Jump to content

Genitori, aspettative & ansie


Karamazov

Recommended Posts

Spero che questa sia la sezione giusta.

Nell'ultimo periodo mi sono reso conto che molte delle mie ansie e frustrazioni dipendono in larga parte dalla famiglia di mio padre e da mio padre stesso. E' una famiglia di gran sognatori, dalla parlata facile, gente che ha girato in lungo e in largo per afferrare tutto quello che desiderasse, gente che a 90 anni è più lucida persino di me e fa pure l'orto (mia zia ha 92 anni e si sveglia alle cinque di mattina per andare nell'orto :nhl: ). Comunque sia il modo di vivere di mio padre non è mai stato opprimente, ma sempre insinuante; iniziavo a suonare la chitarra? Ecco che mi parlava di come sarei diventato un grande chitarrista se avessi voluto. Inizio l'università? Sarò sicuramente il migliore e mi laureerò in tre anni. Vado a casa di mia zia? Vuole sapere quand'è che diventerò il presidente degli Stati Uniti. Per carità nulla in contrario contro i grandi sogni e contro l'ottimismo, ma tutte queste chiacchiere al vento spesso mi mettono pressioni addosso e alla lunga mi hanno fatto diventare una persona piena di paure e con una facilità a procrastinare a dir poco unica. Ho anche tentate di spiegare a mio padre che mi infastidiscono questi discorsi, ma per quanto tenti di arginarli spesso tira fuori argomentazioni di questo tipo. A voi è mai capitato? E soprattutto qualcuno è riuscito a liberarsi dalle ansie e dalle paure derivanti dalle aspettative, la paura di fallire e simili? Io spero molto che vivere da solo sia per me un momento di unblock. Ditemi la vostra e scusate se sono stato prolisso o superficiale.

 

 

 

PS: Quando dico che mi zia è convinta che sarò il presidente degli USA dico sul serio. E come deludere questa povera vecchiettina di 92 anni dagli occhi azzurri languidi?

Link to comment
Share on other sites

Presente.

 

Sono stato cresciuto con il dovere morale di dimostrare la mia superiorità in tutti i campi. Ho vissuto anni nel terrore di apparire come uno sfigato e mi sento tale.

I miei sono persone insicure, specialmente la famiglia di mia madre con cui ho a che fare ogni giorno...mi hanno alimentato e come sono diventato? Insicuro, incapace, sembro un personaggio di Svevo, solo più depresso e statico.

 

Ciò che sto cercando di fare io è affrancarmi dalle loro aspettative. Però non ci riesco bene. E' anche inutile parlare con loro, nonostante i pareri contrari di chi mi conosce.

Link to comment
Share on other sites

I miei genitori, per fortuna, non sono così lungimiranti bensì assai realisti e calmi, quindi non ho mai avuto problemi a riguardo. Mi hanno sempre incoraggiato, ma mai pressato a diventare chissà chi in tempi record.

Questa situazione si presenta con mia nonna, invece, che non perde occasione per darmi consigli e incentivi su come essere superiore, su come avere la meglio sempre e comunque e su come fare per distinguermi.

 

Per carità, incentivi di questo tipo sono sicuramente stimolanti e benigni, ma se somministrati a dosi massicce e continue, diventano snervanti.

Per me è ansioso andare a trovarla coi miei genitori, perché so già che mi farà tante di quelle domande riguardo a tutto e che dovrò assumere ancora la solita dose di mega aspettative. Quindi capisco bene come ci si sente :rolleyes: e che diventa tutto molto ansiogeno, a lungo andare insostenibile.

 

Bisogna semplicemente accettare i buoni consigli ma ignorare gli eccessivi surrealismi, se le persone che ce li somministrano non hanno intenzione di comprendere (mia nonna, ad esempio!), l'unica è continuare ad ignorare, tenendo però sempre validi gli sproni, che sono sempre sempre positivi. :lol:

Link to comment
Share on other sites

Guarda so bene cosa significa, anche se questo tipo di pressioni e di aspettative l'ho sentita non tanto da parte dei miei genitori, quanto dagli altri (compagni di scuola, amici, professori...) . A lungo sono vissuto nella convinzione di dovere dimostrare agli altri di essere tra i primi, così adesso nel lavoro spesso mi lascio condizionare dalle aspettative che colleghi e superiori hanno su di me.

Link to comment
Share on other sites

Quello che mi chiedo io è se, come dice Lelouch, ci si puo' affrancare da questa situazione, a volte temo che sia una condizione di vita, una sorta di imprinting dell'ambiente familiare che ti marcherà a vita.

Link to comment
Share on other sites

Beh, io credo che sia possibile liberarsi da condizionamenti, pressioni, aspettative. Il fatto è che ci vuole una forza di volontà titanica, soprattutto perché il rischio è quello di deludere quelli che da te si aspettano il massimo. Sei pronto a correre questo rischio? Un mio amico è stato invogliato a fare giurisprudenza dai genitori per non deludere le loro aspettative, adesso è "parcheggiato" all'università da non so quanti anni. Il risultato? la sofferenza di tre persone: del mio amico, che avrebbe voluto fare altro, dei suoi genitori, che adesso si sono resi conto dell'errore che hanno commesso...e tornare sui propri passi, riprendersi la vita non è sempre una cosa semplice.

Link to comment
Share on other sites

PS: Quando dico che mi zia è convinta che sarò il presidente degli USA dico sul serio. E come deludere questa povera vecchiettina di 92 anni dagli occhi azzurri languidi?

 

Beh dille che non puoi diventare Presidente degli Usa perchè solo chi è nato in territorio Usa può diventarlo... a parte gli scherzi devi semplicemente ignorare questi discorsi, molta gente parla senza rendersi conto di cosa le proprie parole possano provocare in chi le ascolta. Tu cerca di fare del tuo meglio in qualsiasi cosa faccia in modo da non doverti rimproverare nulla a te stesso.

Link to comment
Share on other sites

Lascio un messaggio un po' provocatorio, non me ne vogliate.

Ragazzi, questa situazione sarà anche pesante per voi, e non lo nego, ma avete idea invece di cosa significhi avere una famiglia depotenziante che invece non si aspetta altro che vedervi fallire?

Voglio dire, un atteggiamento positivo e ottimista è molto più salutare, non trovate? Almeno significa che c'è fiducia nei vostri confronti. Poi se volete averne poca voi, in voi stessi, e quindi volete viverla come una pressione continua e un sognare ad occhi aperti, è un altro discorso...

Link to comment
Share on other sites

beh acnhe nella mia famiglia va così, ma penso che sia abbastanza comune (ne parlano anche un sacco di persone che conosco) che i genitori sognino un futuro super per i loro figli. anche a me che sto facendo l'universita' non è che fanno pressioni, ma continuano a ripetermi che mi devo laureare perchè nella nostra famiglia sono l'unico...insomma a volte sta storia è un po' frustrante!

Link to comment
Share on other sites

Beh dille che non puoi diventare Presidente degli Usa perchè solo chi è nato in territorio Usa può diventarlo... a parte gli scherzi devi semplicemente ignorare questi discorsi, molta gente parla senza rendersi conto di cosa le proprie parole possano provocare in chi le ascolta. Tu cerca di fare del tuo meglio in qualsiasi cosa faccia in modo da non doverti rimproverare nulla a te stesso.

 

Il fatto è che io sono nato in territorio USA. :SSS

Link to comment
Share on other sites

Lascio un messaggio un po' provocatorio, non me ne vogliate.

Ragazzi, questa situazione sarà anche pesante per voi, e non lo nego, ma avete idea invece di cosa significhi avere una famiglia depotenziante che invece non si aspetta altro che vedervi fallire?

Voglio dire, un atteggiamento positivo e ottimista è molto più salutare, non trovate? Almeno significa che c'è fiducia nei vostri confronti. Poi se volete averne poca voi, in voi stessi, e quindi volete viverla come una pressione continua e un sognare ad occhi aperti, è un altro discorso...

 

Io sono convinto che in tutto ci debba essere un giusto mezzo. I genitori non dovrebbe volere per i propri figli null'altro che non sia la loro felicità, dovrebbero essere in grado di apprezzare i propri figli per il solo fatto che esistano SENZA demotivare o stressare con aspettative lungimiranti. Sognare è un conto, guardare a mete inarrivabili, sforzare i limiti di una persona sulla base delle proprie esperienze di vita è un altro conto.

Link to comment
Share on other sites

Io sono convinto che in tutto ci debba essere un giusto mezzo.

 

Quoto assolutamente. Una famiglia depotenziante è tanto opprimente e snervante quanto una famiglia che vuole costantemente la tua supremazia. Come in tutte le cose, la via di mezzo è sempre l'opzione migliore per una stabilità emotiva soddisfacente.

Link to comment
Share on other sites

BruisePristine

Lascio un messaggio un po' provocatorio, non me ne vogliate.

Ragazzi, questa situazione sarà anche pesante per voi, e non lo nego, ma avete idea invece di cosa significhi avere una famiglia depotenziante che invece non si aspetta altro che vedervi fallire?

appunto vedi mio padre che mi dice notte e giorno "sei ridicolo e un fallito. non ti vergogni?"

Link to comment
Share on other sites

Sarebbero da arrestare genitori così. In ogni caso il tuo resta comunque il caso di un genitore che ha chissà quali aspettative irraggiungibili per te e che, vedendole disilluse, ti dà del fallito. Si tratta sempre dello stesso concetto. Anche mio padre fa battute ironiche sul fatto che con la mia laurea potrei lavorare alla reception di un hotel, questo solo perché ho scelto il MIO percorso di studi e non quello che si aspettava da me.

Link to comment
Share on other sites

Concordo in parte con Ariel. Sebbene sia importante avere un equilibrio fra queste due tendenze preferirei sinceramente che i miei genitori mi sovraccaricassero di aspettative che il contrario, semplicemente perché è un male tipico derivato dall'impostazione piramidale della nostra socielà e quindi penso sia più facile da affrontare.

I miei genitori sono piuttosto moderati, si aspettano da me e da mia sorella una vita felice ma non eccezionale. Il che è un po' deludente perché internamente mi aspetto una reazione più drastica piuttosto che il loro modellare le proprie aspettative in base ai miei risultati.

Link to comment
Share on other sites

Sarebbero da arrestare genitori così.

 

:D Io parlavo di patente per genitori eheeh "perché non tutti gli esseri umani hanno la capacità di capire quando esagerano"

 

Adesso sono più rassegnato, ci saranno genitori cattivi, genitori bravi, quelli che ti spronano bene e male...ecc

 

Avere genitori che non si aspettano nulla dal figlio ha più o meno lo stesso sapore di avere quelli che si aspettano che diventi presidente degli USA . Stiamo sulla stessa barca.

 

Dire che si preferisce uno piuttosto che un altro è sbagliato secondo me. A me non ha fatto per nulla bene l'essere caricato di aspettative perché l'aspettativa in sé è un'attestazione di fiducia, i motivi per cui ci si aspetta quelle cose possono variare; nel mio caso ho sempre avuto la sensazione di dover andare bene a scuola per sopperire alle mie mancanze in campo sociale, amoroso e caratteriale (sono una capra in tutti e tre). E ho detto sensazione perché magari mi sono imparanoiato io...ma questo è sempre un lascito dei miei, è l'ambiente che ti forma.

 

 

PS: concordo con Krypto...la moderazione è sempre la via giusta.

Link to comment
Share on other sites

Figurate che io alle superiori ho vissuto una vita apparentemente perfetta, ma che in realtà mi faceva sentire nel corpo di un altro. Parlo soprattutto degli ultimi due anni: bravissimo nello sport, corteggiato dalle ragazze (ma segretamente cotto di un mio compagno di classe), media altissima e attivissimo nella vita sociale. Se mi chiedete cosa ricordo degli ultimi due anni delle superiori vi rispondo: nulla. Ero troppo impegnato a non deludere niente e nessuno per vivere seriamente e ora che vivo normalmente e che ho palesato, per così dire, i miei limiti mi sento di dover ricostruire tutto da capo. Procrastino tutto. Suppongo che la paura del fare le cose sia dettata dal fatto che non appena comincio a fare qualcosa la gente mi carica di nuovo di aspettative. Diciamo che sono in cerca del mio equilibrio, senza maschere, ma soprattutto senza reazioni sbagliate (perché alla fine sono io che reagisco male alle aspettative, dovrei semplicemente imparare a fottermene) nei confronti delle aspettative.

Link to comment
Share on other sites

Famiglia con aspettative? Decisamente la mia!

Purtroppo da piccola sono stata una bambina molto precoce ed effettivamente sopra la media in termini di intelligenza. Questo ha creato enormi aspettative non solo alla mia famiglia in senso più stretto ma anche a tutto il parentame... Insomma, sono sempre stata considerata un genio. Non una persona intelligente, un vero genio...

Anche le mie stranezze venivano considerate legate a questo aspetto. Insomma, aspettative clamorosamente alte. Mi ricordo benissimo di una ragazza che lavorava dai miei genitori, universitaria lei ed io alle medie... Iniziammo a scambiare due chiacchiere e, dopo un po', lei mi ferma e mi fa: "Ok, ma quando mi dici qualcosa di geniale?" :huh:

Ecco, è stato molto difficile, uno non vuole deludere le aspettative, certo... Il problema nel mio caso è che a forza di sentirmi dire certe cose da tutti alla fine ho iniziato a crederci. E come si attua una lotta con le proprie di aspettative?

 

Alla fine provo ancora adesso irritazione per ciò che i miei parenti pensano di me, però li frequento il giusto, quindi il problema si archivia da solo. La laurea ha calmato i palati della mia famiglia, almeno per un pochino.

Il problema, dunque, rimango io. Per anni ho combattuto contro la parte di me che si credeva sopra la media e quella che sapeva di non esserlo.

E sono ancora in guerra...

Link to comment
Share on other sites

@@Kyos....praticamente avrei potuto scrivere il tuo post e non avrei detto bugie. E' incredibile XD

 

Sai come ho reagito dopo la laurea? Frenando di brutto...non sono in regola con gli esami, mi salgono i sensi di colpa. I miei colleghi di uni si chiedono quando sono diventato umano? XD

Link to comment
Share on other sites

Io la frenata l'ho avuta dopo le superiori, infatti sono andata fuori corso piena di esami da sostenere. Alla fine sono stati più casi fortuiti che mi hanno riportato in carreggiata, però pensi che la mia famiglia lo abbia notato? Nemmeno per sogno. A volte mi chiedo se sappiano contare...

 

Per me il momento più difficile sta arrivando adesso, tra la fine del tirocinio e l'inizio di eventuali borse/dottorati... La mia insicurezza mi divorerà?

Link to comment
Share on other sites

Mi trovo in una situazione simile alla tua, sono sempre stata propensa allo studio, mi riusciva bene e prendevo voti alti quindi si sono tutti abituati alla cosa aspettandosi sempre gli stessi risultati. dovevo impegnarmi e dare sempre il massimo, se non prendevo voti alti in qualche modo deludevo mio padre che non poteva vantarsi di me in giro con i colleghi e parenti. Questa situazione a lungo andare mi ha stressata tanto, perchè pretendevo da me stessa tanto, non dovevo fallire altrimenti mi sarei considerata una fallita perchè l'unica cosa in cui riuscivo era lo studio. Sono uscita dal liceo con 100, ora mi sto laureando ho una buona media, non quella del 30 ma del 28. Quando ho detto a mio padre che non sarei uscita con 110 perchè partirei da 103 ci è rimasto male.

Mi mancano 5 esami e sto con l'ansia perchè devo prendere voti alti per non abbassare la media e quindi di conseguenza non deludere mio padre. (e ora sono andata in sciopero perchè mi manca la motivazione a studiare) Poi per ogni cosa che faccio al di fuori dello studio mi dicono sempre che sono brava, che so fare tutto...per me non è tutto così facile come loro lo descrivono. A volte mi sento troppo pressurata :( si aspettano sempre tanto da me. io penso che il miglior modo per togliermi di dosso questo fardello sia andarmene di casa.

quando ho detto a mio padre che non ho intenzione di fare la magistrale mi fa: e tutta la tua bravura la vuoi sprecare? ansia.

come dice kyos anche io combatto con le aspettative degli altri ma soprattutto con le mie.

 

nel mio caso ho sempre avuto la sensazione di dover andare bene a scuola per sopperire alle mie mancanze in campo sociale, amoroso e caratteriale (sono una capra in tutti e tre). E ho detto sensazione perché magari mi sono imparanoiato io...ma questo è sempre un lascito dei miei, è l'ambiente che ti forma.

 

 

 

quanto ti capisco...anche io ho provato lo stesso. soprattutto al liceo.

 

Anche mio padre fa battute ironiche sul fatto che con la mia laurea potrei lavorare alla reception di un hotel, questo solo perché ho scelto il MIO percorso di studi e non quello che si aspettava da me.

 

anche mio padre lo dice, dice che al massimo prenderò 500 euro al mese e che mi dovrà mantenere lui. questo perchè non sono voluta andare a lavorare in banca con lui.

 

mio padre è molto controverso, si aspetta che io vada bene che prendi voti alti però poi mi dice queste cose oppure non mi fa mai un complimento per i miei risultati, le mie piccole conquiste ecc.

 

sinceramente una famiglia depotenziante per il carattere mi farebbe reagire positivamente, facendomi impegnare, emancipare. quando vivevo con mia madre a lei non gliene fregava nulla di me e della mia media e studiavo con piacere per me stessa e avevo dei buoni risultati non pretendendo l'impossibile da me. ora non è più cosi. certo resto sempre dell'opinione che la via di mezzo è la misura giusta.

ma secondo voi perchè si caricano di così tante aspettative? perchè vorrebbero che facessimo quello che loro non hanno fatto? per essere orgogliosi di noi?

Link to comment
Share on other sites

@@Kyos. Sì i genitori fanno finta di non notare oppure, nel mio caso, dicono ridendo "non ti va più di studiare?" e io "no, mo no" . Ma devo ammettere che mio padre (ho origliato una conversazione che stava avendo con mia mamma) si rende conto di ciò che ho dato....mia madre pensava solo ai soldi della retta. Non parliamo di lavoro che mi metto a piangere LOL, affrontare un colloquio mi fa sudare solo a pensarci. Ma sai che c'è Kyos? Ci sappiamo adattare ma non lo notiamo...come hai superato altri ostacoli, supererai anche questo ^^

 

@@Quistis...perché ci caricano di aspettative? non lo so....sono molto velenoso su questo e infatti la mia spiegazione è perché così possono vantarsi davanti agli altri (e mia madre lo fa...così sembro meno sfigato).

Link to comment
Share on other sites

Sicuramente il fattore vanto è importante, vantarsi dei proprio figli è un modo per celare un vanto verso loro stessi, in fondo ci hanno fatti loro, no?

Nel caso di mia mamma spezzo una lancia a suo favore, perché lei non ha potuto studiare e ci teneva molto, quindi adesso proietta questo suo desiderio su di me.

Link to comment
Share on other sites

Famiglia depotenziante che si aspetta un tuo fallimento? dovrei dire che la mia è pure rompicoxxxxi :asd:

Stavano sempre lì a deprimermi mettendomi addosso sensi di colpa e di sacrificio come da buona famiglia cattolica, mi ponevano sempre dei limiti per mettermi in testa che la vita fosse dura, quando avevo un problema non mi ascoltavano mai anzi, dicevano che io non dovevo avere problemi... ma sopportare! Ho uno zio invidioso che butta sempre merda su ogni cosa che faccio.

Io darei fuoco ad ogni cosa che riguarda la famiglia (chissà quante volte l'ho scritto sul forum) ho avuto un padre assente ma quando c'era... era meglio che non c'era.

Smetto sennò ne scrivo di tutti i colori :asd:

Link to comment
Share on other sites

@@Kyos....praticamente avrei potuto scrivere il tuo post e non avrei detto bugie. E' incredibile XD

 

Sai come ho reagito dopo la laurea? Frenando di brutto...non sono in regola con gli esami, mi salgono i sensi di colpa. I miei colleghi di uni si chiedono quando sono diventato umano? XD

 

Idem per me. Io sto reagendo adesso dopo le superiori.

 

Mi trovo in una situazione simile alla tua, sono sempre stata propensa allo studio, mi riusciva bene e prendevo voti alti quindi si sono tutti abituati alla cosa aspettandosi sempre gli stessi risultati. dovevo impegnarmi e dare sempre il massimo, se non prendevo voti alti in qualche modo deludevo mio padre che non poteva vantarsi di me in giro con i colleghi e parenti. Questa situazione a lungo andare mi ha stressata tanto, perchè pretendevo da me stessa tanto, non dovevo fallire altrimenti mi sarei considerata una fallita perchè l'unica cosa in cui riuscivo era lo studio. Sono uscita dal liceo con 100, ora mi sto laureando ho una buona media, non quella del 30 ma del 28. Quando ho detto a mio padre che non sarei uscita con 110 perchè partirei da 103 ci è rimasto male.

Mi mancano 5 esami e sto con l'ansia perchè devo prendere voti alti per non abbassare la media e quindi di conseguenza non deludere mio padre. (e ora sono andata in sciopero perchè mi manca la motivazione a studiare) Poi per ogni cosa che faccio al di fuori dello studio mi dicono sempre che sono brava, che so fare tutto...per me non è tutto così facile come loro lo descrivono. A volte mi sento troppo pressurata :( si aspettano sempre tanto da me. io penso che il miglior modo per togliermi di dosso questo fardello sia andarmene di casa.

quando ho detto a mio padre che non ho intenzione di fare la magistrale mi fa: e tutta la tua bravura la vuoi sprecare? ansia.

come dice kyos anche io combatto con le aspettative degli altri ma soprattutto con le mie.

 

 

 

 

 

quanto ti capisco...anche io ho provato lo stesso. soprattutto al liceo.

 

 

 

anche mio padre lo dice, dice che al massimo prenderò 500 euro al mese e che mi dovrà mantenere lui. questo perchè non sono voluta andare a lavorare in banca con lui.

 

mio padre è molto controverso, si aspetta che io vada bene che prendi voti alti però poi mi dice queste cose oppure non mi fa mai un complimento per i miei risultati, le mie piccole conquiste ecc.

 

sinceramente una famiglia depotenziante per il carattere mi farebbe reagire positivamente, facendomi impegnare, emancipare. quando vivevo con mia madre a lei non gliene fregava nulla di me e della mia media e studiavo con piacere per me stessa e avevo dei buoni risultati non pretendendo l'impossibile da me. ora non è più cosi. certo resto sempre dell'opinione che la via di mezzo è la misura giusta.

ma secondo voi perchè si caricano di così tante aspettative? perchè vorrebbero che facessimo quello che loro non hanno fatto? per essere orgogliosi di noi?

 

Sono d'accordo al mille per mille con te. Mai sentito un complimento semplice, sempre e solo aspettative. La frase di mio padre dopo essermi diplomato con cento (ripetuta quando ho vinto un premio per la recitazione) è stata: "Hai fatto la metà del tuo dovere."

Senza contare che mi rendo conto che ho fatto indigestione di aspettative e che sono seriamente indietro rispetto a certi miei coetanei, è come se io adesso stessi scoprendo cosa voglio fare nella vita perché sino ad ora ho sempre reagito alle situazioni più per non deludere le aspettative che per fare ciò che volevo.

Sarà che forse deludere quante più aspettative possibili possa esorcizzare sia la mia reazione alle aspettative che la loro stessa esigenza di aspettative?

Link to comment
Share on other sites

@

Già già, considera che mio padre pretende che prenda voti alti ma poi non mi fa mai un complimento come se tutto fosse dovuto!! al massimo mi dice "ah." poi invece ai colleghi e parenti fa elogi su elogi. ma scusa, perchè a me no? mia sorella dice che lo fa per spronarmi. ah tra l'altro mia sorella al liceo era una capra, è uscita con 60 è andata 3 anni fuori corso all'uni a scienze delle merendine comunicazioni e non gli ha mai detto nulla.

secondo me quelle frasi tipo "hai fatto metà del tuo dovere" sono frasi fatte. si ripetono in continuazione. io anche sono al 1 anno fuori corso, in realtà ho lavorato un anno e sono rimasta indietro ma un altro motivo è che dopo il liceo volevo smettere di andare a 3000. se tutto va bene mi laureo a luglio, se va male a dicembre.

poi un'altra cosa è che ora mi stanno tempestando di domande su cosa devo/voglio fare della mia vita. ma io che ne so!! ma posso decidere ora? per loro siccome sono cosi devo avere le idee chiare, sapere cosa fare,come muovermi... certe volte mi stresso cosi tanto che vorrei mandare tutto all'aria.

la cosa bella è che mio padre non è nemmeno laureato. ha trovato lavoro a 20 anni e ha fatto carriera, ma prima erano altri tempi...

ma ci hai mai parlato di questi tuoi problemi con i tuoi genitori? (anche se deduco possano sembrare discorsi alieni per loro...)

comunque il fatto che tu abbia capito queste cose ti ha liberato un po' dalle pressioni? adesso riesci a fare qualcosa che ti piace e che vuoi veramente?

Link to comment
Share on other sites

Risponderò alle tue ultime domande con molta franchezza:

si mi sono liberato un minimo da queste pressioni, ma spesso mi vengono attacchi d'ansia immotivati e paura di fallire anche nelle piccole cose. Ogni volta che faccio quello che mi piace veramente mi sento tremendamente in colpa. Purtroppo per ora è così, ma credo di essere work in progress.

Link to comment
Share on other sites

Una vita sociale terribilmente nella media. Ho molte compagnie con cui esco solitamente nei fine settimana, due/tre amici di "sempre" di cui mi fido un po' di più e coi quali condivido anche momenti più intimi, un'amica che è come fosse una sorella e della quale mi fido quasi ciecamente; devo dire anzi che ho una vita sociale estremamente attiva forse proprio per compensare la mia mancanza di voglia (a volte) di stare in casa con mio padre (non che sia cattivo, ma mi sento schiacchiato dalla sua presenza).

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...