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E quando si cade nell'argomento...


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Apro questo topic poichè in questo momento più che mai mi sembra di sentire l'argomento "gay" troppo spesso tra amici, famigliari, compagni di scuola, ecc.

Non so perchè, magari perchè non sono ancora pronto per un CO con tutti, ho forse perchè al contrario di quanto penso, non mi sono ancora accettato del tutto. In ogni caso ogni volta che scatta una riflessione, un offesa o viene detta la parola "gay", non so cosa mi succede.

Perdo del tutto la parola, sento la testa calda, quasi sul punto di esplodere e mi vengono i lacrimoni agli occhi.

Ormai mi sembra anche strana la concezione appunto del mondo gay, che nella mia testa o quando sono da solo mi risulta del tutto normale, ma quando salta fuori l'argomento rimango quasi scioccato, senza parole. Credo sia forse la paura di essere scoperto e poi non accettato forse è questo...

Ma mi da fastidio il fatto che ormai non riesco più a sopportare il fatto che si parli di omosessualità, di gay o cose simili.

Come faccio a farmi passare questa continua sensazione ogni volta che a qualcuno scappa anche solo un cenno riguardo a tale argomento? Mi succede la stessa cosa anche quando gli amici, ridendo o scherzando mi hanno fatto la classica domanda "Ma tu sei gay?"... Il problema è che quando la fanno a me non è come quando si scherza tra amici etero dandosi del frocio a vicenda, ma a me sembra davvero una domanda seria... E ogni volta che si entra in argomento io sorrido, scuoto la testa e dico di no. Ed è terribile, perchè è come dire no a quello che sono, dire di no a me stesso, dire che la persona che io sono veramente non esiste. Come dovrei comportarmi?

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https://www.gay-forum.it/topic/19245-e-quando-si-cade-nellargomento/
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Roger ti capisco perfettamente. A me capita la stessa cosa, ma credo che non sia nulla di allarmante, anch'io forse non mi sono accettato al 100% però in questi casi ci capitano determinate sensazioni perchè effettivamente dovremmo sentirci improvvisamente pronti a recitare, in quanto l'argomento a volte capita proprio quando meno te lo aspetti e sei lì che ti trovi ad improvvisare senza neanche avere il tempo di pensare "e mo che rispondo?!". Ebbene sì, capita, a me capita solo con mio padre poichè è l'unico che non sa di me e capita spesso ma ormai mi sto abituando.

già dire che tra i tuoi amici la domanda ''ma tu sei gay'' ti sembra una domanda seria e non un'offesa è un bene :)

io penso che dipenda molto dal tuo grado di accettazione...ma soprattutto dalla paura come hai detto tu che possano ''scoprirti'' perché non sapresti come reagire no?

io ti consiglio di aprirti a qualche amico caro :) quando te la senti,ma liberarsi penso che non possa farti che bene :D

si potrebbe vivere benissimo senza dire ad alcuno della propria sessualità teoricamente,ma visto che ancora oggi purtroppo,in molte zone non è così ma anzi si viene pure discriminati per non esser etero XD parlarne fa bene...e io ti consiglio solo questo e magari questa sensazione piano piano passa...

una domanda ma l'argomento gay che esce a casa in famiglia o altrove,porta da parte di conoscenti amici famigliari a parlarne male? come la pensa la gente attorno a te?

Sì mi viene da pensare che forse non ti sei ancora accettato del tutto, e le manifestazioni che provi come appunto i lacrimoni etc credo siano causati da una forma di ansia scaturita dall'idea che la tua omosessualità si scopra.

Senti il peso di eventuali giudizi altrui e questo macigno ti fa stare male non appena ti senti minacciato. Questo tipo di ansia non si manifesta solo per questo, ma per di tutti quei lati di noi stessi per i quali ci sentiamo fragili.

Ma mi da fastidio il fatto che ormai non riesco più a sopportare il fatto che si parli di omosessualità, di gay o cose simili.

ti da fastidio di parlare di te stesso preferisci fingere per questo ti sono ostili queste parole, tutto ciò scaturisce dalla paura del dichiararsi naturale e un rito comune.

"Ma tu sei gay?"

forse avranno intuito qualcosa, tu puoi fingere quanto vuoi, ma gli occhi, la faccia il nostro corpo parla a suo modo... forse ti fai solo castelli in aria,o forse i tuoi amici vogliono darti la spinta...

Come dovrei comportarmi?

semplicemente esprimendo quello che sei... più sei falso con gli alti e più facilmente riesci a fingere con te stesso. Secondo me dovresti farti avanti.

Ormai la parola "gay" tra amici è usata e riusata in ogni situazione nei modi meno originali possibili ... ad ogni modo le tue reazioni sono dal mio punto di vista molto comprensibili in quanto sei in una fase delicata del tuo percorso a quanto ho capito ... comprensibilissimo anche il senso di vuoto quando rinneghi una parte della tua persona, ma c'è da dire che nel caso come il tuo nel quale ha un semplice significato di protezione nei confronti della tua persona, il fatto di negare non è affatto un insulto a te stesso...

Io ho già fatto CO con due amici e tutti e due l'hanno presa benissimo... Però ho paura degli altri amici che, se da molto che stanno con me, non si pongono più la domanda e qualche volta parlano male dei gay... Ho solo paura di perdere i miei amici, poichè tendo a trovare quasi sempre pochi amici, ma buoni e simpatici e se perdo quei pochi che ho non mi rimane più nessuno...

Ho solo paura di perdere i miei amici, poichè tendo a trovare quasi sempre pochi amici, ma buoni e simpatici e se perdo quei pochi che ho non mi rimane più nessuno...

Questa paura secondo me è inutile, se loro ti apprezzano e ti considerano di certo non ti lasceranno ora che vuoi renderli partecipi della tua vita. Ti spaventa rimanere solo o perdere quei pochi individui che ti rimangono?

Valuta il tuo dichiararti come un esperimento se capiscono e continuano a esserti amici ben venga la cosa, ma se ti lasciano e ti emarginano vuol dire che non sono amici fidati come supponevi...

Sono anche io nella tua stessa situazione in quanto ad amicizie e coming out ... si, si sente parlare male dei gay, ma la paura di perdere le amicizie viene meno solo con il tempo e l'auto-accettazione, ad esempio io (ora) aspetto solo che le cose prendano la loro strada e che accadano quando è il momento, non ho intenzione di dichiararmi esplicitamente in classe ora come ora ... e poi se due tuoi amici l'hanno presa benissimo dovresti cominciare a chiederti se tutto ciò non è poi così insuperabile ...

La paura di perdere le amicizie è fondata sul fatto che l'uomo è un animale che ha bisogno di socializzare, quindi il non avere amici porterebbe al bisogno negato, ma due amici buoni come quelli con cui hai fatto coming out credo siano molti di più che 10 amici falsi ...

Ad ogni modo credo che se il momento richiede di negare, sia giusto farlo e farsene poi una ragione...... D'altro canto farsi una ragione di qualcosa è spesso l'unica soluzione per certi tipi di cose ...

Forse il problema è dovuto più che altro al fatto che le situazioni in cui mi trovo o le persone che me lo chiedono, non me le aspetterei mai... Quindi rimango un po' sconcertato e non fidandomi pienamente di tali persone nego... Però mi da tanto fastidio. Preferisco essere io a scegliere e a valutare a quali persone dovrei dire il mio "segreto", non mi piace che siano loro a scoprirmi o a chiedermelo perchè non capisco mai se si tratti di qualcosa di serio o una domanda a solo fine di prendermi in giro.

e il mio "segreto"

il tuo tessssoroooo per dirla alla smigol ò.ò

 

comunque se la metti cosi è solo per autoconvincerti e prendere tempo perchè secondo me è tutto basato sulla paura e non dal modo in cui poi interpeta le tue parole. Se ritieni che sia l'unico modo allora fammi sapere quando stappare lo champagne (attento però!!! ha una data di scadenza ;) )

@@Roger, se hai già fatto CO con due amici, devi farlo anche con gli altri. Non so quale sia la tua età; se sei molto giovane

e ti senti esposto a un ambiente omofobo puoi aspettare di avere più forza e sostegno. Ma devi capire una cosa: non devi

pensare il tuo CO solo e unicamente in termini di accettazione da parte degi altri. Non è, e non sarà, solo questo. Rispondere,

o dire, «sì sono gay» avrà due esiti, non uno solo: ti farà capire quali sono gli amici veri, e le persone intelligenti e degne del tuo

rispetto; e ti farà scoprire quali sono le persone indegne del tuo rispetto, perché omofobe, e non molto intelligenti. I lacrimoni

ti vengono anche per questo: perché attualmente tu stai solo in una posizione passiva, di chi deve essere giudicato, di chi

deve temere qualcosa. Ma tu devi costruirti anche un'altra posizione interiore, quella di chi a sua volta giudicherà, capirà,

chi ha di fronte. Se non lo fai, sarai sempre debole e molto esposto.

 

Il CO non è una richiesta di accettazione, magari in ginocchio: è un uscire fuori, e questo presuppone un minimo di orgoglio.

 

Ripeto, non so in che ambiente vivi, quanti anni hai, ma se non stai in un ambiente particolarmente omofobo, devi cercare di

metterti in questa posizione, costruirtela.

  • 3 weeks later...

Come faccio a farmi passare questa continua sensazione ogni volta che a qualcuno scappa anche solo un cenno riguardo a tale argomento? Mi succede la stessa cosa anche quando gli amici, ridendo o scherzando mi hanno fatto la classica domanda "Ma tu sei gay?"... Il problema è che quando la fanno a me non è come quando si scherza tra amici etero dandosi del frocio a vicenda, ma a me sembra davvero una domanda seria... E ogni volta che si entra in argomento io sorrido, scuoto la testa e dico di no. Ed è terribile, perchè è come dire no a quello che sono, dire di no a me stesso, dire che la persona che io sono veramente non esiste. Come dovrei comportarmi?

per quanto riguarda me, con i miei amici (tranne una mia amica che sa tutto) fingo che è una meraviglia :) parlo dell'omossessualità senza problemi, ci scherzo su, quando mi domanadano perchè non ho una ragazza sono io a dire che mi piacciono gli uomini :D certo, nessuno ci crede perchè sono troppo spontaneo nel dirlo e sembra una battuta... molti potrebbero dire che fingo con la gente ed è vero, penso tra l'altro che l'essere gay mi ha insegnato a mentire bene :)

però questo non riesco a farlo in famiglia... non perchè non sia in grado tecnicamente, ma perchè voglio che i miei si facciano l'idea che io sia gay, che si abituino prima che trovi il coraggio di dirglielo... giusto oggi mia mamma, conplice del fatto che ha scoperto che Dalla era gay e di recente ha saputo anche di tiziano ferro (che non rientra nei suoi canoni di gheiezza), mi ha fatto la fatidica domanda : "ma sei gay?" ecco, io mi son bloccato e ho solo detto di no, volutamente poco convinto e non tanto sincero :wacko: non sapevo che fare, non mi sentivo pronto così, completamente spiazzato, a dirglielo, ma non mi sono sentito nemmeno di negare giurandolo con fermezza... voi non vi siete mai trovati in una condizione simile??

Io preferirei che i miei non lo sapessero per il semplice fatto che non cambierebbe nulla e starei male per niente... Tanto non potrebbero aiutarmi nei miei problemi in nessun modo, di certo non vado a parlare del ragazzo che mi piace con loro... Però ancora non ho nemmeno trovato il coraggio di farlo a sapere a tutti i miei amici...

sinceramente io non credo ci sia da rispettare alcun piano di lavoro di CO...non sei obbligato da nessuno ora a parlarne CON TUTTI...

Voglio dire, il CO credo debba nascere da un personale bisogno e se tu ora non sei nello stato necessario per fare certi passi forse vuol dire che non è "la stagione giusta"

sinceramente io non credo ci sia da rispettare alcun piano di lavoro di CO...non sei obbligato da nessuno ora a parlarne CON TUTTI...

Voglio dire, il CO credo debba nascere da un personale bisogno e se tu ora non sei nello stato necessario per fare certi passi forse vuol dire che non è "la stagione giusta"

  • 3 weeks later...

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