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Omofobia al supermercato o nei negozi di alimentari


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Fabio Castorino

Ho notato che uno dei luoghi dove sento più frequentemente fare commenti omofobi sono i piccoli supermercati, al bancone del pane, oppure dal macellaio. Mi sembra che capiti molto più di frequente rispetto agli altri negozi e la cosa mi dà parecchio fastidio quando devo andare a fare la spesa. A voi capita la stessa cosa? Può essere che i piccoli commercianti del settore alimentare siano più intolleranti di quelli dell'abbigliamento o delle librerie? Oppure è semplicemente dovuto al fatto che nei negozi di alimentari ci si va più spesso?

Sarebbe forse utile un'iniziativa come quella che stanno lanciando a Padova, dei bollini "gay-friendly" per le attività commerciali?

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Fabio Castorino

Per esempio una volta che c'era un gay pride a Torino il macellaio cercava di diffondere il panico tra i clienti, dicendo che quel giorno non bisognava uscire di casa per paura del pride (notare che io abito in Liguria, ad almeno 200 km di distanza!)

Oppure l'altro giorno in un piccolo supermarket la signora del bancone del pane si è lanciata di punto in bianco in una filippica contro la Concia che si è sposata in Germania e i "froci" in politica.

Alla fine si tratta di piccoli episodi, ma mi ha colpito che mi siano capitati solo ed esclusivamente in piccoli negozi di alimentari. Nelle librerie, nei negozi di abbigliamento, di casalinghi o di dischi non mi è mai capitato, e nemmeno nei reparti alimentari dei grandi supermercati della grande distribuzione.

Una volta ero in un negozio di belle arti, era ai tempi dello scandalo Marrazzo, e il negoziante si è messo a commentare di che vergogna fosse, l'aver speso soldi pubblici neanche a donne ma "per andare con un travone" - sono rimasta veramente male, disgustata.

Fabio Castorino

Sì, ho pensato anch'io possa essere per quest'ultimo motivo. Magari in questi negozi c'è una clientela affezionata di anziani e donnette ignoranti con cui è argomento ricorrente sparlare dei "froci" mentre si compra il prosciutto, e i negozianti si sono abituati a tirare fuori l'argomento con tutti i clienti, credendo che tutti la pensino allo stesso modo.

Devo ammettere che questi episodi mi hanno angustiato perché non sono riuscito a reagire come avrei dovuto, ho fatto una faccia storta e ho dimostrato di non condividere, ma non li ho "messi al loro posto" come avrebbero meritato.

 

Comunque a questo punto mi sto convincendo della giustezza dell'iniziativa del "bollino gay-friendly" di Padova. Se venisse adottato anche nel mio paese, almeno per quanto riguarda gli alimentari cercherei di acquistare solo in quelli che lo espongono; per i negozi di altro tipo, invece, non mi sembra indispensabile.

Mia madre - in un inaspettato sprazzo di orgoglio gay -

dal macellaio ha risposto male a una vecchia

che diceva che tutti i gay erano pedofili :)

 

Io sono uscito una volta da un barbiere durante lo scandalo Marrazzo.

Il barbiere mi ha inseguito per scusarsi

(credendo mi fossi offeso perché parlavano di sesso).

In realtà due fascisti sostenevano un buffo discorso:

il primo sul fatto che i comunisti siano tutti froci,

il secondo asserendo che "Marrazzo era frocio",

ma che effettivamente le trans sono molto meglio delle donne...

Questa impressione deriva dalla combinazione del fatto che

- sono tutti luoghi di aggregazione sociale, luoghi dove il popolino ignorante ama babare

- i gay si distanziano appunto dal popolino omofobo e ignorante che però diventa indispensabile quando vuoi del pane e del latte -.-

Concordo con Dreamer.

Lì ove ti ritrovi a fare una fila e ad aspettare il tuo turno, inevitabilmente assisti a discorsi di così varia natura e stramberia.

E' inevitabile che le stramberie siano inframmezzate da beceri discorsi omofobi o da ignoranti banalità.

Più che altro il bollino preserva dai commenti delle sciure in fila?

Se una vecchietta dice "mamma li froci" il commesso la fa gentilmente allontanare?

 

Sicuramente è più facile trovare gente ignorante in macelleria che in libreria, per il solo fatto entrare in libreria presuppone un minimo livello culturale, ma quale sarebbe il senso del bollino gay per i negozi? Posso capirlo per strutture ricettive come gli alberghi, ma, onestamente, se il mio macellaio è fascista ma vende la carne buona, non vedo perchè dovrei smettere di andarci. Non c'è correlazione tra le cose...

Più che un bollino "gay-friendly" per i servizi commerciali ne preferirei uno tipo "bollino rosso per l'omofobia"... della serie, se vuoi fare commenti omofobici falli fuori dal negozio! Il bollino gay-friendly lo capisco, piuttosto, per locali, ristoranti, eventi...

 

Il problema è semplicemente, e mi metto in prima fila per la colpa, il fatto che non si risponda (anche senza sfociare in insulti) quando si sentono commenti omofobici in giro..

Fabio Castorino

Effettivamente se tutti i gay avessero il coraggio di rispondere a tono, dopo un po' gli omofobi inizierebbero a farsi più "prudenti" nell'esprimere certi commenti in luoghi pubblici di fronte a persone che non conoscono.

L'Italia è una nazione dove i comportamenti incivili sono spesso all'ordine del giorno, quindi cosa vi aspettate?

Più che i bollini, servirebbero delle piccole lezioni di civiltà: il cliente omofobo/maleducato in un negozio ben gestito non deve essere un problema di altri utenti, ma il negoziante che si comporta in quel modo o appoggia senza curarsi della restante clientela, mi dispiace, ma merita solo una sana risposta a tono e il trovarsi con un cliente in meno.

Io ad esempio non mi aspetto che il macellaio non faccia battute grette e/o offensive a tal punto da offendere me come donna (anche se il contrario indicherebbe 1) buonsenso 2) professionalità), però mi riservo il diritto di rispondergli perché i miei soldi valgono quanto quelli di un uomo e lui come esercente ha il dovere di rispettarmi in quanto cliente.

Per i commenti omofobi vale lo stesso, anche perché non è detto che serva fare CO per risentirsi educatamente.

Premetto che non mi è mai capitato di sentire commenti o discorsi omofobi in un negozio,

ma credo che, riguardo alla proposta dei bollini,

l'unica persona che ne trarrebbe un beneficio sarebbe chi stampa i bollini XD

Non credo che servano a molto...

Non c'entra nulla con i supermercati ma vi racconto la mia esperienza odierna.

 

Ore 07.30 circa sono sul treno, tipico affollamento dei treni pendolari, con tanti lavoratori e studenti. Io in realtà ero lì per altro, ero diretto in aeroporto.

 

D'ogni modo il capotreno non si muove perchè ovviamente c'è troppa gente,........e dietro di lui 3 ragazzini (16-18 anni max perchè andavano a scuola ancora), per la precisione 2 ragazzi e una ragazza.....stavano parlando di una persona quarta. Uno dei due maschi dice....no ma vaaaa X è frocio altro che bisex, dai si vede. La ragazza dice, ma su FB c'è scritto "mi piacciono le donne".. e lui ribatte e per forza si vergognerà a dirlo, ma quello non è nemmeno bisex è proprio frocio frocio.

 

La discussione sembra scemare quanto il capotreno, che precedentemente era di spalle rispetto ai ragazzi.......dava verso la porta della carrozza, si gira.......e dice

"eh eh sapete dopo i discorsi che avete fatto meglio girarsi".

 

Un grosso grasso 55enne o giù di lì che si mette a fare ste battute con ragazzini con 1/3 della sua età.

 

Tra l'altro i ragazzi non hanno manco riso alla battuta, hanno solo accennato un sorriso.

 

Che vomito

Purtroppo già il solo fatto che esistano 2 fazioni (gay friendly or not) è molto grave, io di commenti omofobi ne sento davvero pochi, il top viene fuori da un mio conoscente che per me è gay perso!

Ma scusa Fabio Castorino come mai non rispondi a tono come dici che meriterebbero, per non sollevare polemiche inutili con decerebrati analfabeti, o magari per paura di eventiali risse?

Fabio Castorino

Sì lo so, in effetti il problema che mi causano questi episodi è soprattutto legato al fatto di non aver reagito adeguatamente. Il fatto è che non voglio dichiararmi con persone omofobe, forse per timore di poter essere esposto alle loro cattiverie. Una persona così poco razionale da spaventarsi per un gay pride che avviene a centinaia di chilometri di distanza, cosa potrebbe fare trovandosi un omosessuale al di là del bancone? Avevo già scritto in un altro post che non sono molto coraggioso in fatto di CO, e l'ho fatto solo con persone che già sapevo essere gay friendly, quindi con una persona che ha appena fatto un'affermazione omofoba non lo farei mai. Per questo non sono riuscito a dire chiaramente quello che pensavo, mi sono limitato a fare una faccia schifata e a lasciar cadere l'argomento.

Però d'altronde per ribattere non è necessario fare CO, si può semplicemente passare per una persona progressista, nel caso degli insulti contro la Concia potevo semplicemente passare per un elettore del PD. Forse dovrei preparami un discorsetto da fare in questi casi, per non essere colto alla sprovvista.

Tu dici progressista, io dico civile, ma forse fai bene a non rispondere, non c'e' da perderci tempo con sta gente ottusa, al massimo gli si puo' rispondere con la massima di saggezza: "Geloso de culo, frocio sicuro!!"

Ma perche' non si legge mai che 5 gay hanno pestato un omofobo? :D

Però d'altronde per ribattere non è necessario fare CO, si può semplicemente passare per una persona progressista, nel caso degli insulti contro la Concia potevo semplicemente passare per un elettore del PD. Forse dovrei preparami un discorsetto da fare in questi casi, per non essere colto alla sprovvista.

 

Esatto.

La fortuna/sfortuna dell'omosessualità, tranne dove è ovvio o risaputo, è che non è visibile e quindi ci si può anche esporre senza fare CO.

Certo, probabilmente una tua reazione creerebbe più perplessità della madre di Almadel che risponde alla signora anziana e non per una tua colpa, quanto per l'escludere alcune fasce d'età/"categorie" dal sospetto, ma anche il presupposto del "Solo i gay si risentono, quindi tu sei gay" alla lunga andrebbe scardinato; in Italia ci tocca chiamarlo "progresso" quando all'estero è "civiltà", poi rimane che in ogni caso alcuni commenti ignoranti sono frutto di una situazione decisamente italiana.

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