Almadel Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 Il tema che vi propongo - come strenna natalizia - è assolutamente goloso e lo dividerò in tre. - Prima questione;: Come vi relazionate con la disabilità fisica? Siete disabili? Avete amici, amiche o amanti disabili? Fate battute alle loro spalle? Ve la sentite di farle davanti a loro? - Seconda questione: Ah sì? Non conoscete nessun/a disabile fisico? E' un caso o sentite dell'imbarazzo nel avvicinarci a loro? Fate finta di nulla come quando un Rom vi chiede la carità? (Sguardo vitreo perso nel vuoto o voglia di essere altrove?) - Terza questione: Tranne in Italia*, è normale che esistano gruppi GLBT di disabili. Perché qui non succede? E' colpa loro? O colpa nostra? Cosa può fare/dire/pensare una persona GLBT disabile? E un GLBT non-disabile? Che ruolo può avere in tutto questo? *Una bella eccezione - che conosco - è il "Triangolo Silenzioso" un gruppo GLBT - un tempo molto attivo - di ragazzi/e sordi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
AndrejMolov89 Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 Mi sento imbarazzato a volte. Però, non ho mai avuto modo di conoscere una persona disabile. Li vedo come persone lontane. Però, penso che la maggior parte dell'imbarazzo sia dovuto al fatto che non sappia come fare ad approcciarmi ^^ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Risu Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 Non ho amici disabili, ma ne ho conosciuti. Non mi permetterei mai di fare battute alle loro spalle, se riguardano la disabilità soprattutto. Non mi sento in imbarazzo, non faccio finta di nulla, anzi magari cerco di allacciare anche un discorso se la persona mi piace, come fare con qualsiasi altra persona Alla terza non so rispondere, perchè si potrebbero fare tante, fin troppe cose che in realtà non si fanno Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Reaulece Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 Sai che non ho capito la relazione tra ROM = disabile . . . qual'è la tua definizione di disabile? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Laen Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 - Prima questione;: Come vi relazionate con la disabilità fisica? Siete disabili? Avete amici, amiche o amanti disabili? Fate battute alle loro spalle? Ve la sentite di farle davanti a loro? Ho avuto per cinque anni di superiori un compagno di classe disabile. Mi sono relazionato con lui senza alcun problema, anzi. Battute? Assolutamente no, non ci trovo nulla di esilarante o ironico da cui prendere spunto per ilarità. Per quanto riguarda la seconda questione, io mi approccio con una persona disabile al medesimo modo nel quale mi approccio con una persona non disabile, evitando debitamente i punti in cui so che questa disabilità va a colpire, per non lederla. D'altronde, io ritengo che tutto ciò che una persona disabile vorrebbe è di sentirsi, in un certo qual modo, come una persona "normale", senza che le persone stiano troppo a focalizzare la loro attenzione sulla sua disabilità. E' un modo per sentirsi più "come gli altri". - Terza questione: Tranne in Italia*, è normale che esistano gruppi GLBT di disabili. Perché qui non succede? E' colpa loro? O colpa nostra? Cosa può fare/dire/pensare una persona GLBT disabile? E un GLBT non-disabile? Che ruolo può avere in tutto questo? Non saprei proprio cosa rispondere qui. Una persona GLBT disabile ovviamente avrà gli stessi desideri e le stesse idee di un GLBT non disabile, ma non saprei perché non ci siano attualmente associazioni per loro. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
messermanny Posted December 24, 2011 Share Posted December 24, 2011 Sarò breve, come il natale lungo e macchinoso non può essere. Conosco una persona con disabilità, tra i parenti stretti, è una bimba. Come mi ci relaziono? Cerco di farla sentire la principessa di casa, mantenendo tutta la normalità del mondo comunque. Del resto, tra i miei parenti, sarebbe stata trattata ugualmente come piccola principessa essendo una delle poche femmine. Fare battute alle loro spalle? No. Parlarne, perché capita, e dire che molto spesso le cose che noi viviamo sembrano a loro pari disgrazie di serie B si, mi capita spesso. La seconda è più complessa. Però, in breve c'è sempre un po' d'attenzione in più nell'approcciare una persona con disabilità, se non altro, per non rischiare di ferirla. Sicuramente nostra, troppo politicamente corretti da garantire a tutti i gruppi di nascere, ma troppo politicamente scorretti per garantire a tutti i gruppi di crescere, tranquillamente, e senza problemi. Le persone possono dire e fare quello che vogliono, ma se hanno un muro dall'altra parte, a sbattere la testa piuttosto che romperlo, rischiano solo di farsi male. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 24, 2011 Author Share Posted December 24, 2011 Vedo che il tema "battute" vi è piaciuto molto. A voi darebhbe fastidio se il vostro migliore amico vi facesse delle battute sulla vostra omosessualità? Suppongo di no, lo trovereste un modo per sdrammatizzare. Io almeno se ho fiducia in questa persona preferisco che certe battute le faccia, piuttosto che sapere che non le fa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Reaulece Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Bhe hai fatto delle domande generiche ... certo che se vedo un disabile per strada non gli vado a fare battute di cattivo gusto. E se anche uno ha amici disabili bisogna vedere da caso a caso in base al carattere che hanno... alcuni ci possono scherzare sopra, altri invece no. Per i gruppi non vedo perchè bisogna avere una distinzione tra disabili etero e disabili gay, io vedrei più naturale: disabili gay --> gruppo disabili generale disabili etero --> gruppo disabili generale e poi disabili gay --> anche in gruppi gay Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
messermanny Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 A voi darebhbe fastidio se il vostro migliore amico vi facesse delle battute sulla vostra omosessualità? Suppongo di no, lo trovereste un modo per sdrammatizzare. È più o meno la stessa cosa, cambia solo il livello del confine tra sdrammatizzazione ed offesa, secondo me. E questo confine viene ulteriormente spostato da ogni persona, a suo modo. @Reaulece, credo che Almadel si riferisse al modo d'approcciarsi con una persona disabile. Se ci si parla normalmente oppure ci si approccia come quando c'È il Rom sulla metro che ti chiede l'elemosina, e molto spesso si guarda dritti, facendo finta come se non esistesse. Insomma, non mette in relazione Rom = Disabili, quanto il modo d'approcciarsi... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 25, 2011 Author Share Posted December 25, 2011 Nel topic - "Checca" e "Frocio" sono offensivi? - era opinione quasi generale che "dipende da chi te lo dice". E che sia meglio sentirsi dire "frocio" da un amico che "gay" con disprezzo da un omofobo. Suppongo allora che il principio sia lo stesso. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Reaulece Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Yea mi sono accorto, penso a quest'ora ho i neuroni che sono già a nanna XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
radioresa Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Allora... conosco qualche persona con disabilità fisiche, e non mi sento per nulla a disagio. Uno dei miei professori è disabile, e "vivere" la cosa da vicino non mi crea nessun problema. Battute... no, solitamente no. Anzi, una volta - scherzosamente - ho fatto notare che se non avesse la sedia a rotelle elettrica, girerebbe su se stesso, dal momento che muove solo un braccio. Ma nulla di offensivo, ovviamente XD Una cosa che invece avevo notato alle medie, quando avevo una professoressa cieca, era il fatto di tendere sempre istintivamente ad "annunciarmi", ovvero dire chi ero prima di parlare. Cosa che in realtà era superflua dato che riconosceva perfettamente. Dopo qualche tempo ho imparato a trattenermi da questo istinto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
purospirito Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Io parlo con dogville tranquillamente. Lo aiuto quando è in difficoltà e gli spiego chiaramente le cose quando non le comprende... Si ogni tanto scherzo con lui e ridiamo insieme, cioè io rido, lui non so... ma non me ne curo... Si, vorrei trovare una comunità per quello come lui, penso ci sono dei posti addetti ma è difficile entrarci, c'è una dura selezione, si chiamano Riformatori!!! Beh, questo perchè è natale... e siamo tutti più buoni!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted December 25, 2011 Author Share Posted December 25, 2011 Purospirito, si parla di disabilità FISICA! Ti è chiaro, non "sessuale" : FISICA! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
purospirito Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 allora dovrei fare un nome a caso! XD Beh ad ogni modo, a parte i miei passati associativi e umanitari ho avuto poco a che fare con i disabili, e devo dire che nei confronti della malattia in genere non sono ancora molto preparato ad avere un approccio più naturale possibile... ma nella vita sono sicuro che sperimenterò anche questo!!! In fondo siamo al mondo per imparare!!! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Altair Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Io ho sempre avuto una specie di terrore reverenziale verso la disabilità. Ho sempre pensato come sarebbe la mia vita se fossi nato con qualche disabilità o se mi capitasse dall'oggi al domani, e la cosa mi ha sempre molto terrorizzato, non mi saprei immaginare senza una gamba, non vedente o altro. Sarà per questa empatia che ho sempre avuto un fortissimo rispetto per i disabili di qualunque genere, in particolare quelli affetti da ritardi. Le battutine sono da me ma con i disabili non mi vengono, le trovo di cattivo gusto, di contro tento sempre di non far pesare la disabilità trattandoli nel modo più naturale possibile, mantenendo allo stesso tempo le dovute premure. Ho conosciuto nel corso della mia vita persone con disabilità e prendermene cura anche se solo per pochi momenti mi è sembrato senza dubbio doveroso. Certe categorie dovrebbero ricevere, senza ipocrisie, un sostegno tangibile dalla società per cercare di riequilibrare una condizione di svantagio. Lo reputo un dovere civico e sociale. Riguardo alle associazioni gay per disabili sono assolutamente favorevole, hanno anche loro una sessualità o no? Così come sono favorevole all'introduzione di molte altre associazioni per disabili in altri campi che purtroppo mancano. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 sì conosco persone disabili e ovviamente non sono tutte uguali, hanno vari tipi di difficoltà perciò dico: dipende dai casi. Ad ogni modo mi comporto normalmente tenendo però presente come Kripto che ci sono tasti che non posso toccare. Non sopporto nessun tipo di battute sulla disabilità perchè le trovo offensive e di poca sensibilità. Credo che le battute sui disabili siano le peggiori in assoluto perchè quasi sempre riguardano persone che non possono difendersi. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
squander Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Non sono disabile e non conosco disabili se questa parola è riferita puramente all'aspetto motorio. Il mio fidanzato ha una malattia genetica rara e quindi gli ha portato una disabilità fino al 65 per cento, tuttavia è in grado di camminare da solo. La sua disabilità è data dal fatto che questa malattia gli ha portato via tutte le ghiandole endocrine più importanti (tranne il pancreas) ed è costretto e prendere ormoni sostitutivi. Tuttavia se dovessimo parlare di disabilità motoria non conosco effettivamente nessuno. Non è mai capitato che qualcuno mi presentasse un disabile tuttavia lo tratterei come una qualsiasi altra persona per non farlo sentire fuori dal gruppo delle persone "non disabili", anche se ovviamente qualche accortezza la si prende sempre, come per esempio il non fare battute (non le faccio in generale e mi spiace quando in giro si sentono offese quali: "sei un handicappato" ecc) Non sono mai stato favorevole alla formazione di gruppi circoli o altro, ma sarebbe carino se ci sarebbero delle strutture sociali dove poter far incontrare persone con qualsiasi tipo di disabilità (all'estero molte strutture sono fatte in questo modo) Intanto ti auguro Buon Natale - Seconda questione: Ah sì? Non conoscete nessun/a disabile fisico? E' un caso o sentite dell'imbarazzo nel avvicinarci a loro? Fate finta di nulla come quando un Rom vi chiede la carità? (Sguardo vitreo perso nel vuoto o voglia di essere altrove?) - Terza questione: Tranne in Italia*, è normale che esistano gruppi GLBT di disabili. Perché qui non succede? E' colpa loro? O colpa nostra? Cosa può fare/dire/pensare una persona GLBT disabile? E un GLBT non-disabile? Che ruolo può avere in tutto questo? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
penna Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Molto interessante questo topic... Tra le molte cose che avete detto, mi hanno colpito alcuni concetti ricorrenti; per esempio l'attenzione a non ferire la persona con disabilità: Battute? Assolutamente no, non ci trovo nulla di esilarante o ironico da cui prendere spunto per ilarità. [...] evitando debitamente i punti in cui so che questa disabilità va a colpire, per non lederla. D'altronde, io ritengo che tutto ciò che una persona disabile vorrebbe è di sentirsi, in un certo qual modo, come una persona "normale", senza che le persone stiano troppo a focalizzare la loro attenzione sulla sua disabilità. c'è sempre un po' d'attenzione in più nell'approcciare una persona con disabilità, se non altro, per non rischiare di ferirla. Le battutine sono da me ma con i disabili non mi vengono, le trovo di cattivo gusto, di contro tento sempre di non far pesare la disabilità trattandoli nel modo più naturale possibile, mantenendo allo stesso tempo le dovute premure. Ad ogni modo mi comporto normalmente tenendo però presente come Kripto che ci sono tasti che non posso toccare. Non sopporto nessun tipo di battute sulla disabilità perchè le trovo offensive e di poca sensibilità. Credo che le battute sui disabili siano le peggiori in assoluto perchè quasi sempre riguardano persone che non possono difendersi. Non è mai capitato che qualcuno mi presentasse un disabile tuttavia lo tratterei come una qualsiasi altra persona per non farlo sentire fuori dal gruppo delle persone "non disabili", anche se ovviamente qualche accortezza la si prende sempre, come per esempio il non fare battute (non le faccio in generale e mi spiace quando in giro si sentono offese quali: "sei un handicappato" ecc) Questo atteggiamento mi pare tutto sommato coerente con quello che teniamo di solito con tutti coloro che ci sembrano vulnerabili: probabilmente eviteremmo di fare discorsi sul cancro a una malata terminale, di parlare di genitori a chi ha appena perso il padre in un incidente, o di esaltarci su quant'è bello l'amore con una persona che è appena stata lasciata. Quindi si parte dal presupposto che una persona con disabilità sia particolarmente fragile su questi temi, ne soffra, preferisca non parlarne. Secondo voi è così? E' così sempre, o solo per alcuni? E perché? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Conosco solo un disabile etero, in sedia a rotelle, e mi ci relaziono come con chiunque altro, ovviamente non farei mai battute sulla sua disabilità, farle sarebbe da ebeti. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
BruisePristine Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 non conosco disabili e non ne ho mai conosciuti, una persona con un disagio a livello fisico non mi da nessun problema, la tratto normale. mentre persone disabili inteso come qualche ritardo (per esempio: sindrome down), beh, fin da quando ero piccolo mi hanno fatto vedere queste persone come gente da cui star lontano.. o forse io l'ho interpretato così. quindi.. quando vedo qualche persona con ritardi ecc... vado in panico e cerco di stargli più lontano possibile. anche quando sono in metrò e mi si siedono vicino e mi guardano vado in imbarazzo e mi sento nervoso, sperando che non mi chiedano nulla o che non mi "tocchino". Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 - Prima questione;: Come vi relazionate con la disabilità fisica? Siete disabili? Avete amici, amiche o amanti disabili? Fate battute alle loro spalle? Ve la sentite di farle davanti a loro? Beh io sono disabile uditivo pressoché da quando sono nato, non si sa se è un deficit genetico o se è dovuta ad un'otite curata troppo tardi quando avevo circa un anno. Ho dovuto poi imparare a parlare grazie a una logopedista e riconoscere i vari suoni.. per il resto la vivo normalmente, come le persone che portano gli occhiali :) Non ho mai fatto battute sui disabili perché equivaleva anche a offendere me stesso. - Seconda questione: Ah sì? Non conoscete nessun/a disabile fisico? E' un caso o sentite dell'imbarazzo nel avvicinarci a loro? Fate finta di nulla come quando un Rom vi chiede la carità? (Sguardo vitreo perso nel vuoto o voglia di essere altrove?) Conosco persone con diverse disabilità.. da una ragazza che ha avuto un incidente in Australia e ora si ritrova sulla sedia a rotelle, al vicino cieco, a conoscenti con malattie degenerative, parenti ecc. Io non mi sono mai sentito in imbarazzo, a volte per i primi due minuti perché dovevo capire come rapportarmici, non riuscivo a capire cosa pensavano, ma poi ho sempre superato tutto :) Sono persone come tutti, ognuno ha un suo difetto, basta non giudicarlo così importante da sconvolgere la vita, solo accettarlo. Io ho tuttora e ho sempre avuto persone fantastiche al mio fianco, persone che hanno sempre anteposto la persona che sono al di là del mio difetto di udito, mi hanno sempre trattato come un loro pari e io non ho mai chiesto nulla. Per quanto riguarda l'indifferenza c'è caso e caso: i difetti di una persona purtroppo sono quelli che risaltano di più, quando per compassione, quando per ignoranza.. per cui c'è gente che fissa altra gente per confrontarsi. Fino a un certo punto non ci trovo nulla di male, ma se la cosa diventa eccessiva allora si. Come se io fissassi uno sulla sedia a rotelle per dieci minuti buoni solo per compatirlo (cosa sbagliata direi) invece chei per crescere, conoscere. A Londra Heathrow, quando aspettavo l'aereo per Los Angeles ho avuto modo di scambiare due parole con una mamma del Bahrein con due ragazzini cugini, di cui uno affetto da una forma tetraplegica, la scena era così commuovente perché il fratello "sano" non lasciava mai in pace l'altro, lo abbracciava, lo sosteneva, lo baciava, gli passava i suoi giochi. Queste scene purtroppo se ne vedono poche perché in Italia (presumo) educano alla differenza, non al rispetto della differenza.. tanto che i bambini (la parte innocente della popolazione) fissano con insistenza le altre persone e chiedono ai genitori cosa abbiano e i genitori stessi, sbrigativi, dicono stagli lontano, è malato. - Terza questione: Tranne in Italia*, è normale che esistano gruppi GLBT di disabili. Perché qui non succede? E' colpa loro? O colpa nostra? Cosa può fare/dire/pensare una persona GLBT disabile? E un GLBT non-disabile? Che ruolo può avere in tutto questo? A queste domande non so proprio so proprio rispondere.. Forse il fatto che prima di essere disabile e gay c'è sempre la persona uguale a tutti gli altri? Non ho capito la correlazione disabile/rom... intendevi il "non voler conoscere il diverso dal solito" o "l'evitare una cosa che ci dà fastidio"? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
messermanny Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Quindi si parte dal presupposto che una persona con disabilità sia particolarmente fragile su questi temi, ne soffra, preferisca non parlarne. Secondo voi è così? E' così sempre, o solo per alcuni? E perché? Una persona disabile, credo, soffra comunque la sua posizione, anche se poi ci fa il callo - e soprattutto si fa forza - e sembra passarla egregiamente. Ad una persona senza mobilità fa un male cane nel cuore vedere gli altri correre. Il mio fidanzato ha una malattia genetica rara e quindi gli ha portato una disabilità fino al 65 per cento Quanto lo capisco, stando sulla stessa barca, anche se per "malattie genetiche rare" differenti XD Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
penna Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Ad una persona senza mobilità fa un male cane nel cuore vedere gli altri correre. Secondo me non sempre. Potrebbe essere diverso, ad esempio, se uno non ha mai camminato o se ha acquisito una disabilità da grande. Nel primo caso, perché dovrebbe fargli male? Gli esseri umani hanno grandi capacità di adattamento Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Inoltre le persone con disabilità, avendo un difetto da qualche parte, acuiscono un'altra parte compensando.. esempio i ciechi con l'udito.. i sordi con la vista ecc.. e direi anche il capire i sentimenti degli altri. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
penna Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 e direi anche il capire i sentimenti degli altri. Mah, ci sono certi disabili stronzi e concentrati su se stessi... io son del parere che la sofferenza, in generale, non migliori le persone. Capire i sentimenti altrui poi, essere empatici, è un'abilità che si acquisisce attraverso le relazioni; quei disabili che fin da bambini hanno meno occasione di relazionarsi, quindi, hanno meno possibilità di apprendere abilità empatiche. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
yalen86 Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Si c'è gente e gente, come tutti. Quelli che non riescono ad accettare la propria sofferenza, soprattutto quelli che hanno perso qualcosa (l'abilità a camminare) nel mezzo della loro vita (questa mia conoscente che fece l'incidente in Australia è un esempio).. io penso che quelli che ci sono nati (non tutti) abbiano uno stile di vita pressoché uguale agli altri normodotati perché non si fanno prendere dal cinismo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 ho un amico disabile fisicamente, e non ho mai fatto battutine sui disabili perchè per fortuna so cosa vuol dire esserlo, visto che lo conosco da tanto tempo. non mi imbarazza perchè conosco gente disabile, quindi no. per i gruppi GLBT non saprei proprio... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Altair Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 Mah, ci sono certi disabili stronzi e concentrati su se stessi... io son del parere che la sofferenza, in generale, non migliori le persone. Questo è talvolta vero, ma alle volte la sofferenza ci fa maturare. Detto questo bisogna diffidare dagli atteggiamenti maleducati e scontrosi delle persone disabili, o più in generale in una condizione di difficoltà. Spesso queste non sono altro che richieste d'aiuto, un modo per urlare la propria sofferenza. Ovviamente anche un disabile può avere dei difetti come qualunque persona, e non si deve necessariamente assecondarli, ciò non toglie però che magari lui, più di altri, può essere in qualche modo giustificato. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
nayoz Posted December 25, 2011 Share Posted December 25, 2011 visto solo un gay disabile su carrozzina quando avevo 18 anni, al chikos nella prima disco gay in cui ero andato... mi è sembrato felice, interagiva coi membri della sua compagnia... (non siate maliziosi... ) Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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