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Siamo influenzati dai commenti della gente per strada?


araas

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Stavo riflettendo su una cosa, in realtà l'argomento era diverso, ma si ci può benissimo collegare.

Io riflettevo su quanto il mio look sia cambiato a causa della gente per strada, a causa del fatto che mi urlano epiteti fastidiosi, mi fissano, o anche semplicemente a causa della paura che devo avere a girare da sola in posti bui. Nonostante io abbia preso la macchina anche per questo motivo, ho dovuto quasi totalmente eliminare tutte le gonne dal mio guardaroba, tutte le magliette scollate, e le tinte e il trucco vistoso.

 

E mi chiedevo invece in ambito gay, quanto la gente e i suoi commenti influenzino il nostro comportamento per strada.

Quanti di noi vorrebbero camminare mano nella mano, baciarsi, abbracciarsi, e non lo fanno per paura di essere aggrediti, o anche di dover aggredire chi ci rivolge parole offensive.

 

Io personalmente prima me ne fregavo, sia dei commenti sull'abbigliamento o sull'estetica, sia di quelli sull'orientamento sessuale.

Poi però il tempo passa, le offese aumentano, e ho iniziato a non poterne più. A malincuore, ho cominciato ad avere un comportamento diverso. Adesso, se ci vedete camminare per strada, nessuno penserebbe che io e la mia ragazza stiamo insieme.

L'altro giorno Quistis mi diceva che apprezza questa cosa, perché a differenza delle altre coppiette, io e la mia ragazza non mettiamo in imbarazzo gli amici nelle uscite di gruppo stando sempre appiccicate a facendo sentire gli altri come se "reggessero la candela".

Purtroppo però, essendo io un'inguaribile romantica e anche appiccicosa, questa cosa mi fa soffrire, e non è assolutamente una scelta. Se lo fosse, se fosse una questione di carattere, se fossi semplicemente poco espansiva, non ci troverei nulla di male, ma non è così. Ho adattato il mio comportamento per evitare conseguenze.

Già mi immagino discussioni e risse dalla mattina alla sera se ci comportassimo da fidanzate. La mia ragazza mi ha raccontato cose allucinanti che le sono successe in passato quando ha manifestato affetto in pubblico. E io stesso ho avuto sguardi languidi e commenti arrapati per il fatto che fossi omosessuale.

 

Voi a che punto siete? Avete raggiunto la stanchezza mentale e l'esaurimento nervoso come me, fino a dargli quello che vogliono pur di non dovervi fare il sangue amaro ogni cinque minuti, o ancora riuscite ad essere spontanei e fregarvene? Avete mai ricevuto commenti fastidiosi dalla gente per strada? Come vi siete comportati? Riuscite a resistere all'istinto di saltargli addosso e lasciarli in un mare di sangue?

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Oddio, ma dove abiti? o.O

Personalmente non ho avuto molte occasioni di dimostrarmi lesbica in pubblico, quindi forse anche per questo non vivo molto il problema. Però conosco un ragazzo gay - e si vede da tre chilometri che è gay, anche se non è in coppia - che non fa nulla per nascondersi.

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A Roma XD parlo di varie zone ovviamente, non solo della mia.

Nel caso di un maschio credo sia diverso, perché è più difficile che rischi la violenza sessuale o comunque commenti sessuali espliciti, soprattutto se è gay (un maschio etero tipo non farebbe mai un commento sessuale a un maschio gay, non sia mai che la sua virilità possa essere intaccata).

Però a una donna non piace essere invitata in fantomatiche cose a tre con la propria ragazza e il cafone di turno.

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Questo è vero... ma nel momento in cui un cafone mi insulta e io mi incazzo e rispondo male, in caso di rissa in quanto fisicamente donna e quindi più debole (ci sono delle eccezioni ovviamente, io nella fattispecie ho problemi fisici per cui sono molto più debole della media), avrebbe la meglio il cafone e chi andrebbe all'ospedale sarei io al 100%. L'unica alternativa sarebbe non rispondere e far finta di niente, ma lo troverei ancora più umiliante.

Poi un'altra cosa che mi fa riflettere è che se sono in un gruppo misto, o se sono con un maschio, nessuno mi dice niente per strada pure se ho le calze a rete strappate. Se sono in un gruppo di sole donne invece apriti cielo. Hanno paura che un maschio gli farebbe la bua? Allora dovrebbero imparare che anche una donna può fargli la bua, ecco un altro motivo per essere contrari al non rispondere e far finta di niente.

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Mmm, come ci insegna fin dalle elementari ogni manuale di sopravvivenza sociale, se rispondi e contrattacchi, imho, ti poni allo stesso livello del cafone di turno. La vera superiorità è ignorarli e mostrare indifferenza, facendo capire che la nostra autostima non dipende certo da quel che ci dice il primo coglione che passa... che si tenga pure la sua omofobia, chissenefrega.

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E' esattamente quello che ho sempre pensato anch'io. E ho passato il 99% della mia vita a fare esattamente questo.

Però come la mettiamo quando raggiungi l'esasperazione, e l'unica cosa che ti viene voglia di fare è tagliare la gola alla prossima persona che ti chiama troia? Come fai a non reagire? Così facendo queste persone si sentono legittimate a romperti le scatole per strada, perché non subiscono mai conseguenze, perché sono abituate alla passività delle donne che si fanno dire le peggio cose senza reagire. Per loro è anche fin troppo facile. Invece, guarda caso, dei maschi hanno paura. Perché oltre che forti fisicamente spesso i maschi sono più aggressivi. Sono fortemente contraria alla paura come mezzo di controllo, o alla violenza fisica, ma come la gente troglodita e volgare spesso non esiste altro linguaggio a loro comprensibile.

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sinceramente a me un po' la cosa condiziona, vivendo come già detto in un paesino sperduto dove ogni cosa è commentata. per fortuna sull'aspetto niente, ma se vedessero persone dello stesso sesso per mano o baciarsi apriti cielo! anche se sinceramente da qualche tempo sto finalmente iniziando a fregarmene di quello che gli altri pensano e seguo quello che mi va di fare...concordo con penna al 100% i gay maschi rischiano molto di più di essere pestati (anche senza un valido motivo, purtroppo di 'ste robe ne ho viste nella mia vita...). concordo che non rispondere sia umiliante, ma se si è in giro da soli conviene non rischiare!

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Sto con un ragazzo da quasi due mesi e all'inizio lui era molto timoroso e il 'C'è gente' era ormai una frase che ripeteva in continuazione. Dopo un po' gli ho espresso tutta la mia rabbia per la situazione e adesso va notevolmente meglio: quell'odiosa frase non la pronuncia più e, l'ultima volta che siamo usciti, ci siamo fatti una bella camminata mano nella mano davanti a signori, anziani e bambini.

Per quanto riguarda le reazioni della gente...beh...le occhiatacce sono arrivate...sia da ragazzi che da anziani...per le frasi solo un 'guarda quei gay'...in compenso mi ritengo abbastanza fortunato e spero che continui così...alla fine cerco comunque di non darci peso...ognuno pensi quello che vuole. Io devo solo vivere il mio amore come fanno tutte le coppie etero.

 

PS: Anch'io all'inizio vivevo la cosa un po' male perché ci incontriamo in una città a metà tra le nostre quindi ho dovuto abituarmi...

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@@araas, ma che zone di Roma frequenti? A noi il peggio che ci è capitato è stato uno che ci ha fatto vaghe proposte alla fermata dell'autobus (però era chiaramente uno che non stava bene XD) e un'altra volta dei tizi da una macchina, ma non avevano capito che eravamo due donne...

Un po' di timore c'è sempre, devo dire, ma mi rifiuto di farmi condizionare. Quando usciamo da sole o con gli amici si vede chiaramente che stiamo assieme, ormai ci conoscono anche i negozianti... E quando ci salutiamo alla fermata dell'autobus un bacetto ci scappa sempre.

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Credo che il discorso di Araas si riferisse non solo alle manifestazioni di pubblica gayezza

ma anche all'abbigliamento (che mi pare di capire fosse bello punkettone ;) ).

 

In entrambi i casi purtroppo la discriminazione c'è, questo è indubbio. In un modo o nell'altro

ci tratteniamo tutti, io nella mia vita ho visto pochissime volte coppie gay comportarsi con la

stessa identica libertà di coppie etero, fatto salvo per i luoghi limititrofi ai locali a tema (tipo la

gay street a Roma).

 

Il bacetto alla fermata dell'autobus ok ma secondo me è riduttivo. Io sono un tipo che ama

dimostrare affetto al proprio ragazzo anche in pubblico e con affetto parlo di mano nella

mano, baci e carezze, nulla di scandaloso. Purtroppo non lo faccio a causa dei problemi

che ne deriverebbero, tuttavia dico in tutta onestà che la cosa mi pesa e mi pesa anche

tanto, non nascondo il problema sotto il tappeto dicendo "io non sono un tipo espansivo,

queste cose in pubblico non le farei anche se fossi etero" (come fa ad esempio il mio ragazzo).

 

Questo vorrebbe dire che tutti gli etero e tutte le lesbiche sono tipi introversi? :hm:

 

L'altro giorno Quistis mi diceva che apprezza questa cosa, perché a differenza delle altre coppiette, io e la mia ragazza non mettiamo in imbarazzo gli amici nelle uscite di gruppo stando sempre appiccicate a facendo sentire gli altri come se "reggessero la candela".

 

Questa è una gran cavolata. Non bisogna isolarsi quando si è in gruppo, questo è scontato,

mi sembra l'ABC della buona educazione.

 

Ma limitarsi nel fare la coppietta per non dar fastidio agli altri mi pare un discorso assurdo.

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Boh, io da Roma a Busto Arsizio passando per Milano o i paesini di montagna con i vecchietti per strada, mi sono sempre comportata con la mia ragazza nel mio classico modo espansivo, e non ho mai avuto problemi.

In verità non ricordo mai neanche di aver ricevuto occhiataccie, o commenti...forse sono molto fortunata, o forse semplicemente me ne curo così poco che non lo noto.

 

Nota: commenti mentre ero da sola ne ho ricevuti invece, ma sempre quando NON indossavo un abbigliamento troieggiante.

Quindi insomma, è impossibile per me farmi influenzare perché sono cosciente che commenti vari e aggressioni non derivano dal mio comportamento o dal mio abbigliamento, ma dalla mentalità malata di chi li fa...

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Secondo me capita anche di limitarsi non tanto per la paura di quello che può dire la gente, ma per la paura di esser visti da qualcuno che si conosce e con il quale non si vuole fare CO.

 

Faccio un esempio. Una mia cara amica di Napoli è lesbica. Quando lei non era ancora out, quando stava in quartieri di Napoli dove c'era un'alta probabilità di incontrare qualcuno che conosceva e non sapeva di lei si comportava in un modo. Se si spostava in zone dove si sentiva più sicura dal rischio di incontrare dei conoscenti, allora trattava la sua ragazza come tale.

Alle volte credo che giochi un ruolo importante non tanto la paura del giudizio di sconosciuti. Ma la paura di incontrare qualcuno che si conosce e a cui non vogliamo far sapere.

 

Io e la mia ragazza in pubblico ci comportiamo come due che stanno insieme. Camminiamo mano nella mano. Può capitare anche che ci diamo un bacio a stampo sulla bocca. Fino ad oggi non ci è mai capitato niente per questo motivo. La maggior parte del tempo che stiamo insieme siamo a Roma.

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io sinceramente non ho ancora ben capito se araas si riferisce principalmente all'abbigliamente o all'esssere lesbica e out.

comunque è naturale che se sei con un uomo non ti disturbano, forse perchè hanno paura o semplicemente perchè pensano che possa essere il tuo ragazzo. Se vedono una o più donne sole, gli uomini passano all'attacco.

 

Non potresti provare a cambiare quartieri?

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BruisePristine

Stavo riflettendo su una cosa, in realtà l'argomento era diverso, ma si ci può benissimo collegare.

Io riflettevo su quanto il mio look sia cambiato a causa della gente per strada, a causa del fatto che mi urlano epiteti fastidiosi, mi fissano, o anche semplicemente a causa della paura che devo avere a girare da sola in posti bui. Nonostante io abbia preso la macchina anche per questo motivo, ho dovuto quasi totalmente eliminare tutte le gonne dal mio guardaroba, tutte le magliette scollate, e le tinte e il trucco vistoso.

 

E mi chiedevo invece in ambito gay, quanto la gente e i suoi commenti influenzino il nostro comportamento per strada.

Quanti di noi vorrebbero camminare mano nella mano, baciarsi, abbracciarsi, e non lo fanno per paura di essere aggrediti, o anche di dover aggredire chi ci rivolge parole offensive.

allora.. io più o meno mi sono sempre tinto e vestito in modo parecchio appariscente, un po' estroso :)

e sai cosa ho notato.. i primi che ti discriiminano sono i gay (inteso maschi), insomma se hai i capelli fuxia e platino sei "una sfranta, una checca ecc..", quindi non ti guardano di striscio.

perchè loro vogliono maschio x maschio pari requisiti.. e ovviamente io che avevo i capelli tinti + barba ero troppo finocchio per loro.

mi sono capitate persone che andavano in paranoia per i miei capelli... a un certo punto mi sono rotto di dover a ogni costo conciarmi come mi piace.. e ho smesso di "combattere".

il risultato è che le persone che prima manco mi guardano dopo erano a dirmi "ma come mai non ti ho mai visto qui? che carino..."

quindi dovremmo smetterla in parte di preoccuparci degli etero quando i primi siamo noi.

per le lesbiche non so come va.

con gli etero: beh, ammetto di aver avuto ansie e problemi, diciamo che spesso m'è capitato di dormire con amici per strada e il fatto di aver capelli sgargianti faceva salire una certa angoscia..

una volta un magrebbino è riuscito a farmi diventare il peggio razzista, s'è messo ad inseguire me ed amici, ovviamente aveva attaccato bottone con me (l'ingenuo che voleva dare una mano) parlando inglese chiedendo come si arriva in un punto, ma l'obbiettivo era farsi la mia amica con le calze strappate!

quindi.. pedinamento a go-go.

m'è anche successo che mi accerchiassero un branco di sud americani dicendomi in spagnolo tipo che ero frocio, facendomi gesti e toccandomi i capelli.

in genere altra gente mi fissava, quindi era fastidioso...

il mio look è pure diventato molto più sobrio, via anfibi, maglia di gruppi, smalto nero.. ecc..

"normale" si vive meglio.

 

per quanto riguarda baci & co., non mi è mai interessato nulla della gente, fino a un anno fa mi piaceva l'idea di stare per mano con possibile ragazzo, ora.. mi è indifferente.

m'è capitato di star per mano e la gente fissa, questo non mi da fastidio, però diciamo che vorrei evitare le botte.

quindi un po' sono cambiato, forse non sono più il teenager rivoltoso che da baci appassionati alle fermate dei bus...

semplicemente sono "marcito" per colpa dell'aria milanese.

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Mi è salita un'angoscia leggendo questo topic, ma allo stesso tempo una rabbia verso la comunità lgbt che sembra pensare a tutto tranne che a conquistare seriamente la possibilità di avere un'omoaffettività espressa in pubblico.

 

Mi fa male davvero leggere di gente che a un certo punto si è stancata e/o per paura delle botte ha cominciato a limitarsi. Non sono uno stupido capisco che è logico e la realtà tende sempre a prendere il sopravvento, ma perché darla vinta? Penso che in gruppo si corrano meno rischi rispetto allo stare soli e che per la propria sicurezza tra una disco e un cocktail sarebbe il caso di investire del tempo in un corso di autodifesa dove almeno si potrebbe avere una chance di capire cosa fare in caso di pericolo.

 

Magari sarò troppo ottimista, ma visto che sappiamo di certi pericoli, la risposta non è limitarci, ma essere preparati a combattere certi rischi.

 

Sinceramente insulti o cose peggiori fortunatamente non me ne sono mai capitate (e tocchiamo ferro), ma qualche occhiataccia l'ho ricevuta, il mio ragazzo o è indifferente o è indignato se l'occhiataccia esprime estremo sdegno e "compatimento". Io invece o non me ne preoccupo o a certe occhiatacce rispondo con l'arma più letale: la mia felicità. Vi posso garantire che qualche occhiataccia l'ho fatta vergognare :D. Comunque ho pure notato che a volte le occhiatacce sono per puro "stupore" o "curiosità" genuine, come se avessero visto un vip ad esempio.

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La mia gioventù l'ho passata fra Firenze e Bologna e all'epoca c'era abbastanza

tolleranza per i look diversi ( a parte gli anziani, poteva capitare qualche "froci"

detto da dei ragazzini etero, ma mai aggressioni ) fra gay che frequentavano i

locali la tolleranza era buona ( credo però fosse anche dovuto al fatto che molti

che oggi frequentano, un tempo non lo avrebbero fatto...)

 

Insomma c'era meno questa ansia di apparire normali, poco "finocchi" come dice

Bruise.

 

L'autolimitazione rispetto all'affettività in pubblico era però molto più forte di oggi

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Boh, io da Roma a Busto Arsizio passando per Milano o i paesini di montagna con i vecchietti per strada, mi sono sempre comportata con la mia ragazza nel mio classico modo espansivo, e non ho mai avuto problemi.

In verità non ricordo mai neanche di aver ricevuto occhiataccie, o commenti...forse sono molto fortunata, o forse semplicemente me ne curo così poco che non lo noto.

 

Nota: commenti mentre ero da sola ne ho ricevuti invece, ma sempre quando NON indossavo un abbigliamento troieggiante.

Quindi insomma, è impossibile per me farmi influenzare perché sono cosciente che commenti vari e aggressioni non derivano dal mio comportamento o dal mio abbigliamento, ma dalla mentalità malata di chi li fa...

Secondo me, non so perché, ci sono persone che attirano di più commenti strani, e persone che non li attirano. Forse cambia a seconda dello sguardo, non lo so.

Ad esempio, la mia ragazza ha i capelli biondi, ma nonostante ciò nessuno la importuna mai per strada quando è da sola (anche se io e lei dovessimo vestirci in modo identico, abbiamo fatto la prova). Evidentemente lei ha uno sguardo più deciso e la gente ha paura.

Io, anche se mi metto normali pantaloni, scarpe da skate e felpa, trovo sempre il cretino di turno che mi fischia, che mi urla "a bbonaaa" o cose simili.

Ovviamente se camminiamo insieme apriti cielo. TUTTI ci provano. E dico per correttezza che io non sono sta grande bellezza, eh! Anzi, ho lineamenti abbastanza duri. Però quando passo io, sembra che i maschi non abbiano mai visto una donna in vita loro. E avere comportamenti che mettono in chiaro la propria omosessualità, ottiene l'unico scopo di eccitarli!

 

allora.. io più o meno mi sono sempre tinto e vestito in modo parecchio appariscente, un po' estroso :)

e sai cosa ho notato.. i primi che ti discriiminano sono i gay (inteso maschi), insomma se hai i capelli fuxia e platino sei "una sfranta, una checca ecc..", quindi non ti guardano di striscio.

perchè loro vogliono maschio x maschio pari requisiti.. e ovviamente io che avevo i capelli tinti + barba ero troppo finocchio per loro.

mi sono capitate persone che andavano in paranoia per i miei capelli... a un certo punto mi sono rotto di dover a ogni costo conciarmi come mi piace.. e ho smesso di "combattere".

il risultato è che le persone che prima manco mi guardano dopo erano a dirmi "ma come mai non ti ho mai visto qui? che carino..."

quindi dovremmo smetterla in parte di preoccuparci degli etero quando i primi siamo noi.

per le lesbiche non so come va.

con gli etero: beh, ammetto di aver avuto ansie e problemi, diciamo che spesso m'è capitato di dormire con amici per strada e il fatto di aver capelli sgargianti faceva salire una certa angoscia..

una volta un magrebbino è riuscito a farmi diventare il peggio razzista, s'è messo ad inseguire me ed amici, ovviamente aveva attaccato bottone con me (l'ingenuo che voleva dare una mano) parlando inglese chiedendo come si arriva in un punto, ma l'obbiettivo era farsi la mia amica con le calze strappate!

quindi.. pedinamento a go-go.

m'è anche successo che mi accerchiassero un branco di sud americani dicendomi in spagnolo tipo che ero frocio, facendomi gesti e toccandomi i capelli.

in genere altra gente mi fissava, quindi era fastidioso...

il mio look è pure diventato molto più sobrio, via anfibi, maglia di gruppi, smalto nero.. ecc..

"normale" si vive meglio.

 

per quanto riguarda baci & co., non mi è mai interessato nulla della gente, fino a un anno fa mi piaceva l'idea di stare per mano con possibile ragazzo, ora.. mi è indifferente.

m'è capitato di star per mano e la gente fissa, questo non mi da fastidio, però diciamo che vorrei evitare le botte.

quindi un po' sono cambiato, forse non sono più il teenager rivoltoso che da baci appassionati alle fermate dei bus...

semplicemente sono "marcito" per colpa dell'aria milanese.

Hai descritto esattamente la mia situazione. Abbiamo reagito esattamente allo stesso modo.

 

Mi è salita un'angoscia leggendo questo topic, ma allo stesso tempo una rabbia verso la comunità lgbt che sembra pensare a tutto tranne che a conquistare seriamente la possibilità di avere un'omoaffettività espressa in pubblico.

 

Mi fa male davvero leggere di gente che a un certo punto si è stancata e/o per paura delle botte ha cominciato a limitarsi. Non sono uno stupido capisco che è logico e la realtà tende sempre a prendere il sopravvento, ma perché darla vinta? Penso che in gruppo si corrano meno rischi rispetto allo stare soli e che per la propria sicurezza tra una disco e un cocktail sarebbe il caso di investire del tempo in un corso di autodifesa dove almeno si potrebbe avere una chance di capire cosa fare in caso di pericolo.

 

Magari sarò troppo ottimista, ma visto che sappiamo di certi pericoli, la risposta non è limitarci, ma essere preparati a combattere certi rischi.

 

Sinceramente insulti o cose peggiori fortunatamente non me ne sono mai capitate (e tocchiamo ferro), ma qualche occhiataccia l'ho ricevuta, il mio ragazzo o è indifferente o è indignato se l'occhiataccia esprime estremo sdegno e "compatimento". Io invece o non me ne preoccupo o a certe occhiatacce rispondo con l'arma più letale: la mia felicità. Vi posso garantire che qualche occhiataccia l'ho fatta vergognare :D. Comunque ho pure notato che a volte le occhiatacce sono per puro "stupore" o "curiosità" genuine, come se avessero visto un vip ad esempio.

Tu hai ragione, hai completamente ragione, io stessa facevo questo ragionamento e in parte lo faccio ancora.

Sono io la prima a vergognarmi di essere arrivata a questo pur di vivere tranquilla.

Ma sinceramente più che un corso di autodifesa (ho fatto un sacco di anni di arti marziali, credo basti XD) a me servirebbe un corso di autocontrollo.

Perché magari la persona mi fa solo la battutina, ma magari è la decima della serata e allora non è così facile resistere a rispondere a tono o peggio a mettergli le mani addosso. Essere considerata una troia TUTTI i giorni a un certo punto logora, soprattutto quando non lo sei affatto.

La cosa peggiore è che succede ovunque. Anche se siamo in macchina sul lungotevere per spostarci da un luogo a un altro, spesso le persone che sono nella macchina di fianco ci urlano qualcosa. Se mi chiedete perché a me sì e agli altri no non saprei rispondere. Evidentemente siamo due persone che attirano l'attenzione, lei bionda e tutt'e due vestite di nero. Ma preferirei attirare l'attenzione come "uuu guarda quella com'è vestita, sarà sicuramente una satanista" piuttosto che "con quella ci farei una carriola che non finisce mai" come mi è stato detto solo una settimana fa in un pub.

Ecco, già così, senza ostentare omosessualità, la gente si eccita. Io ho paura che se osassi dare anche solo un bacio a stampo alla mia ragazza in pubblico, tutti i maschi arrapati salterebbero fuori o.o so che sembra assurdo detto così, ma ve lo giuro, non scherzo, l'hanno notato pure i miei amici.

 

Ecco, forse potrei riassumere così: non è degli insulti omofobici che mi preoccupo, mi danno fastidio le persone che si eccitano pensando a due donne insieme. E siccome con me (ripeto, non so perché) già spesso le persone si comportano come se fossi un pezzo di carne, quandi siamo in due e se diamo un minimo di dubbio che possiamo stare insieme, le persone fanno peggio. (Solo un mese fa mentre caricavamo la macchina di sabato notte - quindi nessun tipo di cosa sexy - in zona Testaccio abbiamo sorpreso uno in un angolo che ci guardava masturbandosi. Ecco.)

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posso fare una domanda? ma com'è il tuo look? e, soprattutto, ti trucchi molto?

perchè secondo me, per lo meno da quello che scrivi, mi sembra che tu proprio EMANI qualcosa che eccita le persone.

 

Ad ogni modo io eviterei di caricare la macchina sabato notte a Roma, ho paura io un paesino tranquillo di 6000 abitanti, figurati a Roma...

 

Inoltre penso che ormai tu hai una sorta di ansia e questo è ciò che è peggio perchè non so se lo sai, più hai ansia per qualcosa, più attiri quella cosa lì (energie simili si attirano).

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BruisePristine

Dormire con amici per strada??! E perchè?

principalmente perchè non avevo in quel periodo manco un amico con la macchina, quindi se stavo in giro la notte non potevo tornare a casa.

quindi ci mettevamo a dormire in giro, spesso nelle aiule, dove ci sono le grate perchè usciva l'aria calda in duomo.. è successo pure con la neve :|

 

ora non capita più perchè c'è la sostitutiva della metro notturna da qualche mese + qualche amico ha preso la patente e sto pensando di farla io hhahahahha

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Io probabilmente lo farei, perchè ci sono certe persone che mi danno come un'energia positiva... Di solito quando giro a scuola, mi viene sempre da evitare qualsiasi sguardo e ho costantemente in testa il pensiero "Oddio, cosa penseranno di me" e invece con alcune persone mi libero, faccio lo scemo, mi diverto... Insomma, riesco ad ignorare certe cose solo con la compagnia giusta, anche se a volte è comunque difficile...

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posso fare una domanda? ma com'è il tuo look? e, soprattutto, ti trucchi molto?

perchè secondo me, per lo meno da quello che scrivi, mi sembra che tu proprio EMANI qualcosa che eccita le persone.

 

Ad ogni modo io eviterei di caricare la macchina sabato notte a Roma, ho paura io un paesino tranquillo di 6000 abitanti, figurati a Roma...

 

Inoltre penso che ormai tu hai una sorta di ansia e questo è ciò che è peggio perchè non so se lo sai, più hai ansia per qualcosa, più attiri quella cosa lì (energie simili si attirano).

Attualmente mi vesto semplicissimo, pantaloni del tutto anonimi, anfibi, cappotto fino al ginocchio, maglioni, capelli spesso legati (li ho parecchio lunghi) ormai neri/castani (prima pensavo fossero i capelli rosso fuoco ma a quanto pare mi sbagliavo perché da quando ho cambiato colore non è cambiato niente) mai scollature e ahimé quasi mai gonne ormai... a volte mi metto Converse o scarpe da skate e pantaloni larghi... poi in caso di serata certo mi vesto meglio, stivali, calze, gonne, pelle, pvc, ma in quel caso so che sono io a vestirmi in un certo modo e metto in conto rotture di palle (che comunque arrivano paradossalmente per la maggior parte quando sono vestita semplice)... l'unica è che mi vesto sempre di nero. Ma veramente per andare in giro e stare tranquilla mi vesto in modo più semplice possibile. Non mi trucco in modo pesante (non più), giusto matita e mascara, niente rossetto, niente ombretto.

Emano qualcosa! L'ho sempre pensato! Bisogna solo capire cosa e SOPPRIMERLO BRUTALMENTE. XD

Purtroppo le serate ci sono il sabato notte quindi non c'è molta scelta!

Sul fatto dell'ansia, forse è vero... ma ormai è più forte di me.

E comunque la mia ragazza prima di conoscermi, con le sue ex, si è trovata in condizione di dover litigare per strada mooolto spesso perché erano più aperte in pubblico, quindi non è una cosa mia, è proprio universale!

 

LoL, lo voglio anche io.

Se vuoi prenditelo pure tutto, io ne faccio volentieri a meno XD

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Per quanto mi riguarda non ho mai avuto esperienze negative in pubblico. E' vero che non ho neanche mai ostentato la mia omosessualità, ma comunque ho sempre girato tranquillo per le strade di Bologna.

Col mio ragazzo uguale, ogni tanto ci diamo qualche bacetto, ci prendiamo per mano un attimo, e robe così, e finora non sono mai giunti alle mie orecchie commentini o insulti gratuiti.

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(S)Fortunatamente non sono mai stato un tipo appariscente, inteso proprio a livello visivo.

Vesto "casual" il piu' delle volte jeans e maglietta/camicia, non ho tatuaggi ne orecchini/piercing e i miei capelli stanno come mi sveglio al mattino.

Quindi "per strada" non ho mai ricevuto attenzioni particolari.

Stesso discorso quando sono con il mio compagno.

Mano nella mano non camminiamo mai (fondamentalmente perchè a me suda la mano lol), pero' passeggiamo abbracciati quello si, tipo lui o io con la mano sulla spalla ecc.

I baci ce li scambiamo tipo stampo quando ci salutiamo, non ci è mai capitato di fermarci per strada in preda a chissà quale pulsione e di limonare duro.

Dagli adulti non abbiamo MAI sentito una parola, e ci devono provare, io sono 185 e il mio ragazzo 2 metri spaccati xD

Le battutine idiote le fanno i bambini, ma basta rispondergli che la sera prima il loro padre è stato fantastico che si ammutoliscono subito.

 

Non sono sicuro di quanto il mio atteggiamento e/o modo di vestire siano lo specchio di quello che sono o la maschera di quello che non voglio apparire.

Perchè in realtà, caratterialmente parlando, sono l'opposto: eccentrico, egocentrico,espansivo e quant'altro.

Probabilmente, se il mio io esterno fosse rappresentato come il mio io interno, andrei in giro come Ru Paul

Quindi forse si, se non avessi paura della reazione della gente, probabilmente sarei qualcun'altro

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Ragazzi però i bacetti e le abbracciate non sono nulla. Per dirvi da ragazzino più di qualche amico mi abbracciava camminando, non certo perché fossero innamorati di me, ma perchè ingenuamente da ragazzini si abbraccia mentre si fa una confidenza su una ragazza o si parla di calcio. Per non parlare dei baci a stampo che molti etero danno per scherzare. Insomma non voglio certo essere negativo, anzi capisco che purtroppo i contesti limitino consciamente e inconsciamente tanto, ma le dimostrazioni di affetto pubbliche che si MERITA una coppia gay sono ben altre.

 

L'altro giorno ero a un concerto, avevo al lato una coppia etero di 16enni iper-sbaciucchiosi e tenerissimi. Io li ho trovati decisamente fastidiosi e mancavano decisamente di mancanza di rispetto verso il prossimo visto che non erano certo soli e si atteggiavano come se fossero soli alle panchinette. Perché queste ostentazioni nauseabonde devono essere permesse e un ragazzo gay non può dare un bacio serio al suo ragazzo in pubblico quando ha voglia?Parliamo di questo, queste sì che le trovo davvero delle ingiustizie!

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Allora araas purtroppo hai ragione alcune persone emanano una certa attrazione, in particolare una mia amica che sembra una modella quando non è vicino a me viene avvicinata continuamente, ed è successo sia in discoteca che per strada. Anzi mi ricordo di una volta che un cameriere voleva portarla per forza al suo ristorante e aveva cambiato lo sguardo, sembrava un pazzo maniaco.

Non succede nulla quando è vicino a me o almeno la osservano e basta.

Questo mondo è profondamente maschilista, senza parlare che qui in Italia si accosta molto la donna all'oggetto, se vai all'estero da quello che ho notato, le cose sono già molto diverse.

Fin ora non ho avuto ragazzi con cui uscire e fare delle serate romantiche, anzi farei prima a dire che non ho avuto ragazzi XD

giusto uno di 30 anni che ho frequentato un mese, ma quando uscivamo sembravamo due amici.

In realtà con la mia ex già mi dava fastidio il bacio in pubblico anche se eravamo una coppia etero, la stessa sensazione la dovrei avere anche un eventuale ragazzo.

Al massimo mi limiterei a un bacio a stampo o mano nella mano, oltre, sarei il primo ad essere infastidito.

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L'altro giorno ero a un concerto, avevo al lato una coppia etero di 16enni iper-sbaciucchiosi e tenerissimi. Io li ho trovati decisamente fastidiosi e mancavano decisamente di mancanza di rispetto verso il prossimo visto che non erano certo soli e si atteggiavano come se fossero soli alle panchinette.

 

Perché fastidiosissimi? Io la trovo la cosa più bella del mondo,

non mi infastidisco mai quando vedo coppie sbaciucchiarsi in

pubblico.

 

Riguardo al fatto "gli etero possono farlo e noi no" sono d'accordo

e la cosa ultimamente mi sta dando molto fastidio, non accetto di

dovermi rinchiudere in qualche "ghetto" gay per poter stare in libertà

col mio ragazzo.

 

E' un discorso che abbiamo fatto proprio oggi, il problema che è emerso

è: dove sono le altre coppie? Quando si è in giro non si vedono quasi

mai coppie gay o lesbo mano nella mano o semplicemente abbracciati.

C'è sempre quella sensazione di essere gli unici e questo ovviamente

ci trattiene fortemente.

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Be', le altre coppie siamo noi, per qualcun altro, e per questo dobbiamo farci vedere...devo dire che a Roma, a Milano, a Monza, a Bologna, mi è spesso capitato di vederne, e molto più spesso mi è capitato di esserlo. Un altro dei buonissimi motivi per cui non farsi influenzare...

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