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Teoria degli affetti [Amore vs Amicizia]


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Preciso subito che non è un mio problema, ho dalla mia amicizie importanti (credo xD),

ma non l'amore (non c'è dubbio xD) e quindi... ripropongo qui un tema che a volte mi

capita di affrontare con amici etero, non che l'orientamento sessuale sia determinante.

 

Questi amici mi somigliano poco, sensibilità diverse. Loro son dell'avviso

che sia inconcepibile che una coppia felice possa avere amicizie

femminili (lui) o maschili (lei) importanti, fraterne, che si possa amare una persona

senza desiderarla (questa è grosso modo la mia definizione di amicizia, non credo sia

perfetta, ma renda bene l'idea).

 

Ma la domanda che intendo porre non è se possa esistere amicizia (nel nostro* caso, in chiave gay)

tra persone dello stesso sesso, ma piuttosto

 

rinuncereste ad un'amicizia pur di placare l'eventuale gelosia della vostra dolce metà?

 

Che fareste?

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https://www.gay-forum.it/topic/19951-teoria-degli-affetti-amore-vs-amicizia/
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No, non rinuncerei ad un'amicizia così forte per placare la gelosia della mia compagna...

Cercherei, semmai, di coinvolgerla nell'amicizia.

 

Ma forse è dovuto al fatto che io, gelosa, non lo sono in modo eccessivo, non mi è capitato praticamente mai di avvertire fitte di gelosia forti... tutte cose per cui mi dico: sei scema non ha senso e spariscono da sole.

Probabilmente se fossi molto più gelosa la penserei anche in maniera diversa...

Se l'amicizia per me è davvero importante e non le solite persone usa e getta che entrano ed escono dalla tua vita non rinuncerei. Io non le concepisco queste cose, io sono libera di vivere la mia vita e nessuno può impormi di non vedere una persona a cui tengo e con cui sto bene insieme. Non farei una cosa del genere alla mia partner per quanto mi possa stare antipatica una sua amica o io possa essere gelosa. E nel caso ci dovesse essere tradimento non erano delle persone adatte a me di cui mi potevo fidare.

Io per esempio avevo una cara amica, quasi una sorella per me. Non sopportavo la sua ragazza ma siccome la vedevo pochissimo non mi creava problemi e lei era molto gelosa di me perchè passavo molto tempo con A. che si sfogava con me per certi suoi comportamenti. Bhe successe un casino un giorno si lasciarono io ci finii in mezzo (mannaggia a me) poi si rimisero insieme..non ho voglia di raccontare tutta la storia, mi sarei solo dovuta fare i fatti miei. insomma io alla fine la mia amica l'ho persa e ci sto ancora male. Evidentemente non ero cosi importante mentre lei lo era per me.

Ognuno ha priorità diverse. E' giusto farsi un'idea ben chiara di quali sono per noi le cose più importanti... io personalmente non tengo molto agli amici, ma ci sono un paio di cose per cui persino io rinuncerei al partner e direi "avanti il prossimo" se lui dovesse dirmi che gli creano problemi...

Io nemmeno mi priverei di un'amicizia importante per amore di una ragazza.

[C'è sempre il rischio di un amore malato, del tipo James Stewart in 'Vertigo',

ma l'ho superato una volta, e non dovrebbe ripetersi xD]

 

Di certo non mi riferisco ad un'amicizia qualsiasi.

 

Quando si è felici di frequentare una persona e la si cerca spesso - vale soprattutto

per persone single, ovviamente - la cosa più probabile, non certa, ma probabile sì,

è che si sia a pochi passi dall'innamoramento, che questo realmente si desideri e si stia

cercando. Da qui la gelosia di molti, a dirla tutta se capitasse a me (la fedele amica

della fidanzata), probabilmente, almeno in parte, sarei tra questi, proprio perché son

propenso a credere che si tratti di eccezioni. Di certo non le chiederei di non rivedere

l'amica, ma non prenderei la cosa per buona così, senza rifletterci: non verrebbe meno

la fiducia, ma terrei gli occhi aperti.

 

Sono molto diffidente, sì.

E' il passato che mi frega.

Che bel topic... Se vuoi una risposta secca, è no,

non rinuncerei a un'amicizia se la mia ragazza fosse gelosa.

Per principio, direi, perché sono molto ferma su quelle

"libertà" che nessun partner potrebbe mai toccarmi.

 

Però sono d'accordo sul fatto che il confine amore/amicizia

non sia molto netto, in certi casi. E tuttavia mi pare naturale:

si provano molti affetti, molti desideri. A volte, il fatto che l'affetto

verso X sia sia trasformato in amore, e quello verso Y sia rimasto

amicizia, può anche essere solo il risultato di circostanze (s)fortunate.

Una casualità un po' diversa, un miglior coordinamento nei tempi,

e magari ci si fidanzava con Y, anziché con X; e X restava un amico,

senza una grossa differenza di sentimento.

 

Questo tuttavia non mi rende gelosa, né credo dovrebbe rendere

geloso chi sta con me, perché, semplicemente, quando si sta insieme

- in coppia chiusa - si rinuncia, consapevolmente, in forza della

preferenza accordata al partner, a vivere gli altri affetti in chiave sessuale.

Una rinuncia che, se si è appagati nella propria coppia, non costa

poi molto. Tutte le altre dimensioni dell'affetto sono permesse.

 

E personalmente mi pare possibile, anzi molto probabile,

che verso certi amici si provi un sentimento in un certo senso

più forte, più consolidato e profondo rispetto a quello che si prova

verso un partner con cui magari si sta da poco tempo.

 

Mi sembra naturale, e non sopporterei che la persona con cui sto

volesse negarlo, pretendendo la priorità assoluta. Gli basti sapere

che è stato scelto lui/lei come partner, magari non perché migliore

in assoluto, rispetto agli amici, ma perché più adatto a quel ruolo,

- quindi più attraente, o più affidabile, o più affine al proprio progetto

di vita. Sembrerò cinica, ma non per forza è la persona a cui,

specialmente i primi tempi, si vuole più bene.

Prima di fidanzarmi passa in genere qualche settimana

nella quale - dopo l'ubriacatura erotica -

presento il mio futuro fidanzato agli amici.

Se si trova bene con i miei amici, mi ci metto insieme;

altrimenti è probabile rimanga solo un amante.

Loro son dell'avviso

che sia inconcepibile che una coppia felice possa avere amicizie

 

femminili (lui) o maschili (lei) importanti,

 

uomini e donne (nel senso gay+gay & etero+etero) son fatti per stare insieme. quindi anche io non ci ho mai creduto molto alle amicizie inter-sessuali e kudos++++ ai tuoi amici per aver tirato fuori questa teoria, ma a riguardo della tua domanda,

 

 

rinuncereste ad un'amicizia pur di placare l'eventuale gelosia della vostra dolce metà?

 

ovviamente no, perche le cose rimangono ben separate

(dio mi scampi dalle comitive arrabbattate)

 

e in ogni caso peggio per lui,

 

se ha motivo di essere geloso perché davvero c'è qualcosa, prima o poi succede, e trovo stupido opporsi al destino,

e doppiamente più stupido combattere per qualcuno che, se va a scopare con il suo amico, chiaramente non ti voleva.

 

--> next

Icoldibarin

Direi proprio di no, cercherei piuttosto di fugare i dubbi sulla natura del rapporto se sono in un qualche modo motivati.

 

E la storia che non si possono avere amici del sesso cui si è attratti non mi ha mai convinto, fosse così visto che sono stato bisessuale per 21 anni non avrei dovuto avere amici...

Ilromantico

Anni fa avrei risposto diversamente, ma oggi dico che dipende dal tipo di amicizia e dalle cause che fanno nascere questa gelosia. Se il mio ragazzo si sentisse trascurato o messo in secondo piano avrei tutta la preoccupazione del caso per parlarne, risolvere la cosa ed eventualmente farmi delle domande. Se in passato non trovavo fondamentale la sintonia perfetta, ora è la prima cosa di cui mi preoccupo e mai e poi mai il mio ragazzo sarà secondo o escluso da qualcosa. Ovviamente mi preoccuperei SOLO se le sue gelosie fossero giustificate, in caso contrario difenderei a spada tratta i miei amici così come ho sempre fatto. In genere comunque non abbiamo nessun problema con le nostre amicizie e cerchiamo di ritagliarci i nostri spazi per prendercene cura e non trascurarle. Un grande amico mio non è detto che automaticamente sia un grande amico suo (e viceversa) e quindi è logico che se un grande amico ha voglia di sfogarsi su qualcosa, o passare quache ora di vecchia complicità tra amici, vedrei superflua la presenza del mio ragazzo in quanto la complicità è tra i vecchi amici ed inoltre è un modo per ritagliarsi i propri spazi individuali.

 

Tuttavia in realtà facciamo quasi tutto in coppia (con mio enorme stupore rispetto al passato... non vi credete!), ma qualche serata extra e qualche mezza giornata la dedichiamo alle nostre amicizie (in modo individuale) di tanto in tanto.

Non se ne parla neanche. L'amore è importante ma le amicizie lo sono altrettanto, io non ci rinuncerei mai e una richiesta simile la vivrei come un'invasione di campo ingiustificata, se non supportata da gravi e seri motivi. Sarebbe inoltre uno spiacevole pretesto per farmi calare moltissimo la stima delle persona che ha avanzato questa pretesa. Se c'è una cosa che mi spaventa è proprio quella di vivere in funzione di una sola persona...se s'inizia col chiedere il "defenestramento" di un amico/a dalla propria vita e si "abbozza" si crea un precedente e si fornisce un alibi per continuare su quella strada...

Cassiopea81

Assolutamente no. Le mie amicizie e la mia libertà sono le cose più preziose che ho. Se la mia ragazza/ragazzo dovesse iniziare a pormi mille limiti ( qui non ci vai, un fine settimana senza di me non lo fai, quel tuo hobby ci toglie del tempo, quello/a non lo vedi) non sarebbe semplicemente la persona adatta a me. Fino ad ora ho sempre avuto accanto persone che mi lasciavano ampi spazi e le ho "selezionate" (che brutto termine,ma a quest'ora non me ne veniva in mente uno più idoneo) anche per quello.

Il sonno non arriva, mi permetto un piccolo sfogo, una breve pagina di diario.

 

Il punto di vista di questi miei amici, che uomo e donna son fatti solo per accoppiarsi,

[la lettura in chiave gay per loro non esiste, e ne avrei di cose da dire, ma andrei OT]

e che parlar di amicizia è cosa risibile - devo precisare che è un pensiero condiviso

dalla maggior parte delle persone che conosco, purtroppo! - ci può stare,

così come l'ho esposto qualche ora fa, ma in realtà è molto più estremo.

 

Tempo fa dissi loro di avere un'amica alla quale tengo moltissimo.

La loro reazione:

 

1. "Te la sei fatta?"

2. "No? Però ci hai provato..."

3. "Ah, allora è brutta!"

4. "O sei scemo o sei gay!"

 

Ho provato più volte a spiegarmi ma è stato inutile, talvolta hanno l'apertura

mentale di una vongola avariata. Ed infatti... ora che pian pianino mi sto risvegliando

da un lunghissimo letargo, ho iniziato a dubitare della loro amicizia, che continuare

a frequentarli sia la cosa migliore per me, siamo tanto tanto tanto diversi.

 

Ci tengo a precisare l'ultimo intervento; così come ci son persone che danno

per scontata l'impossibilità dell'amicizia, ce ne sono mille altre che invece

non nutrono alcun dubbio: amore è amore, amicizia è amicizia, sono due realtà

che giocano in campionati diversi, ma spesso e volentieri si dimendicano di dare

un peso a quel che dicono, e sembrano ignorare (e qui riprendo penna)

che il confine amore/amicizia non è netto.

 

[...]

 

Ho tagliato questo messaggio dopo aver riletto quello precedente,

mi stavo dilungando senza ragione.

 

Anni fa mi innamorai di una ragazza che rientra perfettamente in questa categoria,

e ne uscii distrutto. Forse ho paura di incontrarne altre. Stavo scrivendo un romanzo

per timore di non riuscire a spiegarmi, ed invece la verità era a portata di mano.

 

Mi faccio le domande e mi rispondo da solo, alla Marzullo. :-)

 

Il sonno è giunto, notte!

Per rispondere a questa domanda dovrei prima rispondere ad un'altra: quali confini l'amicizia NON SI PUO' PERMETTERE di superare? Pur essendo gelosissima non mi sognerei mai di chiedere al mio compagno di chiudere i rapporti con i suoi amici, però è capitato che alcune di esse superassero ( e non di poco ) questa "linea di confine" prendendosi delle libertà nei suoi confronti che solo una fidanzata dovrebbe avere, cercando di mettere zizzania nel rapporto, e in questo caso sono del parere che il partner dovrebbe essere il primo ad allontanare certi amici "fasulli". Anch'io ho degli amici, più o meno importanti, ma coloro che mi avevano dato l'impressione di volermi mettere in cattivi rapporti con il mio compagno o coloro che maturavano qualcosa in più per me della semplice amicizia li ho allontanati, per rispetto del mio rapporto con F.

 

Per cui la risposta alla domanda di Nau è: no, non è giusto e non allontanerei mai un amico su richiesta del mio compagno. Se l'amico si prende più spazi del dovuto allora sono io la prima ad allontanarlo senza bisogno che me lo chieda lui.

Ci tengo a precisare l'ultimo intervento; così come ci son persone che danno

per scontata l'impossibilità dell'amicizia, ce ne sono mille altre che invece

non nutrono alcun dubbio: amore è amore, amicizia è amicizia, sono due realtà

che giocano in campionati diversi, ma spesso e volentieri si dimendicano di dare

un peso a quel che dicono, e sembrano ignorare (e qui riprendo penna)

che il confine amore/amicizia non è netto.

 

Attenzione, stai mettendo insieme due cose completamente diverse

il netto confine fra amore e amicizia ed il netto confine fra omosessualità

ed eterosessualità ( o sei scemo, o sei gay )

 

Infine e questo vale in generale per tutte le persone che hanno avuto

delle incertezze circa il proprio orientamento sessuale, il netto confine

fra amore ed amicizia come modo di chiarirsi le idee e chiarire il proprio

orientamento sessuale ( e a quel punto però il netto confine lo deve porre

strumentalmente la persona interessata e non subirlo in quanto detto da altri )

 

Io sono gay per cui non mi innamorerò mai di una ragazza, l'amicizia

fra una ragazza e me non mi pone particolari problemi, per quanto ci

possa tenere non ho bisogno di svalutarla per affermare la mia

sessualità maschile, che va in altra direzione. L'impossibilità di una

amicizia con una donna serve solo a rafforzare una identità maschile

eterosessuale, che impone di desiderare ogni donna che si frequenta.

 

Quello che in chiave gay può giocare un ruolo è semmai il contrario:

provo un sentimento troppo forte per una persona che non desidero

Sarà quindi la componente affettiva para-eterosessuale o sostitutiva

di rapporti problematici con maschi etero a pormi dei quesiti, ed in

seconda battuta la qualità delle mie relazioni gay ( solo sessuali? solo

desiderio e mai coinvolgimento affettivo? )

 

Tutto questo si dovrebbe risolvere crescendo e chiarendosi le idee

 

Il problema gelosia è potenziato in questa prima fase, diciamocelo,

da una cospicua confusione...poi fra gay e rispetto ad una donna

cade in automatico. Residua ovviamente rispetto ad amicizie maschili

ma una amicizia verso un etero è una amicizia che difficilmente può

rendere geloso un fidanzato, al 90% sarà una amicizia intellettuale

o legata a fattori antierotici, il discorso cambia per un amico gay.

 

E qui io vi dico che male c'è, teneteli sulle spine i vostri fidanzati no?

Io mi spingo oltre, e mi chiedo se non possano convivere amicizia e desiderio, senza per forza che si sfoci in una scopamicizia o addirittura in una relazione.

Sarebbe qualcosa da analizzare per costruire una 'teoria degli affetti'...Secondo me questo è possibile: a volte mi capita di avere amici o amiche dai quali sono molto attratta, e a prescindere che sia reale o meno la possibilità che questa attrazione venga attuata, basta l'esistenza stessa di una spinta ulteriore e più 'bassa' verso la persona, a negare l'affetto e il bene genuino che gli si vuole? Io non lo credo.

 

Per quanto riguarda la domanda, il discorso è complesso: io mal sopporto che alla mia ragazza non piacciano persone che frequento, e quindi mi sento male a farlo anche se lei non me lo vieterebbe mai. Di fatto, la sua disapprovazione spesso è abbastanza per me per interrompere una frequentazione, se non è per me vitale. Sto cercando di imparare a non farlo, però, dato che la sua disapprovazione più che altro è per via di sue incompatibilità caratteriali con la persona, e quindi non c'è motivo per cui io debba privarmi di un'amicizia per questo, in teoria. Non tutti gli amici devono essere di entrambe, chiaramente.

L'amicizia come amore mancato?

 

In genere per esperienza presuppone un nascondimento

una sublimazione, una non totale trasparenza verso l'amico

o l'amica, in pratica il desiderio tende a non essere detto nella

relazione di amicizia e poi a spengersi lasciando spazio alla sola

amicizia, se sostituito da un altro interessamento.

Ma questo è un ragionamento da single, non da persona già in coppia, che per questioni di limiti della coppia o personali potrebbe non poter agire mai sull'interessamento, o anche se potesse, quest'interessamento non potrebbe mai concludere ad una relazione.

Non parlo affatto di amore mancato ma di sovrapporsi di due piani distinti: quello affettivo, e quello sessuale (che non deve però necessariamente esprimersi, che sia per motivi esterni o per autocontrollo).

Per me non esiste amore mancato perché l'amore romantico, di coppia, include per forza di cose elementi inesistenti nelle mie amicizie. O l'amore è semplicemente amicizia+sesso? Al più: amicizia+sesso+progetto di vita? Io non credo... Ma se così fosse, per alcuni, certo, si potrebbe parlare di 'amore mancato'.

Attenzione, stai mettendo insieme due cose completamente diverse

il netto confine fra amore e amicizia ed il netto confine fra omosessualità

ed eterosessualità ( o sei scemo, o sei gay )

 

Ti chiedo scusa, mi riferivo al post precedente.

Era tardissimo, son stato poco preciso. :-)

Tutti in linea generale dovremmo avere un eccesso di libido che tende

a individuarsi-soggettivizzarsi in desideri sessuali. Ovviamente nessuno

soddisfa tutti i suoi desideri, qui non ci piove. Sono perfettamente d'accordo

circa il fatto che il desiderio sessuale possa rimanere desiderio sessuale, per

autocontrollo, limiti propri o di coppia etc. e quindi rimanere desiderio.

 

Questo è sicuramente possibile, mi chiedevo però se possa essere

detto all'amico o all'amica o non venga di fatto tenuto per sé, messo

in gioco in modo inespresso nella relazione amicale. A livello teorico

potrebbero accadere entrambe le cose, per esperienza vedo che in

genere non viene detto ( anche se magari si sente e la persona che

lo riceve ne ricava piacere...)

 

Chiamiamolo Desiderio Sessuale controllato e non amore mancato

per chiarire che il lato affettivo non è un amore romantico, resta da

definire cosa sia in positivo e se possa essere relazionato.

 

Quello a cui forse io stavo pensando era alla possibilità di una o più

amicizie come Ombra dell'amore, compensative cioè di ciò che manca

alla relazione sessuale e sentimentale e quindi intrinsecamente opache

tacite.

 

L'amore romantico in genere viene teorizzato come onnicomprensivo

esaustivo o con un obbligo implicito di essere tale, anche a costo di

impegnare il futuro ( il progetto di vita ) per riempire il nostro presente.

 

A questo punto sarebbe spiegato come ad una unica relazione di coppia

possano affiancarsi delle amicizie individuate in cui il desiderio è controllato

perchè corrisponde ad un bisogno individuale ( un maggior desiderio di

fisicità di un partner che convive con un forte bisogno di stabilità emotiva

etc. etc. )

 

PS Nau per carità, ti volevo mettere in guardia rispetto a certe confusioni

indotte da amici etc.

Certo che è complicato come teorema. Tra etero e omosessuali, sesso e amore e coppie aperte e coppie chiuse chi cavolo può dire ormai con certezza qual è il confine tra amicizia e amore?

Credo che l'unico e ultimo baluardo tra le due sia la concezione di sè. Nell'amore la propria personalità si piega o tende a venir in contro ad una sorta di creatura nascente dalla somma dei due partner, nell'amicizia gli attori se ne strafregano e sono amici nonostante siano indipendenti e non convolino a nozze ogni 3 minuti.

Ilromantico

La differenza tra Amicizia e Amore? E' facile.

L'Amore crea dipendenza, l'Amicizia no.

 

Ma per favore!!! Anche l'amicizia crea dipendenza, per me è fondamentale stare in contatto e vedere gli amici più cari.

 

Nell'amore la propria personalità si piega o tende a venir in contro ad una sorta di creatura nascente dalla somma dei due partner, nell'amicizia gli attori se ne strafregano e sono amici nonostante siano indipendenti e non convolino a nozze ogni 3 minuti.

 

???? Per quel che ne so e ho sempre visto nell'amore non ho mai visto "piegare" nulla, anzi si è più propensi ad amare volentieri anche i "difetti" e la personalità dell'altra persona. Se c'è gente che si piega a compiacere il partner o ad annullarsi non stiamo parlando di un vero amore. Dove poi vediate la vicinanza tra amore e amicizia è un mistero per me. Il tipo di amore di una coppia non ha nulla a che vedere con l'affetto (anche profondo) di un amico, sono sensazioni e sentimenti del tutto diversi. Al massimo poi l'amore si riempe anche di un profondo affetto (e diventa il sentimento definitivo), ma quello è un altro discorso. L'amicizia che ho col mio ragazzo (o con le precedenti relazioni) non può essere paragonata con l'amiciza che nutro nei confronti dei miei amici, ha natura diversa e sta in una dimensione parallela. E' un po' come mettere a confronto l'affetto nei confronti di un cane o dei propri familiari, qual è il senso di paragonare l'amicizia con l'amore?Mi sfugge davvero il senso logico.

Io sono felice di vedere i miei amici,

ma non mi dichiarerei affatto "dipendente".

Mentre mi intrisco se dormo o mangio senza il mio ragazzo.

 

Per quanto riguarda me, la metafora adatta è "fragole vs sigarette".

Certo, anche io alle volte ho voglia di fragole;

ma non è assolutamente paragonabile al bisogno di nicotina.

 

Inoltre se fossi allergico alle fragole, riuscirei a rinunciarci.

Mentre è probabile che continuerei a fumare anche con l'enfisema.

 

Ci sono infatti "amori che ci fanno soffrire";

ma "amicizie che ci fanno soffrire"

proprio non riesco a immaginarmele.

 

E' probabile che questa dipendenza sia insita nel sesso

e che quindi sia questa la differenza principale.

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