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FORUM, canale5......causa allucinante sui gay


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Akinori a questo punto mi sembra evidente che o non leggi o non sai leggere. Proverò a spiegarti il concetto un'ultima volta, a prova di bambini di 6 anni, dopodiché arrangiati.

Abbiamo la nonna (de cuius, per comodità DC), il suo unico figlio (F) e i suoi due nipoti (N1 e N2). Questa a quanto ho capito è la situazione di cui stiamo parlando. La quota disponibile è segnata in rosso.

 

Se F è in vita e accetta l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F è pari a 1/2 dell'eredità, mentre la quota disponibile è pari a 1/2. N1 e N2 non sono legittimari.

Se il figlio è morto oppure non accetta l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F spetta metà a N1 e metà a N2, mentre la quota disponibile è sempre pari a 1/2.

 

Dove caspita lo vedi che la quota disponibile è aumentata?!

 

Facciamo la situazione che piace tanto a te, dove la quota disponibile è 1/3. Supponiamo quindi che DC abbia due figli, F1 e F2, e N1 e N2 siano figli di F2.

 

Se F1 e F2 sono in vita e accettano l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F1 è pari a 1/3 dell'eredità, quella di F2 è pari a 1/3, mentre la quota disponibile è pari a 1/3. N1 e N2 non sono legittimari.

Se F2 è morto oppure non accetta l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F1 rimane 1/3, la quota di legittima di F2 spetta metà a N1 e metà a N2, mentre la quota disponibile è sempre pari a 1/3.

 

Come vedi, la morte o la rinunzia di uno dei figli non aumenta né diminuisce la quota disponibile, né soprattutto diminuisce la quota di legittima degli altri legittimari.

Secondo la tua interpretazione invece, a un figlio basterebbe rinunciare alla legittima per ottenere questo triplice effetto: far diminuire la quota disponibile, far aumentare complessivamente la quota di legittima che spetta ai suoi figli e soprattutto far diminuire la quota di legittima degli altri legittimari (WTF?). Solo a me è palese che è un'enorme stronzata?

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Certo che un bambino di 6 anni deve essere un piccolo genio per capire il tuo papocchio giuridico che comincia con un "de cuius" e poi continua con una serie di simboli tanto da sembrare la dimostrazione di un teorema algebrico :roll:

 

E certo che si tratta di un'emorme stronzata, infatti non si tratta della mia interpretazione, ma della tua! :roll:

Mai affermato questo "triplice effetto della rinuncia alla legittima", questa è una cosa teorizzata e inventata da te di sana pianta compresa la denominazione!

Tutta la tua spocchiosa pseudodissertazione cade perchè si basa sul fatto che il coniuge del testatario sia vivo. Cosa che non si verifica nella fattispecie dei due fratelli della trasmissione della Dalla Chiesa. Il testamento della nonnina del cui patrimonio si era interamente appropriato il furbo nipote gay, accudendola con tanto amore, aveva come beneficiari solo i due nipoti.

Quindi, in base al diritto di rappresentazione che ti ho spiegato nel precedente post vale questo schema:

 

Due o più figli senza coniuge (anche se viventi gli ascendenti):

Due o più figli --> 66,66% eredità da dividere in parti uguali

Quota disponibile --> 33,33% eredità

 

I nipoti in questo caso valgono come due figli che ereditano da un solo genitore.

La quota disponibile pertanto è 1/3, nessun 50%!

 

Ecco il link giusto se vuoi chiarire le idee. Io me le sono chiarite qui, visto che l'avvocato Hinzelmann non ha saputo o voluto rispondere....forse mi sarò sognato di aver letto un post in cui diceva di essere avvocato, si sa, io non solo non so leggere, ma invento addirittura letture di sana pianta:

http://www.studiocataldi.it/guide_legali/successione/tipi-di-testamento.asp

 

Non discuterò più di questo argomento con te, perchè siamo decisamente OT e perché ora non ho più dubbi: ho trovato le prove che mi danno ragione, in maniera definitiva.

Al massimo ascolterei il parere di Hinzelmann, se è davvero avvocato, in un ultima prova di grandissima umiltà.

Fattene una ragione anche tu! :salut:

Mai affermato questo "triplice effetto della rinuncia alla legittima", questa è una cosa teorizzata e inventata da te di sana pianta compresa la denominazione!

Invece è la conseguenza logica della tua interpretazione.

 

Infatti guarda la situazione 4 del mio ultimo esempio. Secondo la tua interpretazione, se F2 rinuncia o è morto (è indifferente, perché la rappresentazione si applica in entrambi i casi), allora cosa succede?

Che la quota di legittima di F1 diminuirebbe da 1/3 a 2/9, mentre i due nipoti otterrebbero una quota complessivamente superiore a quella che sarebbe spettata al loro genitore.

 

Vuoi un esempio ancora più chiaro, ancora più a prova di idioti?

Supponiamo che la nonna abbia due figli, ciascuno dei quali ha dieci figli. F2 rinuncia o muore. F1 (e indirettamente i suoi figli) improvvisamente si vedrebbero ridotta la loro quota legittima a una schifezza secondo il tuo ragionamento, perché si troverebbe a doverla spartire alla pari con altri dieci legittimari.

Secondo il tuo demente ragionamento, F1 in origine aveva diritto a 1/3 dell'eredità, adesso poiché deve concorrere con i nipoti ha diritto solo a 2/33 (cioè 1/11 di 2/3)!

 

Tutta la tua spocchiosa pseudodissertazione cade perchè si basa sul fatto che il coniuge del testatario sia vivo.

Ma dove lo vedi il coniuge vivo nella mia spiegazione? Non solo non l'ho mai nominato una sola volta, ma le quote sono proprio quelle previste quando non c'è alcun coniuge. <_<

 

I nipoti in questo caso valgono come due figli che ereditano da un solo genitore.

La quota disponibile pertanto è 1/3, nessun 50%!

Ai nipoti non è attribuita la stessa quota dei figli. Essi ereditano in luogo del loro genitore, in virtù della rappresentazione. Rappresentazione vuol dire che ereditano quello che avrebbe ereditato il genitore, non di più.

 

Ecco il link giusto se vuoi chiarire le idee. Io me le sono chiarite qui,

Tutto quello che dice il link è giustissimo... Peccato che lì si parla di figli e non di nipoti. D'altronde, visto che per te fratello e figlio son sinonimi, dovevo aspettarmelo...

Adesso stai esagerando. Non ti permetto di attribuirmi un "ragionamento idiota" , usando le tue parole, costruito da te solo sulla tua voglia di provocare.

Non ti dico quello che penso di te perché sono una persona educata, quindi lascio a te la libertà d'immaginarlo.

Le prove d'idiozia falle con te stesso, non con me, prego.

Non leggi nemmeno per intero le mie risposte, ma prendi dei punti qua e là al solo scopo di mostrare la tua maleducazione.

Se avessi letto per intero, avresti capito che in base al diritto di rappresentazione i nipoti nel caso della nonna equivalgono ai figli.

Quindi fa una cosa semplice semplice, se riesci: trattieni il respiro, metti "nipoti" al posto di "figli" e vedrai che forse avrai una base per capire quanto ho scritto. Se il tuo orgoglio ti impedisce di accettare che hai torto, ignorami.

Ad ogni modo, ti sconsiglio di intraprendere qualsiasi carriera nel mondo giurisprudenziale. Per il bene dei tuoi clienti.

Ah, e complimenti per il flame! Finalmente ci sei riuscito a farmi arrabbiare! sei contento?

:ditone:

Se avessi letto per intero, avresti capito che in base al diritto di rappresentazione i nipoti nel caso della nonna equivalgono ai figli. :ditone:

L'ho capito che tu pensi questo. Infatti ti ho già risposto.

Il fatto che tu la pensi così però non rende la cosa vera. La rappresentazione non vuol dire questo.

 

Visto che non riesci a starmi dietro nei ragionamenti e una lettura del codice civile a quanto pare non riesce a farti vedere la luce, userò come te un link. Chissà che tu riesca a capire finalmente di aver detto idiozie fino ad ora.

 

Quando si applica la rappresentazione, "la divisione si fa per stirpi" (articolo 469, terzo comma, c.c.), cioè i discendenti subentrano tutti al posto del loro capostipite, indipendentemente dal loro numero, e non per capi: i nipoti dell'ereditando, anche se sono dieci, riceveranno complessivamente solo la quota di eredità che sarebbe spettata al loro ascendente che non ha voluto o potuto accettare, e perciò riceveranno individualmente solo un decimo di quanto riceve il figlio dell'ereditando (articolo 469, c.c.).

Non c'entra niente! Hai la testa confusa perciò nessuno sta dietro ai tuoi ragionamenti! Il tuo errore è considerare che i nipoti debbano erditare solo il 50 per cento perché l'altro cinquanta per cento l'ha ereditato già il coniuge. Ma se questo 50 per cento consiste in una casa, essa vale di nuovo come cento per cento da dividere in parti "eguali" (cioè un terzo e un terzo) secondo la legittima (e prescindendo dalla disponibile). Tutto quello che dici è sbagliato perché non consideri che nel caso in questione (quello dei due fratelli uno etero e l'altro gay della trasmissione di Dalla Chiesa) devi considerare come bene la casa che si è beccata il fratello furbastro accudrendo la nonna NELLA SUA INTEREZZA. Tu invece hai stupidamente considerato che quella casa valesse un 50 per cento. Invece vale 100 per cento nella successione! Quindi abbiamo due quote legittime di un terzo per ciascun fratello e una quota disponibile di un altro terzo che abdrebbe al nipote prediletto. Ma il nipote prediletto in pratica si è beccato anche la legittima del fratello etero, perché la casa l'ha presa interamente lui. Per questo, COME HA SANCITO ANCHE IL GIUDICE, il fratello etero può rivalersi ed essere risarcito di quella parte legittima che gli spettava legalmente. Punto. E ora per favore :stfu:

Non è piacevole discutere con te perché il tuo linguaggio offensivo priva di ogni serenità

AndrejMolov89

Io ho capito che nel caso in cui il figlio non sia in grado di ereditare, la sua eredità legittima cioè 1/(n+1), dove n è il numero di figli e 1 è la somma patuita per lo stato, i figli del figlio, ovvero i nipoti si spartiscano [1/(n+1)]/y, dove y è il numero di figli del figlio in questione. Poi sono totalmente avulso da queste pratiche legali.

No davvero, akinori, ancora non mi capacito di come tu possa non aver capito. Cioè, anzi me lo spiego, visto che nelle tue risposte non dai nemmeno segno di aver letto quello che scrivo...

 

Il tuo errore è considerare che i nipoti debbano erditare solo il 50 per cento perché l'altro cinquanta per cento l'ha ereditato già il coniuge.

Non c'è nessun coniuge, accidenti! Ma sai leggere?

L'altro 50% non l'ha ereditato il coniuge, l'altro 50% è quota disponibile ovvero il de cuius può farci quello che gli pare.

 

Hai letto quello che spiega il link che ti ho passato? I nipoti, intervenuti per rappresentazione, ereditano per stirpe e non per capi.

Quante stirpi abbiamo in questo caso? Anche se i nipoti sono due, abbiamo una sola stirpe, visto che entrambi sono figli dello stesso genitore. Quindi metà dell'eredità è quota di legittima del genitore di questi due nipoti. Non potendo ereditare, la sua quota di legittima spetta per metà a ciascuno dei nipoti (metà della metà, un quarto).

L'altra metà è quota disponibile, quindi la nonna può farci quel che gli pare, compreso assegnarla tutta al suo nipote prediletto (che può quindi ereditare, se così vuole la nonna, 1/2 + 1/4 = 3/4).

Ce la fai ora?

 

Io ho capito che nel caso in cui il figlio non sia in grado di ereditare, la sua eredità legittima cioè 1/(n+1), dove n è il numero di figli e 1 è la somma patuita per lo stato, i figli del figlio, ovvero i nipoti si spartiscano [1/(n+1)]/y, dove y è il numero di figli del figlio in questione. Poi sono totalmente avulso da queste pratiche legali.

Quasi giusto. L'unico errore è che, nel caso i figli siano più di uno, la quota di legittima di ciascuno di essi non è 1/(n+1), ma (1/[n+1])*2/3. Infatti nel caso il figlio sia più di uno, la quota di legittima per i figli è 2/3 da spartire equamente tra loro. Nel caso sia uno solo, la quota di legittima è 1/2.

Tutto questo vale solo quando ci sono figli ma non il coniuge, altrimenti le quote sono ancora diverse.

Appurato dunque che i tre quarti di legittima il nipote (in rappresentanza del figlio) non può affatto averli, penso si sia capito perché criticavo il tuo ragionamento con il fatto che, se lo si fosse seguito, la quota disponibile aumentava di generazione in generazione. Nel nostro de cuius c&#39;erano due terzi di legittima che i due fratelli dovevvano spartirsi in parti uguali e un terzo di quota disponibile che la nonna poteva dare al nipote prediletto, al quale dunque spettavano i due terzi della casa, al massimo (quota legittima piu quota disponibile). non i quattro quarti. Per questo il giudice ha stabilito che il fratello etero dovesse essere risarcito dal fratello gay. Capito? <BR>E tutto torna, compreso il codice che tracima. Qualcuno può fare qualcosa? grazie!

I due fratelli devono spartirsi non i 2/3, ma l'1/2 dell'eredità, per rappresentazione del loro genitore. Questo implica che a un nipote può essere attribuita 1/4 (quota legittima) + 1/2 (assegnabile dalla nonna con testamento) = 3/4. Ovvero quello che cerco di dire dal primissimo post. Tu non solo non hai capito il perché ma non hai nemmeno capito quale tesi io stia sostenendo.

E leggitelo che cosa vuol dire rappresentazione sul codice civile, per carità! Lo sai che cosa vuol dire per stirpe?

 

Poi nemmeno hai capito la discussione sulla quota disponibile, visto che continui a sostenere che aumenti ad ogni generazione, nonostante io ti abbia fatto lo schemino con tanto di disponibile segnata in rosso, che mostra come la disponibile sia sempre la stessa.

 

 

 

Non solo hai lacune in giurisprudenza (sarebbe il meno), ma non riesci nemmeno a capire l'italiano né a comprendere le frazioni.

E' inutile, hai un capoccione di marmo e getto la spugna. Non capirai mai quello che ho cercato di spiegarti :roll:

Chi sa se riuscirai mai a laurearti, ma anche se in qualche modo ci riuscissi, mi auguro che non eserciti mai una professione legata ai tuoi studi attuali, per il bene dei tuoi clienti! Sei arrivato solo a capire il concetto di "rappresentazione" parzialmente, dopo che te l'ho spiegato io. Dopodichè hai cominciato a fare i giochini matematici con il pallottoliere.

Ti spiego per l'ultima volta il tuo errore: la casa ereditata dalla nonna rappresenta il 100% dell'eredità per i fratelli. Sarebbe il 50 per cento solo se oltre ai due nipoti fosse rimasto in vita anche il coniuge , ovvero il nonno, e lei fosse stata la proprietaria del bene.

Non solo non riesci a capire questo semplice concetto, esposto anche nei siti che si occupano della cosa, ma rifiuti anche di prendere atto della decisione reale del giudice , che ha stabilito che il fratello etero deve essere risarcito dal fratello gay!

Per favore, finiamola qua, perché davvero non c'è altro da dire. Potrebbe parlare solo Hinzelmann, il quale dice di essere avvocato vero, quindi magari è a conoscenza di risvolti pratici che uno studente può ignorare. Ma stranamente tace, quindi a questo punto mi viene il dubbio che sia avvocato, forse ho letto male :roll:

Quindi inutile che tu scriva: non sai leggere, non conosci le frazioni, te lo spiego come a un bambino di 6 anni e altre idiozie. Ti ignorerò, perché ormai ti sei incaponito sul fatto che hai ragione e non c'è verso di smuoverti dalla tua convinzione sbagliata :salut:

Akinori, ma non hai nemmeno capito che della casa non me ne frega nulla? Devo anche spiegarti che tutta questa discussione è nata perché tu detto che la mia affermazione "La nonna può attribuire 3/4 della sua eredità al nipote prediletto in questa situazione" è sbagliata?

Che cosa c'entra la casa? Dove la vedi nelle mie argomentazioni? Non me ne frega nulla della casa, io sto parlando di eredità, che come saprai dai tuoi studi di giurisprudenza comprende tutte le situazioni giuridiche facenti capo al de cuius.

 

Tu non devi fare altro che prendere questa mia frase:

Se F è in vita e accetta l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F è pari a 1/2 dell'eredità, mentre la quota disponibile è pari a 1/2. N1 e N2 non sono legittimari.

Se il figlio è morto oppure non accetta l'eredità, la situazione è: la quota di legittima di F spetta metà a N1 e metà a N2, mentre la quota disponibile è sempre pari a 1/2.

E dirmi dove e perché è sbagliata. Sono sicuro che un brillante studente di giurisprudenza come te non avrà problemi (se non sei capace, che la studi a fare?).

 

Finora la tua risposta è stata: è sbagliata perché consideri il coniuge ancora vivo. WTF? Ma dove lo vedi il coniuge?

Per chi volesse seguirla.

 

http://www.video.med...CwwMDowMDowMA__

 

Una madre che scopre l'omosessualità del figlio solo quando muore in un incidente stradale reclama alcuni oggetti, ricordi del figlio che sono rimasti in possesso del compagno.

pensavo di sentirne di peggio sinceramente...qualche boiata è uscita fuori (coatto a parte che non voglio manco prendere in considerazione) ma tutto sommato direi che Rita mi è sembrata un po' più aperta. Noto con dispiacere però che più di una volta è stato sottovalutato il dolore del compagno ed mi pare sia palese quanto la legislatura italiana abbia dei varchi enormi.

  • 2 weeks later...
  • 4 weeks later...
  • 1 month later...

Oggi c'era una causa in cui la moglie era stata lasciata dal marito che si è messo con una trans.

Il marito affermava di essere innamorato delle donne (cioè etero?) perché si è innamorato di questa persona quando ormai si era già operata per essere donna (non completamente perché ha preferito non seguire la via con gli ormoni da quanto ho capito).

Allora immaginatevi cosa ne è uscito fuori dal pubblico. Però c'è stato anche qualcuno che ha difeso le scelte della trans pur condannando l'atteggiamento del marito della donna che è stata mollata.

 

Non ho capito come mai sono andati a forum perché ho seguito il dibattito per 10 minuti, giusto il tempo di fare colazione, poi non ce la facevo più. xD

 

PS: Continuo a disprezzare il burino con i capelli rossi e il suo amichetto che passa il microfono perché sembra che non perdano occasione per sminuire la comunità lgbt, muah!

io probabilmente devo essere autolesionista...e dunque mi sono andato a vedere la causa sulla transessuale. L'unica cosa che mi viene da dire è che mi cadono veramente le braccia a terra. Ciò che mi scoccia di più è che al termine transessuale venga immediatamente attribuito l'aggettivo strano, particolare, anormale e che si dia per scontato che un/una trans debbano per forza creare scompiglio in quanto stravaganti per natura. Credo che il messaggio più bello l'abbiano fatto passare i bambini; sia il figlio dei contendenti che la ragazzina che ha mandato la mail hanno fatto capire che la gente crea problemi che non esistono. Ora..avrò o non avrò il coraggio di guardare la causa lesbo?

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