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Quando e come ti sei accorto della tua omosessualità?


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Fiamma Alata

Da quando sono nato ^_^

Più che altro era inconscio. Ero mischiato in un vortice di attrazione fisica e curiosità verso il corpo degli altri bambini... Quando si è bambini si pensa solo a giocare poi XD

Più tardi, verso gli 11 anni, ho capito la mia sessualità, anche perché l'attrazione c'era e si faceva più forte XD Dopo qualche tempo, ho confermato definitivamente la cosa con me stesso ^_^

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Io mi sono accorto della mia omosessualità a 19-20 anni credo.. non mi ricordo più..

Mentre mi sono accettato a 22.

 

Quando penso ai segnali premonitori penso sempre al maestro di educazione fisica alle elementari

A un mio amichetto che mi piaceva, col quale cercavo carezze e attenzioni.

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L'ho sempre saputo! Fin dall'elementari non capivo perchè i compagnetti avevano la fidanzatina mentre io preferivo il fidanzatino, per me era normale così! :P Poi son cresciuto con questa consapevolezza e, a parte un brevissimo periodo, non ho mai avuto particolari difficoltà nell'accettarlo!

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Io l'ho capito abbastanza presto, non ricordo se ero in terza o in quarta elementare.. Avevo un compagno di classe che mi aveva chiesto più volte di fare determinati "giochetti" con lui.. xD All'inizio l'idea mi disgustava, ma un giorno, durante una festa appena fuori da casa mia, ho sentito il bisogno di stare nel letto con un mio amico.. E lui ovviamente, quando gliel'ho chiesto, ha accettato subito!! xD Seppur chiarendo "però non siamo gay" -.- Beh, io lo ero e lo sono ancora oggi, lui no.. ^^

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DoctorNievski

Io sono sempre stato poco sveglio sull'argomento..a ripensarci ora mi rendo conto di aver sprecato una marea di tempo(e vabbè..)

"^^

 

 

Da piccolo ero convinto mi piacessero le ragazze, e "di testa" mi innamoravo di queste..ma il corpo mandava segnali più che chiarissimi che i maschietti sarebbero stati un giorno la mia vera passione(il mio corpo lo urlava proprio,a dire il vero.. XD)..

 

 

Tra i 18-19 anni poi ho iniziato a rifletterci sopra, e a capire che in effetti forse le due cose non andavano pienamente daccordo..e quindi verso i 20 ho capito come stavano le cose..

 

[lo so, sono un tipo lento a volte a capire le cose.. >.>]

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Verso il 12, mi "innamorai" di un amico e, tra me e me, stanco di farmi continue domande e preso dal mio animo "me ne sbatto" mi sono detto "sono fatti miei di chi mi innamoro" e bon

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Io lo sto scoprendo solo adesso a 36 anni; dalle medie hanno iniziato a emarginarmi e a sfottermi chiamandomi ricchione. Alle superiori, oltre a ricchione mi hanno chiamato pederasta, checca e altri che non ricordo. Allora veramente quegli sfottò non mi facevano nè caldo nè freddo, perché, già allora, rispondevo che non facevo niente e che loro non c'entravano nella mia vita privata. Il problema è iniziato quando mi innamorai di un ragazzo di un'altra sezione e i miei compagni di classe lo scoprirono e iniziarono a malignare, quando a malapena ci siamo scambiati una parola. Il quinto anno del liceo mi sono innamorato di un mio compagno di classe, ma ho lasciato perdere perché era quello che mi sfotteva più di tutti; adesso mi è indifferente, anzi penso che ero proprio disperato se ero preso da quello. Però i professori del liceo mi hanno mandato dallo psicologo, e dei miei compagni di classe sono stati bocciati perché, solo ora l'ho capito, i due ragazzi erano gay e la ragazza lesbica.

Infine sono stato mandato dalla psichiatra dell'ASL che ha lavorato egregiamente: infatti adesso non mi interessa quello che pensa la gente di me. Io pago le tasse, lavoro onestamente e non sono un parassita, nè il mantenuto di un vecchio vizioso.

Sicuramente un vantaggio dell'essere gay è nel non doversi sposare perché la ragazza è rimasta incinta, nè ci sono bambini da mantenere perché ricattati da una moglie che chiede gli alimenti e confisca la casa. Un'altra cosa: io le donne non le sopporto più, perché certamente era una donna che istigava i miei compagni del liceo contro di me, una delusa che non avessi capito le sue avances, e donne erano le professoresse che mi hanno mandato dallo psicologo, anch'essa donna. Dopo l'esame di maturità avrei voluto entrare in un ordine religioso, e scelsi un ordine contemplativo così non avrei visto le donne, ma durante il periodo di esperienza un monaco della mia età si innamoro di me e mi violentò - col permesso dei superiori, naturalmente, c'è il voto di obbedienza. La mia vocazione non esisteva più, e così mi disgustano i religiosi maschi. All'epoca della mia adolescenza non esistevano i telefonini, internet, i dvd, aveva appena iniziato a essere usata la videocassetta e non tutti avevano i televisori a colori. Magari fossi adolescente adesso, avrei organizzato manifestazioni al liceo contro l'omofobia. Questo è tutto. Se in ogni gruppo di persone ci sono gay, ancora non capisco come mai solo io venivo sfottuto, emarginato ecc. e non sono ancora riuscito a scoprire chi fossero gli altri. Adesso non mi interessa nemmeno saperlo, avrebbero dovuto pensarci prima a cercarmi. Ho già dato, mi verrebbe da rispondere. Secondo me dallo psicologo dovrebbero mandarci i bulli omofobi.

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BruisePristine

l'ho sempre saputo, ho sempre guardato gli uomini. uomini dai 30 anni in sù e mai e dico mai i miei coetanei o 20enni.

 

comunque ho capito cosa ero quando dal primo giorno che misi il piede in prima media mi diedero del ricchione/checca/frocio ecc...

prima ero troppo ingenuo per dare un nome a quello che attirava la mia attenzione.

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Bhè diciamo che ho vissuto due momenti di scoperta di me stesso. Il primo a 16 anni dove capii di provare attrazione per gli uomini, ma allo stesso tempo mi convinsi di essere attratto soprattutto dalle donne. Il secondo, iniziato 2 anni fa (a 25 anni quindi), dove ho iniziato a capire che forse le donne non mi interessano realmente se non come ottime amiche. Ma ancora non ne sono certo, quindi diciamo che sono ancora alle prese con me stesso per capire chi sono realmente, anche se ormai mi definisco gay a tutti gli effetti.

Mi ha colpito il tuo commento proprio perché stavo per rispondere con qualcosa di molto simile: ho creduto di essere bisessuale da quando avevo circa 15 anni. Certo le prime avvisaglie erano venute alle scuole medie quando dell'arco di due anni mi innamorai (?) prima della mia compagna di banco, poi del mio migliore amico. Tutto ciò è rimasto immutato sino a due mesi fa: ho sempre e solo avuto storie con ragazze, che evidentemente non sono andate a buon fine, ma alla fine mi sono accorto che il mio nei confronti del sesso femminile è un interesse più di natura intellettuale che carnale. Oggi so con certezza di essere gay a tutti gli effetti, non so bene cosa sia cambiato in me o se in realtà ho sempre negato a me stesso la mia reale natura, ma non importa. L'esperienza mi ha insegnato, e i commenti precedenti ai miei lo confermano, che la crescita sessuale è un processo che può evolversi e concludersi anche anni dopo la fine dell'adolescenza

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Penso di averlo sempre saputo, fin da piccolo le prime attrazioni ed infatuazioni sono state per ragazzi, ho cercato di capire se potevano attrarmi le ragazze ma oltre a stima ed essere affascinato dal punto di vista intellettuale non c'era altro.

Il problema è sempre stato nell'accettazione ma dopo tanti anni adesso vedo la mia omosessualità con tranquillità :)

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Ho intuito di provare un'attrazione verso i ragazzi già nel periodo a cavallo tra medie e superiori, ma ho lavorato così duramente per nasconderlo a tutti e soprattutto a me stesso, che a 23 anni inoltrati mi trovavo con una ragazza profondamente innamorata di me e la convinzione d'esser guarito come il Luca di poviana memoria... finchè non mi sono preso la prima vera cotta della mia vita (per un ragazzo, ovviamente). Seguì un momento di crisi e disperazione in cui mi aiutò moltissimo internet e la possibilità di leggere le esperienze di tanti altri giovani gay ed infine l'Arcigay, che mi ha permesso di completare la mia fase di accettazione.

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Ricordo che quando andavo in piscina ai corsi di nuoto, nello spogliatoio maschile venivano anche i ragazzi che giocavano a calcetto. Mi piaceva vederli quando tornavano dal campetto, si togliavano la maglia e rimanevano solo in pantaloncini, oppure si facevano la doccia o si sedevano in mutande a fumare. Allora avevo quindici anni, ero solo soddisfatto di stare lì. Adesso rimpiango di non averci provato. Infatti mi imbarazzavano il loro sfoggio di arroganza maschile e il vanto delle conquiste amorose. Frse erano più grandi di me.

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Michele1982

Saputo direi da sempre, mi ricordo che all'asilo quando passava il "fighetto della scuola", le mie compagne, ed io, cominciavamo ad arrossire e a fare risatine idiote...ma ero troppo piccolo per capire che c'era "qualcosa di gayo" in me...

 

Sono dovuto arrivare ai 18 anni per dire ufficialmente: Michele, sei gay, get over it! Ovviamente dopo aver passato le fasi: sono bisessuale, è un periodo poi mi passa...

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Credo di averlo più o meno sempre saputo...alle medie tutte le mie compagne di classe avevano gli occhi a cuoricino per qualcuno sempre della classe e mi ricordo che quando mi domandavano chi piaceva a me rispondevo: ''Non mi piace nessuno, però penso che Luca sia carino'' tanto per farle stare buone, quando invece ignoravano il milione di volte in cui le avevo scannerizzate mentalmente :awk: beata innocenza

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ma io sono bisessuale dall'età di 13 anni.. ricordo che una notte feci un sogno erotico..facevo sesso con un mio amico e mi svegliai con un'erezione da paura XDD da lì ho iniziato a provare attrazione anche per i ragazzi e dopo 10 anni la situazione è rimasta immutata ^^

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Io l'ho sempre saputo, anche se rendersi davvero conto della cosa e capire che mi avrebbe condizionato la vita è successo nei primi anni delle superiori

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Psicologo83

io me ne sono accorto da bambino, la prima cottarella verso un amichetto. anche se ovviamente non davo un nome a ciò che provavo. la prima volta che ho associato ciò che sentivo con la parola gay è stato in prima media, quando durante l'ora di storia dell'arte non avevo portato il libro di testo e la prof mi ha fatto sedere vicino ad un compagno (bellissimo, l'ho amato in segreto per anni). avevo il cuore in gola per tutto il tempo, poi a casa per giorni pensavo solo a lui, lo sognavo di notte, ecc.. le cotte adolescenziali sono così intense... cmq da lì ho capito di essere gay.

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io me ne sono accorto da bambino, la prima cottarella verso un amichetto. anche se ovviamente non davo un nome a ciò che provavo. la prima volta che ho associato ciò che sentivo con la parola gay è stato in prima media, quando durante l'ora di storia dell'arte non avevo portato il libro di testo e la prof mi ha fatto sedere vicino ad un compagno (bellissimo, l'ho amato in segreto per anni). avevo il cuore in gola per tutto il tempo, poi a casa per giorni pensavo solo a lui, lo sognavo di notte, ecc.. le cotte adolescenziali sono così intense... cmq da lì ho capito di essere gay.

 

Io da piccolo pensavo agli uomini di 30 anni... ad un certo punto ho temuto che da grande sarei diventato gerontofilo e poi necrofilo XD

Per fortuna ora che ho passato i trenta penso ancora agli uomini di 30 anni (pur se con un buon margine, più verso l'alto che verso il basso XD)... è arrivato il momento di darsi da fare...

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Psicologo83

Io da piccolo pensavo agli uomini di 30 anni... ad un certo punto ho temuto che da grande sarei diventato gerontofilo e poi necrofilo XD

Per fortuna ora che ho passato i trenta penso ancora agli uomini di 30 anni (pur se con un buon margine, più verso l'alto che verso il basso XD)... è arrivato il momento di darsi da fare...

 

capita ad alcuni bambini coscientemente di essere attratti da uomini più grandi (un po' l'amore della figura paterna, idealizzata come forte, come perfetta, ecc..), e questa attrazione rimane poi nella vita da adulti. nel frattempo con l'adolescenza si sviluppa contemporaneamente anche l'amore per i coetanei, ecc.. tipo io da piccolo pensavo all'uomo peloso con i baffi... :buba: il mio ragazzo è peloso, ma i baffi non riesco proprio a farglieli portare... :sarcastic:

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gaiovalerio

Io credo di averlo sempre saputo, ma ho fatto di tutto, proprio di tutto per nascondere la cosa agli altri e a me stesso. Tuttavia intorno ai 24 anni mi capita di innamorarmi di una ragazza, di fidanzarmi con lei e di starci per tre anni. La cosa "tecnicamente" funzionava, per cui lì per lì mi sono convinto "di essere guarito" (purtroppo all'epoca la pensavo così), salvo il fatto che continuavo a guardare i maschi. Poi, dopo tre anni di liti continue decido di lasciare la mia ragazza ( grazie al cielo, aggiungerei), ma l'ho fatto non tanto perché avevo raggiunto la consapevolezza di essere gay. Diciamo che la consapevolezza, l'accettazione e la serenità di essere autenticamente gay posso dire di averle raggiunte solo da un anno a questa parte, grazie anche a questo forum (in maniera paticolare ad un ragazzo che ho conosciuto proprio qui) e grazie anche ai miei amici che continuano, dopo avere saputo di me, a volermi bene come prima se non di più.

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  • 2 weeks later...

Io me ne son reso conto quasi un anno e mezzo fa, anche se qualche segnale l'avevo già avuto intorno ai 13-14 anni, ma lo consideravo io stesso come qualcosa di momentaneo e... boh, ho semplicemente ignorato. Finchè non mi son trovato in un'amicizia che era ormai un rapporto di gioco e abbracci (che in realtà ho con molte persone) ma che aveva qualcosa di speciale.

Tralasciando gli 'effetti fisici' a cui non ho mai voluto badare, cominciavo a sentire un bisogno mentale di stare con quel ragazzo, e la situazione non mi dispiaceva perchè le sensazioni erano... belle.

Ci ho messo un po' per rendermi conto di ciò che provavo davvero, ma la 'cosa in sè' non ho avuto problemi ad accettarla... il timore più grande era quello di perdere i rapporti di amicizia che avevo costruito fino ad allora. Ma, più o meno, è andato tutto bene xD

Edited by blob4
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Io l'ho capito verso i 22 anni. Praticamente prima dei 22 mi innamoravo di ragazze solo che sentivo dentro di me qualcosa che mancava; nello specifico... la parte sessuale, cioè praticamente anche se mi innamoravo delle ragazze sentivo che non avevo attrazione sessuale ma solo sentimentale. Poi col tempo ho capito che essere gay è la mia strada.

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diciamo che il "fantasma" dell'omosessualità ha cominciato ad aleggiare su di me a 13 anni poco dopo il mio primo orgasmo, quando rimasi piacevolmente attratto da un bell'uomo (mezzo nudo:D) in televisione. Da quel momento la mia attrazione fisica è sempre stata rivolta esclusivamente verso gli uomini. Ripensandoci ora, a posteriori, devo dire che ero fin troppo curioso del corpo dei maschietti anche ben prima dei 13 anni mentre il corpo delle femminucce proprio non mi incuriosiva per nulla. Nonostante il fantasma che aleggiava sono arrivato a definirmi omosessuale ben 8 anni dopo a 21 anni suonati (epic fail -.-''), in una sorta di epifania; così all'improvviso ho pensato "sono gay!" e tutto è andato a posto.

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_HumanNature

Ho davvero capito di essere lesbica circa due anni fa, ma già dai 14 anni avevo capito di essere attratta anche dalle ragazze. Poi l'attrazione verso i ragazzi è scomparsa, e dunque... Tutto è stato più limpido! Ma penso di esserlo sempre stata, a dir la verità. Ripensando alle relazioni che avevo con le mie amiche quando avevo 12 o 13 anni... Insomma, era chiaro che volevo qualcosa di più, solo che non potevo rendermene conto.

E beh, ho capito di amare le donne proprio la prima volta in cui mi sono innamorata. Di una ragazza bellissima e superetero, ovviamente. L'ironia della sorte!

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Hummm... Bella domanda!

 

A dire il vero credo di averlo sempre saputo in cuor mio: insomma c'era sempre una vocina che me lo diceva.

Poi comunque mi han sempre presto tutti per il culo quindi forse anche altre vocine esterne mi hanno dato una mano XD

 

Seriamente: credo di essermene accorto all' incirca verso i 12 anni, anche se l' anno scorso ho frequentato una ragazza, ma ero confuso immagino. In ogni caso ora, dopo essermi disprezzato parecchio all' inizio, ho capito chi sono e non mi dispiace affatto :D

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Michicant

Io personalmente individuo due tipi di consapevolezza della mia omosessualità:

un primo tipo è stato diciamo più inconsapevole ed incosciente: ovvero mi sono sempre eccitato su fantasie maschili, quindi da un certo punto di vista l'ho sempre saputo e me ne sono sempre reso conto, ma era una cosa su cui non ragionavo in maniera sistematica, ma solo estemporanea; questo non mi ha permesso di accettare la cosa al livello cosciente per molti anni, durante i quali la mia omosessualità è stata latente (anche se comunque non ho mai provato a stare con una ragazza perché in fondo sapevo della mia omosessualità);

un secondo tipo di consapevolezza è stata più cosciente e ragionata: circa sei mesi fa in un periodo in cui stavo rimettendo in discussione un po' tutto il mio trascorso, la mia personalità ed il mio modo di reagire agli eventi, la questione della mia omosessualità è emersa in maniera prepotente ed improvvisa (o almeno l'ho percepita come un'emersione improvvisa, di fatto non è stata improvvisa): mi sono fatto forza ed ho ammesso razionalmente ed in maniera lucida e cosciente prima di tutto a me stesso di essere gay e poi dopo un giorno ho fatto il mio primo coming out, a cui sono seguiti altri.

Non è stato un percorso semplice quello che mi ha permesso di accettare la mia omosessualità in maniera tranquilla e soprattutto di considerarla come un parte di me assolutamente naturale, però ne è valsa la pena, assolutamente (sì, mi pare ovvio e scontato che ne è valsa la pena).

Edited by Michicant
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