini che si amano. Inutile quindi star lì a reclamare altri diritti se quello della libertà di amarsi ancora risulta un mero miraggio. Quando la mentalità da quel punto di vista cambierà VERAMENTE allora si potrà procedere con più facilità agli step successivi.

 

- Fare il gay pride nella vita di tutti i giorni. Con gesti positivi, educati e civili.

 

- Riunirsi tra gay o tra gay ed etero e non limitarsi a frequentare solo locali gay. Questo è un punto molto importante secondo me, l'unione fa la forza e permetterebbe all'etero becero e ignorante, con la 'forza', di arrendersi al fatto che i gay esistono e non pensano solo ad autoghettizarsi.

 

- Abbracciate, tenete mano nella mano, baciate, SEMPRE con civiltà, il vostro compagno. Ignorate o rispondete agli insulti, ma l'importante è che abbiate sempre un'aria fiera e super-sorridente. Se ovviamente l'attacco verbale è abbastanza offensivo, rispondete. MAI mostrarsi deboli.

 

Per il momento non posso scrivere altro... devo scappare!:)

AndrejMolov89

1) E' assurdo. Sostanzialmente a causa di una mentalità retrograda, non chiediamo ciò che potrebbe trasformarla e tutelarci? Mi pare un po' assurdo.

2) Molte persone lo fanno già, molto volentieri.

3) Anche questo punto viene fatto di continuo

4) dipende dalle persone ^^

Io dei suggerimenti già li avevo dati ma ho avuto l'impressione di parlare con i sordi e non c'è più sordo di chi non vuol sentire: semplicemente, bisogna dare un nuovo significato all'orgoglio gay. Questo significato deve essere dato dalla normalità di sentirsi gay senza rivendicare in modo marcato una diversità che riguarda solo l'orientamento sessuale, non l'essenza stessa della persona, perché siamo tutti uguali a prescindere dal gender.

Quindi un gay pride più serio innanzitutto. Non dico in giacca e cravatta, ma come ci si veste nella vita di tutti i giorni. No alle drag queen, perché non hanno nulla a che fare con la politica, ma solo con lo spettacolo e mi sembra che si rappresentino già troppo da sé sui media. Più famiglie arcobaleno.

Nessuna provocazione, vestiti come vuoi purché con decoro...basta che non mostri le chiappe :D siamo a rivendicare diritti non a fare il carnevale fuori stagione! Poi, quando è il momento dei discorsi, vorrei dare più spazio anche ad altre identità del mondo lgbtq. Alla fine ho come l'impressione che la componente gay sia troppo egemone e orienti tutte le altre (bisessuali lesbiche transgender eccetera).

 

Nei mass media invece occorrerebbe rappresentare i gay in una maniera non caricaturale, ma questo è un discorso più difficile da realizzare. ma non impossibile, perché molti gay che lavorano nei media possono far si che questo avvenga. Penso a trasmissioni di grande impatto tipo Grande Fratello e simili: vorrei tanto vedere, e tanti vorrebbero come me vedere, un "gay normale"! Esistono! Perché non farli vedere? Perché si devono prendere sempre quelli cartterizzanti per fare spettacolo? anche il pubblico alla fine si stufa se offri sempre lo stesso stereotipo!

 

Per adesso incomincio a dire queste due cose che già susciteranno tante critiche immagino quindi non metto altra carne al fuoco per il momrnto :cool:

AndrejMolov89

@Akinori: il tuo discorso ruota principalmente a questi concetti: normalità, diversità e essenzialità. La prima domanda che ti pongo è questa: Perché bisogna essere normali per poter chiedere qualcosa? Una persona diversa, non ha il diritto di poter vivere la sua diversità senza necessariamente dover sacrificare parte della sua persona? (** Ovviamente se la sua diversità non implica danno agli altri? o qualora sia una psicopatologia grave in cui l'obbiettività va a ramengo) La seconda domanda è: Perché non ti va a genio il fatto di essere diverso? Perché associ la diversità a concetti negativi? Perché non si può essere diversi e per questo bisogna essere ugualmente tutelati? Terza domanda: Perchè ritieni che la sfera sessuale, non sia parte dell'essenzialità della persona? (Acquisita o meno, genetica o meno)

 

Il tuo discorso mi sembra pericoloso, perché vuol far passare questo messaggio: per essere accettati bisogna essere normali e comportarsi normalmente. Invece, se volessimo realmente intervenire bisogna far capire che le diversità ci sono e che non bisogna giudicarle dal punto di vista morale. La diversità è un fatto intrinseco naturale, che poi non lo si accetta, è un altro discorso. Quindi, mi chiedo per quale ragione dobbiamo combattere per essere considerati normali, quando dovremmo combattere per il riconoscimento, l'accettazione della nostra diversità?

Io semplicemente non mi sento un diverso, solo perché ho un orientamento sessuale diverso dagli etero! Io mi sento come persona uguale ad un etero!

Non è che devi essere "normale" se vuoi chiedere qualcoa, non confondiamo le acque! Io parlo di DECORO, quando si fanno richieste politiche, per rendere le richieste credibili. Uno dei pregiudizi piui frequenti degli etero è quello che i gay pensano solo al sesso. percuò dicono:" fare il gay", "diventare gay" e altre sciocchezze del gener eperché pensano che essere gay consista unicamente coll'andare ad uomini. Non sanno che esiste l'omoafferttività, che anche noi siamo capaci di amare. Per questo non ci dobbiamo lasciare stereotipizzare come omosessuali che pensano solo al sessoPer questo aprlo di decoro e serietà, in un occasione pubblica come il gay pride, almeno, poi nei locali ci si vesta pure da donne, su faccia la drag queen eccetera non mi interessa, anzi è anche divertenete e fa parte della nostra subcultura, ma quando rivendichiamo i diritti non possiamo farlo in parrucca e piume di struzzo.

Ma è così incomprensibile tutto ciò? Mah. Non capisco dove sia il sacrificio e a cosa si debba rinunciare.

La sfera sessuale è importante, ma non possiamo giocare sulla sfera sessuale per avere i diritti! Non bisogna porre in primo piano la sessualità ma il fatto che anche noi amiamo. La pericolosità. IMHO; è nel modo in cui invece si è gestita la rivendicazione fino ad oggi: si rischia davvero di non avere mai i diritti.

AndrejMolov89

Nota la seguente frase: Io non mi sento diverso da un etero, solo perché ho un orientamento diverso dagli etero!

 

Io non mi sento diverso da un etero: il fatto che tu distingua, ti rende già diverso da un etero.

Solo perché ho un orientamento diverso da un etero: il tuo orientamento sessuale ti discrimina da un etero, ergo, tu sei diverso da un etero.

 

Il discorso della normalità era riferito ai tuoi fondamenti teorici, non al pride. Il fatto che ci siano degli stereotipi gay, non implica necessariamente che dobbiamo crearci un anti stereotipo: gay eterizzato per evitare di essere preso in giro.

 

I nostri diritti sono legati alla discriminazione negativa e al fatto che la nostra affettività e il nostro modo di far sesso non è considerato. La discriminazione è derivata dai nostri gusti sessuali quindi mi pare un motivo per lo meno sufficiente se non necessario per chiedere diritto :)

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