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Avere paura di chi vi dovrebbe difendere


Bromuro

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Leggendo i quotidiani o guardando la tv, ogni tanto si viene a sapere di quelle storie in cui, un ragazzo apparentemente innocente, viene pestato e talvolta ucciso, anche dopo essere stato torturato, dalla polizia o dai carabinieri.

La cosa che poi mi inquieta di più è che queste storie finiscono (non sempre) con l'assoluzione degli aggressori, oppure con la riduzione della pena; ad esempio omicidio colposo.

 

Io quando guido la sera, non bevo mai, credo di avere una presenza rispettabile e non ho mai subito abusi da parte di alcun poliziotto o carabiniere.

Il mio migliore amico neppure beve quando deve guidare ma, a differenza di me, ha un look più "da fattone", come gli dico scherzosamente. Ogni volta che viene fermato viene accusato di avere dell'erba con sé ed è successo anche che gli facessero smontare parti di macchina per controllo.

 

Sono convinto che a me non lo farebbero mai ma ogni volta che vedo i carabinieri la sera, o la guardia di finanza, mi prende male al pensiero che mi fermino. Ho paura pur essendo in regola.

Mi inquieta che, chi mi dovrebbe difendere, mi accusa magari di cose che non ho fatto. Mi sento impotente difronte a questa cosa. Vi succede mai?

La cosa si può generalizzare non solo al caso del carabinieri che ti ferma...

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hum in genere i carabinieri sono abbastanza corretti tranne forse i giovini con forte accento del sud che per la maggior parte si credono sceriffi <.<

cmq se hai le tue carte la tua patente i tuoi documenti

e non ti metti a far cose strane o sproloquiare non hanno particolari motivi per fare niente

pensa che cmq han altre cose anche piu' gravi da tener sotto controllo

se capita quindi che un pischello abbia in corpo una birra in piu' e non rappresenta un pericolo particolare

chiudono anche un occhio e lasciano correre

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Non so, dipende appunto da chi ti capita davanti.

Diciamo che la legge non viene applicata sempre e indifferentemente per tutti, come nei tribunali... xD

 

E il fatto di affidarmi alla sorte quando incontro i carabinieri, non mi fa sentire tranquillo, ecco tutto.

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Gli abusi da parte delle forze dell'ordine sono un fenomeno marginale, inoltre le forze dell'ordine italiane sono tra le più umane e comprensive dei paesi occidentali, ed abbiamo un ordinamento che gli da anche scarsi poteri da usare a propria discrezione.

Essendo uomini anche gli agenti è logico che tra di loro si trovino anche a quelli poco corretti o eccessivamente zelanti ma è davvero la minoranza della minoranza.

Infine le cause cittadino-stato finiscono quasi sempre a favore del cittadino, quindi qualora si subissero degli abusi con ogni probabilità si otterrebbe un buon risarcimento.

 

Il principio "La legge è uguale per tutti" è di impossibile realizzazione ma si deve tendere asintoticamente ad esso.

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L'Italia è l'unico Paese Occidentale a non avere il reato contro la tortura;

non abbiamo sottoscritto questo accordo come "favore" agli aguzzini della Diaz e Bolzaneto.

http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Diritti-umani-Amnesty-su-reato-tortura-Italia-inadempiente-dal-1988_312173369726.html

 

Tralasciando le botte che ho preso personalmente,

la mia esperienza peggiore è stata "inseguire" dei Carabinieri

(prendendogli la targa e rincorrendoli in bici)

perché restituissero portafoglio e cellulare che avevano rubato a un Senegalese.

Ho denunciato la cosa ai giornali, ma i giornalisti mi hanno spiegato

che non possono parlare male dell'Arma perché essa passa le "veline" ai giornali...

 

Il razzismo delle Forze dell'Ordine è sicuramente il fenomeno più saliente,

come confermeranno i forumisti che erano con me a San Lorenzo

e su sette che eravamo con una birra fuori da un bar, diedero la multa solo al mio amico di colore...

 

La prima cosa da fare è introdurre anche in Italia il reato di tortura

e istituire velocemente - come negli USA - un corpo di "Affari Interni"

che si occupi di stanare le mele marce.

Purtroppo in Italia esiste questo "spirito di corpo" per cui si difendono tutti tra loro

preoccupati che processare un poliziotto o un carabiniere "diminuisca la fiducia della gente"

quando è evidente che sarebbe esattamente il contrario...

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Boia non sapevo che non avessimo il reato contro la tortura. Bella roba, e poi ci si vanta che siamo stati i primi ad abolire la pena di morte xD

 

Comunque di abusi da parte delle forze dell'ordine ce ne sono tanti, e forse la colpa è dell'ambiente in cui questi ragazzi/ragazze maturano.

Non a caso solitamente sono filo-fascisti, ma lasciamo fare altrimenti scateno un putifero xD

Il brutto è che non si può neanche dirlo a giro che ti prendono per comunista anti - forze dell'ordine (e non sono nessuno dei due, ci tengo a precisarlo).

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L'Italia è l'unico Paese Occidentale a non avere il reato contro la tortura;

 

Ed è una cosa scandalosa, considerando che l'Italia si distinse fra i paesi firmatari

della Convenzione ONU contro la Tortura proprio per l'attenzione all'aspetto del

monitoraggio e del sanzionamento di questa fattispecie di reati. Ovviamente i

bisogni "interni" hanno prevalso sul buon senso diplomatico...

 

Tornando IT, proprio ieri sera pensavo a questo aspetto di cui parla Bromuro dopo

aver letto di una carica totalmente gratuita ai danni di alcuni NO TAV pacifici di ritorno

in Val di Susa dopo una manifestazione a Milano.

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=74RlA52cDRA

 

La questura ha pubblicato altri video con cui vuole affermare che la colpa è stata dei manifestanti che

hanno mostrato atteggiamenti aggressivi, onestamente il video mi pare inequivocabile, ma per questa

volta gli concedo il beneficio del dubbio.

 

D'altronde già solo gli eventi di qualche mese fa a Roma, quelli in Val di Susa ed a Genova durante il G8

mi lasciano poco spazio all'immaginazione.

 

Il problema della violenza e prepotenza delle forze dell'ordine italiane è reale e tangibile. Frollo ha ragione quando

dice che le leggi italiane tutelino maggiormente in questo senso rispetto ad altri stati esteri, ma ciò vale soltanto se

è il singolo poliziotto/carabiniere a macchiarsi di un ingiustizia (e non ha le spalle coperte dai poteri forti), quando certe

azioni sono programmate ed avvengono in gruppo, sistematicamente vengono difese e giustificate.

 

Poliziotti prendere a calci persone inermi a terra le ho viste, e non è un bello spettacolo.

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Distinguiamo tra il sopruso fatto da un singolo agente, o un piccolo gruppo, come può essere la vicenda raccontata da Almadel, da fenomeni di repressione verso alcune manifestazioni organizzate.

Il disagio che bromuro manifesta sembra legato alla prima tipologia, e torno a ripetere che è un fenomeno dalla rilevanza minima, e che il cittadino viene risarcito nella maggior parte dei casi.

Lo spirito di corpo denunciato da Almadel è qualcosa presente in tutte le classi, del pubblico impiego in particolare, che è giustissimo a combattere, ma di cui nessun paese è esente. Ricollegandomi ad Almadel le commissioni interne statunitensi ai corpi delle forze dell'ordine, spesso si concludono con un nulla di fatto, e molti atteggiamenti che da noi sono riconosciuti come violenza contro i cittadino negli stati uniti non sono neanche perseguiti perchè rientrano nell'ampia capacità discrezionale degli sceriffi, tant'è che si giunge quasi al paradosso che in america è difficile trovare qualcuno che non abbia passato almeno una nottata in un cella.

 

Bromuro il fenomeno del filo-fascismo all'interno delle forze dell'ordine è ormai quasi scomparso, per farti capire è maggiore il filo-comunismo dei prof di liceo, soprattutto per quei corpi come polizia e carabinieri che operano a più stretto contatto con i cittadini.

 

Rispetto ai fenomeni di mantenimento dell'ordine pubblico non mi esprimo perchè credo sia OT come tema(qualora mi sbagliassi prego bromuro di dirmelo), ma invito a prendere visione dei metodi e delle procedure utilizzate negli altri paesi occidentali prima di etichettare le forze dell'ordine italiane come eccessivamente dure.

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Credo sia raro che il filo-comunismo dei prof di Liceo

(ahimé assente tra i miei professori del Classico...)

porti a episodi di violenza o morte dei loro studenti...

 

Il fatto che le Forze dell'Ordine siano armate,

che la divisa e il gruppo facilitino certe dinamiche sadiche

in qualche modo amplifica certi problemi.

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Non confondiamo il fermo di polizia o l'arresto, che esistono

in tutti i paesi, col fatto che durante il fermo o l'arresto una persona

sotto custodia muoia.

 

Da inizio anno a Firenze ci sono stai due casi di morte nelle celle

di sicurezza della Questura ( prima quindi del trasferimento in carcere )

http://corrierefiore...436586082.shtml

 

Peraltro è in discussione un provvedimento "svuotacarceri" in base

al quale casi del genere potrebberso moltiplicarsi, perchè di fatto si

intende trasferire dal carcere alla questura tutti i fermati e gli arrestati

in attesa di convalida, attualmente detenuti nei rami giudiziali dei carceri

e non nelle celle di sicurezza della questura.

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Onestamente reputo altrettanto grave, se non peggiore, influenzare negativamente, dal mio punto di vista, la formazione dell'individuo, così come dare letture parziali e di parte della storia, della filosofia e della letteratura.

La cultura è infinitamente più potente di qualsiasi arma, e più contagiosa di qualsiasi virus, come ben sapeva Von Schirach, ma credo di andare OT proseguendo sul tema (-:

 

Hinzelmann se ti riferisci a me non sto confondendo, dicevo solamente che il fermo in america è sottoposto alla discrezionalità delle forze di polizia, in italia la procedura è più complessa e se non erro(ma ammetto di non esserne certo) è sempre la magistratura a doverlo confermare, così come in america le forze di polizia utilizzano, e sono legittimate ad usare, maggiormente il potere coercitivo.

 

Onestamente non è mio scopo difendere evidenti violazioni del diritto, ma semplicemente evitare che la totalità dei nostri agenti che svolgono da sottopagati lavori delicatissimi in maniera più che buona venga associata a questi episodi, e che si diffonda un senso di inquietudine tra i cittadini che non ha ragione d'essere.

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Esiste anche in Italia il Fermo di polizia, la polizia deve poi

avvisare il pubblico ministero entro 24 ore, che poi chiederà

la convalida ad un giudice entro le 48 ore successive

 

Nella sostanza la polizia può privarti della libertà per 24 ore

di fatto fra una cosa ed un'altra un controllo giurisdizionale

con un difensore non avviene prima di 4 giorni.

 

Attualmente, per fare un esempio, potresti essere fermato ad Arezzo

e portato al carcere di Firenze, il tuo avvocato d'ufficio senza sapere

niente del fascicolo nè averti mai visto a sue spese viene al carcere

di Firenze per la convalida dell'arresto...nonostante ciò meglio della

cella di sicurezza della questura di arezzo

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Onestamente reputo altrettanto grave, se non peggiore, influenzare negativamente, dal mio punto di vista, la formazione dell'individuo, così come dare letture parziali e di parte della storia, della filosofia e della letteratura.

 

Posso capire che magari hai perso un anno per colpa di un prof comunista,

ma ti assicuro che trasformasi in una "crosta di sangue con le gambe"

- dal mio punto di vista - è più grave.

 

Anche perché se il tuo prof ti dà due perché non hai letto "Il Capitale"

puoi sempre cambiare scuola, se ti fanno gli agguati davanti casa la sera

perché porti la barba, non è che puoi cambiare quartiere...

 

Onestamente non è mio scopo difendere evidenti violazioni del diritto, ma semplicemente evitare che la totalità dei nostri agenti che svolgono da sottopagati lavori delicatissimi in maniera più che buona venga associata a questi episodi, e che si diffonda un senso di inquietudine tra i cittadini che non ha ragione d'essere.

 

E' il contrario.

Noi dobbiamo denunciare questi fatti e far cessare certe connivenze

proprio perché vogliamo che finisca questo senso di inquietudine.

 

E' lo stesso principio della Chiesa e dei preti pedofili.

L'Istituzione - allo scopo di difendersi dalle critiche - copre e difende le mele marce,

quando invece dovrebbe perseguirle proprio per difendere la propria autorevolezza.

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Almadel parli con il tipo sbagliato ho avuto una carriera scolastica senza problemi, ho sempre tenuto testa ai miei professori, ho letto sia il manifesto che il capitale, la questione è più complessa perchè mentre le croste si rimarginano idee sbagliate possono distruggere una o più vite, ma se ti interessa discutere in proposito apri un topic e ti prometto che non mi farò attendere.

 

 

E' il contrario.

Noi dobbiamo denunciare questi fatti e far cessare certe connivenze

proprio perché vogliamo che finisca questo senso di inquietudine.

 

E' lo stesso principio della Chiesa e dei preti pedofili.

L'Istituzione - allo scopo di difendersi dalle critiche - copre e difende le mele marce,

quando invece dovrebbe perseguirle proprio per difendere la propria autorevolezza.

Almadel ti prego di non iniziare con il leggere cose che io non ho mai detto, e tanto meno con affibbiarmi queste fantomatiche frasi, perchè a differenza di Altair ed il romantico che sono persone educate, io da cafone quale sono non avendo particolari motivi per continuare la discussione mi stanco facilmente è smetto di parteciparvi.

Sono d'accordo con il denunciare qualunque violazione, così come i colpevoli paghino, ciò che vorrei evitare è che si faccia di tutta l'erba un fascio come troppo spesso si è soliti fare, perchè vi faccio presente che è più probabile essere vittime di malasanità, o ancora di più essere investite, ma non per questo vivo un senso di inquietudine quando vado fare esami o esco di casa. Alla stessa maniera si dovrebbe avere fiducia nelle forze dell'ordine, o quantomeno non temerle, mentre bromuro sollevava la questione di iniziare ad avere paura dei nostri agenti. Certo la mela marcia esiste ma per la grandissima parte sono ottimi professionisti che svolgono il loro lavoro con molta umanità, ci sarebbero altre cose da rimproverarli, quindi avere paura di essere soggetto di soprusi mi sembra privo di fondamenta solide.

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Almadel parli con il tipo sbagliato ho avuto una carriera scolastica senza problemi, ho sempre tenuto testa ai miei professori, ho letto sia il manifesto che il capitale, la questione è più complessa perchè mentre le croste si rimarginano idee sbagliate possono distruggere una o più vite, ma se ti interessa discutere in proposito apri un topic e ti prometto che non mi farò attendere.

 

Ti supplico, non ti abbassare a tanto.

Mi fai sentire come il bambino che dice agli amici "Babbo mi picchia..."

e loro gli rispondono "E a me non compra il gelatino ed è una violenza peggiore!"

 

So bene anche io cosa vuol dire avere un prof di CL ed essere atei,

ma ti assicuro che non c'è alcun possibile paragone

tra questo e finire tra le mani di un branco di fascisti in divisa.

 

Se vuoi giocare a "Rossi e Neri sono tutti uguali!"

coglieresti più nel sogno parlando di oppositori politici nella DDR...

 

Sono d'accordo con il denunciare qualunque violazione, così come i colpevoli paghino, ciò che vorrei evitare è che si faccia di tutta l'erba un fascio come troppo spesso si è soliti fare, perchè vi faccio presente che è più probabile essere vittime di malasanità, o ancora di più essere investite, ma non per questo vivo un senso di inquietudine quando vado fare esami o esco di casa. Alla stessa maniera si dovrebbe avere fiducia nelle forze dell'ordine, o quantomeno non temerle, mentre bromuro sollevava la questione di iniziare ad avere paura dei nostri agenti. Certo la mela marcia esiste ma per la grandissima parte sono ottimi professionisti che svolgono il loro lavoro con molta umanità, ci sarebbero altre cose da rimproverarli, quindi avere paura di essere soggetto di soprusi mi sembra privo di fondamenta solide.

 

Ti do assolutamente ragione.

Né a me né a te interessa che "si faccia di tutta un'erba un fascio".

 

Tu non sopporti - giustamente - che si considerino le Forze dell'Ordine

per la grandissima parte una casta di macellai nazifascisti

e io non sopporto che vengano considerate

per la grandissima parte ottimi professionisti che svolgono il loro lavoro con molta umanità.

 

Perché entrambe le affermazioni sono palesemente false.

Sono quasi tutti poveri disoccupati incapaci di imparare un mestiere

che hanno avuto qualche "aggancio" per trovarsi un posto fisso e una pistola

e tra loro ci sono due piccole minoranze: i macellai nazifascisti e gli ottimi professionisti.

 

Alcuni ammazzano i ragazzi trovati con uno spinello,

altri si fanno ammazzare per difendere un magistrato anti-mafia.

E' chiaro che sia io che te consideriamo i primi criminali e i secondi eroi, no?

 

Ma le Forze dell'Ordine non si identificano nell'una o nell'altra cosa...

Hanno mefiamente la stessa "ottima professionalità" di un postino

e mediamente lo stesso "sadismo sanguinario" di una guardia giurata...

 

Celebrare gli eroi e rimuovere le mele marce

fa parte della nostra vigilanza democratica.

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Frollo non sei OT se parli delle forze armate e di come agiscono durante una manifestazione. :)

 

Io esprimevo, come scrive almadel, un senso di inquietudine che ho difronte alle forze di polizia, forse per le storie che girano.

Non so quanto siano vere ma comunque mi inquietano e volevo sapere come la pensano gli altri.

 

Per farti capire: mi immagino uno che viene pestato dai Carabinieri e dopo deve DENUNCIARE ciò che gli è successo?

Che fa va di nuovo dai carabinieri? Ma non parlo solo dell'Italia, parlo in generale, del comportamento della polizia in molto Stati (occidentali, non parliamo poi di quelli orientali).

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Almadel da esperienze personali in patria e all'estero, per conoscenze, e per le informazioni apprese mi sento di dire che le forze d'ordine italiane hanno un capitale umano che per il rapporto con il cittadino e l'avvedutezza delle azioni d'ordine è tra i migliori, ciò di cui siamo deficitari sono figure specifiche come gli interpreti, anche se per direttiva comunitaria dovremmo permettere ad ogni cittadino dell'unione di poter parlare la propria lingua, informatizzazione adeguata e scarsità di mezzi e risorse, insomma il problema generale dell'Italia buon capitale umano mancanza di investimenti, sia sulle persone che sugli oggetti, e di mezzi.

Tralasciando la mia opinione spero che comunque tu sia concorde con me nel dire che temere gli agenti d'ordine se non si è soggetti sensibili è esagerato.

 

Bromuro potresti andare nello stesso comando, in un altra procura della repubblica, denunciare il fatto ad un'altra forza dell'ordine, e se proprio proprio non ti fidi farti assistere dalle numerosi associazioni sul tema, il problema non è tanto nel risarcimento che riceverebbe il cittadino, che quasi al 100% arriva, quanto nel peso della punizione che riceverebbe l'agente che ha disonorato l'uniforme.

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Il disagio che bromuro manifesta sembra legato alla prima tipologia, e torno a ripetere che è un fenomeno dalla rilevanza minima, e che il cittadino viene risarcito nella maggior parte dei casi.

 

Apro e chiudo una parentesi perché non ho alcuna voglia di entrare troppo nel merito della questione, però non posso fare a meno di rilevare che ciò che tu consideri "oggettivo" dovrebbe essere invece considerato "soggettivo": ciò che tu indichi come "fenomeno dalla rilevanza minima", altro non è che il preambolo di un possibile abuso di potere e/o di conseguenze abbastanza rilevanti.

Come qualcuno ha già spiegato, il problema degli abusi è legato alle difficoltà che si incontrano nel momento in cui si vorrebbe denunciare un dato sopruso e ci si ritrova invece a fare i conti con la difesa sistematica di una o più mele marce, eventualità che a mio avviso è differente dal trovarsi il professore di liceo filocomunista o capace di influenzare le giovani leve; dall'eccesso di "zelo" (o sadismo, termine che considero ben più vicino all'inclinazione di alcuni soggetti) possono derivare anche violazioni serie della propria libertà e della persona, più o meno gravi e più o meno dannose (a livello fisico e anche psicologico, in diversi casi).

 

Va da sé che non tutti sono corrotti o "sadici filonazisti" (anche se molti non fanno mistero - ufficiosamente - del tendere verso una certa parte), ma dal momento che stiamo in un'epoca dove la trasmissione di informazioni è agevolata e su larga scala rispetto al passato, è anche lecito aspettarsi che tanti episodi singoli a lungo andare creino un certo tipo di diffidenza o contribuiscano a rendere l'immagine pubblica delle forze dell'ordine meno rassicurante, in quanto più realistica rispetto a quella proposta dallo stato stesso.

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Frollo non sei OT se parli delle forze armate e di come agiscono durante una manifestazione. :)

 

Io esprimevo, come scrive almadel, un senso di inquietudine che ho difronte alle forze di polizia, forse per le storie che girano.

Non so quanto siano vere ma comunque mi inquietano e volevo sapere come la pensano gli altri.

 

Per farti capire: mi immagino uno che viene pestato dai Carabinieri e dopo deve DENUNCIARE ciò che gli è successo?

Che fa va di nuovo dai carabinieri? Ma non parlo solo dell'Italia, parlo in generale, del comportamento della polizia in molto Stati (occidentali, non parliamo poi di quelli orientali).

 

Ovviamente vai da un Avvocato che sporge denuncia direttamente al Pubblico ministero

nella speranza che questo possa produrre delle indagini serie.

 

E' chiaro che noi paghiamo un prezzo culturale al Fascismo

 

Il Codice Rocco è ancora un codice risalente al fascismo e culturalmente

i delitti contro lo stato sono delitti di privati cittadini che attentano alla autorità

e non anche delitti di pubblici funzionari contro i diritti costituzionali dei cittadini

come in paesi di tradizione liberaldemocratica.

 

Un poliziotto che tortura, non soltanto calpesta i diritti umani della persona

imputata, ma anche l'ordinamento repubblicano e democratico dello Stato.

Questa mancanza normativa corrisponde ad una mancanza culturale

 

A ciò si aggiunge il fattore di continuità tipico delle burocrazie ( prassi di

polizia ) lo spirito di corpo, il fatto di avere a che fare con delinquenti non

aiuta, il fatto che spesso il delinquente viene categorizzato neanche ( il

meridionale migrante diventa l'extracomunitario illegale, lo zingaro; poi

il comunista e oggi il punkabbestia; il frocio etc. etc. )

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Lanthe ma sostanzialmente esprimiamo lo stesso concetto.

Il fenomeno è di rilevanza minima sull'insieme delle operazioni condotte dagli agenti di sicurezza, ed è ben lontano da fenomeni generalizzati di abusi di potere, il che ovviamente non deve portare ad un abbassamento dell'attenzione, ma i singoli casi vengono amplificati dai mezzi stampa sino a creare insicurezza nella popolazione, come succede in molti altri frangenti.

Appurato questo mi sembra logico tranquillizzare le persone che soffrono un senso di inquietudine, spiegandoli che i fenomeni di abuso e prevaricazione rimangono pochi sul totale, piuttosto che avallarne le preoccupazioni.

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1) Il mio nick è Ianthe con la i, di norma scrivo con le maiuscole e non vedo per quale ragione considerare l'iniziale di un nome una elle minuscola.

2) Non colgo l'utilità del parlare di "rilevanza minima" in merito a qualcosa che viene valutato su parametri soggettivi (e non oggettivi), a meno che tu non stia confermando quanto sembri avere scritto nel precedente post, ossia qualcosa di molto vicino al "Ma sì, di ingiustizie ce ne stanno, però son poche e i danni vengono quasi sempre risarciti".

Il fatto che siano "poche" e non "tante" è legato solo alla possibilità o meno di denunciare o segnalare determinati abusi di potere, senza contare che il risarcimento non di rado è di gran lunga inferiore a quello che poi è lo stress subito dalla/e vittima/e, le spese legali e i vari danni (e già una custodia cautelare equivale ad una limitazione della libertà personale); a questo punto capisci da te che finché si parla di "paura irrazionale" delle forze dell'ordine è un conto, però se poi tocca spiegare in virtù di cosa non andrebbero temute non si può fare il procedimento inverso solo perché son casi sporadici, perché quei pochi casi son comunque di troppo e hanno un peso differente dall'esempio da te fatto (come l'influenza dei docenti).

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se mi trovassi in una situazione dubbia per prima cosa cercherei di accendere il registratore del cell senza che se ne accorgano :) xò dai, queste sono paure perlopiù infondate, almeno che non vai a cercarti lo scontro ... Spero ...

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A questa cosa del registratore ci ho pensato tante volte anch'io.

Comunque le storie che circolano sono tante, dubito che siano tutte inventate o che comunque non abbiano un fondo di verità.

 

Amico di mio fratello: lo beccato ubriaco alla guida, ok, oppone resistenza va bene ma i carabinieri lo malmenano e gli montano sulla schiena (con gli anfibi eh) che quasi soffoca.

Il giorno dopo va al CTO (che è il centro per i traumi ortopedici a Firenze), il dottore gli dice testualmente: di casi come questi ne vedo tanti, non stia neanche a sporgere denuncia, solitamente gli aggressori si ripresentano qua con qualche livido e si fanno certificare che c'è stata colluttazione e che quindi hanno dovuto reagire perché quello che hanno fermato ha opposto resistenza.

 

Poi conosco un'altra storia che è successa ad un mio amico, ma questa magari si dice in privato.

 

Ecco perché mi preoccupo quando la polizia o i carabinieri mi fermano.

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Oh beh... se i problemi ci fossero solo quando si "oppone resistenza"

- sinceramente - non avrei nessun genere di preoccupazione.

Anche un mio amico è stato mandato in ospedale in un caso identico

e la mia reazione è stato: "Ma te le cerchi, eh?" :D

 

A me preoccupano le botte alle persone disarmate,

le prove inventate per scatenare una rappresaglia,

il "sequestro" di prove fotografiche di una manifestazione

che poi "spariscono" invece di essere portate dal giudice.

 

Io non ho mai difeso i violenti.

Se reagisci all'arresto o ti porti una spranga in piazza

mi sembra molto probabile che tu venga picchiato.

 

Sono altri gli episodi che mi preoccupano.

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Fate come se non avessi nominato gli insegnanti perchè è evidente che non abbiate colto il paragone, e a questo punto crea solo disagi.

 

@@Ianthe

Parlo di rilevanza minima perchè rispetto al totale delle azioni condotte i casi di abusi accertati o presunti non sono la maggioranza, e nemmeno una percentuale considerevole da provocare un allarme sociale diffuso. Potremmo stare a decidere una soglia di sensibilità per essere scientificamente corretti ma onestamente avrei qualche difficoltà nel condurre una simile operazione, quindi mi baso sul percepire della maggioranza delle persone, che banalmente preferisce frequentare luoghi ove le forze dell'ordine siano presenti perchè avverte una maggiore senso di sicurezza, piuttosto che luoghi non vigilati, sentendosi rincuorati dell'assenza degli agenti di pubblica sicurezza.

Ripeto, anche se onestamente inizio a sentirmi un disco rotto, che i casi di abuso vanno puniti duramente, anche se fosse solo uno.

La paura delle forze dell'ordine, da parte di un cittadino comune, dal mio punto di vista risulta si irrazionale proprio per il fatto che le possibilità di esserne soggetto sono molto basse, altrimenti come già detto dovrei avere un timore ancora maggiore di essere vittima di uno scippo oppure di venire investito da una macchina. Saltando a piè pari gli insegnanti, dove il problema è di natura diversa(anche se personalmente lo reputo altrettanto pericoloso), si dovrebbe avere paura alla vista di qualsiasi straniero, vista l'incidenza di reati commessi da questi soggetti e il loro numero sulla popolazione carceraria, ma è una paura che si può considerare fondata su basi razionali? Onestamente credo di no, in base sempre alle percentuali minime di stranieri che commettono atti di delinquenza sul totale della popolazione non-italiana nel nostro paese.

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Ma che discorsi...è ovvio che non creano allarme sociale

la gente nella maggior parte dei casi pensa, come Almadel

che chi subisce se la sia cercata e che la cosa riguardi: stranieri

zingari estremisti ultras etc. etc. cioè non loro.

 

PS in realtà ho per le mani un decreto di condanna penale

per resistenza commesso da una maestra elementare ( condanna

ad € 18.750 per 75 giorni di arresto se non fa opposizione altrimenti

raddoppia se non vince ) in pensione

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Ho trovato proprio adesso un messaggio scritto da Claudio Messora (http://www.byoblu.co...sso-un-po).aspx) che esprime ciò che avrei voluto dire io. Forse è anche troppo retorico per quanto mi riguarda.

Comunque, saranno i giornalisti, sarà la gente che ne parla ma a me questi fatti non rassicurano gran che.

 

 

"E’ per questo che mi permetto di dire che sì, sto dalla parte delle forze dell’ordine, ma personalmente qualche “se” e qualche “ma” ce li metto. Altrimenti non sarei obiettivo e farei dei torti che non ho proprio cuore di fare. Perché tu hai fatto la tua parte con onore, hai fatto cioè il tuo lavoro, ma non si può dire altrettanto di alcuni tuoi colleghi. Sto dalla parte delle forze dell’ordine, per esempio, ma non se gettano un ragazzo per terra, Stefano Cucchi, procurandogli lesioni toraciche e infierendo poi con calci e pugni. Non se fermano un ragazzo che sta bene, cioè, e lo restituiscono alla sua famiglia in una bara (anche se per Angelino Alfano era solo caduto dalle scale). Sto dalla parte delle forze dell’ordine, ma non se uccidono a suon di “colpi ripetuti, molto violenti e volontari”, inferti negli uffici della Polfer della Stazione Centrale di Milano, un clochard di nome Giuseppe Turrisi, cercando poi di sostenere che fosse ubriaco. Sto dalla parte delle forze dell’ordine, ma non se sparano ad altezza uomo sull’autostrada, sentendosi un po’ cowboys, uccidendo un ragazzo di 28 anni, Gabriele Sandri, che aveva l’unico torto di non avere una divisa e una pistola. Sto dalla parte delle forze dell’ordine, certo,ma non se arrestano un uomo di 44 anni nella sua casa di campagna, Aldo Bianzino, per coltivazione e detenzione di canapa indiana, e lo restituiscono morto due giorni dopo, non senza aver cercato di attribuire il decesso a “malattie cardiache senza segni esterni di violenza", quando l’autopsia accerterà che è morto invece “per cause non accidentali e che il suo cadavere presenta chiari segni di lesioni traumatiche: 4 ematomi cerebrali, fegato e milza rotte, 2 costole fratturate”. Dopo la morte successiva della moglie, Aldo lascia tra l'altro un ragazzino di 14 anni orfano, Rudra. E non sto neppure dalla parte delle forze dell’ordine, senza se e senzama, quando fermano uno studente ferrarese di 18 anni, Federico Aldrovandi, e ne causano la morte per “anossia posturale”, dovuta al caricamento sulla schiena di uno o più poliziotti durante l’immobilizzazione.

E neppure posso stare dalla parte delle forze dell’ordine, tanto più senza se e senza ma, quando entrano di notte in una scuola, la Diaz, e iniziano a massacrare i ragazzi quando stanno ancora dormendo, lasciando ciuffi di capelli e denti vicino agli zoccoli che corrono sul pavimento, a indicare che le vittime erano sdraiate mentre venivano colpite e che furono trascinate poi fuori facendo loro strisciare la testa lungo le scale, lasciando lunghe scie di sangue sulle pareti. Così come non sto con le forze dell’ordine che pestarono a sangue i giovani fermati alla Caserma Bolzaneto, visto che, come confermarono i giudici, si resero responsabili di atti di tortura in piena regola. Non ci sto perché, come ebbe a dire il senatore Nando Dalla Chiesa, figlio di quel generale che rappresentava proprio le forze dell’ordine, si trattò di “una delle più grandi offese perpetrate nei confronti dello Stato di diritto in tutta la storia della Repubblica”."

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Ne consegue che il motivo per cui "non sto dalla parte delle Forze dell'Ordine"

è che non sembrano affatto in grado di fare un distinguo

tra chi fra loro fa il suo dovere e chi è pazzoide sadico.

 

Nessun'altra categoria difende così pervicacemente le proprie mele marce.

E non parlo degli errori che può fare un chirurgo o un giudice

- Bolzaneto non fu un errore, fu un mattatoio consapevole

di cui i responsabili politici non si sono mai scusati -

 

Persino tra i preti qualcuno denuncia la pedofilia nel clero

e il modo in cui i vertici hanno dato copertura ai criminali.

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Pisa è una città rossa ed io essendo stata influenzata da storie come quella di Serantini diciamo che avevo questa paura da ragazzina, pensavo che poliziotti e carabinieri fossero dei sadici fascistoni; poi fino i 16-17 anni partecipando spesso alle manifestazioni (escludendo qualche soggetto) ho sempre incontrato poliziotti, carabinieri e militari che si limitavano a fare il proprio mestiere. Per come la vedo io molti dei motivi per cui va di moda dire acab risale al fatto che molti idioti se le vanno a cercare.

Però se devo essere sincera, ho avuto una relazione con un militare delle forze speciali e lì ho capito che se hai una divisa, almeno in Italia, puoi fare quello che ti pare. Ciò che mi inquieta è sapere che questo "potere" può essere dato nelle mani sbagliate.

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