Mina Posted December 6, 2011 Share Posted December 6, 2011 Mah. Me lo chiedo da circa 16 anni, penso che non troverò mai risposta. L'unica cosa certa che so è che, almeno per me eh, è stato difficle cominciare una relazione con un uomo dopo la violenza. E non era protezione quella che cercavo, ma il riscatto della figura maschile. Per quanto riguarda le violenze uomo/donna il discorso è complesso. Sopratutto perchè in età adulta è assai piu' facile usare violenza su una donna, sull'uomo è già piu' difficile Quando si è ragazzini il discorso cambia, la violenza è facile su entrambi i sessi. Forse per il maschietto è più degradante, perchè comunque fin da piccoli purtroppo ci viene insegnato che l'uomo c'ha da essere uomo, quindi tende a non tirarlo fuori. O almeno, io ho aspettato 7 anni prima di denunciare Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Unknown Posted December 6, 2011 Share Posted December 6, 2011 Io non ho subito violenza fisica, ma la pressante presenza materna l'ho sempre considerata violenza psicologica e sì, ritengo che qualsivoglia tipo di violenza possa incidere sull'orientamento sessuale. Se io ho dubbi, è anche per questo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 6, 2011 Share Posted December 6, 2011 Vabbè ma la mamma vampiro è un fine pena mai, una condanna per la vita, non è un singolo evento traumatico ma la goccia che scava la roccia, sicuramente incide su ciò che non riuscerai a diventare, ma si tratta di evadere. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 6, 2011 Share Posted December 6, 2011 per violenza psicologica si può intendere anche l'assistere a scene di violenza (fisica o verbale). io ad esempio, non ho mai subito una violenza sessuale o fisica (a meno che non l'abbia subita da piccolina e poi l'abbia rimossa) ma da piccola assistevo sempre alle liti dei miei genitori, mio padre che le urlava contro e mia madre che piangeva. Poi io andavo da mia madre e le dicevo "Lascialo, ti fa piangere, separatevi". Da piccola ho odiato molto mio padre perché ovviamente non è che potevo capire cosa ci fosse dietro a quelle liti, interperetavo a modo mio secondo il modello UOMO (mio padre che urlava)=STRONZO, DONNA (mia madre che piange)= sottomessa ---> essere donna è pericoloso. Poi ho avuto un'amica che aveva un ragazzo che le menava e una volta le ha sputato. anche le dinamche familiari, o scene a cui si assiste, possono influire all'immagine che ci facciamo degli uomini e delle donne e a volte per togliersi questo imprinting ci vuole tempo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Con l'avvertenza però di non rifluire su Povia, cioè sulla idea che l'omosessualità sia un blocco del normale sviluppo psico-fisico eterosessuale. Avere una immagine negativa degli uomini significherà soltanto una difficoltà a stabilire delle buone relazioni con loro, ma certamente non ti fa piacere le donne e lo dimostra il fatto che tantissimi gay hanno pessimi rapporti coi loro padri e questo semmai li indirizzerà a scegliere partner dissimili caratterialmente da loro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Avere una immagine negativa degli uomini significherà soltanto una difficoltà a stabilire delle buone relazioni con loro, ma certamente non ti fa piacere le donne esatto!!! è quello che ho cercato di dire quando, nella pagina precedente, ho scritto che nessun trauma (quindi nessuna violenza) può farti venir fuori una tendenza o una caratteristica (omosessualità) che tu già non abbia dentro di te e che semmai puoi avere problemi di relazioni ma non è che con la violenza diventi gay!! Io penso che noi, in primis, dobbiamo toglierci dalla testa che si diventa gay IN SEGUITO A qualcosa. Come possiamo pretendere che gli altri ci rispettino se noi stessi ci chiediamo "ma perchè sono diventato gay?". La mia ex sta ancora a chiedersi "ma perchè sono diventata lesbica?" e ultimamente si sta ribellando alle sue tendenze omosessuali. Per me è molto triste assistere a tutto ciò. Certamente le violenze incidono, ma incidono su altri aspetti, aspetti su cui bisogna comunque lavorare perchè se no si rischia di vivere sempre con i fantasmi del passato e non si vivranno mai relazioni libere o autentiche. (Purtroppo anche molti psicoterapeuti pensano che si può diventare ay in seguito a qualcosa). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Io non credo che omosessuali si nasca, prima di tutto. Equivarrebbe ad ammettere il famigerato gene dell'omosessualità perché i cromosmi che da la natura all'etero o al gay, sono gli stessi. Forse c'è una predispozione in qualche scompenso ormonale, già nella afse uterima. E' il massimo che riesco ad ammettere. E nemmeno per tutti: fondamentali sono l'educazione, l'ambiente, le esperienze dell' infanzia. Ognuno ha la sua storia è difficile generalizzare. E ripeto la violenza influisce sull'orientamento sessuale: secondo me: 1)in un piccola percentuale di gay 2) un una percentuale maggiore di lesbciche 3) nella stragrande maggioranza dei pedofili Ricordiamo che la violenza non implica necessariamente sangue e pianto: se un adulto fa sesso con un bambino di sesso maschile anche se non gli fa del male fisico gli fa del male psicologico che può condizionare un futuro orientamento pedofilo od omosessuale. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 La domanda "ma perchè sono diventata lesbica" è l'espressione di un senso di colpa, è molto triste in effetti...in realtà significa rifiutarsi, cercare con ogni sforzo di essere una persona diversa. Si diventa gay o lesbica in seguito alla scelta di esserlo, ovvero alla accettazione di ciò che si è scoperto esistere in noi. L'unico evento in senso proprio è il momento della scoperta della propria omosessualità, rispetto al momento della scoperta della propria eterosessualità Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Non saprei...ho l'impressione che alcune donne "scelgano" di essere lesbiche dopo aver subito una violenza da parte dei maschi e non si fidano più di loro e non vogliono più averci a che fare né a livello emotivo né a livello sessuale. Ovviamente la mia è un'esperienza personale, che non voglio generalizzare, e sulla quale apprezzerei il commento di qualche lesbica (sia chiaro questo non vuol dire che non ci siano lesbiche che "da sempre" hanno avuto questo orientamento, senza ricevere traumi e senza nutrire idiosincrasie nei confronti del sesso maschile) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 akinori però attenzione a non scrivere pedofili dopo aver scritto gay o lesbiche. La pedofilia è una violenza e chi è pedofilo, così chi commette incesto, è uno che spesso ha subito lui stesso violenze. L'omosessualità non è una violenza quindi occhio. La mia teoria (che poi è quella di M. Mieli, con cui sono d'accordo) è che tutti nascono bisessuali ma che poi, per motivi socioeducativi e per le varie esperienze, si diventa (o meglio si SCEGLIE di diventare) monosessuali (etero o gay). Nella persona in cui l'omosessualità viene fuori è perchè era sita nel preconscio (quindi non del tutto rimossa), in chi non verrà mai fuori è perchè era (e resta) nell'inconscio. Ovviamente c'è anche chi diventa gay per scelta dopo una violenza (quindi diventa gay "per ripiego") ma se comunque sta bene con una persona del proprio sesso, quella tendenza è autentica a tutti gli effetti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 @@Divine anche a me la teoria di Mieli sulla bisessualità originale e poi la scelta successiva mi ha sempre convinto molto Sicuramente molto più di quella del " si nasce gay", che trovo scientificamente senza fondamento.. Ovviamente non c'è nessun rapporto tra omosessualità e pedofilia, per quanto molti pedofili sostengano il contrario... Però conosco gay che da bambini hanno avuto esperienze con adulti maschi e questo poi ha condizionato il loro orientamento, intendevo dire questo! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dogville Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Sono perfettamente d'accordo su Divine anche io riguardo la bisessualità di fondo di ognuno di noi e la realtiva scelta; tuttavia immagino che alcuni traumi condizionino pesantemente il nostro stile di vita, anche in altri campi è possibile notare ciò, poi ovvio nella sfera sessuale risulta davvero particolare come cosa, ma non escludo l'eventualit esposta da Quistis. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Quistis Posted December 8, 2011 Author Share Posted December 8, 2011 @Hinzelmann mi piacciono molto i tuoi commenti :) il blocco prima dell'accettazione è qualcosa di cui già mi hanno parlato. Penso che sia comune avere una certa confusione, insomma una violenza è pur sempre una violenza. Il senso di vergogna nasce anche perchè secondo me di queste cose se ne parla poco, non c'è modo di confrontarsi oppure quanto ne parli la gente non ti crede e pensi che stai esagerando. Quindi poi alla fine non ne parli a nessuno. La psiche umana è davvero contorta: io per esempio dovrei odiarle le donne dato che mia madre fino a 14 anni mi picchiava tanto da riempirmi di lividi. Io penso che il lesbismo sia la strada più facile per non affrontare il trauma, come dici tu una condizione omosessuale. però ci dev'essere una predisposizione di fondo verso lo stesso sesso. @@akinori Per quanto riguarda la percentuale delle violenze, c'è sempre molta gente che non denuncia sia uomini che donne per tanti motivi: interrogatori, prove, tribunali, avvocati, dirlo ai genitori, senso di colpa, di vergogna ecc....è un procedimento lunghissimo e non è affatto facile. Inoltre dalla parte di chi produce la violenza non c'è la presa di coscienza di quello che sta facendo (neanche dopo il fatto, è qualcosa di assolutamente normale) nè le conseguenze: se io ti dico no è no. Non ti sto dicendo no perchè lo voglio. (secondo alcuni ragionamenti maschili) Io penso che quando si parla di violenza sessuale alla tv per esempio la maggior parte della gente pensa sempre a un estraneo (o un gruppo di persone) magari extracomunitari che una sera prendono la prima che gli capita e la violentano. Ma in realtà ci sono anche tante variabili, la maggior parte delle violenze sono domestiche, o compiute da persone che conosciamo. Saranno più le donne le vittime perchè è più facile, hanno meno forza fisica e meno mezzi per difendersi. Negli uomini sarà più comune che ricevano violenza da piccoli. Ma non escludo altri casi. Per quanto riguarda il separatismo lesbico uno dei motivi può essere quello della paura degli uomini. Le donne sono più esposte alla violenza: una donna che cammina da sola per strada all'1 di notte avrà moooolte più probabilità di essere infastidita o peggio di un uomo. In questo sono d'accordo con ariel. Posso supporre che nella morale comune una donna che è stata stuprata è una vittima un uomo che è stato stuprato è gay. Forse per questo danno più importanza e rilevanza alla violenza femminile. Inoltre penso che in generale tendiamo a razionalizzare e risalire a una spiegazione sull'essere gay/lesbica. Come l'ex di divine che si chiede perchè è diventata lesbica. Causa-effetto, è cosi che ci hanno insegnato. Magari c'era già una parte di te omosessuale che invece di venir fuori col tempo è venuta fuori di botto dopo una violenza. Anche questa è un'ipotesi. Concordo anche sul fatto che la violenza incide nei rapporti relazionali, di quello di cui parlavano hinzellmann e divine. Per quanto riguarda la scelta di essere lesbica credo sia positiva nel caso in cui dopo aver subito un trauma tu preferisci avere relazioni con donne per tutti i motivi che vuoi ma in seguito accetti la tua parte omosessuale (che magari era latente dentro di te) riuscendo a elaborare quello che è successo ma ritengo che sia negativa nel caso di fuggire dagli uomini e "ripiegare sulle donne", non affrontare e risolvere il trauma. cosi vivi solo male e avrai problemi relazionali sia con uomini che con donne. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 Sembra un po' come chiedersi: "è nato prima l'uovo o la gallina?" Quindi lo stesso: "Sono gay per imprinting o per natura?" oppure un ragazzo gay che conoscevo aveva subìto violenze dal nonno da piccolo. Quistis se le ragazze, subendo violenza da parte di un uomo, vanno con donne, allora il ragazzo che ha subito violenze dal nonno, sarebbe dovuto andare a cercare ragazze (magari protettive). Ovviamente anche io non posso rispondere a questa domanda, ma a parer mio non credo che la violenza subita provochi un conseguente cambio di orientamento sessuale. Io ho notato in realtà che persone che hanno subito violenze, abbiano vissuto periodi di paure e una serie di difficoltà nel relazionarsi con il prossimo, e intendo il prossimo in generale (non solo uomini o solo donne). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 C'è una correlazione significativa, ma valida solo per i maschietti, fra l'aver subito una qualche forma di molestia sessuale da piccoli e l'aver sviluppato l'orientamento omosessuale. Ma vale solo per gli abusi di tipo sessuale e, ripeto, solo per l'omosessualità maschile. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Madoka Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 E in base a cosa dici questo Freaky? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dogville Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 @@FreakyFred strano che tu ne sia così convinto, io pensavo un po' il contrario, hai delle prove? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 Suppongo abbia letto qualche studio statistico, no? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 subire violenze da un familiare (incesto da parte di padre, zio o nonno) è leggermente diverso (secondo me, cioè, è peggio) che subirle da un esterno della famiglia quindi proporrei di non paragonare le due cose. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
FreakyFred Posted December 8, 2011 Share Posted December 8, 2011 Sì, è uno studio statistico che ho letto tempo addietro. Non so quanto mi sarebbe facile recuperarlo, quindi se mi credeste sulla parola mi rendereste la vita più facile XD EDIT: l'ho ritrovato più facilmente di quanto pensassi, lo avevo salvato sul computer per fortuna: Wilson e Widom, "Does Physical Abuse, Sexual Abuse, or Neglect in Childhood Increase the Likelihood of Same-sex Sexual Relationships and Cohabitation? A Prospective 30-year Follow-up", Arch Sex Behav, 2010. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 Questo ci dimostra, quanto in simili argomenti si debba essere estremamente prudenti. Già il definire l'abuso sessuale pone problemi definitori, se ci allarghiamo ad abusi psicologici o fisici di altra natura perdiamo ogni possibilità di avere dei riferimenti oggettivi. Inoltre è vero quanto dice Divine, che noi dovremmo trattare anche l'interferenza fra abusi e incesto, ma nei fatti però l'incidenza degli abusi intrafamiliari è statisticamente molto rilevante ( l'incesto violento se l'abusante è al 90% maschio ed eterosessuale colpisce di più le femmine? ) Insomma è un bel casino... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 secondo gli studi condotti dallo psichiatra Danan, l'incesto padre-figlia è il più frequente (90 per cento dei casi). Alcuni sostengono che sia più frequente quello tra fratelli ma spesso lì c'è una relazione consenziente e scelta da entrambi quindi non è una violenza ed io distinguo le due cose (violenza da parte di un padre/zio/nonno o libera scelta di relazione tra fratelli o cugini che sono in una situazione paritaria). E' un argomento interessante, e alla fine siamo sempre nell'ambito della violenza quindi non credo di essere off topic, ma non so se secondo i moderatori possiamo parlarne qui. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Lum Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 Al limite si divide il topic, vediamo come va la discussione e cosa ne pensa chi ha aperto il topic Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Quistis Posted December 9, 2011 Author Share Posted December 9, 2011 Per me se ne può parlare anche qui, in fondo sempre di violenza si tratta. Anche perchè la violenza domestica è molto diffusa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Dogville Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 Sono d'accordo con Quistis, in fondo la domanda era partita sulla violenza in generale senza specificare di quale si stesse trattando, quindi avrebbe senso continuare a parlarne. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Altair Posted December 10, 2011 Share Posted December 10, 2011 Si tratta di una vexata quastio dalla quale non se ne può uscire, servono dei dati empirici che purtroppo non abbiamo quindi possiamo solo fare congetture. Io non ho mai avuto alcun tipo di violenza né fisica né psicologica, eppure sono gay da sempre e non ho mai avuto il minimo interesse verso una donna, per cui credo di essere nato così. Poi c'è chi si è scoperto omosessuale come Mina, dopo una violenza fisica, quindi forse lo è "diventato". E poi chi come divine è bisessuale ma forse lo è di riflesso ad un trauma psicologico ma non fisico. Insomma gli esempi ci sono tutti, quale sia la causa vera e propria credo che solo la scienza ce la potra dare. L'unica cosa sul quale credo possiamo essere sicuri è che l'orientamento sessuale non è una scelta, ma dipende da qualcosa che non possiamo controllare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
akinori Posted December 12, 2011 Share Posted December 12, 2011 L'orientamento omosessuale diventa naturalmente una scelta (politica) solo dopo aver fatto il CO: scelgo di essere gay, e non semplicemente omosessuale. Su come si diventa omosessuali una spiegazione non c'è. Magari ce ne sono più d'una, credo che non c'è una regola generale: alla base ci può essere un trauma, una sensibilità diversa, forse lo sfruttamento sin dall'infanzia di certe aree del cervello anzichè altre. Il dato scientifico trovato da @@FreakyFred, secondo il quale c'è " una correlazione significativa, ma valida solo per i maschietti, fra l'aver subito una qualche forma di molestia sessuale da piccoli e l'aver sviluppato l'orientamento omosessuale" , conferma con uno studio accurato quello che io ho sostenuto sin dall'inizio e che molti negavano: cioè che fosse possibile diventare omosessuali in seguito ad una violenza. Mi meraviglia però che non ci sia uno studio analogo che riguardi anche le lesbiche. Il rifiuto del maschio e della sua violenza non è raro trovarlo fra le lesbiche e le femministe. E si spiega appunto , solo postulando un origine traumatica. Mi sembra difficile ammettere che una lesbica nasca con una repulsione nei confronti dei maschi, quasi fosse geneticamente predisposta a questo. Con questo, naturalmente, non voglio sostenere che si diventa omosessuali solo in base ad una violenza subita o un trauma psicologico . Semplicemente è una delle cause. Può essere per alcuni una causa unica, per altri una concausa. Non capisco perché alcuni avessero difficoltà ad ammettere questa cosa all'inizio, soprattutto fra i gay, mentre fra le lesbiche mi sembra che questa ritrosia non c'è. intanto però l'unico studio scientifico che è uscito fuori sulla violenza come causa dell'omosessualità riguarda solo i maschietti...mah... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 12, 2011 Share Posted December 12, 2011 Non ci vuole niente ad ipotizzare l'inverso: Quanto incide l'orientamento sessuale sul rischio di subire abusi? Quanti ragazzi e/o ragazze che dopo un abuso si identificano come gay e lesbiche in realtà erano più vulnerabili o esposte al rischio, perchè già "diversi" o "isolati" rispetto ai loro coetanei pur nella inconsapevolezza del proprio orientamento sessuale? Basta ipotizzare questo ( e ci sono studi ovviamente ) e la correlazione non è più causa ma effetto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 12, 2011 Share Posted December 12, 2011 In realtà lo studio sulle lesbiche - a quanto pare - esiste e non dimostra alcuna correlazione tra violenza e sessualità. Lo stesso studio che - come riportato da FreakyFred - afferma che l'8% dei ragazzi abusati è gay (contro al 3-5% se non vi fosse correlazione) La percentuale di abusi sui minori in Italia è dello 0,7% Paragonando i due dati risulta che circa un gay su 53 ha subito abusi mentre una cosa simile è capitata solo a un etero su 150. L'abuso come causa dell'omosessualità sull'ordine dello 0,2% è un po' misera. L'interpretazione di Hinzelmann sulla possibilità che un gay abbia tre volte più possibilità di incappare in uno stupro mi pare decisamente più consistente. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Ziguli Posted December 12, 2011 Share Posted December 12, 2011 A questo punto perché non fare un sondaggio anonimo per capire la percentuale del forum? Giusto per capire se andiamo in linea con le statistiche. Quindi contare quanti di noi hanno subito violenze. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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