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Bologna, il Pdl contro l’arcigay Il Cassero: “Soldi pubblici per un bar e una discoteca”


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si chiama associazionismo culturale, infatti molti locali fanno pagare una tessera all'ingresso piuttosto che doversi comportare (legalmente) come un locale notturno. e comunque anche l'ultima delle pietre sa che tutte le associazioni gay d'italia si organizzano in eventi serali come auto finanziamento

Prescindendo dal fatto che come scrive R.POST questo tipo di gestione è (purtroppo) in uso praticamente in tutta Italia, sono d'accordo con quanto scritto nell'articolo in larga parte.

 

"Il Comune di Bologna dà in comodato gratuito all’arcigay la Salara (70.000 euro), gli paga metà delle utenze (20.000), oltre 40.000 euro di contributi pubblici"

può essere facilmente tradotto in

"affitto e utenze gratis e anche 20.000 € contributi"

dai, non nascondiamoci dietro un dito.

Il comune copre spese per 130.000 € e il bilancio chiude in attivo di 160.000 € ?

Perfetto, non avrebbero problemi ad accollarsi certi costi e chiudere ancora in attivo, mantenedo lo status di associazione culturale Arci che permette loro di "schivare" la tassazione che tocca a tutti gli altri italiani.

Come scritto anche nell'articolo, inoltre, questa condizione ha un che di sbagliato già solo per la discriminazione implicita di associazioni minori che fanno opera di educazione e assistenza ma, non avendo la struttura del Cassero (intesa come struttura associativa), devono arrangiarsi con le briciole dei contributi pubblici (se cadono dal tavolo) o l'autofinanziamento.

Garantisco che non è facile avere un alto livello di proposte senza soldi. A Torino come Arcigay facciamo i salti mortali per avere una sede aperta ai soci, con serate a tema culturale, incontri informali di discussione, ecc ecc.

I soldi pubblici sono di tutti noi e come tali sarebbe bello che ci fosse un maggiore grado di attenzione sul loro impiego.

forse è vero

(non lo so, non ho i conti del cassero sotto mano),

 

ma io non ci vedo niente di tanto socialmente sensibile nelle parole del pdl, solo voglia di fare polemica. secondo me non gli sembra vero di aver trovato un tema su cui poter fare tanta demagogia tutta insieme - il lato economico è ultimamente molto sensibile per quasi tutti i cittadini italiani.

mah, il Cassero è storico. E Bologna è una città gay-friendly, forse la più in Italia. Per giunta quest'anno deve anche ospitare il gay pride nazionale (dunque avrà delle spese extra).

Non ci trovo molto di strano nell'iniziativa del comune.

Certo, se il Comune avesse un buco spaventoso e non riuscisse neanche a pagare gli enti convenzionati per l'assistenza sociale, sarebbe un altro paio di maniche, ma non ho dati alla mano.

 

Una nota a piè di pagina: per gli omosessuali l'associazionismo E' l'arcigay, non ci sono alternative. Quindi o gli enti pubblici aiutano oppure spariscono piano piano i comitati.

E' un sistema usato in tutta italia per finanziare le associazioni vicine a certe parti politiche(non mi stupirei che Lo Giudice prendesse molti voti tramite l'arcigay, e il cassero in particolare). La vicenda, come molte altre, è l'ennesimo sperpero di danaro pubblico, attenendomi alla cifre date, che è giusto che vada combattuto.

Sul motivo per cui i consiglieri PDL abbiano fatto realmente la denuncia non mi sto neanche ad interrogare, primo perchè non mi interessa secondo perchè non ci vuole molto a pensar male.

Se il Cassero reinveste in attività e servizi alla comunità LGBT

sarebbe una forma di finanziamento indiretto, che avrebbe il vantaggio

e lo svantaggio di lasciare la capacità decisionale ad una associazione

privata, la quale in teoria sarebbe controllata dai propri associati.

 

Dico - in teoria - nel senso che mediamente in Italia l'associazionismo privato

non è uno specchio di trasparenza ed efficienza. Ma potrebbe essere

che nello specifico caso questa associazione sia trasparente ( la polemica politica

se teorica diventa strumentale, giacchè potrebbe indirizzarsi ad ogni forma di

finanziamento di questo tipo, bisogna che qualcuno si prenda la briga di fare le

pulci al bilancio ai libri contabili etc. )

 

A mio avviso, se consideriamo Arcigay l'ente esponenziale di una comunità

minoritaria, un finanziamento indiretto dello stato ci può stare, come ci può stare

per una confessione religiosa minoritaria ( cioè come forma di tutela del pluralismo

sociale ) Starebbe poi alla comunità LGBT controllare, ma senza ingerenze pubbliche

( che invece sono necessarie nel caso di finanziamenti ad hoc di progetti ed iniziative )

 

Ed Arcigay avrebbe in teoria la possibilità di redistribuire sul territorio nazionale ciò che

riesce a raggranellare a livello regionale.

 

Rispetto al finanziamento della cassa previdenziale dei medici, piuttosto che delle federazioni

sportive più improbabili etc. etc. noi abbiamo dalla nostra il fatto di essere una minoranza. Il

problema semmai è che tutto ciò avviene - di fatto, piuttosto che di diritto.

 

Quindi potrebbe essere revocato, distolto, non esistono criteri formalizzati di scelta, non è il frutto

di una vera decisione dello stato, ma di una concessione di poteri pubblici locali ( e quindi passibile

di condizionare più di un finanziamento diretto...ma formalizzato )

Hinzelman, pur essendo d'accordo sul discorso del finanzialmento indiretto, rimando dell'idea che sia sbagliato utilizzare soldi pubblici per Il Cassero. Esattamente come non gradirei che soldi pubblici venissero utilizzati per pagare affitto ed utenze + contributi ad altre associazioni (religiose, politiche o altro che siano). Piuttosto che quei soldi vengano utilizzati per campagne contro l'omofobia, per borse di studio o ricerche nel campo degli studi LGBT, etc... Insomma ci sono altri modi per utilizzare fondi (ammesso e non concesso che Bologna ne abbia a disposizione) per la minoranza LGBT e, secondo me, migliori che non il finanziamento del Cassero!!

  • 3 weeks later...

Ovviamente il problema non è l'uso in sè di fondi pubblici

problema rispetto al quale è giusto interrogarci e farlo pure

con quello spirito critico che spesso manca ad altri.

 

Il problema è l'uso ritenuto "immorale" di fondi pubblici:

 

Comune, si discute sulla convenzione col Cassero. Michele Facci inizia a leggere il testo della

guida al sesso sicuro pubblicata sul sito del circolo: "Così dimostro quale cultura si promuove

con i fondi pubblici". Ronchi lo bacchetta: "Moralismo inutile"

 

http://bologna.repub...e_pdl-29621676/

Fino a quando non vivremo in una società capace di integrare e rispettare le minoranze e la fase sociali più deboli, qualsiasi quantità di soldi spesa a favore di associazioni che tutelino questi parti sociali e promuovano una cultura di maggiore civiltà sarà ben spesa.

 

Pertanto trovo ridicole che le critiche del PDL, anche se ovviamente è perfettamente coerente con il modello di società che promuovono

La vicenda è abbastanza complicata da quel che mi appare, e non avendola seguita con attenzione potrei anche sbagliarmi.

Ciò premesso qua si denuncia in primo luogo l'arricchimento da parte di un'associazione che riceve fondi pubblici, e che quindi per legge non dovrebbe avere il profitto tra le finalità dell'associazione stessa. Quando un comune eroga soldi ad un ente no profit, che è un pò diverso che erogarli ad un'associazione di volontariato, i soldi versati dovrebbero essere equivalenti all'ammontare di servizi potenzialmente offerti dall'associazione, anche perchè si potrebbe ravvisare il rischio di danno erariale, e quindi l'associazione potenzialmente non dovrebbe avere un guadagno. Ora se il Cassaro possiede un attivo considerevole derivato dall'ordinaria amministrazione reputo che i fondi comunali debbano essere quantomeno diminuiti, anche perchè ho avuto modo di frequentare bologna e conoscere il cassero, e una delle principali attività che mi sembrava svolgesse fosse quello di pub/discoteca, quindi se pur avendo un attivo in bilancio continua a ricevere ingenti aiuti dal comune, personalmente mi preoccupa anche della possibile turbativa del mercato.

La seconda questione che viene sollevata riguarda i consigli per fare "del buon sesso" e immagino per prevenire anche la diffusione di malattia sessualmente trasmissibili. La cosa in sè non è malvagia, anzi, l'unica parte che mi lascia perplesso è il capitolo riguardante il sesso con l'uso di droghe, che potrebbe essere etichettato come un'istigazione all'illegalità, e che diventa ancor più inaccettabile se pubblicato sul sito di un ente che riceve finanziamenti pubblici.

In sostanza per quanto il Cassare porti avanti iniziative meritorie e sia ormai diventato quasi un simbolo, qualora ci fossero comportamenti realmente scorretti da parte di comune e associazione è giusto che a questi venga messo freno.

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