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Si, una cosa non torna, il fatto che tu faccia finta di non capire la differenza tra il rinunciare ad una cosa utile, ed il rinunciare ad una cosa inutile. Fare sesso con una persona hiv+ non ti agevola la vita quotidiana, mentre usare l'auto al contrario te la agevola sia da un punto di vista di comodita' nel raggiungere senza problemi qualunque posto sulla terraferma, che da un punto di vista di tempo risparmiato. Un'auto costa a mantenerla e, come ogni altro mezzo, espone al rischio di incidenti, ma, facendo un'analisi che metta a confronto costi e benefici, i benefici ottenuti guidando un'auto superano di gran lunga i costi, che poi è il motivo per cui la stragrande

maggioranza delle persone guida. Quindi l'esempio da te portato e' ridicolo e non calzante. Sarebbe come negare la comodita' dell'aereo dando per scontato che chi prenda l'aereo debba deliberatamente cercare partners malati di epatite, cosa perfettamente inutile, anche se non dannosa in caso di sesso protetto. Quindi mi chiedo se quando partorisci tali elucubrazioni non ti sei forse fatto un cicchetto o altro, non vedo altre spiegazioni a certe uscite contorte.

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Dici che somigli al topic sul vegetarianesimo? :)

Sì, ho pensato esattamente a quello!

 

Vorrei sottolineare che finora non si è fatto altro che parlare del carattere dei non guidatori. Quindi non vedo cosa ci sia di male a tirare nella psicanalizzazione anche l'original poster.

 

 

 

Comunque lascio che continui Almadel sui paragoni, perché tanto anche quando gli "espedienti retorici" li introduco io tutti continuano a parlare solo con lui.

scusa almadel ma io trovo eccessivo il tuo modo di deviare sugli argomenti attraverso il metodo dell'ampliamento (vedi schopenauer nel libro L'arte di ottenere ragione).

se da un discorso sulla guida dobbiamo arrivare a filosofeggiare sulle paure razionali e irrazionali apriti cielo.

scusa almadel ma io trovo eccessivo il tuo modo di deviare sugli argomenti attraverso il metodo dell'ampliamento (vedi schopenauer nel libro L'arte di ottenere ragione).

se da un discorso sulla guida dobbiamo arrivare a filosofeggiare sulle paure razionali e irrazionali apriti cielo.

 

 

Chiamasi mirror climbing, lo sport forumistico preferito da chi, non avendo piu' argomenti IT da portare, cerca di divagare per distogliere il discorso dal topic iniziale. Aggiungici l'attibuire al prossimo frasi mai dette e/o stravolte, e ti viene fuori il ritratto tipico del...completa tu a piacere con il personaggio forumistico che piu' si confà alla descrizione di cui sopra.

 

Io e Ben81 siamo acqua e olio...è notorio.

Ma non possiamo trasformare il topic in una

discussione sul suo carattere...quindi bisogna

prescindere da Ben 81 se vogliamo sforzarci

di dire qualcosa di vagamente culturale.

 

 

Ah beh, per fortuna che ci sei tu ad alzare il livello culturale del forum.

@@Lum: L'utente ha solo replicato e controrisposto ad Almadel e Hinzelmann. Se un utente offende o fa frecciatine si avrà pure UN diritto di replica o sarà vietato? Sinceramente mi sto cominciando a insospettire sul fatto che a molti utenti è possibile controbatterli, criticarli e mettergli parole in bocca che non hanno detto, però se viene mossa una critica ad Almadel e Hinzelmann (o qualcun'altro "d'elite") si passa subito agli avvertimenti ed è vietato criticarli.

 

Per il resto l'analisi di ben81 non fa una grinza.

Ilromantico ti ringrazio, ti dico solo che io non ho replicato perchè una replica sarebbe stata sicuramente presa in men che non si dica come pretesto per smembrare, chiudere, o epurare il topic, come successo in passato, che poi è quello che i soliti elementi di disturbo vogliono. Arrivano, trollano, arriva la maestra, che cazzia a caso senza fare distinguo tra chi ha generato le frecciatine e chi le ha subite, anzi, generalmente viene cazziato chi si è permesso di far notare le trollate e gli attacchi ad personam.

Ben, deciditi su che cosa è questo topic.

 

Se il topic è per capire se e perché più gay sono privi di patente/sono meno portati per la guida/hanno paura di guidare, allora buona parte dei tuoi interventi sull'indispensabilità dell'auto sono OT.

Se invece il topic riguarda più in generale i motivi per cui la gente non vuole la patente/guidare, allora rispondere a questa questione non è OT.

 

Decidi tu, basta tu sia coerente.

Penso che la discussione potrebbe evolvere con toni ben più bassi, in fondo stavamo solamente discutendo di una eventuale correlazione fra l'essere gay e "sentire" meno l'esigenza di guidare.

 

La discussione si è poi spostata... ma ora, non prendetela sul personale: nessuno ha accusato chi non guida di essere un minorato, semplicemente io, ben e altri riteniamo l'auto sia una cosa a cui è difficile rinunciare. Si badi bene... non IRRINUNCIABILE... ma onestamente credo non si possa far finta di non sapere che garantisce il più alto grado di INDIPENDENZA / FLESSIBILITA'.

 

Questo inteso con il metro di paragone di chi desidera vivere alla velocità media del resto della società... certo, se uno se la prende comoda... anche gli Amish in fondo non si stanno estinguendo.

 

Tanto per fare un esempio pratico: io quotidianamente ricevo chiamate da clienti che magari hanno bisogno della mia presenza e non è la prima volta che nell'arco di poche ore devo farmi trovare a centinaia di km. Se dicessi ai clienti "Attenda, guardo gli orari dei treni" mi riderebbero in faccia talmente forte che li sentirei senza telefono.

Ben, deciditi su che cosa è questo topic.

 

Se il topic è per capire se e perché più gay sono privi di patente/sono meno portati per la guida/hanno paura di guidare, allora buona parte dei tuoi interventi sull'indispensabilità dell'auto sono OT.

Se invece il topic riguarda più in generale i motivi per cui la gente non vuole la patente/guidare, allora rispondere a questa questione non è OT.

 

Decidi tu, basta tu sia coerente.

 

 

Non c'è nulla da decidere: il primo post parla chiaro, finchè in generale ci si interroga sul perchè e sul percome molti gay non guidano non c'è alcun OT.

 

p.s. in compenso, se proprio vuoi andare a caccia di ot, ne troverai in abbondanza ad opera di altri utenti, ti potresti soffermare ad esempio su quelli ad personam.

Penso che la discussione potrebbe evolvere con toni ben più bassi, in fondo stavamo solamente discutendo di una eventuale correlazione fra l'essere gay e "sentire" meno l'esigenza di guidare.

 

 

La discussione si è poi spostata... ma ora, non prendetela sul personale: nessuno ha accusato chi non guida di essere un minorato, semplicemente io, ben e altri riteniamo l'auto sia una cosa a cui è difficile rinunciare. Si badi bene... non IRRINUNCIABILE... ma onestamente credo non si possa far finta di non sapere che garantisce il più alto grado di INDIPENDENZA / FLESSIBILITA'.

 

Questo inteso con il metro di paragone di chi desidera vivere alla velocità media del resto della società... certo, se uno se la prende comoda... anche gli Amish in fondo non si stanno estinguendo.

 

Tanto per fare un esempio pratico: io quotidianamente ricevo chiamate da clienti che magari hanno bisogno della mia presenza e non è la prima volta che nell'arco di poche ore devo farmi trovare a centinaia di km. Se dicessi ai clienti "Attenda, guardo gli orari dei treni" mi riderebbero in faccia talmente forte che li sentirei senza telefono.

 

 

 

Ineccepibile.

 

p.s. ma ti diranno che potevi scegliere di lavorare in centro, rifiutando i clienti piu' lontani, cosi' avresti avuto tutti i clienti vicino al negozio, e avresti potuto raggiungerli a piedi.

Scusate, ma io non ho fatto nomi, per cui finiamola con la coda di paglia. Le frecciatine ci sono state da entrambe le parti, in questo topic e in altri, se vi sentite personalmente tirati in ballo problemi vostri.

Adesso si torna IT, grazie.

p.s. ma ti diranno che potevi scegliere di lavorare in centro, rifiutando i clienti piu' lontani, cosi' avresti avuto tutti i clienti vicino al negozio, e avresti potuto raggiungerli a piedi.

O più probabilmente gli diranno che loro non fanno il lavoro di Casper.

 

Guarda che non è una questione di principio per la maggior parte della gente che ha risposto in questo topic, tranne forse che per te. Sei tu che traduci "Io non ho bisogno della macchina, per me non è utile, è solo una spesa indesiderata/una fonte di pericoli" in "La macchina è inutile, quindi Casper non dovrebbe averla".

Non sono io che "traduco", è quanto è stato detto da piu' di uno. Addirittura alcuni hanno tirato in ballo l'ecologia per giustificarsi, ed il fatto che abbiano tentato di giustificarsi lascia intendere tante cose...

 

Scusate, ma io non ho fatto nomi, per cui finiamola con la coda di paglia. Le frecciatine ci sono state da entrambe le parti, in questo topic e in altri, se vi sentite personalmente tirati in ballo problemi vostri.

Adesso si torna IT, grazie.

 

 

Beh a passare per fesso no, non sono io quello ad aver tacciato hinzelmann di avere un basso livello culturale, o accusato almadel di evitare i sieropositivi. E si tratta di "code di paglia" o impressioni, ma post scritti e leggibili poco sopra. Quindi se eri assente dal forum o svagata, non hai seguito l'evoluzione dei post, e non sei riuscita a discernere chi attaccava da chi è stato attaccato, non puoi fare un calderone e lavartela con in "tutti hanno offeso tutti", perchè non è la verità; per fortuna che scripta manent.

Ho fatto la patente nel 2006 alla veneranda età di 25 anni perchè mi occorreva l'auto per questioni di lavoro, per uscire con gli amici ci si vedeva in paese o mi aggregavo a qualcuno automunito dividendo i costi della benzina, dopo aver comprato l'auto ero entrato anche io nel "prestare" a turno la propria auto per muoversi con gli amici

 

Fino alla patente per andare a lavoro usavo i mezzi pubblici (due treni + 1 autobus + 1km a piedi), ad un certo punto mi sono stancato di alzarmi alle 5 per essere in ufficio alle 8.30/9 e ho deciso di prendere patente e auto, differenza? In auto mi alzavo alle 8 e arrivavo in ufficio alle 8.40 (9 se c'era traffico). L'auto è una comodità innegabile ed in alcuni casi è anche indispensabile, salvo avere mezzi pubblici degni di tale nome (30 minuti in auto non possono essere percorsi in 2 ore con dei mezzi pubblici) o salvo abitare in una grossa città con numerosi servizi.

 

Sono anche d'accordo con il fatto che c'è gente che dipende dall'auto in modo a mio parere eccessivo, gente che per fare 200 metri tira fuori la macchina perchè non vuole usare l'ombrello.

 

Attualmente abito a Padova e lavoro a Milano, mi alzo alle 5.25, prendo un treno alle 5.54 ed arrivo a Milano alle 8.25, questo per dire cosa? Che ad ogni situazione ci possono essere più soluzioni, magari c'è chi ritiene valido fare 2 ore di mezzi pubblici al posto di 30 minuti di automobile, sono scelte, così come quelle di chi vuole fare i famosi 200 metri in auto.

Il punto è proprio quello!

Ognuno adatta le cose secondo: un deal necessità vs. possibilità, stile di vita, utilità.

Io per pranzare vado a piedi dalla ditta al ristorante self service, meno di mezzo km respirando un po' d'aria mi fa bene soprattutto all'umore.

Di sera se vado a Torino parcheggio nel primo punto utile, poi molto spesso mi muovo a piedi, anche se devo passare da una zona all'altra della città facendo km sotto i portici, è pur sempre un modo di vivere la città. L'auto però mi permette di fare serata con gli amici fino alle 2 e poi tornare a casa, in provincia... in assenza della quale avrei come unica soluzione un hotel o dormire da loro... o sotto un ponte.

Io e Ben81 siamo acqua e olio...è notorio.

 

Ma non possiamo trasformare il topic in una

discussione sul suo carattere...quindi bisogna

prescindere da Ben 81 se vogliamo sforzarci

di dire qualcosa di vagamente culturale.

 

Questo ultimo intervento di Isher ha un senso

ad esempio...partire dalla constatazione che il

90% dei gay non si affezionano all'automobile

neanche se guidano ( ed il 10% rimanente sono

problematici...così lanciamo una frecciatina ai

gay automobilocentrici XD )

 

E' che per me la questione si compone al contrario.

E' l'eterosessuale ad avere un rapporto feticistico con l'auto;

mentre il gay vuole un'auto solo se gli serve.

 

E spesso gli serve un'auto anche più di un etero

(se vive in provincia e vuole andare in discoteca il sabato sera...)

 

Questo suo feticcio fa parte del suo ruolo di genere? Sembra di sì.

Io continuo a ritenere più normale l'approccio gay alla questione;

anche qualora la scelta di non guidare fosse dettata dall'ansia

(perché mica parliamo della paura delle cavallette, eh!

Definire "ansiosa" una persona che non guida

- per me - è come definire "ipocondriaco" uno che non fuma...)

 

Stranamente tra i gay è più diffuso il feticismo per la moto...

Mercante di Luce

Sinceramente comprendo male come si possa definire "feticismo" l'essere appassionati.

Per quanto riguarda la mia personale esperienza non mi pare che in proporzione ci siano tutti questi "feticisti" delle moto tra gli omosessuali, anzi.

Se in molti hanno l'auto per utilità, dando spesso anche poco peso alle caratteristiche tecniche relative alle prestazioni, in tanti non nascondono proprio la paura della moto.

Sempre parlando di ciò che ho potuto constatare personalmente.

Mercante di Luce

Conosco il COMOG, ma il fatto che i motociclisti abbiano una tendenza all'associazionismo più spiccato degli automobilisti è una cosa che prescinde dal loro orientamento sessuale. Non per niente esistono migliaia di motoclub in Italia, mentre per quanto riguarda le automobili spesso i club si limitano ad auto storiche e/o di nicchia.

L'esistenza di quel club, di fatto, non prova che tra i gay sia più diffuso il feticismo per la moto ma che semplicemente i motociclisti sono solitamente più appassionati, feticisti per dirla con le tue parole, e quindi tendono a raggrupparsi più spontaneamente per diversi motivi.

Così esistono i club monomodello, quelli monomarca, quelli per mototuristi, quelli per i pistaioli, quelli per gli smanettoni, quelli per gli enduristi, quelli per i globetrotter e quelli per i motociclisti gay.

E no, non è una cosa gay, e lo sperimento io stesso quando conosco un ragazzo e gli rivelo questa mia passione, nell'ipotesi più rosea la definisce "atipica".

 

P.s. Esiste anche il GAM: http://www.infogam.info/

Edited by Mercante di Luce

Non serve andare in Groenlandia per rendere l'auto indispensabile, basta anche solo vivere in un piccolo comune di campagna o montano, dove senza un mezzo non vai nemmeno al lavoro.

 

Come nel mio caso

 

Anche se mi sembra che nei paesi montani la gente tenda poi a viziarsi con l'auto. Per dirti, il mio paese è lungo a dir tanto un kilometro, e c'è gente che per arrivare al bar centrale del paese prende l'auto <_<

Conosco il COMOG, ma il fatto che i motociclisti abbiano una tendenza all'associazionismo più spiccato degli automobilisti è una cosa che prescinde dal loro orientamento sessuale. Non per niente esistono migliaia di motoclub in Italia, mentre per quanto riguarda le automobili spesso i club si limitano ad auto storiche e/o di nicchia.

L'esistenza di quel club, di fatto, non prova che tra i gay sia più diffuso il feticismo per la moto ma che semplicemente i motociclisti sono solitamente più appassionati, feticisti per dirla con le tue parole, e quindi tendono a raggrupparsi più spontaneamente per diversi motivi.

Così esistono i club monomodello, quelli monomarca, quelli per mototuristi, quelli per i pistaioli, quelli per gli smanettoni, quelli per gli enduristi, quelli per i globetrotter e quelli per i motociclisti gay.

E no, non è una cosa gay, e lo sperimento io stesso quando conosco un ragazzo e gli rivelo questa mia passione, nell'ipotesi più rosea la definisce "atipica".

 

P.s. Esiste anche il GAM: http://www.infogam.info/

 

Non ho detto gay, ho scritto "più gay dell'auto" :)

Comunque non avevo pensato al fatto

che i motociclisti siano per natura portati a riunirsi.

AndrejMolov89

Per me non ha molto senso parlare di cosa è più gay o meno. Cioè è molto tipizzante l'andazzo. Riconosco che l'auto ha i suoi innumerevoli vantaggi. Dà autonomia e magari l'ansia ha radici nell'impossibilità di sfruttare questa autonomia e la corrispettiva responsabilità. Però, non è una questione solamente gay, è anche eterosessuale. C'è un mio amico etero che, pur avendo 28 anni, non riesce a guidare. E' anche dovuta ad una relativa pigrizia nel cercare ciò che si vuole.

Infatti molte persone che non guidavano in precedenza, hanno avuto l'imput per iniziare a causa di un fine, o comunque da una contigenza pressante. Se non hai problemi da risolvere, non riesci a imbracciare in mano la vanga della soluzione. Io per esempio affronterei la mia paura della macchina se iniziassi a pormi dei problemi che necessitano l'uso della macchina. Io ho preso la patente per trovarmi lavoro come consegna pizze, era un investimento.

Non si parla di problemi gay, si parla di problemi umani. Secondo me, se ci fosse una percentuale maggiore di gay non guidanti è dovuta anche dalla coscienza dell'inutilità della macchina o comunque dall'impossibilità di accettare una certa autonomia he toglie giustificazioni dal vivere come omosessuali. XD opinione mia.

Comunque non trasformiamo il topic in chi ha la macchina è più responsabile e meno egocentrico. E' abbastanza triste.

E' che per me la questione si compone al contrario.

E' l'eterosessuale ad avere un rapporto feticistico con l'auto;

mentre il gay vuole un'auto solo se gli serve.

 

E spesso gli serve un'auto anche più di un etero

(se vive in provincia e vuole andare in discoteca il sabato sera...)

 

Questo suo feticcio fa parte del suo ruolo di genere? Sembra di sì.

Io continuo a ritenere più normale l'approccio gay alla questione;

anche qualora la scelta di non guidare fosse dettata dall'ansia

(perché mica parliamo della paura delle cavallette, eh!

Definire "ansiosa" una persona che non guida

- per me - è come definire "ipocondriaco" uno che non fuma...)

 

Stranamente tra i gay è più diffuso il feticismo per la moto...

 

Il gay che guida ma ha un approccio utilitaristico, in ogni caso non aderisce

alla macchina-simbolo eterosessuale, può essere un discorso che crea un

terreno comune di discussione. Restano fuori come dicevo prima quelli ( e ci

sono ) che ci aderiscono ( lasciamoli un attimo da parte )

 

Il gay bikers aderisce ad un simbolo di libertà, indubbiamente le motociclette

hanno un significato simbolico più circoscritto. Per questo si pratica di più

l'associazionismo ( l'equivalente in chiave macchina sarebbe l'appassionato

di fiat500 o macchine storiche etc. ) e si condividono delle idee più delimitate

 

L'automobile ha un significato simbolico molto più esteso: è il simbolo di una

personalità sociale...c'è l'utilitaria, la familiare, la sportiva, l'auto da rimorchio

l'auto di rappresentanza, la city car etc. ma al contempo e proprio per questo

è più universale e cogente.

 

Un modo diffuso di scheccare fra amici gay in passato era quello di dare un

nomignolo affettuoso alla macchina con cui si andava per locali. Anche questo

mi pare abbastanza significativo ( dalla società al gruppo )

 

Questo secondo me differenzia a livello simbolico l'automobile dal concetto di

feticcio, nell'automobile entrano diverse immagini sociali, ma sono tutte immagini

sociali.

Io personalmente essendo cresciuto in paese, ma avendo sempre vissuto in città, ho sempre voluto la patente. Anche i miei coetanei etero paesani la pensavano così.

 

Di gay patiti di auto e/o moto ne conosco, ma pochi.

Del mondo dei motori non me ne frega un cazzo di nulla. Del mondo delle auto, bhè si mi piacciono, ma non posso essere definito un patito, so solo guidare e direi anche bene.

 

Sinceramente non saprei rispondere alla domanda ben. Perchè molti gay non guidano.

Quando ero a Bari prendevo sempre l'auto e mai il pullman urbano.

Ora che sono a Roma faccio più o meno lo stesso, ma prendo la metro al massimo, i pullman mai.

 

La macchina è una comodità e per certi versi un "lusso", ma per una persona come me che fa 100 cose, muoversi con i mezzi sarebbe un suicidio.

 

 

e l'idea di avere un'auto mi spaventa non poco.

Strano, io avrei più paura di uno scooter o di un motore in generale. Lì non ci vuole niente per farsi male e non solo...

Credo che sia auto che moto siano pericolose, ma molto meno credo che lo siano le auto.

Stai in un abitacolo "protetto" da lamiere e airbag.

Con la moto basta una semplice caduta da fermo per spezzarsi qualcosa e alla fine hai solo un casco..

 

Qui a Roma gli incidenti con feriti di motociclisti sono all'ordine del giorno.

Non guido, mai sentito questo impellente impulso malgrado le continue "pressioni" di patentedotati sconcertati dall'anomalia. Oltre alla paura di incidenti, credo di non avere quel grado di attenzione giusta in una giungla che anche soltanto un paese può rappresentare.

Mah, può essere che si rifletta sulla guida

una generica insicurezza per l'omosessualità.

 

Però a dire il vero non conosco gay che potendosela permettere non abbiano un'auto.

Conosco invece molti etero che hanno un'auto, pur non potendosela permettere.

Io sono una donna omosessuale che ha un'auto pur non potendosela permettere XD

Scherzi a parte, amo guidare. Ho preso la patente a 18 anni, e ho sempre guidato, Il primo anno a Roma ero a piedi e ho sofferto terribilmente, le notti trascorse al gelo con la paura di essere aggredita, e cani e porci che tentavano di abbordarmi, hanno fatto sì che io decidessi di procurarmi una macchina pur non essendo in condizione di poterlo fare. E quindi mi sono fatta prestare soldi e ho speso tutto ciò che mi ero messa da parte con un anno di lavoro per prendere la mia cara adorata Lanciarella, che ora mi accompagna da un anno. Purtroppo giovedì mi scade l'assicurazione e non so molto bene come raccapezzarmi, ma sono una di quelle persone che non rinuncerebbe mai alla macchina. Abito peraltro in una zona dove i mezzi non passano mai e i notturni non ci sono, senza macchina sarei spacciata. Non penso che il fatto che io ami tanto guidare (ad agosto mi sono fatta Roma-Rimini e ritorno con la macchina carica di roba, 7 ore ad andare e 7 a tornare sotto il sole cocente e senza aria condizionata in una macchina NERA e del 1997 XD) sia connesso col mio essere omosessuale. Voglio solo sentirmi libera senza pesare su nessuno che deve farmi da taxi.

Allora scoccerà anche lavorare, o studiare, o fare chissà quali cose ostiche o di responsabilità nella vita. L'ansia da guida è giustificabile e differente dall'esserne fastidiati per un po' di traffico. Come se, peraltro, guidare significasse essere sempre immerso in annodati ingorghi.

è un discorso che non sta in piedi, le responsabilità prese sul lavoro, o altrove, non hanno nulla a che vedere con quelle della guida.

Vogliamo parlare delle responsabilità che NON si prendono i guidatori? come parcheggiare sulle strisce e rampe per disabili, in doppia fila, superare i limiti di velocità, diventare cafoni ogni volta che ci si mette al volante... e qualsiasi altra cosa che non rispetta il CDS.

 

Questo topic sta diventando sempre più antipatico. E lo dice uno che guida e ha la macchina, non oso immaginare quanto sia odiosa questa discussione per chi si sente direttamente attaccato.

Mi verrebbe da rispondervi "Bravi, sapete guidare. Siete dei fighi", così forse ci date un taglio.

Quindi non sono l'unico ad avere questa impressione :D

Ma se ci pensi bene non tutti i guidatori sono poi così fighi, ci sono quelli che scroccano l'auto dai parenti/amici, quelli che guidano dei catorci arrugginiti per anni... io non mi sentirei tanto figo a fare lo scroccone e il poveraccio.

Con questo non voglio dire che tutti i guidatori lo siano.

Io non discuto né la tua fobia per gli ascensori, né quella dei ragni.

le paure sono appunto irrazionali, a te non importerà sapere

che di ragni o di ascensori in Italia non muore nessuno, no?

 

Quello che volevo dire è che la paura per l'auto è razionale,

molto più razionale di qualsiasi altra paura io conosca.

Trovo più irrazionale che qualcuno se ne stupisca...

Esatto!

Il thread voleva discutere sulle cause del perché i gay non guidano. Qualcuno se ne è uscito con la storia che guidare è indispensabile e permette un maggiore grado di autonomia... vero, ma... CHE CAXXO C'ENTRA COL TOPIC?

Non vedo perché se si parla di utilità non si è OT mentre invece se si fa un discorso sulle fobie ci si arrampica sugli specchi... (misteri del gay forum)

 

Detto questo, non ricordo in quale paese si dica "guidi come una femmina"

un po' per dire che nel guidare è richiesta una certa virilità e mascolinità, da qui ne deriva che le femmine etero e i gay non tanto virili possano avere una certa difficoltà o fobia nel superare le difficoltà iniziali della guida, mentre per i più mascolini/sicuri di se questo non accade.

Anche se non credo che si possa definire una regola precisa.

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