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Pier Paolo Pasolini


poet87

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Ciao ragazzi!!! A tutti coloro che amano l'arte e la poesia, un consiglio da non sottovalutare: leggete Pasolini, un genio della nostra letteratura, il più grande intellettuale italiano del XX secolo. E' stato un martire, una banda di luridi fascisti lo ha ucciso per le sue idee politiche e per la sua omosessualità (chi ci crede ancora alla storia dell'omicidio a sfondo sessuale? Ci sono decine di prove che hanno confermato la presenza di più persone sul luogo del delitto...). Leggete Pasolini: questo sarà il miglior riscatto per il suo sacrificio!

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Ciao, Poet. Benvenuto nel Forum e grazie per il contributo. In effetti è da un po' che non discutiamo di Pasolini, qui.

 

Anzi, facciamo una cosa: fingiamo che io non abbia mai letto Pasolini, che non sappia nemmeno chi fosse. Puoi spiegarmi di cosa parlano le sue opere? E perché, secondo te, dovrei leggerle?

 

Anche Matthew Sheppard è stato ucciso per la sua omosessualità, eppure non mi è mai venuto in mente di leggere i suoi scritti. Anche Santa Maria Goretti è stata una martire, ma non per questo sono tentato dal gratificarla dell'appellativo di "intellettuale". (A proposito: e Verga, Svevo, Pirandello, Calvino, Gadda, Eco che fine hanno fatto?) Anche Malcolm X è stato ucciso per le sue idee politiche: assumono forse un valore, queste ultime, solo a causa del modo in cui è morto? E, infine, credi che, se Pasolini si legge troppo poco, sia colpa solo dei "luridi" fascisti? Credi che, se Pasolini fosse qui oggi, si atteggerebbe a Cristo Giudice e dividerebbe nettamente i "santi comunisti" dai "luridi fascisti"?

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moderncrusader

Pasolini io l'ho sempre adorato! Anche per i suoi film, provocatori ma di una sincerità e di una raffinatezza senza eguali... So che la Mondadori, nella sua serie Oscar, ha diversi libri di Pasolini. Devo farci una pensata... La lista dei libri da leggere si allunga sempre di +

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grandguignol

Un topic su Pasolini ci voleva proprio...

 

Sopratutto per un dire una cosa: se è stato letto non è stato capito.

 

Ma se non è stato capito, allora non è stato Letto.

 

L'ex professore di lettere di un mio amico, omosessuali entrambi, affida ad un alunno per la tesina dell'esame di maturità un lavoro su "Ragazzi di vita" e "La ricotta" di Pasolini.

Il commento dei colleghi (NB: insegnanti licenziati dalla SCUOLA ITALIANA, e ora componente stessa della SCUOLA ITALIANA!!!): "Ecco, vuol fare proseliti facendo leggere Pasolini agli alunni..."

 

Non solo viene da chiedermi se Pasolini sia stato letto, guardato... O almeno ascoltato...

 

Viene da chiedermi se sia materialmente esistito per certe persone...

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moderncrusader

giusto... Le sue opere lo hanno iscritto nel panorama degli autori più importanti del '900, al pari di Svevo, Pirandello, d'Annunzio... Eppure non gli viene mai dato risalto! I libri di letteratura non lo considerano proprio... Come se fosse un tipo troppo pericoloso, ma non per noi che siamo gente normale!

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Sì, ragazzi: quello che dite è vero e giusto... ma non basta.

 

Continuate a lamentarvi che nessuno legge Pasolini... ma non dite niente per convincere gli altri a leggerlo.

 

In cosa consiste, secondo voi, la grandezza di Pasolini?

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grandguignol

Io rispondo parafrasando (la citazione esatta non la ricordo a memoria... :look:) le parole che Moravia utilizzò per commemorare Pasolini, durante la messa funebre..."Pasolini era un Poeta; e la razza dei Poeti va preservata, perchè SACRA. Poeti veri non nascono che pochissimi... Forse uno ogni secolo."Quindi, per chi ama veramente la Poesia, Pasolini va letto; qualunque forma possano prendere i geni del suo poetare.In fondo, era lui a dire, più di quarant'anni fa:L'Italia sta marcendo in un benessere che è egoismo, stupidità, incultura, pettegolezzo, moralismo, coazione, conformismo: prestarsi in qualche modo a questa marcescenza è, ora, il fascismo.Edito per consigliare il bel film Pasolini - Un Delitto Italiano, di Marco Tullio Giordana.La vita acquista un senso quando è finita; prima di quel momento non ne ha, il suo senso è sospeso e pertanto ambiguo.

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  • 1 month later...
  • 2 weeks later...

In questi giorni mi è venuto un attacco di nostalgia per Pasolini e colgo l'occasione per uppare il topic, ripubblicando (in maniera disgustosamente autoreferenziale, lo so) il mio contributo, che risale ai tempi del vecchio Forum.

 

:D

___________________________

 

 

E sia.

 

Ricorderò Pasolini.

 

Saranno dunque pochi ricordi in ordine sparso. Prolissi, come al solito. E yrianocentrici, come al solito. Perché questo hanno di particolare i grandi veramente grandi, come Pasolini: più sono in apparenza "alternativi", "straordinari", "diversi"… più ti accorgi che capiscono la gente comune… e che somigliano a te, proprio a te stesso.

 

Anni fa una compagnia teatrale mi commissionò una commedia per ragazzi che spiegasse in modo divertente cosa furono gli anni della contestazione giovanile… Poiché non amo il teatro a tesi, non mi limitai a rappresentare i giovani rivoluzionari come i "buoni" e gli adulti reazionari come i "cattivi": li mettevo a confronto, senza risparmiare nessuno. E fu documentandomi in cerca di paradossi che mi imbattei prima nel paradosso di un prete – Don Milani – che attaccava il sistema e poi in quello di un intellettuale – Pasolini, appunto – che attaccava la contestazione. E' un brano celebre (che mi scuso di non poter citare pedissequamente): "ragazzi, quando ieri manifestando attaccavate i poliziotti, io simpatizzavo con i poliziotti, perché anche loro sono povera gente…"

 

Pasolini era così: ne aveva per tutti; non solo per gli "avversari", ma anche e soprattutto per gli "alleati". Non aveva dogmi assoluti, amava indagare, scavare in profondità… e se, scavando, arrivava alla conclusione che, in fondo in fondo, i progressisti non erano poi tanto diversi dai conservatori, lo diceva chiaramente. Era un'epoca di ricostruzionismo ideologico, quella – e sembrava tutto così facile: da una parte LORO, dall'altra NOI… E Pasolini ci metteva in guardia: NOI stiamo cominciando ad assomigliare a LORO… Il risultato fu che Pasolini venne odiato non solo da LORO ma anche da NOI. Però, proprio poco dopo la sua morte, NOI cominciammo a sparare, non meno di LORO…

 

E oggi, la politica? Oggi è ancora peggio. Non ci sono più solo due schieramenti tra cui scegliere… ce n'è uno solo, un amalgama confuso. Perché: più i politici se la menano col bipolarismo, più evidente risulta l'assurdo mosaico multicolore dell'italianità (nostro male endemico, come insegna qualsiasi libercolo di storia). Pasolini aveva messo tutti in guardia contro gli estremismi ma anche contro le mediocrità. Ed è appunto ciò che si è verificato: una mediocrità dettata dal tentativo di salvaguardare i propri interessi di classe piuttosto che le ragioni sociali… Non fatemi dire che si stava meglio quando si stava peggio, che era meglio quando ci si sparava a vista per strada, che allora almeno le posizioni erano più sincere e meno ipocrite…

 

E oggi, i giovani? La storia si ripete. Tanti anni fa un ragazzo come gli altri si tolse la cravatta, prese la maglia della sua uniforme scolastica e ci fece degli strappi: quella maglia divenne il simbolo della protesta. Una settimana dopo tutti i giovani portavano le magliette strappate. Un mese dopo gli stilisti d'alta moda firmarono magliette strappate che costavano più di un abito elegante e che tuttavia andarono a ruba. Un anno dopo le magliette strappate si trovavano persino nei supermercati. Oggi anche i padri di famiglia indossano magliette strappate. Le magliette strappate sono diventate peggio delle cravatte… I "giovani d'oggi" più si credono indipendenti più diventano un target commerciale… Pasolini l'aveva previsto. Non fatemi dire che si stava meglio quando si stava peggio, ma io che sono stato educato all'antica, a colpi di "no", e che per questo ho odiato i miei genitori, quando parlo coi miei allievi educati nel liberismo vedo solo degli stupidini…

 

E oggi, gli omosessuali? Pasolini non viveva serenamente la propria omosessualità, eppure era un omosessuale dichiarato, anzi proclamato. Oggi siamo tutti omosessuali dichiarati, ma non gliene frega niente a nessuno, nemmeno a noi stessi. Per secoli gli omosessuali hanno sognato la libertà e adesso finalmente l'hanno ottenuta: la libertà di scopare il più possibile e di vestire più trendy degli etero. Non fatemi dire che si stava meglio quando si stava peggio, che quando eravamo discriminati, almeno avevamo un minimo di identità…

 

E oggi, la cultura? Pasolini non è stato solo un "destruens": fu propositivo, in una maniera così chiara da sembrare confusa. Indicò una strada larga e dritta: la VERITA'. Bisogna semplicemente essere "autentici". In un'epoca in cui le idee, la cultura, la politica, la società, persino il sesso cominciavano ad essere massificati, lui metteva in guardia dalle sofisticazioni e dalle omogeneizzazioni, chiedendo verità; non verità assolute e sterili, verità frastagliate a volte sofferte – ma verità. Prima che sia troppo tardi, avvertiva, ricordiamoci di noi stessi, di chi siamo, della terra di cui siamo fatti. Guardatelo negli occhi e ve ne accorgerete. Ascoltate le sue interviste: dice cose profondissime in maniera semplicissima. Leggete le sue opere: sono opere erudite eppure dirette. Guardate i suoi film: sono film apparentemente rudimentali, da dare quasi fastidio, diretti ingenuamente, interpretati da attori spesso non professionisti, dalla recitazione grossolana e dai volti scavati, come quello di Pasolini stesso. Pasolini ha regalato alla storia del cinema (e a tutti noi) un Cristo finalmente sceso dall'altare in mezzo alla gente, un Boccaccio finalmente privo della polvere delle aule scolastiche, un Euripide finalmente liberato dalle innocue eleganze neoclassiche. Tutto questo era semplice VERITA'. Ma già, noi oggi abbiamo "Final Destination 3" da andare a vedere… E quella civiltà contadina che lui additava come l'ultimo residuo di autenticità possibile – senza per questo dire che si stava meglio quando si stava peggio – ormai non è più: oggi anche i contadini, invece che attorno al fuoco, si riuniscono attorno alla televisione. L'ho visto accadere nella mia stessa famiglia. Ormai è troppo tardi. Pasolini tentò di ridare verità alla cultura alta riavvicinandola alla cultura bassa… ma ormai è troppo tardi: la cultura "di mezzo" ci ha fregati tutti. Siamo ormai una "massa" indistinta. E questo lui l'aveva previsto.

 

E oggi, Pasolini? Cercò anche per sé un po' di quell'autenticità. E – mentre noi oggi sbaviamo per idoli virtuali tanto rifatti che nemmeno sembrano più persone vere ma androidi – il suo ideale di bellezza era quello del ragazzo di borgata, tutt'altro che perfetto ma almeno "vero", con le guance arrossate, con i denti storti, con le unghie sporche… esattamente come i ragazzi dei suoi film, rozzi eppure attraenti. Li cercava nelle periferie (come già Wilde e Verlaine e tanti altri intellettuali), perché solo loro gli sembravano autentici, anche se capivano la metà di quello che lui diceva. Non ripeterò ora, come si è fatto per trent'anni, che fu uno proprio uno di quei "ragazzi di vita" uscito da un suo libro ad ucciderlo, perché oggi pare che non sia stato così. Oggi quel ragazzo, ormai un uomo di mezza età, dice che, poiché tutti i suoi familiari sono morti e lui non ha più da temere ritorsioni su di loro, può rivelare che Pasolini fu vittima di un delitto. Be', questo si è sempre saputo… perché, anche se la verità su quella notte di trent'anni fa non la si conosce ancora, si conosce la verità sui trent'anni successivi: e la verità è che Pasolini è stato ucciso due volte… Pasolini stava così tanto sulle palle a tutti che nessuno aveva voglia di indagare seriamente… Anche oggi è più facile per tutti noi – me compreso – commemorarlo piuttosto che cercare di comprenderlo autenticamente. Piuttosto che affrontare come dovremmo colui che è stato forse l'ultimo dei veggenti, è più facile fare uno special televisivo, magari seguito da un bel bestseller in libreria… annunciando di aver finalmente reso nota la verità su Pasolini... Che bella parola: "verità"…

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Tanto mi piace il Pasolini intellettuale, quanto mi dispiace l'uomo.

Un autentico conservatore capace di raccogliere in sè il peggio del cristiano e il peggio del comunista.

Un puttaniere pederasta incapace di amare: perfettamente identico a quello che i suoi pregiudizi cristiani si aspettavano dalla sua omosessualità.

Pronto a denunciare la prostituzione femminile e a indulgere in quella maschile; terzomondista e "turista sessuale".

E "comunista" da giacca e cravatta in sezione, così diverso da quei giovani contestatori a cui noi dobbiamo il crollo di quelle tradizioni patriarcali contadine a lui tanto care: crollo ormai non più restaurabile.

Da questo orrido e contraddittorio amalgama: il nostro migliore intellettuale.

 

Nessuno più di lui ha saputo fornire alla reazione le armi intellettuali per le repressione, da "Valle Giulia" a "Teorema"; nessuno più di lui ha fornito un modello negativo di omosessualità su cui ricamare intorno i pregiudizi dell'ignoranza. Se oggi Oriana Fallaci è ascoltata, lo deve soltanto al fatto di essere stata la sua frociarola. Eppure la Sinistra italiana non ha avuto nessuno mai che possedesse il suo livello di critica.

 

E l'artista? Discontinuo, retorico, datato.

Se l'Arte è contemporanea in ogni momento, lui non è un artista: in ogni sua opera si sente il peso della retorica di quegli anni. Eppure nessuno vi è arrivato tanto in fondo, in quel frammento di storia. Nessun artista è stato altrettanto indimenticabile. Nessuno è stato (ed è) tanto capace di suscitare meraviglia in Europa, quanto lui.

 

E quante fanfare sul martirio! E' morto come immaginava di morire; come è morto Versace e tanti altri puttanieri. Può farci bene vedere dietro il suo omicidio la DC, i fascisti, i complotti immaginati da chi gli era amico? Può darsi; può darsi anche che sia tutto vero, cosa cambierebbe? Non è forse assolutamente plausibile (sia per noi che per LUI) una morte casuale per mano di un balordo?

Non dubito che lui solidarizzasse con l'omicida, in fondo chi era? Un sottoproletario spinto alla prostituzione dalla fame che uccideva l'intellettuale borghese pronto a umiliarlo con il denaro e il sesso; non era forse dalla parte dei poliziotti, figli di proletari, che pestavano i figli della borghesia?

 

Il dibattito intorno a Pasolini non mi sembra sia destinato a spegnersi e, per quanto mi riguarda; nemmeno a limitarsi all'agiografia o alla storia della letteratura.

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  • 3 years later...

resuscito questo topic

confesso: di Pasolini non ho mai letto niente

osservavo recentemente in libreria che la sua opera è raccolta in ben 8 ponderosi "Meridiani"... se ho contato bene  :bah:

ma quanto ha scritto quest'uomo?

qualcuno di voi è gentilmente in grado di consigliarmi un percorso conoscitivo di base in 3-4 opere?

volevo cominciare da "Scritti corsari", che poi è l'ultima opera, ma come orientarsi su tutto il resto?

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  • 2 months later...

Un autentico conservatore capace di raccogliere in sè il peggio del cristiano e il peggio del comunista.

Un puttaniere pederasta incapace di amare: perfettamente identico a quello che i suoi pregiudizi cristiani si aspettavano dalla sua omosessualità.

Pronto a denunciare la prostituzione femminile e a indulgere in quella maschile; terzomondista e "turista sessuale".

E "comunista" da giacca e cravatta in sezione, così diverso da quei giovani contestatori a cui noi dobbiamo il crollo di quelle tradizioni patriarcali contadine a lui tanto care: crollo ormai non più restaurabile.

Da questo orrido e contraddittorio amalgama: il nostro migliore intellettuale.

Nessuno più di lui ha saputo fornire alla reazione le armi intellettuali per le repressione, da "Valle Giulia" a "Teorema"; nessuno più di lui ha fornito un modello negativo di omosessualità su cui ricamare intorno i pregiudizi dell'ignoranza. Se oggi Oriana Fallaci è ascoltata, lo deve soltanto al fatto di essere stata la sua frociarola. Eppure la Sinistra italiana non ha avuto nessuno mai che possedesse il suo livello di critica.

E quante fanfare sul martirio! E' morto come immaginava di morire; come è morto Versace e tanti altri puttanieri. Può farci bene vedere dietro il suo omicidio la DC, i fascisti, i complotti immaginati da chi gli era amico? Può darsi; può darsi anche che sia tutto vero, cosa cambierebbe? Non è forse assolutamente plausibile (sia per noi che per LUI) una morte casuale per mano di un balordo?

Non dubito che lui solidarizzasse con l'omicida, in fondo chi era? Un sottoproletario spinto alla prostituzione dalla fame che uccideva l'intellettuale borghese pronto a umiliarlo con il denaro e il sesso; non era forse dalla parte dei poliziotti, figli di proletari, che pestavano i figli della borghesia?

Mi sono appena iscritta e la prima sezione che ho visitato è stata questa e cercavo proprio un post su Pasolini. Lieta che abbiate tirato fuori l'argomento e lieta che molti di voi lo conoscano e lo apprezzino. Io leggo, guardo e studio Pasolini da quando avevo sedici anni ed è una delle mie più grandi passioni. Ho notato che alcuni di voi sono veramente bene informati e hanno colto l'essenza del suo lavoro e di quello che ha lasciato al nostro patrimonio culturale. Ho notato altresì che qualcuno ancora ha le idee un po' confuse, e di questo mi dispiaccio. Mio caro Almadel, temo che tu necessiti di una bella rilettura di Pasolini, stavolta magari cercando di capirne vita e opere. è molto triste ciò che hai scritto, ma soprattutto forse prima di parlare dovresti informarti meglio. Che Pasolini fosse conservatore può essere anche vero, ma non necessariamente questa è una cosa negativa, considerando in che senso va tutt'ora la "evoluzione" della nostra cultura. Aveva in sè precisi valori dovuti anche alla cultura contadina nella quale visse, all'attaccamento per il dialetto friulano e all'amore per il popolo che sempre ebbe, e che comunque era piuttosto diffuso in certa cerchia di intellettuali al tempo; solo che qualcuno, come Moravia, guardava un po' con distacco a tutto ciò, limitandosi a un'analisi fredda. Pasolini ci ha vissuto.

Il peggio del cristiano? Potresti specificare a cosa ti riferisci? Non ho proprio capito, anche perché di cristiano lui aveva proprio poco, se non il rispetto e l'ammirazione per la figura di Cristo, cosa che, guardacaso, manca un pochino ai cristiani d.o.c.

Un pederasta... interessante aggettivo usato su un forum gay. Davvero molto interessante. Incapace di amare. Io mi chiedo con quale coraggio tu ti prenda la libertà di fare una simile affermazione. Lo conoscevi forse? Hai gli strumenti per dirlo? Io ne dubito molto essendo lui nato nel 1922 e morto nel 1975, ma naturalmente non so tu quanti anni hai, potevi anche essere suo parente.. Forse ti sfugge che in quegli anni essere un omosessuale non era affatto facile, e ribadisco che proprio in questo forum mi sarei aspettata maggior comprensione. Il fatto che andasse con i ragazzini non fa di lui un porco o un bastardo, ma soltanto un uomo che come molti altri cercava compagnia nei modi in cui poteva. Non hai mai fatto del male a nessuno ma anzi gliene è stato fatto, ma su questo tornerò dopo. Non sono d'accordo neanche sul fatto che sia il nostro migliore intellettuale perché non è così, passi da un eccesso all'altro travisando la realtà.

Mi sembra evidente che tu dell'opera Teorema, visto che la citi, abbia proprio capito poco. Un'immagine negativa dell'omosessualità? Teorema non parla per nulla di omosessualità e mi sembra palese visto che l'ospite ha rapporti anche con la madre, con la figlia e con l'Emilia. Teorema parla di una famiglia borghese sconvolta dall'arrivo di un elemento esterno, l'ospite appunto, che ne distrugge l'equilibrio e provoca una crisi in ciascuno dei membri. Il sesso non è che una metafora, e se conosci l'opera di Pasolini sai bene che, come anche Moravia, ha sempre ritenuto il sesso un potente mezzo espressivo della persona e delle classi sociali stesse; basta pensare a Petrolio e Salò e alle numerose poesie e opere teatrali in cui insiste sui membri contadini avvolti nei poveri pantaloni...

Pronto a denunciare la prostituzione femminile? Ma quando? E come? E soprattutto cosa ci sarebbe stato di male? Non mi pare abbia mai disprezzato le prostitute, leggiti Una Vita Violenta, guardati Accattone, insomma informati sull'opera di Pasolini prima di parlare. Ha sempre descritto il mondo della prostituzione così come era, anzi bisognerebbe lodare il fatto che ne parlasse e ne facesse oggetto delle sue opere laddove tutti, come oggi, tendono a volerlo nascondere.

Per quanto riguarda le "fanfare" (parola estremamente offensiva, forse se si parlasse della morte di un tuo caro ci penseresti due volte) sul martirio, si tratta anche qui di ignoranza. Prima di tutto cosa ne sai di come immaginava di morire? Di certo sapeva che molte persone gli avrebbero volentieri chiuso la bocca e di certo era in un periodo della vita non esattamente ottimista e roseo. Ma dubito che fosse così idiota da pensare, come evidentemente molti idioti ancora pensano, che andando al lido di Ostia e facendo salire in macchina un ragazzino sarebbe stato oggetto di aggressione da parte sua. Al lido i ragazzini ci andavano apposta per salire nelle macchine dei gay, se non ti piaceva giravi al largo. E se salivi in macchina sapevi cosa andavi a fare. E soprattutto Pasolini non era l'ultimo coglione incapace di difendersi, era un uomo dotato di forza e sicuramente sarebbe stato difficile ucciderlo, uno contro uno. Più persone contro uno magari invece no. E infatti è così che sono andate le cose, se ti degni di informarti anche su questo. Non dubiti che solidarizzasse con l'omicida, ancora una volta ti fregi del diritto di leggere nella mente di Pasolini.. molto poetica la tua visione della cosa, magari gli sarebbe piaciuta, salvo che lui non umiliava nessuno e che penso che pochi proletari lo odiassero. Dovresti mostrare rispetto per un uomo che è stato assassinato, invece di parlare con leggerezza. E non solo è stato assassinato, ma è stato gettato fango sulla sua morte e sulla sua persona, come fai tu ora, dimenticando completamente (o non lo hai mai saputo) chi fosse e cos'avesse detto e fatto. Dovresti solo tacere di fronte a una cosa simile e manifestare un minimo di sensibilità e di acume rendendoti conto che in Italia delitti così ne accadono spesso e che in Italia le persone scomode vengono SEMPRE eliminate. Non posso che invitarti a svegliarti e a leggere con maggior attenzione le sue opere, forse sarai capace di ricrederti.

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  • 2 weeks later...

Amo molto Pasolini, esprimeva violenza, crudezza nei suo film, nella sua vita e nei suoi scritti perché tale cosa lo circondava, non ha mai nociuto a noi gay e lesbiche, piuttosto ha creato "discreti" (ed è un eufemismo) problemi alla società borghese ammantata di perfezione, di assenza di violenza, mentre loro hanno avuto (ed hanno tuttora) la peggiore delle violenze, la incarnano perfettamente nascondendola, quella di una superiorità fittizia che fanno pesare su interi popoli.

Lui narrava la violenza della sopravvivenza, quella che non ha armi di difesa, e che ricorre a questo strumento perché non ha altre armi.

Ma narrava anche l'ipocrisia della menzogna, del nascondere.

Io lessi scritti corsari, e qualche sua poesia, su tutte quella che prediligo è Supplica a mia madre.

Viveva un tormento, non solo uno, e ne sapeva trarre poesia, arte e passione.

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  • 2 weeks later...
DoctorNievski

Riesumo questo post per fare due piccole considerazioni.

La prima piuttosto amara:martedi scorso, 2 novembre, è stato il trentacinquesimo anniversario della morte di Pasolini, e nessun media che abbia dedicato due righine o due paroline per ricordarlo (eccezion fatta per un articolo su Repubblica); segno sempre più evidente di quanto poca importanza abbia ormai la cultura in questa itaGLietta tutta intenta ad ammirare le grazie di una qualche fanciulla sdoganate attraverso la 'scatola infernale'..

La seconda è di carattere prettamente personale. Di Pasolini ho sempre ammirato immensamente l'Uomo, ma non ho mai letto nulla o visto una sua pellicola per intero (escludendo "Accattone") per una "piccolissima" ragione:perchè non si può leggere Pasolini come si legge un Harmony.

Come comprendere "Salò o le 120 giornate di Sodoma" senza aver prima letto de Sade?

Come sviscerare "Mamma Roma" o "Ragazzi di vita", senza avere una vaga idea di cosa sia stato il Marxismo?

Come amare i "racconti di Canterbury" senza aver letto l'omonimo poema, o il decamerone?

 

@Almedel:mi sa che non riesci a immaginare cosa potesse essere vivere da omosessuale negli anni 60 o 70..e anche dopo..prova a cercare qualcosa sul caso Bindi(il cantante)..

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Sky gli ha dedicato una carrellata dei suoi capolavori con commento, su Cult credo. Mentre mi è capitato un programma martedì mattina su Rai3, che ha presentato rapidamente la sua figura in un breve documentario.

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anche su Rai storia hanno fatto un servizio su Pasolini,meglio di niente.Da Rai1 e Rai2 e mediaset non mi aspettavo nulla e in fondo è meglio cosi.

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DoctorNievski

Sky gli ha dedicato una carrellata dei suoi capolavori con commento, su Cult credo. Mentre mi è capitato un programma martedì mattina su Rai3, che ha presentato rapidamente la sua figura in un breve documentario.

anche su Rai storia hanno fatto un servizio su Pasolini,meglio di niente.Da Rai1 e Rai2 e mediaset non mi aspettavo nulla e in fondo è meglio cosi.

mi devo (fortunatamente) ricrede allora..  :muro: :muro:

..mi sa che comunque devo iniziare a leggerlo..

Librerie,attenteeee che arrivo.. :muro:

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mi devo (fortunatamente) ricrede allora..  :muro: :muro:

..mi sa che comunque devo iniziare a leggerlo..

Librerie,attenteeee che arrivo.. :muro:

 

hihih pasolini lo adodro.... vai con ragazzi di vita,una vita violenta...spettacolo...non si puo non leggere

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Ragazzi di vita e Una vita violenta sono assolutamente da leggere,ma ti consiglio anche il Pasolini regista,film come Accattone,Mamma roma,Il vangelo secondo Matteo,Edipo re,Teorema,Uccellacci e uccellini sono dei capolavori.E naturalmente La ricotta.

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DoctorNievski

Avevo iniziato proprio la filmografia, seguendo un ordine cronologico..per cui il primo e' stato accattone.. Ma non vedo l' ora di arrivare a mamma Roma(la Magnani e' l'altra mia fissazione.. :muro:)

prometto di smaltire i libri che ho in coda e iniziare con PPP..  :muro:

ovviamente questo post sara' luogo di attenta analisi collettiva delle opere..  :muro:

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Anch'io adoro la Magnani,per me la più grande attrice di sempre.l'ultima inquadratura è di un espressività incredibile,che attrice :muro:,Pasolini ha fatto un ottimo lavoro anche con Mangano,altra grandissima attrice e bellissima donna.

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DoctorNievski

Pasolini ha fatto un ottimo lavoro anche con Mangano,altra grandissima attrice e bellissima donna.

 

Mi sa che abbiamo le stesse identiche passioni..

se mi dici che ti piace pure la Vitti, è fatta..  :sisi:

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Ragazzi di vita e Una vita violenta sono assolutamente da leggere,ma ti consiglio anche il Pasolini regista,film come Accattone,Mamma roma,Il vangelo secondo Matteo,Edipo re,Teorema,Uccellacci e uccellini sono dei capolavori.E naturalmente La ricotta.

pasolinir egista....un mito.....Mmama Roma, Il vangelo secondo Matteo, Accattone spettacolo...

mi mancano al RIcotta Teorema, edipo re ma son son capolavori...

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la ricotta é geniale di un cinismo incredibile,teorema é l'apice del pasolini regista,edipo re andrebbe visto solo per la mangano che interpreta giocasta :sisi:,consiglio anche medea anche se la callas non é all'altezza come attrice.

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la ricotta é geniale di un cinismo incredibile,teorema é l'apice del pasolini regista,edipo re andrebbe visto solo per la mangano che interpreta giocasta :sisi:,consiglio anche medea anche se la callas non é all'altezza come attrice.

ok allora mi cerco la ricotta e il teorema

anche io avevo sentito della meda che la callas era un deludente, comunque vederlo non costa niente. IL Pasolini regista è straordinario

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la ricotta fa parte di un film a episodi intitolato ro.go.pa.g,ma vale solo l'episodio di pasolini qundi scaricatelo fai prima e non sprechi soldi.teorema invece si trova facilmente.la medea sarebbe anche un bel film,ma avrei messo la mangano come protagonista.

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  • 3 weeks later...

Sinceramente, non apprezzo troppo il nostro come prosatore. E neppure lo apprezzo come poeta. E' uno scrittore, in qualche maniera, prigioniero di se stesso. Tra Petrolio, Scritti corsari e Ragazzi di Vita preferisco quest'ultimo.

Per quanto riguarda "la regia", a me piace Accattone ed il Vangelo; per il resto: deserto.

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