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Gay e nuove norme sociali


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Appunto, a me il maschio grasso è sempre sembrato

in linea con un ideale patriarcale e virile.

Ignoravo che qualcuno di voi considerasse il "gay grasso"

meno virile di un "gay magro" (essendo magro, mi fa piacere)

 

Già solo il fatto che qualcuno si chieda "ma esistono bear effeminati?"

evidentemente significa che appaiono più maschili della loro controparte magra

(anche se è chiaro che il peso non influenza gli atteggiamenti).

 

Personalmente quando la "pancia da birra" mi copre gli addominali

non mi sento né più né meno virile di prima;

ricevo solo qualche critica e qualche complimento in più.

Sarà stato anche in linea con una idea di società patriarcale e rurale,

ma non viviamo più in una società rurale e neanche in una patriarcale

( a parte sacche periferiche e provinciali che non costuiscono più un

modello )

 

Il fatto che si chieda se i bear sono effeminati forse deriva dal fatto che la

cultura bear si richiama anche a quell'idea di società rurale, idea che però

non ha connotati fisici ma sottoculturali-mitizzati ( per ciccia e pelo, in sè e

per sè, decontestualizzati, si potrebbe pensare anche a Costantino della Gherardesca

no? ) e che sempre di più costituirà un riferimento ideale, ma necessariamente gli orsi reali

saranno impiegati delle poste, bancari etc.

Che gli orsi effemminati esistano, mi sembra un dato di fatto. Casomai ci si domanda se prevalgano gli orsi effemminati su quelli che non lo sono :) Io personalmente mi domandavo se esistessereo lesbiche orse, ovvero she-bear ma nessuno è in grado di rispondere... Nei locali ho visto delle lesbiche che potrebbero essere etichettate in questo modo, ma non so se loro si percepissero come tali.

 

Per quanto riguarda le connotazioni sociali dei bear, credo che non abbiano mai avuto a che fare con una società rurale o con i boscaioli, ma siano un fenomeno esclusivamente urbano. L'uomo della campagna o il boscaiolo sono solo modelli "mitici" na non trovano riscontro nella realtà. Il bear è un gay di città, sin dalle origini, ed ha svolto sempre mansion urbane. Questo perché, semplicemente, è espressione di una cultura gay, e la cultura gay è urbana. Non è che tra i monti ad un certo punto è nata una cultura gay alternativa che si è contrapposta a quella urbana :D

Ovviamente non è vero, la cultura ursina nasce proprio in contrapposizione

alla matrice, solo urbana, del movimento gay mainstream, poi col bear glamour,

ma siamo già negli anni ottanta, si codifica una immagine alternativa e il riferimento

culturale rimane sempre più sullo sfondo ( come matrice ideale-mitica ).

 

Le lesbiche non possono essere pelose...al più potranno essere grasse e

maschili nei modi, ma allora sono definite "camioniste"

Non è che nessuno è in grado di rispondere, è la domanda che è un po' offensiva: una lesbica al massimo si definisce 'butch', ma un termine virile come bear non sarà mai un complimento per una che si definisce donna (poi potrebbe anche essere percepito più gentilmente nella parte più genderqueer della comunità, ma a quel punto non parliamo semplicemente di lesbiche, e più di identità di genere).

Le lesbiche più grasse non sono così perché sia in qualche modo un'ideale ricercato da una fetta del mondo lesbico in maniera palese come con gli orsi, ma più perché non esiste il dover essere di una certa misura per piacere esteticamente agli uomini, e una donna in linea di massima nel mondo dei 'locali' prenderà più in considerazione quanto la partner è brava a letto (cosa che non c'entra con il suo peso) rispetto all'aspetto fisico.

Io non capisco perché ogni discussione deve sempre finire in un analisi socio-psicologica dei comportamenti individuali (in certe frasi sembra quasi sociobiologica, alla Wilson) :boh:

Ma quanti fra quelli che partecipano a questa discussione sono psicologi o sociologi?

Ovviamente non è vero, la cultura ursina nasce proprio in contrapposizione

alla matrice, solo urbana, del movimento gay mainstream, poi col bear glamour,

ma siamo già negli anni ottanta, si codifica una immagine alternativa e il riferimento

culturale rimane sempre più sullo sfondo ( come matrice ideale-mitica ).

 

Le lesbiche non possono essere pelose...al più potranno essere grasse e

maschili nei modi, ma allora sono definite "camioniste"

Naturalmente si confondono le acque per non ammettere le proprie defaillance. Intanto la cultura ursina non esiste, in sé, come si è dimostrato nell'altro thread. Non si tratta che di una variante dell'identità gay. Basta fare la prova dei diritti. Chiedono gli orsi qualche diritto particolare che altri gay non chiedono? No. Non sono un gender o un orientamento a parte. Sono gay fisicamente caratterizzati in un determinato modo. La "b" on lgbt non sta per bear, ma per bisexual :nyam:

L'origine del movimento ursino è urbano, perché per contrapporsi al modello dominante gli orsi devono vivere necessariamente in città, dove il modello dominante gay è diffuso (persone isolate che vivevano in alta montagna non sarebbero nemmeno venute a conoscenza del modello gay srandard.

E' psicologicamente interessante questo tentativo di fondazione leggendario del movimento ursino, quasi a voler dardi una verginità culturale sin dalle origini anti-gay (intendendo per gay il modello standard, magro, liscio eccetera). Rigurgiti di omofobia interiorizzata?

 

@@Ariel, non capisco perché la domanda sulle orse lesbiche sia "leggermente offensiva". Forse quelle sugli orsi lo sono? C'è un sottogruppo di orsi che viene definito "orse lesbiche", ma sono maschi, e sono orgogliosi di definirsi così, con un termine femminile. Non vedo perché le lesbiche dovrebbero offendersi se le si associa con qualcosa di maschile. Ed esistono donne che hanno peluria sulle labbra, come anche in altre parti del corpo. Anche se fondamentalmente suppongo, nel caso, che sarebbe molto più comune il modello chubby, in un'eventuale comunità ursina femminile reale. Poi io non ho parlato di donne-orsi, ma di she-bear ovvero di orse che eventualmente apprezzassero in altre orse caratteristiche femminili, in ogni caso, ma associate all'idea di grasso o di robustezza. Magari proprio l'opposto di una butch: giunoniche, ma femminili, tenere, pucciose...non so se mi sono spiegato...

E' proprio la categorizzazione che non funziona e che un po' mi irrita, quindi non parlo di domanda offensiva perché non politically correct, ma proprio perché a livello soggettivo mi...stranisce, ecco, che dall'esterno ci s'interroghi se anche le donne, solo per via di certe caratteristiche fisiche, vogliano dividersi un po' con l'"accetta": non è qualcosa che appartiene alla comunità lesbica, italiana o estera, almeno per ciò di cui sono stata testimone, e per altre esperienze di cui ho letto.

Gli orsi lesbici prendono in 'prestito' la parola con cognizione di causa, riferendosi a qualcosa di totalmente diverso. Per le lesbiche è già tanto se esistono butch e femme, e non sempre poi questo corrisponde a termini come 'attivo e passivo' come si potrebbe intuire, quindi non sono proprio assimilabili al modello gay, con i suoi sottogruppi.

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