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L'Irlanda chiude l'ambasciata presso il Vaticano


Fabio Castorino

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Fabio Castorino

La spiegazione ufficiale sono i tagli al budget resi necessari dalla crisi, ma è noto come l'ex cattolicissima Irlanda sia da tempo ai ferri corti col Vaticano per via dello scandalo degli abusi dei preti pedofili coperti dalla Chiesa.

 

http://roma.corriere...044244072.shtml

 

DOPO LO SCANDALO DEGLI ABUSI SESSUALI

 

L'Irlanda chiude l'ambasciata

presso la Santa Sede : «Motivi economici»

 

La scelta di Dublino gela i rapporti con il Vaticano dopo mesi difficili. Padre Lombardi: «Prendiamo atto»

 

 

ROMA - A nemmeno 24 ore dalla lettera dell'avvocato svizzero che riconosceva a papa Ratzinger un «atteggiamento nuovo e più trasparente su delicate questioni come quella della pedofilia», sul Vaticano cade una tegola diplomatica di non poco peso. L'Irlanda annuncia la chiusura della propria ambasciata presso la Santa Sede, da tempo vacante per il trasferimento dell'ambasciatore Noel Fahey. Ufficialmente la chiusura è legata a «motivi economici», ma la tempistica è sospetta: il raffreddamento delle relazioni arriva dopo mesi di polemiche scaturite dallo scandalo della pedofilia nella terra di San Patrizio.

 

PROBLEMI DI BILANCIO - La decisione di chiudere l'ambasciata in Vaticano è stata annunciata con una nota del ministero degli Esteri irlandese (Tanaiste). I motivi, si precisa nella nota, sono meramente economici. Tant'è che, oltre alla sede diplomatica di Città del Vaticano, vengono chiuse anche le ambasciate in Iran e Timor Est: come dire che le rappresentanze in Persia e nell'ex colonia portoghese hanno lo stesso peso dell'ufficio presso la capitale della cristianità.

Ma la scelta arriva a poca distanza dal provvedimento con cui la Santa Sede aveva ritirato il proprio ambasciatore dall'Irlanda dopo il deciso attacco che il primo ministro irlandese, Enda Kenny, aveva rivolto al Vaticano - ad un anno dalla pubblicazione del Rapporto sugli abusi sessuali nella chiesa d'Irlanda - per la gestione «distante, elitaria e narcisistica» dei casi di pedofilia.

 

TRA LE PIù ANTICHE MISSIONI - «Sebbene l'ambasciata presso la Santa Sede sia una delle più antiche missioni dell'Irlanda - si legge nel comunicato - non produce ritorno economico». Dunque, il governo irlandese ritiene che «gli interessi dell'Irlanda con la Santa Sede siano sufficientemente rappresentati da un ambasciatore non residente». Nessuna polemica, ufficialmente, e nessun riferimento al caso pedofilia. Sulla stessa linea la replica vaticana.

«La Santa Sede prende atto della decisione dell’Irlanda di chiudere l'ambasciata a Roma presso la Santa Sede», scrive padre Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa del Vaticano. E prosegue: «Ogni Stato che ha relazioni diplomatiche con la Santa Sede è libero di decidere, in base alle sue possibilità e interessi, se avere un ambasciatore presso la Santa Sede residente a Roma oppure residente in un altro Paese». Non sono dunque in discussione «i rapporti diplomatici fra la Santa Sede e l'Irlanda». Tuttavia il cardinale Sèan Brady, arcivescovo di Armagh e primate di Irlanda, ha espresso «profonda delusione» per la decisione del governo irlandese di chiudere l'ambasciata di Dublino presso la Santa Sede.

 

RAPPORTO GOVERNATIVO SUGLI ABUSI - Nei mesi scorsi i toni erano stati meno pacati. Una commissione governativa irlandese aveva pubblicato l'ultimo rapporto sugli abusi sessuali compiuti dai preti irlandesi nella diocesi di Cloyne. Un documento che ha innescato una polemica tra le due diplomazie. Il premier irlandese Enda Kenny ha criticato senza mezzi termini le carenze della Santa Sede protratte - ha affermato - sino ad un recente passato.

Il Vaticano ha pubblicato, sabato 29 ottobre, una nota di puntualizzazioni della Segreteria di Stato. Il governo irlandese aveva replicato ringraziando per il chiarimento, chiedendo «piena cooperazione» per il futuro, ma ribadendo le critiche e parlando di «rabbia» della popolazione irlandese. Nel frattempo il nunzio apostolico in Irlanda, monsignor Giuseppe Leanza, prima richiamato a Roma in segno di protesta, è stato poi nominato - come previsto da tempo - rappresentante della Santa Sede in Repubblica ceca.

 

 

LA LETTERA DI RATZINGER - Quanto all'Irlanda, giovedì 3 novembre ha comunicato che la sede di ambasciatore presso la Santa Sede, vacante da mesi, verrà chiusa. Sullo scandalo della pedofilia in Irlanda nei mesi scorsi è peraltro intervenuto direttamente il Papa, con una lettera ai fedeli dell'isola, una visitazione apostolica ancora in corso e la dimissione di diversi vescovi. Sul tema più generale degli abusi sessuali del clero, che non hanno toccato solo l'Irlanda, il Vaticano è intervenuto anche oggi per bocca di monsignor Charles J. Scicluna, prelato maltese da mesi in trincea in qualità di promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della fede.

La denuncia degli abusi, ha detto Scicluna in una tavola rotonda ospitata dal Senato, «può essere resa difficile da considerazioni sbagliate e fuori luogo di lealtà e appartenenza». Per il Procuratore generale della Santa Sede, «la Chiesa cattolica sa bene che ogni volta che uno dei suoi ministri - sia esso un vescovo, un sacerdote un diacono o un agente pastorale laico - abusa sessualmente di un minore, una tragica ferita è inferta alla comunità, subordinata al danno indescrivibilmente ripugnante causato al bambino».

 

Redazione online

04 novembre 2011 11:44info.gif

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Sì, il mondo si è proprio capovolto!

 

Per esempio, la cattolica Spagna che con Zapatero ha preso a calci in culo i preti, si può ancora comprendere per via del collaborazionismo con la dittatura franchista. C'è un fondamento storico su cui il dissenso si fonda.

 

Ma per l'Irlanda è diverso. Ia fede cattolica è sempre stata un tratto culturale con cui gli irlandesi si sono distinti e caparbiamente opposti ad ogni "pace" con il Regno Unito. Quello che sta accadendo ha dell'incredibile.

 

Tuttavia segna un'altro punto a sfavore del papato di Ratzinger. La sua politica si sta rivelando disastrosa su ogni fronte. Riuscire a perdere consensi persino in Polonia dove, anatema, è stato eletto in parlamento una trans! In Germania dove è stato costretto a fare pubblica ammenda. Ora l'Irlanda che chiude l'ambasciata presso la santa sede. Senza contare che anche in Italia si è compromesso molto, direi troppo, con il governo Berlusconi, assolvendolo fin troppe volte dei suoi "peccatucci".

 

Mi fa sorridere che ancora ci sia qualcuno che ne "incensi" l'operato.

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Fabio Castorino

Non so se sia un caso che abbia chiuso contemporaneamente anche l'ambasciata in Iran, come a voler segnalare che vuole distanziarsi dalle teocrazie.

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Se è un caso, allora è comunque molto interessante! Mi sembra un bel passo per la sconfitta del bigottismo nel mondo, considerato che questo passo ha toccato anche l'Irlanda e la Polonia :)

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