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Diritti dei gay in Spagna, alla vigila della vittoria della Destra


Almadel

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Infatti si sono visti i risultati della militanza gay italiana, ma per favore :)! La differenza è che gli spagnoli ci mettono la faccia e a quanto mi è stato detto è questo che ha permesso l'ottenimento di diritti e un cambio di mentalità generale della società. Società che negli anni precedenti riversava in condizioni simili se non peggiori a quella italiana.

 

Ossia non serve a un cavolo vantarsi di avere una militanza moderna se alla fine gli altri gay se ne fregano e/o non ci mettono la faccia, e non si arrivano a risultati concreti nell'ottenimento di diritti.

 

Per il resto sarebbe anti-costituzionale e un dispendio economico abrogare i matrimoni, infatti i diritti resterebbero uguali per evitare quello. La questione è più subdola perchè si tratterebbe di un semplice cambio di nome di un'istituzione, tanto inutile quanto anche offensiva. Già al mio uomo ho detto che dovrà smettere di chiamarmi marito, ma "compagno del focolare domestico" :S

 

Sì, la differenza principale non sta nella qualità dell'Associazionismo

ma nella qualità della Comunità Gay stessa e nella sua visibilità.

 

In ogni caso sembra che Rajoy abbia escluso di intervenire sul tema.

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Almadel, non hai saputo cercare bene...

 

Negare che il movimento omosessuale spagnolo è un grande movimento omosessuale

e che ha avuto un ruolo determinante nel richiedere e perseverare a richiedere il matrimonio

anche gay è andare contro la Storia, oppure ignorarla.

 

Tu vuoi far credere che un giorno in testa al Partito Socialista spagnolo è nata l'idea di introdurlo.

Mai sentito parlare del grande Pedro Zarolo, che è stato l'elemento di pressione del movimento

in seno al PS, e il consigliere gay di Zapatero?

 

O di Beatriz Gimeno, storica presidente della FELGT, ora FELGTB, la pià grande associazione

omosessuale spagnola, e di tutto quello che ha fatto? Siamo a livelli molto diversi da quelli di

una Anna Paola Concia o di un Grillini, tanto per andare al sodo. O di Armand de Fluvià?

 

Se ti interessa saperne di più, dimmelo che ti passo qualche link.

 

In una intervista del 2005 a Iniciativa Socialista ecco come la Gimeno spiega come si è arrivati alla conquista del matrimonio.

Dice che nel corso del tempo il movimento lgbt spagnolo si è trovato diviso in due; c'era chi portava avanti la sola richiesta

del riconoscimento delle unioni civili sostenendo che il Paese non fosse pronto per i matrimoni tra gay e chi -la FELGT- pretendeva

la riforma matrimoniale perché riteneva fosse inammissibile non esigere la piena uguaglianza e che il Paese non sarebbe mai

stato pronto per i matrimoni tra gay se non si incominciava a creare una vera e propria discussione politica e sociale in proposito.

Col passare degli anni - continua la Gimeno - la FELGT riuscì a imporre se stessa come unico interlocutore della politica per quanto

riguarda i diritti lgbt. Di conseguenza il mondo politico e in particolare la sinistra si trovò nella situazione in cui, se voleva

essere credibile in materia di diritti lgbt, doveva promettere la fine dell'esclusione di gay e lesbiche dal matrimonio civile, e niente,

ma proprio niente, di meno. La FELGT - spiega la Gimeno - boicottò qualsiasi tentativo da parte della sinistra di parlar d'altro.

 

Ecco il pezzo dell'intervista:

 

DOMANDA (Iniciativa Socialista): Esta ley ha contado en el Congreso de diputados con el apoyo de todas las fuerzas políticas, salvo el PP y UDC. Sin embargo, hace no tanto tiempo parecía que el horizonte máximo era una ley de parejas de hecho, y una vez que desde la izquierda política se comenzó por fin a hablar del derecho al matrimonio seguían expresándose dudas y vacilaciones respecto a la adopción. ¿Qué ha ocurrido para que haya tenido lugar un avance tan rápido?

RISPOSTA (Beatriz Gimeno): Cuando se escriba la historia se verá el papel que la FELGT tuvo en este cambio. Hace diez años el movimiento se partió en dos: los que eran partidarios de luchar por una ley de parejas porque pensaban que el país no estaba preparado para el matrimonio y los que pensábamos (la FELGT) que la igualdad no admite paradas intermedias y que, en todo caso, nunca estaría la sociedad preparada si no hablábamos de ello. Desde entonces, la FELGT se convirtió en el único interlocutor político y, como tal, nunca admitimos una ley de parejas. Eso hizo inevitable que llegara el matrimonio. Finalmente, la izquierda no podía hablar de una ley de parejas sin encontrarnos enfrente. Era ridículo aprobar una ley de parejas que el movimiento iba a rechazar incluso en la calle. Convertimos el matrimonio en la única opción viable. Sólo los grupos más de derechas hablaban de ley de parejas y la izquierda no podía tenerles a ellos como interlocutores válidos.

 

www.inisoc.org/enbeag76.htm

 

So bene che il movimento omosessuale italiano, di cui mi onoro di far parte da 30 anni, ha punte di eccellenza:

Certi Diritti, Rete Lenford, Affermazione Civile, e che anche ArciGay, fallimentare e confusa nella richiesta di

diritti costituzionali, svolge in altri campi un lavoro encomiabile.

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Almadel ma di che blateri? I gay spagnoli hanno davvero mille marce (oltre che diritti) in più degli italiani. Non capisco cosa ci sia da vantarsi o dimostare con le associazioni italiane visto che la situazione omosessuale italiana mi sembra abbastanza disastrosa. Sono iniziative utili quelle che fate tu e le associazioni, ma non mi sembrano che salvino il mondo o siano influenti per i diritti. Quindi davvero smettila di darti arie inutilmente.

 

E mi fermo qui perché tanto saranno le solite parole al vento.

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Oh no, basta dire "qui mi fermo" :)

 

All'estero la maggior parte delle cose che vengono organizzate

dipende dalla volontà dei locali e non dal volontariato.

Un Village come quello che abbiamo organizzato a Padova,

è assolutamente impensabile in altre realtà europee.

 

Basti pensare che tutte le cose che noi facciamo gratis,

altrove sono sempre pagate con soldi pubblici.

 

In ogni caso basta chiedere a qualche militante straniero...

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Lo dici nel senso : qui in Italia mancano le basi, le condizioni?

Altrimenti non capisco...in ogni caso se Barcellona e Madrid

hanno sia i quartieri gay sia un movimento efficace sarebbero

due momenti diversi che hanno maturato lo stesso esito ( cioè

il fatto di aver sorpassato l'Italia ) e quindi non si tratterebbe di

parentesi Zapatero

 

Il povero Zapatero ha pagato il prezzo per una crisi del sistema

bancario spagnolo che ha prodotto la disoccupazione peggiore

d'Europa, credo che Rajoy dovrà concentrarsi su questo e senza

poter svalutare, nè fare politiche monetarie espansive sorrette dalla

fiscalità, la soluzione saranno i tagli di spesa.

 

La spagna ha impattato frontalmente la crisi del 2008 e ora corre il

rischio di beccarsi pure l'attacco speculativo, la speranza è che questo

motivi a non aprire conflittualità non necessarie, ma bisogna comprendere

che la situazione complessiva spagnola è radicalmente cambiata negli

ultimi anni, quindi potrebbe anche accadere di tutto.

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Allora se si organizza il village gratuitamente è una grande conquista, poco importa se poi non si riesce a far nulla di interessante per ottenere dei diritti. Ma per favore!

 

Si hinzelmann intendevo quello, ma temo che sia anche una mentalità gay diversa e forse più responsabile.

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Lo dici nel senso : qui in Italia mancano le basi, le condizioni?

Altrimenti non capisco...in ogni caso se Barcellona e Madrid

hanno sia i quartieri gay sia un movimento efficace sarebbero

due momenti diversi che hanno maturato lo stesso esito ( cioè

il fatto di aver sorpassato l'Italia ) e quindi non si tratterebbe di

parentesi Zapatero

 

A me pare evidente che una Comunità Gay forte

sia molto più importante di un Movimento Gay forte

nel momento in cui devono "ottenere dei diritti".

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A me pare evidente che si metta nel ridicolo chi confronta la situazione del movimento lgbt spagnolo e di quello italiano, e sostiene che gli italiani sono all'avanguardia! :laugh: ...cioè in Spagna io posso sposarmi col mio partner (non si sa bene fino a quando, ma al momento si) e in Italia no, e noi gay italiani saremmo all'avanguardia? Forse mi è sfuggito qualcosa...

Quoto quello che dice Isher, i gay in Spagna hanno avuto i diritti perchè non si sono inginocchiati ai politici per avere il posto di deputato e hanno imposto alla sinistra il loro punto di vista. Una cosa che mi sembra molto difficile accada in Italia, perché in Italia sono tutti cattolici e filocattolici, a sinistra, al centro e a destra.

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AndrejMolov89

No, in italia i gay devono pagare le tasse per essere presi umanamente oppure devono mostrarsi utili per avere diritti base. Insomma, in italia sembra che i diritti che spettano a ciascuno di noi, debbano essere dati da qualcuno, che ci giudica meritevoli. In sostanza in italia non si combatte per qualcosa che è nostro per diritto, in italia si discute di quanto siamo meritevoli per averlo :)

E il bello è che chi sta entrando nella discussione sull'efficienza della comunità e del movimento gay, ne discute l'utilità dalle altre parti. Io ipotizzo questa differenza, se poi c'è qualcuno che è esperto in questi argomenti, confermi e confuti quanto ho detto.

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Una vittoria così marcata fa tremare i polsi a chiunque è stato "graziato" dalla stagione di Zapatero.

 

A mio avviso Zapatero è stato un grande politico, la sua uscita di scena lo conferma. Ma quale politico italiano avrebbe chinato la testa dinanzi alla ragion di stato come ha fatto lui? Dirò di più - gli indignatos si pentiranno della severità del loro giudizio sulla stagione socialista. Un maggior senso di realpolik avrebbe evitato di consegnare praticamente il paese in mano alla destra.

 

La chiesa - Sì, Zapatero ha aperto un vero fronte di guerra contro i vescovi, e buona parte della sua popolarità è venuta proprio a seguito di questa ostentata laicità. Un malcontento ereditato dalla pesante collusione della chiesa con la dittatura franchista. Però a conti fatti, oltre agli sgarbi istituzionali, Zapatero non ha in alcun modo preso decisioni che intaccassero il potere economico della chiesa, che in Spagna è considerevole quanto quello in Italia.

 

Nei fatti Rajoy ha solo promesso che metterà mano alla depenalizzazione dell'aborto. Riguardo ai matrimoni omosessuali deve tener conto della fronda interna liberal democratica.

 

Ora io non conosco la qualità della liberal democrazia iberica, spero sia decisamente più efficace di quella espressa da noi da FLI e IDV, ma è certo che i diritti civili acquisiti con Zapatero oggi dipendono solo dalla loro volontà e capacità di difenderli.

 

Per averne un'idea basterà guardare in che misura avverrà il colpo di spugna sulla depenalizzazione dell'aborto. Sappiamo quanto sia sensibile il vaticano sul tema. Sono sicuro che con questo tipo di maggioranza, il papa tenterà di allargare la controriforma all'inseminazione artificiale e la ricerca sulle staminali. Si va a toccare un giro d'affari e interessi economici davvero importanti, ancora di più oggi che la Spagna è a un passo dal tracollo economico. Insomma, se riescono a cancellare tutto questo, a mio avviso non ci sarà movimento o comunità gay capace di impedirgli anche di dare un colpo di spugna ai matrimoni omosessuali e relativi diritti civili correlati.

 

Riguardo proprio a questi movimenti o comunità, mi chiedo come avrebbero potuto riscuotere tanti successi in così breve tempo se non avessero avuto una sponda politica disposta a concederli. Allo stesso modo, mi domando perché tanta potenza di fuoco prima di Zapatero avesse ottenuto praticamente "nada de nada".

 

Invece, sono contrario a fare paralleli tra i movimenti o comunità gay che si muovono in contesti culturali diversi. La situazione politica italiana è una roba da terzo mondo, abbiamo gli stessi pupazzi che menano il can per l'aia da tre o anche quattro generazioni. Siamo un paese geneticamente vecchio, lo ha detto persino Napolitano. Basti guardare il governo Monti che dovrebbe "riformare" lo stato e hanno una media di 67 anni. Ora non sarò certo io a fare un discorso di età anagrafica per identificare il nuovo che avanza, anche avendo presente la verve dei giovani politici quarantenni, tuttavia credo che sia molto difficile far capire al mio bisnonno che due donne possono fare a meno di un uomo e mettere al mondo un bambino, allo stesso modo come non vedo come far capire a Di Pietro che due uomini in un letto non solo possono amarsi, ma anche avere un bambino attraverso un utero in affitto. E che tutto questo ha il diritto di essere riconosciuto da una legislatura adeguata che ne riguardi gli interessi e sancisca i doveri.

 

Ricordo solo che viviamo in un paese che ha ottenuto il voto per le donne dopo diversi anni che c'era già in paesi come la Tunisia. E così via anche per il divorzio e l'aborto fino alla durata della scuola dell'obbligo, di volta in volta prolungata solo per adeguamento alle norme europee, altrimenti stavamo ancora con la quinta elementare.

 

Quindi tanto di cappello alla lotta politica del movimento gay italiano che seppure non ha concretato molto, conduce una battaglia molto serrata e non contro una politica, ma una cultura radicata che non tiene in alcuna considerazione i diritti civili di chicchessia, ma meno che mai delle persone che a loro ragion veduta, potrebbero continuare a fare quello che fanno senza troppo rompere i maroni alla gente onesta timorata di Dio.

 

E poi, scusate tanto, ma non è che per sentirsi migliori bisogna per forza tirar fango sui nostri vicini. O al contrario, per dire che quelli sono bravi, dobbiamo dire di essere noi degli incapaci.

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Ti sfugge il dettaglio che la maggioranza degli spagnoli era favorevole al matrimonio gay e che rajoy al tempo di zapatero aveva proposto le unioni di fatto. Senza una mentalità generale aperta della popolazione nè i molti gay che invece di limitatsi a distribuire preservativi si impegnano seriamente a ottenere diritti, non penso che zapatero avrebbe potuto approvare i matrimoni così dal nulla. È comunque un grande merito per lui, ma come politico ha fatto parecchi errori e purtroppp ne ha pagato le conseguenze.

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