Guest Aleister Posted January 30, 2007 Share Posted January 30, 2007 Tu pensi che sia così, ma la questione del dopo-morte è piuttosto spinosa.La questione sulla "coscienza di sé", la sua origine e la sua natura è tutt'ora irrisolta, tu puoi fregartene adesso ma potresti avere problemi dopo, pensaci ora finché hai raziocinio Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-141627 Share on other sites More sharing options...
Borkia Posted January 30, 2007 Share Posted January 30, 2007 Io c'ho pensato. In passato. Non frequentemente e non con grande convinzione. La motivazione è sempre stata la solitudine come stato dell'anima. Puoi avere tante persone attorno e avere anche tanti che ti amano eppure sentirti mostruosamente e comunque solo con le tue ossessioni, con le tue paure. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-141687 Share on other sites More sharing options...
_Andrea_ Posted January 30, 2007 Share Posted January 30, 2007 La questione sulla "coscienza di sé", la sua origine e la sua natura è tutt'ora irrisolta, tu puoi fregartene adesso ma potresti avere problemi dopo, pensaci ora finché hai raziocinio La questione non e` fregarsene. L'esistenza di vita oltre alla morte non e` verificabile scientificamente, percio` puo affascinare molte persone che vogliono credere all'anima e alla sua immortalita`. Tutto cio` rimane pura speculazione senza prove scientifiche e allora vale la pena interrogarsi su cosa c'e` dopo la morte? Sprecare la vita per immaginare a cosa potrebbe esserci dopo la morte e` un po' sconsolante... meglio vivere il poco tempo che ci rimane piuttosto che discutere su tematiche come "e` nato prima l'uovo o la gallina?"Ritornando IT , una persona che auspica la propria distruzione non vorrebbe mai che immaginare a una vita dopo la morte. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-141777 Share on other sites More sharing options...
Guest Aleister Posted January 30, 2007 Share Posted January 30, 2007 Non hai centrato il problema fondamentale.Se uno vuole suicidarsi per la "fine di una situazione di dolore o di impossibilità, quindi l'oblio" spicca quanto sia un azzardo :look:Perché se non è verificabile scientificamente che ci sia qualcosa dopo la morte non è neanche verificabile il contrario Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-141822 Share on other sites More sharing options...
Aky_86 Posted January 30, 2007 Share Posted January 30, 2007 Ma ci vuole piu coraggio a vivere che a morire.Morire,suicidarsi,dov'è il difficile?E' solo una cazzata tremenda.sono daccordo..ci vuole coraggio ad andare avanti..ma c'è sempre un limite a tutto..e tante volte il coraggio manca..io c'ho pensato spessissimo.. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-141823 Share on other sites More sharing options...
Guest werty Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 sto pensando proprio ora al suicidio...(tranquilli, non avrò mai il coraggio di eseguirlo, anche perchè io penso che NON sia la soluzione...).Dopo una giornata che sento i miei litigare, piango, non mangio e non ho voglia di uscire...ecco dopo di queste cose, a letto, da solo, ci penso...ma se lo farei, darei solo dispiacere alle persone che mi vogliono bene...quindi scelgo ancora una volta di lottare e scusate se sono andato un pò in OT. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172622 Share on other sites More sharing options...
Isher Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Werty, è tanto bella la vita!Soprattutto se non le chiedi niente. Merda ce n'è tanta in giro, ma è merda.La vita è un'altra cosa. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172631 Share on other sites More sharing options...
Eru Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Isher, se non le chiedi niente non è vita, è semplice esistenza. Un'esistenza che peraltro non abbiamo chiesto, ma dalla quale ci è impossibile sottrarci se non affrontando paure e disagi molto più terribili di quelli che ci causa il semplice esistere. Dove sta il bello in tutto ciò? Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172636 Share on other sites More sharing options...
Guest PianoForte Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Soprattutto se non le chiedi niente.E' vero: il pretendere, il volere, porta solo insoddisfazione, mentre allungare la mano e chiedere la "carità", no... nella vita bisogna essere umili come dei mendicanti e ringraziare per ciò che si riceve. In alternativa, puoi dare, e in questo nessuno ha limiti di alcun genere. Da questo deve derivare la felicità.Quando sono triste, penso sempre che anche il mio più piccolo desiderio (sentire un profumo particolare, udire la voce di una persona che amo) vale la vita... vale tutte le sue sofferenze.Ho pensato al suicidio infinite volte in passato, e ci ho anche provato, ma ora ho capito quello che conta... :P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172639 Share on other sites More sharing options...
Isher Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Isher, se non le chiedi niente non è vita, è semplice esistenza. Dove sta il bello in tutto ciò?Ma forse non chiedere significa prendere e avere, più e più diffusamente che se si chiedesse.Per dir meglio. Bisogna chiedere cose determinate - voglio questo e quello - e per tutto il resto accogliere. Bisogna volere una o poche cose ben precise, che veramente corrispondono a un nostro preciso e forte desiderio, ma poi bisogna anche spezzare la rete (in cui ci si impiglia come pesci pescati) di desideri che non sono desideri ma prigioni, ricatti, istinti riflessi e meccanici, possesso, insoddisfazione.Cribbio, non riesco a quotare un pezzo del post di PianoForte, ma voglio dirgli che anche a me dà una grande gioia, un forte senso della vita, anche vedere i colori di Roma alle 19.30 di un pomeriggio come oggi.Tornando all'esistenza, che Sonnen opponeva alla vita, anche la pura esistenza è bella, riempie. Anche la passività accogliente riempie di forza. Anche il contatto con la pura esistenza è necessario: ti distacca da quello che non solo è inessenziale ma è furto di vita. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172642 Share on other sites More sharing options...
yrian Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Se non l'avete fatto, date un'occhiata (e magari un contributo) qui:Motivi per cui è bello vivereMi piacciono le vostre risposte. Per me la questione non sta nel non pretendere dalla vita (anzi, credo che si abbia il diritto di pretendere), bensì nel pretendere le cose giuste. Insomma, è il caro vecchio "segreto per esser felici".:P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172646 Share on other sites More sharing options...
Guest PianoForte Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 credo che si abbia il diritto di pretendereMa nessuno è obbligato a dare... come si può pretendere? La vita è un concetto astratto, in realtà esistono solo le altre persone, al più le cose, quindi chi dovrebbe risolvere queste nostre pretese?Possiamo esigere solo da noi stessi, perché è solo verso noi stessi che possiamo - abbiamo il diritto di - esercitare un potere. Le nostre pretese si limitano alla nostra mente, quindi perché non parlare di desideri?! Si ha solo questo diritto: quello di desiderare... e se si tiene coscienza delle proprie capacità allora avremo anche più speranze di vedere soddisfatte le nostre aspirazioni. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172653 Share on other sites More sharing options...
Eru Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Prima di parlare di diritti in quest'ottica sarebbe forse più coerente interrogarsi sul fatto che la stessa autocoscienza umana sia o meno un'illusione... no, non ascoltatemi, stasera sono di cattivo umore. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172655 Share on other sites More sharing options...
Isher Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Anche io amo il termine «pretendere». Operativamente, può essere utile dire «io pretendo questo dalla vita». Serve a creare la prospettiva (che in alcuni casi può essere un'illusione) che ci sia un Soggetto e un Oggetto, ben distinti. Ma il vero, reale complemento di «pretendere» è «da se stessi». Beninteso, ognuno di noi parla a partire da una posizione storico-biografica determinata. Dico questo riferendomi ai miei precedenti post. Io ho da tempo un lavoro che amo molto e mi realizza pienamente, ho una casa, un'indipendenza economica, ho anche una visione del mondo, eccetera. Opposizione vita/esistenza. Non tutta la vita è bella e desiderabile. C'è anche del falso nella vita: merda e cioccolata messe insieme: bisogna saperle distinguere. Nel senso della vita e nel senso di esistere tutto mi sembra bello e vero - se uno non se ne ubriaca troppo..... :P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172658 Share on other sites More sharing options...
yrian Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Possiamo esigere solo da noi stessi, perché è solo verso noi stessi che possiamo - abbiamo il diritto di - esercitare un potere. Le nostre pretese si limitano alla nostra mente, quindi perché non parlare di desideri?! Si ha solo questo diritto: quello di desiderare... e se si tiene coscienza delle proprie capacità allora avremo anche più speranze di vedere soddisfatte le nostre aspirazioni.Intendevo esattamente questo. Se leggi per intero tutto il mio post, te ne renderai conto. :P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172660 Share on other sites More sharing options...
Guest PianoForte Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 la stessa autocoscienza umana sia o meno un'illusione... anche un'illusione è realtà... cosa dovrebbe fare la differenza se il mago non svela il segreto?@yrian: scusami, sono distratto! :P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172663 Share on other sites More sharing options...
Eru Posted April 30, 2007 Share Posted April 30, 2007 Alcuni dicono che nel momento in cui pensiamo a un progetto e ci facciamo delle aspettative, annulliamo automaticamente tutte le possibilità che ha il succitato di avverarsi. Io dal mio vissuto posso dire di aver sempre trovato conferma a questa teoria. anche un'illusione è realtà... cosa dovrebbe fare la differenza se il mago non svela il segreto?Niente, tanto non c'è senso in niente. Anche un'illusione è realtà... è da vedere se c'è una realtà. E lungi ogni solipsismo dalle mie parole, ben inteso. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172669 Share on other sites More sharing options...
Kuyashii Posted May 1, 2007 Share Posted May 1, 2007 Forse ma in rare occasioni.Mai spinto oltre il semplice pensiero, ma quello c'è stato. Avendo avuto un'esperienza in famiglia, prima lo condannavo adesso diciamo che gli porto... più rispetto. Spero che non mi accada niente di cosi grave da passare all'azione, w la vita, se la si sa vivere. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172831 Share on other sites More sharing options...
Roby Posted May 1, 2007 Share Posted May 1, 2007 Parecchi anni fa. Avrò avuto 12-13 anni, quindi veramente un bambino. La mia vita era un inferno in piena regola. Non avevo la minima idea di cosa fosse un amico. Un giorno sento che uno si era suicidato (non so chi sia). Allora avevo pensato al perchè uno poteva arrivare a suicidarsi e lo comprendevo. Il farlo materialmente per fortuna nn mi ha mai raggiunto :P Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172903 Share on other sites More sharing options...
Rigoletto Posted May 1, 2007 Share Posted May 1, 2007 mai pensato al suicidio, se poi penso che si vive una sola volta e poi tutto finisce mi sembra ancora più assurdo, negarsi la possibilità di cambiare le situazioni. Link to comment https://www.gay-forum.it/topic/1956-il-suicidio/page/4/#findComment-172908 Share on other sites More sharing options...
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