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La Scelta di non fare CO


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Vorrei sapere la vostra opinione su questo argomento.

Se ad esempio la situazione non è favorevole, perchè fare CO e creare casini?

Personalmente io mi riferisco a persone molto religiose (molto molto molto molto molto molto religiose), con le quali tutto sommato ho un bel rapporto e voglio che resti tale.

Insomma, farebbe star male me e altre persone allora perchè dirlo?

Si, probabilmente non conosceranno mai quella parte di me, ma chi non ha i suoi segreti?

Non ho la presunzione di affermare di aver ragione, anzi mi piacerebbe confrontare le mie idee con tutti e specialmente con chi si trova o si è trovato nella mia situazione, maschi o femmine non importa, alla fine penso che la circostanza sia simile per entrambi i sessi.

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https://www.gay-forum.it/topic/18744-la-scelta-di-non-fare-co/
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Io, parlo dal canto mio, non riuscirei a vivere tutta la vita con questo segreto.

Sì, ognuno ha i suoi segreti, ma questo a me pare troppo grande per esser mantenuto celato a vita. Non penso che riuscirei mai a non rivelare l'identità del mio compagno, delle mie vere emozioni. Non posso pensare di vivere per sempre fingendo di essere ciò che non sono. Sarebbe un segreto più grande di me, e di molto.

Se qualcuno riesce, beh, bene, ma non so quanto possa essere soddisfacente.

io non l'ho ancora fatto, e non credo di farlo.

A momenti è un segreto intrigante, altre volte invece vorrei urlare al mondo quanto sto bene con il mio ragazzo ma mi devo mordere la lingua... diciamo che la mia timidezza e la piccola realtà di paese mi obbligano al silenzio... comunque credo che chi ammette un CO lo fa per una "redenzione", per un vivere molto più sereno con se stesso :)

Io sono dell'idea che fare CO è il modo migliore per estirpare pregiudizi e paure nei confronti della comunità LGBTQ.

Poi sicuramente ognuno ha i suoi tempi e non metto certo in discussioni le difficolta altrui nel farlo. Ma partire già dall'idea di non voler affrontare a priori un percorso di apertura mi rattrista un po'.

Io per mia esperienza personale non posso aiutarti molto XD però ti dico che una persona che conosco io aveva un'amica religiosa, molto religiosa, che faceva qualche volta anche commentini omofobi..ma quando lui ha fatto CO con lei, all'inizio lei non l'ha presa molto bene, ma poi è tornata come prima e sono più amici di prima..

Beh alla fine se è per riservatezza, è condivisibile. Nemmeno io lo dico ai 4 venti, però a chi ci tengo si, così evito incomprensioni, d'altra parte è una mia caratteristica come il colore degli occhi o dei capelli, una cosa che è cucita in me.

Mi sembrerebbe egoistico (ma parlo per me) fondare un rapporto sulla menzogna o comunque su una non completa conoscenza di sé: alla fine l'amicizia o l'amore, se sentiti veramente, non dovrebbero mutare, altrimenti vuol dire che non c'era nulla di vero.

Io non sono molto convinto che sia il metodo esatto per estirpare i pregiudizi.. (per quello ci vuole l'educazione delle nuove generazioni al rispetto) ma credo che nasconderci alimenti l'idea che l'omosessualità sia una cosa sbagliata e come tale vada nascosta.

Si, probabilmente non conosceranno mai quella parte di me, ma chi non ha i suoi segreti?

 

Per come la vedo io, è un "segreto" sopportabile fino a quando non implica un dover mentire in continuazione o uno star male.

E' normale avere timore di perdere qualcuno e in maniera netta, come dovrebbe esserlo il non farsi del male e non pensare che la religione rappresenti uno scoglio per un CO: la cosa più stupida che ti si potrebbe dire è "Se ti vuole bene non lo farà diventare un dramma", ma comprendo che devi essere tu a fidarti e ad accettare, in caso, l'eventualità che questa persona si dimostri molto più chiusa del previsto.

A prescindere dalla religione o qualsiasi altro possibile impedimento, devi sempre chiederti se stai bene tu in questa situazione e quanto sei disposta a sopportare per non rischiare; tieni anche conto che un giorno ti potrebbe capitare di non reggere più e finire col dire tutto, lasciando la persona interrogativa sul "Perché non me lo hai detto prima?".

 

E' una questione di tempi, esperienza e fiducia, ma non considerare mai l'essere un certo modo un segreto alla stregua del "a 14 anni ho fumato la prima sigaretta", perché adesso è una questione di rispetto verso te stessa e un giorno potrebbe diventarlo nei confronti di una tua ragazza.

Ma si credo finché la situazione te lo permette puoi anche nasconderlo e non dirlo, tuttavia credo che se l'amicizia è proprio forte questo non dovrebbe essere un problema dirglielo, soprattutto se sono fortemente religiose nel senso buono ( non bigotte), dovrebbero comprendere perfettamente la situazione.

Beh per ora io personalmente non trovo una motivazione che mi spinga a fare CO, non so, non ho ancora trovato un motivo che mi faccia pensare "ok adesso posso correre il rischio".

Ho un contesto piuttosto incasinato alle spalle, intendo proprio come mentalità in famiglia; gli amici non so, quelli più apertamente omofobi me li sto lentamente lasciando alle spalle perchè con loro ho pochi interessi in comune, gli altri invece sono in parte di mentalità aperta tranne proprio sull'omosessualità. Poi in generale sono una persona che parla poco di sè agli altri.

Se ritieni che il CO ti possa portare fastidi allora evita; se invece pensi di poterlo usare come spunto per spingere queste persone a riflettere, allora puoi provare, sempre che poi tu non ti debba sorbire le conseguenze della loro omofobia cattolicheggiante ogni giorno. Le persone religiose infatti sanno essere ostinate ed irremovibili anche di fronte all'evidenza, non a caso accettano di introiettare nozioni dogmatiche e aprioristiche, quindi sopportarle potrebbe essere una gran rottura di balle.

penso che ognuno ha i suoi tempi e soprattutto penso che il co va fatto quando si è anche abbastanza pronti per lottare e, eventualmente, per scegliere alcune amicizie anziché altre.

 

io però penso che se è una tua amica, prima o poi dovresti dirglielo.

Io personalmente non credo riuscirei a vivere con questo segreto, è veramente troppo grande! Mi toccherebbe annullare la mia stessa identità solo per non far soffrire gli altri. Nessuno pensa quanto noi abbiamo sofferto dentro quando eravamo ancora piccoli e ci sentivamo "diversi" dagli altri. E poi sono loro quelli che ci stanno male, ma per favore!!! Se ci tengono veramente a te dovrebbero solamente appoggiarti anche se fossero le persone più religiose sulla faccia della terra!!

a persone molto religiose (molto molto molto molto molto molto religiose), con le quali tutto sommato ho un bel rapporto e voglio che resti tale.

 

perche il tuo rapporto con loro è falso e privo di ogni valore se perdi rispetto per il tuo essere, quindi non hai motivo di proteggerlo. non hai ammazzato nessuno. i mafiosi e gli evasori fiscali vanno perseguiti moralmente e legalmente, non certo i gay.

penso che ogni persona abbia segreti, ma questo è uno molto importante, che va a toccare la tua sfera intima e sentimientale. io non riuscirei a non dirlo (mi sto organizzando per riuscire a parlarne con qualcuno...), ma ognuno ha i suoi tempi: magari in un momento favorevole ti verrà voglia di dirlo, chissà...e poi, non mi sembra una cosa brutta, è solo un orientamento diverso, ma mica fai del male a qualcuno...secondo me se veramente il rapporto con queste persone è vero, non ti volteranno le spalle solo per la loro religiosità.

Quando vivrai con la persona che ami sarà impossibile.

 

quotone su @@Almadel ... e ci stavo pensando anche io, pensavo di risolvere andando a vivere in un altro Stato (e pure lui sembra essere molto d'accordo :lol: )

 

ovviamente si scherza...per ora!

Strano che ancora nessuno ti abbia linciato per la tua mancanza di impegno civile... o.O

Approfitto del momento favorevole per dire che sono d'accordo con te: puoi tranquillamente evitare di dirlo, almeno fino al momento in cui mantenere il segreto sarà così pesante che tu stessa troverai più comodo fare CO. Ma eventualmente succederà col tempo, magari quando avrai una convivenza, come dice Almadel (e anche lì, può darsi che con qualcuno tu riesca comunque a mantenere il segreto).

non è proprio uno scappare, ovvio che con gli amici più stretti un contatto lo tieni, lo vedo più come un "cercare il proprio spazio".

esempio stupido ma lo sto vedendo ora, mi sembra di dividere lo stesso corpo con due persone, con due me differenti. Al mio paese con i miei amici esiste il solito me, ma appena "salgo in auto e sono già in tangenziale" subentra l'altro, che è quello vero, quello con sogni e speranze... ecco forse andando via da questa realtà che non mi dice più nulla potrei stare molto meglio... ma vabè non sforiamo l'argomento del topic :lol:

Di solito i ragazzi non dichiarati

preferiscono mandare a monte le loro relazioni

piuttosto che impegnarsi in una convivenza

che renderebbe chiaro al mondo intero il loro orientamento.

 

E' l'altra faccia della medaglia,

rispetto a chi si sposa perché

"tutti si aspettano che io lo faccia".

Si, probabilmente non conosceranno mai quella parte di me, ma chi non ha i suoi segreti?

Finché non lo senti come il tuo "dirty little secret"... Io ho fatto c.o. con i miei perché ero stata educata a considerare l'omosessualità così da loro, e quando ho scoperto che non lo accettavo, gliel'ho detto e ho cercato di farli ragionare. Ma appunto, erano i miei genitori - nella mia ottica, non potevo mentire, e a loro ancora meno. Se riesci a mantenere separate le sfere amicizia/vita personale, puoi anche farlo per un po', specialmente se sono persone che non vedi spesso.

 

magari quando avrai una convivenza, come dice Almadel (e anche lì, può darsi che con qualcuno tu riesca comunque a mantenere il segreto).

E' esattamente il termine con cui credo che spiegherò la presenza della mia ragazza per casa: "è la mia coinquilina". Sempre che a lei vada bene di farsi definire coinquilina. :ph34r:

Sì ma che tristezza però. Anche considerare l'omosessualità come "un segreto", ma che è?

Posso capire che si incontrano problemi in casa, che fa paura l'idea di dirlo, ma partire con l'idea di non parlarne mai tutta la vita è davvero deprimente. Non protrete mai uscire con la vostra metà e i vostri amici, sempre attenti che qualcuno vi veda... Che stress.

Davvero, trovo che sia peggio stare sul chivalà tutta la vita piuttosto che tagliare i ponti con qualche amico. A farsi nuovi amici si fa sempre in tempo.

Sì ma poi quando hai 40 anni lo capiscono tutti che non è la tua coinquilina. O se non lo capiscono ti crederanno zitella, e non è peggio? xD

Comunque scherzi a parte, sono d'accordo con Lum e Almadel, ovviamente. Anche perché l'ho provato sulla mia pelle: a un certo punto la vita di coppia riempie la tua vita tanto da quasi costringerti al CO.

Anche considerare l'omosessualità come "un segreto", ma che è?

 

purtroppo la devo vivere come un segreto :( e la cosa non è strettamente connessa al non uscire la sera con il mio ragazzo. Usciamo, andiamo a bere qualcosa, vita normale, ma ci comportiamo da amici.. poi vabè le occhiate addosso le sento comunque ma ormai me ne frego.

 

ma partire con l'idea di non parlarne mai tutta la vita è davvero deprimente

 

è deprimente ma se guardo la realtà che mi circonda trovo che mi complicherebbe la vita.

@@Ariel sulla "coinquilina" ero ironica, ci tengo a precisarlo. Anche perché verrebbe giù il mondo se, per esempio, a me dessero della "coinquilina". :devil:

 

 

@Blink, la realtà che ti circonda oggi forse sì (non so che situazione hai), ma niente esclude che l'ambiente intorno a te cambi o che tu cambi ambiente, no? :)

Secondo me fare CO dovrebbe essere slegato dal contesto, lo si dovrebbe fare per rispetto verso se stessi, verso il ragazzo/la ragazza, verso la famiglia e gli amici. E il termine rispetto non è una parolina qualunque...

Io non sono mai stata con una ragazza ma se dovesse succedere penso che alla fine mi metterei l'armatura e mi butterei nella mischia. A parte che la mia faccia è leggibilissima da chiunque, non riuscirei a nasconderlo nemmeno volendo :awk: ...

Poi francamente non voglio! Non sto dicendo che sia facile, però il tentativo mi pare d'obbligo.

 

Per quanto riguarda le persone religiose a te care... Hai mai pensato che potrebbero anche stupirti?

Io sono sempre stata a favore del CO per far si che le persone intorno a noi si rendano conto che esistiamo anche noi, per darci maggiore visibilità e nemmeno essere accettati ma poter condividere il nostro mondo senza nasconderci.

A me non piace mentire, a mio padre l'ho tenuto nascosto per un po' ma è un peso che ti porti dentro.

magari la tua scelta di non dirlo per te è la migliore perchè cosi loro non soffrono e tu di conseguenza nemmeno. Ma non ti sembra di mentire loro? di tenere nascosta una parte di te? di rinnegarla? un'amicizia di solito non è basata sulla sincerità? poi come dicono altri utenti, non si può tenere questo segreto per sempre. Può anche capitare che le persone a cui non vorresti mai dirlo un giorno di vedono mano nella mano con la tua ragazza o che la baci..e allora che gli racconti? dovrai inventare talmente tante di quelle bugie...Certo finchè riesci a vivere cosi meglio per te, quando non sei tenuta per forza a dare spiegazioni. Magari un giorno invece sentirai il bisogno di dirlo ed esprimerti. Poi mi rendo conto che intervengono molti fattori come ad esempio una mentalità chiusa di un paese oppure una situazione difficile in famiglia....e che come dice telemaco avere a che fare con cattolici chiusi di mente non è facile...

BruisePristine

per come la vedo io, se non fai CO vivi la tua vita per metà.

poi, se le persone non ti accettano, beh fregatene, ti fai nuovi amici sicuramente migliori, perchè qualcuno che non ti accetta non va manco considerato qualcuno sui cui contare...

...credo non siia sbagliato mantenere una certa riservatezza con alcune persone.

Contestualmente, è importante crearsi un'isola di indipendenza,

per poter vedere chi-come si vuole...

Trovo stupido non fare C.O. con gli amici,

se invece ancora vivo coi genitori e godo di una certa libertà

per uscite, frequentazioni, etc...

allora non vedo l'urgenza, la necessità di fare C.O.....

Il punto è : riesci a sentirti libero sotto questo continuo ricatto affettivo?

 

In passato c'era chi sceglieva di andarsene, tagliare i ponti con tutti

senza fare CO. Non ne parlo con nessuno...perchè taglio i ponti con

tutti.

 

In questo modo si spezza il condizionamento in un modo diverso

ma non è che non ci sia un prezzo da pagare sul piano affettivo.

 

Esistono certo soluzioni intermedie, divento indipendente, resto

vicino e ne parlo solo con alcuni...ma in prospettiva è una scelta

che serve a difenderti dalle opinioni negative di persone della cui

opinione ti interessa relativamente ( non c'è l'obbligo di affrontare

tutti con alcuni puoi mantenere una certa distanza )

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