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Pansessualità, questa sconosciuta.


Alex.

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Per cui anche il discorso di dreamer non mi torna più di tanto, mi sembra un po' limitativo ( e anche scorretto ) dire che il termine transessuale e il termine transgender si equivalgono e che bisogna tener conto solo della sessualità a cui uno sente di appartenere, perché se nel transessuale il genere di appartenenza è chiaro ( un transessuale FtM parlerà con convinzione di se al maschile così come una transessuale MtF parlerà con convinzione di se al femminile ) per un transgender non è per forza così, perché spesso queste persone decidono di non operarsi proprio perché non si sentono pronti a dichiararsi alla società come trans e quindi continuano a vivere con il loro sesso biologico, magari dichiarandosi solo con il partner per avere più libertà di espressione, per cui usare con un transgender biologicamente donna il maschile quando lui stesso usa il femminile mi sembra un po' una forzatura.

 

Allora, probabilmente mi sbaglio anche perché non ho mai effettuato letture particolari in merito. Quello che ho detto è perché nell'uso anglosassone avevo capito che il termine transgender fosse un termine più "evoluto" rispetto a "transexual". Infatti il primo mette in evidenza il concetto di identità di genere, che si è evoluto maggiormente con i queer studies e la queer theory, mentre il secondo era un termine più grezzo, nel senso che poneva l'accento sull'aspetto biologico di genere e poteva creare confusione con il concetto di sessualità. Ripeto però che potrei anche sbagliare.

 

E ad ogni modo una MtF o un FtM, anche nel periodo di transizione, si identifica con il genere di arrivo (sennò perché mettere in moto il procedimento di transizione?!) quindi comunque si parla di donna o uomo. Se poi considerassimo il caso di una persona in transizione, mi viene lo stesso dubbio espresso da @SaintJust.

 

chi è genderqueer non vuole sembrare o maschio o femmina, piuttosto non vuole sembrare nessuno dei due, o vuole sembrare tutti e due allo stesso tempo o a fasi alterne ( e di questo ne posso parlare apertamente, dal momento che io stessa lo sono. )

 

Genderqueer equivale dunque a un senso di androginia che non si ferma a livello estetico ma che riguarda anche il modo di sentirsi?

 

Ad ogni modo anche considerando che i pansessuali siano attratti da persone che "riassumono" caratteristiche femminili e maschili, continuo - e molto probabilmente sono limitato io - a non capire l'utilità di definirsi pansessuali. Mi sembra un po' un modo di volersi distanziare dalla bisessualità (come categoria) quando in effetti sono due cose molto simili, insomma entrambi trovano attraenti sia le caratteristiche femminili, sia le caratteristiche maschili. Cioè mi sembrerebbe come se un ragazzo gay a cui piacciono i biondi dicesse di essere biondomosessuale per specificare esattamente in che direzione vanno le sue preferenze. Il problema è che creerebbe una sorta di frattura con gli altri omosessuali, senza che in effetti ci sia tutto questo bisogno!

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@@Ariel il definirsi transessuali dopo aver cambiato i documenti e fatto tutte le operazioni è una scelta personale, un po' come i gay che si dichiarano al mondo e sono attivisti e quelli che preferiscono tenere nascosta la loro sessualità e viverla esclusivamente nel privato. Mi è capitato comunque di conoscere molte più MtF che si dichiaravano transessuali anche dopo essersi operate ed aver cambiato documenti che FtM. Anche perché penso che dopo un iter così duro e lungo si abbia solo voglia di essere solo quello che si è sentito e desiderato per tutta la vita, senza perdersi in tante definizioni ed etichette o senza dover stare sempre a specificare "sono nato biologicamente così, poi ho fatto questo e quello e sono diventato così"

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Ma se non vogliamo perderci in etichette (e mi pare di capire che il grosso della comunità la pensi così, almeno a giudicare dalla varietà di discussioni che ricordo qui su etichette si etichette no), perchè appropriarsi di un termine che significa una cosa specifica, stravolgerlo ed usarlo per indicare una cosa che si può benissimo indicare in altri modi, volendo?

 

Così non facciamo altro che moltiplicarle inutilmente le etichette...

 

Poi, insisto, sarò io che come @@Dreamer88 non riesco a capire appieno, ma mi sembra proprio inutile il pansessuale...

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A me non dispiace che esista una parola

che indichi l'interesse per l'androginia

e mi pare sia facilmente distinguibile dalla bisessualità.

 

Trovare eccitante la co-presenza di caratteri sessuali

primari di un genere e secondari di un altro genere

è un orientamento frequentissimo e senza nome.

 

Non sono certo che "pansessuale" possa essere il termine giusto;

ma è ovvio che né "eterosessuale" né "bisessuale"

siano le parole giuste per descrivere Marrazzo...

 

E fintanto che essi rimangono senza nome,

sono anche privati di una loro identità

e di una visibilità sociale.

 

"Queer" non è la parola adeguata, perché generalmente

è usata per indicare qualcosa di più profondo e meditato;

che coinvolge più la propria identità che il proprio orientamento

(E' più probabile che si definisca "queer" un androgino che il suo compagno, no?)

 

Non c'è nulla di necessariamente "profondo" (e politico)

nel camionista che cerca "trans cazzute"

o nella studentessa che cerca "l'efebo che si trucca".

E non somigliano affatto a dei "bisessuali"

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E va bene, Almadel, che sia buono che esista un termine che indichi l'attrazione per l'androginia.

Ma deve essere un termine che indica quello, non un termine che la comunità usa a piacere come più gli fa comodo.

A questo punto se ne inventi un'altro (e io, in questo, non posso aiutare)...

Se penso al significato psicologico pansessualità mi torna come termine.

Se voglio accostarlo ad uno a cui va bene tutto anche (a causa dell'etimologia della parola) sempre se escludiamo il discorso che (a meno che non voglia comprendere zoofilia, pedofilia e altro, cosa che non mi sembra) bisessuale va benissimo (il discorso non mi importa del genere non ha senso in questo caso, mi stanno comunque bene entrambi).

Il problema è che, a tutt'ora, io non ho trovato un singolo sito che indichi pansessualità come definizione della persona che cerca androginia o ambiguità di genere.

 

Il problema di pansessualità è che significa tutt'altro, indica in origine tutt'altro e, a quanto ci dice Alex che è sicuramente più ferrata di noi, indica tutto e il contrario di tutto.

Un termine del genere non può diventare un orientamento sessuale, bisognerebbe quantomeno fare prima chiarezza...

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Io uso il termine "pansessualità" per indicare

la multipotenzialità dell'Eros del bambino

(non credendo che omo o etero si nasca).

 

Per il bambino non uso il termine "bisessuale"

perché la bisessualità è solo una delle possibilità

e comunque non somiglia affatto alla somma di omo più etero.

 

Non è affatto detto che se mi piacciono le trans non operate

mi debbano piacere anche gli uomini (o le donne biologiche).

 

Ora non mi è più chiaro il senso della discussione:

- si parla del fenomeno e ci si chiede se "pansessualità" sia il termine migliore

- oppure si parla del termine " pansessualità" e si discute sui suoi vari significati.

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Io credo che quanto al fenomeno sia difficile che

un etero possa abbandonare eterosessualità per

pansessualità.

 

Quindi stiamo parlando di un fenomeno interno

al mondo lgbt, in particolare pare vi sia una domanda

da parte di persone che non si sentono né queer, né

bisex con delle preferenze particolari.

 

Evidentemente interpretare il proprio comportamento come

variante di bisessualità non basta, ma si vuole difendere la

propria identità di genere che sarebbe messa in discussione

da queer ( oppure si vuole un termine non politico ma che

sembri scientifico come gli atri: etero omo bi )

 

Questa è la mia sensazione...

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@@Almadel ed è proprio quello il significato originale di pansessualità. Anche per Mieli, checché ne dica la wikipedia.

(ed è ciò a cui mi riferivo parlando di significato psicologico).

 

Per il resto non ho capito neanche io dove siamo finiti e dove stiamo andando.

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Quello che si vorrebbe sottolineare

è che se noi fossimo Marrazzo

si definireremmo "queer",

in quanto parte del Movimento GLBT.

 

E come "queer" si potrebbe anche parlare di noi

attraverso parole come "pansessualità".

Che è appunto quello che Alex fa.

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Da come l'ho capita io no... Alex diceva che per lei è intesa come attrazione per androgini (semplifichiamo brutalmente).

Se mi si dice: il movimento glbt, nella sua interezza è pansessuale è un'altro conto. Li ci si può stare. Anche se, teoricamente, l'eterosessualità (che dovrebbe rientrarci) resta in po' al margine.

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  • 4 months later...

queer e pansessuale hanno significati diversi

 

puo' essere queer un etero, un gay o un bisessuale.

puo' essere binario un gay, un etero, o un bisessuale.

 

queer è cio' che contrasta il binarismo dei ruoli di genere.

un etero attratto da una donna androgina fisicamente e mentalmente è queer

un bisessuale che vuole la donna con la gonna e l'omone muscoloso è binario

 

 

pansessuale è chi "love person, not organ".

quindi non esclude nè il genere maschile/femminile, nè il sesso maschile/femminile,

ma in questo spettro ha comunque delle preferenze, ovviamente.

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Io l'ho capita così:

Il bisessuale dice: mi piacciono maschi e femmine, posso innamorarmi sia di uomini e di donne

il pansessuale dice: mi piacciono e mi innamoro di maschi e femmine, ma non solo: anche di trandgender e intersessuali (non scordiamoci che esistono anche gli intersessuali http://it.wikipedia....Intersessualità). In pratica sono attratto e mi posso innamorare di qualsiasi umano adulto (togliamoci dalla zoofilia please) sia cisgender, sia transito, sia in transizione o in altre situazioni meno definite.

 

Se poi il bisex possa essere anche pansessuale nel momento in cui incontrasse situazioni non cisgender, questo dovrebbe essere il bisex a dirlo. Certo che nella definizione di bisex non mi sembra compreso, in pratica il bisex dice "mi possono piacere uomini e donne cisgender", ed è proprio per questo che i pansessuali non si riconoscono in tale definizione.

 

 

Resta da capire come mai chi viene attratto solo da transessuali e transgender non abbia un nome, io ho un conoscente che da anni ormai convive con una trans, e la sua precedente convivenza era con un'altra trans. Su qualche sito americano ho letto la definizione trans-chaser... ma suona anche piuttosto male.

 

E parlando del pluri-citato Marrazzo non potrebbe mai essere definito pansessuale perché non gli piacciono gli uomini (non perché lo conosco, ma stando a ciò che è pubblico: è pubblico che gli piacciano i transgender e anche che in teoria gli piacciano le donne, essendo stato sposato). Se non gli piacciono anche gli uomini, non può essere definito pansessuale.

 

L'efebo che si trucca e il cantante dei Tokyo Hotel li toglierei dalla discussione perché non mi sembrano entrarci molto.

 

Perché si punta così tanto sull'attrazione del pansessuale per l'ambiguo/intermedio/androgino? Ma proprio perché è quello che lo distingue dal bisex. Ma stando alla definizione, il pansessuale è attratto anche dall'ambiguo/intermedio/androgino, oltre che dal maschile e dal femminile.

Poi magari andrà a finire che un giorno pansessuale identificherà solo chi è attratto dall'ambiguo eccetera, ma quel giorno avremo snaturato completamente quel prefisso pan-.

Edited by Krad77
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Se stiamo a ciò che Marrazzo ha dichiarato in pubblico, è un eterosessuale stop

qualunque cosa sia avvenuto fra lui e le trans è stato risolto sul piano de l'errore

o della debolezza

 

Il termine pansessuale rassicura solo chi è tendenzialmente un gay ed un bisex

con problemi di identità sessuale.

 

E lo fa su due piani, il primo di essere una parola imitativa di omo-bi-etero/ sessuale

quindi di apparenza scientifica ( mentre queer è un termine politico che non aspira

alla validazione scientifica ma ad una azione politica ) il secondo di risolvere la propria

( eventuale ) incertezza identitaria sul piano di un mero orientamento sessuale ( mentre

queer chiama in causa oltre l'oggetto di attrazione, il soggetto che la prova e forse prevalentemente

quello ; pansessuale non dice niente in realtà sull'identità sessuale e risolve tutto sul piano de

l'oggetto sessuale )

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Se uno mi dice di essere trans-sexual io capisco transessuale, come tutti.

Pure io ho sentito che si definisce pansessuale chi "ama la persona, non l'organo" come se noi gay ci innamorassimo di un pene e gli etero di una vagina, lo traduco come una particolare forma di sessuofobia (almeno in alcuni casi) per cui gli altri vengono visti come ossessionati dai genitali.

Per il resto tutti questi termini come pansessuale e simili possono essere cestinati senza tante remore. Inutili.

Edited by coeranos
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@coeranos, ma no!

Io direi che un termine per indicare una ipotetica persona

capace di provare potenzialmente attrazione

sia per trans che per cisgender ambosessi potrebbe servire.

Appunto: ammesso che esistano persone simili.

 

Quello che servirebbe davvero è un termine

per le persone attratte solo dalle transessuali (non operate), che sono molti.

Solo che simili persone non piacciono alle transessuali

che generalmente preferiscono essere desiderate

in quanto donne e non in quanto trans.

Specialmente perché in genere tali uomini cercano "un pene e delle tette"

che di norma non è quello a cui una trans aspira per sé stessa.

 

Ignoro se ci sia un desiderio omologo ed esclusivo anche verso "una barba e una vagina".

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risaputamente coeranos, da quando lo conosco, ha una visione estremamente binaria.

ovvero esistono gay, lesbiche, etero, transessuali che transizionano...verso tutto il resto

diffidenza, messa in ridicolo etc etc...

 

per me invece è importante parlare di tutto lo spettro di situazioni.

 

conosco per certo "ftm fetish", ragazzi e uomini che cercano "una barba e una vagina".

Gayromeo ne è pieno.

basta creare un nick tipo "giovanni_ftm", insomma un nick che contenga ftm che

vieni contattato.

la maggior parte cercano ftm con "barba e vagina", altri anche androgini/donne mascoline/pre-t

e poi ho conosciuto molti uomini che identificavano come partner ideale

una persona "con mente maschile e corpo femminile" come partner ideale (l'unica "pecca" è che

poi avrebbero saputo interagire con una persona che quel corpo lo odia? boh)

e alcuni gay "ftm lovers" che amavano la penetrazione vaginale ma, vagina a parte, volevano un uomo fatto e finito.

 

Invece non ho mai visto "fetish" di trans "fatti e finiti" anche nei genitali.

perchè forse non ha senso.

 

ma qui siamo parlando di persone che vogliono "solo trans", quindi piu che pansessuali direi persone che danno la precedenza

se non l'esclusiva a persone trans.

 

ne ho conosciuti anche androginolover (ma avevano uno spettro piu ampio) e translover sia ftm che mtf

 

inoltre ci sono persone se stesse trans che cercano altre persone trans (ma quando lo fanno i trans stessi

glielo si perdona....cosi' come i trans bisex...) o nella stessa direzione o in direzione opposta o entrambe le situazioni

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Lascio perdere le accuse, false tra l'altro, nei mei confronti. Ma sia chiaro che non si deve ripetere.

Il motivo per cui ho scritto che termini come "pansessuale" non vanno usati è perché sono un'esaltazione della confusione. Non hanno riscontro col mondo reale, sono termini creati per l'illusione di avere una mentalità aperta, è fuffosofia.

Capisco che manchi un termine adatto a definire chi è attratto da transessuali, ma non si risolve con termini come questo o altri.

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scusate ma cosa vi fa pensare che un bisex non possa essere attratto anche dai trans? i bisex sono per eccellenza coloro che se ne fottono delle distinzioni. se un domani dovesse piacermi un/una trans dovrei definirmi pansessuale? non è un modo in più, questo, per far sembrare i trans persone diverse più di quanto la società già ce li vuole mostrare?

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no, domine.

secondo me se tu riesci ad andare oltre il binarismo m/f trovando attraente cio' che da questo binarismo esce

potresti considerarti "un po' queer" oltre che "Bisessuale".

 

comunque non è che binario è un'accusa. ci sono molte persone rigide e binarie nella comunita' GLBT, e anche fuori.

Sicuramente sono lontane da me, ma non penso che sia un'offesa definirle "binarie".

 

Per me rimane il fatto che un pansessuale, un trangender, o altro, debba fare informazione sulla sua condizione,

e non importa se chi ha diversità piu' "comuni" (come gay, lesbiche o transessuali) ne avra' "Problemi" perchè la gente

sarà sovraccarica di informazioni.

Del resto si vive troppo poco per aspettare che la gente sia pronta a te

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Silverselfer

Le etichette mi stanno sul cazzo ... sì, sono bisessuale. La sola cosa che può starmi antipatica del sesso è che delinei qualcuno che non mi possa scopare. Dico questo per invitare a diffidare dell'egocentrismo ipertrofico del bisessuale dominante.

 

Io conosco un tipo che sarebbe difficile non definire etero che ora convive con una trans brasiliana. E' uno di quegli etero che io definisco "cinghiali", nel senso che non saprebbero mai elaborare il proprio istinto sessuale. Eppure dovreste sentirlo come difende la sua scelta. E' innamorato pazzo di quella che definisce femmina più di una qualsiasi femmina, salvo poi che si vanta anche dell'uccellone della sopracitata. Lo strano è che anche i suoi amici, etero cinghiali anche loro, vi dico solo che fanno tutti parte di una squadra di caccia al cinghiale (cinghiale non metaforico), lo ascoltano senza pregiudizi e soprattutto a nessuno balena nella testa di definirlo "frocio". Il che, secondo me, spiega anche perché la prostituzione delle trans sia molto apprezzata. In tal senso una delle spiegazioni che adducono è che le trans sono più affettuose eccetera ... ma ascoltando l'altra campana però, è risaputo che se si tagliano il batacchio non alzano più un soldo. Bah, io sono del parere che la transessualità, e non sto a spaccare il capello in quattro, s'interfaccia meglio con gli etero.

 

Parlando in prima persona, tanto per produrre un'esperienza e non esprimere solo un'altra teoria, sono tendenzialmente attratto da alcune persone, di che genere queste siano è indifferente. Deve però entrare in ballo il coinvolgimento emotivo. Se si parla di sesso e basta, allora preferisco maschi che siano maschi e femmine che siano femmine, l'androgino non mi attrae ... ma c'è anche da dire che la mia idea di androgino è spesso corrotta dal coinvolgimento emotivo .... ricordo che m'invaghii di una donna che tutti i miei colleghi definivano "assai poco femminile", ma per me era la quinta essenza della femminilità. Secondo me erano loro che rimanevano succubi di quegli stereotipi di femmina spacciata dalla nostra porno società dei consumi ... ma che palle definirsi!

 

Non sono pansessuale ... forse ...

 

Basta va ..

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@Silverselfer, ascoltando i discorsi dei fascisti dal barbiere

ho dedotto che le trans cazzute non facciano di te un culattone;

però se avessero elaborato un termine diverso da "etero"

probabilmente sarebbero meno omofobi.

Sfortunatamente però se non facessero rientrare le trans cazzute

nella categoria "donne", probabilmente sarebbero più transofobi.

Mi è sembrato che anche il fascista che diceva "che schifo"

lo dicesse come davanti a uno che si vanti di andare con le grasse o le MILF.

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a volte alcuni etero maschilisti e "cinghiali" sono attratti proprio dalle trans (magari del terzo mondo) che incarnano questa femminilità esagerata.

Io non amo la categoria, ma non perchè "sono non etero e si dicono tali" ma perchè spesso sono maschilisti e binari nel concepire i ruoli.

A volte si tratta di etero che, nella donna "che rompe gli stereotipi" non trovano quello che cercano, e preferiscono le donne del terzo mondo.

Non approvo le "checche" che definiscono un uomo del genere come gay.

Potrei riflettere sul "non totalmente etero", dal punto di vista dell'approccio corporeo (poi non so come questi due fanno sesso), ma SICURAMENTE non si tratta di un gay o di un gay represso. Un gay, comunque, non andrebbe con questa trans brasiliana, diciamolo!

Poi sul suo ostentare il fatto che sia "più femmina delle femmine" ci vedo, anche, la paura di sembrare qualcosa diversa da un etero...perchè sicuramente questa paura ce l'ha...non credo sia poi cosi' gayfriendly il cinghiale descritto.

Poi a quanto ho capito questi due erano "fidanzati"...per i clienti dei viados invece ci sono altre situazioni.

Ne avevo scritto qui

http://progettogenderqueer.wordpress.com/2010/08/10/cosa-cerca-un-etero-da-un-trans-una-trans/

 

 

Io sono un transgender nato xx, non in transizione.

Ho un corpo magari "androginizzato", ma femminile.

I miei ex, che mi hanno sempre dato tutti il maschile, e anche in modo spontaneo (anche durante liti furenti, anche

presentandomi al maschile a nonne, zie, amici, colleghi), erano di

vari orientamenti sessuali (gay, etero, bisessuali, pansessuali) o meglio si definivano in questi modi,

e prima di me erano stati o solo con donne, o solo con uomini, o con entrambi, o anche con persone trans.

Potremmo dirci, a prescindere dal loro passato, e a prescindere da come si autodefinivano, non erano tutti un po' "pansessuali"?

Sicuramente antibinari (o non sarebbero mai stati attratti da me), ma pansessuali non so.

Forse vedevano cose diverse in me...

Magari colui che prima era stato solo con donne non era "turbato" dal mio non esserlo mentalmente.

Colui che era stato solo con uomini non era "turbato" dalle mie differenze fisiche.

Io questo non lo so...la tentazione di dire "erano tutti un po' pansessuali" c'è...ma ho smesso di giudicare ormai da anni.

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Dico questo per invitare a diffidare dell'egocentrismo ipertrofico del bisessuale dominante.

Ci vuole la treccani solo per questo pezzo..

 

Ah Silvee.. e parla come magni.. xD

 

Io, nelle varie lotte intestine in questo forum tra bsx omo e cha cha cha ho sempre detto qual è il problema per il quale non riesco a definirmi gay..

Solitamente mi innamoro della testa. Che per chi non lo sappia è un organo molto lontano dai genitali.

Mi è successo parecchie volte, sentirsi legati, appassionati, coinvolti a volte con quelle farfalle nella pancia e i brividi sulle braccia. E' successo con delle ragazze e con dei ragazzi e quasi mai perchè fossero belle, tettone, carini, sexy. E' successo punto.

Ma io di certo non vado a definirmi pansessuale solo perchè sono un bisessuale non sessualmente pilotato.

Già ho confusione di mio a capire cosa voglio poi se gli ingredienti continuano a crescere è finita.

 

Alle volte penso a mia nonna che mi diceva anni fa: "Cu non miri non chianci" (chi non vede non piange)

Edited by Aquarivs
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Direi:

 

Eterosessuale: Attratto/a da individui del sesso opposto, transessuali inclusi.

Bisessuale: Attratto/a da individui del sesso opposto e dello stesso sesso, transessuali inclusi.

Omosessuale: Attratto/a da individui dello stesso sesso, transessuali inclusi.

Queer: Attratto/a da individui androgini, non ben definiti nelle rispettive polarità. Un queer può essere eterosessuale, bisessuale o omosessuale.

Binario: Attratto/a da individui ben definiti nelle rispettive polarità. Un binario può essere eterosessuale, bisessuale o omosessuale.

Asessuale: Non attratto/a da alcuno.

Trans-sex: Attratto da individui transessuali. Un Trans-sex può essere eterosessuale, bisessuale o omosessuale, può essere queer o binario.

Pansessuale: Attratto da chiunque.

 

(Un'obiezione potrebbe essere "io sono gay ma non andrei mai a letto con un uomo con la vagina". Qui però c'è un errore di fondo. Un gay va a letto con gli uomini, ma non con tutti gli uomini. C'è a chi piace l'uomo giovane e chi il bear, ciò non toglie che uno che ama i daddy sia meno gay di uno che ama sia i daddy che i twink. Quindi nel concetto di gay è da includere chi va con gli uomini, siano essi cisgender o trans.)

Edited by Thelema 93
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>_> Non ho capito bene.. tra il gusto per il cicciobello peloso e l'uomo a cui manca il cosino (o cosone) non c'è nessuna differenza???

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>_> Non ho capito bene.. tra il gusto per il cicciobello peloso e l'uomo a cui manca il cosino (o cosone) non c'è nessuna differenza???

Hai capito benissimo, non c'è alcuna differenza. Sono entrambi varianti di essere uomo. A uno manca il cosino, a un altro mancano i capelli. Io sinceramente preferisco quello a cui manca il cosino. Quelli poi, come vedi, sono gusti!

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Silverselfer

Ah Silvee.. e parla come magni.. xD

 

... sarebbe peggio, credimi :D

 

Riguardo a questi cataloghi di genere, io continuo a trovarli poco rassicuranti e quindi preferisco farne a meno.

 

Io questo non lo so...la tentazione di dire "erano tutti un po' pansessuali" c'è...ma ho smesso di giudicare ormai da anni.

 

Io sono convinto che è questa la conclusione cui giunse Mario Mieli. Il pansessuale non è un sottogruppo di genere. Siamo tutti pansessuali e nessuno è solo etero. Là dove etero Mieli inquadrava un prodotto culturale derivato dalla famiglia come istituzione cattolico borghese.

 

Sfortunatamente però se non facessero rientrare le trans cazzute

nella categoria "donne", probabilmente sarebbero più transofobi.

 

Penso che tu abbia proprio ragione.

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