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Siamo influenzati dai commenti della gente per strada?


araas

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Sarà che abito in Veneto ma di "coppiette che si sbaciucchino"

non è che io ne veda poi molte, neanche che si tengano per mano

o che camminino abbracciate...

 

Sono stato un anno con un "punkabbestia" pieno di piercing,

il chiodo borchiato, i pantaloni scozzesi attillati, gli anfibi con le punte

e la cresta di vari colori. Non ho mai notato le facce della gente:

o erano indifferenti a lui o io ero indifferente a loro.

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Be', le altre coppie siamo noi, per qualcun altro, e per questo dobbiamo farci vedere...devo dire che a Roma, a Milano, a Monza, a Bologna, mi è spesso capitato di vederne, e molto più spesso mi è capitato di esserlo. Un altro dei buonissimi motivi per cui non farsi influenzare...

 

Forse giro poco ma io ne ho viste pochissime.

Solo una volta una coppia di ragazze mano nella

mano in centro a Roma ma ero quasi certo fossero

turiste.

 

Tra l'altro sarà una mia impressione ma le donne sembrano

essere più tollerate, due uomini mano nella mano mai visti,

non oso immaginare cosa farebbe o direbbe la gente.

 

O comunque anche se girano c'è sempre quella forte moderazione

del tipo camminare leggermente abbracciati ma non mano nella mano.

Insomma una cosa sempre molto trattenuta.

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Non sono influenzato dai commenti, ma dal rischio -concreto- di essere aggrediti, come successo in passato anche a persone che si vantavano del non aver mai subito aggressioni, dando magari dei paranoici a chi paventava questo rischio.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale qui a Roma mi sono tenuto per mano soltanto 3 volte, la prima ho ricevuto risolini e commenti tipo "guarda quelli" da parte di ragazzi che passavano (mi trovavo al centro commerciale Parco Leonardo), la seconda un urlo da uno che passava in motorino che ci ha urlato "fate schifo" (mi trovavo vicino Piazza Venezia), e la terza degli adulti ci urlarono "a froci" da un'auto in corsa, (davanti al laghetto dell'Eur). Episodio accaduti in pieno giorno ed in zone tranquillissime, così rispondo anche a chi ha fatto ironia postando commenti tipo "ma che zone frequentate"... se fosse stata notte probabilmente, oltre alle offese verbali, sarebbe seguito di peggio.

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Beh, credo che sia inevitabile farsi influenzare dal giudizio della gente. O meglio, spesso prima di avere degli atteggiamenti di tenerezza in pubblico si finisce per pensare alle conseguenze che possano avere e per conseguenze intendo eventuali aggressioni verbali e fisiche.

Ecco, io ancora non mi sento prionto di correre questo rischio.

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Non sono influenzato dai commenti, ma dal rischio -concreto- di essere aggrediti, come successo in passato anche a persone che si vantavano del non aver mai subito aggressioni, dando magari dei paranoici a chi paventava questo rischio.

 

Se è per questo do del paranoico anche a chi non va in bici

e ti assicuro che cadendoci mi sono sempre fatto malissimo :)

Nonostante questo continuo ad andare in bicicletta,

perché rinunciarci è peggio che rischiare di farsi male.

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Ok, ma se deve viverla nell'angoscia si perde tutto il momento magico e spensierato del passeggiare mano nella mano col proprio ragazzo. Comunque ne sta uscendo una situazione ben più nera di quello che mi immaginavo :(. Ripeto secondo me bisognerebbe organizzare degli appuntamenti settimanali in cui una trentina di coppie camminino in tre/quattro gruppetti tenendosi per mano e baciandosi per le vie principali della città. Mi sembra un'idea tanto semplice quanto efficace, finché resteremo alle 3/4 coppiette che "osano" darsi il bacetto a stampo non risolveremo nulla, l'unione fa la forza.

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Certo, perché quello invece è proprio spontaneo...

Non c'è bisogno di appuntamenti preimpostati, tutte le volte che esco con il mio collega in doppia coppia è così, lui con il suo ragazzo io con la mia; anche senza bacetti c'è comunque forza in momenti condivisi tra persone lgbt, basta andare in giro con un gruppo di amici non-etero (e in genere quando si è in - relativamente - tanti, si è molto riconoscibili).

 

Poi se ci pensate...le aggressioni alle coppie, gay o lesbiche che siano, sono molto minori rispetto a quelle subite da donne, che sia giorno o notte, che siano con amiche o da sole. Anzi, vi dico una cosa, probabilmente (come araas, perché sì, alcuni episodi che ha subito sono vere e proprie molestie), tutte ne abbiamo già subite di più o meno gravi.

Io quando sono con la mia ragazza (che ha subito con la sua prima ragazza un pestaggio), non ho angoscia, non ho paura. Vado avanti nella mia vita così come vado avanti a camminare da sola dal lavoro alla stazione la sera, senza poter dissimulare il mio essere donna come potrei durante il giorno dissimulare il mio essere in coppia con una ragazza...

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Il problema, Ariel, è proprio il gesto.

 

Anche la più eccessiva e melodrammatica delle drag queen che gira per strada

susciterebbe meno ribrezzo popolare che un bacio fra persone dello stesso sesso.

(E mi è capitato proprio di assistere ad una scena simile.)

 

Riguardo alle donne hai ragione, ma le donne non possono nascondere il loro essere

tali, le coppie gay, o i gay singolarmente si. Per non parlare del fatto che statisticamente

i gay sono in numero decisamente minore e quindi il paragone non regge.

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Io e la mia ragazza quando giriamo per Roma si vede che stiamo insieme. Da come ci teniamo per mano a come ci guardiamo e capita di scambiarsi un bacio mentre camminiamo.

Lo facciamo anche a tarda sera. Non so se abbiamo mai ricevuto occhiatacce e se è successo non me ne sono accorta.

In ogni caso io sono dell'idea che sia più alta la probabilità per noi di essere aggredite in quanto donne che non in quanto coppia lesbica.

A me non è mai capitato di aver paura di camminare di notte da sola, se sono con lei meno che mai (dato che credo li stenderebbe tutti in pochi secondi xD).

 

A parte tutto non so perché ho l'idea che coppie di maschi gay siano più a rischio in quanto tali che non coppie di ragazze lesbiche. Nonostante mi rendo conto che per entrambi esiste la possibilità concreta di essere aggrediti.

Sono d'accordo con chi dice però che la paura non dovrebbe fermarci a comportarci per strada come meglio crediamo con la nostra compagna o compagno.

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Bella iniziativa quella del "kiss crossing", ma andrebbe fatta più spesso e non limitata a un solo giorno per essere realmente efficace.

 

Ariel, mica sono appuntamenti pre-impostati, ma un atto di sensibilizzazione verso l'amore LGBT, di dare più visibilità ai nostri baci e magai incitare le coppie più "timide" a non avere paura a dimostrare il loro affetto in pubblico. Io non ne ho personalmente bisogno, ma qui mica bisogna fare ragionamenti su quello che conviene o non conviene a noi stessi! Bisogna pensare anche a chi è stanco delle occhiatacce, delle angoscie, a chi non ha coppie con cui uscire assieme o a chi si trattiene o paura di dimostrare il proprio amore in pubblico. Sinceramente non vedo dove stia la "vittoria" in condividere momenti intimi "senza bacetti" o "nell'essere riconoscibili" in un gruppo di etero. Alla gente non dà fastidio vedere una coppia di gay, ma che questi si "arroghino" il diritto di baciarsi appasionatamente in pubblico, perché a quanto pare diritto "riservato" solo agli etero. Si sta dibattendo di libertà totale nelle dimostrazioni d'affetto. Fin quando la gente continuerà ad accontentarsi del bacetto a stampo o del tenero abbraccio, non andremo molto lontani.

 

Da quello che vedo a nessuno "frega" nulla delle lesbiche. Voglio dire che le lesbiche corrono più pericoli in quanto 2 donne "sole" rispetto al fatto di essere omosessuali, inoltre non credo che nessuna donna in genere odi a tal punto le lesbiche da volerle prendere a botte. Diverso il caso dei gay in cui vengono picchiati perché amano un altro uomo e questo dà fastidio ad alcuni omofobi di sesso maschile.

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No, stavo parlando dell'essere riconoscibili in un gruppo di gay, e quindi senza bacetti perché non si è necessariamente in coppia...

 

Comunque basta guardare in News per vedere che di pestaggi le lesbiche ne subiscono, eccome. Inoltre è stata una lesbica ad aprire questo topic, la mia ragazza è stata pestata, etc. etc. Niente mi porta a pensare che il rischio di essere aggrediti sia MOLTO più concreto per gli uomini.

Ma anche lo fosse, il punto è lo stesso: che ci si riesca ad organizzare in kiss crossing o meno, non possiamo frenarci se sappiamo che tra le occhiatacce potremmo invece anche ricevere uno sguardo di riconoscimento, di sollievo a vedere che non si è soli...

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Aggiungo che per quanto gli uomini gay di solito fanno più ribrezzo agli omofobi, le donne gay sono viste come un qualcosa di pornografico col quale eccitarsi... ecco quindi che il gay maschio viene aggredito, ma la donna omosessuale si sorbisce commenti sconci e capita di trovare gente che non sa tenersi le mani in tasca... è un tipo di violenza diverso ma è sempre violenza.

Quante di noi si sono sentite dire "eh ma sei lesbica perché non hai mai provato, se vieni con me cambi idea" seguito da proposte oscene di vario genere? Questa non è una molestia? E di solito questo ai maschi non capita...

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eh si anche i commenti alle donne omosessuali possono essere molto pesanti (mi è capitato di ascoltarne alcuni mentre tornavo dall'università e ho pensato che chi li aveva pronunciati non potesse neanche essere chiamato animale perchè altrimenti avrei offeso il mio cane). sono d'accordo che sia una forma di violenza, magari non diretta, ma comunque va a ledere la libertà personale di una persona, che non può neanche passare davanti a delle persone senza venire offesa in più modi. ai maschi credo che non capiti perchè, come già detto, è più facile che vengano pestati per dimostrare il machismo di un individuo (che se facesse apprezzamenti o commenti verrebbe subito etichettato e attaccato).

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Si per carità, non voglio certo sottostimare o degradare le violenze lesbiche, ma per quanto gravissime e ignobili non sono comunque più gravi di un pestaggio. Delle parole o le offese puoi a un certo punto"fregartene", ma dei pestaggi o delle botte no. Si tratta di 2 violenze forti e ignobili, ma la violenza fisica non me ne vogliate è mille volte più inumana e ignobile.

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Beh, ma la violenza fisica passa e le molestie invece no.

Inoltre è molto più facile dimostrare di essere stati pestati,

rispetto all'essere state molestate.

 

Se il tipo che ha picchiato me e il mio ragazzo

si fosse limitato agli insulti, magari dalla parte del torto ci sarei finito io.

Per fortuna ha alzato le mani e l'ho tirato in Tribunale per un orecchio.

Uno in meno che - al prossimo giro - farà il coglione.

 

Ma se fossimo state due ragazze e ci avesse detto:

"Venite qui che vi faccio provare un po' di merluzzo!"

Mi sarebbe venuto soltanto un fegato grosso come un capannone

e in tribunale ci sarei andata io per avergli fatto ingoiare i denti...

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Quando stavo con il mio ex me ne fregavo altamente: tornando indietro a quei momenti mi chiedo come abbia fatto! Giravamo mano nella mano nel centro di Roma e non abbiamo avuto nessun problema, poi tornavo a casa e leggevo su internet dell'ennesima aggressione nella mia città. Credo che quando avrò una relazione in futuro sarò un po' più cauto riguardo alle effusioni in pubblico, perchè davvero ho paura di prenderle... Comunque "all'epoca" trovavo quasi divertente vedere le persone in giro che prima ci guardavano in faccia, poi abbassavano la testa e guardavano le nostre mani che si tenevano e ci tornavano a guardare in volto con un'espressione strana, il più delle volte di profondo stupore.

 

L'unico commento fastidioso che abbiamo ricevuto è stato da un prete tedesco che ci ha visti mentre ci baciavamo alla stazione Termini, davanti al treno che il mio ex doveva prendere per tornare a casa: "Foi non potere fare qvesto! Roma città eterna!" e se ne è andato. Il tutto sotto lo sguardo di due poliziotti che ci hanno guardato sorridendo e ci hanno detto "il mondo è bello perchè è vario." Mah... Questo avvenimento non proprio simpatico compensa il "siete bellissimi" che ci ha detto un vecchietto in metropolitana pochi minuti prima, vedendo sempre che ci tenevamo per mano. 1 a 1 palla al centro!

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@@Altair ahahah sì sì, sicuro, avrà avuto sopra i 75 anni e ci ha fatto tutto un discorso su come eravamo coraggiosi e facevamo la cosa giusta a mostrare affetto in pubblico perchè la gente si deve abituare ecc ecc! :)

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Anche a me lo disse un ragazzo

(al festival dell'Heineken, a vent'anni);

ma non abbiamo pensato ci stesse provando :)

Fermò me e il mio ex per dirci che eravamo dei grandi:

francamente lo capisco, credo che io farei lo stesso

(soprattutto quindici anni fa quasi)

 

L'esperienza più assurda fu un'Africana

che ci chiese di baciarci di nuovo davanti a lei.

Penso che ne parli ancora con le amiche. :)

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Ma anch'io sul treno prima di scendere alla mia fermata ho detto a una coppia lella seduta vicino a me che era bello vedere (altre) due ragazze insieme con così tanta naturalezza, è bello quando c'è il contesto esatto - e quindi quando si sa di non passare per uno che ci prova - dare una conferma che stanno facendo la cosa giusta. Mi piacerebbe anche riceverne di più!

 

Va', già che ormai la conversazione è andata in questa direzione, vi condivido un post che ho fatto a proposito su tumblr:

How to explain to straight people that feeling you get when you see a queer couple walking down the street;

 

(or, Why it’s important to be brave and walk hand in hand with your partner if you have one);

It’s like you’re an orphan, and ever since you were a baby you lived in a country different from the (very small, very much unknown) one you were born in, so far away from it. You’re used to the place you live in, you like it, but still you studied the language from where you’re from (you don’t speak it often though, you don’t have many people to talk who’d understand you), the culture.

Now you’re walking down the street and hear someone talking on the phone, and - yes, it’s the language from where you’re from.

Now, picture being on the train and just by chance, without even realizing what you’re hearing at first:there, they’re talking that language, your language.

Your identity is shared with someone. Even if you don’t know their name, you feel relief, a sense of belonging… it feels so good. You want to poke them in the shoulder and say “Hey, that’s where I’m from, too!”, somehow you keep yourself from being foolish.

But you can’t help but smile.

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La settimana scorsa ero in villa col mio ragazzo e ci siamo baciati, ci ha guardati un signore sui sessant'anni e se n'è andato. Poi ci siamo seduti l'uno di fronte all'altro e lui ha iniziato a scherzare 'pigiando' sulla pancia; lo stesso signore si é avvicinato e ha detto 'Che hai in mano?', lui gli ha mostrato che non aveva niente e hanno iniziato una conversazione in dialetto, della quale ho solo capito 'Se vi vedo io, non me ne frega niente e me ne vado ma le altre persone guardano e certe cose(?!?) in pubblico non si fanno'.

In effetti ha un po' spaventato entrambi ma io, dopo un po' di tempo, ero nuovamente sicuro di me; lui invece era terrorizzato e non riusciva neanche a darmi la mano. Da questa situazione ne é scaturita poi una discussione.

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Si ha paura del confronto per le cose nelle quali non si crede veramente.

 

Se metti un pantalone con l'intero sedere a vista è sei convinta di essere bellissima e innocente come la madonna puoi star pur per certa che ti potranno pure fare un comitato giudiziario per atti osceni in luogo pubblico e tu continuerai a dire: Ah?

Se esci e tu per prima sai di essere eccessiva (non perchè tu lo sia ma perchè ti ci senti) stai sicura che ogni sguardo apparirà una condanna.

 

Lo stesso vale per le camminate in coppia.

 

Più si crede in una determinata cosa meno siamo recettivi alle critiche. E' una legge di natura XD

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Boh, io non la penso così. Sono omosessuale da che io ricordi e non ho mai dato nemmeno un bacio a stampo a un essere del sesso opposto, non vedo come si possa dubitare della mia "convinzione" perché mi sono rotta le palle della gente per strada.

Non si tratta di essere "recettivi alle critiche", si tratta di situazioni di pericolo effettive.

Vorrei sapere cosa direbbe il ragazzo che ha dovuto vedersela col caro Svastichella qualche tempo fa se ti sentisse.

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Che c'entra?

La convinzione non riguarda il tuo essere omosessuale ma la leggittimità dell'esserlo.

 

Un inglese si vergogna perchè venendo in Italia chiede informazioni in inglese?

Una madre si vergogna perchè durante la gravidanza se papperebbe pure un maiale sano?

Un bambino si vergogna nel chiedere continuamente perchè? Perchè? Perchè?

 

L'ingenuità dei propri gesti è direttamente proporzionale alle proprie convinzioni.

 

Avresti le stesse "paure" nell'immaginare di sederti a tavola in mezzo ad altra gente e impugnare forchetta e coltello per mangiare?

 

Vorrei sapere cosa direbbe il ragazzo che ha dovuto vedersela col caro Svastichella qualche tempo fa se ti sentisse.

al ragazzo e a te pure farei un bel rewind della mia vita.. Sicilia, famiglia religiosamente fondamentalista (se sai cosa significa veramente), l'ostracismo a 360 gradi e un fidanzato con la coda tra le gambe in preda alla paura di perdere il patrimonio della sua famiglia..

 

Che vuol dire questo che ho smesso di credere in quello che sono?

Ho smesso di sentire quello che sento?

Ho smesso di provar piacere in quello che faccio?

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Tu un attimo fa hai detto, in sintesi, che se sei convinto di quello che fai, nessuna critica ti tocca, mentre se ti da fastidio essere criticato dalla gente è perché tu per primo non sei convinto... quindi automaticamente, se io dico che mi da fastidio eccome essere criticata (da gente a cui peraltro non ho chiesto il parere), tu stai dicendo che IO non sono convinta. E invece nell'ultimo post hai detto esattamente il contrario.

Sì che so cosa significa veramente famiglia religiosamente fondamentalista, nel mio profilo c'è scritto "Provenienza: Roma" e sai perché? Perché me ne sono andata a gambe levate dal paesino più sperduto della Campania, da genitori e concittadini che pensano che omosessuale e transessuale sia la stessa cosa... la stessa cosa del malato pervertito. Visto che tu hai scritto "Dublino" immagino che anche tu abbia fatto lo stesso dalla Sicilia. Non stiamo di certo facendo la gara tra chi ha avuto la famiglia/città più fondamentalista.

Io non ho smesso di credere in quello che sono, semplicemente la critica C'E'. Quando un tamarro per strada mi insulta (non si parla nemmeno di critiche, ma proprio di insulti gratuiti) non è la mia convinzione a vacillare, è il mio autocontrollo che vacilla perché devo evitare di spaccargli la faccia. Quindi non vedo cosa il tuo discorso c'entri con il mio, mi sembra solo un voler dire "se ti da fastidio essere criticata è perché tu per prima sai/pensi di fare una cosa """sbagliata"""".

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Per quanto mi riguarda non ho mai avuto esperienze negative in pubblico. E' vero che non ho neanche mai ostentato la mia omosessualità, ma comunque ho sempre girato tranquillo per le strade di Bologna.

Col mio ragazzo uguale, ogni tanto ci diamo qualche bacetto, ci prendiamo per mano un attimo, e robe così, e finora non sono mai giunti alle mie orecchie commentini o insulti gratuiti.

"Ostentare"? Perché, l'eterosessualità ad esempio si ostenta? Non è questione di ostentazione, è questione di comportarsi normalmente, quindi mostrando anche affetto alla persona con la quale si sta, sia essa maschio o femmina.

Non sono influenzato dai commenti, ma dal rischio -concreto- di essere aggrediti, come successo in passato anche a persone che si vantavano del non aver mai subito aggressioni, dando magari dei paranoici a chi paventava questo rischio.

Per quanto riguarda la mia esperienza personale qui a Roma mi sono tenuto per mano soltanto 3 volte, la prima ho ricevuto risolini e commenti tipo "guarda quelli" da parte di ragazzi che passavano (mi trovavo al centro commerciale Parco Leonardo), la seconda un urlo da uno che passava in motorino che ci ha urlato "fate schifo" (mi trovavo vicino Piazza Venezia), e la terza degli adulti ci urlarono "a froci" da un'auto in corsa, (davanti al laghetto dell'Eur). Episodio accaduti in pieno giorno ed in zone tranquillissime, così rispondo anche a chi ha fatto ironia postando commenti tipo "ma che zone frequentate"... se fosse stata notte probabilmente, oltre alle offese verbali, sarebbe seguito di peggio.

Hai perfettamente centrato il punto ed è esattamente quello che ogni volta è successo a me: 3 volte, 3 rotture di scatole. Ovvero, una percentuale del 100%. E ancora c'è chi mi da torto?

Si per carità, non voglio certo sottostimare o degradare le violenze lesbiche, ma per quanto gravissime e ignobili non sono comunque più gravi di un pestaggio. Delle parole o le offese puoi a un certo punto"fregartene", ma dei pestaggi o delle botte no. Si tratta di 2 violenze forti e ignobili, ma la violenza fisica non me ne vogliate è mille volte più inumana e ignobile.

Trascuri un piccolo dettaglio: anche le donne vengono pestate, e molto più spesso dei maschi in svariati contesti (basti pensare anche semplicemente alla violenza domestica, ma questo è un altro discorso).

Esempio recentissimo: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_settembre_9/aggressione-omofoba-identificato-rafazza-lesbica-picchiata-1901489609795.shtml

Beh, ma la violenza fisica passa e le molestie invece no.

Inoltre è molto più facile dimostrare di essere stati pestati,

rispetto all'essere state molestate.

 

Se il tipo che ha picchiato me e il mio ragazzo

si fosse limitato agli insulti, magari dalla parte del torto ci sarei finito io.

Per fortuna ha alzato le mani e l'ho tirato in Tribunale per un orecchio.

Uno in meno che - al prossimo giro - farà il coglione.

 

Ma se fossimo state due ragazze e ci avesse detto:

"Venite qui che vi faccio provare un po' di merluzzo!"

Mi sarebbe venuto soltanto un fegato grosso come un capannone

e in tribunale ci sarei andata io per avergli fatto ingoiare i denti...

E anche io perché ti avrei aiutato a fargli ingoiare pure le palle oltre che i denti! La penso esattamente allo stesso modo.

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"se ti da fastidio essere criticata è perché tu per prima sai/pensi di fare una cosa """sbagliata"""".

 

Evidentemente per ben due volte non sono stato in grado di spiegare il mio pensiero che è in sostanza questo:

 

"se ti da fastidio essere criticata è perché tu per prima non sei sufficientemente orgogliosa di come sei".

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