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Hi-Fi,Hi-End e tutto ciò che si può associare ad esso...


BeeFree

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Ho capito ma ti sembra il caso montare sul blasonato TD124 un braccio senza l'alzabraccio???

Metti che un audiofilo abbia la manina tremula, rischia di rigare tutti i vinili, ti pare? mah... :boh:

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  • 7 months later...
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c'è una nuova tendenza che sta prendendo piede a Londra: locali dove si ascolta attraverso impianti ad altissima fedeltà

 

http://www.theguardian.com/music/2016/jan/07/spiritland-brilliant-corners-london-audiophile-bars

 

basta guardare le foto per rendersi conto :sbav:

 

3000.jpg?w=620&q=85&auto=format&sharp=10

Edited by conrad65
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  • 4 weeks later...

Mi interessa molto, questa discussione. :)

Io sono da sempre un audiofilo; però, purtroppo, le mie corte finanze han fatto sì che dovessi sempre cercare un compromesso, senza poter puntare verso l'alto.

 

Dal mio canto, ho basato il mio impianto su di un sintoamplificatore integrato che mi segue da varie generazioni di supporti: uno Yamaha RX-v795a, 5 canali (con doppia coppia frontale) a cui sono collegate varie sorgenti, tra cui l'uscita di uno streamer wifi per poter riprodurre le sorgenti contenute nei computer dell'appartamento.

A livello di diffusione, invece, l'impianto vede recentemente una modifica sostanziale, dal momento che mi sono trasferito in un nuovo appartamento e devo ancora comporre un sistema di casse acustiche per l'utilizzo home theatre. Quindi, ho temporaneamente connesso una coppia di diffusori Pioneer, anch'essi storicamente presenti in casa da un paio di decenni, che hanno una resa accettabile come sistemazione provvisoria. ;)

 

Alzando un po' il livello, invece, recentemente sono stato a casa di mio "suocero"; che, unendo una grande passione per l'audio/video ed una disponibilità economica certamente maggiore di quella del sottoscritto, ha messo insieme un sistema che utilizza, nella sua casa, sia per l'ascolto musicale in zona salotto che per lo scopo home theatre con un proiettore. 

 

La componentistica, dietro alla quale ho sbavato non poco, si basa su di un processore di segnale e preamplificatore Marantz AV8801; il quale è collegato a tre finali di potenza. Un Sony TA-N330ES (finale quad-stereo che, permettendo di collegare due coppie di altoparlanti, "divide" la scena frontale tra la parte cinematografica e quella destinata all'ascolto), un Sony TA-N86 (finale monofonico a cui è collegato il canale centrale) e un bellissimo Rotel RB-991 (che, purtroppo, lui sfrutta solo per la coppia di altoparlanti posteriori destinati agli effetti, quando, a parer mio, avrebbe molto più da dare).

 

Nella porzione cinematografica, ha realizzato la scena frontale musica/voce con tre diffusori JBL LC1, posizionando in alto i due destinati ai canali anteriori e ad altezza uomo, nascosto dietro il pannello per la proiezione, quello centrale. La scena laterale/posteriore per gli effetti, invece, l'ha completata con una coppia di JBL Studio One, che, per il lavoro che devono fare, vanno più che bene.

 

La vera chicca per la quale ho avuto una sorta di sindrome di Stendhal sono stati i diffusori che ha collocato per l'ascolto musicale nella zona "salotto": una coppia di (peraltro, bellissime) B&W 804 Diamond rossicce: spettacolari nell'estetica e nell'acustica, con una versatilità di ascolto a dir poco strabiliante. I bassi definiti riempiono l'ambiente senza risultare mai invasivi; e gli acuti sono focalizzati perfettamente, grazie ai rinomati tweeter di cui sono dotate.

Mi dispiace solo che siano collegate al (comunque onesto) finale Sony; quando, in associazione con il Rotel RB-991, potrebbero davvero essere orgasmiche. :lovesaw::love:

Edited by diginex
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c'è una nuova tendenza che sta prendendo piede a Londra: locali dove si ascolta attraverso impianti ad altissima fedeltà

 

http://www.theguardian.com/music/2016/jan/07/spiritland-brilliant-corners-london-audiophile-bars

 

basta guardare le foto per rendersi conto :sbav:

 

3000.jpg?w=620&q=85&auto=format&sharp=10

 

 

Beh avere quel paio di Tannoy è davvero tanta roba xD

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Parlando di Hi-End d'antani, mia zia ha ancora a casa sua un bellissimo impianto Finale + Preampli + Equalizzatore della SAE (Scientific Audio Electronics) del 1980 o giù di lì, collegato ad un giradischi Technics e ad un lettore CD della TEAC; come diffusori, una coppia di JBL L-36.

Unico difetto è che la circuiteria è vecchiotta; ergo, spesso, all'accensione dell'amplificatore, salta il magnetotermico dell'impianto elettrico.

 

Pre-Ampli: SAE-3000
sae30001.jpg

 

Ampli: SAE-220

sae-220-slika-4687570.jpg

 

Piatto: Technics SL-D303

technics_sl-d303_direct_drive.jpg

 

Lettore: TEAC CDP-1100B

cdp1100b.jpg

 

Casse: JBL L-36

JBLL36.JPG

Io dico processore sonoro . Sia per home che per musica in generale .

 

Anni fa, pressappoco all'inizio degli anni 2000, ero poco più che un 12enne; ma mi innamorai del Parasound AVC 2500, per le sue funzionalità. Crescendo, ebbi modo di provarlo in un noto negozio di HiFi della mia città; e confermai l'impressione. Ovviamente, era fuori portata per le mie tasche...

 

avc2500u.jpg

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@@diginex conosco molto bene sia il preamplificatore SAE 3000 che il finale 220: negli anni '70 li ho proprio visti all'opera, gli amplificatori SAE erano leggendari

il 220, se salta il magnetotermico, andrebbe senza dubbio riparato: il problema è che oggi è difficile trovare un riparatore in grado di metterci le mani, e anche molti componenti, inclusi i transistor che erano, se non erro, della Toshiba, non sono più in produzione da tanto tempo

le JBL L36, come tutte le JBL anni '70 della serie L, sono oggi apprezzatissime e si vendono a caro prezzo su Ebay

all'epoca ho conosciuto persone che le possedevano e ascoltato le L166 Horizon, le L65 Jubal, le piccole L19 e molti modelli della serie professionale JBL 4xxx

ecco le L65 Jubal

 

a.jpg

 

woofer da 30 cm, avevano il ripiano superiore in cristallo e il tweeter a compressione con il difrattore in cristallo anch'esso, suonavano in modo fantastico

si trovano nell'usato a prezzi proibitivi,  i giapponesi ci vanno matti

 

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il 220, se salta il magnetotermico, andrebbe senza dubbio riparato: il problema è che oggi è difficile trovare un riparatore in grado di metterci le mani, e anche molti componenti, inclusi i transistor che erano, se non erro, della Toshiba, non sono più in produzione da tanto tempo

 

In realtà, io su Milano ho un centro che mi esegue lavori di riparazione su Hi-Fi e Hi-End; è in Via Washington ed è gestito da due vetusti signori anziani che, però, in quanto ad elettronica di impianti stereo, ne sanno una più del diavolo. :)

Potrei proporle, la prossima volta che vado in Abruzzo, di farmelo riparare, visto che è tantissimo tempo che non lo usano. :sisi:

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un centro che mi esegue lavori di riparazione su Hi-Fi e Hi-End; è in Via Washington

 

si li conosco, di fama: siete fortunati a Milano, qui a Roma non c'è rimasto nessuno con esperienza vera sugli apparecchi storici

i due SAE meritano sicuramente una riparazione; pur essendo la coppia pre-finale SAE più economica, sono apparecchi notevoli, progettati dal geniale James Bongiorno (o che si rifanno ai suoi schemi circuitali)

il 220 era la versione economica del 2200, esteticamente bellissimo con il misuratore di potenza a led: un tipico pezzo vintage dal design anni '70

 

594706-sae_2200_power_amp.jpg

 

 

SAE%202200%20POWER%20AMPLIFIER_0.preview

Edited by conrad65
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A proposito, @conrad65: noto che un sacco di modelli HiEnd di varie case (da Marantz a NAD, a SAE e via andare) avevano, sul pannello, delle scritte in corsivo. Le stesse che puoi vedere sui SAE che ho linkato io o che hai linkato tu.

 

C'era una ragione per la quale le case si erano uniformate a quel tipo di carattere? :)

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il corsivo andava molto di moda negli apparecchi americani anni '60 e '70, probabilmente proprio per imitare Marantz che una decade prima (negli anni '50) aveva raggiunto un primato riconosciuto da tutti

ad esempio i Phase Linear, altra casa americana storica di quel periodo

 

d500.jpg

 

altre case storiche, come McIntosh, sono rimaste sempre fedeli ai frontali in cristallo con le scritte retroilluminate in verde

 

2205-full-front-1.jpg

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  • 2 weeks later...

a proposito di mobili degli hi fi, qualcuno saprebbe consigliarmi come togliere un graffio dal plexiglass del gira-gira?

ho letto su un forum il sidol ma non mi ha funzionato

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altre case storiche, come McIntosh, sono rimaste sempre fedeli ai frontali in cristallo con le scritte retroilluminate in verde

 

 

 

A proposito, conrad: parlamo un po' di McIntosh. A me paice molto l'estetica; però, dietro i 12.000 Euro di un impianto pre+finale, ci dev'essere sicuramente più del pannello in vetro con le scritte verdi.

 

Non ho mai, purtroppo, avuto modo di sentirne uno (immagino che valga la pena ascoltare un valvolare, se si può): tu? Sai dirmi qualcosa in più?

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come togliere un graffio dal plexiglass del gira-gira?

 

@@prefy  secondo me non si può fare, se non opacizzando tutta l'area con qualcosa di leggermente abrasivo, puoi ad esempio provare con una gomma da cancellare ruvida o una spugnetta per i piatti

ma poi rimane la traccia di opaco e non si risolve niente, io mi terrei il graffio

 

 

 

McIntosh

 

ho avuto per tanti anni una coppia storica pre-finale McIntosh: suono compassato, potente risposta sui bassi, discreta selettività in gamma media e acuto arrotondato

pur essendo a transistor suonavano molto valvolare, anche perché avevano conservato la circuitazione tipica dei valvolari, con la presenza dei trasformatori in uscita

l'accoppiata Jbl - McIntosh resta un grande classico degli anni '70

i McIntosh moderni suonano in modo diverso, sono molto più dinamici

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allora ho riprovato col sidol ed un po' funnge: il graffio non è sparito ma si è attenuato, poi ho lucidato tutto con pronto mobili

insomma con tanta fatica il risultato c'è, anche se un po' scarso

 

 

(non mi funziona il quota :frown:)

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I graffi dal plexiglas non si possono togliere perche' sono dentro il plexi. Ci sono pero' dei prodotti appositi per lucidarlo e poi si vede meno il graffio. Ad esempio anni fa vendevano dei tubicini di questi prodotti in negozi dove vendevano gli swatch per lucidare il vetro in plastica dello swarch quando si riga.

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  • 2 weeks later...
  • 2 months later...

una rara immagine di un impianto top all Technics anni '70, con le leggendarie ed enormi Technics Man (man sta per "10000" in giapponese)

 

6946377_orig.jpg

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  • 4 weeks later...
  • 3 years later...
48 minutes ago, prefy said:

Che siccome mi è tornata la scimmia dell' HI-FI (o pressapoco), qualcuno saprebbe consigliarmi un paio di diffusori da scaffale piccoli ed economici?

Dali Zensor 1 oppure Elac Debut B5: 200-250 € ma qualità pazzesca

Oppure delle Canton Quinto usate sempre sui 180-200

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I B5.2 saranno migliori dei B5 ?

questi altoparlanti necessitano di un amplificatore esterno. Come trovate gli altoparlanti con amplificatore integrato nell'altoparlante ? Ne ho un paio attaccati a due mac mini ma non so quanto buoni sono.

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18 minutes ago, marco7 said:

I B5.2 saranno migliori dei B5 ?

questi altoparlanti necessitano di un amplificatore esterno. Come trovate gli altoparlanti con amplificatore integrato nell'altoparlante ? Ne ho un paio attaccati a due mac mini ma non so quanto buoni sono.

Per me meglio quelle passive (che necessitano di ampli): più possibilità di determinare la qualità del suono.

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