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Gay, chi li tutela politicamente


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No, il mio tipo di voto non è basato unicamente sul

mio interesse personale. Su questo sono come Frollo.

Studiando il programma dei rispettivi partiti sono sicuro

quale progetto macroeconomico, giuridico e sociale sia

migliore per il paese. Per dirla alla Rousseau, il mio interesse

particolare coincide con quello che credo debba essere

l'interesse generale.

 

Almadel il discorso che fai per me non vale, io faccio parte

ancora della classe media eppure voto csx, anche se vesto

Gucci :D

 

Direi che è fortemente riduttivo dire che l'uguaglianza che si

propone il csx sia necessariamente una politica "per i poveri".

Tra l'altro così non si spiegherebbe l'enorme bacino di voti che

Pisapia ha ricevuto dagli industriali milanesi e dalla classe borghese

in generale.

 

Hinzelmann ha ragione, l'associazionismo può operare a livello di

opinione pubblica in modo molto più efficiente se si lavore in maniera

corretta. Anche se partiti in grado di portare avanti i diritti Lgbt ci sono,

il PD ha dimostrato di esserlo, e il SEL lo è senza ombra di dubbio.

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Ridurre una persona al suo orientamento sessuale, arrivando addirittura ad affermare che "la forma di impegno politico più alta per un gay è la militanza in una associazione gay", è un qualcosa che trovo veramente aberrante. Poi vedere queste associazioni che sono elezioni diventano piccole corti dei miracoli, oppure si radunano attorno ai vari candidati sindaco come ai tempi della corte di bisanzio, non rende propriamente l'idea di impegno politico alto, anche perchè in politica di "alto" c'è ben poco.

AndrejMolov89

O forse non hai capito il senso di quello che diceva Hinzelmann. La forma più alta per un impegno politico sul fronte dei diritti civili è la militanza in una associazione gay a politica al fine che le divisioni politiche non. siano motivazione di divisione interna e di frammentazione della comunità gay

O forse non hai capito il senso di quello che diceva Hinzelmann. La forma più alta per un impegno politico sul fronte dei diritti civili è la militanza in una associazione gay a politica al fine che le divisioni politiche non. siano motivazione di divisione interna e di frammentazione della comunità gay

Una associazione gay apolitica mi sembra inutile, un associazione gay apartitica mi sembra un ottima idea.

Visto che non l'avete fatto voi, sto spostando di forza la discussione OT nel topic aperto da Greed.
Ricordo che qui si parla di politica in Italia e in relazione ai diritti LGBT. Come vota e come dovrebbe votare l'elettorato gay? Se le vostre risposte non c'entrano nulla con i diritti LGBT, avete sbagliato discussione.

Ridurre una persona al suo orientamento sessuale, arrivando addirittura ad affermare che "la forma di impegno politico più alta per un gay è la militanza in una associazione gay", è un qualcosa che trovo veramente aberrante. Poi vedere queste associazioni che sono elezioni diventano piccole corti dei miracoli, oppure si radunano attorno ai vari candidati sindaco come ai tempi della corte di bisanzio, non rende propriamente l'idea di impegno politico alto, anche perchè in politica di "alto" c'è ben poco.

 

Ritengo che la risposta istintiva e forte - "aberrante" - ad un intervento che sarebbe ritenuto

scontato in qualunque paese avanzato, renda giustizia di qualsiasi finta diatriba su ipotetici

programmi di governo di partiti politici.

 

La militanza gay è la forma di impegno più alta proprio perchè assolutamente disinteressata

al contrario delle varie "corti di miracoli" partitiche ( espressione e giudizio che che io non

adotterei in termini generali neanche per i partiti politici ) nè ovviamente corrisponde ad una

"riduzione" bensì al fatto che se i gay non si tutelano in prima persona, se non sono in grado

di esprimere una propria soggettività politica, finiranno fatalmente per "mendicare" una tutela

politica da qualsivoglia partito.

Hinzelmann mi scuso se il termine ti ha dato fastidio, ma l'interpretazione che avevo dato alle tue parole era diversa da come probabilmente tu le avevi pensate, immagino ora sulla falsa riga di quello che ha scritto greed.

Ad ogni modo la partecipazione alla vita politica, sia essa attraverso i partiti o attraverso varie associazioni, dipende dal carattere di una persona, e rivendicare una nobiltà superiore di una esperienza rispetto ad un altra è qualcosa su cui non concordo, anche perchè nella fattispecie del caso è necessario che alla fine si trovi il referente politico e ancora più che "la politica" inizia a parlareal suo interno del tema. Forse il problema è che le persone omosessuali, molte anche per la difficoltà a dichiararsi e la "poca convenienza" a farlo in politica(in maniera bipartisan), tentano ad evitare i partiti senza stimolarli dall'interno, anche perchè spesso il modo migliore per far accettare il tema a persone omofobe è quello di mettergli attorno persone che interagiscono con lui, e che magari stima, dichiaratamente gay. Alla fine le idee sono importanti, ma camminano sempre sulle gambe degli uomini.

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