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Giovane gay aggredito in Calabria


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Giovane gay aggredito in Calabria

 

Era con amici vicino a un locale nel centro citta'

 

14 aprile, 18:22

 

 

 

 

(ANSA) - ROMA, 14 APR - Un ragazzo omosessuale di 28 anni è stato aggredito e picchiato a Reggio Calabria. L'episodio è avvenuto nel corso della notte nei pressi del teatro comunale.

Il giovane era in compagnia di amici all'esterno di un locale dove si svolgono spettacoli organizzati dall'Arcigay.

 

Improvvisamente è arrivata un'auto, le persone che erano a bordo sono scese e, dopo una serie di provocazioni verbali, una di loro ha sferrato un pugno in faccia al ventottenne fratturandogli il naso.

 

 

Fonte:

Ansa

 

Non so davvero cosa aggiungere. Sono stanca di leggere notizie come queste, ogni giorno ce n'è una nuova.

.

Link to comment
https://www.gay-forum.it/topic/19895-giovane-gay-aggredito-in-calabria/
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sì ho letto che il medico gli ha "consigliato di trovarsi una donna per evitare cose del genere". Ma scherziamo?

 

Lfn :cool:

 

L'ho letto pure io questo!! Bah, il medico si è comportato tanto uguale a come si sono comportati gli aggressori solo che lui lo ha "aggredito" verbalmente!

Fabio Castorino

Non so se abbiano fatto più danni gli aggressori o il medico, che con il suo commento ha implicitamente detto che "hanno fatto bene" e che il ragazzo "se l'è andata a cercare".

Io veramente mi chiedo come sia possibile che qualcuno continui a negare la necessità di estendere la Legge Mancino ai reati motivati dall'omofobia, quando ormai i casi di questo tipo stanno diventando quasi quotidiani.

Da Gay.tv

 

 

E' stato aggredito prima verbalmente e poi picchiato, con un pugno in faccia, perché omosessuale e poi umiliato da un infermiere in ospedale, che gli ha consigliato di farsi "curare da uno psicologo". E' accaduto a Reggio Calabria, a pochi passi dal Teatro Comunale, dove è stato preso di mira Claudio, 28 anni, che, insieme al suo compagno e ad altri amici, stava trascorrendo la serata davanti ad un locale. Al grido di "ricchione di merda" e dopo una serie di provocazioni verbali chiaramente omofobe, una delle tre persone scese da un'automobile per dare evidentemente, senza alcun motivo, una 'lezione' al gruppetto, ha sferrato un pugno in faccia al ventottenne, reo di non essersi intimidito davanti alle offese rivoltegli. A rendere noto l'episodio è stata l'Arcigay "I due mari" di Reggio Calabria dopo la denuncia presentata dalla vittima alla polizia, che ha avviato le indagini per identificare i responsabili dell'aggressione.

Per Claudio e per i suoi amici la violenza forse più profonda e grave, però, è stata quella che ha raccontato di avere subito in ospedale, dove il giovane si era recato per lo spostamento del setto nasale subito a causa dell'aggressione, con una prognosi di trenta giorni. Claudio, che attualmente non lavora e vive da qualche tempo nella città calabrese, rivive quegli attimi. "Prima sono stato picchiato in modo barbaro per strada - dice - e poi sono stato umiliato da un infermiere in ospedale dove mi sono recato per curare le ferite. Quando sono arrivato c'era questa persona che mi parlava in dialetto e che ha continuato a ripetermi che lui poteva presentarmi uno psicologo che mi avrebbe fatto guarire. Ha aggiunto anche che se fossi stato con una bella ragazza questo non sarebbe accaduto. Una situazione davvero imbarazzante perché poi l'infermiere ha continuato a fare una strana confusione su vicende che riguardano gli ormoni e l'omosessualità. Insomma mi sono sentito trattato come un essere anormale".

Dopo aver trascorso la notte in ospedale, Claudio ha raggiunto Catanzaro dove, ha detto, si sottoporrà ad esami clinici più approfonditi. "Il pugno - dice - mi ha provocato delle fratture al setto nasale ma anche lesioni ad un occhio". Intanto, è scattata la gara di solidarietà e di condanna per l'azione consumata ai danni del giovane. Increduli e colpiti si sono detti il circolo Arcigay Eos di Cosenza e il coordinamento provinciale reggino di Sel.

Ilromantico

E' inconcepibile che il personale medico si comporti in questo modo, dovrebbero essere radiati dall'albo! Purtroppo immagino che all'infermiere retrogrado di turno non succederà un bel nulla e la passerà liscia, che schifo!

 

Anche se non c'entra nulla per gravità e situazione, mi ha fatto ricordare che anche qui il mio medico di famiglia è "falsamente" aperto di mente. Quando ci andai la prima volta con il mio ragazzo ci chiese chi fosse il mio accompagnante, un po' sorpreso dal fatto che il mio ragazzo gli disse che ero il suo fidanzato (e quindi non poteva cacciarlo, in quanto è il mio ragazzo e può assistermi nelle visite) mise subito le mano avanti dicendo che ormai viviamo in un mondo moderno e non ci trova nulla di male. Ok, bravo, ma suonava un commento un po' superfluo e stile "a me i gay stanno simpatici non ho nulla contro di loro", non penso ci fosse bisogno di specificare nulla. Poi sono stato bollato come omosessuale sulla cartella clinica (non chiedetemi perchè!) e mi ha fatto le solite domande di pregiudizio medico sugli omosessuali, ossia se avevo fatto il test dell'HIV, malattie sessuali e se facevo sesso protetto o no. Suppongo sia in un certo senso il protocollo perché i gay magari per protocollo sono più soggetti a ste cose (ma sarà vero?), ma io ero andato per un prurito e un rossore sull'interno coscia (che essenzialmente era causato dall'umidità e il caldo torrido)... Comunque nonostante ciò (il medico è pur sempre di un'altra generazione e avrà 58anni) ci ha sempre trattato stupendamente ed è estremamente professionale per questo alla fine nonostante le evitabili domande cliché non l'ho più cambiato.

Alcuni dicevano che la zona Calabria-Basilicata-Sicilia è quella con la mentalità più arretrata e bigotta d'Italia, io pensavo fossero luoghi comuni invece queste brutte notizie lo confermano purtroppo. L'infermiere demente che neanche parla italiano mamma mia :(.

NamelessDreamer

Alcuni dicevano che la zona Calabria-Basilicata-Sicilia è quella con la mentalità più arretrata e bigotta d'Italia, io pensavo fossero luoghi comuni invece queste brutte notizie lo confermano purtroppo.

 

Ci sono molti luoghi comuni sbagliatissimi sul Sud Italia. E' vero che episodi del genere capitano anche al Nord... diciamo che al Sud sono più frequenti (se statisticamente non lo sono è solo perché la % di gay "visibili" è di molto inferiore)!

Alcuni dicevano che la zona Calabria-Basilicata-Sicilia è quella con la mentalità più arretrata e bigotta d'Italia, io pensavo fossero luoghi comuni invece queste brutte notizie lo confermano purtroppo. L'infermiere demente che neanche parla italiano mamma mia :(.

 

già, dov'è stanziata la lega nord?

ho già scritto al corriere.it visto che l'articolo che hanno pubblicato è vergognosamente striminzito. mi auguro prendano provvedimenti.

[Piccolo OT]

In effetti la dinamica dei fatti non è molto chiara (a meno che il locale non fosse un locale gay, per cui gli aggressori hanno beccato i primi che gli son finiti sotto mano, il tutto non sembra giustificabile senza premeditazione), spero anche io che il Corriere si degni di scrivere qualcosa in più al riguardo..

Cassiopea81

Come infermiera sono schifata da questa notizia. Nel nostro codice deontologico vi sono alcuni articoli che dichiarano l'obbligo per l'infermere di assistere ogni persona, cittadino e non, senza alcun tipo di discriminiazione, anche nel caso la sua condotta di vita fosse contraria al suo senso morale (aborto,eutanasia). Il codice deontologico non è una legge ma la sua violazione (in un paese serio) causa conseguenze a livello amministrativo e legale.

 

Comunque chiunque lo volesse può contattare il collegio provinciale IPASVI di Reggio Calabria. I collegi infermieri sono inetti e menefreghisti come qualsiasi organismo italiano, però a volte a livello provinciale si muovono (dipende da chi è che dirige nel luogo interessato, Reggio non lo conosco). Loro identificheranno se la persona è infermiere o meno (spesso sui giornali viene chiamato infermiere qualsiasi figura non medica) ed eventualmente interverranno. Proviamoci, più numerosi saremo più possibilità c'è che qualche risultato ci sia!

Alcuni dicevano che la zona Calabria-Basilicata-Sicilia è quella con la mentalità più arretrata e bigotta d'Italia, io pensavo fossero luoghi comuni invece queste brutte notizie lo confermano purtroppo. L'infermiere demente che neanche parla italiano mamma mia :(.

 

 

Fabius ti posso assicurare che l'omofobia è presente tanto in Calabria quanto in Liguria, avendo vissuto per 18 anni in Calabria e da un anno in Liguria. Io non so quale sia il metro di giudizio per affermare che una regione sia più gay friendly di un altra ma credo che la cosa più sbagliata da fare in questo momento è bollare determinate regioni basandoci su quei luoghi comuni che tu dici essere confermati da queste notizie. Di casi di aggressioni ad omosessuali nel Nord Italia ce ne sono a decine sui quotidiani, ma ciò non mi ha mai fatto pensare, da calabrese, che il Nord sia un territorio ostile a priori agli omosessuali. Il tuo intervento è fondato su un razzismo celato e sottile. Puntare l'indice sulla Calabria vuol dire non avere il coraggio di puntarlo su tutta l'Italia.

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