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Vi consiglio di guardare un episodio del film Rogopag del 1963 (credo).

Era un film collettivo ideato da Rossellini, Godard, Pasolini, Gregoretti.

PPP girò un corto intitolato "ricotta" di cui il protagonista è Orson Welles.

Vi è una pesantissima invettiva politica contro la mediocrità italica (così attuale se penso ai guai dell'Università e al resto della desolante situazione socio politica), che potete trovare su youtube anche.

Spero possa interessare qualcuno.

buonanotte

DoctorNievski

Conosco quella parte..in cui c'è orson nelle parte del registra (quindi praticamente Pasolini..) a cui un giornalista chiede un intervista, e lui concede solo quattro domande..

 

E conclude con

Io sono una forza del Passato.

Solo nella tradizione è il mio amore.

Vengo dai ruderi, dalle chiese,

dalle pale d'altare, dai borghi

abbandonati sugli Appennini o le Prealpi,

dove sono vissuti i fratelli.

Giro per la Tuscolana come un pazzo,

per l'Appia come un cane senza padrone.

O guardo i crepuscoli, le mattine

su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,

come i primi atti della Dopostoria,

cui io assisto, per privilegio d'anagrafe,

dall'orlo estremo di qualche età

sepolta. Mostruoso è chi è nato

dalle viscere di una donna morta.

E io, feto adulto, mi aggiro

più moderno di ogni moderno

a cercare fratelli che non sono più.

 

Fottuto genio..  :look:

il pezzo meglio è l'invettiva contro la borghesia italiana.

 

Tra l'altro PPP scrisse anche un bel reportage di un viaggio in india che fece con moravia e credo elsa morante (da verificare). Si intitola "il profumo dell'india" ed è veramente imperdibile.

  • 3 weeks later...

Io su tutti apprezzai, ed apprezzo, mamma Roma e Il Vangelo Secondo Matteo dove Gesù diventa il rivoluzionario, anzi ritorna ad essere senza infingimenti clericali quello che era, pur non essendo cattolica stimo quella figura e il suo interpretare la rivoluzione non violenta, e Pasolini gli dona quel ruolo, suo proprio, nel Vangelo.

  • 1 year later...
privateuniverse

Solo per segnalare che ieri sera, in un'afosa serata passata a casa, sono incappato nel programma della Leosini, dedicato all'assassinio di Pasolini.

Dopo averi intervistato gli avvocati Calvi e Marazzita, all'epoca avvocati della parte civile, che hanno espresso tutti i loro dubbi sulla versione ufficiale, è stato ospite in studio Pino Pelosi, il quale ha completamente rinnegato la sua versione ufficiale, affermando che Pasolini sarebbe stato ucciso da tre persone che avrebbero aggredito entrambi, e sostenendo di aver taciuto finora a causa per minacce rivolte a lui e ai suoi genitori.

 

Ma voi, di tutta questa storia, che ne pensate?

Mi dispiace di non aver visto questa trasmissione. Potresti riassumere quello che ha detto Pelosi in modo più dettagliato? Perché è lì il punto. Chi sono costoro,

per aver rivolto a Pelosi delle minacce che lo avrebbero spinto ad accusare sé stesso? Mente ora o mentiva allora?

Tu che impressione ti sei fatta sentendo Pelosi e la trasmissione?

Per rispondere alla tua domanda, io non ci capisco più niente. L'omicidio di Pasolini è stato oggetto di due investimenti diversi e contrastanti. Gli amici

sostenevano l'omicidio politico, che si rendessero o no conto che in tal modo toglievano ogni rilievo all'omocidio, come si dice ora; una persona omosessuale

viceversa non può non sentirsi rivoltare lo stomaco pensando che la motivazione omofobica sia a tal punto rimossa da indurre a ritenere che quello scenario sarebbe

tutta una montatura. Una conciliazione tra i due scenari mi sembra impossibile.

Quella di Pelosi potrebbe rientrare nella ben nota tendenza, confermata da molti casi, degli assassini a negare patologicamente il loro omicidio. In questo caso c'è anche l'«esca» offerta, rappresentata dalla disponibilità dell'opinione pubblica a crederci, perchè la negazione dell'omocidio da parte di Pelosi non si traduce in un mero ricorso al "mistero" o all'improbabile (come nel caso della famosa "Croma nera" giunta da Torino nella notte, invocata da Gigliola Guerinoni, cui nessuno credette) ma in un corposo omicidio politico.

Edited by Isher
privateuniverse

Mi dispiace di non aver visto questa trasmissione. Potresti riassumere quello che ha detto Pelosi in modo più dettagliato? Perché è lì il punto. Chi sono costoro,

per aver rivolto a Pelosi delle minacce che lo avrebbero spinto ad accusare sé stesso? Mente ora o mentiva allora?

Tu che impressione ti sei fatta sentendo Pelosi e la trasmissione?

Per rispondere alla tua domanda, io non ci capisco più niente. L'omicidio di Pasolini è stato oggetto di due investimenti diversi e contrastanti. Gli amici

sostenevano l'omicidio politico, che si rendessero o no conto che in tal modo toglievano ogni rilievo all'omocidio, come si dice ora; una persona omosessuale

viceversa non può non sentirsi rivoltare lo stomaco pensando che la motivazione omofobica sia a tal punto rimossa da indurre a ritenere che quello scenario sarebbe

tutta una montatura. Una conciliazione tra i due scenari mi sembra impossibile.

 

Pelosi ha sostenuto più o meno che, dopo il rapporto orale con Pasolini, mentre lui era uscito dalla macchina per urinare sono sbucate fuori credo tre persone da una macchina che era lì e che hanno cominciato a picchiare selvaggiamente Pasolini, ordinando allo stesso Pelosi di tacere se non voleva fare la stessa fine. Le persone avevano un accento meridionale e insultavano Pasolini dandogli del frocio e del comunista. E no, coeranos, nella trasmissione di alcuni anni fa Pelosi aveva sostenuto, se ben ricordo, esattamente il contrario, e cioè di essere stato lui da solo a uccidere Pasolini.

 

L'idea che mi sono fatto è che Pelosi menta, allora come ora, e che non dica tutta la verità. Alla luce di queste dichiarazioni i dubbi espressi al tempo dagli avvocati di parte civile sulla versione ufficiale, e ribaditi in trasmissione, risultano vendicati, e non mere applicazioni di una teoria del complotto. Sicuramente le indagini furono svolte in maniera approssimativa e chiuse in fretta perché non si voleva saperne di più: in fondo, pensare che Pasolini ci fosse rimasto secco perché aveva rimorchiato un balordo faceva comodo a molti, così lo si poteva, per di più, liquidare anche come un ipocrita sporcaccione che predicava bene e razzolava male, una specie di Berlusconi dei giorni nostri che preferiva i borgatari alle olgettine.

Io mi ricordo benissimo di aver sentito questa nuova versione tempo fa, purtroppo non sono sicuro in che occasione. Probabile che abbia cambiato più volte versione, in fondo ci sono state diverse trasmissioni e non mi stupirebbe un comportamento del genere.

  • 3 weeks later...

Proprio oggi ho sentito una trasmissione in radio dove parlavano di un libro, Qualcosa di scritto, di un certo Emanuele Trevi, che racconta molte cose di Laura Betti e PPP. Tra l'altro è arrivato secondo al premio strega.

Penso di leggerlo, però hanno detto che si riallaccia molto al libro incompiuto Petrolio, che io non ho letto... sarà un ostacolo?

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