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Distrutto campo rom come rappresaglia per stupro inventato


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Fabio Castorino

Una vera e propria spedizione punitiva, organizzata pare da ultras juventini, ha distrutto il campo nomadi del quartiere delle Vallette a Torino, dando fuoco alle baracche dove vivevano i rom, fortunatamente già evacuati dalla polizia.

Tutto questo per "punire gli zingari" dopo la denuncia di uno stupro subito da una sedicenne da parte di due rom, che poi si è rivelato essere un falso (la ragazza si era inventata tutto per non rivelare alla famiglia di aver avuto rapporti sessuali con il fidanzato, ed ora è stata denunciata per simulazione di reato).

 

http://www3.lastampa...lo/lstp/433960/

 

http://www3.lastampa...lo/lstp/433896/

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Molti ultras sono bestie, non credevo che arrivassero a questi punti però, qui a Genova abbiamo il ricordo di Italia-Serbia con la città tenuta sotto assedio da un branco di animali.

Putroppo in alcuni paesi europei queste cose sono già la normalità, gli ultras violenti (che non sono altro che criminali con la scusa del calcio) trovano terreno fertile nei quartieri più poveri e disagiati con idee di odio e violenza, quello che io dico da anni è che l'Italia assomiglia molto di più alla parte orientale dell'Europa che a quella occidentale, ci vorranno almeno 20-30 anni per adeguarci ai paesi più civilizzati.

non ho parole. Bisogna sempre prendersela con qualcuno, sempre avere qualcuno su cui riversare i propri disagi personali. Sarebbe da punire ora questa ragazza per aver calunniato questi zingari.

Ma sti zingari non li tutela nessuno solo perchè sono zingari? Quando succedono ste cose non se ne fotte nessuno?

Bah io comunque riaprirei i campi di concentramento per gli idioti, credo che però ci vorrebbe parecchio spazio visto che non ne mancano.

Spero che si rendano conto di quello che hanno fatto, è una cosa orribile, prendersela con i rom senza motivo.

Fabio Castorino

La storia è inquietante perché dimostra che c'è un clima razzista, in cui molta gente non vede l'ora di prendersela coi rom, e basta il minimo pretesto, anche inventato, per far scattare la violenza.

La ragazza, dovendo inventare lo stupro, ha pensato di indicare come responsabili i più "ovvii", cioè i Rom ( aveva già fatto una cosa del genere 10 anni fa Erika di Novi Ligure per l'omicidio della madre e del fratello), e i "giustizieri della notte", che mordevano il freno da tempo, sono subito partiti all'attacco.

In questi episodi i Rom vengono aggrediti non per punirli di un crimine inesistente, ma per il fatto di essere "diversi": questa, agli occhi dei razzisti, costituisce la vera colpa da espiare.

In questi episodi i Rom vengono aggrediti non per punirli di un crimine inesistente, ma per il fatto di essere "diversi": questa, agli occhi dei razzisti, costituisce la vera colpa da espiare.

 

esatto. Il problema è che ci sono anche forze politiche che non fanno altro che incitare odio verso il diverso.

a questo proposito vorrei condividere con voi questo bellissimo discorso di De André, dura solo 3.32 minuti, in cui parla della diversità, trattando il discorso della transessualità e poi parlando dei rom. E' un discorso molto bello, vi invito ad ascoltarlo.

 

http://youtu.be/39ig2qsvneE

Non è solo una storia di razzismo, ma anche di sessofobia

http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cronaca/articolo/lstp/434004/

 

In breve la ragazza aveva paura di essere punita dalla famiglia

perché aveva perso la verginità in modo "vistoso".

E per evitare ripercussioni ha accusato i Rom.

Fabio Castorino

Ho letto che il terreno su cui sorgeva il campo Rom era di proprietà della Juventus. Dato che pare che le violenze siano state aizzate da ultras juventini, non vorrei che dietro il raid ci fossero anche gli interessi economici immobiliari della squadra.

E' chiaro che chi ha attaccato il campo ha utilizzato questa (poi scoperta finta) accusa per fare un gesto che già da tempo avrebbe voluto fare, senza averne giustificazioni.

 

C'è da dire che a leggere i vostri commenti, però, sembra che non abbiate mai avuto a che fare con i rom, visto che li state dipingendo come martiri. Posto che quello che è successo è una cosa che non doveva accadere, non avete mai subito furti,rapine e molestie da rom? non avete mai avuto a che fare con bambini di 3 anni che vi inseguono chiedendovi soldi o mettendovi le mani nelle borse sotto l'occhio vigile delle (presunte) madri?

E' chiaro che non si può generalizzare, ma non potete nemmeno far finta di non capire che il sentimento sopito può essere stato causato da anni di fastidi, magari a causa di pochi elementi, ma che non sono stati "limitati" in precedenza.

Possibile che ogni volta che si parla di rom, anche quando sono le vittime, debba saltare fuori l'immancabile commento razzista?

A leggere i loro commenti, a me verrebbe da dire che parlano delle vittime come se fossero... vittime.

Non tutti i Rom sono uguali, è ovvio. Tant'è che tutti quelli intervistati dai vari Le Iene etc non rubano, hanno un codice d'onore severo, frequentano le scuole e sostengono di adeguarsi agli usi locali; impensabile è però negare l'esistenza della controparte "malvagia" che sale sui treni a chiedere soldi, che entra nelle case, che mercifica la propria prole per elemosina. Chi nella propria vita ha a che fare solo con i secondi tende a generalizzare secondo i dati in proprio possesso. Tenendo inoltre conto l'assenza delle forze dell'ordine in caso di atti criminosi, come dice Fabiofax dopo un po' la sciagura capita.

 

Una mia cara amica quest'estate uscendo da lavoro (un'industria vicino ad un grosso campo nomadi di Torino) è stata presa a sputi in faccia (e in bocca) da un gruppo alquanto nutrito di Rom del campo, senza motivazione, pura aggressione; i custodi dell'azienda si son ben guardati dal difenderla e la polizia, una volta andata in centrale, ha detto che non si poteva fare denuncia perchè "loro non c'erano mentre accadeva il fatto" (follia pura). Se la mia amica avesse avuto un padre, o un fratello, come pensate avessero reagito? E se foste stati voi quel padre, che idea vi sareste fatti dei Rom? Certo, dall'esterno generalizzare è cosa brutta, ma è tanto facile, una volta trovatisi nella situazione, caderci.

Se la mia amica avesse avuto un padre, o un fratello, come pensate avessero reagito? E se foste stati voi quel padre, che idea vi sareste fatti dei Rom?

 

Non so.

Ma escludo che - se fossero stati un gruppo di Astigiani - mi sarei fatto un'idea degli Astigiani.

Ed escludo che sarei andato ad Asti a dare fuoco a un condominio a caso.

 

L'occupazione tedesca e i bombardamenti americani hanno fatto a noi Italiani

cose tanto orribili che i Rom non riuscirebbe ad eguagliarle neanche in mille generazioni.

Nonostante questo io non ho nessuna idea preconcetta su Tedeschi o Statunitensi,

anche perché la responsabilità personale non si trasmette per via genetica:

non mi faccio "idee sui Rom" se un Rom ruba, né sui Veneti se un Veneto evade le tasse,

né sui Siciliani, se un Siciliano uccide e non vedo perché dovrei farlo.

Nemmeno mi farei idee su di te, neanche se i tuoi quattro fratelli gemelli avessero ammazzato mia madre.

 

E mica è buonismo, ma mi sembra assurdo che se un Rom mi ruba la bicicletta

io mi debba incazzare contro Moira Orfei o contro Joaquin Cortés.

Non esiste nessuna "controparte malvagia" perché nessuno di noi è "parte" di nulla:

il mio amico Filippo (detto "l'Ebrea") è responsabile dell'occupazione della Cisgiordania quanto me

e i gay che pagano le tasse non sono la "controparte buona" di Dolce e Gabbana.

Possibile che ogni volta che si parla di rom, anche quando sono le vittime, debba saltare fuori l'immancabile commento razzista?

LoupGaroup, supponendo che tu ti riferisca al mi commento (ma non ne sono certo), mi dici cosa c'è di "razzista" nel mio commento? Grazie mille. F.

Il punto, che tutte le volte cerco di spiegare, ma non passa

è non soltanto l'attribuzione di una responsabilità che sarebbe

stata personale a un gruppo intero, ma la giustificazione

per la presunzione di colpevolezza.

 

Se Almadel non trovando più il suo portafogli all'uscita

della stazione e dopo aver incrociato dei ROM, sospetta

che gli sia stato rubato, ha come giustificazione per il

suo sospetto il fatto che gli zingari sono "notoriamente"

dediti a fare furtarelli.

 

Questo è un primo gradino: Almadel può sospettare...

ovviamente non può tirare un pugno al primo ROM

che incrocia...ma ha una giustificazione per il sospetto.

Se poi il pugno lo tira...non ci si può stupire che il giorno

dopo quello zingaro sia ostile con un italiano sentendosi

aggredito in altra situazione...a chi tocca, tocca ( vedi

amica di Ghosthunter )

 

Ma proprio per il fatto che i ROM possono campare di

piccoli furti....tutto vogliono tranne che richiamare l'attenzione

della polizia per fantomatici rapimenti di bambini ( su cui esiste

un topic ) stupri o omicidio. Colpe fantomatiche prive

di ogni ragionevole fondatezza, ma che appaiono imputabili

agli zingari ( nonostante ogni volta si rivelino FALSE )

 

Questo secondo gradino è quello che introduce il concetto

di "zingaro malvagio" se noi diciamo che non si può generalizzare

non si può fare la rappresaglia, ma rimaniamo dentro un'alternativa

"buoni vs malvagi" siamo già interni al discorso razzista, lo stiamo

accettando nella sostanza, pur opponendoci nella forma o ponendo

dei correttivi.

 

Ora, nella fattispecie non solo la colpa era inverosimile ma è apparsa

vera per il fatto che gli zingari sono malvagi, ma nonostante sia stato

detto dal fratello della ragazza che lei aveva simulato un reato, che si era

inventata tutto ( la criminale era l'italiana ) la gente ha continuato a distruggere

e compiere atti violenti.

 

Questa non è una sciagura è un pogrom, ed il fatto di giustificare un

pogrom come sciagura, dal mio punto di vista è un salto logico gravissimo

e intrinsecamente razzista.

 

Altrettanto grave è dire: bisogna capire i sentimenti della gente....

io posso capire questi sentimenti se accetto l'idea che lo zingaro

in quanto tale, sia capace di tutto, di ogni nefandezza. Altrimenti

questi sentimenti li devo avversare, perchè sono irrazionali.

 

Insomma il razzismo va smontato partendo dai presupposti

non ci si può limitare a condannare gli "eccessi" della gente

o le "generalizzazioni"

Leggendo l'intervista all'adolescente, emerge in effetti una componente di sessofobia non indifferente e anche una certa arretratezza del posto in cui è cresciuta.

E' chiaro che una come lei in altri casi avrebbe mandato in galera un innocente, ma è anche vero che è stata utilizzata come pretesto per una reazione del tutto spropositata e cieca.

 

E' chiaro che non si può generalizzare, ma non potete nemmeno far finta di non capire che il sentimento sopito può essere stato causato da anni di fastidi, magari a causa di pochi elementi, ma che non sono stati "limitati" in precedenza.

 

Anche il mio vicino di sopra mi ha procurato "anni di fastidi", ma parto dal presupposto del suo essere un incivile che ha il mio stesso diritto di vivere in un dato posto.

Volendo estendere il paragone al campo rom, direi che il problema è solo quello: ciò che rende i rom un bersaglio facile è spesso dovuto sia alla fomentazione degli istinti bassi delle persone e di un certo tipo di sentimento (ben lungi dall'essere sopito, per come la vedo io), sia al considerarli degli ospiti o degli abusivi; se fossero stati italiani, avremmo probabilmente visto i possibili responsabili tenuti ben lontani dal linciaggio della folla e sottoposti alla giustizia, non certo puniti con un incendio a casa loro o con un raid contro tutti i loro parenti.

I casi a questo punto sono due: o stiamo in una nazione dove la gente ha come unico problema giornaliero il difendersi dalle richieste di elemosina o dai furtarelli nelle stazioni (non elenco i furti nelle case perché lì l'origine non è sempre ben chiara), o stiamo in una nazione dove gli "anni di fastidi" spesso non sono altro che tensioni sociali che non vengono risolte.

 

Se la mia amica avesse avuto un padre, o un fratello, come pensate avessero reagito? E se foste stati voi quel padre, che idea vi sareste fatti dei Rom? Certo, dall'esterno generalizzare è cosa brutta, ma è tanto facile, una volta trovatisi nella situazione, caderci.

 

La mia esperienza con i rom consta anche di due sputi e un portafoglio rubato (non nella stessa occasione), ma me ne guardo bene dal dire che sono tutti così.

Tra l'altro, al posto tuo avrei formulato la domanda con un "Se si fosse verificato un incidente simile sia con un rom che con un italiano, avreste potuto generalizzare allo stesso modo?", così da ottenere una risposta a mio avviso più convincente, ossia "No".

Oltre che una cosa "brutta", il generalizzare è un atteggiamento che prevede il prendere le distanze rispetto a quanto ci ha offesi, così da poter giudicare e considerare la problematica solo di pochi; non a caso, qual è la risposta più frequente al "Sì, ma a rubare son buoni tutti, mica solo i rom"? L'immancabile "Loro ce l'hanno nel sangue!". Ancora: se viene detto "Anche gli italiani possono stuprare, mica solo i romeni o gli arabi", cosa ci si può aspettare almeno 7 volte su 10? "Eh, ma fa parte della loro cultura non considerare le donne!".

Io nel vedermi sputare addosso da una rom non ho certo detto "Ah sì, sputa ancora perché sono vestita in maniera elegante per un impegno!", ma col tempo non ho sviluppato comportamenti idiosincratici verso tutti i suoi eventuali parenti e neanche vedo possibile qualcosa oltre il "temere" nuovamente una cosa del genere.

L'occupazione tedesca e i bombardamenti americani hanno fatto a noi Italiani

cose tanto orribili che i Rom non riuscirebbe ad eguagliarle neanche in mille generazioni.

Nonostante questo io non ho nessuna idea preconcetta su Tedeschi o Statunitensi,

 

Corretto. Perchè ormai si sono perse nella memoria dei tempi. Il mio defunto nonno qualche preconcetto lo aveva ancora, in quanto lo aveva vissuto. Noi lo abbiamo solo letto sui libri o ce lo siamo fatti raccontare.

Se anche la Mafia smettesse di esistere, tra 50 anni la gente non avrebbe più preconcetti sul meridione.

 

Altrettanto grave è dire: bisogna capire i sentimenti della gente....

io posso capire questi sentimenti se accetto l'idea che lo zingaro

in quanto tale, sia capace di tutto, di ogni nefandezza. Altrimenti

questi sentimenti li devo avversare, perchè sono irrazionali.

 

In riferimento al mio post il "capire" va letto come "Tenere in considerazione" e non come "comprendere".

 

Se si devono aprire dibattiti occorre sempre prendere in analisi entrambe le parti e in questo caso non se ne era parlato. Poi sarà il dibattito a far emergere quale parte ha ragione e quale torto.

La divisione tra buoni e malvagi non era mia ma apparteneva al senso che esce dalle interviste fatte da varie trasmissioni televisive ai Rom, che tendono loro stessi a precisare che loro sono quelli "buoni" ed esistono quelli "cattivi" . Quello che ho scritto non è una giustificazione all'atto, quanto una constatazione di quanto sia facile ed immediato generalizzare. Il fatto che voi non generalizziate non significa che fuori da qui funzioni allo stesso modo; Almadel non si fa "idee sui rom" perchè prevale la ragione rispetto ad un'economizzazione delle idee (uno = tutti) ma l'uomo medio che incontri sul tram sì, così come al genitore di un aggredito, venendo ad agire unicamente l'istinto di vendetta. Mi viene quindi spontaneo chiedere, consapevole che sia un terreno delicato e che ogni cosa possa esser fuorviata in una giustificazione a queste violenze, quali siano i fattori scatenanti. Uno di questi senza dubbio è l'assenza di protezione da parte delle forze dell'ordine.

@Lanthe, non ho fatto la domanda che proponi nel rapporto tra Rom ed Italiano poichè la risposta come ben già dici tu è "no".

, ma la mia domanda era tale da porre l'accento sul "No" e sulle reazioni relative al come si percepisce il diverso.

Se per me il rom è uguale ad un polacco, ad un albanese o ad un italiano, nel giudicare i suoi possibili crimini vedrò la necessità di una risposta e non di una reazione tale da identificare il problema con la sua etnia, fattore che invece viene tenuto da conto ai fini della "vendetta".

Se poi fosse anche solo in parte questione di "assenza di protezione delle forze dell'ordine", come hai scritto tu, probabilmente in Piemonte vi ritrovereste in mezzo alle spedizioni punitive a giorni alterni e per i motivi più disparati, cosa che invece non accade. Allora qual è il problema? La polizia non protegge perché preferisce non avere a che fare con i rom? I crimini vengono sottovalutati?

Questa ragazza ha detto la prima cosa che le è venuta in mente, la gente le ha dato corda e ha fatto comodo così.

Non accade per un fatto molto semplice: razionalmente c'è la paura "sporcarsi le mani" in un pestaggio rischiando di prendersele e di ricevere anche una denuncia. Il fattore scatenante ad alto carico emozionale ( la presunta violenza) fa invece perdere il lume della ragione e muovere la massa che già covava l'odio.

No, non sono d'accordo

 

Generalizzare è dedurre che siccome molti zingari rubano

sono tutti ladri e tutti colpevoli

 

Qui c'è il secondo gradino

 

Sono pure potenziali assassini, stupratori, rapitori di bambini

 

Colpe assolutamente fantomatiche, prive di riscontro, inventate

equivalenti ai riti del sangue degli ebrei.

 

Se non si sottolinea questo passaggio non si coglie il razzismo

In riferimento al mio post il "capire" va letto come "Tenere in considerazione" e non come "comprendere".

E in che modo bisognerebbe "tenerne in considerazione"? Attenuante "odio etnico"? Quella è un'aggravante semmai.

 

Se si devono aprire dibattiti occorre sempre prendere in analisi entrambe le parti e in questo caso non se ne era parlato. Poi sarà il dibattito a far emergere quale parte ha ragione e quale torto.

Esattamente in quale universo chi ha commesso questi atti può avere ragione?

E allora, ragionando in modo costruttivo, quale sarebbe il modo migliore per far capire alle persone che hanno conosciuto solo Rom praticanti accattonaggio, furto e sfruttamento minorile che quella è solo una minima e trascurabile parte e non rappresenta la cultura di quel popolo? D'altronde oltre a condannare il razzismo bisogna costruire qualcosa di positivo che lo soppianti. Quali potrebbero essere dei metodi di avvicinamento? Potrebbe un più ferreo controllo della criminalità ed un'applicazione delle pene verso chi delinque fungere da "epurazione" delle mele marce mostrando i Rom, ormai con basso tasso di delinquenza, per quello che sono sconfiggendo il pregiudizio? Quali potrebbero essere altri metodi?

Intanto bisognerebbe stabilire se le popolazioni

nomadiche hanno la cultura del furto incisa nel DNA

o se il fatto che campano di furti non sia comparabile

all'usura praticata dagli ebrei, cioè il risultato storico

di una serie di eventi.

 

Non ultimo il fatto di forzarli a vivere in modo stanziale

in campi separati, ai margini delle nostre città.

E allora, ragionando in modo costruttivo, quale sarebbe il modo migliore per far capire alle persone che hanno conosciuto solo Rom praticanti accattonaggio, furto e sfruttamento minorile che quella è solo una minima e trascurabile parte e non rappresenta la cultura di quel popolo? D'altronde oltre a condannare il razzismo bisogna costruire qualcosa di positivo che lo soppianti. Quali potrebbero essere dei metodi di avvicinamento? Potrebbe un più ferreo controllo della criminalità ed un'applicazione delle pene verso chi delinque fungere da "epurazione" delle mele marce mostrando i Rom, ormai con basso tasso di delinquenza, per quello che sono sconfiggendo il pregiudizio? Quali potrebbero essere altri metodi?

 

Credo funzioni un po' "come si fa a far capire che i gay non sono tutti pedofili?"

Aumentando la "epurazione" dei pedofili in generale?

 

E' molto facile - per noi che siamo gay - renderci conto della forza della discriminazione generalizzante

o notare come chi non ci conosce riesca a inventarsi leggende metropolitane su di noi

(secondo Giovanardi saremmo entrambi dediti al traffico di bambini...).

 

Sì, sarebbe bello che tutte le persone facessero un'analisi approfondita

sui rapporti tra emarginazione e furto, ma non succederà.

 

L'unico modo per rompere un pregiudizio è quello di farsi un giudizio,

però per farlo bisognerebbe conoscerne qualcuno.

E in che modo bisognerebbe "tenerne in considerazione"? Attenuante "odio etnico"? Quella è un'aggravante semmai.

 

 

Esattamente in quale universo chi ha commesso questi atti può avere ragione?

 

Loup, prova a ragionare in modo generale e non fissarti nel particolare. Il mio è un discorso generale. Serve sempre conoscere il pensiero di ambo le parti prima di emettere un giudizio. Altrimenti si parla solo per "ideali".

 

Nessuno ha detto che in questo caso hanno avuto ragione. Nessuno. Nemmeno se fai un "CERCA" nel post ti uscirà.

 

Io sono il primo a dire che a me hanno dato fastidio, mi hanno rapinato, mi hanno svaligiato casa e aperto la macchina.

Ma non per questo dico "evviva".

Ma chi sono 'ste "ambo le parti"? Io pensavo che stessimo parlando di degli ultras che hanno attaccato una comunità per via di uno stupro inventato.

Il fatto che a Milano Fabiofax sia stato infastidito da dei rom che rilevanza ha?

C'è da aggiungere un aspetto, quello della invisibilità

che in effetti può consentire un paragone con l'omosessualità.

 

Se diciamo "zingaro" noi abbiamo una immagine in testa ben

riconoscibile, che corrisponde all'etnia Rom di recente immigrazione

( in realtà si suddividono in tanti sottogruppi anche sensibilmente diversi

per cultura e attitudini etc )

 

Dei Sinti, piemontesi o lombardi, si è persa traccia perchè sono stati

totalmente assimilati e a causa delle discriminazioni non hanno conservato

una identità ed una cultura identificabile. Ad esempio il giocatore di calcio Pirlo

sarebbe un Sinti. Uso il condizionale non perchè non lo sia, ma perchè non lo

dice, non lo rivendica.

 

Quindi lo zingaro integrato scompare perchè assimilato e lo zingaro appare

sempre come l'etnia di più recente immigrazione, quella non integrata e che

appare diversa da noi. Trattandosi poi di ondate migratorie più recenti i loro

componenti hanno ben altra preoccupazione che quella di far conoscere la

loro cultura.

 

Diventa quindi difficile poter farsi un giudizio su di loro ( ammesso che il termine

stesso "zingaro" così generalizzante lo consenta )

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