Jump to content

Il Giornale "Hanno vinto i gay"


Recommended Posts

La reazione istintiva 10 anni fa sarebbe stata: abbiamo vinto! Abbiamo vinto!

La reazione attuale è: abbiamo ampiamente dimostrato, come paese, di gradire maggiormente multe e more piuttosto che dar retta alle direttive di chicchessia... Per cui se non abbiamo seguito direttive che nulla avevano a che fare con un presunta etica o morale, petché dovrebbe succedere ora?

 

Da italiana omosessuale credo resterò a guardare l'evolversi della questione...

 

Edit: mi riservo di aggiungere/modificare il mio pensiero quando riuscirò a leggere anche gli articoli, che al mio iPod non aggradano...

Leggendo l'articolo di Sgarbi mi sento di condividerlo in parte, sono meno d'accordo riguardo questo passaggio:

 

Il presidente del Consiglio Mario Monti, non per questioni di principio, o perché cattolico praticante, ma perché tutore della stabilità del bilancio dello Stato, come è intervenuto sui limiti temporali delle pensioni, così non potrà moltiplicare le pensioni di reversibilità invocate e pretese non appena entrate in vigore le unioni di fatto. Morto un uomo il suo giovane compagno potrà, come una moglie, ottenere i benefici della pensione. Quello che valeva soltanto per marito e moglie, varrà per marito e marito e moglie e moglie, in un vertiginoso incremento della spesa pubblica. E, dal momento che ragioni materiali, non ragioni morali, hanno determinato la decisione del Parlamento europeo, Monti dovrà impedire la bancarotta dello Stato, limitando l’efficacia delle unioni di fatto alla sola sfera etica. Solo così si potrà salvare lo Stato da una certa dissoluzione. Economica, non morale.
(fonte Il Giornale)

Il problema è che l'Unità invece di salutare la vittoria della sinistra

sui popolari europei si limita a stigmatizzare il cattivo gusto de Il Giornale:

 

http://www.unita.it/italia/hanno-vinto-i-gay-europa-e-loro-br-la-denuncia-choc-del-giornale-1.391311

 

Per non parlare delle due strade prospettate da Tondelli, per non dividere il PD sulle "Nozze gay"

http://leonardo.comunita.unita.it/2012/03/12/le-nozze-gay-che-dividono-il-pd/

 

Se non ci fosse stato il cattivo gusto del Giornale la notizia l'avremmo letta solo sul sito di Grillini...

Da quel che ho capito io è stata votata un rapporto che in un paragrafo dichiara inammissibile le definizioni ristrette di famiglia messe in atto da alcuni governi, ma non mi pare che la medesima relazione obblighi in alcuna maniera la UE a emanare una direttiva specifica. Qualora fosse così sarei il primo ad avere seri dubbi su questo intervento a gamba tesa del Parlamento Europeo.

Rispetto allo stralcio di articolo riportato qui sopra reputo anche io che Monti in caso di direttiva comunitaria sarebbe il primo a porre rimedio al vulnus italiano, e non solo per ragioni di bilancio ma anche perchè prima di essere cattolico o italiano il premier è un fervente europeista, e dubito fortemente che il riconoscimento di qualche centinaio di migliaia di coppie possa mandare in dissesto il bilancio pubblico, anche perchè di risorse da allocare ad usi migliori ne esistono, e a breve dovrebbe essere completata l'operazione di spending review, che stando a Giarda potrebbe liberare sino a 100 miliardi(Grilli ieri sera è stato molto più cauto).

(ANSA) - STRASBURGO, 13 MAR - Destra battuta in plenaria a Strasburgo sui matrimoni gay. I governi europei, secondo il Parlamento europeo, non devono dare ''definizioni restrittive di famiglia'' allo scopo di negare protezione alle coppie gay e ai loro figli. E' la posizione espressa nel rapporto sulla parita' di diritti uomo-donna presentato dalla radicale di sinistra olandese Sophie in't Veld ed approvato oggi dall'Eurocamera. Il passaggio piu' nettamente a favore dei matrimoni gay e' contenuto nel paragrafo 7 del rapporto, che il Ppe voleva cancellare con un emendamento (bocciato in aula con 322 si' e 342 no).

 

Sono stati inoltre approvati, nonostante l'opposizione dei popolari, i passaggi del rapporto in cui si chiede alla Commissione Ue di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli stati membri che gia' le ammettono e al Consiglio europeo di ''riaffermare il principio di uguale trattamento senza distinzione di religione o credo, disabilita', eta' o orientamento sessuale''. (ANSA).

La novità sarebbe il riconoscimento delle unioni

celebrate in altri Paesi Europei.

Se l'Italia fosse obbligata a riconoscerle

a qualche Stato potrebbe piacere l'idea

di sposare anche due cittadini italiani,

rendendo così valido il loro matrimonio anche qui.

si chiede alla Commissione Ue di elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni omosessuali tra gli stati membri che gia' le ammettono

Sarò particolarmente stupido ma messa così non mi sembra che la commissione debba emanare nessuna direttiva che obblighi alla'istituzione di matrimonio gay o riconoscimento della coppie di fatto, ma vaghe proposte che vengono sempre snobbate dai capi di stato e di governo. Tra l'altro la frase che ho riportato mi sembra che parli di riconoscimento dell'unione effettuata in altri paesi comunitari da parte degli stati che riconosco le unione civili a loro volta.

Certo la direttiva come la immagina Il Giornale, semplicemente non esiste.

 

E' solo un pretesto polemico...ma che Il Giornale non dica la verità è del tutto

normale, lo sappiamo dal 1994

 

Resta il fatto che la Commissione dovrà fare una direttiva per garantire il riconoscimento di

leggi attualmente molto dissimili ( vedi PACS rispetto Unioni Civili tedesche etc. )

 

E dovrà dal corpus di queste leggi espungere trattamenti discriminatori basati sul fatto

che una certa unione non è "famiglia"

 

Il chè se sarà fatto sancirebbe l'illegittimità di proposte tipo DiCo, DiDoRe etc.

 

Insomma si va verso l'armonizzazione delle leggi nazionali in tema di unioni civili

e in prospettiva verso il matrimonio

Ilromantico

Come sta messa male l'Italia, che titolo orrendo!!! Comunque sono passi avanti molto importanti, con queste raccomandazioni si delinea un pensiero molto importante per l'Europa, è rassicurante sapere che stiamo andando nella giusta direzione. Sebbene è molto improbabile che cambino la nomenclatura del matrimonio in Spagna, con queste linee guida magari la corte costituzionale si decide una buona volontà a pronunziarsi e non avrebbe senso tornare 'indietro' se l'Europa ha più o meno chiaro la direzione da intraprendere.

 

 

Che stati hanno votato contro?

 

Vogliamo i matrimoni o il superamento dell'Omofobia a livello sociale?

 

Non capisco la domanda, ma spero non sia una di quei pensieri stupidi (e qui non mi censuro mi spiace) di quelli che non vedono l'utilità del matrimonio gay e blah blah. Il riconoscimento dei diritti è basilare per superare l'omofobia, ma ti dico subito che in Italia la situazione è più complessa e quindi nemmeno i matrimoni i primi tempi cambierebbero più di tanto le cose, ma sono comunque passi decisivi per la vera libertà di scegliere e di essere.

Credo la domanda si riferisse: Vogliamo il cambiamento della società o l'imposizione tramite la legge?

 

In certi casi rispondere, la legge plasma.. ma non è sempre così.

 

Per Almadel: Alcuni stati potrebbero trovare economicamente conveniente il passo da te citato. Immagina la Grecia a ratificare subito i matrimoni omosessuali validi per il resto d'Europa..

Per Almadel: Alcuni stati potrebbero trovare economicamente conveniente il passo da te citato. Immagina la Grecia a ratificare subito i matrimoni omosessuali validi per il resto d'Europa..

 

Infatti, non sarebbe una cosa tanto peregrina.

Il Nepal lo ha fatto per attrarre turismo gay dall'India, per esempio.

Stanno comparendo commenti agghiaccianti all'articolo: "Vanno fermati.L'omosessualità militante,non quella per tendenza che va tollerata e curata ,deve dar luogo ad ipotesi di reato punibili con l'arresto(contravvenzione)..Anche il matrimonio gay contratto all'estero vanno penalmente sanzionati. Ecco una buona legge da introdurre nel nostro ordinamento in riforma del diritto penale." Misericordia.

Ma perchè continuo a leggere i commenti in calce a questo benedetto articolo?? C'è davvero da farsi del male.

Penso saranno felici gli avvocati quando uno divorzia, ma a parte gli scherzi una convivenza regolata dalla legge - chiamala "matrimonio"o chiamala "Pacs" o "Di.Co" o come ti pare- risolverebbe molti problemi in un solo colpo, ma non l'Omofobia, che viene alimentata da sistemi religiosi retrogradi, che fanno il lavaggio del cervello agli strati più incolti della popolazione, che sono numericamente la maggioranza.

 

Anzi, la convivenza regolata dalla legge verrebbe usata da tali sistemi religiosi retrogradi per alimentare l'Omofobia in primis e le loro manie di persecuzione in seconda battuta, casomai vengano introdotte norme che la sanzionino penalmente.

 

Tale tendenza è già in atto in ambienti cattolici, dove si parla continuamente di "laicismo" e di "cristianofobia". Sanno che una Rivoluzione Copernicana sta per arrivare nel diritto di famiglia e si preparano a reagire, per non essere colti di sorpresa come quando dovettero accettare l'eliocentrismo, che metteva in discussione la Bibbia che è geocentrica cosmologicamente parlando.

Si tratta di un sistema di potere bimillenario che ha imparato dai propri errori e che sa dosare il bastone e la carota.

 

All'inizio resistono, come hanno fatto con la Riforma e con la Teoria Copernicana. Poi cedono. Dalla pace di Westfalia sanno di aver perso per sempre il Nord Europa e, prima con i Gesuiti, e poi con gli altri, hanno solo cercato di difendersi l'orticello.

Alla fine dei conti, parlano parlano, ma a loro interessa solo di non pagare l'IMU, la bolletta dell'acqua all'ACEA e avere l'8 per 1000 nella dichiarazione dei redditi.

 

Anzi, se l'8 x 1000 arrivasse al 24 x 1000, molti preti sarebbero già favorevoli a sposare gli omosessuali dentro le loro Chiese!

Farebbero zittire i fanatici come hanno fatto con i Lefevbriani della Fraternità di San Pio X...

 

E' solo una questione di soldi, da quando Costantino li tolse dalle fogne e prese il loro Profeta per farlo diventare il Figlio della Dea Iside e di Osiride...

 

Il 24 X 1000 e si vendono pure le loro madri!

 

Bruno

Mi sembra una bellissima notizia e sono felicissima che tutto questo sia partito da un olandese... inutile dirlo, sono sempre un passo avanti. Sarà difficile far rispettare questa "legge" in Italia, come ha già detto qualcun altro, siamo più propensi a pagare le multe da parte dell'Europa, piuttosto che assecondarla.

comunque nella pratica si potrebbe presentare un disegno legge in merito che naturalmente verrebbe accantonato in commissione ma che però potrebbe servire per stimolare il parlamento e lanciare un segnale, giusto per non far cadere questa direttiva nel vuoto. se venite a sapere di iniziative simili fatemi sapere che firmo, mi sembra bastino 50 000 firme.

Icoldibarin

Leggendo l'articolo di Sgarbi mi sento di condividerlo in parte, sono meno d'accordo riguardo questo passaggio:[...]

Quali sarebbero le parti che condividi?

 

Mi pare che le argomentazioni di Sgarbi siano più o meno queste:

Questa condizione non ha impedito l’introduzione del divorzio. Se uno è cattolico praticante non divorzia. Ma la questione della famiglia e delle unioni è più spinosa. Infatti le ragioni che hanno mosso e muovono queste rivendicazioni non sono di natura etica, ma pratica. E riguardano l’assistenza, l’eredità, le pensioni.

Secondo l'autore i matrimoni gay non andrebbero bene perché hanno ripercussioni di carattere pratico. Solo che mi sfugge il perché il divorzio non ce le avrebbe. L'assistenza, l'eredità e le pensioni sono tutte cose influenzate dal divorzio non meno rispetto ad un ipotetico matrimonio fra persone dello stesso sesso.

 

Riguardo al rapporto fra legge ed omofobia, è vero che la regolamentazione delle unioni non sarà la panacea di ogni male, ma credo dia un forte imput positivo alla società. Se fino ad oggi siamo stati abituati a legittimazioni più o meno velate da parte del governo di discriminazioni omofobiche/trasnfobiche il riconoscimento formale di alcuni diritti porrebbe in una situazione di emarginazione gli attacchi.

E buffo perchè laddove Bruno dice che il matrimonio non serve a sradicare

l'omofobia, Sgarbi dice che l'omofobia non esiste ed i gay vogliono solo i soldi.

 

"Da anni la libertà amorosa e la pubblica dichiarazione del proprio orientamento sessuale

sono largamente riconosciute...."

 

A questo riguardo si lancia in un ardito paragone con le ragazze madri, del problema delle

ragazze madri e della tutela dei figli naturali ci si è iniziati ad occupare fin dal 1948...in

Costituzione. Non si capisce a quale pubblica dichiarazione faccia riferimento, nè a quale

riconoscimento ( forse il fatto che oggi se fai CO in ufficio non puoi essere licenziato, grazie

ad un'altra -ben più recente- direttiva europea degli anni 2000 )

 

La seconda mistificazione è attribuire questa intenzione al Parlamento Europeo: poichè

l'omofobia non esiste il Parlamento Europeo si occupa solo di aspetti materiali...ebbene no,

si occupa del Principio di Uguaglianza e di non discriminazione legale.

 

Non dice in senso stretto matrimonio, perchè non lo dice, ma dice Famiglia. Il Parlamento

dice che le varie unioni devono essere tutte considerate Famiglia, quindi sarebbe illegittimo

riconoscere una unione senza diritti previdenziali etc.

 

Si delinea un contenuto minimo di uguaglianza, direi, che dovrà essere garantito dalle varie

leggi nazionali.

 

Ciò che Sgarbi ne deduce è quindi che Monti per la stessa ragione per la quale è il

tutore della stabilità di bilancio, non può imbarcarsi in un "vertiginoso aumento della

spesa pubblica" moltiplicando le pensioni di reversibilità e quindi dovrebbe limitare

l'efficacia delle unioni alle ragioni etiche che non interessano il parlamento europeo.

 

Questo vertiginoso aumento sappiamo tutti che non ci sarebbe, stiamo parlando di

una minoranza di una minoranza ( se i gay stanno fra il 3 ed il 5% quanti decideranno

di sposarsi? Una percentuale pari allo 0,5% della popolazione ? ) la percentuale cresce

solo per i fruitori etero di eventuali PACS che però non si sposeranno più e ad oggi si

sarebbero sposati. Inoltre stiamo parlando di contributi previdenziali che i gay versano

allo stato sotto forma di trattenute in busta paga....ricevendone in cambio un trattamento

previdenziale diverso da quello degli etero. La prestazione previdenziale è il corrispettivo

di un mio versamento di miei soldi...non è una elemosina dello stato.

 

Io verso e ricevo in cambio solo il diritto a pensione diretta, un etero versa e riceve in cambio

il diritto a pensione diretta e a pensione indiretta. Mi pare ovvio che qualcosa non torna...

Create an account or sign in to comment

You need to be a member in order to leave a comment

Create an account

Sign up for a new account in our community. It's easy!

Register a new account

Sign in

Already have an account? Sign in here.

Sign In Now
×
×
  • Create New...