hook Posted March 9, 2012 Share Posted March 9, 2012 Per la prima volta un intero dibattito del Consiglio sui diritti umani delle Nazioni Unite è stato dedicato alle discriminazioni subite da lesbiche, gay, bisex e transgender; ma, come al solito, sono emerse profonde divisioni tra i paesi occidentali e altre culture, soprattutto gli africani e gli esponenti della religione islamica. Per tre ore si è discusso di orientamento sessuale e diritti umani, ma l’Organizzazione della conferenza islamica, che riunisce 56 paesi, ha fatto di tutto per impedire anche che si aprisse la discussione, al punto che in un primo tempo era arrivata ad annunciare un boicottaggio totale, nonostante l’impegno in prima persona di Ban Ki-moon. In un messaggio video il Segretario generale dell’Onu ha dichiarato che “è arrivato il momento di agire. Ci sono vite in pericolo e il dovere dell’Onu è proteggere i diritti di tutte le persone, dovunque vivano. A tutte le persone lesbiche, gay, bisessuali o trasngeder dico che non siete soli”. L’Alto commissario dell’Onu per i diritti umani Navi Pillay ha presentato uno studio sulle violenze subite dagli omosessuali in numerose parti del mondo, dalle discriminazioni quotidiane sul posto di lavoro e nella vita privata, fino agli omicidi: in 76 paesi del mondo sono in vigore leggi che discriminano i gay: Un anacronismo che viola i diritti umani. L’equilibrio fra tradizione e cultura, da una parte, e diritti umani universali deve pendere dalla parte dei diritti. Anche se molti paesi musulmani avevano ritirato i loro rappresentanti, come portavoce dell’Oci era rimasto il rappresentante del Pakistan, Zamir Akram, che ha condannato “energicamente il tentativo di alcuni stati di introdurre il concetto di orientamento sessuale nel quadro dei diritti umani. La legittimazione dell’omosessualità è inaccettabile per l’Onu”. Tra i paesi che sostengono una piena inclusione dell’orientamento sessuale tra i diritti umani ci sono Sudafrica, Stati Uniti e i grandi paesi dell’America Latina, a comunciare da Brasile, Argentina e Uruguay. Fonte: http://www.queerblog.it/ Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
ben81 Posted March 10, 2012 Share Posted March 10, 2012 Poverelli, in fondo è la loro cultura, è normale per loro discriminarci. Off Topic p.s. post politically correct e masochista in linea con quanto richiesto dalla redazione, visto che i miei post realisti di sdegno e condanna verso tali discriminazioni sono stati incredibilmente epurati. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Fabio Castorino Posted March 11, 2012 Share Posted March 11, 2012 E' un fatto estremamente positivo che anche l'ONU inizi ad occuparsi delle discriminazioni contro le persone GLBT, che in molte parti del mondo sono soggette ad odiose persecuzioni. Nonostante l'opposizione islamica ed africana queste discussioni potranno far gradualmente entrare la questione dei diritti GLBT nell'agenda di discussione della politica internazionale nelle sue varie sedi. Certo, molti paesi continueranno a fregarsene e a perseguitare impunemente, ma che almeno esista una consapevolezza internazionale di questo problema è già un passo avanti. Perché questo processo continui nei prossimi anni è importante che Obama resti alla Casa Bianca , perché un Presidente come Santorum porterebbe gli Stati Unitiche sulle stesse posizioni dei regimi omofobi che hanno boicottato la discussione. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted March 11, 2012 Share Posted March 11, 2012 ma chissà perchè non avevo dubbi...purtroppo no ci arriveranno mai... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Conterio Posted March 18, 2012 Share Posted March 18, 2012 io pero' qualche spiraglio di luce lo intravvedo in quanto si vocifera che per esempio in Libia potrebbe ritornare la Monarchia. Gli attuali monarchici libici sono notoriamente ispirati alle monarchie illuminate nordeuropee, liberali e gayfriendly. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alex. Posted March 18, 2012 Share Posted March 18, 2012 Sinceramente apprezzo le parole dell‘ ONU ma, appunto, sono solo parole. Quanti omosessuali e/o transessuali dovranno ancora morire prima che qualcuno si decida a prendere davvero la situazione in mano? Servono fatti più che comunicati mandati da comode sedie perché mentre noi ne stiamo qui a parlare qualche altro innocente viene lapidato e stuprato per essere “corretto“. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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