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Io sono uno di quelli che non guida: ho preso la patente quattro anni fa e non ho mai guidato da solo; le poche volte che ho guidato ero sempre in compagnia di qualcuno e quando sono in città mi muovo con i mezzi pubblici. Quando lo racconto a qualcuno vengo preso per un alieno. Il motivo di questo astio per la guida è l'ansia che mi viene quando devo passare in strade trafficate. Ovviamente si tratta di un limite che in futuro vorrei risolvere

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Fabio Castorino

Comunque da questa discussione sta emergendo la frequenza tra i gay di un'ansia/panico/stress legati alla guida che non si riscontra in pari misura tra i maschi etero, e che può rispondere alla domanda posta all'inizio della discussione.

A me sembri solo viziato ben, perchè moltissima gente "si angustia" guardando l'orologio per prendere l'autobus o il treno.

E poi scusami, ma che risposte dai?

Ti rechi COMODAMENTE in auto (e poi non dovresti risultare viziato eh? Senza contare che tra file per il traffico e altri fattori, il comodamente è opinabile :D) e vabbeh ma come ti permetti di generalizzare dicendo che la gente senza auto scrocca! Quindi fammi capire, uno si vuole fare un week end in una città e spinge l'amico ad accompagnarlo? Mah, mi sa che se ci fosse un tizio del genere sarebbe automaticamente invitato a fare l'autostop. E poi, ben caro, vivi a Roma che cavolo! Non ci sono mezzi di trasporto per uscire? E dove te ne vuoi andare che non c'è un collegamento con i mezzi pubblici, a Narnia? XD

 

Perdonami, ma, visto che vuoi passare per quello che rifugge le moderne comodità, perchè sei su internet? Per informarti potresti usare i quotidiani, pr scrivere la macchina da scrivere, e per parlare con altri incontrarli dal vivo? Sii coerente, fai come gli amish, già hai rinunciato alla comodità di un'auto, che ti costa rinunciare a tutte le altre diavolerie moderne?

Sul "dove devi andare", non tutti hanno una vita limitata da quattro mura o dal perimetro del proprio quartiere; propri oggi, in macchina, mi sono comodamente recato in un piccolo paese del basso Lazio, in poche ore sono andato, ho fatto quello che dovevo fare, e ho fatto ritorno a casa. Ah, tra l'altro ho speso un ca z z o perchè viaggio a gas...premesso che nel posto in cui sono stato non c'è il treno, avrei dovuto cambiare piu' di una corriera, pobabilmente in un giorno non ce l'avrei nemmeno fatta, a meno, appunto, di implorare qualcunO di passare a prendermi, oppure di prendere un taxi per fare 300 km a/r... eh già, l'auto è un vizio :D

 

Tutti i miei amici prendono i mezzi pubblici e come già detto, non ho mai preteso nulla! Infatti, quando vado fuori città non mi invito nelle auto altrui ma uso... cosa mai... ah sì! I mezzi pubblici! XD

 

 

C'hai poco da xdare, finchè i tuoi giri sono destinazione caserta o roma puoi anche spostarti col treno ma, come fatto notare sopra, non mi risulta che i treni raggiungano anche i piccoli centri, nè che viaggino di notte. Quindi ti autolimiti in virtu' di cosa? Ah già, del fatto che usare comodamente un'auto potrebbe farti passare per viziato...qui, ragazzo mio, serve la psicanalisi :D

 

Non ho interessa ad uscire fuori città di sera, tanto strano? Mah. XD

 

Fai bene,di notte girano strani tipi ed è pericoloso uscire, mia nonna lo diceva sempre. Meglio stare murati vivi o incontrarsi rigorosamente di giorno e rigorosamente nel propio quartiere, sia mai che tocchi allontanarsi o capiti di finire una cena troppo tardi...ah, mai attraversare il bosco, cappuccetto rosso ne sa qualcosa :D

 

 

Già, Roma è proprio mal collegata... Cioè, io me ne vado in campagna tutto il giorno e torno comodamente in treno e tu, a Roma, devi usare la macchina per fare ciò? E ancora con 'sto scroccone! XD

 

Immagino che la tua campagna sia adiacente un'autostazione o una stazione del treno, altrimenti tanto comodamente non la raggiungeresti, e sicuramente non in giornata... Comunque già, Roma è mal collegata, ma se non la conosci che apri bocca a fare...prova a fare coi mezzi il sabato sera che so, da casalotti a san lorenzo, o da ponte di nona a trastevere, piu' ritorno coi notturni ovviamente, poi mi dici...ah ma già, uno potrebbe cenare alle 6 e rincasare prima di mezzanotte, in modo quantomeno di riuscire ancora a muoversi

 

C'è da commentare? °_°

Sinceramente credo che mi sono dilungato più che abbastanza su questo tema. Mi fa ridere che c'è gente che si fa certi pensieri in testa ma in effetti se tu hai attorno gente che ti chiede passaggi non è che m'importa più di tanto! Cerca di non offendere però chi non guida perchè sui guidatori c'è mooooooooolto da dire (cose che vanno ben oltre il fatto di avere fissime mentali, credimi!). Detto ciò, aggiungo un'altra cavolata sentita in giro sulla mia lista e chiudo il discorso. (Ma tu vedi! XD)

 

Si si, talmente una cavolata che la stragrande maggioranza della gente al Mondo guida, e non perchè ami spendere soldi in benzina e spese fisse, ma perchè ha compreso che guidare agevola la propria vita. Ti sei dilungato ma non ci hai detto il perchè non guidi, attaccandoti ad imporbabili mirror climbing... eppure la domanda era semplice, le opzioni erano 4: poblemi di salute, problemi economici, fisime mentali, tendenza allo scrocco. Se vuoi confessarti fai sempre in tempo ;-)

 

A Roma sento ripetere da una vita "...ah se avessimo anche noi un buon servizio pubblico" ma io sinceramente ho i miei dubbi che cambierebbe molto. In effetti la maggior parte delle famiglie che conosco hanno un mezzo per componente, alcune anche di più considerando gli scooter e comunque difficilmente meno di due a nucleo famigliare. Decisamente troppe.

 

 

Ti dico solo che per andare al lavoro (vivo in periferia e lavoro in centro, nemmeno 20km di distanza) ho provato ad andare coi mezzi, se non altro per il risparmio: ebbene coi mezzi ci vuole un'ora e mezza, in macchina 40 minuti, ovviamente solo andata, per il ritorno è lo stesso

 

Ma lo scopo del topic sarebbe? far passare il gay che non guida come handicappato, poveraccio, e scroccone? :D

Se io non guido perché non ne sono capace, non me la sento di guidare per l'ansia che mi mette la guida, per la paura di causare incidenti, che c'è di male?

Dove sta scritto che tutti gli esseri umani debbano saper guidare?

 

Stai facendo tutto da solo, che per caso hai la coda di paglia? Lo scopo del thread era soltanto interrogarsi e cercare risposte ad una stranezza, ovvero che tra i ragazzi gay, pur essendo una minoranza numerica sul totale della popolazione, ci sia un'altissima percentuale di gente che non guida, a differenza dei propri coetanei etero.

 

Allora se faccio un incidente e mi devono portare all'ospedale per forza in elicottero, sono uno scroccone perché non so pilotare un elicottero e non posso ricambiare il favore? è assurdo!

Giuro che domani chiedo a tutti i miei amici quanto gli da fastidio darmi un passaggio, che mi offrono di loro spontanea volontà, e provo anche a dirgli cosa vorrebbero in cambio, a parte la benzina che ogni tanto gli pago.

 

 

L'elisoccorso lo paghi tramite le tasse, relativamente ai tuoi amici dovresti già esserti chiesto da anni se magari era il caso di rendere il favore, un minimo di amor proprio e di orgoglio non guasterebbe

La comodità dei mezzi pubblici per muoversi in città è indiscussa. In città, come a Milano per esempio (dove abito, e quindi che conosco bene), guidare significa avere trecento occhi e stare attenti a tutto, ma veramente tutto, al massimo livello. E' snervante, sì. Tuttavia, non riuscirei a pensare di rinunciare all'automobile in estate, con climatizzatore acceso, quando a Milano i 35-37-40° gradi umidi rendono i mezzi pubblici delle saune maleodoranti.

Non riuscirei nemmeno a pensare di non avere l'auto per andare da qualche amico in provincia o per andare, indipendentemente da tutti, ad un centro commerciale o in qualunque altro luogo scomodo da raggiungere coi mezzi. Probabilmente sarò viziato, non discuto, ma non vedo perché far finta di snobbare le comodità.

 

Krypto, non so a Milano, a Roma come ho scritto appena sopra per andare al lavoro in auto ci metto 40 minuti, contro un'ora e mezza coi mezzi pubblici...quindi in tanti casi l'auto è enormemente piu'comoda dei mezzi...certo che se poi uno ha la fermata metro sotto casa, ed il lavoro sulla stessa linea di metro poche fermate dopo, il discorso cambia, ma è un privilegio rarissimo a trovarsi, anche vista la scarsa estensione delle nostre linee metro

 

 

@@nayoz dalle tue parole e sclerate mi sembri il classico gay da centro stereotipato. A parte che vorrei chiederti quanti anni hai perchè sembrano le avventure in cittá di un 14enne. Non lo dico per offendere ma questa descrizione super divertita dell'andare in posti remoti come se fosse una puacevole avventura mi ricorda quando io a 14anni andavo in zone periferiche della città.

Stendiamo un velo pietoso sulla storia dei clan, le etichette le vai a dare ad altri non certo a me!

Comunque sta venendo fuori un aspetto egocentrico. Perché chi non ha la macchina si arrangia con i mezzi, ma la macchina é anche un mezzo per trasportare gli altri, stare in compagnia e spostarsi con libertà con gli altri per raggiungere altra gente in un determinato posto.

 

Quoto tutto.

 

Soffro d'attacchi di panico, secondo te mi posso mettere alla guida con altre persone? Già quando sto in macchina con altre persone voglio scendere immediatamente.

 

 

I problemi di salute sono uno dei due motivi tangibili e seri che giustificano il non guidare, anzi, il fatto che tu abbia rinunciato a guidare, consapevole dei rischi che tale problema potrebbe farti correre, ti rende onore, c'è gente idiota che, ad esempio, si ostina a guidare anche se non ci vede piu'.

 

 

@@nayoz, hai anche un posto di lavoro vicino casa o comodissimo ai mezzi?

A parte la poco riuscita metafora sulla palestra, spero tu ti renda conto di essere tu il "fortunato" ad avere una vita che ti permetta di gestirti i tuoi tempi senza autovettura. Purtroppo non esistono solo gli usi voluttuari; se hai bisogno di una farmacia notturna? se hai più di una sede di lavoro? Se la sede è una sola ma non è raggiunta dai mezzi? se devi trasportare dei colli ingombranti che non siano mobili Ikea? Certo, ci sono mille modi, ma tutti a pagamento, spendendo di trasporto 20 euro per procurarsi di notte un antibiotico da 2 euro, tanto per fare un esempio. E le ferie? Capisco un giovane che abbia magari voglia di spostarsi col treno e andare un po' all'avventura una volta giunto in luogo, ma in base all'età di norma cambiano le esigenze.

Quest'estate sono andato al mare con amici: senza automobile non saremmo potuti andare di sera nell'entroterra, non saremmo potuti andare a cenare in qualche posto caratteristico, non avremmo visitato luoghi particolari riuscendo a stare nei tempi (l'attesa di un bus andata e ritorno porta via una bella fetta).

Quello che voglio contribuire a ribadire è che nessuno reputa di diverso livello chi non abbia una patente; semplicemente troverei corretto ammettere, come hanno già fatto in molti, che le esigenze con il tempo e con l'età cambiano e che tutto sommato la mancanza di indipendenza negli spostamenti prima o poi diventa un limite. Alcuni dicono "mi scoccia", ma che motivazione è? Allora scoccerà anche lavorare, o studiare, o fare chissà quali cose ostiche o di responsabilità nella vita. L'ansia da guida è giustificabile e differente dall'esserne fastidiati per un po' di traffico. Come se, peraltro, guidare significasse essere sempre immerso in annodati ingorghi.

 

Quoto pienamente, in particolare la parte sottolineata

 

 

Comunque da questa discussione sta emergendo la frequenza tra i gay di un'ansia/panico/stress legati alla guida che non si riscontra in pari misura tra i maschi etero, e che può rispondere alla domanda posta all'inizio della discussione.

 

 

Esattamente.

Stai facendo tutto da solo, che per caso hai la coda di paglia? Lo scopo del thread era soltanto interrogarsi e cercare risposte ad una stranezza, ovvero che tra i ragazzi gay, pur essendo una minoranza numerica sul totale della popolazione, ci sia un'altissima percentuale di gente che non guida, a differenza dei propri coetanei etero.

 

dopo che hai scritto:

 

Quindi alla fine i motivi che portano a non guidare sono:

 

1) motivi di salute (ineccepibile)

2) motivi economici (ineccepibile)

3) fisime mentali

4) tendenza allo scrocco

 

come non guidatore mi sento chiamato in causa, non è avere la coda di paglia.

Sono il primo ad ammettere che la patente serva, anch'io abito in provincia e ci metto minimo due ore per raggiungere la città con i mezzi, sottostare a scomodi orari è frustrante, se proprio vuoi posso rispondere alla domanda del topic, non guido per più motivi, il primo è che mi da ansia, come già detto, cosa che supererei benissimo se avessi una mia auto, così semmai dovessi prendere qualche paletto, strusciare una fiancata ecc... non faccio danni ad altri ma solo a me stesso (mi manca un po' di pratica) e questo mi renderebbe già più sicuro.

il secondo motivo è che non mi posso permettere un'auto, perché i costi sono troppo elevati per me, potrei permettermi un qualcosa di usatissimo....

Ma per questo non vuol dire che io sia uno scroccone.

L'elisoccorso lo paghi tramite le tasse, relativamente ai tuoi amici dovresti già esserti chiesto da anni se magari era il caso di rendere il favore, un minimo di amor proprio e di orgoglio non guasterebbe

ma conosci i miei amici? quando mi cercano per uscire sanno che io non guido e a loro sta bene così, evidentemente il nostro rapporto non si basa su un bilancio di favori da dare e prendere... farsi un minimo gli affari propri senza fare illazioni non guasterebbe.

Se non hai la possibilità di comprarla nulla da eccepire, il resto sono dettagli a seguire. Apprezzo comunque la tua sincerità nell'ammettere il disagio dei mezzi, forse sei l'unico ad averlo ammesso, non come tanti che dicono di viaggiare una favola coi mezzi . Sul fatto dello scrocco: non faccio illazioni ma riflessioni, anche se putacaso tu pagassi ogni volta la pizza a chi ti porta in giro o ti debitassi in altro modo, non ti scoccia proprio il fatto di voer chiedere e dover dipendere da x o da y? In un mio vecchio post esprimevo proprio questo, il mio fastidio, all'età di 17 anni, nel dover chiedere passaggi per uscire la sera, tanto che a 18 anni, una volta presa la patente, ho voluto prendere quasi sempre la mia auto per sdebitarmi della scocciatura, nonostante ai tempi io abbia comunque o offerto qualcosa o contribuito alla benzina di chi mi scarrozzava.

p.s. a me da ragazzino quando non potevo andare in scooter (pioggia o tragitti troppo lunghi) scocciava anche dover chiamare mio padre per farmi venire a prendere, fai tu

Krypto, non so a Milano, a Roma come ho scritto appena sopra per andare al lavoro in auto ci metto 40 minuti, contro un'ora e mezza coi mezzi pubblici...quindi in tanti casi l'auto è enormemente piu'comoda dei mezzi...certo che se poi uno ha la fermata metro sotto casa, ed il lavoro sulla stessa linea di metro poche fermate dopo, il discorso cambia, ma è un privilegio rarissimo a trovarsi, anche vista la scarsa estensione delle nostre linee metro

 

Tendenzialmente a Milano lo spostamento coi mezzi pubblici è molto efficiente e garantito regolarmente. Non ho esperienza per quanto riguarda le ferrovie suburbane, ma il servizio metro/autobus/tram è quasi sempre soddisfacente. E' chiaramente vincolato al traffico, ma ciò riguarda anche i mezzi privati.

Ovviamente io concordo con te, l'auto è una comodità a cui difficilmente riuscirei a fare a meno, anche perchè ti quoto al 100% sul discorso riguardo lo spostamento in periferia o in aree extraurbane per qualunque disparato motivo.

Voglio poter dire: "Oh, bene, sono le 16, vado al Vulcano - centro commerciale - a prendermi un paio di jeans prima di sera". Con l'auto in un'ora risolvo, coi mezzi, sarei ancora lì a pensare. Oppure, voglio poter decidere una domenica mattina di andare a trovare un mio amico a Varedo senza dover essere vincolato all'orario di trecento scambi ferroviari.

@Krypto: comunque a Milano oltre tutto ci sono già 3 linee operative da anni, contro le due di Roma, senza contare poi che la città in confronto è davvero piccola, io una volta dovevo andare (in macchina) da Via Rombon (periferia est) a Via Lorenteggio (periferia ovest) e mi sono meravigliato di quanto erano vicine e di quanto ci abbia impiegato poco nonostante il traffico, qui per andare da Tor Sapienza a Boccea (esempio periferie est-ovest) ci impieghi un vita, data la distanza.

Detto cio' una macchina serve anche a Milano, l'ultima volta che venni su andammo a ballare al one way e vista la distanza e l'orario col taxi sarebbe costato una follia.

@@ben81

Appunto, mai mi sognerei di usare i notturni (taxi o mezzi) a Milano, specialmente qualora debba recarmi in discoteche che non sono proprio in luoghi centrali (vedi Borgo). E poi non amo molto la folla dei mezzi pubblici, inclusi gli individui che disconoscono del sapone e/o deodoranti e la sporcizia che vige sovrana. Se devo andare in Duomo, chiaramente uso i mezzi, ma se devo andare da casa mia (che non è a Milano, ma leggermente fuori, nell'hinterland) verso una delle periferie della città, utilizzo senza dubbio l'auto.

@ Ben81

certo che mi scoccia dipendere dai passaggi degli altri, scoccia più a me che a loro, questo è sicuro, ma spero di non perseverare in questo stato, quando avevo lo scooter da adolescente anch'io davo i passaggi agli amici "appiedati" a me non dava fastidio, a loro credo un po' di più, forse sempre per un discorso di sensi di colpa...

ma restando IT, la statistica dei gay che non guidano ora è più definita? :D

Esatto, è quello che dico pure io...se devo andare a passeggiare a piazza di spagna uso la metro, ma se devo andare la domenica al centro commerciale, o uscire di sera-notte, l'auto è insostituibile.

 

 

p.s. il borgo, ho un episodio in merito da raccontare...anni fa, posto bellissimo, peccato che il mio ex di Milano, che ci doveva riportare in hotel, se ne andò presto perchè non si sentiva bene...morale, rimanemmo a piedi li in via fabio massimo, 4,30 di mattina, il nulla intorno, un freddo cane (era un 8 dicembre), taxi manco a pagare oro, alla fine arrivammo davanti ad una fermata della metro chiusa (porto di mare? possibile?) e dopo quasi un'ora all'addiaccio trovammo un bus notturno che portava in centrale, arrivammo in hotel che era quasi l'alba. Eh già, comodi i mezzi :asd:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

@ Ben81

certo che mi scoccia dipendere dai passaggi degli altri, scoccia più a me che a loro, questo è sicuro, ma spero di non perseverare in questo stato, quando avevo lo scooter da adolescente anch'io davo i passaggi agli amici "appiedati" a me non dava fastidio, a loro credo un po' di più, forse sempre per un discorso di sensi di colpa...

ma restando IT, la statistica dei gay che non guidano ora è più definita? :D

 

Imho forse fabio castorino ci ha azzeccato

 

Fabio Castorino, il 19 novembre 2011 - 17:09 , ha scritto:

Comunque da questa discussione sta emergendo la frequenza tra i gay di un'ansia/panico/stress legati alla guida che non si riscontra in pari misura tra i maschi etero, e che può rispondere alla domanda posta all'inizio della discussione.

Irishskyuponus

Sarebbe interessante sentire anche la testimonianza di ragazze lesbiche, per la mia esperienza tutte quelle che ho conosciuto guidavano, e pure con piu' scioltezza rispetto alle ragazze etero che conosco.

 

Et voilà, lesbiche a rapporto.

Visto che la mia compagna è abbarbicata sulla mia pancia, scrivo per entrambe.

Abbiamo letto insieme tutte le vostre risposte e la prima cosa che mi ha detto è stata "tu hai la mentalità di un maschio eterosessuale". Al ché dopo aver visto la mia faccia un po' così, quell'espressione un po' così, si è affrettata ad aggiungere "La parte bella della mentalità di un maschio eterosessuale".

Adesso ve la spiego meglio.

 

Premesso che entrambe siamo patente-munite, presa tra un po' anche prima dei diciotto, per avere la possibilità - e questa è la motivazione che ha spinto entrambe - di fuggire il più rapidamente - e più spesso possibile - dalle mura domestiche, io non le permetto e non le permetterei mai di guidare se siamo assieme.

 

Perché, per me, andare a prenderla, portarla di qua e di là, dove desidera, organizzare weekend fuori porta o vacanze itineranti, sessioni full immersion nello shopping, agli orari e nei posti più disparati, è un modo di corteggiarla, viziarla.

 

(Volevo aggiungere altro, ma poi mi è stato fatto notare che stavo sviolinando e di conseguenza, visti i toni, uscendo off topic. Quanto scritto sopra è quella che lei considera come la parte "bella della mentalità maschile", ovvero l'aspetto cavalleresco.

Insomma, son il suo principe che è azzurro perché la carrozza è blu.)

 

La differenza che noto di più con i miei amici etero è che a me della macchina proprio non me ne frega nulla! Io ho una macchina aziendale e veramente fa schifo! E' sporca.. non la curo, non controllo niente....

 

Ecco, lo stesso vale per Noi.

Per me, la macchina è solo una carrozza e una stanza d'albergo, per cui ci sono briciole, foglie, vetri impolverati, manate, ditate, bruciature di sigarette sui sedili, bocchettoni dell'aria distrutti, bolli, ammaccature, fanali bruciati e via così.

Qualcuno potrà obiettare che una bella esteriorità è anche un modo per corteggiare e infatti quando sono andata a prenderla le prime volte ho sempre lavato e disinfestato la macchina.

 

La mia donna si stava chiedendo, invece, come mai nessuno di voi - e soprattutto di quelli che il mezzo non lo hanno - ha menzionato l'aspetto ludico e utile dei sedili di un veicolo proprio, quando non esistono quattro mura che possano accogliere i vostri desideri. Insomma, anche quando dovete fare sesso, chiedete il passaggio a un amico - vi piacciono le cose di gruppo? - ai genitori oppure pagate un taxi e il taxista?

 

Dubitiamo che a questa domanda risponderete ancora che sono tanto, tanto, tanto comodi i mezzi pubblici e che sono equivalenti a disporre di un autoveicolo.

Oh certo, c'è sempre la casa in centro.

Quando è libera.

Quando non ci sono i genitori.

Quando fratelli e sorelle sono altrove o accettano soldi per il silenzio.

Quando il vostro lui/lei ha la macchina. :P

Perché a mezzanotte le metro, OVUNQUE, in Italia, chiudono.

E allora, se anche lui non ha la macchina, dove lo mandate?

Immagino che una notte all'addiaccio - come ha provato ben81 - sia una cosa terribilmente Romantica.

 

 

p.s. a me da ragazzino quando non potevo andare in scooter (pioggia o tragitti troppo lunghi) scocciava anche dover chiamare mio padre per farmi venire a prendere, fai tu

 

Ah, certo, potete sempre chiedere a vostro padre di portare a casa il vostro lui/lei.

Io, dal canto mio, non mi sono mai voluta far venire a recuperare dai miei.

Piuttosto, finché non ho avuto la patente, me ne sono stata bella che bella a casa, usando i mezzi pubblici per muovermi.

E no, non ho mai detto che sono tanto, tanto, tanto comodi.

Perché ad aspettare alla fermata mi si gelava il culo eh.

 

Dopo questa lunga testimonianza e la mia donna che continua a ripetere che sono proprio un fottuto maschio eterosessuale che per troppo orgoglio non si faceva neanche recuperare dalle feste, è decisamente ora di mettere giù il pc. ;)

 

 

P.S.

Quella testa di cavolo - sua definizione - della mia donna mi sta raccontando che quando andava in discoteca e non aveva la patente, ovviamente in posti irraggiungibili con i mezzi dopo le sei di sera, tornava in autostop con le sue amiche.

Rischiando lo stupro, chissà quante volte.

(Sì, è una testa di cavolo.)

 

Sempre perché i mezzi pubblici sono tanto, tanto, tanto comodi.

Soprattutto la notte.

Quando ho letto il titolo del topic, avevo una risposta pronta, poi leggendo devo ammettere che i commenti un po' smentiscono.

Avrei detto che non c'è sostanziale differenza, partendo dalla mia esperienza personale in cui conosco in egual misura gay ed etero che per motivi diversi non guidano, ed altrettanti gay ed etero che guidano.

 

Io ho la patente da quando ho 19 anni e guido, seppur all'inizio mi sentissi molto insicuro, ma non ho mai pensato ci fosse una correlazione con l'orientamento sessuale.

 

Quando posso scelgo il mezzo pubblico (o la bicicletta) per andare in città, un po' per convenienza (perchè odio cercare parcheggio dove ce n'è poco, o perchè sui mezzi è un buon momento da dedicare alla lettura del giornale) un pò per una scelta ecologica e se vogliamo culturale.

 

Ero (e sono) convinto che la differenza fosse proprio che i gay più spesso tendono a non volersi conformare alle abitudini della masse, mentre guidare l'auto per qualsiasi spostamento è un'atteggiamento tipico dell'italiano medio. Ma vedo che c'è anche una maggior propensione all'insicurezza...

Non siamo fatti a compartimenti stagni, uno stato di ansia creato da una caratteristica e situazione particolare può estendersi ad altre situazioni, o produrre uno stato di ansia generalizzato che emerge qualunque cosa uno faccia.

Detto così è insufficiente.

Anche gli etero vengono a contatto con molti tipi di situazioni particolari, l'omosessualità non è l'unica. Se si vuole rispondere concretamente al quesito bisogna considerare tutte le possibili caratteristiche e situazioni particolari che concorrono a delineare globalmente lo stato di stress/ansia. E la cosa è molto complessa

 

Comunque da questa discussione sta emergendo la frequenza tra i gay di un'ansia/panico/stress legati alla guida che non si riscontra in pari misura tra i maschi etero, e che può rispondere alla domanda posta all'inizio della discussione.

si ma non dimostra praticamente quale sia la causa che differenzia l'ansia/panico/stress di un gay da quella di un etero.

è impossibile che esistano etero non ansiosi e stressati, se si voleva fare una semplice statistica contando le risposte dei postanti, non abbiamo qui su questo forum un campione sufficiente di etero che possano dire la loro in merito al non guidare.

OT ... ma non resisto e non me ne vogliate!!! :angel:

 

Ho visto macchine sfrecciare contro senso, guidatori commettere costantemente effrazioni infrazioni

 

Sono una vera minaccia quelli che usano un'auto per il furto con scasso! http://dizionari.hoe...uery=effrazione

 

/OT

 

Io dai 14 anni ai 18 anni causa fobia dei miei per i motorini (mio padre prima di lavorare in proprio insegnava in una scuola superiore e in epoca nella quale il casco era un optional ha versato lacrime sulla bara di alcuni studenti morti in incidenti in motorino) mi sono dovuto arrangiare: mi muovevo molto in bici, mi portavano in giro i miei oppure con amici mi organizzavo per avere i passaggi in auto o moto (e qui si apre il capitolo "non-sense" dei miei, in quanto non si preoccupavano minimamente se andavo e tornavo nel cuore della notte su auto o - peggio - moto che potevano fare i 200 km/h!).

 

Presa la patente ho SEMPRE fatto in modo di non essere obbligato a chiedere passaggi, se ci si organizzava a rotazione qualcuno poteva lasciare l'auto e ci si muoveva con il numero minimo di mezzi, in caso di complicazioni la macchina la prendevo anche io e stop. Zero problemi.

Oltretutto, abitando in provincia, ricordo che per noi lo standard era percorrere il sabato sera anche qualche centinaio di km (mio fratello lo fa tutt'ora quando va nel Cuneese a ballare) per raggiungere locali che non fossero i: soliti, banali, noiosi e iperconosciuti della nostra zona.

 

I mezzi pubblici li trovo funzionali in città (bus, tram, metro in genere non sono molto più lenti di un'auto nel traffico impazzito, anzi)... ma li uso prevalentemente in situazioni dove non ho fretta.

L'auto rimane la soluzione che garantisce il più alto grado di indipendenza, parti quando vuoi, da dove vuoi e arrivi dove vuoi... anche nel cortile-della-casa-in-montagna-dello-Zio-Peppino.

Il treno sulle medie distanze l'ho riprovato giusto due settimane fa per andare da Torino a Verona e si conferma un mezzo inadeguato quando impiega più tempo di un'auto per compiere lo stesso tragitto agli stessi costi (più o meno!).

Oltre un certo chilometraggio ho un solo mezzo: due ali, qualche turbina e via... si vola. Non ho mai fatto (se non per lavoro) trasferte superiori a 1000 km in auto.

Mercante di Luce

si ma non dimostra praticamente quale sia la causa che differenzia l'ansia/panico/stress di un gay da quella di un etero.

è impossibile che esistano etero non ansiosi e stressati, se si voleva fare una semplice statistica contando le risposte dei postanti, non abbiamo qui su questo forum un campione sufficiente di etero che possano dire la loro in merito al non guidare.

è vero, però possiamo fare un confronto con coloro che conosciamo.

Personalmente NON conosco ragazzi etero che potendo non abbiano la patente.

Conosco poche ragazze e pochi ragazzi gay che, invece, hanno fatto questa scelta.

Leggendo poi le risposte al thread mi rendo conto che la mia si sta rivelando ben più di un'impressione e molti di coloro che hanno risposto di non avere la patente o non guidare lo fanno per scelta, non per impossibilità.

Abitando ormai col mio boy avevo dimenticato l'aspetto romantico e ludico citato da Irish: nella mia auto di tanti anni fa (una tipo, brutta ma comoda e soprattutto spaziosissima dentro) ho fatto certe cose che voi umani non potete immaginare :D L' alternativa sarbbe stata l'hotel o il mettere il sonnifero nel cibo ai miei familiari :D

@@Mercante di Luce

ok, facciamo un confronto con coloro che conosciamo: mio cugino etero non guida, ha scooter e auto sotto casa, mio zio gli dice sempre "prendi quello che vuoi" ma lui preferisce andare a piedi, non gli va di guidare (avessi avuto io un padre che mi dava auto e moto aggratise...)

mia cugina etero idem, solo che poi col tempo ha dovuto guidare per necessità lavorative.

tre madri di tre miei amici sono etero e non gli va di guidare.

Ma è anche vero che alcune impossibilità causano delle scelte rispetto ad altre.

Dario e Hitam sono studenti, non possono permettersi un'auto, perché hanno scelto di studiare anziché lavorare per comprarsene una.

Scegliendo lo studio hanno dovuto continuare a usare i mezzi per una conseguenza alla scelta.

Diverso è il caso dei figli di papà mantenuti e spesati, che ricevono per regalo l'auto per il loro 18° compleanno, hanno tutto e non dovendo scegliere tra niente, sarebbe un caso grave di ansia se decidessero di non guidare.

A me sembra che più che l'orientamento sessuale sul guidare influiscono le esigenze.

Da dove vengo io: cittadina della Riviera ligure, chiunque (maschio, femmina, etero, omo, bi ecc...) appena compiuti i 18 si iscrive a scuola guida. TUTTI, pure le persone più ansiose e pure i più impediti. Da me senza un mezzo di trasporto (o qualcuno che ti accompagni) è arduo fare qualsiasi cosa e se ne rendono conto tutti. La maggior parte delle persone a 14 anni prende uno scooter e gli unici che non lo hanno sono quelli con i genitori ansiosi. E' un'esigenza che nasce dal non voler passare ogni giornata e serata in casa e di avere una vita. Hai voglia a prendere la bicicletta, dove abito io forse solo un ciclista semi-professionista ce la farebbe a venirci e andar via ogni giorno e più volte al giorno.

Se a 14 anni non avessi avuto lo scooter e avessi dovuto prendere il mezzo per andare a scuola mi sarei dovuta svegliare ogni mattino alle 5.45 (invece che alle 7.30).

 

Però ho vissuto per un anno in una grandissima metropoli (non in Italia) e non solo non sentivo l'esigenza di un mezzo, ma proprio non lo avrei preso nemmeno se me lo avessero regalato. Il traffico era sempre mostruoso e ci si metteva ore a muoversi. Mentre muoversi con autobus o taxi collettivi era sempre possibile, a qualsiasi ora del giorno e della notte e anche molto economico. Una mia amica che aveva la macchina la usava anche meno di una volta ogni 10 giorni.

 

Però essere senza patente è comunque un limite e senza mi sentirei davvero troppo dipendente da altri.

 

Per l'esperienza che ho avuto io, non mi sembra che i gay o le ragazze etero siano quelli che guidano meno. Non dalle mie parti almeno. Però questo topic mi sta facendo ricredere :).

 

Io per esempio ho sempre guidato ma la maggior parte delle mie amiche etero guidano molto meglio di me xD

 

@Fantom: secondo me l'essere uno studente non è una scusa per non avere la patente. Di solito i 18 anni si compiono quando si è ancora sotto il tetto con i propri genitori e bene o male qualsiasi famiglia una macchina ce l'ha. Qui non si parla mica solo di avere una propria macchina di proprietà (almeno credo). Io una macchina non ce l'ho mai avuta ma quando mi serviva prendevo quella di mio padre. Ora che sto all'università ovviamente non ho la mia macchina, ma quando torno a casa mi capita di prendere quella di casa. Così come i miei amici di uni nessuno (tranne una) hanno la macchina ma quando tornano a casa dai genitori tutti loro guidano la macchina di casa per uscire o farsi le loro commissioni.

@ Madoka

non fraintendere, non ho parlato solo di auto di proprietà. Non tutti hanno i genitori che gli prestano l'auto, anch'io ho preso la patente alle superiori (con i soldi dei miei lavori estivi) ma in casa non c'erano auto da guidare! Mia madre non voleva assolutamente farmi toccare l'auto, mi disse "lavora e compratene una tutta tua"

non vorrei però andare sul personale.

Mercante di Luce

@@Fantom il fatto che si tratti di studenti, magari fuori sede, non implica certo che debbano rinunciare alla patente!

Soprattutto se si considera che la si può conseguire quando ancora si frequentano le superiori e tipicamente si è sotto l'ala della famiglia.

Dario, per esempio, non ha detto che non ha l'auto perché essendo studente non può, ha detto che non l'ha perché non gli serve.

La loro è una scelta, perché sono anche io studente universitario (pur non essendo fuorisede) e conosco tantissimi ragazzi che studiando lontano da casa non hanno l'auto, ma solamente perché non possono.

Io sono stato fortunato perché avendo l'università vicino a casa e vivendo coi miei sono riuscito a permettermi una moto, ma se non avessi potuto la patente in tasca (presa alle superiori) l'avrei comunque avuta.

E tanto per mettere i puntini sulle i, sia la moto che la patente me le sono pagate, come ne pago la manutenzione e l'assicurazione.

La patente dell'auto me l'hanno pagata i miei, ma è stata il regalo dei 18 anni.

Sicuramente io sono un caso particolare, perché sono un appassionato, e come me c'è qualcun altro intervenuto nella discussione, ma mi pare che si tenda a demonizzare chi sostiene che il non avere o non usare l'automobile sia una scelta che possa legarsi a mille motivi anche diversi dall'effettiva utilità.

Io ho ipotizzato che se esiste un nesso sarebbe la combinazione

di un minority stress con il dato culturale che spinge a proiettare

sulla macchina una certa idea del ruolo di genere maschile.

 

Se venisse fuori che le lesbiche si fanno meno problemi, sarebbe

una indiretta conferma ( in chiave lesbo il minority stress si volgerà

verso i ruoli di genere femminili perchè è sul lato femminile che la

lesbica sarà "inquisita" dalla madre o dalla società etero in generale

in termini di capacità )

 

Dire questo non significa dire che esista una inferiorità dei gay in termini

di capacità date, ma che esistono delle difficoltà specifiche, determinate dal

contesto sociale in cui il gay o la lesbica crescono

Il discorso s'infittisce e mi riesce difficile come alcuni partecipanti siano talmente fissati nelle loro idee da non riuscire a comprendere modi diversi di pensare.

 

Premetto che ho preso la patente a 18 anni, non ho la macchina ma se serve e se è disponibile uso la macchina di mia madre/padre/nonna. Mi piace anche molto guidare, soprattutto nelle strade extraurbane. Non mi piace il traffico ma credo di essere in buona compagnia.

 

Analizziamo un attimo perché la macchina dovrebbe servirci così tanto. Userò il mio esempio ma credo che sia assimilabile alle opportunità di molti altri. Ad altri invece la macchina risulterà quasi indispensabile, ma non è di quello che si discute. Si discute da 4 pagine che la macchina dovrebbe essere utile per tutti.

 

Alle superiori dopo il primo anno e mezzo con un pullman dal servizio scadente ho preso la bici per recarmi a scuola. Dopo la prima settimana di ingranaggio non c'è nulla di più comodo a mio vedere se la strada lo permette. Più o meno facevo in media 10-12km al giorno tenendo conto che spesso andavo a studiare fuori casa e accompagnavo i miei amici alle fermate dei mezzi. Il clima non è un gran problema, a parte quando piove davvero forte o c'è la neve. In queste situazioni risolvevo facendomi dare uno strappo in centro città e poi proseguivo a piedi.

 

Ora in università uso il treno, scomodo scadente e affollatissimo, a venti minuti da casa mia (di fatti mi sono preso un monopattino per arrivarci). Tuttavia risulta mooolto più comodo di prendere l'auto. Quelle poche volte che l'ho fatto per esigenze particolari me ne sono sempre pentito: il tempo per arrivare grazie al traffico è uguale che col treno e francamente di arrivare la mattina già scoglionato per la coda non mi va. Userei la bici (l'ho fatto poche volte) ma la strada per arrivare a Milano da casa mia è impercorribile: tre corsie, auto in ogni dove e un aerosol di gas di scarico che metà basta.

 

Di giorno e in settimana l'auto la uso davvero poco, tal volta per fare la spesa. Di sera nel fine settimana la macchina c'è ed è comoda, ma non sarebbe indispensabile quando gli altri amici hanno un mezzo e, quando non lo si ha, una bella sbevazzata in paese senza remore di doversi mantenere del tutto sobri a causa dell'auto non ci sta mica male.

 

Molte persone studiano e lavorano in posti ben collegati o hanno colleghi vicini a loro che possono passare a prenderli. Usare una macchina in due o più è un ottimo modo per dividere le spese, stare in compagnia e soprattutto dimezzare il traffico.

La bici è un mezzo fantastico e se gli italiani lo permettesse sarebbe un mezzo adatto alla gran parte delle situazioni. Il monopattino nelle grandi città è fantastico, si mette a tracolla e si porta sui mezzi senza problemi né biglietti aggiuntivi.

 

La patente è molto utile e in alcuni casi necessaria. La macchina la usiamo davvero troppo. La politica continua a farci credere che abbiamo bisogno di comprare più macchine se no non si cresce. Ci sono ben altri modi per crescere che quello beota di comprare una o più macchine a cranio quando non servono.

 

P.S. Allungare di 10-20 min la strada perché devo portare un mio amico a casa difficilmente è stato un peso né credo il contrario. E di solito non sto lì a contare i favori che faccio, tanto di solito quando si è gentili si viene ricambiati con un metro maggiore che lo star li a contare se ti ho dato più passaggi io o viceversa.

Il punto è un altro, non se la macchina sia indispensabile o meno, tema che non potrebbe uscire dalle

strettoie delle diverse vite particolari. Io lavoro a 45' minuti (di macchina) da casa mia, che diventano 60'

al ritorno dal lavoro se sono passate le 17. E' ovvio che per me la macchina è indispensabile, dato che

con mezzi pubblici dovrei metterci 1 ora e mezzo.

 

Il punto è che semmai indispensabile è avere la patente ed essere in grado all'occorrenza di guidare.

Mi sembra questo un punto ovvio che non richiede dimostrazione.

 

Ma il tema che si è andato delineando nel topic è un altro: se i gay siano meno propensi a guidare degli

etero, se abbiano cioè resistenze che impediscono loro o li trattengono dal prendere la patente e rendersi

capaci di guidare senza risentire un certo stress, più o meno forte.

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