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Il nuovo Governo Monti...


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Infatti è per l'età dei ministri che è così positivo che almeno alcuni di loro siano professori... Ovviamente i professori non hanno la verità in tasca, ma quantomeno facendo ricerca vengono a contatto con idee, critiche e analisi attuali, diverse e fatte da persone competenti. Mi preoccupano molto di più i tecnici "professionali" che possono quindi esprimere un modo di affrontare i problemi e analizzare le situazioni "obsoleto" o comunque non perfettamente adattabile alla realtà odierna.

 

Riguardo al fatto che siano cattolici...bé spero veramente che nel frattempo la politica sfrutti la presenza cattolica al governo per riorganizzare il mondo politico anche in senso laico...realmente laico.. Ma forse il mio nick esprime proprio una realtà :embarrassed:

Ho sempre fatto difficoltà a capire come gli economisti, che generalmente (per deformazione) protendono per correnti di pensiero liberali-liberiste, possano essere filoclericali. Mi sembrano due cose agli antipodi. Si può essere economisti e cattolici per carità, ma filoclericali no. Peraltro parliamo anche di una persona che ha avuto la sua bella esperienza professionale fuori d'Italia... non lo so non mi capaicito. E comunque papa o non papa aspetterei un pò prima di dare giudizi, sennò si diventa come quelli che vedono complotti ovunque:

 

E' interessante il fatto che ci si sia interrogati al riguardo, forse

sarà per una legittima curiosità nei confronti di una persona poco

conosciuta nel suo lato umano ( essendo il Tecnocrate per eccellenza )

 

Non mi risulta che nessuno si sia chiesto se Berlusconi andasse a

messa, però è vero che Prodi rilasciava una intervista settimanale

all'uscita dalla messa della Domenica a Bologna.

 

Il punto è quanto tutto ciò si traduca in clericalismo in effetti,

vediamo...cosa farà.

 

Le banche cattoliche in Italia però sono una realtà di tutto rilievo:

la banca cattolica del Veneto, il nuovo banco ambrosiano, la banca

san paolo di Brescia, il san paolo di Torino, le casse di risparmio "bianche"

etc. etc.

 

Clericalismo non significa solo "Giovanardi" o "Binetti" c'è un mondo

del potere, magari meno fanatico o integralista, ma certamente di

enorme rilievo economico

  • 2 weeks later...

guardavo le anticipazioni dei giornali sulle misure economiche del governo

tutti urlano contro Irpef, Ici etc. (ah però nessuno urla per l'esenzione ICI dei beni del Vaticano, che possiede il 20% del patrimonio immobiliare italiano, e questa è un'altra storia)

ma il diavolo si annida nei dettagli, e a me ha colpito soprattutto questa misura, introdotta silenziosamente e presa dal sito del Corriere

(vedi http://www.corriere....ba8b41272.shtml voce "Vantaggi alle imprese"):

 

"...è spuntata anche una detrazione del 19% per chi dichiara oltre 100 mila euro e investe in fondi di venture capital che non siano però holding, immobiliari e con soci parenti. L'investimento agevolato ha però un tetto fissato a un milione di euro a patto che sia mantenuto per almeno tre anni."

 

in pratica per i super-ricchi viene detassato il "venture capitalism", che è speculazione allo stato puro (per intenderci è il mestiere degli hedge fund), facendolo passare per un incentivo alla ricerca e allo sviluppo economico... :gh:

 

come lo vogliamo chiamare Prof. Monti, emendamento "Goldman Sachs"?

@@conrad65 aspetta aspetta, i venture capital sono legati all'economia reale (per es. startup), mentre gli hedge fund si occupano di "prodotti finanziari puri". Scusa la terminologia da bar, ma ho un po' di problemi con l'italiano tecnico (e con la finanza :P).

le cose non sono così ben delineate: a volte (spesso) i fondi di venture capitalism sono fondi hedge che investono su start up

e spesso chiamano start up aziende fatte a pezzi e rimesse sul mercato dopo una lucidata

ma al di là di tutto, in mezzo alla macelleria fiscale che si prospetta, mi sembra improponibile una norma che dia agevolazioni fiscali per chi dichiara più di 100.000 euro l'anno e abbia mezzi da investire fino a 1 milione

Ho visto la rassegna stampa di Monti e sono rimasto soddisfatto sia per come parla che per come parlano i suoi collaboratori XD

 

Sono rimasto sopreso che Monti abbia rinunciato al suo stipendio / ... come Presidente del Consiglio e ministro Economia e Finanze per dare l'idea degli sforzi che dobbiamo fare !

Fa piacere vedere degli sforzi da parte di un premier, ma stiamo pur sempre parlando di una persona che in anni sicuramente qualcosa ha guadagnato e che certo non dovrà sacrificarsi come me o te.

Legittima o meno (ho letto che sono state spiegate le ragioni durante la conferenza, domani con calma me la guarderò e saprò dire di più), intanto la riforma delle pensioni andrà a toccare chi era destinato ad andarci a breve, non certo i fu baby pensionati o chi è ancora ben lontano dai 40 anni e passa.

 

È chiaro che serve contrastare la crisi, ma nella mia ignoranza continuo a chiedermi che idea hanno Monti e gli altri della crescita sociale (ad esempio).

La patrimoniale? La lotta all'evasione fiscale, che a quanto pare non interessa nella sua forma più primordiale (controlli incrociati tra proprietà, auto, beni vari e dichiarazioni effettive)?

Io di finanza me ne intendo pochissimo, lo dico chiaramente, ma non mi sembra che Monti e i suoi stiano elaborando strategie particolari o differenti da quelle mai prese in considerazione da Berlusconi.

scrivo un post super veloce, di fretta e non avendo ancora letto i giornali di oggi.

 

Quello che si dice è che le misure assomigliano un po' troppo a quelle di Tremonti. Ora, in 18 giorni mi stupirei se avessero prodotto un testo omnicomprensivo, onnipotente e assolutamente equo. Significherebbe che ci lavoravano da mesi. Dal momento in cui si aprono i libri dei conti pubblici, due settimane sono poche. L'idea che mi sono fatta è che la Fornero abbia raddrizzato piccole inequità che già conosceva perfettamente e di cui cnosceva già la soluzione, mentre si prenderà più tempo per studiare bene tutti i problemi.

Non è certo l'ultima manovra che faranno, Monti l'hatto detto, e era prevedibile.

Sui baby pensionati: chi è andato in pensione a, diciamo, 50 anni nel '95 adesso è in età pensionabile (66). Per studiare una manovra tale da andare a toccare pure loro, ci vuole tempo. E' iniquo, ma non si può certo pretendere che questi in 15 giorni appianino disuguaglianze che si sono andate creando negli ultimi 20 anni. Intanto il contributivo per tutti non mi sembra male: la massa di personaggi che scelsero di lasciare il contributivo agli altri (si tratta di persone che avevano una carriera certa davanti, professori universitari, dirigenti, e che tutt'ora lavorano) alla fine se lo ritrovano.

Senza contare che le trattative con i sindacati sono state brevi.

Insomma è un inizio.

Il problema non è tanto considerare questa come unica manovra, quanto stabilire l'andazzo.

Considerato che il ritocco delle pensioni certo non favorirà la liberazione/creazione di nuovi posti di lavoro, mi chiedo solo la reale urgenza di una riforma simile e a fronte della crisi.

L'ho detto: probabilmente mi sta sfuggendo qualcosa (o almeno spero), ma al tempo stesso non riesco a nutrire particolare fiducia sull'equità delle misure che verranno prese.

"...è spuntata anche una detrazione del 19% per chi dichiara oltre 100 mila euro e investe in fondi di venture capital che non siano però holding, immobiliari e con soci parenti. L'investimento agevolato ha però un tetto fissato a un milione di euro a patto che sia mantenuto per almeno tre anni."

 

in pratica per i super-ricchi viene detassato il "venture capitalism", che è speculazione allo stato puro (per intenderci è il mestiere degli hedge fund), facendolo passare per un incentivo alla ricerca e allo sviluppo economico...

 

L'incentivazione è sempre un terreno minato, comunque la norma così come formulata sarà furbescamente sfruttabile solo dai soliti amici che nelle pieghe di quel gioco SPORCO chiamato finanza ci sanno sguazzare molto bene, perché a me, ad esempio, non darà nessun vantaggio investire nella mia azienda. In pratica al di sotto di una certa dimensione, senza intrallazzare con le solite società di consulenza, non vai da nessuna parte.

 

Comunque, per me, denunciare oltre 100mila Euro lordi, ovvero (dopo aver pagato le relative tasse e contributi, IRAP, ecc ecc) averne in tasca meno di 50 mila, ossia poco più di 4mila al mese, dopo essersi fatti un mazzo tanto , non attribuisce lo status di piccoli Cresi, semmai di "cornuti e mazziati" facenti parte di quei pochi che le tasse le pagano per tutti, pur avendo lo stesso NULLA che questo Stato dilapidatore riesce a offrire.

Secondo me la soluzione per nuovi posti di lavoro non è non ritoccare le pensioni, ma detassare il lavoro dipendente.

Capisco quelli che dovevano andare in pensione a breve, ma effettivamente con l'aumento della prospettiva di vita non è più possibile lasciare invariato il limite di età.

L'aumento della prospettiva di vita significa anche arrivare a 70 anni, con speranze e piani per la pensione abbastanza differenti tra uomini e donne.

Tra l'altro, sarebbe bello vedere che ogni tanto noi donne meno considerate alla stregua di casalinghe (che, con tutto il rispetto, non hanno certo gli stessi ritmi di donne che lavorano e sono madri), ma immagino che il problema in Italia sia relativo al dover vedere la modernità attraverso la demografia ISTAT.

E può essere...

Certo far saltare fuori una manovra da far votare a questo parlamento non deve essere facile. Con la Lega che rinfaccia a Monti di aver tradito i suoi elettori (Quali?), Il PdL che probabilmente non concederebbe azioni un po' più radicali e l'IdV che fa la radical chic.

 

Sulle pensioni io continuo a chiedermi perché nessuno voglia fare una ragionevole distinzione dei lavori svolti dall'aspirante pensionato. Non capisco per quale motivo un muratore o un VdF non possa andare in pensione a 60 anni e un notaio o un commercialista a 75.

La situazione non è allegra per quei lavoratori in cassa integrazione

che con l'allungamento dell'età pensionabile rischiano la disoccupazione.

Nè il blocco all'indicizzazione per due anni alle pensioni sopra €935

mi pare bello...

 

Per il resto la riforma pensionistica era probabilmente inevitabile

Si anticipa la parificazione uomo donna dal 2025 al 2018, tanto

valeva farla subito e reinvestire in servizi alle giovani generazioni

che ne hanno più bisogno ( mia opinione penso però che una donna

di 50-55 anni che non rischi il licenziamento abbia passato il peggio )

 

L'aumento dell'addizionale regionale IRPEF è sbagliato, si vede

meno di un aumento dell'IRPEF, ma rischia di essere un finanziamento

indiscriminato alla spesa sanitaria, laddove lo stesso gettito poteva essere

trasferito alle regioni a determinate condizioni.

 

Sulla lotta all'evasione è stata ripristinata la tracciabilità sopra i mille euro

tolta da Berlusconi, ma non è moltissimo.

 

Non mi convince l'aumento dell'IVA al 23% ma pare sia il prezzo pagato

per il veto PDL sulla revisione delle aliquote IRPEF sopra i 75.000 Euro

peraltro più aumenta l'IVA e più si incentiva il pagamento al nero in contanti

 

PS non è del tutto vero che la differenza muratore--laureato non vi sia

perchè un laureato non arriverà mai a fare 42 anni di contributi prima dei 67,

il muratore che inizia a lavorare a 16-18 anni può andare coi 42 anni a 58-60.

Io la tracciabilità la metterei per importi al di sopra dei 100 euro, oppure meglio ancora come avevo letto in giro si dovrebbero eliminare fisicamente le banconote e pagare solo in valuta elettronica, vedi così se non risulta tutto. Purtroppo ora come ora è utopico.

Se non mi sfugge qualche magheggio recente si dovrebbero riconoscere gli anni studio universitario, pagando i contributi, ai fini pensionistici, il che è più giusto ma non risolve la disparita fra lavori usuranti e non. Non credo poi sia così scontato che chi consegue una laurea andrà a svolgere un lavoro non usurante.

 

Io la tracciabilità la metterei per importi al di sopra dei 100 euro, oppure meglio ancora come avevo letto in giro si dovrebbero eliminare fisicamente le banconote e pagare solo in valuta elettronica, vedi così se non risulta tutto. Purtroppo ora come ora è utopico.

 

Un mio amico poneva una questione a cui le mie scarse conoscenze non possono dare una risposta esauriente anche se spero esista:

"Se ogni pagamento sopra gli X€ deve essere tracciabile allora basta non rilasciare alcun scontrino o ricevuta per tutti i pagamenti sopra gli X+1€ e farsi pagare in nero"

Oddio forse se passi da una dichiarazione che so, di 10mila euro al mese a zero qualche controllino lo fanno.

Poi voglio dire, farsi pagare in nero, ok (si fa per dire), ma se il cliente non vuole pagarti in nero? Alla fine se c'è tutta questa evasione è anche perché c'è tanta connivenza. Se tutti si rifutassero di pagare senza fattura o scontrino e se ti denunciassero alla Guardia di Finanza perché pretendi il nero ci sarebbe meno evasione. E per incentivare questo sistema dovrebbero prevedere più sgravi fiscali. Altrove si possono scaricare molte molte più spere, per cui per il cliente è un vantaggio avere una ricevuta in mano.

È il solito discorso su fatture e pagamenti in contanti: la tracciabilità funziona per le transazioni registrate, ma quando ciò non avviene si torna al discorso del "Chi controlla l'idraulico che mi viene a sistemare le tubature?" o del "Chi controlla l'albergatore del B&B?".

È chiaro che per far sì che la gente accetti di pagare in nero devono far leva sull'impossibilità di scaricare con la partita IVA, quindi se da una parte alzano quest'ultima e dall'altra l'economia gira così male da far lievitare i costi di qualsiasi prestazione, alla fine la tracciabilità può sussistere solo in un regime di pagamenti messi nero su bianco.

Differenze rispetto al passato? Minime.

Il problema delle transazioni in nero potrebbe essere risolto solo in un modo: se in modo drastico si mandassero fuori corso le banconote attuali e si costringessero i detentori di fondi occulti (in cassette di sicurezza) a cambiare il contante. In ogni caso io ormai le provo tutte per non dare scampo a ristoranti, negozi, ecc ecc : pago solo con C/C e pretendo sempre scontrino, ricevuta, fattura... facciano quel che vogliono ma non transigo. Non più.

A meno che non inventino dei POS casalinghi, io con l'idraulico di Roccacannuccia avrò sempre problemi a trovarmi una ricevuta in mano. :asd:

 

(L'idea della conversione forzata sarebbe ottimale, ma a quel punto tanto varrebbe puntare su un'economia meno legata ai contanti)

Lcodibarin è ovvio che non è detto che un laureato non finisca a fare il muratore

ma è certo che oggi come oggi un impiegato amministrativo qualunque, non inizia

a lavorare prima dei 25 anni e ringraziare se prima dei 30 ha un contratto non precario.

 

A parte il fatto che già il governo Berlusconi ha incamerato il riscatto universitario per tutti

i pubblici impiegati che lo avevano fatto ( di fatto fregandosi i soldi versati dai lavoratori )

quindi non credo molti si fideranno più, poi costa carissimo ora i contributi li devi versare tutti,

infine il riscatto è un qualcosa che è superato dagli eventi.

 

Realisticamente un laureato corre il rischio per almeno i primi 5 anni di lavoro di avere

contributi versati pari a 1,5 anni ed è già una previsione ottimistica che a caro prezzo

ti potrebbe consentire di fare 42 anni a 65,5 versando 5 anni di contributi volontari.

Questo per andare in pensione un anno e mezzo prima...

 

Il discorso dei lavori usuranti può essere fatto, non per ogni lavoro manuale, ma solo

per quelli particolarmente usuranti ed il muratore ad esempio io non lo considero tale.

 

Il dramma è un altro, il passaggio al sistema contributivo farà sì che a 67 anni per la

maggioranza saranno pensioni da fame e quasi nessuno avrà 42 o 41 anni di contributi

versati, ma molti molti meno...il risultato sarà una pensione pari al 50-60% dell'ultima

retribuzione ad andare bene.

 

Il muratore, per assurdo, continuando a fare lavoretti al nero o con partita IVA si

può arrangiare meglio di altri.

 

Personalmente io già so che dovrò lavorare fino a 70 anni e non ho copertura

sanitaria essendo un libero professionista, quindi spero che la salute regga.

In generale c'è da considerare il fatto che le partite IVA non hanno copertura

contro il rischio malattia. E oramai il mercato chiede partita IVA pure per mansioni

qualificate industriali.

 

Una lista di lavori particolarmente usuranti, credo ci sia e comunque va fatta

sicuramente, ma non è il problema vero che ci aspetta.

A meno che non inventino dei POS casalinghi, io con l'idraulico di Roccacannuccia avrò sempre problemi a trovarmi una ricevuta in mano. :asd:

 

(L'idea della conversione forzata sarebbe ottimale, ma a quel punto tanto varrebbe puntare su un'economia meno legata ai contanti)

non troppo, con una soglia minima sui 10-20 euro diventerebbe impossibile far circolare il denaro ottenuto al nero e non ci sarebbe più convenienza a farlo... nemmeno la spesa settimanale uno potrebbe pagarci con i soldi avuti al nero, mentre con una soglia di 1000 può farci stare molte spese settimanali, molti apparecchi tecnologici, molte cene e così via.

 

Sconcertante invece la decisione di aumentare di 11 centesimi le accise sui carburanti, una spinta inflattiva gigantesca in un periodo di crisi (o di recessione) che non mi sarei certo aspettato da un professore di economia. Perché quegli 11 centesimi saranno trasferiti anche sui costi delle materie prime e dei prodotti finiti, dato che in Italia la maggior parte delle merci viaggia su gomma vista l'inesistenza di una rete ferroviaria in grado di sopportare il trasporto merci. E non dimentichamo che quegli 11 centesimi concorrono al calcolo dell'IVA al 21% (da luglio prossimo al 23%), per cui il si viaggia verso un prezzo di 1,70 euro al litro... ovvero un pieno medio di 50 litri per una macchina andrà a costare 85 euro e per un Tir con serbatoio di 500 litri costerà 850 euro (la CGIA di Mestre stimava lo scorso anno sui 5-600 euro).

Forse ci salveremo dal default, ma visto che finora chi ha subito una stagflazione ci ha messo un decennio ad uscire si prospettano anni molto molto neri... conviene preparare il fagottino dell'emigrante...

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