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Pranzo di Pasqua con i "suoceri"


wasabi

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I miei genitori, per Pasqua, hanno invitato me e il mio ragazzo a pranzo. I rapporti tra di noi sono sempre stati tranquilli, ma c’è anche da dire che non ci siamo mai frequentati tanto tutti insieme e questa sarà la prima volta che lui parteciperà ad un pranzo “ufficiale” di famiglia. Nelle altre festività di solito ognuno partecipava ai pasti rituali a casa propria.

Sono contento che i miei abbiano voluto abbattere quest’ultima barriera e “riconoscere” ufficialmente il mio ragazzo come parte della famiglia. Non che prima si fossero rifiutati di farlo, ma la cosa non era mai stata proposta.

 

Lui è un po’ in imbarazzo, credo soprattutto perché non c’è molta confidenza, però penso proprio che sia necessario rompere un il ghiaccio, anche perché io sono figlio unico e il legame tra me e i miei genitori sarà sempre particolarmente stretto.

Fin qui tutto bene, credo che non ci siano problemi in vista, al limite un minimo di empasse iniziale, facilmente superabile grazie alla curiosità di conoscenza reciproca.

 

La nota dolente è che mia mamma avrebbe voluto invitare anche i genitori del mio ragazzo, che non ha mai conosciuto. Io li ho incontrati poche volte, ma so che sono persone di mentalità non troppo aperta, che mal sopportano la nostra relazione e non si sono mai rassegnati alla nostra convivenza. Ciò nonostante, il mio ragazzo con loro ha un discreto rapporto, pian piano sta cercando di far metabolizzare loro la situazione. Insomma, c’è ancora da lavorare su questo fronte e le cose sono un po’ delicate, anche se sono convinto che sia solo questione di tempo.

 

Per questo motivo, ho detto a mia mamma che avremmo preferito che non li invitasse, che sarebbe stato meglio fare un passo alla volta, piuttosto che trovarci in situazioni imbarazzanti. Lei ci è rimasta un po’ male, perché pensa che io abbia qualcosa contro i miei “suoceri” e che non mi comporti in maniera conciliante con loro. Le ho spiegato che sto solo cercando di andare con calma, di evitare imbarazzi e situazioni spiacevoli (non so neanche se loro avrebbero accettato e, se avessero rifiutato l’invito, sarebbe stato davvero un pessimo inizio!).

Ovviamente i miei suoceri sapranno che noi saremo a pranzo dai miei e potrebbero sentirsi esclusi.

 

In definitiva, non so se ho fatto la cosa giusta, anche se è stato il mio ragazzo ad insistere particolarmente perché questa sua prima esperienza a casa dei miei non avvenisse con la presenza dei suoi genitori. Credo che quello un po’ più in difficoltà (in quanto "in trasferta") in questa situazione sia lui e quindi abbia il diritto di dettare un po’ di più le condizioni (anche se la casa è quella dei miei).

 

Voi cosa ne pensate? Qualcuno ha affrontato situazioni simili? Come sono state le vostre prime volte a casa dei “suoceri” o quelle dei vostri ragazzi a casa vostra?

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A me non è mai capitato che entrambe le famiglie

fossero d'accordo nel frequentarsi.

Di solito ero io nella situazione di essere invitato,

mentre adesso è il mio ragazzo a ricevere gli inviti

e sua madre a escludersi.

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che storia interessante, pranzo di pasqua tra i genitori di una coppia gay (non del tutto acconsenzienti). sarebbe bello farci un film alla "carnage" di roman polanski... per quanto possa augurarti che invece il tutto si svolga in modo gioioso e spensierato :P

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Io cerco di mantenere nei miei genitori

un certo grado di omofobia: quanto basta

per non pretendere di venire a casa nostra a dettare legge

come fanno tutti i suoceri del Pianeta.

 

Col mio ex era obbligatorio passare

tutte le feste comandate dai suoi genitori....

 

Capisco che i gay desideri il matrimonio

(una cosa che gli etero trovano insopportabile)

o i figli (che gli etero cercano in ogni modo di evitare)

ma i SUOCERI? Perché mai qualcuno dovrebbe desiderare

vecchi impiccioni che tentano in ogni modo di umiliarti?

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Aspetta manca la parte del consiglio ;)

 

è vero che la famiglia di lui possa sentirsi esclusa, ma i suoi genitori ad un certo punto si dovrebbero chiedere il perchè di questa esclusione... e capire che dovrebbero aprirsi un pochettino di più nei confronti del loro figlio. fate un passo alla volta, iniziare con l'invitare lui a casa dei tuoi è già un passo importante,

andrà bene, te lo auguro, scusa per il messaggio di prima è la prima cosa a cui ho pensato :P

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Mi pare un'ottima notizia, per il futuro della vostra coppia in seno alla famiglia, per il momento la tua.

 

Forse tra uno o due mesi, in una bella giornata di maggio, il tuo ragazzo potrebbe invitare i suoi genitori

a bere un aperitivo o a prendere un gelato con voi due in un caffè della vostra città - cioè qualcosa di molto meno

impegnativo che un pranzo in famiglia. Detto col tono del "che ne pensereste se andassimo...?", in

modo che loro possano anche facilmente dire, "no, siamo troppo stanchi o inpegnati". In questo modo

togliereste loro l'arma della ripicca se si fossero sentiti esclusi dal pranzo pasquale, e nello stesso tempo

testereste il loro umore al riguardo.

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Sì, credo anch'io che sia meglio una tattica "soft", probabilmente necessitano di abituarsi all'idea poco alla volta. Meglio lasciare loro una scappatoia, per uscirne elegantemente in caso di disagio (i gatti insegnano: se non hanno vie di fuga, attaccano!)

 

ma i SUOCERI? Perché mai qualcuno dovrebbe desiderare

vecchi impiccioni che tentano in ogni modo di umiliarti?

 

Figuriamoci, io non vorrei mai i suoceri per casa, pensa che non voglio neanche i miei! Sono troppo insofferente alle intromissioni!

Però non si può dimenticare che prima di essere suoceri nostri, sono genitori del nostro ragazzo.

E' naturale che per me più lontani sono, meglio sto. Però, per la serenità di tutti, dobbiamo almeno sforzarci di mantenere rapporti civili e cordiali ...

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La nota dolente è che mia mamma avrebbe voluto invitare anche i genitori del mio ragazzo, che non ha mai conosciuto. Io li ho incontrati poche volte, ma so che sono persone di mentalità non troppo aperta, che mal sopportano la nostra relazione e non si sono mai rassegnati alla nostra convivenza. Ciò nonostante, il mio ragazzo con loro ha un discreto rapporto, pian piano sta cercando di far metabolizzare loro la situazione. Insomma, c’è ancora da lavorare su questo fronte e le cose sono un po’ delicate, anche se sono convinto che sia solo questione di tempo.

 

 

mi è venuto in mente un vecchio film, si intitola "Indovina chi viene a cena", in cui due coppie di genitori si incontrano a cena con i rispettivi figli, innamorati, cercando all'inizio di nascondere, poi di superare i reciproci pregiudizi sulla coppia (lei bianca, lui nero)

già il fatto che i tuoi genitori abbiano pensato ad invitare il tuo ragazzo e i suoi genitori mi sembra qualcosa di molto bello

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Qualcuno che ci è passato può dare un consiglio?

O questa è la classica questione nella quale

proiettate i vostri desideri di normalità,

indifferenti al fatto che Wasabi ha un problema vero?

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Purtroppo wasabi non ci sono passato e non ci passerò mai.

I miei genitori sanno di noi e invitano il mio raga sempre.

I suoi genitori non sanno di lui e invitano me sempre.

E credo che questo ci faccia comodo, perché abbiamo le nostre libertà alla fine.

 

Per come la vedo io, forse è meglio aspettare.

Oppure potete fare in modo che una volta tu vai a mangiare a casa dei suoi e l'altra volta viceversa.

Senza che le famiglie si "uniscano".

 

Poi, in futuro (vicino o lontano che sia) quando i suoi genitori inizieranno a comprendere meglio, allora potrete fare la "grande famiglia riunita"

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Qualcuno ha affrontato situazioni simili? Come sono state le vostre prime volte a casa dei “suoceri” o quelle dei vostri ragazzi a casa vostra?

 

No, io non solo non ho mai vissuto situazioni simili, ma quando avevo l'età di wasabi e anche dopo nemmeno avrei potuto concepire che una cosa del genere fosse nell'ordine delle possibilità, almeno con genitori e parenti quali i miei. Devo dire che, per motivi generazionali, ho vissuto tutta la mia vita sentimentale come qualcosa che avrei potuto condividere con i miei amici, e con quella che io chiamo la mia famiglia-nella-vita, ma non con la famiglia naturale. Devo anche aggiungere che non me ne importava niente, anzi ne provavo un senso di liberazione (ma forse non solo questo), ma in queste cose è impossibile distinguere quanto mi corrispondeva autonomamente (e ce n'era, comunque, parecchio) e quanto ho solo subito, dai fatti.

 

Posso però raccontare un episodio. Dodici anni fa, caddi e mi fratturai braccio e spalla, esattamente il giorno prima di partire per le

vacanze. :banana:

 

Ovviamente tutto bloccato, le vacanze annullate, passo l'estate a Roma. Un mio ex-fidanzato, divenuto in seguito un amico e una persona molto importante, lui per me e io per lui, si stabilisce a casa di mia sorella, dove io mi ero trasferito, perché più comoda per me, per tutta l'estate, per aiutarmi, e per farci compagnia. Mia madre che abitava e abita vicinissimo, veniva molto spesso a portarci da mangiare, poi alla fine era il mio amico che andava da lei a ritirare le cose che lei ci preparava. Se lei passava da noi, si tratteneva spesso a parlare, anche di sé stessa, della sua giovinezza, e, visibilmente, di cose delle quali non riusciva a parlare né con mio padre né con le altre figlie. Naturalmente lei sapeva bene che io e quell'uomo eravamo stati insieme; non so quale idea si facesse dei nostri attuali rapporti. Nient'altro, niente più che questo, ma fu un episodio significativo, compensativo, in certo modo. E, nella mia percezione, compensativo anche per lei (non so se e a quale livello di coscienza).

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Che bello questo episodio ... grazie per averlo raccontato!

 

Bello il fatto che il tuo ex-fidanzato sia stato tanto premuroso nei tuoi confronti, ti ha mostrato una grande amicizia!

E poi il comportamento di tua madre, anche lei ti ha dimostrato un grande affetto. Ti voleva bene ma non sapeva/poteva esprimerlo fino in fondo, sembrerebbe. Credo che le madri abbiano sempre più empatia con i figli rispetto ai padri, a meno che non si impongano di soffocarla (come nel caso della mamma del mio ragazzo). Mi è piaciuto il fatto che lei si sentisse libera di parlare con voi più che con gli altri suoi familiari, come se sapesse che voi non l'avreste giudicata.

 

So che anche mia "suocera" prima o poi si aprirà con noi, d'altra parte la società oggi ci favorisce in questo, molto più che in passato.

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Ieri sera la mamma del mio ragazzo ha pensato bene di farci una sorpresa! Dopo aver saputo del pranzo di Pasqua dai miei ha deciso di venire a farmi gli auguri personalmente. Si è presentata a casa nostra senza preavviso! Il nostro stupore è stato notevole: io oscillavo tra la sorpresa e l’arrabbiatura (ma si può andare a casa della gente senza avvisare??).

 

Lei era molto gentile, si vedeva che aveva tutte le intenzioni di fare un passo verso di noi e di mostrarsi amichevole. In realtà è stata parecchio maldestra, ma apprezzo il gesto.

Come prima cosa ha esclamato stupita che la nostra casa sembra un centro benessere (una spa ha detto). In effetti non ci aveva dato modo di sistemare neanche una virgola, quindi c’erano candele profumate ovunque, incensi, una quantità enorme di cuscini (per la gioia dei gatti!) e le creme corpo sui comodini. Si è beccata il pacchetto completo, tiè!

Ha poi intavolato una serie di discorsi che mi hanno lasciato basito, anzi, sconcertato. Prima mi ha chiesto informazioni su come facciamo il bucato, che detersivo usiamo e addirittura a quanti giri centrifughiamo!

Poi mi ha chiesto se avevamo visto quella fiction passata in questi giorni dalla Rai, Maria di Nazareth (figuriamoci!). Dopo averne tessuto le lodi, mi ha praticamente costretto ad iscrivermi ad una newsletter che mi avviserà della prossima disponibilità del DVD. Io a quel punto dovrei comunicarglielo in modo che lei possa procedere all’acquisto.

Siamo poi passati a discorrere dei fiori che coltivo e del modello di minipimer che ho appena acquistato…

 

Il mio ragazzo ci guardava come due animali rari allo zoo!

 

Quando se n’è andata siamo rimasti di stucco per qualche minuti, poi abbiamo riso come due deficienti…

Pazzesco … non so ancora cosa pensare …

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Dai ma è una cosa bellissima, direi un enorme passo avanti.. certo gli argomenti che ha tirato fuori sono discutibili, ma probabilmente non sapeva neanche lei quale scusa usare per fare comunicazione e ha tirato fuori le prime cose che gli sono venute in mente. I rapporti si costruiscono così, piano piano, facendo un passo alla volta :)

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Hai ragione, lo so! Il fatto è che mi ha preso talmente in contropiede....

Cioè ... anche i consigli su come lavare le tende ... ti giuro, non me l'aspettavo!

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Ovviamente a tua suocera non andava giù

di fare la parte di quella che non vi accetta

dal momento che i tuoi lo fanno.

 

I guai chiaramente sono appena cominciati:

vi consiglio di cambiare città prima che si trasferisca da voi.

:)

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nottelimpida

@@wasabi Ma che bello la suocera in casa! Mi sembra carino il gesto della visita! Ora credo che se non venga a rompere tutti i giorni sia bello passare un po' di tempo con la madre del tuo amore :)

Dite che ha parlato di cose un po' assurde? Beh ma che doveva fare? Non si può parlare sempre di cose serie quindi bene il minipimer per rompere il ghiaccio!!!! :D

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L'imitatio è la base della vita activa. Tua suocera è cambiata radicalmente perché ha fatto suo il gesto di tua madre.Un pregiudizio di tipo ideologico-dottrinale può essere messo da parte da un comportamento diverso, da un semplice agire (anche nel senso di: conformarsi) diversamente. E' questo che sta succedendo da 15/20 anni a questa parte negli stati del mondo che hanno introdotto pacs, matrimoni, diritti per le persone glbt.

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Avete ragione, sto pian piano iniziando ad apprezzare la portata del suo gesto di apertura nei nostri confronti, inaspettato e sicuramente positivo.

Sono rimasto interdetto per circa 24 ore dalla sua modalità di approccio, dall'interesse che ha mostrato nel parlare espressamente con me, dal tipo di confidenza che ha provato ad instaurare così, dal niente. Ma prendiamo il buono che c'è in ogni situazione ...

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@@Isher quindi lo consiglieresti come metodo quello di dire a mia madre "accetta il fatto che sono fidanzato con un ragazzo perchè sua madre ha accettato me"? (anche se in realtà non è vero?)

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toraepantote

Premesso che ognuno è fatto a modo proprio, una mamma che vede il proprio figlio amato dall'altra mamma è indotta ad accettare l'omosessualità più velocemente, come in una sorta di competizione positiva. Altrimenti, alla lunga, sarebbe come ammettere una limitatezza del proprio amore rispetto a quello evoluto dell'altra; e nessuna mamma vorrebbe essere sostituita da un'altra mamma autoestromettendosi da un cerchio di amore.

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Tarrou: Senza dirlo direttamente, quello non funzionerebbe, perché tu staresti mettendo in evidenza una sua mancanza che lei non vuole si veda.

Deve solo saperlo.

 

Wasabi

Comunque io ricevo frequentemente inviti da parte dei genitori della mia ragazza, anche per i loro compleanni e, a parte l'imbarazzo iniziale, ora partecipo volentieri :)

I miei genitori, invece, nonostante la trattino bene (a parte mia madre, che la tratta si bene, ma temo sia solo una facciata) non l'hanno mai invitata per nessuna occasione.

 

Comunque abbiamo avuto la cena di conoscenza tra famiglie (dopo 6 anni di fidanzamento) che è anche andata bene direi...

Però ci sono voluti 6 anni a farli pensare che forse si dovevano conoscere XD

 

Fossi in te (visti anche gli sviluppi con la madre del tuo ragazzo) aspetterei un po' per vedere lei come si normalizza, e poi chiederei.

Un disastro totale alla carnage (che qualcuno prospettava) è impossibile se le persone sono tutte civili, quantomeno perché non vorranno essere giudicate negativamente dagli altri presenti.

(resta poi che la cena di presentazione delle rispettive famiglie non sia esattamente una passeggiata emotiva, anche se all'apparenza tutto va come deve andare...)

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Non per dire male dei miei genitori, però magari una spintarella l'ha data anche il fatto che io ho diversi cugini accoppiati e in più di un'occasione ho fatto notare che un po' mi ci rodeva.

E anche nel mio caso c'è un esempio positivo di madre di figlio gay che non si fa problemi. Penso che l'esempio altrui pesi molto.

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@@Isher quindi lo consiglieresti come metodo quello di dire a mia madre "accetta il fatto che sono fidanzato con un ragazzo perchè sua madre ha accettato me"? (anche se in realtà non è vero?)

 

Tarrou: Senza dirlo direttamente, quello non funzionerebbe, perché tu staresti mettendo in evidenza una sua mancanza che lei non vuole si veda.

Deve solo saperlo.

 

Sì, Tarrou, magari con la correzione di SaintJust, che ne sa più di me in fatto di psicologia femminile: e in effetti quello che è successo nel caso di Wasabi è proprio che la madre del suo ragazzo "è venuta a saperlo". Non escluderei però che detto da un figlio alla propria madre con un certo tatto e in modo non accusatorio, la cosa possa avere un effetto molto forte. Anche perché, in linea generale, vale quanto detto da Toraepantote.

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@@Tarrou Io ti posso dire una cosa che ho sperimentato valere in generale: menti il meno possibile.

Anche se ti sembra di farlo in buona fede, più falsità introduci nei rapporti con gli altri più rischi di rimanerne invischiato.

Giustissimo quello che è stato detto, l'esempio positivo di un'altra madre può trascinare ad adeguarsi. Ma usa questa carta solo se l'accettazione da parte della mamma del tuo ragazzo è vera. Questo è il mio personale consiglio.

 

@@SaintJust Ci arriveremo, ne sono convinto. Con calma e con pazienza le cose si "normalizzeranno". Lo pensavo già prima di questo ultimo episodio con mia suocera e, a maggior ragione, lo penso ora. Sai qual era (e in parte è ancora) il mio timore più grande? Mettere il mio ragazzo in una situazione di imbarazzo a causa di eventuali comportamenti poco carini dei suoi genitori.

Per esempio, lui si è preoccupato molto di come io ho vissuto questo primo approccio di sua mamma nei miei confronti.

Insomma, ci tiene tanto che io non venga ferito dai suoi genitori o non venga messo da loro in situazioni spiacevoli di fronte ai miei.

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