penna Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 (Ho trovato altri topic su questo tema, ma la discussione era sempre limitata allo specifico video o articolo da cui era partita, quindi non sapevo bene come inserirmi lì con un nuovo spunto.) Quando si parla dei figli di coppie gay o lesbiche, una delle obiezioni che sento più frequentemente è "chissà come verrà trattato quel bambino dagli altri, sarà preso in giro, sarà diverso". Mi sono sempre chiesta quale fosse effettivamente l'esperienza di questi bambini, mi piacerebbe trovare qualche testimonianza al riguardo. Oggi sono capitata su questo articolo; ve ne riporto una parte: “E a scuola tua, racconta come va con la preparazione della festa del papà? Che state facendo?” Lisa Marie, terza elementare, racconta: (ve lo riporto tale e quale, me l’ha dettato): “Oggi a scuola abbiamo fatto un lavoretto d’arte e immagine: un bigliettino per la festa del papà. La maestra ci ha distribuito dei cartoncini colorati. Per le femmine erano tutti rosa e per i maschi verde, blu e rosso. Io ho protestato: lo volevo viola e ho detto ad alta voce: “mae’ che noia sempre rosa per le femmine! io lo voglio viola“. Poi Alessia ha protestato anche lei e ha detto che lo voleva giallo, in seguito tutti gli altri si sono messi a protestare e hanno detto di volere cambiare il colore del loro cartoncino: chi lo voleva verde, chi blu, chi rosso e chi celeste. La maestra ha accontentato la metà dei bambini, poi ha detto “basta ora! non ne ho tanti” ma continuavano a protestare. Alla fine la maestra ha accontentato tutti e tutte. Un ultimo bambino, Antonio, ha alzato la mano e timidamente ha detto “maestra, posso averlo rosso?!” La maestra ha fatto un segno di scocciatura : pufffff !!!!!! ma alla fine gliel’ha dato comunque. Commento di mamma Raphaelle : “Che bello, vedi come la tua differenza è diventata ricchezza per tutti! brava, devi sempre chiedere ciò che vuoi e non lasciarti trascinare”. Commento di Lisa : “be hai ragione forse!” Chiedo ancora a lisa “e su quel cartoncino, che dovevate fare ?” Lisa detta: “Gli altri bambini hanno disegnato ciò che la maestra aveva dato in modello: una moto, un trattore, una macchina e un calciatore. Io ho detto “io non ho un papà, che disegno?“, la maestra ha detto “disegna un mazzo di fiori o una coccinella“. Io ho protestato ancora e ho detto che volevo disegnare una cornicetta con tanti fiori e in mezzo delle farfalle. Dopo un po’ si è sentito una voce: “maestra, mio padre preferisce gli alberi e non queste cose che hai disegnato tu“, era Gabriele. La maestra gli ha detto a sua volta “ascolta, se li preferisce davvero, disegna degli alberi!” dopo Claudia ha affermato anche lei: “mio padre preferisce senza dubbio le Ferrari“. E così alla fine ogni bambino ha disegnato quello che voleva. L’unico bambino che ha fatto contemporaneamente il trattore e la moto è stato Nicola. Su quel cartoncino, lunedì dobbiamo ricopiare una poesia sul papà. Che cosa succederà? mi chiedo io. So per certo che io non la copierò e inventerò una poesia per le mie mamme!” :)) non so se sono le farfalle, ma noi ci sentiamo le ali dietro alle spalle :) le mamme di Lisa Marie A me ha affascinato come la manifestazione di una diversità abbia permesso a tutte le altre diversità di esprimersi. Non so se questo è un caso particolarmente positivo, e magari di solito va molto peggio. Voi conoscete altre esperienze di famiglie arcobaleno? Qualcuno di voi ha figli? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
issa Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 non ho figli...ma non nascondo che ci penso spesso... due miei amici a Barcellona hanno un bimbo...sereno e tranquillo... qualche difficoltà la riscontrano nell'ambito scolastico ma non tanto tra ragazzini più che altro con i loro genitori... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 io ho letto il libro Buoni genitori di Chiara Lalli, che consiglio a tutti coloro che sono interessati a questo tema. Sembra che i figli crescano benissimo anzi molto meglio rispetto a come noi potremmo immaginare, molto aperti e sereni. L'orientamento sessuale non c'entra niente, ciò che conta è l'affetto che il bimbo riceve. La possibilità di essere presi in giro? ci può essere ma non è detto... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 davvero una bella testimonianza! però quello che a me frena un po' è che sicuramente o dai compagni o dai genitori ecc il bambino venga discriminato... Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Divine Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 ma secondo me non è detto... i bambini sono molto più aperti di quello che pensiamo, sono i grandi che si rifrenano ma col passare del tempo così come l'omosessualità sarà, si spera, sempre più rispettata, anche i genitori dei bambini saranno sempre più aperti. io sono fiduciosa. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 davvero una bella testimonianza! però quello che a me frena un po' è che sicuramente o dai compagni o dai genitori ecc il bambino venga discriminato... Se tu fossi un Siciliano a Milano ti frenerebbe l'idea di adottare un bambino per paura che lo chiamino "terrone"? Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 terrone è un offesa, certo, ma secondo me non colpisce quanto tutti i giorni sentirsi dire "i tuoi sono froci e quindi lo sei anche tu", oppure "checca te come i tuoi genitori"... e qui al mio paese l'ignoranza è molto radicata, sia per i terroni che per gli omosessuali e le discriminazioni vanno dal semplice ti ignoro fino a ti pesto perchè sei diverso, quindi quello che ho detto vale per la mia esperienza e si, piuttosto che vedere mio figlio un domani discriminato e preso in giro allora non lo adotto. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Almadel Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 Mia nonna era contraria al divorzio perché preoccupata che il figlio di due divorziati sarebbe stato trattato come un "figlio di mignotta". Col senno di poi si può dire che fossero preoccupazioni esagerate. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Kador88 Posted March 12, 2012 Share Posted March 12, 2012 beh si può darsi che abbia ragione tu e io mi preoccupo troppo...ma per come stanno le cose secondo me correrebbe il rischio di trovarsi di fronte a molte discriminazioni...da parte dei suoi coeatanei ma anche da parte (e questo mi fa veramente schifo) dei genitori degli altri bambini che direbbero ai propri figli di non giocare con lui o di non parlarci perchè non è come gli altri....e crescendo andando alle scuole superiori si troverebbe davanti a una marea di difficoltà: io mi ricordo come cavolo erano presi in giro (pesantemente) tutti quelli diversi dallo standard di "normalità" e gli adolescenti sanno essere davvero cattivi su questo. spero che però le cose cambino presto, perchè io sono del parere che le famiglie con genitori omosessuali non abbiano niente di meno rispetto a quelle tradizionali, anzi! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mina Posted March 13, 2012 Share Posted March 13, 2012 Il problema viene dai 14 anni in su (e in alcuni casi, basta finire le elementari per finire la "bella vita" scolastica). Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 13, 2012 Share Posted March 13, 2012 Non credevo esistessero ancora maestre che oltre a scegliere il colore dei cartoncini ordinassero pure cosa disegnarci per la festa del papà... Perchè il problema dovrebbe cominciare dai 14 anni in su o finite le elementari? Non mi risulta che i bambini alle elementari siano più buoni di quanto non siano alle medie o al liceo, la pubertà ha un ovvio impatto su chi è gay o lesbica, ma questi ragazzi saranno al 95% etero, pur con genitori omosessuali, quindi necessito di una spiegazione Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Mina Posted March 13, 2012 Share Posted March 13, 2012 (edited) Ah non ti risulta? Alle elementari io non sapevo manco cosa volesse dire essere gay. L'ho scoperto alle medie perchè un mio compagno veniva perculato a morte, stesso discorso alle superiori. Edited March 13, 2012 by Loup-garou Eliminato quote integrale del post precedente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Hinzelmann Posted March 13, 2012 Share Posted March 13, 2012 1) stiamo parlando di figli di coppie gay 2) si presuppone che il fatto di avere due papà o due mamme sia noto ben prima dei 12 anni, direi dai tempi dell'asilo e per tutte le elementari 3) essendo noto i bambini non potranno ignorare il fatto come lo hai ignorato tu, questo può essere un bene o un male ma è sicuramente NUOVO in quanto tale sicuramente diverso dalla tua esperienza. La omosessualità entrerà in rilievo come omosessualità di terze persone e non come omosessualità di persone direttamente coinvolte. 4) il 95% di questi bambini si scoprirà poi etero con la pubertà quindi non sarà gay, la situazione è anche in questo caso dissimile dalla tua che ti sei scoperto gay o bisex., può essere che la situazione peggiori rispetto al punto 3) ma bisognerebbe trovare un motivo per sostenerlo. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alex. Posted March 13, 2012 Share Posted March 13, 2012 Non credevo esistessero ancora maestre che oltre a scegliere il colore dei cartoncini ordinassero pure cosa disegnarci per la festa del papà... Guarda, la cosa invece è più comune di quanto tu possa pensare, anzi io sono rimasta piacevolmente stupita dell'apertura mentale di questa maestra, che invece di dare di matto e costringere i bambini a fare come voleva lei, gli ha concesso di darsi man forte e di decidere ognuno per se stessi quale colore usare e cosa disegnare. E' molto importante in situazioni come queste che la figura professionale dell'educatrice sia determinata nel voler far sentire integrata una bambina, o bambino, proveniente da una famiglia arcobaleno, è importante soprattutto che se ne parli in classe e con i genitori, che si spieghi nel migliore dei modi la situazione per farla sembrare più chiara possibile, perché dove ci sono dei tabù poi purtroppo si forma la paura, e dove si forma la paura poi è probabile che si trasformi in discriminazione. I bambini alla fine chiedono sempre e solo due cose: chiarezza e rassicurazione, sta all'insegnante e al genitore sapergliele dare. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Conterio Posted March 18, 2012 Share Posted March 18, 2012 (edited) @Hinzelmann Perchè ragioni in termini puramente statistici e freddi visto che si tratta di figli e dunque di bambini? Io non ho vergogna a parlare della mia storia. senza la pretesa che possa diventare un esempio per tutti. Per una quetione di pura ipocrisia , lo ammetto , ho trovato moglie tramite un agenzia in un noto paese dell'est. E semplicemente per non deludere mio padre e mio nonno, ben sapendo di tutto l'amore che provavano per me e soprattutto fieridella mia posizione raggiunta in ambito professianale (addetto alla qualità in una delle pi+ importanti aziende di intimo femminile). E dunque preso un moglie questa donna già madre di due bambini e non solo lei ha accettato la mia condizione comprese le mie relazioni con altri uomini ma ha addirittura è felice che io faccia da papà ai suoi due bambini. Dunque quando un giorno loro avranno l'età per spiegargli chi è realmente il loro padre adottivo e che quel simpatico e dolce uomo barbuto che spesso viene a trovarmi dalla svizzera non è altro che l'uomo della vita di papà , io sono sicuro che lo capiranno senza che ciò interferisca nella loro vita sentimentale e che colui che chiamano amorevolmente zio Gnocco non è altro che per loro un altro papà che li vuole più bene di quel farabutto del loro padre naturale. @Alex. il problema non è solo, caro Alex, l'ambiente scolastico. Il problema è anche il contesto in cui vivi principalmente. Pensa ad esempio che nell'unica misera osteria della frazione dove vivo, la squallida e pettegola frazione Balma, evito accuratamente a frequentarla perchè non riesco per esempio a tollerare le meschine battute della coppia che gestisce il locale , davanti ai bambini e fatte senza alcun ritegno e con sorrisi pregni di ipocrisia, ad esempio ricordo una volta dissero al più piccolo dei mei bambini "oh come somiglia al suo papà.............. quello vero (sottovoce)". Il bambino innocente rispose "si, il mio papà è qui" e la donna gli disse ridendo e scherzando "ahahahaahah, ma lui non è il tuo papà" Risultato, il bambino si mise a piangere e addirittura qualcuno osò dire che era colpa mia ad aver importato in Italia un donna di malaffare dalla Russia con due bambini di padre ignoto. Altro che repubblichetta progressista, questo è un paese decadente partendo proprio più che dalle scuole dalla società civile e che è composta gran parte da montanari invidiosi. Edited March 18, 2012 by Loup-garou Uniti post doppi, eliminati quote integrali del post precedente Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Alex. Posted March 19, 2012 Share Posted March 19, 2012 Sinceramente faccio fatica a trovare un collegamento tra l'argomento del topic e il tuo vissuto, se intendevi che i bambini vengono influenzati nella discriminazione dai genitori lo so, ne sono più che consapevole, nessuno nasce con il pregiudizio, sono tutte cose che si "imparano" dall'ignoranza delle persone che ci stanno accanto. Ma mi riferivo proprio a questo quando parlavo di "parlare con i bambini e con i genitori della situazione", è nostro compito tentare almeno di rieducare le persone ad accettarci, poi possiamo anche non riuscirci, ma se siamo i primi noi a nasconderci e a dare spago a certe cattiverie allora è la fine. Fossi stata in te non sarei rimasta zitta a farmi dire determinate cose, a costo di passare una serata a parlare con quella persona avrei cercato di fargli capire il torto che vi aveva fatto e soprattutto il dolore che aveva GRATUITAMENTE arrecato a tuo figlio. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Aky_86 Posted March 19, 2012 Share Posted March 19, 2012 io non so se vorrò figli..ma mio figlio dovrà pur avere un padre oltre che a due mamme... una figura maschile...una figura di coppia etero (i miei genitori, mia sorella e il suo compagno) e figure di coppie gay (come me e la mia compagna o del mio migliore amico con il suo compagno)... mio figlio se un giorno ci sarà vedrà tutto ciò che il mondo offre in fatto di amore.. Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
Jeckino Posted March 26, 2012 Share Posted March 26, 2012 Ah non ti risulta? Alle elementari io non sapevo manco cosa volesse dire essere gay. L'ho scoperto alle medie perchè un mio compagno veniva perculato a morte, stesso discorso alle superiori. I miei compagni, alle elementari sapevano benissimo cosa fosse un gay xD E vivevano addirittura in una "pacifica cittadina di campagna"! Io sono perfettamente d'accordo al fatto che le coppie omosessuali possano avere figli, dato che credo che ciò che faccia crescere in perfetto equilibrio psicofisico un figlio sia l'amore, specialmente quello ricevuto e osservato dai genitori. Il problema, è che l'ambiente sociale italiano, secondo me, non è ancora uniformemente pronto ad accettare le coppie gay.. Secondo me, la soluzione migliore sarebbe delegare la scelta alle Regioni, anche correndo il rischio che alcune di esse si rinchiudano ancora di più nei loro tradizionalismi bigotti.. Perché le generazioni cambiano, e mi sembra che lo stiano facendo in meglio! Quote Link to comment Share on other sites More sharing options...
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