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Tesco sponsor del World Pride 2012 a Londra vs. associazioni cristiane


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La catena di supermercati Tesco ha deciso di devolvere 30,000 sterline* all'organizzazione del London World Pride 2012, per un'area per famiglie e bambini.

 

 

La reazione delle associazioni cristiane è stata "famiglie, boicottate Tesco" **, dopo aver pubblicato un articolo che annunciava la ritrattazione di Tesco.

 

Tesco non ha fatto marcia indietro, ribadendo, dopo un mese di voci, che il contributo verrà versato come deciso, ma che nei prossimi anni si riserva di considerare anche altri progetti.

 

Notizia in italiano da ilfattoquotidiano.

 

Notizie in inglese sull'ultima smentita the guardian

una colonna su come questa sia una trappola per i gay media su the guardian

riassunto della questione in novembre sul dailymail

 

* La spesa prevista per organizzare il World Pride è di 800,000 sterline.

** il link non mi funziona, spero che siate più fortunati.

Sarebbe bello se succedesse anche da noi di vedere grandi nomi sponsorizzare un evento del genere , servirebbe ad aprire il dibattito per lo meno.

In molti paesi il supporto aperto delle aziende alla lotta per i diritti degli omosessuali ha in parte aiutato.

 

Riguardo al boicottare le associazioni cristiane... in molti paesi si boicottano le aziende associate con gruppi omofobi , non sarebbe male farlo anche in Italia.

Il link di inizio post riportante l'articolo del Daily Mail non è funzionante, quello effettivo è questo.

Ora: è chiaro che le varie associazioni possono solo che storcere il naso di fronte alla prospettiva di una Tesco pronta a spendere 30.000£ per un'area al World Pride e che preferirebbero vedere quei soldi donati per la sopravvivenza della lingua busuu, ma il problema riguarda la valenza culturale della catena di supermercati per gli inglesi, l'avere un target decisamente dedicato alle famiglie e delle politiche di supporto per i propri lavoratori LGBT. Tra l'altro, parte della polemica è stata incentrata - in maniera un po' lacunosa - anche sull'interruzione del supporto di Tesco a Race for Life UK, una raccolta fondi annuale contro il cancro, nonostante la stessa azienda dedichi qualcosa come 60 milioni di sterline ad altri enti e associazioni (alcune anche cattoliche).

Tuttavia, l'iniziativa di Tesco la trovo interessante perché nell'ambito di più attività per i diritti umani e per la ricerca: se mi venisse chiesto cosa reputo più urgente tra una maggiore visibilità per la nostra comunità e maggiori fondi da investire contro delle malattie, propenderei senza ombra di dubbio per la seconda scelta; pur non reputando i nostri diritti minori rispetto a quelli altrui, da sempre riconosco alle grandi società o multinazionali la possibilità di poterci venire incontro garantendo pari diritti sul posto di lavoro o iniziative tali da tenerci in considerazione (anche semplici pubblicità), relegando donazioni e raccolte fondi a cause che effettivamente non vengono supportate in maniera congrua.

 

I proporrei di boicottare le associazioni cristiane.

 

Io proporrei di bruciarle, le associazioni cristiane

 

mentre le associazioni cristiane boicottano i gay... qui in italia molti gay che fanno le suorine mancate non boicottano associazioni ed eventi cristiani...

 

Ma qualcosa di più costruttivo? :D

Intanto il boicottaggio ha senso nei confronti di gruppi/marchi precisi e non bersagli generici, ma poi in che modo si potrebbe seriamente creare un danno ad una associazione religiosa o ad un evento?

Questo senza contare poi che non tutti i cristiani o cattolici sono uguali (persino i quaccheri hanno delle minoranze pro-gay) e che a quel punto sarebbe forse più utile criticare chi effettivamente dimostra poca apertura mentale o idee omofobe.

E brava la Tesco :D!

 

Ma il boicottaggio dei crociati è stato proposto perchè anzichè pagare per uno spazio per le famiglie volevano un carro in più? Mah...

 

Probabilmente se la Tesco minacciasse un boicottaggio dei finanziamenti a qualunque organizzazione affiliata a cristiani, le care organizzazioni suddette troverebbero qualcos'altro di cui parlare..

Se doveste boicottare le associazioni cristiane e Santa Romana Chiesa per prima dovreste non usare più i preservativi, visto che quest'ultimo sono uno dei campi dove si concentrano gli investimenti finanziari vaticani.

Se doveste boicottare le associazioni cristiane e Santa Romana Chiesa per prima dovreste non usare più i preservativi, visto che quest'ultimo sono uno dei campi dove si concentrano gli investimenti finanziari vaticani.

 

Ora so che il Vaticano ha un motivo in più per detestare noi lesbiche...

Almadel però tieni conto che il mercato dei condom è praticamente gestito in maniera quasi monopolistica dalla Durex(più di un quarto dell'intero mercato mondiale è in mano sua) quindi è difficile. Potremmo ricorrere agli Hatu, una delle eredità del signor Goldoni.

Goldoni il commediografo veneziano?

 

Un quarto dell'intero mercato è molto,

ma non abbastanza per un eventuale boicottaggio

(ammesso che il Vaticano davvero investa in condom

e che davvero investa nella Durex)

E' un omonimo.

Rispetto alla Durex si dovrebbe vedere le quote di mercato in occidente, e personalmente credo siano molto più alte.

Rispetto al vaticano non so la ditta di preciso, ma tra i principali investimenti della Santa Sede(c'è una ampia letteratura in proposito, dati ufficiali dello IOR e dell'APSA, e svariati articoli di giornale in proposito) compaiono aziende che produco anticoncezionali ed armi, banalmente perchè sono settori in forte crescita.

Anni fa si diceva che fosse intenzione del Vaticano, tramite lo IOR - se non ricordo male - acquistare quote di aziende come la Pfizer (Viagra), solo che attualmente non ritrovo articoli in italiano da riportare a tal proposito (sono quasi tutti in spagnolo e non ho particolare voglia di fare un riassunto).

Quella vicenda non era quella legata alla PAX BANK(banca privata cattolica) che investiva anche lei in anticoncezionali, tabacco, armi e chi più ne ha più ne metta?

 

Franco Goldoni si chiamava il signore che fondò l'Hatu(HA-bemus TU-torem), da cu si dica derivi il termine goldoni, anche se altri dicono dervi da Golden che era il colore della confezione dei rpeservativi delle truppe americane.

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