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Noi gay siamo o non siamo fatti per stare assieme?


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Madoka, la domanda è:

"Perché con tutti quelli che se ne lamentano,

non si trovano tra di loro?"

 

Ritengo sia probabile che il profilo più frequente tra i "romantici"

sia quello dello ragazzo in cerca di dipendenza e protezione:

che aspiri cioè a un uomo forte, ricco, sicuro di sé, mascolino,

(preferibilmente attivo, magari molto dotato)

 

E' quindi assai probabile che non trovi interessante

un altro ragazzo in cerca di dipendenza e sicurezza quanto lui.

 

La "Vanità del Romantico" (avere un Maschio Alfa tutto per sé)

si scontra con la "Vanità del Maschio Alfa" (avere un harem).

 

E' chiaro che questo dissidio a volte si risolve,

altrimenti non esisterebbero proprio coppie gay.

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Ketaminavision, se fossi un sociologo chiamerei la tua reazione Effetto Gayromeo.

 

(Hey, pensandoci bene ci si potrebbe fare un film di successo... The GayRomeo Effect !!!)

 

Scherzi a parte, questa opinione - neanche troppo distante dalla realtà - è la classica reazione

che viene fuori quando, come ti hanno detto gli altri, si frequentano ambienti per gay single quali

i locali, le discoteche, i siti di incontri e le chat. Posti frequentati per il 90% da ragazzi e ragazze che

vogliono rimorchiare e fra i quali si cela un buon 30% di over 40 in cerca di un pò di "brivido di gioventù".

 

Personalmente da quando sono fidanzato frequento molto meno le discoteche e molto di più cinema, ristoranti,

musei, mostre d'arte, pub, associazioni di attivismo gay etc... E frequentandoli con il mio ragazzo e con amici

gay ho avuto modo di scoprire cose che il mondo gay delle chat è solo una parte della realtà: nel mondo reale

ci sono coppie che stanno insieme da 9 anni, da 6, chi si è sposato in Spagna o sta per andare a farlo. Insomma,

gay e lesbiche che sanno stare insieme e non solo per sesso.

 

Ovviamente non bisogna demonizzare chat e locali, anche io da single li ho frequentati entrambi.

 

Anzi ti dirò che anche nella pietosissima gayromeo si possono incontrare persone speciali... driblando fra 50enni arrapati

e piccoli escort famelici di grana! :D

Tutto vero Altair, resta il fatto che, se si vuole incontrare un ragazzo per una storia, a meno che piacciano tipi assolutamente visibili come un Solange, frequentare siti e locali gay è praticamente una scelta obbligata. Poi per carità, esistono anche le conoscenze casuali in posti etero (io ne so qualcosa), ma sono lo 0,1 % sul totale degli incontri.

Certo che in pochi anni è cambiato tutto, quando cercavo io (nemmeno poi tanti anni fa, ma solo una decina) non c'erano siti di profili tipo Romeo ecc, ma si chattava su mirc o altre chat, inviandosi poi le foto, e c'erano pure i cretini che volevano foto e dopo non inviavano la loro :D Comunque si, non è tanto il posto che fa la differenza ma la doverosa ed inevitabile scrematura da fare, io pure nei locali ed in chat ho conosciuto anche ottime persone, mentre mi è capitato di conoscere gente inutile o stronza tramite presentazioni di amici...

Per una volta vorrei evitare di far ricadere il discorso sulla questione siti e profili internet.

Vorrei provare a vedere sotto un'ottica diversa il concetto di "relazione gay".

 

Io personalmente non la vedo così negativa, nel senso che ho avuto la fortuna di impostare relazioni molto belle e profonde. In generale, tutti, sia etero che gay, hanno difficoltà ad incontrare persone con cui avviare una storia basata, oltre che sull'attrazione sessuale, anche sul rispetto reciproco e sulla condivisione di esperienze.

 

Per quanto riguarda i gay, molto SPESSO, impostare relazioni è più complicato e questo l'ho riscontrato in diverse occasioni.

Le coppie gay hanno dinamiche diverse rispetto alle coppie etero e ciò mi sembra ovvio: le coppie etero seguono dei modelli ben stabiliti forniti dalla stessa società; le coppie gay, invece, proprio per la mancanza di modelli, non hanno, secondo me, una vera idea di coppia.

 

La maggior parte di noi prende come punto di riferimento i propri genitori. Diciamo che il rapporto di coppia fra genitori, è quello che ci crea, dentro alla nostra testa, l'idea di relazione. Io ho due fratelli più grandi, entrambi sposati, ed è evidente il loro bisogno inconscio di imitare un po' quello che hanno vissuto i miei genitori.

 

Il vero problema si pone nel momento in cui due ragazzi gay tentano di costruire una relazione imitando, seppur inconsciamente, il rapporto dei loro genitori (...anche se poi ridurre tutto alla questione genitori è effettivamente riduttivo; diciamo che è proprio la società che ci impone certi modelli).

 

Ciò che tira avanti una coppia, molte volte, è la possibilità di un progetto, non per forza a lungo termine, e la possibilità di vivere la propria storia alla luce del sole. Moltissime coppie etero si reggono proprio su queste basi: gli amici in comune, l'intromissione delle famiglie in senso positivo e la questione dei ruoli ben definiti di "uomo" e "donna".

Ad una qualsiasi coppia gay questo non è concesso.

 

In una coppia gay ovviamente i ruoli esistono, ma non sono stabiliti a priori come per gli etero, vanno scoperti, e non parlo solo di ruoli sessuali, ma anche di ruoli "mentali".

Quello che ho notato è proprio una certa "svogliatezza", da parte di moltissimi gay, di impostare relazioni basate anche sulla conoscenza, nel senso che proprio per i problemi che ho avanzato, molti si sentono scoraggiati e non propensi a qualcosa di più di una semplice storia di sesso.

 

Sostanzialmente quello che credo è che la mancanza di modelli renda le relazioni gay storie da reinventare ogni giorno, quindi più complesse, e che la difficoltà di vivere normalmente la relazione complichi decisamente di più le cose.

Ritengo sia probabile che il profilo più frequente tra i "romantici"

sia quello dello ragazzo in cerca di dipendenza e protezione:

che aspiri cioè a un uomo forte, ricco, sicuro di sé, mascolino,

(preferibilmente attivo, magari molto dotato)

non capisco perché le tue risposte mi lasciano sempre stranito, vabbè è un problema mio.

 

Deduco da quello che dici che i "romantici" sono:

o superficiali (cercano la persona ricca e non l'amore)

o passivi

o entrambe le cose?

Non mi sono spiegato bene :)

 

Non c'è un solo modo per essere single:

sognare il grande amore

e lamentarsi che gli altri cerchino sesso

non è l'unico atteggiamento possibile.

 

E' però un atteggiamento che denota

un certo bisogno di dipendenza e protezione

diverso da quello che dice: "Mi diverto finché sono single"

o "Intanto sto con gli amici; quando l'Amore arriva, arriva"

 

E' chiaro che se andiamo a tradurre il "bisogno di dipendenza e protezione"

nell'immagine di un "partner ideale" non ne risulta mai

lo studente squattrinato ed effeminato...

Le risposte di Almadel lasciano stranito anche me (e non di raro aggiungerei) :D! Come al solito dici un bel po' di luoghi comuni e baggianate, o forse generalizzi semplicemente un po' troppo (se vogliamo vederla in un'ottica buonista). Io ci ho provato a stare con gente squattrinata (nel vero senso della parola), è un'esperienza angosciante e deprimente che non augurerei mai a nessuno. Non per il fatto che fossero squattrinati, ma per il fatto che alla fine l'esserlo rendeva questa persone angoscianti e deprimenti e ti riversavano tutto questo addosso, come se fosse quasi colpa tua. Sembrava quasi di avere a che fare con 14enni con la paghetta settimanale, passerei momentaneamente sopra a queste mancanze di indipendeza economica (può capitare a tutti i giovani in fondo!), ma se si piange solo addosso e si fa continuamente la vittima, allora diventa super pesante la cosa. E' un discorso che vale anche con le persone super-impegnate nel sociale o nel lavoro che non hanno mai tempo per divertirsi o dedicare del tempo all'amicizia o all'amore. Gli squattrinati e i super-impegnati per me stanno esattamente sullo steso piano.

 

Le bollette vanno pagate, e i 2 cuori e una capanna non bastano nella vita reale. E il senso di protezione o di opportunismo non c'entra un fico secco. Se lavoriamo in 2 possiamo toglierci più sfizi e vivere con più serenità e sicurezza la nostra vita affettiva.

Ma la tattica di non dare via il culo (o il pisello, a preferenze) al primo appuntamento non è più utilizzata?

Potrà fare molto anni '40, ma di solito funziona...

 

 

Le risposte di Almadel lasciano stranito anche me (e non di raro aggiungerei) :D! Come al solito dici un bel po' di luoghi comuni e baggianate, o forse generalizzi semplicemente un po' troppo (se vogliamo vederla in un'ottica buonista). Io ci ho provato a stare con gente squattrinata (nel vero senso della parola), è un'esperienza angosciante e deprimente che non augurerei mai a nessuno. Non per il fatto che fossero squattrinati, ma per il fatto che alla fine l'esserlo rendeva questa persone angoscianti e deprimenti e ti riversavano tutto questo addosso, come se fosse quasi colpa tua. Sembrava quasi di avere a che fare con 14enni con la paghetta settimanale, passerei momentaneamente sopra a queste mancanze di indipendeza economica (può capitare a tutti i giovani in fondo!), ma se si piange solo addosso e si fa continuamente la vittima, allora diventa super pesante la cosa. E' un discorso che vale anche con le persone super-impegnate nel sociale o nel lavoro che non hanno mai tempo per divertirsi o dedicare del tempo all'amicizia o all'amore. Gli squattrinati e i super-impegnati per me stanno esattamente sullo steso piano.

 

Le bollette vanno pagate, e i 2 cuori e una capanna non bastano nella vita reale. E il senso di protezione o di opportunismo non c'entra un fico secco. Se lavoriamo in 2 possiamo toglierci più sfizi e vivere con più serenità e sicurezza la nostra vita affettiva.

 

No, spetta, a generalizzare qui sei tu pero'.

Io (cioè, la mia famiglia, di riflesso io perchè sono un pezzo di merda viziato) è ricca, nel vero senso del termine, e il mio compagno è "squattrinato" come lo definisci tu.

Eppure se c'è volontà, ce la si fa, e di lamentele, in 5 anni, non ne ho sentita manco mezza.

Stessa cosa con i miei amici piu' cari, alcuni di loro sono i classici 600 euro al mese, e non ho _mai_ sentito un "ma".

Edited by R.POST
DOPPIO

Guarda, io conosco un sacco di coppie etero. Di queste, credo che neanche il 20% stia insieme perchè sono innamorati fra di loro. Molte stanno insieme per consuetudine, molte perchè intanto si sono riprodotte e per il bene del bambino si tira avanti, alcune per mere questioni economiche. La lezione che viene trasmessa agli uomini etero dopo una certa età, diciamo dopo i 35 è che "devi sposarti perchè poi che fai, hai un figlio che ti chiama nonno, e poi nella vecchiaia fa comodo avere qualcuno a fianco che ti accudisca", mentre il messaggio che viene trasmesso alle donne etero dopo una certa età, diciamo dopo i 28, è che "l'orologio biologico corre, devi sbrigarti a far figli, e poi che vuoi fare la zitella, qualcuno che paghi le bollette serve". Sembra uno stereotipo ma posso assicurare che sotto sotto, tra le righe, è così.

Sotto queste soglie, ci sono coppie "aperte", tanti single, tanto divertimento, tanti prendi e lascia, oppure coppie dalle superiori che continuano a portare avanti la consuetudine della scuola e il tran tran, consci che poi che palle a casa dire "ho lasciato Franca", quando a Franca quasi gli vogliono più bene che a te.

 

Quindi che dire: gli etero sono fatti o non fatti per stare insieme?

Mina mi sa che non hai capito per nulla al tipo di persone a cui mi riferisco. Non voglio fare esempi perché tutto sommato non mi sembra giusto, ma spero che tu capisca a che mi riferisco. Inoltre se uno dei 2 ha la "grana" e si è comunque instaurata una relazione non vedo come questo possa essere un problema. Diverso sarebbe il caso di quando la grana scarseggia da entrambe le parti. C'è gente infatti che pure con 600euro non si piange addosso, per fortuna, ma non mi riferivo per nulla a quei casi.

 

@@korio

Non penso che sia utile tirare in ballo gli eterosessuali per analizzare la realtà delle relazioni gay. Non è che vedendo se gli altri stanno messi male o peggio si risolvono o capiscono le cose. La cosa rischia di essere una misera consolazione. In realtà poi quello che proponi tu è un puro stereotipo, molto comune senza dubbio, ma il mondo è pieno di coppie etero felici. Forse sono molte di più quelle fintamente felici, ma non è per nulla raro vedere tante coppie etero felici che durano da decenni. Quindi non capisco dove si voglia andare a parare...

 

Per molti gay invece ancora non è per nulla così, per motivazioni socio-politiche o egoistiche o per mentalità.

@@Ilromantico.

Il mondo è pieno anche di felici coppie gay. E' pieno di persone fantastiche e di gente innamorata.

E' pieno di porci e di gente meschina. Non mi sembra molto differente dal contesto etero, avendoli vissuti entrambi.

Quando parli dei gay, non parli per puro stereotipo? Io parlo per conoscenza, perchè ci sono passato e ne conosco le dinamiche. Certo, su 1 miliardo di coppie etero, il 20% che funziona è "tanto", ma quelle che non funzionano sono di più-

 

Il paradigma per cui i gay sono tendenzialmente sessuofagi in misura maggiore degli etero è una falsa illusione. Semplicemente gli etero hanno spazi più ampi di azione e, quindi, una maggiore diluizione dei luoghi e dei tempi di "rimorchio", e forse una maggiore attenzione all'ipocrisia del rapporto sessuale.

I gay (e parlo di omosessualità maschile ma credo, sospetto si possa generalizzare) invece, non avendo un certo tipo di problematica, ovvero il ruolo della donna nella società di sempre, la castità come valore morale, la famiglia e i figli etc etc etc, sono forse più espliciti, più franchi.

 

La realtà è che quando incontri uno che ti piace nei contesti normali, tipo una discoteca o una chat o un circolo, è che è la chimica che si instaura il primo livello di incontro, e quindi si è soggetti primariamente ad una attrazione sessuale. Non c'è niente di male nel concetto per cui "un ragazzo mi piace, lo incontro, ci esco per una cosa, se mi piace molto lo bacio, se mi piace molto molto ci vado a letto".

 

La relazione più profonda viene dopo, viene con la conoscenza della persona, con lo scambiarci delle idee, con l'accorgersi di avere delle passioni in comune o degli interessi da coltivare e scoprire. E' li che nasce una storia. E mi sembra un concetto banale.

 

Pensare che in un contesto qualunque, dalla discoteca al circolo della storia alla ludoteca io vedo uno e dico "ah con questo la storia dura", lo fai su quali basi? Sul colore delle scarpe? sulla musica ascoltata?

 

E poi è un discorso molto complesso da fare per chi è single. Quali sono le sue esperienze, cosa cerca. L'idea che "si scopi e basta" fra i gay è la stessa illusione che hanno gli etero alla stessa giovane età fino ai 20-25 anni, quando ci si muove in grupponi, in cui ci sono coppie movimentate, in cui si va per locali e per disco, in cui le dinamiche spingono almeno inizialmente a relazioni veloci ed ad approcci veloci.

 

Superata una certa età entrano in gioco dinamiche differenti, si lavora, c'è una maggiore indipendenza e mobilità, l'età del "gruppo di amici" finisce, entrano in gioco le relazioni più sfumate, entrano in gioco esigenze differenti.

Entra in gioco anche la volontà di proteggersi, perchè alla ennesima volta in cui ti scotti, forse il tizio o la tizia carina che mi fa andare fuori di testa prima di farci il sogno sopra della vita ci esco un paio di volte per vedere come va, senza impegno, e magari mi tengo un po' sulle mie.

 

E non vedo cosa ci sia di sbagliato. La storia racconta che se c'è una dinamica questa viene fuori, indipendentemente se si è partiti dal letto oppure no. Ed è la stessa dinamica degli etero.

 

Si tratta di problematiche degli esseri umani. Di tutti gli esseri umani. E' la fragilità, la paura di star soli, la paura di ferirsi, l'impulso sessuale, l'illusione di indipendenza, l'insoddisfazione etc etc.

 

Ecco, il passo importante è rendersi conto di questo, che è una cosa di "umani" non di "gay". Che il mondo gay sia pieno di gente cattiva e bavosa pronta a farsi le tue chiappe e che tutto è così e quindi chi è gay è sfortunato, beh, su, non è ora di passare oltre?

 

 

Per quanto riguarda i gay, molto SPESSO, impostare relazioni è più complicato e questo l'ho riscontrato in diverse occasioni.

Le coppie gay hanno dinamiche diverse rispetto alle coppie etero e ciò mi sembra ovvio: le coppie etero seguono dei modelli ben stabiliti forniti dalla stessa società; le coppie gay, invece, proprio per la mancanza di modelli, non hanno, secondo me, una vera idea di coppia.

 

La maggior parte di noi prende come punto di riferimento i propri genitori. Diciamo che il rapporto di coppia fra genitori, è quello che ci crea, dentro alla nostra testa, l'idea di relazione. Io ho due fratelli più grandi, entrambi sposati, ed è evidente il loro bisogno inconscio di imitare un po' quello che hanno vissuto i miei genitori.

 

Il vero problema si pone nel momento in cui due ragazzi gay tentano di costruire una relazione imitando, seppur inconsciamente, il rapporto dei loro genitori (...anche se poi ridurre tutto alla questione genitori è effettivamente riduttivo; diciamo che è proprio la società che ci impone certi modelli).

 

Ciò che tira avanti una coppia, molte volte, è la possibilità di un progetto, non per forza a lungo termine, e la possibilità di vivere la propria storia alla luce del sole. Moltissime coppie etero si reggono proprio su queste basi: gli amici in comune, l'intromissione delle famiglie in senso positivo e la questione dei ruoli ben definiti di "uomo" e "donna".

Ad una qualsiasi coppia gay questo non è concesso.

 

In una coppia gay ovviamente i ruoli esistono, ma non sono stabiliti a priori come per gli etero, vanno scoperti, e non parlo solo di ruoli sessuali, ma anche di ruoli "mentali".

 

 

Questo è vero. Ma non cambia il succo. Non è che tutti i progetti delle coppie etero nascono da sentimenti profondi. Al contrario, molte delle coppie etero sono state incanalate in "progetti", sospinti dai ruoli fissi della società, e le coppie che si formano non hanno scelta.

 

Una coppia gay, nasce e va avanti con probabilità maggiori di sentimenti forti dentro, io credo, proprio perchè non c'è un ruolo da assumere. Certo, far coppia è difficile, il progetto complicato. E hai ragione, è più complicato lavorare senza uno schema sotto mano. Però questo non significa che un gay "non vuole fare coppia". Significa solo che è più difficile che duri "per sempre", o equivalentemente, significa che semplicemente quando finisce l'amore, in mancanza di collanti come figli, abitudini familiari, l'ipocrisia del contesto della propria comunità di paese, la gente si lascia. E' meglio o e' peggio? non lo so.

 

Non lo so proprio. L'altro giorno parlavo di vecchi bavosi con un mio amico gay e si accennava alla paura di arrivare in vecchiaia da soli. Meglio non rischiare e investire in una storia in cui alla fine non ci si ama ma non si arriva soli al crepuscolo della vita? O meglio rischiare e cercare la persona con cui si vuole veramente arrivare a vivere anche il crepuscolo della vita?

 

Credo che non sia una domanda facile da rispondere, che tu sia etero o gay..

Edited by R.POST
DOPPIO

Qualche mese fa Veronesi definì l'amore omosessuale il più puro che esista.

 

Questo perché fra omosessuali non esistono interessi strumentali quali la riproduzione o

l'accaparrarsi un'eredità. Se c'è amore sarà fine a se stesso e dovrà per forza di cose

scontrarsi contro un'intera società.

 

Siamo migliori degli etero quindi? Io direi di no.

 

Siamo più fortunati per certi versi, la nostra condizione ci permette di vivere l'amore in maniera

davvero incondizionata rispetto a fattori che con il sentimento non c'entrano nulla. Per altri versi

siamo più sfortunati perché vivere l'amore per noi è decisamente più impegnativo, per molti anche

troppo impegnativo e tale da spingere alcuni ad una vita da totale libertino ignorando quasi totalmente i

sentimenti, vuoi anche per il fatto che la mancanza di inibitori sociali e culturali alla sessualità è un

beneficio non da poco.

 

L'amore puro c'è sia fra etero che fra gay. Per esperienza posso dire che di coppie gay ce ne sono, ma in

proporzione sono veramente poche. Fra quelle poche, però, ce ne sono alcune che raggiungono livelli di

reciproca onestà e di reciproco sentimento molto più alti di molte coppie etero.

Si l'ultima affermazione di Altair la concordo al 100% :). D'altronde, forse è anche normale essendo 2 maschi la complicità è maggiore. Comunque Korio, sinceramente nelle tue parole mi sembra di leggere un astio verso gli amori etero, non voglio fare l'Almadel della situazione e dire che è quello che stai cercando di comunicare, bensì è l'impressione che mi hanno dato le tue parole. Sembra come se ti volessi consolare che alla fine le coppie etero in realtà non si amano perchè hanno dei collanti quali i figli e la pensione del coniuge, e tutto sia basato sull'ipocrisia. Sinceramente non sono per nulla d'accordo, io sono pure bsx e ho avuto come te le mie esperienze e le mie storie etero, e sinceramente ho tutt'altra visione dell'amore etero. Anche la più insignificante, effimera o breve avventura lasciava sempre qualcosa e comunicava sensazioni e sentimenti abbastanza profondi. Forse sarò stato estremamente fortunato, ma in nessuna occasione ho mai avvertito che era tutta un'ipocrita scenetta per arrivare al letto, anche la più stronza è riuscita comunque sempre a lasciarmi qualcosa di profondo. Nel mondo gay mi dispiace, ma da quello che ho visto e ho vissuto le dinamiche sono a volte mortificanti e prive di qualsiasi sentimento. Tralasciando il lato amoroso, a volte si superano i limite della dignità trattando le persone come oggetti e pezzi di carne. Questa è una parte dell'amore/passione omosessuale che ho visto, non spetta a me quantificarla e non è importante, ma non posso certo non ammettere che non esista. Poi fortunatamente c'è anche l'altro lato dell'amore/passione omosessuale che nulla ha a che vedere con quanto scritto prima e che come ha detto Altair può risultare anche più bello e profondo dell'amore etero, ma credo che sinceramente non sia facile da incontrare e che bisogna avere MOLTA pazienza o fortuna.

Non comprendo perchè una affermazione che uno fa deve nascondere sempre astio o omofobie o gelosie o comunque problemi. E si stai facendo l'Almadel della situazione.

No, non ho nessun problema con l'amore etero. Ho avuto belle storie. Conosco coppie fantastiche, e ricorderò sempre con grande affetto due persone, che ho sempre sentito come i miei nonni spirituali, che a ottant'anni suonati ancora si stringevano la mano con tenerezza e si guardavano con tutto l'amore dell'universo. I miei genitori si sono amati tantissimo etc etc.

 

D'altro canto, la mia intenzione era di far tornare alla realtà dei fatti la realtà umana e dissociarla da fattori quali "etero" o "gay", cosa che invece tu sostieni.

Non credo che l'amore gay sia come tu dici per la maggioranza vuoto o altro. Non è almeno la mia esperienza.

 

Nella mia esperienza non vedo una differenza di trattamento statistico tra coppie gay e coppie etero. Molti uomini trattano le donne come pezzi di carne, e molte donne trattano gli uomini come forme di investimento mobiliare. Alla stessa maniera, ho visto comportamenti analoghi in ambito gay.

 

Questo "primato" delle coppie gay credo non sia reale come tu lo descrivi. Non perchè non accada, ma perchè accade alla stessa maniera in cui accade in ambito etero.

 

Però è innegabile che a differenza dell'ambito gay, in cui una relazione di coppia è auspicabile ma non presenta vincoli esterni di forza, in una relazione etero spesso si finisce in situazioni in cui non è l'amore a sostenere la relazione, ma altro. E permettimi di dirti che non è l'effimera passione che ti lascia una relazione di una notte ad indicare il valore dell'amore. L'amore è ben altro che il piacevole ricordo di una effimera serata anche piacevole ed anche intrigante.

 

E francamente forse hai avuto esperienze gay non buone, perchè le mie sono sempre state intense a livello di passione e di piacere e mai e poi mai ho trattato e sono stato trattato come un pezzo di carne.

Certamente, se la base di ricerca è: "ho detto si a tutti quelli che mi hanno contattato su Grinder nell'arco di una settimana", chiaramente la percentuale di sesso squallido ti aumenta. Ma vale la stessa cosa per gli etero.

 

Forse devi cambiare anche approccio alla questione. Io ho agito tramite siti di incontri, per un periodo, e tutti quelli che ho deciso di incontrare sono state persone fantastiche, e con alcuni siamo rimasti amici. Certamente ho selezionato, forse sono stato fortunato, forse mi sono reso disponibile a vedere che succedeva senza pregiudizi.

 

Ma insomma, al momento conosco una quantità molto ampia di gay nella fascia di età dai 25 ai 40, di varie culture ed estrazioni sociali, della mia zona, quindi in provincia e di città, Milano e Roma., discotecari amanti di Lady Gaga, o attivisti di associazioni contro la discriminazione gay (messaggio pubblicitario: DIRITTO FORTE ). Ci sono varie coppie e gente che sta insieme da molto tempo. Ci sono molti single, e conosco un sacco di amici a cui piace il sabato sera incontrare qualcuno simpatico per passare la serata e fare un pò di buon sesso e scambiarsi delle coccole. Tutti sono li, con le loro cicatrici da relazioni andate male, un po' diffidenti e spesso mi dicono che "non hanno voglia oggi di avere una relazione" quando mi raccontano le loro vite. Però sono li a sperare che magari stavolta scatta una scintilla in più, magari ci si rivede e magari ci provano pure.

 

Il campione è ampio e c'è gente che frequenta pure battuage, come c'è gente che invece non fa sesso da anni, etc etc.

 

Eppure, aldilà del fatto che amano i maschietti, mi sembrano persone normali. Mi sembrano gente con sogni e desideri, capaci di amare e di odiare, e come tutti un po' disillusi, a una certa età, e un po' stanchi di cercare la persona giusta. Tutti desiderosi soprattutto di coccole e abbracci, di un momento di tenerezza e di allontanare la solitudine.

 

E non mi sembra una cosa negativa ne riprovevole il loro agire. Forse, ilromantico, hai bisogno di vedere le cose da un punto di vista un po' più ampio e più positivista.

Secondo me incide molto anche il tipo di valore che si da al sesso.

Non voglio passare per la suora di clausura, però cambia molto le cose ritenere il sesso come un privilegio da vivere con qualcuno a cui si vuole bene.

Arrivare al sesso dopo un percorso fatto insieme assicura senz'altro un modo diverso di affrontare l'intimità con una persona.

Purtroppo noi maschietti abbiamo serie difficoltà in questo senso rispetto alle donne, eppure nulla mi leva dalla testa che, vivendo il rapporto sessuale come conseguenza di un legame affettivo, si avrebbero numerose possibilità in più di costruire una relazione duratura.

Con questo non voglio assolutamente dare la colpa al sesso, ci mancherebbe; credo che il sesso sia fondamentale in una coppia, ma lo si può ancora di più valorizzare e renderlo piacevole affrontandolo con qualcuno che si stima e con cui c'è un certo affiatamento.

Fammi capire Korio dovrei essere più aperto e positivo perché non coincido col tuo pensiero?Non è una guerra tra amore etero vs amore gay, in cui si deve esaltare l'amore gay in quanto "disinteressato". E se proprio dobbiamo dirlo a parità di trattamento a "mo di pezzo di carne" non c'é paragone tra quello che succede tra un ragazzo e una ragazza e quello che in genere succede tra 2 gay disinteressati. A meno che non andiamo a cadere nel machismo piú becero che non c'entra un fico secco. Io mi baso su semplici proporzioni e statistiche personali, con le donne non ci sono mai stati problemi di dissaccordo morali, sessuali. sentimentali, relazionali, mentre molti gay sembrava che venissero da Marte. Si capisce che intendo no?Faccio un esempio paradossale (ma forse mica tanto, credo mi sia capitato davvero:D), "ah quindi se ci fidanziamo non posso farti le corna?". Ovviamente, per fortuna le mie esperienze non sono per nulla tutte negative, soprattutto grazie alle conoscenze nei locali, ma dal mio punto di vista non posso non ammettere che ho dovuto fare selezioni abbastanza lunghe, noiose e deprimenti per incontrare o parlare con dei gay con cui valesse davvero la pena. Certo ne è valsa la pena perchè alla fine c'ho guadagnato quella meraviglia del mio ragazzo che mi dorme accanto :)

E si stai facendo l'Almadel della situazione.

 

Oh Madonna, Korio :D Questa mi ha fatto ridere,

per il resto sono d'accordo col post.

 

Persino ilRomantico che esibisce questo gran disprezzo per i gay

è riuscito a trovarsi un fidanzato. E' evidente che difficile non sarà...

(Mi tremano i polsi al pensiero di quanto sarebbe ostile se fosse single...)

 

Con le giuste condizioni e con un po' di selezione, tutti trovano il tipo giusto;

ma non ditemi che gli etero hanno la stessa ansia di accasarsi per la vita che hanno i gay.

Gli etero mi sembrano più consapevoli del fatto che "prima o poi metteranno la testa a posto"

e quindi ogni possibilità di fare "sesso senza impegno" prima del matrimonio sia la benvenuta.

Noi gay siamo così terrorizzati di "finire vecchi bavosi e soli" che abbiamo una gran fretta

- persino a vent'anni - di trovare quello che ci amerà per tutta la vita.

 

Il matrimonio gay ci farà un gran bene. Guardate come scopano in Spagna...

L'idea di finire - prima o poi - sposati e con figli a carico libererà la nostra gioventù,

è per questo - secondo me - che certi discorsi da "ragazza dell'Ottocento"

si sentono soltanto qui in Italia: ci mancano i nostri sacrosanti "doveri".

 

Domani anche noi diremo ai nostri amici single:

"Goditela finché sei in tempo, il matrimonio è la tomba dell'amore!" :D

Ci lamenteremo che il nostro ragazzo non ci vuole sposare perché è ancora immaturo

o che il nostro ragazzo non ce lo vuole dare fino a che non siamo sposati

e diventeremo così uguali agli etero da far paura...

@@Almadel, l'ho lasciato apposta perchè sospettavo ti avrebbe fatto ridere.

 

@@Ilromantico, ho capito. Hai avuto buone relazioni etero (di che lunghezza?), mentre i gay ti hanno deluso e hai dovuto penare per avere un compagno adatto a te.

Ti chiederei l'età, ma non voglio farmi i cavoli tuoi, è utile solo come valore di statistica. Ma immagino che il mondo gay visto a 20 anni e visto a 30 (Almadel) o a 40 (Korio) sia differente.

 

Io ho avuto buone relazioni etero e ottime relazioni gay. Questo gran penare per avere relazioni interessanti con persone di animo dignitoso non l'ho dovuto fare. Immagino che l'ambito Bear veda persone più coccolose di natura e che si sa, il sovrappeso mediamente distribuito indica persone generalmente più simpatiche e più disposte a godersi la vita con serenità. Non posso saperlo.

 

Ho conosciuto la persona che ho amato più quanto mai avrei pensato e ci ho passato un anno stupendo, anche se oggi purtroppo il destino ci vede separati.

 

Questa "ricerca di un pezzo di carne" è limitata a un piccolo cerchio di persone, e poi anche li, da vedere caso per caso la persona.

 

Invece l'esperienza è che, come dice Almadel, proprio per questo " panico da vecchiaia soli bavosi e abbandonati ", la maggiorparte dei gay è continuamente in caccia di nuove conoscenze e nuovi contatti per aumentare la probabilità di conoscere finalmente la persona giusta, anche se c'è da dire che poi, dopo i 30, all'ennesimo tentativo fallito, subentra un po' di disperazione e di fatalismo. E direi che ci sta.

 

Esperienze differenti. Dove sta la verità, ilromantico? Non lo so.

Direi che però, dire che "LORO sono dei maiali gay che pensano solo al pezzo di carne etc" è un po' generica.

Preferisco pensare che "NOI gay siamo tutti nella stessa barca e non siamo differenti perchè gay" e che come per gli etero, si tratta di trovare le persone affini e vivere la cosa con il giusto grado di serenità.

Credo che si possa dire che a vario titolo la "coppia gay" sia sfavorita dalla

società in cui viviamo ( manca la forma legale, mancano gli incentivi materiali,

bisogna sfidare i pregiudizi della gente, mancano i modelli precostituiti etc. )

 

Quindi un gradino più alto da fare, che necessita di una buona gamba c'è.

Se c'è gamba c'è però un insieme di risosrse e capacità, chi nuota contro

corrente ha più resistenza, motivazione.

 

Va detto poi che molti di questi fattori negativi agiscono anche prima, sul

gay single, che può essere più o meno felice, più o meno nevrotico, più o

meno capace di assumere la propria omosessualità in modo consapevole,

e con la "forza" che il contesto richiede, dobbiamo ritenere per influenze

negative sempre non costituzionali ma ambientali. Tutto ciò poi influisce

anche sull'eros e sull'immaginario erotico, spesso rigido o ristretto.

 

Questo secondo aspetto è più difficile da trattare, perchè ognuno di noi può

tirare l'acqua al suo mulino. Non c'è modo per stabilire in astratto ed in generale

se effettivamente Tizio è stato più sfortunato di Caio o se ci mette del suo ( nel farsi

angosciare dai problemi dei suoi partner, laddove forse sarebbero gestibili, o nel pretendere

una coppia ideale che rischia di essere ingessata - le pretese irragionevoli possono essere 1000 )

 

Ritengo che il sesso sia un piccolo problema in più, se esistono problemi sessuali.

Superare le proprie inibizioni -sotto questo profilo- resta un punto di forza.

 

Mentre è chiaro che problematizzare lo stile di vita gay in senso antilibertino è un

discorso morale, che evidentemente costituisce un segno "generazionale" dei tempi.

 

Possono esistere libertini felici ed infelici, persone "serie" felici ed infelici, non esiste

la "ricetta della felicità" e la felicità è ciò a cui io, come gay, dò valore...senza stare a

vedere se la scelta compiuta è diversa dalla mia. La verità in questo caso sta nella

autenticità

Persino ilRomantico che esibisce questo gran disprezzo per i gay

è riuscito a trovarsi un fidanzato. E' evidente che difficile non sarà...

(Mi tremano i polsi al pensiero di quanto sarebbe ostile se fosse single...)

 

Evitiamo gentilmente le solite tattiche alla Almadel! Non ho MAI espresso nessun disprezzo per i gay, stai dando i numeri! Si che è stato difficile, anzi difficilissimo, se lo mettiamo in confronto a quanto ci avrei impiegato a trovare una relazione etero. Si parla anche solamente di "storielle", non per forza l'amore della vita o il grande amore, che sinceramente non cercavo, ma è arrivato senza preavviso. Inoltre non ho trovato un fidanzato, ma IL fidanzato. E sì, è stato oggettivamente difficile da trovare, e l'unica cosa di cui oso vantarmi in vita mia è che ho fiuto per le relazioni.

 

Io non sono per nulla ostile, ma se la gente prova a trattarti con superficialità o come un pezzo di carne, allora mi sembra logico reagire di conseguenza.

 

Hai avuto buone relazioni etero (di che lunghezza?), mentre i gay ti hanno deluso e hai dovuto penare per avere un compagno adatto a te.

Ti chiederei l'età, ma non voglio farmi i cavoli tuoi, è utile solo come valore di statistica. Ma immagino che il mondo gay visto a 20 anni e visto a 30 (Almadel) o a 40 (Korio) sia differente

 

Posso solo dirti che non sono per nulla un ventenne. A onor del vero molte relazioni etero era come essere cani e gatti, ma sì qualcuna bellissima l'ho decisamente avuta. Il punto è che appunto anche le relazioni da "cani e gatti" hanno lasciato bellissimi ricordi. Con moltissime avventure, storielle gay tutto ciò non è mai avvenuto invece.

 

 

Immagino che l'ambito Bear veda persone più coccolose di natura e che si sa, il sovrappeso mediamente distribuito indica persone generalmente più simpatiche e più disposte a godersi la vita con serenità. Non posso

Sì, su questo concordiamo. Ho alcuni amici bear e li trovo in genere più bonaccioni e simpatici dei "soliti" gay. Io e il mio ragazzo siamo abituè di un disco-pub di orsi perchè molto tranquillo e divertente :)

 

Questa "ricerca di un pezzo di carne" è limitata a un piccolo cerchio di persone

 

Ma nessuno qui sta facendo di tutta un'erba un fascio, dico solo che in genere secondo me una parte o una buona parte hanno l'ossessione "del pezzo di carne". Si tratta di una mia impressione basata su quello che vedo, sento od ho vissuto. Non vuole essere nulla di oggettivo, ma per il momento è questa la mia impressione in senso MOLTO generico. Ovvio che a controbilanciare c'è anche tanta altra bellissima gente che nulla a che vedere con queste mie critiche!

 

Almadel, proprio per questo " panico da vecchiaia soli bavosi e abbandonati ", la maggiorparte dei gay è continuamente in caccia di nuove conoscenze e nuovi contatti per aumentare la probabilità di conoscere finalmente la persona giusta

 

Io credo semplicemente che sia un "delirio di vanità". Si ci sente troppo "belli" e si cominciano a scegliere le persone per il puro aspetto fisico o estetico senza badare più di tanto se ci sono affinità. I nuovi contatti non penso si cerchino per trovare la persona giusta, ma perchè sebbene si sia trovata una bella persona se ne vuole cercare un'altra ancora più bella. Se uno volesse veramente cercare la persona giusta, penso si fermerebbe a parlare con la prima persona che gli piace e vederla di conoscere un po'. Invece di seguire uno schema "Hmmm...sì mi piace, però aspetta magari c'è un'altra persona che è ancora più bella o nel frattempo chatto o mi vedo anche con questi altri 2 ragazzi". Il mio ragazzo a me sembrava sinceramente un cesso, notavo che c'era qualcosa che mi attirava e mi ci sono fermato a parlare. Con le chiacchiere, la simpatia e il corteggiamento è riuscito a conquistarmi, poi l'ho visto meglio e mi sono dovuto ricredere sul cesso :)!

 

Direi che però, dire che "LORO sono dei maiali gay che pensano solo al pezzo di carne etc" è un po' generica.

Preferisco pensare che "NOI gay siamo tutti nella stessa barca e non siamo differenti perchè gay" e che come per gli etero, si tratta di trovare le persone affini e vivere la cosa con il giusto grado di serenità.

 

No come ti ho già spiegato è un'impressione generale che ho su una certa parte di gay. Tuttavia mai mi permetterei mai di dare del "maiale" a qualcuno, liquido tutto con superficialità ed eccessivo egocentrismo, la vita degli altri non la giudico, ed ognuno faccia quello che vuole, ma non sta scritto da nessuna parte che devo trovarmi per forza d'accordo con alcuni stili di vita di certi gay. Mai pensato che i problemi di questi determinati gay nascono in quanto gay, penso magari che ancora non ci sia esempi da seguire e ognuno fa come gli pare alla fine.

 

Il matrimonio gay ci farà un gran bene. Guardate come scopano in Spagna...

L'idea di finire - prima o poi - sposati e con figli a carico libererà la nostra gioventù,

è per questo - secondo me - che certi discorsi da "ragazza dell'Ottocento"

si sentono soltanto qui in Italia: ci mancano i nostri sacrosanti "doveri".

 

Non mi risulta che in Spagna in genere i gay non vedano l'ora di sposarsi. Ti stai creando troppe favole inesistenti :)

 

 

 

 

 

 

 

Credo che si possa dire che a vario titolo la "coppia gay" sia sfavorita dalla

società in cui viviamo ( manca la forma legale, mancano gli incentivi materiali,

bisogna sfidare i pregiudizi della gente, mancano i modelli precostituiti etc. )

 

Quindi un gradino più alto da fare, che necessita di una buona gamba c'è.

Se c'è gamba c'è però un insieme di risosrse e capacità, chi nuota contro

corrente ha più resistenza, motivazione.

 

Esattamente quello che volevo più o meno dire col mio ultimo intervento. (Ps. Hinzelmann ultimamente ti trovo più sciolto nei tuoi interventi!:) )

Edited by R.POST
DOPPIO
Evitiamo gentilmente le solite tattiche alla Almadel! Non ho MAI espresso nessun disprezzo per i gay, stai dando i numeri! Si che è stato difficile, anzi difficilissimo, se lo mettiamo in confronto a quanto ci avrei impiegato a trovare una relazione etero. Si parla anche solamente di "storielle", non per forza l'amore della vita o il grande amore, che sinceramente non cercavo, ma è arrivato senza preavviso. Inoltre non ho trovato un fidanzato, ma IL fidanzato. E sì, è stato oggettivamente difficile da trovare, e l'unica cosa di cui oso vantarmi in vita mia è che ho fiuto per le relazioni.

 

Sì, non sei solo "ostile verso i gay", sei anche "ossessionato da questa tua ostilità"

visto che tutti i tuoi interventi riguardano quanto siano sessuomani i gay...

 

Io non sono per nulla ostile, ma se la gente prova a trattarti con superficialità o come un pezzo di carne, allora mi sembra logico reagire di conseguenza.

 

Ah, ho scritto "tutti"? Beh, dai... non è poi vero.

Ci hai anche graziosamente informato

di aver respinto due "ragazzi fantastici"

perché lo avevano troppo piccolo...

 

Se "la gente ti usa come un pezzo di carne":

forse anche tu potresti essere stato una delusione,

come loro sono stati una delusione dopo che li hai "provati", no?

 

A me imbarazza questa assoluta assenza di autocritica:

principalmente mi riferisco alla gente che scarta i brutti

e poi accusa i belli di essere superficiali

o ai romanticoni che corrono dietro ai bastardi e snobbano i corteggiatori;

fino ad arrivare a te che - presumo - sia il vertice dell'ipocrisia.

 

Nell'amore ci sono due cose che contano: la passione e la compatibilità di carattere.

Se siete amorfi sarà difficile far scattare la passione,

se avete un brutto carattere sarà difficile andare oltre la scopata.

Siete amorfi? Cercatevi uno stile. Siete antipatici? Migliorate il carattere.

L'unica cosa inutile è dare sempre la colpa agli altri.

 

Nessuno vuole fare sesso con voi? Cambiate qualcosa.

Mettetevi le lenti a contatto, fate palestra, fatevi crescere la barba, cambiate vestiti...

Dopo il sesso nessuno vi calcola più?

Migliorate il vostro italiano, cambiate argomenti di conversazione, smettete di lamentarvi...

 

Non funziona nulla di tutto questo? Ditemi che sono un cretino e che vi do consigli inutili, allora!

Non servirà a niente, ma almeno avrete una nuova persona a cui dare la colpa :D

Ho letto la tua risposta, ilromantico.

Non voglio entrare nel tuo privato, però mi permetto solo una osservazione. La descrizione delle tecniche di approccio che tu fai, la scelta del "più bello" e basta, la chat e cose di questo tipo, non è la realtà di tutti.

Non è la realtà di tutti neanche che si esca con 4 persone contemporaneamente, o altre note che tu riporti, che immagino facciano parte delle tue esperienze ma che non per forza fanno parte delle esperienze di tutti.

 

Ma anche rimanendo nel piccolo ecosistema delle chat (trascurando tutto il resto del mondo) e anche rimanendo alle chat dei siti di incontri, laddove c'è una dinamica di questo tipo, perchè ovviamente c'è non ti sto a dire di no, bisogna anche vedere fino a che punto è "ricerca di un pezzo di carne" o altro.

Certo, in una chat l'approccio è sessuale. L'idea è che ti incontro e se mi piaci, se c'è una "energia" vado avanti. E' lo schema di quei siti, di quelle chat. Come dire: se vado in una profumeria, mi aspetto profumi non certo apriscatole o trapani elettrici. Se vado in un sito incontri, il cui paradigma è "incontrati con chi ti piace e poi vedi che succede", chiaramente una parte dell'approccio è quella, per quanto, per esperienza personale, oltre all'occhio puoi fare anche una buona selezione via chat per capire se c'è intesa sui "fondamentali": cultura, senso dell'umorismo, etc.

 

Ma è mia esperienza personale, e non solo mia, che dietro la foto e dietro un approccio spesso diretto, spesso molto asciugato, ci sono comunque persone e cervelli e anime. E magari queste persone possono essere interessanti da coltivare, aldilà del fatto che il primo approccio sarà un aperitivo o una pizza con il sottotema "sesso" sotto.

 

Perchè la gente che conosco io almeno, si ferma, come dici tu, a parlare e ad approfondire. Magari, visto che il mezzo internet lo permette, lo faccio con N persone contemporaneamente, perchè no? Cosa cambia, nel processo di scoperta dell'altro, se lo faccio in parallelo con più persone? Ma poi, quando c'è l'incontro, è perchè hai suscitato interesse.

 

Vedi, ilromantico, io faccio fatica a volte a dare ragione ad Almadel ( ;) ) ma questa volta mi sento ahimè di concordare con lui.

 

E' molto presuntuoso dire che "LORO sono quelli che cercano la carne" mentre "IO sono quello bravo che si è preso uno che non era caruccio ma poi mi ha intrigato". Come hai fatto tu fanno tutti gli altri. Se con te non si sono fermati, se non hanno approfondito, è forse perchè tu non hai suscitato il loro interesse, il che ci sta, capita no? non puoi interessare a tutti.

 

A me è capitato di non interessare e mi è capitato di non avere interesse per la persona davanti, magari anche dopo averci scambiato più parole o esserci andato a prendere qualcosa. Ma ripeto, quando ho approfondito ho trovato di la sempre delle persone, con i loro pregi e difetti. Poi magari io sono stato particolarmente fortunato, ad essere stato così ben accettato dal mondo gay.

 

Però forse qualche colpa, ilromantico, se sei rimasto li alla superficie della chat e dei primi venti "ciao attivo passivo ospiti" e non sei riuscito a superare il pregiudizio che "i gay sono peggio degli etero e in generale sono peggio di me", forse almadel ha ragione a dire che qualche colpa da qualche parte ce l'hai..

Almadel, quanto hai smesso coi tuoi flame fammi un fischio :music: - In vita mia finora, non ho mai permesso a NESSUNO di utilizzarmi come "pezzo di carne", e di questo sinceramente vado fierissimo, ma capisco che questo è un concetto che tu non puoi capire. Sui 2 ragazzi sei incommentabile, per il resto non ho intenzione di rispondere al tuo flame.

 

@@korio

Io ho solo detto che non sembrava tanto bello come sembrava, ma che nonostante ciò anche non avendolo ancora visto bene già col suo saperci fare mi aveva pienamente conquistato. Insomma il punto è che io sono stato sempre aperto ANCHE alla conoscenza e allo scambiare 4 chiacchiere. Non mi sembra che mi sia vantato di chissà che, mi sembra una cosa normale e naturale non fermarsi solo all'aspetto fisico, a meno che la persona non ti piaccia proprio,. Poi l'ho visto bene e di "caruccio" aveva bene poco, visto che per me è uno degli uomini più belli di sempre. Mi riempe di orgoglio e trovo che sia magico che ci siamo piaciuti così per caso, c'è qualcosa di male?

 

Per il resto non ho tempo nè voglia di spiegare nel dettaglio tutte le situazioni o episodi. Ma trovo decisamente ingiusto essere dipinto come colui che ne dice di cotte e di crude degli altri solo perchè si sente bellissimo e non accetta il fatto che non possa suscitare l'interesse di tutti. Non è che dipingendo me in un certo modo, si scagionano certi comportamenti assurdi o superficiali che hanno determinati gay. E' offensivo dipingermi come il bimbo capriccioso che si lamenta che non ha l'interesse di tizio o caino, io mi lamento se non hai educazione, schiettezza o non sei capisce di fare un dialogo come le persone normali, non certo se non piaccio o ricevo dei no.

ilromantico, mi pare di essere stato molto attento a non definire assolutamente il tuo atteggiamento, se non ce l'ho fatta ti chiedo scusa. Ho solo riportato più o meno le tue parole e ti ho fatto presente che per gli altri non è così.

Ti ho fatto anche presente che, dato che la tua esperienza non è stata completamente positiva e mantieni una sorta di giudizio che non corrisponde con la realtà di altri, che forse questo giudizio dipende anche un po' da un errore da parte tua, questa volta un errore pregiudiziale.

 

Voglio dire, sei tu, che dici che la maggiorparte dei gay cerca solo un pezzo di carne, e mi sembra anche giusto che io, che sto all'interno del gruppo dei gay, ti dica che la realtà di molti non è così e che questa quantificazione della "maggioranza" non risponde al vero.

 

Non volevo offenderti e ci mancherebbe se volevo giudicarti. non conosco la tua storia e poi, francamente, ti ho detto io per primo che tutta questa caccia ai "repressi" mi fa ridere.

 

Tu hai la tua esperienza, e la rispetto. Però, ecco, l'hai messa in discussione in un forum e se la discussione vede qualcuno che non è d'accordo con te, magari pensaci su senza offenderti.

 

Questo per quanto mi riguarda. Per quanto riguarda il tuo "duello" con Almadel, risolvilo con lui io non c'entro nulla :)

No, non mi sono mai permesso di dare una "percentuale" con certezza, ho parlato di impressioni generali che credo di aver precisato che sono soggettive. Inoltre sono impressioni ricavate da esperienze personali, ma anche da quello che vedo in giro o i miei amici mi raccontano. Però davvero, non voglio spiegare più il discorso perchè mi annoia e mi porterebbe tantissimo tempo spiegarlo per filo e per segno. Mi rendo conto che non spiegando il mio discorso per filo e per segno è facile ed inevitabile giungere a conclusioni che io ritengo fuorvianti ed erronee. Sinceramente sono davvero contento invece se la tua esperienza e la tua impressione generale è BEN più positiva della mia. Ci manchi poi che faccio di tutta l'erba un fascio, o non abbia mai avuto belle esperienze. Mi analizzavo ad analizzare e/o raccontare un determinato tipo di gay, non certo a uniformare tutti in questo tipo!:)

 

Per il resto nessun problema, e scusa piuttosto tu, se ti sono sembrato aggressivo o che volessi fare di tutta un'erba un fascio. :)

Non è che forse tutti i gay ci sembrano single

perché tutti i "luoghi per gay" che possiamo frequentare

sono - in definitiva - "luoghi per single"?

 

 

 

Per me il thread poteva anche chiudersi qua.

Pero' capisco la domanda che da il titolo al topic.

Ho una cara amica che io e il mio compagno frequentiamo abbastanza assiduamente, che ha un fratello omosessuale sulla 40ina.

E lei stessa (purtroppo aggiungo) ogni volta ci fa notare come io e il mio compagno siamo una coppia fuori dalla "normalità gay", in quanto lei ci paragona a suo fratello che non ha mai avuto una relazione "normale", va a scopare in giro (come farei io se non avessi nessuno, ovviamente) e fa tutto quello che uno come ilromantico sostiene da sempre :asd:

La cosa triste è che la mia amica (e come lei molti altri etero) e ilromantico (e molti altri gay) considerino la coppia stabile una rarità,un'eccezzione alla regola, quando probabilmente non è vero.

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