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quanto incide la violenza sull'orientamento sessuale?


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Anche se l'abuso fosse un fattore (cosa tutta da dimostrare)

interesserebbe soltanto l'1,16% dei gay.

 

(Proporzione fatta sul numero di stupri su minori: lo 0,7% della popolazione

l'incidenza dell'omosessualità sulla popolazione: il 3%

e il numero di stuprati che si dichiarano omosessuali: l'8%

 

Su 100mila persone 56 sono gay stuprati e 644 sono etero stuprati;

se non ci fosse alcuna correlazione ci aspetteremmo che i gay fossero solo 21:

in realtà ci sono 35 gay stuprati in più ogni 3mila gay: l'1,16%)

 

Se fosse un co-fattore sarebbe irrilevante.

 

Alla domanda: "Quanto incide la violenza sull'orientamento sessuale?"

sei libero di rispondere + 1,16%

Allo stesso modo qualcuno alla domanda: "Quanto incide l'orientamento sessuale

sulla possibilità di venire stuprati?"

potrà rispondere + 166%

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A me le percentuali di Almadel non convincono .

Il 3% è la cifra che risale al rapporto Kinsey? :)):

 

Anche io come Freaky trovo parecchio convincente l'idea dell'abuso come cofattore.

infatti l'avevo già prima di leggere lo studio citato da Freaky.

Ma ce ne sono anche altri, di studi.

La correlazione quindi non è campata in aria.

Certo, occorrono studi ulteriori.

Anche io sono convinto che la violenza da sola non spieghi tutto.

Così come sono convinto che i geni non c'entrino niente.

Sarebbe interessante però ora superare questo punto

e parlare del rapporto lesbiche/violenza.

Non vorrei che questo studio fosse stato citato

solo per dimostrare che la violenza

riguarda esclusivamente i maschietti.... :cool:

Ora, ai fini della discussione, e se te la senti di parlarne, sarebbe interessante capire come questa violenza che hai subito ha inciso sul tuo orientamento sessuale., che presumo sia gay.

 

Eh, il problema è che non ne ho la più pallida idea.

Dai 6 ai 10 anni l'unica cosa che ricordo è la scuola elementare, e non ho mai vissuto attrazione sessuale, ne per l'uno ne per l'altro sesso.

Dopo l'abuso non mi sono mai posto il problema di quale fosse il mio orientamento sessuale, semplicemente perchè non conoscevo il concetto di orientamento sessuale.

Le mie prime esperienze di autoerotismo risalgono a quando avevo circa 12 anni più o meno, e fruivo dei porno etero di mio fratello, e mi soddisfavano.

La mia prima cotta l'ho presa per una ragazza piu' grande di me a 14 anni (cotta non corrisposta lol).

Nello stesso periodo o cominciato ad avere pensieri omosessuali, non sono mai stato una persona riservata,quindi lo dissi alla mia famiglia i quali mi risposero che alla mia età era normale, per cui non fu un problema, sopratutto non un problema che necessitava di una risposta.

A 16 anni il "patatrac" e ho cominciato a chiedermi se la causa dei miei pensieri omosessuali non fosse l'abuso subito.

A 18 anni la prima cotta verso un mio compagno di classe, omosessuale anche lui.

Da li è stato un altalenarsi di attrazioni verso entrambi i sessi, altalena che gestivo e gestisco tutt'ora attraverso il sentimento.

Ho avuto una relazione di 4 anni con una ragazza, monogama e soddisfacente (almeno per me, spero anche per lei) e nonostante mi sentissi attratto anche dai ragazzi non mi pesava, ero innamorato e il sesso era ok.

Rotto con lei mi sono fidanzato con il mio attuale boyfriend e abbiamo festeggiato 5 anni di relazione lo scorso ottobre.

Mi manca la donna?si, nello stesso modo in cui mi mancava un uomo quando stavo con la donna.

E so già che se mai dovesse finire con il mio ragazzo, il "prossimo giro" sarà con una donna.

O meglio, cercherò donne, poi chiaro, se mi innamoro di un uomo si riparte da li.

 

In definitiva, non so dirti chi sarei diventato se avessi avuto un'infanzia "normale", ma onestamente parlando, penso che non sarei stato cosi' "ballerino".

E con questo non voglio dire che sarei stato sicuramente etero al 100%, anzi, non escludo invece che sarei potuto essere omosessuale al 100%.

Ma tanto non lo sapro' mai :asd:

Mina, la tua testimonianza è toccante e lungi da me la volontà di psicanalizzarti. Scoprire quello che sei è una scelta che spetta a te e puoi anche scegliere di non scegliere, fin quando credi di aver raggiunto un equilibrio ottimale.

Io vorrei esprimere solo un dubbio inerente alla discussione che stiamo affrontando qui, e motivarlo: dubito fortemente che se non avessi subito quella violenza, saresti stato omosessuale al cento per cento. E' più probabile, secondo me, che saresti stato eterosessiale al cento per cento.

Perché se eri già omosessuale, non avresti letto quello che hai subito come un abuso, dopo. Se eri già omosessuale, avresti letto quello che ti è successo come la soddisfazione di un tuo desiderio, una conferma della tua identità. Se l'hai letto come violenza e hai avuto bisogno di un sostegno, significa che quello che hai subito andava contro la tua inclinazione sessuale. Per questo ritengo che senza quella violenza saresti restato etero al cento per cento. Ovviamente è solo la mia opinione e la scrivo qui perché tu coraggiosamente ti sei messo in gioco con questa discussione.

Anche in questo caso, è una tua scelta se accettarla o meno.

AndrejMolov89

Ma è una tua opinione a priori. Ammesso e non concesso che si diventi omosessuali, non puoi dimostrare che la violenza sia un fattore determinante. Perché allora tutti coloro che subiscono una violenza da parte di persone dello stesso sesso dovrebbero essere necessariamente omosessuali.

Ma siccome gli omosessuali che hanno subito un abuso, sono solamente un sottoinsieme, è impossibile determinarlo.

Sto vedendo chiaramente il tuo pensiero: violenza-> sesso centrismo -> droga. Hai posticipato alla fine, ciò che ti serviva per introdurre il tuo discorso.

@@Greed, come al solito stai vedendo solo i tuoi pregiudizi nei miei confronti. Le tue valutazioni sulle mia affermazioni sono il solito loop soggetivizzato e intriso di dietrologia, mi dispiace fartelo notare ancora una volta. Non riesci a vedere il contenuto oggettivo del mio messaggio. E nel tentativo di falsificarlo, sei costretto ad universalizzarlo, agendo in modo sleale sulle mie intenzioni.

Non ho mai sostenuto che l'omosessualità sia causata sempre da un abuso. Ho parlato sempre di cofattori. E la violenza fisica o il trauma psicologico sono solo alcuni dei fattori che possono determinare un orientamento omosessuale (insieme agli squilibri ormonali, al comportamento, all'ambiente, all'educazione). Ho visto poi che la mia ipotesi sulla correlazione abuso-orientamento è corroborata da una serie di studi scientifici, che necessitano si di un approfondimento, ma che dimostrano anche che questa correlazione non è un'ipotesi balzana partorita dalla mente di akinori, ma che è effettivamente ha una sua realtà matematica, ovvero statistica, anche se le percentuali non sono molto elevate. Ma non mi interessava dimostrare che il 50 o il 70 o il 100 per cento di casi di omosessualità fosse determinato dalla violenza. Non ci ho mai creduto alla violenza come causa esclusiva. Sarebbe troppo predeterministico. Io ritengo che ci siano anche altri elementi oggettivi, e in certi casi, persino elementi soggettivi (una scelta basata su considerazioni di tipo utilitaristico, dal punto di vista dell'economia psichica, sia chiaro).

L'unica cosa a cui non credo è che ci sia una predisposizione genetica, ovvero che esista un fantomatico gene dell'omosessualità. che di fatto, ad oggi, non è mai stato trovato.

Mina, la tua testimonianza è toccante e lungi da me la volontà di psicanalizzarti. Scoprire quello che sei è una scelta che spetta a te e puoi anche scegliere di non scegliere, fin quando credi di aver raggiunto un equilibrio ottimale.

Io vorrei esprimere solo un dubbio inerente alla discussione che stiamo affrontando qui, e motivarlo: dubito fortemente che se non avessi subito quella violenza, saresti stato omosessuale al cento per cento. E' più probabile, secondo me, che saresti stato eterosessiale al cento per cento.

Perché se eri già omosessuale, non avresti letto quello che hai subito come un abuso, dopo. Se eri già omosessuale, avresti letto quello che ti è successo come la soddisfazione di un tuo desiderio, una conferma della tua identità. Se l'hai letto come violenza e hai avuto bisogno di un sostegno, significa che quello che hai subito andava contro la tua inclinazione sessuale. Per questo ritengo che senza quella violenza saresti restato etero al cento per cento. Ovviamente è solo la mia opinione e la scrivo qui perché tu coraggiosamente ti sei messo in gioco con questa discussione.

Anche in questo caso, è una tua scelta se accettarla o meno.

Mh, quindi le donne eterosessuali che hanno vissuto violenza da piccole cercavano anche loro la soddisfazione di un desiderio?

Ti rendi conto che quello che dici è offensivo nei confronti di chiunque abbia subito violenza, maschio o femmina che sia?

Akinori, io ho cominciato a masturbarmi a 9 anni, quindi so che si hanno pulsioni sessuali anche a quell'età, ma dubito sinceramente che tra i 6 e i 10 si possa chiamare qualunque attività sessuale che non sia auto-esplorazione o gioco tra coetanei come qualcosa di desiderato, come una conferma della propria identità sessuale...sarebbe come chiamare lo svolgere lavoro minorile nello stesso ambito lavorativo a cui uno si sente portato poi anche a sedici anni, come la conferma di una vocazione.

Questa è la mia modesta opinione.

@@Frattaglia ma allora non hai capito niente! Guarda, spero che tu sia in buona fede. Io mi riferivo ESCLUSIVAMENTE al caso di Mina. ma perché dovete sempre universalizzare le mie affermazioni? :muro:

Mina ha sostenuto che non sa quanto la violenza abbia inciso sul suo orientamento BISESSUALE e ha detto che secondo lui, se non avesse subito quella violenza, sarebbe potuto diventare o omosessuale al 100% o eterosessuale al 100%. Al che io ho risposto: non credo che senza quella violenza, SECONDO ME, saresti diventato omosessuale al 100%. Penso invece che saresti restato eterosessuale al 100%. Perché se eri già omosessuale, prima di quella violenza, quella che avevi ricevuto non l'avresti vissuta come violenza o come abuso. RICORDO che Mina ha descritto la sua esperienza non come uno STUPRO bensì come una cosa lecita, semplicemente la soddisfazione del piacere di un adulto che si è servito di lui per "svuotare i coglioni" per usare la sua espressione. Quindi, da quanto ho capito, non è stato pestato e violentato trucemente contro la sua volontà.

Il trauma infatti è emerso dopo, quando prendnndo coscienza della sua sessualità, si è reso conto di essere stato semplicemente usato.

 

 

Le donne eterosessuali che hanno subito violenza d apiccole hanno subito una violenza. Punto.

Quindi ovviamente concordo con @@Ariel: infatti non credo affatto che per parlare di violenza occorra lo stupro violento: qualunque attività sessiale che coinvolga un adulto e un bambino è una forma di violenza.

 

Come l'ha subita Mina. E anzi, io continuo a chiedermi, quante di loro siano diventate lesbiche dopo una violenza del genere. Perché le statistiche al momento dimostrano che la correlazione violenza-orientamento è valida solo per le persone di sesso maschile, mentre io tendevo a credere che fosse valida soprattutto per le persone di sesso femminile. La risposta che mi sono dato, è che non stati fatti studi specifici e approfonditi sulle lesbiche come sono stati fattio per i gay, riguardo a questo aspetto.

Mh, quindi le donne eterosessuali che hanno vissuto violenza da piccole cercavano anche loro la soddisfazione di un desiderio?

Ti rendi conto che quello che dici è offensivo nei confronti di chiunque abbia subito violenza, maschio o femmina che sia?

 

Quoto.

Quell'affermazione fa rabbrividire.

E' più probabile, secondo me, che saresti stato eterosessiale al cento per cento.

Perché se eri già omosessuale, non avresti letto quello che hai subito come un abuso, dopo. Se eri già omosessuale, avresti letto quello che ti è successo come la soddisfazione di un tuo desiderio, una conferma della tua identità.

 

Mica vero, anche perchè oltre al fattore imposizione (che significa violenza) e oltre alla presa in giro verso un bambino (il cercare di far passare il tutto come normale) solitamente lo stupratore non te lo scegli liberamente ed in base al tuo gusto...o forse pensavi ad eventuali stupratori gay somiglianti a Raoul Bova, o a stupratrici etero somiglianti a Valeria Mazza?

E' ancora, se per assurdo lo stupro fosse stato causa di cambio di orientamento, il nostro utente, memore di quella brutta esperienza, avrebbe dovuto essere schifato dai rapporti con uomini, e quindi essere etero... decisamente qualcosa non torna.

 

 

L'unica cosa a cui non credo è che ci sia una predisposizione genetica, ovvero che esista un fantomatico gene dell'omosessualità. che di fatto, ad oggi, non è mai stato trovato.

 

Se è per questo non è stato nemmeno individuato il gene responsabile della sclerosi , eppure la patologia esiste, e potremmo fare decine di esempi simili...la scienza ancora non ha individuato la funzione di tutti i geni.

Grazie per l'info, ma se sotto al nick non appare la dicitura "banned" o "bannato" (dicitura presente in tutte le piattaforme forumistiche) noi utenti non abbiamo la sfera di cristallo. Comunque sia anche i bannati leggono i topic, e rispondere civilmente, facendo notare eventuali incongruenze, e' cortesia.

AndrejMolov89

Non è stato bannato dal forum, ma dalla discussione.

Tornando IT

 

Sarebbe interessante discutere le altre tipologie a prescindere se siano o meno causa dell'omosessualità. Si potrebbe fare un topic in secret area per discuterne, così almeno le persone sono maggiormente coperte ^^

Cioè io farei tante domande a mina, però sarebbero solo pure curiosità x.x.

OT

 

Non per fare l'avvocato del diavolo (anche perché non ci guadagno nulla a difendere

akinori), non credo che quello che lui ha scritto fosse in mala fede. Forse offensivo ma

non da bannarlo addirittura dalla discussione, c'è chi fa molto peggio e rimane impunito.

 

Akinori espone i suoi pensieri spesso in modo contorto e lo sappiamo tutti, ma non credo

che volesse risultare offensivo. A questo punto credo utilizzerò il tasto "segnala" più spesso

visto che molte altre situazioni passano in sordina.

 

IT

 

Sono d'accordo con la proposta di Greed, questo tipo di discussione mi sembra interessante

ma anche molto delicata e personale e forse starebbe meglio in secret area o comunque

in una zona del forum non indicizzabile.

Questo topic, per come è come stato impostato dall'original poster e per come si è sviluppato, è adatto a Spunti&Riflessioni.
Nulla vi vieta ovviamente di aprirne un altro in Sesso&Dintorni che tratti l'argomento violenza/abuso/stupro da un altro punto di vista ed entri più nei particolari.

Per quanto riguarda la situazione delle donne vittime di

contesti violenti o di violenza c'è il fenomeno abbastanza

noto delle donne etero che tendono a rivivere storie con

uomini violenti.

 

A livello criminologico e psicologico credo che su questo

vi sia ampia letteratura...a livello informativo generico credo

basti assistere a qualche puntata di "amore criminale" ad

esempio la puntata del 10.12.11 è interessante perchè la

vittima è riuscita ad uscirne ( e si può vedere anche la

sua trasformazione fisica )

Lancio un quesito:

e se una persona ha ricevuto violenze NON sessuali da un uomo o una donna, ad esempio un genitore?

Come si comporterà se la violenza l'ha ricevuto dal genitore dello stesso sesso, e come se l'ha ricevuto dal genitore del sesso opposto?

E se addirittura l'ha ricevuta da entrambi?

In conclusione... non siamo tutti forse un po' condizionati?

Nel passato di ognuno di noi secondo me ci può essere una violenza. (Ognuno di noi TUTTI, non ognuno di noi omosessuali)

Non credo che ciò abbia correlazione con l'orientamento sessuale. Altrimenti io (io ipotetico) che ho ricevuto violenza da entrambi i sessi dovrei essere asessuale.

Nel caso della violenza sessuale... sicuramente c'è un trauma che terrà la persona alla larga dall'altro sesso per un po'. Però se la persona per sua natura è eterosessuale, al massimo non va a letto con nessuno, non credo che inizierà a trovare attraente il proprio stesso sesso. Quella secondo me è una cosa naturale e non può essere influenzata da nulla, non credo che ci si possa forzare (anche inconsciamente) a farsi piacere qualcuno. Altrimenti tutti i ragazzi che si accorgono di essere omosessuali ma sono omofobi potrebbero forsarsi ad essere etero, e invece non riescono.

Lancio un quesito:

e se una persona ha ricevuto violenze NON sessuali da un uomo o una donna, ad esempio un genitore?

Come si comporterà se la violenza l'ha ricevuto dal genitore dello stesso sesso, e come se l'ha ricevuto dal genitore del sesso opposto?

E se addirittura l'ha ricevuta da entrambi?

In conclusione... non siamo tutti forse un po' condizionati?

Nel passato di ognuno di noi secondo me ci può essere una violenza. (Ognuno di noi TUTTI, non ognuno di noi omosessuali)

Non credo che ciò abbia correlazione con l'orientamento sessuale. Altrimenti io (io ipotetico) che ho ricevuto violenza da entrambi i sessi dovrei essere asessuale.

Nel caso della violenza sessuale... sicuramente c'è un trauma che terrà la persona alla larga dall'altro sesso per un po'. Però se la persona per sua natura è eterosessuale, al massimo non va a letto con nessuno, non credo che inizierà a trovare attraente il proprio stesso sesso. Quella secondo me è una cosa naturale e non può essere influenzata da nulla, non credo che ci si possa forzare (anche inconsciamente) a farsi piacere qualcuno. Altrimenti tutti i ragazzi che si accorgono di essere omosessuali ma sono omofobi potrebbero forsarsi ad essere etero, e invece non riescono.

 

Questo è un ragionamento che funziona se tutte le persone del mondo reagissero allo stesso modo.

E bada, ti parlo di reazione al trauma, che purtroppo, nulla ha a che fare con la razionalità.

La reazione ad una violenza, sopratutto se subita da bambini, non è mai ponderata.

Il bambino non ragiona mai tipo "ah si? mi hanno stuprato, ora mi faccio piacere il sesso opposto!"

Non è cosi semplice,determinate scelte non sei tu a farle, sopratutto in età pre puberale, ma è la tua testolina che reagisce in un modo ad un determinato evento.

E tutti noi, tutti i nostri cervelli, hanno un approccio ed una reazione completamente diversa.

Mi riferivo agli studi che ho letto io, di cui uno l'ho citato, mentre altri sono pietre miliari sull'argomento, come "sexual orientation: its development in men and women" (o giù di lì) del Dr Bell del Kinsey Institute. Non è mai stata trovata una correlazione fra orientamento sessuale e famiglie problematiche, a meno di prendere in considerazione campioni viziati in origine e costituiti da casi clinici, come si usava fare prima della depatologizzazione dell'omosessualità. C'è invece un filone di studi che, limitandosi alla molestia di tipo SESSUALE, una seppur debolissima correlazione l'hanno trovata. Ciascun di questi studi ha i suoi difetti, ma mi sembra che tutto sommato nel quadro generale sia un dato che esiste. Si tratta di interpretarlo nel modo corretto...

Ok ma ma allora tutti i gay e le lesbiche che sono tali senza aver subito violenze

dove li mettiamo?

 

Per non parlare dei pedofili o dei molestatori sessuali che sono diventati tali sempre

senza aver subito alcun tipo di abuso.

Esatto, che poi se vogliamo fare i precisi la maggior parte dei gay (come anche della gente in generale) non è mai stata vittima di abusi, quindi chi vuole dare la colpa di un orientamento a "questo o quello" è completamente fuori strada, in quanto si scontra con la realtà predominante.

Edited by Loup-garou
Eliminato quote del post precedente

Io trovo sbagliato parlare di eterosessualità e omosessualità in termini assoluti. Sono dei termini ombrello per rappresentare preferenze e percorsi di sviluppo personali. Può benissimo essere che in tipo sette casi su mille quella particolare conclusione del percorso abbia visto un ruolo importante dell'esperienza sessuale precoce, e questo non riguarderebbe minimamente tutti gli altri omosessuali coinvolti.

Inoltre, visto che l'ipotesi della molestia sessuale potrebbe giustificare al massimo una percentuale infinitesima degli individui omosessuali, potremmo spingerci oltre nella speculazione. Mi spiego: supponiamo di prendere due campioni idealmente identici, costituiti rispettivamente da 1000 uomini che hanno subito molestie da piccoli e altri 1000 che non le hanno subite. Nel primo gruppo troviamo (è solo un esempio, eh) dieci omosessuali, nel secondo diciamo otto. Facciamo le nostre statistiche e ricaviamo che l'effetto non può essere casuale, quindi ne concludiamo che originariamente sarebbero dovuti essere gay solo otto individui del primo gruppo, e che due siano stati "resi gay" dalla violenza sessuale. E' possibile. Ma potremmo anche supporre una cosa diversa... magari sono stati quattro gli individui "originariamente etero" "resi gay" dalla violenza, ma non ce ne accorgiamo perché ci sono stati anche due individui "originariamente gay" che sono stati RESI ETERO da una violenza sessuale :P

Sarebbe un effetto chiaramente molto più raro, ma non perché la violenza possa andare solo in un senso, quanto piuttosto perché il campione di partenza degli "originariamente gay" è enormemente più piccolo. Ma si può addirittura pensare che in effetti sia la violenza educativa e psicologica eteronormativa a poter giustificare in parte una così schiacciante maggioranza etero; tantissimi gay "originari" che tuttavia potrebbero essere stati spinti precocemente ad adattarsi in modo etero-funzionale con più o meno successo e soddisfazione in virtù di una forma di violenza subita.

 

Si tratta di un esercizio di immaginazione, eh, ma serve a rendere l'idea di quanto complesso possa rivelarsi il quadro...

Hai perfettamente ragione, il quadro è davvero complesso, infatti senza stime precise ma

sopratutto senza prove di natura biologica o psicologica non possiamo che avanzare ipotesi.

 

La mia ipotesi (ma che tale rimane), è che la bisessualità sia molto più diffusa di quanto si creda

e che la sua individuazione sia molto più difficile di altri orientamenti sessuali vista la necessità,

come si è visto in un altro topic, di darsi un etichetta che dia un'immagine chiara agli altri di ciò

che siamo.

Cioè secondo te c'è un 15% di Bisessuali

che si definiscono "etero"

non per paura della reazione dei genitori e degli amici,

ma "per la necessità di darsi un etichetta

che dia un'immagine chiara agli altri di ciò che sono".

Davvero? :D

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