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Che genere di amicizia sei?


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non so se risulto OT in questa sezione ma spiego un po' qual'è il mio dilemma citando un episodio recente.

Io e il mio ragazzo siamo a Roma da poco e conosciamo ancora poche persone anche perchè, sopratutto i primi tempi, siamo scesi spesso giù a Napoli per stare con la famiglia e gli amici.

Ultimamente siamo rimasti un po' di più a Roma per cercare di costruirci un minimo di vita sociale.

Delle poche persone conosciute in particolare avevamo legato con un'altra coppia di ragazzi gay con cui siamo usciti spesso negli ultimi 4 mesi sopratutto durante il weekend. Due settimane fa ci siamo visti sabato per un'uscita ed eravamo rimasti d'accordo di uscire anche domenica perchè avevamo casualmente acquistato uno stesso coupon di degustazione in tempi diversi. Il giorno dopo ci organizziamo quindi per mettere apposto casa la mattina per poi uscire successivamente ma, non ricevendo notizie da parte loro, il mio ragazzo invia un messaggio intorno alle 16 chiedendo come stava uno dei ragazzi che il giorno prima aveva lamentato dei problemi di salute e quest'ultimo lo rassicura. Il mio ragazzo però si aspettava anche un accenno alla proposta che avevano fatto e manda un ulteriore messaggio chiedendo info sull'appuntamento. A questo punto la risposta è che loro non sarebbero usciti perchè erano stanchi e si volevano riposare.

Fin qui nulla di male se non fosse che secondo noi sarebbe stato quantomeno rispettoso avvertire prima per permetterci di organizzarci magari diversamente e quindi un bel po' di scazzo è inevitabile. A questo si aggiunge che non era la prima volta che si buttava qualcosa più di un'idea e poi si faceva nulla.

Il giorno dopo il mio ragazzo vede uno dei due in chat e parlandogli espone il fatto che si era infastidito e che a suo dire avevano avuto un comportamento superficiale e che non era la prima volta. Quest'ultimo sembra reagire come se cadesse dalle nuvole ma poi afferma che loro sono abituati a comportarsi così sempre, che buttano le proposte ma senza impegno e che non credeva di dover avvisare. In ogni caso si lasciano apparentemente tranquillo con anzi un ringraziamento per essere stato sincero del fastidio provato. Peccato che poi per la successiva settimana sono scomparsi letteralmente e quando abbiamo provato a capire quale fosse il problema, è arrivata una vagonata di letame, dall'essere pesanti, al fatto che non erano tenuti a fare un bel niente, che avevamo giudicato le loro intenzioni fino ad arrivare a dire che non erano piu' interessati a noi perchè incompatibili.

Inutile dire che ci sono rimasto di cacca letteralmente perchè al solito mi ero creato delle aspettative che puntualmente sono state disattese. In questo mi riferisco a valori quali l'onestà e il rispetto che per me sono basilari in un rapporto d'amicizia.Peccato che mi rendo conto che mi rendo conto di quanto sia complicato trovare persone che si sobbarcano gli oneri oltre agli onori di costruire un'amicizia.

Qual'è la domanda? Forse in realtà si trattava solo di uno sfogo o forse magari qualcuno mi potrebbe dire che in effetti sono io che sbaglio e che sono effettivamente pesante...chissà...

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https://www.gay-forum.it/topic/19204-che-genere-di-amicizia-sei/
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Ho conosciuto anche io persone di questo genere, disimpegnate totalmente e ignoranti verso valori base, quali la sincerità e l'onestà, che caratterizzano non solo quello d'amicizia, ma qualunque tipo di rapporto.

E' inutile ribadire che si siano comportati malissimo e che non abbiano alcun tipo di giustificazione: si tratta di osservare regole base di comportamento verso una persona.

Se si programma un appuntamento, è doveroso avvertire in caso di assenza, non puoi permetterti di tenere sulle spine delle persone che potrebbero far'altro.

In effetti non esiste una domanda nel tuo topic, forse cerchi conferma del fatto che anche secondo noi si siano comportati male? Beh, sì, secondo me si. :D

Io sono il genere di amico che state frequentando.

Anche io a volte faccio proposte e poi non le rinnovo, però trovo estremamente pesanti le persone come il tuo ragazzo che stanno a puntualizzare ogni cosa perché è meglio parlarne. Parlare parlare parlare e poi uno si ritrova a sentirsi pieno doveri, di accortezze, di regolette ed uscire non è un piacere, ma un lavoro.

C'è il confine del rispetto è ovvio: io non ti dico "ci vediamo alle 4" e poi non mi presento, al massimo dico "via dai, domani sera magari si va al cinema", se poi non rinnovo il mio invito si vede che non avrò avuto voglia. Dovertelo dire mi sembra scontato, se avessi avuto voglia ti avrei chiamato. Mi sembra di essere fidanzato con una ragazza bisbetica quando esco con le persone come voi (senza offesa eh) ed infatti dalle mie amicizie sono state elimanate le persone che vogliono parlare di tutto. A volte parlare è la scelta peggiore: bisogna imparare a capire le altre persone e ad accettarle altrimenti ci si limita a frequentarle quando ne si ha voglia oppure a convenienza. Quando uno comincia a dirsi tutto i rapporti si incrinano, la storia del parlarne fa bene solo quando non si eccede e parlarne non diventa un fare il quadro di tutti i difetti della persona che si frequenta. Uno esce per divertirsi non per avere accanto la ragazza possessiva, ansiosa e precisina.

 

SIA CHIARO: mentre scrivevo questo messaggio pensavo in particolare a due/tre persone di mia conoscenza è ovvio che non sto criticando te o il tuo ragazzo perché non vi conosco. Sto criticando quel (come dici tu) genere di amico! :nyam: :):)

E poi secondo me il dirsi le cose è qualcosa che entra in gioco solo quando si è amici di lunga data: quando ci si conosce da poco (anche uno/due anni) bisogna riuscire a non "indispettire" le persone con cui ci si frequenta perché ognuno ha bisogno di sentirsi parte di una relazione senza sentirsi "invaso"; insomma la solita vecchia storia dell'essere equilibrati. :music:

Mi sembra di essere fidanzato con una ragazza bisbetica quando esco con le persone come voi (senza offesa eh) ed infatti dalle mie amicizie sono state elimanate le persone che vogliono parlare di tutto. A volte parlare è la scelta peggiore: bisogna imparare a capire le altre persone e ad accettarle altrimenti ci si limita a frequentarle quando ne si ha voglia oppure a convenienza. Quando uno comincia a dirsi tutto i rapporti si incrinano, la storia del parlarne fa bene solo quando non si eccede e parlarne non diventa un fare il quadro di tutti i difetti della persona che si frequenta.

Sorvolando sul fatto che deve essere proprio una donna ed essere "bisbetica","possessiva","ansiosa" e "precisina" (per mia esperienza con amiche etero ci sono anche molti uomini possessivi e bisbetici) volevo dire che, sebbene in parte tu abbia ragione, non sono del tutto d'accordo con te. Il "dirsi tutto" di sicuro a volte è sbagliato ma se si vuole costruire un rapporto di vera Amicizia questa deve essere basata sul dialogo. Sparare inviti a caso e poi tirarsi indietro senza avvertire non mi sembra corretto, soprattutto con una persona con cui stai stabilendo un rapporto e che ancora non sa che quello è il tuo modo di fare. Anche con amici di vecchia data non lo trovo comunque coerente perché, a meno che non sia una proposta vaga (tipo "Ci vediamo presto!","Poi organizziamo qualcosa") mi sembra buona norma avvertire se non si può essere presenti ad un appuntamento preso.

Per quanto riguarda il comportamento del ragazzo di @@claus, secondo me, non c'è nulla da dire. Si è sentito ferito da un comportamento e l'ha esposto sinceramente al loro amico. Magari voleva capire il perché di quel gesto, comprendere l'altra persona non giudicarla. In cambio dell'onestà ha ricevuto solo una marea di insulti che non ci si aspetterebbe certo da un amico. Inutile dire che anche secondo me si sono comportati molto male (gli "amici" ovviamente e non claus e il suo ragazzo)

Dicesi: "tirapacchi". Semplicemente non vi trovano particolarmente degni d'interesse (capita a tutti di avere dei conoscenti che appaiono interessanti ad intervalli) e quindi vi obbligano ad una serie di infinite scomodità per non avere un'agenda perennemente fluttuante e disimpegnata.

Di persone così ce ne sono tantissime, per questo quando si cerca di concordare un appuntamento, se non c'è conferma 2-3 giorni prima l'appuntamento va considerato reinviato :)

Sorvolando sul fatto che deve essere proprio una donna ed essere "bisbetica","possessiva","ansiosa" e "precisina" (per mia esperienza con amiche etero ci sono anche molti uomini possessivi e bisbetici) volevo dire che, sebbene in parte tu abbia ragione, non sono del tutto d'accordo con te. Il "dirsi tutto" di sicuro a volte è sbagliato ma se si vuole costruire un rapporto di vera Amicizia questa deve essere basata sul dialogo. Sparare inviti a caso e poi tirarsi indietro senza avvertire non mi sembra corretto, soprattutto con una persona con cui stai stabilendo un rapporto e che ancora non sa che quello è il tuo modo di fare. Anche con amici di vecchia data non lo trovo comunque coerente perché, a meno che non sia una proposta vaga (tipo "Ci vediamo presto!","Poi organizziamo qualcosa") mi sembra buona norma avvertire se non si può essere presenti ad un appuntamento preso.

Hai ragione: ho detto ragazza bisbetica quando poi in realtà sono sempre stati gli uomini e la mia ex ragazza ad essersi comportati così. Non volevo apparire troppo estremista, ma penso che per costruire una vera amicizia debbano esserci delle basi che sono lo stare bene assieme a prescindere. Se uno comincia a dirsele proprio subito temo che non ci sarà proprio il terreno in cui piantare un bel niente. Con gli amici di vecchia data intendevo il contrario: è proprio con loro che ci si puo' permettere (e devo dire la verità: viene quasi spontaneo) di essere più bisbetici e rompiballe, ma questa è una fase successiva del rapporto. E' ovvio che non bisogna sfociare nella mancanza di rispetto, ma se ho capito la situazione i due amici avranno buttato là un'uscita senza dire né orario né nulla e poi magari avranno preferito guardare un film tra di loro. Se poi hanno dato un appuntamento e mandato tutto all'aria senza avvertire allora appoggio pienamente claus.

 

Per quanto riguarda il comportamento del ragazzo di @@claus, secondo me, non c'è nulla da dire. Si è sentito ferito da un comportamento e l'ha esposto sinceramente al loro amico. Magari voleva capire il perché di quel gesto, comprendere l'altra persona non giudicarla. In cambio dell'onestà ha ricevuto solo una marea di insulti che non ci si aspetterebbe certo da un amico. Inutile dire che anche secondo me si sono comportati molto male.

Ripeto: per me cercare di capire sempre tutto e parlare parlare parlare equivale a voler cementificare qualcosa. E' come se alcune persone dovessero avere certezze su tutto e quindi parlare e spiegare i propri motivi serve (secondo loro) a far si che le persone con le quali si stanno confrontando le vengano incontro. Invece la maggior parte delle volte (soprattutto quando il rapporto non si è cibato di esperienze concrete di vita condivise) non si fa altro che soffocare le persone.

al massimo dico "via dai, domani sera magari si va al cinema", se poi non rinnovo il mio invito si vede che non avrò avuto voglia. Dovertelo dire mi sembra scontato, se avessi avuto voglia ti avrei chiamato.

 

 

Ma anche no, a parte che, salvo imprevisti o problemi di salute che possono capitare, una persona normale l'oggi per il domani sa già se intende uscire o meno, non stiamo parlando di business men che devono controllare l'agenda continuamente per incastrare gli appuntamenti, ergo per educazione gli appuntamenti vanno confermati o smentiti...se uno giorni prima rimane con un "ci vediamo domenica al posto x", il giorno dell'appuntamento è buona norma avvertire per confermare o smentire l'incontro e confermare l'orario o avvertire se si è in ritardo, basta un sms...diventerete poveri per 10 cent?

 

Poi per carità, non è obbligatorio starci tutti simpatici, però non c'è bisogno di offendere una persona (se non si è comportata male con te) se non ti sta simpatica e non ti interessa piu' di uscirci...non ci esci piu' e basta.

Io sono il genere di amico che state frequentando.

Anche io a volte faccio proposte e poi non le rinnovo, però trovo estremamente pesanti le persone come il tuo ragazzo che stanno a puntualizzare ogni cosa perché è meglio parlarne. Parlare parlare parlare e poi uno si ritrova a sentirsi pieno doveri, di accortezze, di regolette ed uscire non è un piacere, ma un lavoro.

C'è il confine del rispetto è ovvio: io non ti dico "ci vediamo alle 4" e poi non mi presento, al massimo dico "via dai, domani sera magari si va al cinema", se poi non rinnovo il mio invito si vede che non avrò avuto voglia. Dovertelo dire mi sembra scontato, se avessi avuto voglia ti avrei chiamato. Mi sembra di essere fidanzato con una ragazza bisbetica quando esco con le persone come voi (senza offesa eh) ed infatti dalle mie amicizie sono state elimanate le persone che vogliono parlare di tutto. A volte parlare è la scelta peggiore: bisogna imparare a capire le altre persone e ad accettarle altrimenti ci si limita a frequentarle quando ne si ha voglia oppure a convenienza. Quando uno comincia a dirsi tutto i rapporti si incrinano, la storia del parlarne fa bene solo quando non si eccede e parlarne non diventa un fare il quadro di tutti i difetti della persona che si frequenta. Uno esce per divertirsi non per avere accanto la ragazza possessiva, ansiosa e precisina.

 

SIA CHIARO: mentre scrivevo questo messaggio pensavo in particolare a due/tre persone di mia conoscenza è ovvio che non sto criticando te o il tuo ragazzo perché non vi conosco. Sto criticando quel (come dici tu) genere di amico! :nyam: :):)

E poi secondo me il dirsi le cose è qualcosa che entra in gioco solo quando si è amici di lunga data: quando ci si conosce da poco (anche uno/due anni) bisogna riuscire a non "indispettire" le persone con cui ci si frequenta perché ognuno ha bisogno di sentirsi parte di una relazione senza sentirsi "invaso"; insomma la solita vecchia storia dell'essere equilibrati. :music:

 

Ciao, ti ringrazio comunque della risposta, è un buon modo di capire cosa succede dall'altra parte. In realtà una parte di me ha anche pensato che forse eravamo stati eccessivi ma con il senno di poi io credo che tanti piccoli malcontenti creino delle fratture che prima o poi si aprono come voragini quindi tanto vale dire subito le cose come stanno. Poi certo non mi aspettavo questa reazione ma magari meglio ora che tra 6 mesi quando l'investimento, perchè per me l'amicizia presuppone un investimento emotivo, magari sarebbe stato più grande e così anche la ferita da rimarginare.

Quello che più mi infastidisce è che loro hanno impostato il rapporto raccontando alla PRIMA uscita tutti i loro problemi e alcune dinamiche piuttosto intime della loro coppia e noi di conseguenza abbia pensato di offrire la stessa trasparenza.

Mi sembra di essere fidanzato con una ragazza bisbetica quando esco con le persone come voi (senza offesa eh) ed infatti dalle mie amicizie sono state elimanate le persone che vogliono parlare di tutto.

 

Da dove leggi che il problema sia questo? Cioè forse non ha nesso con quanto detto da claus, scusa se ho frainteso!

Si parla di mancanza di rispetto verso delle persone con cui si era preso un appuntamento, e non mi pare giustificabile in alcuna maniera. A sto punto, se uno non è sicuro, si dice "Guarda, in questi giorni andiamo al cinema, ci sentiamo per stabilire quando".

Ma anche no, a parte che, salvo imprevisti o problemi di salute che possono capitare, una persona normale l'oggi per il domani sa già se intende uscire o meno, non stiamo parlando di business men che devono controllare l'agenda continuamente per incastrare gli appuntamenti, ergo per educazione gli appuntamenti vanno confermati o smentiti...se uno giorni prima rimane con un "ci vediamo domenica al posto x", il giorno dell'appuntamento è buona norma avvertire per confermare o smentire l'incontro e confermare l'orario o avvertire se si è in ritardo, basta un sms...diventerete poveri per 10 cent?

 

Poi per carità, non è obbligatorio starci tutti simpatici, però non c'è bisogno di offendere una persona (se non si è comportata male con te) se non ti sta simpatica e non ti interessa piu' di uscirci...non ci esci piu' e basta.

 

Ma se avessi voluto definire un'uscita ben precisa avrei stabilito l'orario e detto cosa fare e cosa non fare. Poi non sarò un business man, ma sinceramente non so mai cosa farò il giorno dopo e organizzo sempre tutto all'ultimo.

Per quanto riguarda l'offendere sono d'accordo: infatti trovo riprovevole il comportamento dell'amico. Però bisogna vedere cosa si intende per offendere. Magari il ragazzo di claus ci è rimasto male perché tizio gli ha detto: "mammìì come sei pesante, forse non ci acchiappiamo è meglio non uscire assieme perché mi metti l'ansia!" quando tizio semplicemente stava ops parlando così come ragazzo di claus aveva in precedenza espresso la sua opinione riguardo a quella che lui considerava una mancanza di rispetto. E volendo risalire ancora più in sù in questo effetto domino potrebbe anche darsi che il tizio abbia visto il comportamento del ragazzo di claus come un'offesa o una mancanza di rispetto. E' una questione di percezioni tra persone che sono diverse NON sul piano degli interessi, ma sul modo di vivere.

Ciao, ti ringrazio comunque della risposta, è un buon modo di capire cosa succede dall'altra parte. In realtà una parte di me ha anche pensato che forse eravamo stati eccessivi ma con il senno di poi io credo che tanti piccoli malcontenti creino delle fratture che prima o poi si aprono come voragini quindi tanto vale dire subito le cose come stanno. Poi certo non mi aspettavo questa reazione ma magari meglio ora che tra 6 mesi quando l'investimento, perchè per me l'amicizia presuppone un investimento emotivo, magari sarebbe stato più grande e così anche la ferita da rimarginare.

Quello che più mi infastidisce è che loro hanno impostato il rapporto raccontando alla PRIMA uscita tutti i loro problemi e alcune dinamiche piuttosto intime della loro coppia e noi di conseguenza abbia pensato di offrire la stessa trasparenza.

 

Infatti trovo la tua una riflessione molto saggia. Bisogna riconoscere la gente al volo per sapere con chi si puo' stare e chi no. Poi magari va a finire che la vita ci sorprende, vai a rivedere la tua scrematura e ci trovi qualche amico prezioso che avevi scartato a pelle. E comunque non ti fidare mai di chi alla prima uscita si apre su tutto: di solito si tratta di gente frivola che avrebbe fatto lo stesso anche col panettiere.

 

 

@Krypto

Bè ho parlato di persone come voi mettendo in evidenza all'inizio che io ero il tipo di persona che claus ritrovava nei due amici (e non considero il mio comportamento fmigliore o giusto). Parlo a categorie (cosa che non faccio di solito) perché stiamo parlando di "tipi" di amici.

Però non so se ho capito bene cosa intendi. :maninlove: Sono pieno di antidolorifici. -.-

Sull'organizzare tutto all'ultimo: e' una scelta lecita (anche se lontana dal mio modo di vivere) ma attuabile solo per quanto concerne le attivita' che si fanno da soli (es andare in palestra, a fare spesa, ecc.), mentre se parliamo di uscite con altre persone la pianificazione e' scontata: la gente mica puo' aspettare i tuoi comodi a vuoto, anche perche' se tu non potevi/volevi uscire, e avessi avvertit, quelle persone si sarebbero potute organizzare per fare altro o vedere altre persone. Insomma, si tratta ancbe di rispetto verso il tempo altrui.

Sull'organizzare tutto all'ultimo: e' una scelta lecita (anche se lontana dal mio modo di vivere) ma attuabile solo per quanto concerne le attivita' che si fanno da soli (es andare in palestra, a fare spesa, ecc.), mentre se parliamo di uscite con altre persone la pianificazione e' scontata: la gente mica puo' aspettare i tuoi comodi a vuoto, anche perche' se tu non potevi/volevi uscire, e avessi avvertit, quelle persone si sarebbero potute organizzare per fare altro o vedere altre persone. Insomma, si tratta ancbe di rispetto verso il tempo altrui.

 

Mi stai dicendo che tu organizzi il giorno primo le uscite del giorno dopo? Io ad esempio non potrei farlo (se non in casi particolari), ma ancora una volta è questione di carattere io temo. Io lo faccio il giorno stesso e sin'ora nessuno si è lamentato. In fondo ognuno gestisce (e deve essere così) il suo tempo a prescindere dalle altre persone. Se io ti dico: "domani avrei voglia di prendere una birra in piazza garibaldi" non ho detto "domani ore 11 piazza garibaldi, ci prendiamo una birra" XD eppure alcune persone traducono il primo messaggio nel secondo arbitrariamente. :music:

Ma se avessi voluto definire un'uscita ben precisa avrei stabilito l'orario e detto cosa fare e cosa non fare. Poi non sarò un business man, ma sinceramente non so mai cosa farò il giorno dopo e organizzo sempre tutto all'ultimo.

Per quanto riguarda l'offendere sono d'accordo: infatti trovo riprovevole il comportamento dell'amico. Però bisogna vedere cosa si intende per offendere. Magari il ragazzo di claus ci è rimasto male perché tizio gli ha detto: "mammìì come sei pesante, forse non ci acchiappiamo è meglio non uscire assieme perché mi metti l'ansia!" quando tizio semplicemente stava ops parlando così come ragazzo di claus aveva in precedenza espresso la sua opinione riguardo a quella che lui considerava una mancanza di rispetto. E volendo risalire ancora più in sù in questo effetto domino potrebbe anche darsi che il tizio abbia visto il comportamento del ragazzo di claus come un'offesa o una mancanza di rispetto. E' una questione di percezioni tra persone che sono diverse NON sul piano degli interessi, ma sul modo di vivere.

 

nonostante sia vista dal punto di vista "nemico", può essere considerata una buona chiave di lettura. In effetti la sincerità è stata addirittura rigirata come una mancanza di rispetto nei loro confronti. La motivazione? Prima perchè avevamo messo in dubbio che avrebbero avvisato(ma quanto pensavano di aspettare?) poi, contraddicendosi, dicendo di fare così con tutti i loro amici. Il modus operandi è buttare le proposte in giro e poi decidere quale cogliere di interessante. Forse nella sua logica doveva essere un modo per farmi sentire meno infastidito perchè mal comune mezzo gaudio?

Sono abbastanza d'accordo con Haru Glory. Ho imparato - parlo per me, ovviamente - che nelle relazioni, soprattutto quelle nascenti, bisogna cercare di adattarsi in maniera adeguata agli altri - senza farsi mettere i piedi in testa naturalmente - imparando a capire e a comprendere il modo in cui agiscono e in cui si rapportano. Ci sono le persone più "precise", le persone più "ligie", le persone più "free"...ognuna con un proprio specifico modo di relazionarsi, e se si vuol cavare un ragno dal buco o quantomeno mantenere un buon grado di relazione, non occorre fin da subito cercare di imporre alcuni "principi" nostri che, se per noi possono sembrare particolarmente forti e pressanti, dagli altri sono percepiti come superflui o invasivi. Il tempo dirà poi se le eventuali diversità di vedute sono sostenibili e se, per dirla terra terra, il modo di essere e di vivere di certe persone è più o meno sopportabile ai nostri occhi...in caso negativo, l'amicizia o la relazione decadrà automaticamente, arrivederci e grazie. La flessibilità è comunque importante. Ho notato che ogni volta che le persone tendono ad aspettarsi anche rigidamente dagli altri determinate cose o determinati comportamenti in nome di un altrettanto rigido concetto di "amicizia", "contatto" o "relazione", come lo si vuol chiamare, rimangono deluse perchè gli altri non è detto che rispondano alle loro aspettative e soprattutto, ahimè, non sono tenuti a farlo.

E dico questo da persona che tiene ad avvertire e che cerca sempre di non "tirare pacchi" (mi piace quest'espressione dal sapor settentrionale). Solo che ho notato che molti hanno una concezione più "larga" delle relazioni, senza alcuna cattiveria o malizia, e cercare di imporre una che a loro non appartiene è inutile: solo cercando di adattarsi un minimo e di essere più comprensivi si può "ottenere" molto di più da queste persone. Certo, adattarsi, lo ripeto, non significa calarsi le braghe, naturalmente...e per questo dico anche che comunque la coppia di amici poteva essere a sua volta un po' più delicata senza bacchettare con la delicatezza di un bulldozer...potevano chiarire e parlarne in un altro modo di questo piccolo misunderstanding.

Se io ti dico: "domani avrei voglia di prendere una birra in piazza garibaldi" non ho detto "domani ore 11 piazza garibaldi, ci prendiamo una birra" XD eppure alcune persone traducono il primo messaggio nel secondo arbitrariamente.

Se la metti così di certo non è un appuntamento. Ma basta cambiare un po' la tua frase, senza necessariamente inserire orario e luogo perché lo diventi: "Perché domani non ci prendiamo una birra?". Dopo una simile domanda io mi aspetterei il giorno dopo una conferma o una smentita e, se non ricevo niente sinceramente ci resto male perché non hai avuto rispetto del mio tempo.

Un'amicizia è un insieme di molte componenti, tra cui lo stare bene insieme quando capita è sicuramente una di quelle ma non è tutto, ci vuole rispetto, fiducia e come ha detto claus investimento emotivo. Certo, questa è la mia personalissima idea di amicizia ma credo che da una parte l'evitare di prendere impegni precisi e non confermali mai e dall'altra il non parlare delle proprie emozioni riguardo ad un determinato comportamento dell'altra persona determinano un rapporto che non sarà mai di vera Amicizia.

@@claus quello che il tuo ragazzo ha detto ai vostri amici non può essere una mancanza di rispetto (a meno che non li abbia insultati ma non mi sembra sia andata così), se loro sostengono il contrario, secondo me, è solo per "rigirare la frittata", farvi sentire colpevoli perché li avete fatti sentire in "obbligo" di avvisarvi. Non c'è niente di sbagliato nel chiedere una conferma e in questo spero sia d'accordo anche Haru Glory. Il fatto di aver ammesso all'amico di essere rimasto male del suo comportamento è stato, secondo me, un gesto di amicizia, non atto a far adeguare quelle persone al suo standard di comportamento, ma a far capire le proprie emozioni. Se si sono sentiti minacciati in questi evidentemente si sentivano in colpa loro stessi.

PS = spero di essere stata chiara, sono un po' stanca e il buon uso della parola mi sta abbandonando

Mi stai dicendo che tu organizzi il giorno primo le uscite del giorno dopo? Io ad esempio non potrei farlo (se non in casi particolari), ma ancora una volta è questione di carattere io temo. Io lo faccio il giorno stesso e sin'ora nessuno si è lamentato. In fondo ognuno gestisce (e deve essere così) il suo tempo a prescindere dalle altre persone.

 

Ma scusa.. se uno ti dicesse "Domani magari prendiamo la birra in piazza Garibaldi".. e poi tu il giorno dopo riceveresti un'altra proposta da un altro amico che ti chiede di uscire.. tu che fai? Rispondi all'ultimo che aspetti una conferma dal primo e quindi non lo sai... o dici di si fregandotene dell'evenienza che il primo potrebbe rinnovare l'invito? O si misurano le proposte in base all'interesse rivolto a chi abbiamo davanti?

A me sinceramente non sono mai piaciuti i "discorsi fatti a metà" tanto che dico sempre "Allora ci sentiamo per sms sull'ora di pranzo o a tale ora per una conferma".. e ciò in base a quello che vogliamo fare.

Io non sono uno che vive alla giornata e ho bisogno di organizzarmi.. mi sono capitate diverse volte situazioni spiacevoli in cui ho dovuto declinare inviti per un invito mai confermato che ho ricevuto prima o anche viceversa mi sono sempre riservato il diritto di rispondere "Eh ma non mi avevi più detto nulla.." dopo aver preso un altro impegno ;)

In un'amicizia non si dovrebbe pensare solo a se stessi.. ma anche al fatto che gli altri potrebbero avere una vita.. quindi un sms da 10 centesimi può far risparmiare molto tempo ed evitare situazioni spiacevoli.

Dicesi: "tirapacchi".

 

Eccomi, cosi da 28 anni.

Ma io avverto sempre.

Evito sempre di fare programmi a lungo termine apposta, in quanto tutta la mia giornata dipende da come mi sveglio la mattina.

Ho perso tante persone vicine, ma ne ho altrettante.

Sono abbastanza d'accordo con Haru Glory. Ho imparato - parlo per me, ovviamente - che nelle relazioni, soprattutto quelle nascenti, bisogna cercare di adattarsi in maniera adeguata agli altri - senza farsi mettere i piedi in testa naturalmente - imparando a capire e a comprendere il modo in cui agiscono e in cui si rapportano. Ci sono le persone più "precise", le persone più "ligie", le persone più "free"...ognuna con un proprio specifico modo di relazionarsi, e se si vuol cavare un ragno dal buco o quantomeno mantenere un buon grado di relazione, non occorre fin da subito cercare di imporre alcuni "principi" nostri che, se per noi possono sembrare particolarmente forti e pressanti, dagli altri sono percepiti come superflui o invasivi. Il tempo dirà poi se le eventuali diversità di vedute sono sostenibili e se, per dirla terra terra, il modo di essere e di vivere di certe persone è più o meno sopportabile ai nostri occhi...in caso negativo, l'amicizia o la relazione decadrà automaticamente, arrivederci e grazie. La flessibilità è comunque importante. Ho notato che ogni volta che le persone tendono ad aspettarsi anche rigidamente dagli altri determinate cose o determinati comportamenti in nome di un altrettanto rigido concetto di "amicizia", "contatto" o "relazione", come lo si vuol chiamare, rimangono deluse perchè gli altri non è detto che rispondano alle loro aspettative e soprattutto, ahimè, non sono tenuti a farlo.

E dico questo da persona che tiene ad avvertire e che cerca sempre di non "tirare pacchi" (mi piace quest'espressione dal sapor settentrionale). Solo che ho notato che molti hanno una concezione più "larga" delle relazioni, senza alcuna cattiveria o malizia, e cercare di imporre una che a loro non appartiene è inutile: solo cercando di adattarsi un minimo e di essere più comprensivi si può "ottenere" molto di più da queste persone. Certo, adattarsi, lo ripeto, non significa calarsi le braghe, naturalmente...e per questo dico anche che comunque la coppia di amici poteva essere a sua volta un po' più delicata senza bacchettare con la delicatezza di un bulldozer...potevano chiarire e parlarne in un altro modo di questo piccolo misunderstanding.

 

Fred ha descritto perfettamente il mio pensiero!

 

nonostante sia vista dal punto di vista "nemico", può essere considerata una buona chiave di lettura. In effetti la sincerità è stata addirittura rigirata come una mancanza di rispetto nei loro confronti. La motivazione? Prima perchè avevamo messo in dubbio che avrebbero avvisato(ma quanto pensavano di aspettare?) poi, contraddicendosi, dicendo di fare così con tutti i loro amici. Il modus operandi è buttare le proposte in giro e poi decidere quale cogliere di interessante. Forse nella sua logica doveva essere un modo per farmi sentire meno infastidito perchè mal comune mezzo gaudio?

 

Vabbè claus quella è una tipica paraculata che hanno detto. E' ovvio che non avrebbero avvertito. Si stavano arrampicando sugli specchi. Avrebbero fatto meglio a dire: io sono così, la prossima volta tenterò di modificare l'atteggiamento se ci riesco.

 

Ma scusa.. se uno ti dicesse "Domani magari prendiamo la birra in piazza Garibaldi".. e poi tu il giorno dopo riceveresti un'altra proposta da un altro amico che ti chiede di uscire.. tu che fai? Rispondi all'ultimo che aspetti una conferma dal primo e quindi non lo sai... o dici di si fregandotene dell'evenienza che il primo potrebbe rinnovare l'invito? O si misurano le proposte in base all'interesse rivolto a chi abbiamo davanti?

A me sinceramente non sono mai piaciuti i "discorsi fatti a metà" tanto che dico sempre "Allora ci sentiamo per sms sull'ora di pranzo o a tale ora per una conferma".. e ciò in base a quello che vogliamo fare.

Io non sono uno che vive alla giornata e ho bisogno di organizzarmi.. mi sono capitate diverse volte situazioni spiacevoli in cui ho dovuto declinare inviti per un invito mai confermato che ho ricevuto prima o anche viceversa mi sono sempre riservato il diritto di rispondere "Eh ma non mi avevi più detto nulla.." dopo aver preso un altro impegno ;)

In un'amicizia non si dovrebbe pensare solo a se stessi.. ma anche al fatto che gli altri potrebbero avere una vita.. quindi un sms da 10 centesimi può far risparmiare molto tempo ed evitare situazioni spiacevoli.

 

Le soluzioni alla tua domanda sono tante e hanno sempre come premessa il tipo di impegno che si era preso. Secondo me fate una grande confusione tra amici e compagnie, ecco tutto. Il che è tipico di un certo tipo di amico, amico di tutti, ma in fondo di nessuno.

 

Anche a me danno noia i discorsi fatti a metà se ho un tipo di rapporto con quella determinata persona. Se è un "amico" con cui esco per passare il tempo preferisco di gran lunga la sciallaggine. Sapere già il giorno prima cosa fare il giorno dopo mi mette un'ansia.

Scarlet.Witch

Non conosco i ragazzi di cui parli, e non mi espongo più di tanto, ma sarebbe sempre meglio avvertire con una breve telefonata o anche con un veloce sms se si ha voglia di uscire o no. E' capitato anche a me tantissime volte, ma ho sempre avvisato, anche se arrivavo in ritardo all'incontro.

 

L'importante, è non stare troppo col fiato sul collo delle persone, assillarle. Si arriva poi a discussioni sterili che lasciano l'amaro in bocca, e rovinano una bella amicizia o un bel rapporto.

NamelessDreamer

Eh, sapessi quante volte è capitato anche a me! Dopo molto tempo passato a riflettere e inca**** per i comportamenti degli altri, sono giunto alla conclusione che la maggior parte della gente è così e l'unico veramente strano sono io che mi faccio un sacco di problemi per ogni piccolezza. Certo, ci sono anche buoni amici, che mettono da parte i loro impegni per stare con te, soprattutto quando ne hai bisogno, ma sono molto rari.

Non conosco i ragazzi di cui parli, e non mi espongo più di tanto, ma sarebbe sempre meglio avvertire con una breve telefonata o anche con un veloce sms se si ha voglia di uscire o no. E' capitato anche a me tantissime volte, ma ho sempre avvisato, anche se arrivavo in ritardo all'incontro.

 

L'importante, è non stare troppo col fiato sul collo delle persone, assillarle. Si arriva poi a discussioni sterili che lasciano l'amaro in bocca, e rovinano una bella amicizia o un bel rapporto.

 

dopo 4 mesi in cui c'erano stati già un paio di episodi di questo tipo e avevamo soprasseduto, il mio ragazzo si è stufato e ha semplicemente lamentato un comportamento non rispettoso, non credo si possa parlare di fiato sul collo o assillo no? Nessuno li ha mai costretti a frequentarci ne gli stavamo addosso come le cozze.

 

Eh, sapessi quante volte è capitato anche a me! Dopo molto tempo passato a riflettere e inca**** per i comportamenti degli altri, sono giunto alla conclusione che la maggior parte della gente è così e l'unico veramente strano sono io che mi faccio un sacco di problemi per ogni piccolezza. Certo, ci sono anche buoni amici, che mettono da parte i loro impegni per stare con te, soprattutto quando ne hai bisogno, ma sono molto rari.

 

purtroppo è una conclusione a cui sto giungendo anch'io anche se il rispetto del tempo altrui non mi sembra nemmeno una piccolezza, qui siamo proprio alle basi, si sfocia nell'egocentrismo puro.

e pensare che basterebbe essere più accorti per non rischiare di essere continuamente mandati a fare in culo (mentalmente o direttamente)... voglio dire, le parole hanno un senso, non possono essere usate a casaccio.

 

se si dice qualcosa, la si intende, e se non la si intende è logico che gli altri se la prendano quando non rispettiamo gli impegni (e magari proviamo anche a far ricadere la colpa su di loro "ma come, hai pensato fossi serio?") quando avremmo potuto semplicemente tacere.

 

in ogni caso, eventualmente si fosse incompenti nell'italiano, va bene lo stesso, ci sono sempre tanti altri usi da assegnare alla propria bocca, non è che tutti possono far tutto.

 

ps mi riferisco al mangiare thai, cantare jazz, sorseggiare drink naturalmente.

se una persona mi dice che ci si vede per una determinata data(tipo, domani o altro giorno), siccome so che ci sono persone tirapacchi che prendono impegni alla beep di cane, tendo io a chiamarle il giorno stesso per sapere che fanno. Credo che alla fine sia la soluzione migliore la mia.

 

p.s personalmente sono un tipo di parola che se ti dice ci si vede domani, mi ritengo impegnato e evito di prendere altri appuntamenti quel giorno e annullò l'appuntamento solo se non sto bene o se devo fare per forza altro....

Ahaha, questo thread capita proprio nella giornata giusta!

 

Vabbè, onestamente per quanto riguarda la storia che ci hai raccontato, posso ancora ancora "giustificare" il fatto che quella coppia abbia tirato pacco per quella serata. Di certo ha esagerato e sbagliato il ragazzo a coprirvi di letame successivamente!

Su questo proprio non ci siamo!! :hunter::D

 

 

Sta di fatto che ognuno agisce secondo il proprio carattere e la propria sensibilità. Tra l'altro ho una bella gatta da pelare, perchè io, per come sono fatto, prendo seriamente anche una proposta di uscita, un invito a cena o quant'altro fatto un po' fi giorni prima. Mentre il mio ragazzo è decisamente "quel tipo di persona" che capita proponga alcune cose, magari dice di si ad una proposta, ma di fatto non si sente vincolato nell'effettuarle, se non in pochissimi casi.

Ovvio che io e lui ci battibecchiamo spesso, e dopo 5 anni non siamo ancora riusciti a trovare un punto di incontro! :music:

 

 

 

Personalmente faccio spesso salti mortali per portare a termine gli accordi che avevo preso! Probabilmente sono eccessivo, ma non riesco a "fare finta" di non aver pronunciato qualche giorno prima "sabato ceniamo inseme in quella trattoria?", "domenica venite da me?", oppure aver risposto affermativamente a qualche proposta. Queste per me sono frasi "vincolanti" a meno che non sorgano problemi non preventivabili all'ultimo istante. E se successivamente ricevo proposte più interessanti non trovo corretto annullare il vecchio impegno perchè la nuova proposta è più interessante (questo in generale, di casi specifici ce ne possono essere mille e magari mi comporterei in maniera differente)!

 

Ovvio che la maggior parte delle persone che conosco non veda queste frasi come impegni "seri". E mi è capitato più di una volta di aver ricevuto pacchi.

Per questo condivido l'atteggiamento di Dedalo: anche io, onde evitare "fraintendimenti", il giorno dell'impegno o quello precedente, avviso sempre i diretti interessati per avere una conferma o meno.

 

In ogni caso, ritornando alla storia che ha aperto il thread, penso anche io che nei primi mesi di conoscenza di una persona/coppia si debba avere molto più "tolleranza" verso alcuni "torti" ricevuti (presunti o meno). In modo da capire che tipo di persone sono e prendere le giuste misure nel corso del tempo. Ovvio che ciò non voglia dire farsi mettere i piedi in testa!!

Scarlet.Witch
dopo 4 mesi in cui c'erano stati già un paio di episodi di questo tipo e avevamo soprasseduto, il mio ragazzo si è stufato e ha semplicemente lamentato un comportamento non rispettoso, non credo si possa parlare di fiato sul collo o assillo no? Nessuno li ha mai costretti a frequentarci ne gli stavamo addosso come le cozze.

 

Sì, il tuo ragazzo s'è comportato nel modo giusto: ha semplicemente fatto notare la poca educazione a questa coppia! Penso che l'essere civili e il dimostrare rispetto verso una persona si veda anche da questo.

 

Ciò che dicevo io, però, riguardo allo "stare col fiato sul collo" non era riferito a voi, e scusa se hai frainteso. Era più diretto a quelle persone che uscirebbero sempre, ma dimenticano che molti altri hanno un lavoro, e orari incompatibili. Se non si spiegano queste regole semplici, come mi è capitato, si rischia che poi i ragazzi o le ragazze ne fanno uno sgarbo personale e la lite.

 

Cmq, e concludo, se questa coppia aveva già dato avvisaglie di tirare i pacchi avete fatto bene.

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