SuperT Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Salve signore e signori. Mi sono iscritto in questo forum perché cercavo una comunità con cui affrontare seriamente e non temi sulla sessualità. Poi ho visto questa sezione ed effettivamente ho subito pensato che non avrebbe senso scrivere la storia che in questi mesi mi sta crucciando perché l'unico a poterla risolvere sono io, però ho cambiato idea. Magari leggere qualche vostra opinione può risultare interessante o darmi qualche spunto e, male che vada, vi sarete fatti 4 risate (perché qui c'è veramente da ridere). Buona lettura e scusate il papiro! Allora, partiamo dal principio. Io sono un bisessuale dichiarato solo con alcuni amici. Novembre 2010. Io in quinta, lui in quarta superiore. Io 18 anni, lui 17. Stesso corridoio. Non mi ero mai accorto di quel ragazzo fino a quando un giorno, aspettando fuori dalla mia classe che suonasse la campanella della seconda ora per entrare, non mi passa davanti. Colpo di fulmine (più o meno). Ragazzo bellissimo, espressione dolce, sguardo tenero. Conoscevo molte persone della sua classe e in particolare ero legato con due. Comincio ad informarmi sul suo conto e mi dicono che è un ragazzo molto dolce, a modo, un po' infantile, ma non cattivo. E la cosa su cui puntano più l'accento è che alcuni modi fanno pensare che possa essere omosessuale, anche se lui ha sempre avuto storie solo con ragazze. Decido di volerlo conoscere e non solo per provarci. Sembrava una persona a posto da come me lo descrivevano, però volevo effettivamente testare di persona. Dopo innumerevoli peripezie si riesce a combinare un'uscita io, lui e altre sue due compagne di classe. E da lì è iniziato il disastro. E' stato subito come se ci conoscessimo da sempre. Sia io che lui abbiamo subito avuto l'impressione di essere in qualche maniera legati. Passano i giorni e intanto cominciamo a conoscerci sempre di più. Pur riscontrando alcuni difetti che a volte pesano, si rivela essere una persona meravigliosa. E io comincio a sentire che la precedente curiosità di conoscerlo si sta trasformando in qualcosa di più. A Marzo del 2011 gli rivelo della mia bisessualità. La prende bene e dice che aveva intuito qualcosa del genere, pur essendo io uno abbastanza insospettabile. Ormai ero cotto a puntino del signorino e il nostro rapporto diventava sempre più forte, anche se ancora molto giovane. Si cominciava ad uscire, a messaggiare, a parlare della propria vita e a confidarsi. Lui mi rivela aspetti della sua vita che non aveva mai detto a nessuno e col tempo dice di vedere in me un grande confidente, oltre che una persona degna della sua stima. Io sempre più perso non resisto più e un giorno gli dico chiaramente che mi interessa. La sua risposta? Un sorriso a 32 denti. Dice che gli fa piacere, che non se l'aspettava e che anche io gli piaccio molto come persona, ma che da me non vuole niente più di una profonda amicizia. Triste, ma rincuorato dalla sua reazione positiva, decido di continuare il nostro rapporto d'amicizia. Ormai si stava veramente legando a me e io a lui. E le dimostrazioni erano continue. I suoi "ti voglio bene", "sei speciale", "mi stai dando tanto" e tutti i suoi messaggi dolci in cui mi comunicava quanto mi volesse bene. Fortunatamente, la mia dichiarazione non aveva in alcun modo corrotto il nostro rapporto. Il tempo passa e io m'innamoro. Non riesco più a controllare il mio sentimento e glielo confido. Con una lettera gli dico chiaramente di essere innamorato di lui. Essendo lui non molto bravo nella scrittura mi risponde con 4 righe e un brano suonato da lui col pianoforte, in cui, improvvisando, riversa tutto quello che prova per me. La nostra amicizia va avanti. Non demordiamo. Anche se in maniera diversa, ci sentiamo troppo importanti l'uno per l'altro. Le sue parole dolci continuano, così come le sue attenzioni nei miei confronti. Nel frattempo, si deve specificare che io per lui ero diventato praticamente il migliore amico che non aveva mai avuto e quindi mi confida di tutte le ragazze con cui esce o che gli interessano (più o meno una al mese, anche se effettivamente poi non si combina niente). Passo successivo. Maggio 2011. Mi arriva, tramite una catena di gossip, la voce che lui abbia confidato mesi fa ad un suo compagno di classe (ancora prima che ci conoscessimo) di essere vagamente incuriosito dall'avere qualcosa con un ragazzo. Ovviamente scoppio a ridere quando me lo dicono. Non poteva essere vero in alcuna maniera. dopo tutte le ragazze per cui sembrava avesse perso la testa, non poteva assolutamente essere vero. Dopo poche settimane per correttezza nei suoi confronti gli dico che gira questa voce e che è arrivata a me. Gli dico anche che non è obbligato a dirmi se è vera o meno, ma che gliela dico solo perché mi sembra giusto che sia a conoscenza di quello che si dice di lui. In prenda alla rabbia mi rivela che un suo compagno di classe un giorno gli aveva chiesto se avesse mai preso in considerazione l'idea di avere qualcosa con un ragazzo e che lui aveva risposto che qualche volta gli era passato per la testa, ma poi aveva smentito dicendo che non gli interessava più. Rimanendo con i piedi per terra, realizzo che non vuol dire assolutamente nulla e andiamo avanti. Qualche giorno dopo succede una cosa che mi lascia più o meno con questa faccia ._. Nella sua classe c'era un ragazzo che considero molto carino su cui facevo vari apprezzamenti in sua presenza. Un giorno mi manda un messaggio chiedendomi chi mi piacesse di più .-. oltre all'infantilità della cosa (avevo detto che comunque c'erano dei difetti), la domanda risulta totalmente insensata. Gli rispondo scazzato che io di lui sono innamorato e che quindi il confronto non regge. Si scusa e alla mia domanda sul perché me l'avesse chiesto non mi risponde. Vabbè, lasciamo correre. Luglio 2011. Quella storia della catena di gossip mi girava ancora in testa e alla fine, un giorno in cui eravamo da soli, gli chiedo il perché avesse risposto così al suo compagno di classe. La sua risposta non c'entra il punto. Mi dice che ormai non è più così, che la cosa è cambiata e sembra in difficoltà. Io insisto dicendo che a me non interessa questo, la mia domanda era più sul perché avesse risposto così. E continua a non c'entrare il punto rispondendo allo stesso modo. Comincio ad irritarmi. Alla fine dopo varie peripezie mi dice che va a giorni, che ci sono giorni in cui si alza e gli viene in testa questa possibilità e giorni invece in cui non la considera proprio. Conclude il discorso dicendo che comunque ormai si è imposto di non prenderla in considerazione. Capendo di aver toccato un punto debole, lascio perdere e tronco il discorso. Il nostro rapporto va avanti sempre allo stesso modo. Io innamorato, lui che stravede per me ma come amico. Dice che sono la sua guida, vede in me una persona da cui prendere l'esempio. Vado via per 2 mesi durante l'estate per lavoro e torno ad ottobre. Ci rivediamo ed è tutto come prima. Sempre amici molto stretti, un rapporto stupendo. Lui è in quinta, io ho finito la scuola e cerco lavoro. E intanto lo aiuto a studiare quando e come posso. Qualche sera si esce assieme rigorosamente io e lui perché conosce poco i miei amici e perché dice di trovarsi meglio a parlare con me. Con me riesce a parlare di cose di cui non riesce a parlare con nessuno. Mi chiede di andare a vivere con lui un giorno, quando avremo la possibilità, da soli, immersi nella natura e lontano da tutto e tutti. Tutto fila tranquillo fino a venerdì scorso. Usciamo insieme e viene fuori il discorso sulla mia bisessualità. In un qualche modo lui mi dice che secondo lui questa mia sessualità potrebbe derivare da qualche esperienza passata e che io in realtà sia etero. Mantiene comunque un certo rispetto e quando si rende conto che sta cercando di convincermi, se lo dice da solo e si ferma. Il discorso fila liscio, ma lui mi fa capire di essere fermamente etero, pur rispettando omosessuali e bisessuali. Passiamo una bella serata e lo sto riportando a casa in macchina, quando mi dice una cosa sconcertante. Vi riporto le parole esatte che ho stampate nel cervello. Si stava parlando del fatto che sua madre abbia una buona eloquenza e che con le parole riesca a mettere in difficoltà le persone. Lui:"Eh sì. Mia madre saprebbe mettermi in ginocchio se volesse. Però anche io ce la farei, ho preso da lei." Io:"Anche tu ti faresti mettere in ginocchio?" (piccolo e stupido gioco di parole sul fatto che non abbia specificato meglio cosa riuscirebbe a fare anche lui) Lui:"Dai che hai capito cosa intendevo!" Io:"Sì, infatti. Be ma se vuoi metterti in ginocchio pure con me, non me la prendo eh!" (squallida battuta a OVVIO sfondo sessuale) Lui:"Non l'ho capita..." Con qualche indizio gliela faccio capire senza dirgli direttamente cosa intendessi. Io (ridendo):"Be se è un problema mi inginocchio io eh!" Lui ride e risponde:"Be ma prima mentre parlavamo della tua sessualità ho avuto la netta sensazione che prima o poi succederà!" Io:"Eh??" e mi ripete quello che ha detto -.- Io:"Sì, ma a cosa ti riferisci?" (nella mia testa ero convinto che stesse scherzando o che avessi capito male) Lui:"Be...insomma..." Io:"Sì, ho capito che ti riferisci a quell'ambito. Ma specifica meglio..." Resta in silenzio. Io:"Insomma, ti riferisci a qualcosa tra noi 2 o a qualcosa che potresti fare tu in generale?" Lui:"A qualcosa tra noi 2" (non scherzava, tono tropo serio. E soprattutto stava andando avanti troppo il discorso,non è da lui) Io:"Ed è la prima volta che hai avuto questa sensazione?" Lui:"No, la seconda. La prima è successa tempo fa quando mi hai parlato di alcune tue esperienze." Chiudo il discorso perché non so più cosa dire. Lo porto a casa, stiamo un po' lì a parlare a ascoltare musica e poi torno a casa. Perché? Perché dirmi qualcosa del genere sapendo quello che provo? cosa vuol dire? Che fosse riferito solo a qualcosa di sessuale mi sembra ovvio, ma perché dirmelo?? Sentiamo che ne pensate voi ^^ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Perchè si diverte a provocarti, visto che letteralmente gli sbavi dietro da anni... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 Mi sa che sta tirando un po' troppo la corda sul fatto che tu gli hai confessato più volte che provi dei sentimenti nei suoi confronti. E così si sente appagato. Poi a 17-18 anni non abbiamo sempre chiaro quello che vogliamo. Magari gli è solo venuta una curiosità in base al racconto delle tue esperienze ma ciò non vuol dire che lui prova qualcosa per te oltre all'amicizia. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
netny Posted December 7, 2011 Share Posted December 7, 2011 (edited) Certo che questo ragazzo si fa desiderare A me questa situazione logorerebbe, però dalle tue parole non sembri starci eccessivamente male per via della tua cotta non corrisposta. Per fortuna! Comunque secondo me o cerchi di farti passare questa cotta iniziando brutalmente ad evitarlo per poi ristabilire un'amicizia vera e sana, oppure cerchi di attuare una tattica più spinta e metterlo un po' alle strette per capire le sue intenzioni (perchè è palese che le sue frasi siano molto contraddittorie). E concordo con il fatto che ci stia giocando troppo! Perchè se è un etero molto aperto di mentalità, meno male che esistono. Ma questo non deve portare a darti false illusioni, e ad usare frasi provocatorie. A maggior ragione che ti sei dichiarto. Lo definirei un amico un po' scorretto....se così fosse. Se invece ha qualche dubbio sulla sua sessualità le cose si complicano. A me è capitata una situazione "simile" all'incirca alla tua età. Alla fine non ho resistito e ho iniziato a spingere per capire le sue intenzioni. Da una parte mi è andata bene perchè abbiamo passato qualche mese di "buon sesso" . Poi però il fatto che io mi sia preso di lui (mentre per lui era solo sesso), che fosse bisex fidanzato con una ragazza, e soprattutto che accettava poco e male la sua parte gay, ha fatto naufragare tutto. Compresa l'amicizia che avevamo. Sta a te decidere se rischiare l'amicizia, per qualcosa di potenzialmente diverso e incognito, o meno! Edited December 7, 2011 by netny Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
giotto90 Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 Senti, a parer mio (e ci sono passato, quindi per buona parte so di cosa parlo) te gli garbi... Io sono dell'idea che se a una persona non interessi dal punto di vista sentimentale non gli fai nemmeno delle battute o delle allusioni, come quelle dell'altra sera... A tal proposito, a me sembra proprio che l'unica cosa che è mancata a entrambi quel venerdi sera è stato il coraggio di buttarsi... E' evidente che vi piacete a vicenda... Cioè che a te lui garba è ovvio, ma secondo me garbi anche te a lui... E magari quel "prima o poi succederà" stava a indicare un futuro che lui riteneva imminente, ma dato che tu sei dichiarato e lui no aspettava magari la tua mossa... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Laen Posted December 9, 2011 Share Posted December 9, 2011 Le questioni potrebbero, a mio avviso, essere due: 1- Si diverte come un matto a stuzzicarti e gode nel veder che lo desideri. Ti provoca, vedere la tua reazione, se ne compiace e si sente soddisfatto. Meschino bastardo crudele, visti i tuoi sinceri sentimenti. 2- Durante il percorso dell'amicizia è scattato qualcosa nella sua testa e forse sta cominciando a ricambiare, almeno in parte, i sentimenti. Nel primo caso, la sua scorrettezza a me darebbe parecchio fastidio, ma ognuno ha la sua emotività e reagisce in maniera differente. Nel secondo caso, potrebbe aver paura di ciò che prova a causa di qualche incertezza interiore, e quindi per un passo che fa avanti ne fa tre indietro. Io, se fossi in te, lo metterei un po' alle strette, chiedendo il vero motivo delle sue allusioni e il perché si diverte a stuzzicarti. Infondo, lui sa bene cosa provi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
willowsland Posted December 11, 2011 Share Posted December 11, 2011 Beh, c'è da prendere in considerazione un aspetto, a mio avviso, molto importante: l'età. Se, per dire, aveste tutti e due 25-30 anni (dico per dire, ma in generale foste più grandi) non esiterei un secondo a dire che gli piaci da morire ma che sia ancora nella fase di accettazione di se... Alla vostra età, però, c'è da considerare il fatto, come dice qualcuno, che non sempre si sa cosa si vuole e che c'è anche la possibilità che ti stia solo stuzzicando senza una reale motivazione... Però. in generale, da quello che scrivi mi pare proprio tu gli piaccia e, quella volta che avete iniziato la conversazione sul "noi 2", se uno di voi si fosse lanciato, forse qualcosa ne sarebbe uscito.... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
SuperT Posted December 12, 2011 Author Share Posted December 12, 2011 Intanto vi ringrazio per le vostre risposte, per i consigli e per le opinioni che mi avete dato :) Comunque sono più sull'ipotesi che in realtà sia un po' confuso, specialmente perché vede me, ossia una persona a cui è molto legato, che è attratto da persone del suo stesso sesso. Comunque vi posso dire che ho tirato fuori il discorso di quella sera perché sinceramente mi ero rotto il cazzo di farmi domande a cui non sapevo dare risposta. Mi ha detto che ci ha ripensato e che ha capito che è meglio evitare per non rischiare di rovinare il nostro rapporto e che gli ormoni in alcuni momenti gli fanno dire cose che in realtà non pensa veramente. E sinceramente, per quanto questo discorso faccia acqua in più punti, mi va bene così. Ora come ora non è il momento di tirare la corda per nessuno dei due. Dopotutto sono del parere che se lui dovesse essere la persona giusta (e ahimè per ora ne sono convinto) in qualche modo la situazione seguirà il suo corso. Altrimenti rimarrà uno dei migliori rapporti d'amicizia che mi ritrovo :) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Menuelmasen Posted December 16, 2011 Share Posted December 16, 2011 Credo che sia incuriosito dalle tue reazioni e dal desiderio di provocarti, tanto quanto dalla trasgressione legata al fatto in sè di concedersi una "follia" con un altro uomo. In sostanza, neppure lui sa cosa vuole (quoto Yalen86), e la giovane età non aiuta nemmeno a intuirlo. La scoperta della mia omosessualità è nata in maniera analoga, per cui non è escluso che magari stia venendo fuori un po per volta (dico per analogia). In ogni caso proteggiti da delusioni e batoste, e non sbavargli così chiaramente dietro: nella migliore delle ipotesi, tirandotela lo spingi verso di te, nella peggiore, supponendo sia solo etero e un pizzico str***o, sarà una buon banco di prova per iniziare ad imparare a vederlo solo come un buon amico. In bocca al lupo Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
HardCandy. Posted December 16, 2011 Share Posted December 16, 2011 Secondo me è un etero un po' curioso che si diverte a stuzzicarti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Risu Posted December 16, 2011 Share Posted December 16, 2011 Se provassi tu a stare con qualcun'altro, capirebbe subito quello che vuole. Con me ha funzionato. Potrebbe essere solo paura della sua bisessualità, come è successo per me Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 17, 2011 Share Posted December 17, 2011 Risu ha ragione, trovati un ragazzo e osserva la sua reazione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Karamazov Posted December 17, 2011 Share Posted December 17, 2011 Salve signore e signori. Mi sono iscritto in questo forum perché cercavo una comunità con cui affrontare seriamente e non temi sulla sessualità. Poi ho visto questa sezione ed effettivamente ho subito pensato che non avrebbe senso scrivere la storia che in questi mesi mi sta crucciando perché l'unico a poterla risolvere sono io, però ho cambiato idea. Magari leggere qualche vostra opinione può risultare interessante o darmi qualche spunto e, male che vada, vi sarete fatti 4 risate (perché qui c'è veramente da ridere). Buona lettura e scusate il papiro! Allora, partiamo dal principio. Io sono un bisessuale dichiarato solo con alcuni amici. Novembre 2010. Io in quinta, lui in quarta superiore. Io 18 anni, lui 17. Stesso corridoio. Non mi ero mai accorto di quel ragazzo fino a quando un giorno, aspettando fuori dalla mia classe che suonasse la campanella della seconda ora per entrare, non mi passa davanti. Colpo di fulmine (più o meno). Ragazzo bellissimo, espressione dolce, sguardo tenero. Conoscevo molte persone della sua classe e in particolare ero legato con due. Comincio ad informarmi sul suo conto e mi dicono che è un ragazzo molto dolce, a modo, un po' infantile, ma non cattivo. E la cosa su cui puntano più l'accento è che alcuni modi fanno pensare che possa essere omosessuale, anche se lui ha sempre avuto storie solo con ragazze. Decido di volerlo conoscere e non solo per provarci. Sembrava una persona a posto da come me lo descrivevano, però volevo effettivamente testare di persona. Dopo innumerevoli peripezie si riesce a combinare un'uscita io, lui e altre sue due compagne di classe. E da lì è iniziato il disastro. E' stato subito come se ci conoscessimo da sempre. Sia io che lui abbiamo subito avuto l'impressione di essere in qualche maniera legati. Passano i giorni e intanto cominciamo a conoscerci sempre di più. Pur riscontrando alcuni difetti che a volte pesano, si rivela essere una persona meravigliosa. E io comincio a sentire che la precedente curiosità di conoscerlo si sta trasformando in qualcosa di più. A Marzo del 2011 gli rivelo della mia bisessualità. La prende bene e dice che aveva intuito qualcosa del genere, pur essendo io uno abbastanza insospettabile. Ormai ero cotto a puntino del signorino e il nostro rapporto diventava sempre più forte, anche se ancora molto giovane. Si cominciava ad uscire, a messaggiare, a parlare della propria vita e a confidarsi. Lui mi rivela aspetti della sua vita che non aveva mai detto a nessuno e col tempo dice di vedere in me un grande confidente, oltre che una persona degna della sua stima. Io sempre più perso non resisto più e un giorno gli dico chiaramente che mi interessa. La sua risposta? Un sorriso a 32 denti. Dice che gli fa piacere, che non se l'aspettava e che anche io gli piaccio molto come persona, ma che da me non vuole niente più di una profonda amicizia. Triste, ma rincuorato dalla sua reazione positiva, decido di continuare il nostro rapporto d'amicizia. Ormai si stava veramente legando a me e io a lui. E le dimostrazioni erano continue. I suoi "ti voglio bene", "sei speciale", "mi stai dando tanto" e tutti i suoi messaggi dolci in cui mi comunicava quanto mi volesse bene. Fortunatamente, la mia dichiarazione non aveva in alcun modo corrotto il nostro rapporto. Il tempo passa e io m'innamoro. Non riesco più a controllare il mio sentimento e glielo confido. Con una lettera gli dico chiaramente di essere innamorato di lui. Essendo lui non molto bravo nella scrittura mi risponde con 4 righe e un brano suonato da lui col pianoforte, in cui, improvvisando, riversa tutto quello che prova per me. La nostra amicizia va avanti. Non demordiamo. Anche se in maniera diversa, ci sentiamo troppo importanti l'uno per l'altro. Le sue parole dolci continuano, così come le sue attenzioni nei miei confronti. Nel frattempo, si deve specificare che io per lui ero diventato praticamente il migliore amico che non aveva mai avuto e quindi mi confida di tutte le ragazze con cui esce o che gli interessano (più o meno una al mese, anche se effettivamente poi non si combina niente). Passo successivo. Maggio 2011. Mi arriva, tramite una catena di gossip, la voce che lui abbia confidato mesi fa ad un suo compagno di classe (ancora prima che ci conoscessimo) di essere vagamente incuriosito dall'avere qualcosa con un ragazzo. Ovviamente scoppio a ridere quando me lo dicono. Non poteva essere vero in alcuna maniera. dopo tutte le ragazze per cui sembrava avesse perso la testa, non poteva assolutamente essere vero. Dopo poche settimane per correttezza nei suoi confronti gli dico che gira questa voce e che è arrivata a me. Gli dico anche che non è obbligato a dirmi se è vera o meno, ma che gliela dico solo perché mi sembra giusto che sia a conoscenza di quello che si dice di lui. In prenda alla rabbia mi rivela che un suo compagno di classe un giorno gli aveva chiesto se avesse mai preso in considerazione l'idea di avere qualcosa con un ragazzo e che lui aveva risposto che qualche volta gli era passato per la testa, ma poi aveva smentito dicendo che non gli interessava più. Rimanendo con i piedi per terra, realizzo che non vuol dire assolutamente nulla e andiamo avanti. Qualche giorno dopo succede una cosa che mi lascia più o meno con questa faccia ._. Nella sua classe c'era un ragazzo che considero molto carino su cui facevo vari apprezzamenti in sua presenza. Un giorno mi manda un messaggio chiedendomi chi mi piacesse di più .-. oltre all'infantilità della cosa (avevo detto che comunque c'erano dei difetti), la domanda risulta totalmente insensata. Gli rispondo scazzato che io di lui sono innamorato e che quindi il confronto non regge. Si scusa e alla mia domanda sul perché me l'avesse chiesto non mi risponde. Vabbè, lasciamo correre. Luglio 2011. Quella storia della catena di gossip mi girava ancora in testa e alla fine, un giorno in cui eravamo da soli, gli chiedo il perché avesse risposto così al suo compagno di classe. La sua risposta non c'entra il punto. Mi dice che ormai non è più così, che la cosa è cambiata e sembra in difficoltà. Io insisto dicendo che a me non interessa questo, la mia domanda era più sul perché avesse risposto così. E continua a non c'entrare il punto rispondendo allo stesso modo. Comincio ad irritarmi. Alla fine dopo varie peripezie mi dice che va a giorni, che ci sono giorni in cui si alza e gli viene in testa questa possibilità e giorni invece in cui non la considera proprio. Conclude il discorso dicendo che comunque ormai si è imposto di non prenderla in considerazione. Capendo di aver toccato un punto debole, lascio perdere e tronco il discorso. Il nostro rapporto va avanti sempre allo stesso modo. Io innamorato, lui che stravede per me ma come amico. Dice che sono la sua guida, vede in me una persona da cui prendere l'esempio. Vado via per 2 mesi durante l'estate per lavoro e torno ad ottobre. Ci rivediamo ed è tutto come prima. Sempre amici molto stretti, un rapporto stupendo. Lui è in quinta, io ho finito la scuola e cerco lavoro. E intanto lo aiuto a studiare quando e come posso. Qualche sera si esce assieme rigorosamente io e lui perché conosce poco i miei amici e perché dice di trovarsi meglio a parlare con me. Con me riesce a parlare di cose di cui non riesce a parlare con nessuno. Mi chiede di andare a vivere con lui un giorno, quando avremo la possibilità, da soli, immersi nella natura e lontano da tutto e tutti. Tutto fila tranquillo fino a venerdì scorso. Usciamo insieme e viene fuori il discorso sulla mia bisessualità. In un qualche modo lui mi dice che secondo lui questa mia sessualità potrebbe derivare da qualche esperienza passata e che io in realtà sia etero. Mantiene comunque un certo rispetto e quando si rende conto che sta cercando di convincermi, se lo dice da solo e si ferma. Il discorso fila liscio, ma lui mi fa capire di essere fermamente etero, pur rispettando omosessuali e bisessuali. Passiamo una bella serata e lo sto riportando a casa in macchina, quando mi dice una cosa sconcertante. Vi riporto le parole esatte che ho stampate nel cervello. Si stava parlando del fatto che sua madre abbia una buona eloquenza e che con le parole riesca a mettere in difficoltà le persone. Lui:"Eh sì. Mia madre saprebbe mettermi in ginocchio se volesse. Però anche io ce la farei, ho preso da lei." Io:"Anche tu ti faresti mettere in ginocchio?" (piccolo e stupido gioco di parole sul fatto che non abbia specificato meglio cosa riuscirebbe a fare anche lui) Lui:"Dai che hai capito cosa intendevo!" Io:"Sì, infatti. Be ma se vuoi metterti in ginocchio pure con me, non me la prendo eh!" (squallida battuta a OVVIO sfondo sessuale) Lui:"Non l'ho capita..." Con qualche indizio gliela faccio capire senza dirgli direttamente cosa intendessi. Io (ridendo):"Be se è un problema mi inginocchio io eh!" Lui ride e risponde:"Be ma prima mentre parlavamo della tua sessualità ho avuto la netta sensazione che prima o poi succederà!" Io:"Eh??" e mi ripete quello che ha detto -.- Io:"Sì, ma a cosa ti riferisci?" (nella mia testa ero convinto che stesse scherzando o che avessi capito male) Lui:"Be...insomma..." Io:"Sì, ho capito che ti riferisci a quell'ambito. Ma specifica meglio..." Resta in silenzio. Io:"Insomma, ti riferisci a qualcosa tra noi 2 o a qualcosa che potresti fare tu in generale?" Lui:"A qualcosa tra noi 2" (non scherzava, tono tropo serio. E soprattutto stava andando avanti troppo il discorso,non è da lui) Io:"Ed è la prima volta che hai avuto questa sensazione?" Lui:"No, la seconda. La prima è successa tempo fa quando mi hai parlato di alcune tue esperienze." Chiudo il discorso perché non so più cosa dire. Lo porto a casa, stiamo un po' lì a parlare a ascoltare musica e poi torno a casa. Perché? Perché dirmi qualcosa del genere sapendo quello che provo? cosa vuol dire? Che fosse riferito solo a qualcosa di sessuale mi sembra ovvio, ma perché dirmelo?? Sentiamo che ne pensate voi ^^ Mi sembra di leggere la mia storia: scollati, disinnamorati, sarà molto difficile, ma se non lo fai finirà malissimo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Recommended Posts
Join the conversation
You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.